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Questions and Answers
Qual è il ruolo principale della diagnosi in neuropsichiatria infantile?
Qual è il ruolo principale della diagnosi in neuropsichiatria infantile?
- Stabilire la dose corretta dei farmaci
- Classificare e organizzare il pensiero clinico (correct)
- Valutare la capacità di apprendimento del bambino
- Controllare l'aderenza del paziente alla terapia
Quali professionisti fanno parte dell'equipe di neuropsichiatria infantile?
Quali professionisti fanno parte dell'equipe di neuropsichiatria infantile?
- Medici, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, TNPEE e logopedisti (correct)
- Solo terapisti e logopedisti
- Unicamente assistenti sociali e fisioterapisti
- Solo medici e psicologi
Qual è il primo passo nell'iter diagnostico per i bambini?
Qual è il primo passo nell'iter diagnostico per i bambini?
- Esame obiettivo neurologico
- Colloquio con i genitori
- Visita con il terapista
- Segnalazione da parte dell'assistente sociale (correct)
In cosa consiste la presa in carico in rete?
In cosa consiste la presa in carico in rete?
Qual è un obiettivo dell'equipe di neuropsichiatria infantile?
Qual è un obiettivo dell'equipe di neuropsichiatria infantile?
Quale affermazione rappresenta uno degli scopi principali della classificazione ICF?
Quale affermazione rappresenta uno degli scopi principali della classificazione ICF?
Qual è la principale differenza tra la Diagnosi Clinica e la diagnosi funzionale?
Qual è la principale differenza tra la Diagnosi Clinica e la diagnosi funzionale?
Quale affermazione sul ICD-10 è corretta?
Quale affermazione sul ICD-10 è corretta?
Qual è uno degli obiettivi principali dell'ICF-CY?
Qual è uno degli obiettivi principali dell'ICF-CY?
Cosa contiene principalmente il CMDF?
Cosa contiene principalmente il CMDF?
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Study Notes
Neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza a Bergamo
- L'organizzazione NPI di Bergamo fa parte dell'ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) Papa Giovanni XXIII, con un polo ospedaliero e uno territoriale.
- L'ASST è distinta dall'ATS (Agenzia Tutela Salute) che eroga molti servizi al cittadino precedentemente gestiti da ALS.
- L'equipe NPI è composta da diverse figure con competenze specifiche che lavorano in modo integrato e sinergico.
- Il loro obiettivo è creare una rete tra operatori, famiglie e agenzie territoriali.
Figure dell'equipe NPI
- Medici NPI
- Psicologi
- Assistenti sociali
- Fisioterapisti
- TNPEE (Terapisti Neuropsicomotricità dell'Età Evolutiva)
- Logopedisti
Iter diagnostico
- L'assistente sociale inoltra la segnalazione al servizio.
- Viene effettuata una visita NPI, a cui può partecipare anche uno psicologo e/o un terapista.
- Si procede con un esame obiettivo neurologico.
- Viene proposta una serie di approfondimenti, come valutazione cognitiva, FKT, neuropsicomotoria, logopedica, psicodiagnostica.
- Si tiene un colloquio in equipe per restituire i risultati ai genitori:
- Viene formulata la diagnosi.
- Si propongono ulteriori esami strumentali.
- Si condivide il progetto di presa in carico, che include monitoraggio clinico/funzionale, trattamento riabilitativo e contatto con la scuola.
Presa in carico in rete
- La presa in carico è personalizzata, condivisa con la famiglia