Servizio Neuropsichiatria Infantile Bergamo

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Questions and Answers

Quale delle seguenti figure non fa parte dell'equipe NPI?

  • Fisioterapisti
  • Logopedisti
  • Neurochirurghi (correct)
  • Psicologi

Qual è il primo passo dell'iter diagnostico?

  • Colloquio in equipe di restituzione
  • Segnalazione scritta da un'assistente sociale (correct)
  • Esame Obiettivo Neurologico
  • Visita NPI + Psicologo

Qual è l'obiettivo principale della presa in carico in rete?

  • Evitare il monitoraggio del paziente
  • Integrare l'intervento nella quotidianità del bambino (correct)
  • Fornire un intervento standardizzato per tutti
  • Semplificare il lavoro terapeutico

Quale delle seguenti affermazioni sui risultati della diagnosi è corretta?

<p>Classifica per organizzare il pensiero e propone un follow-up (D)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti non è un tipo di approfondimento proposto durante l'iter diagnostico?

<p>Terapia farmacologica (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la Paralisi Cerebrale Infantile (PCI)?

<p>È una condizione permanente dovuta a danni permanenti all'encefalo nei primi stadi dello sviluppo. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale aspetto non è tipicamente associato alla Paralisi Cerebrale Infantile?

<p>Episodi di transitorietà nei sintomi motori. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale percentuale di pazienti con Paralisi Cerebrale Infantile presenta disturbi sensoriali, come deficit visivo o uditivo?

<p>60-70% (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo alla prevalenza della Paralisi Cerebrale Infantile?

<p>La prevalenza è di circa 2,5 ogni 1000 nati vivi. (D)</p> Signup and view all the answers

Qual è l'eziologia principale della Paralisi Cerebrale Infantile?

<p>Danno permanente causato da alterazioni del sistema nervoso centrale durante lo sviluppo. (B)</p> Signup and view all the answers

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Study Notes

L'organizzazione del Servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza - Bergamo

  • Il servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza (NPI) di Bergamo è gestito dall'ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) Papa Giovanni XXIII.
  • L'ASST è diversa dall'ATS (Agenzia Tutela Salute), che eroga servizi precedentemente gestiti dalle ALS.
  • L'equipe NPI è composta da professionisti con competenze specifiche che lavorano in modo integrato.
  • I membri dell'equipe comprendono: Medici NPI, Psicologi, Assistenti sociali, Fisioterapisti, TNPEE (Terapisti Neuropsicomotricità dell'Età Evolutiva) e Logopedisti.

Il percorso diagnostico

  • Il processo diagnostico inizia con una segnalazione dell'Assistente Sociale al servizio NPI.
  • La prima fase prevede una visita con il Medico NPI e uno Psicologo/Terapista.
  • Segue un esame obiettivo neurologico.
  • Successivamente, possono essere proposti approfondimenti come valutazioni cognitive, FKT (Functional Movement Screening), neuropsicomotoria, logopedica e psicodiagnostica.
  • L'equipe si riunisce per formulare la diagnosi, proporre ulteriori esami strumentali e condividere il progetto di presa in carico con i genitori.
  • Il progetto di presa in carico include monitoraggio clinico/funzionale, trattamento riabilitativo e contatto con la scuola.

La presa in carico in rete

  • La presa in carico è personalizzata e condivisa con la famiglia e la scuola.
  • L'obiettivo è integrare il trattamento nella quotidianità del bambino.
  • Il percorso prevede monitoraggio e trattamento riabilitativo.

Il ruolo della diagnosi

  • La diagnosi serve a classificare e comprendere il quadro clinico.
  • Fornisce informazioni sulle caratteristiche globali del quadro, sulla sua evoluzione e prognosi, e sui follow up da impostare.

Patologie associate

  • I bambini con disturbi dello sviluppo neurologico possono presentare diverse difficoltà:
    • Disturbi del linguaggio espressivo e/o ricettivo
    • Impaccio motorio generale e nella motricità fine
    • Disprassia (disturbo dell'organizzazione motoria)
  • Possono essere presenti comorbidità con:
    • Psicopatologia (disturbi d'ansia, umore, comportamento, ADHD, psicosi, disturbi pervasivi dello sviluppo)
    • Epilessia (15-30%)
    • Disturbi motori (20-30%)
    • Disturbi sensoriali (10-20%)

Paralisi cerebrali infantili e disordini neuromotori

  • La paralisi cerebrale infantile (PCI) è un disturbo dello sviluppo del movimento e della postura dovuto a un danno permanente non progressivo al cervello verificatosi durante lo sviluppo fetale, neonatale o infantile.
  • La prevalenza della PCI è di 2,5/1000 nati vivi.
  • I disturbi motori della PCI sono spesso accompagnati da disturbi sensitivi, sensoariali, percettivi, cognitivi, comunicativi, comportamentali, epilessia o problemi neuro-scheletrici secondari.
  • La lesione si attesta nel primo anno di vita. Dopo questo termine, si usano diagnosi specifiche (trauma cranico, tumore cerebrale, encefalite).

Classificazione della PCI

  • Esistono diverse classificazioni della PCI, tra cui:
    • Classificazione internazionale (basata su dati epidemiologici)
    • Classificazione neuro-radiologica (basata su dati neuro-imaging)
    • Classificazione riabilitativa (basata su aspetti funzionali e prognostici)
  • L'approccio deve sempre essere individualizzato e multidimensionale, tenendo conto dello stato funzionale della persona e dei suoi bisogni.

La classificazione di Hagberg (1975)

  • La classificazione di Hagberg distingue le forme cliniche di PCI in base al disturbo motorio prevalente e alla distribuzione topografica.
  • Forme spastiche (90%):
    • Emiplegia (emiparesi): coinvolgimento dell'arto superiore e inferiore dello stesso lato del corpo.
    • Diplegia (diparesi): Ipertono prevalentemente agli arti inferiori.
    • Tetraplegia (tetraparesi): Ipotonia al tronco e spasticità a tutti e quattro gli arti.
  • Forme discinetiche (6%): movimenti involontari e incontrollati.
  • Forme atassiche (4%): perdita di coordinazione e equilibrio.

Il Profilo di Funzionamento ICF-CY

  • Il Profilo di Funzionamento ICF-CY è utilizzato per descrivere la condizione della persona con PCI secondo la tassonomia ICF-CY, codificando dati relativi a:
    • Funzioni corporee
    • Strutture corporee
    • Attività
    • Partecipazione
    • Fattori ambientali

Gli assi del Profilo ICF-CY

  • Il Profilo ICF-CY è suddiviso in nove assi:
    • Asse 1: Motricità (descrive le componenti della disabilità)
    • Asse 2: Anamnesi lesionale
    • Asse 3: Anamnesi riabilitativa
    • Asse 4: Complessità (descrive le condizioni patologiche associate)
    • Asse 5: Complicanze (es. epilessia, assunzione di farmaci, eventi traumatici, ecc.)
    • Asse 6: Famiglia
    • Asse 7: Servizio di riabilitazione
    • Asse 8: Comunità infantile (barriere/facilitatori)
    • Asse 9: Qualità di vita

Riabilitazione, ri-educazione, educazione e assistenza

  • Il Manifesto per la riabilitazione del bambino - Gruppo Italiano PCI (2000-3) definisce gli obiettivi della riabilitazione, ri-educazione, educazione e assistenza dei bambini con PCI:
    • Riabilitazione: promuovere la migliore partecipazione e qualità di vita possibile attraverso un approccio olistico.
    • Ri-educazione: intervento sanitario teso allo sviluppo e miglioramento delle funzioni adattive.
    • Educazione: ruolo della famiglia, del personale sanitario e dei professionisti di settore nella preparazione del bambino al suo ruolo sociale e nella formazione della comunità per l'integrazione.
    • Assistenza: intervento sanitario e sociale per il benessere dell'individuo e della famiglia di appartenenza.

Livelli di gravità del DSM-5

  • Il DSM-5 introduce i livelli di gravità dei disturbi pervasivi dello sviluppo, definendoli sulla base del supporto necessario:
    • Livello 3 - Supporto molto sostanziale: grave deficit nella comunicazione e nell'interazione sociale, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi che causano gravi difficoltà nel funzionamento.
    • Livello 2 - Supporto sostanziale: deficit marcati nella comunicazione e nell'interazione sociale, rituali fissi e comportamenti ripetitivi che interferiscono abbastanza frequenti.
    • Livello 1 - Supporto: deficit nella comunicazione sociale che causano impedimenti, rituali e comportamenti ripetitivi che causano interferenza significativa in uno o più contesti.

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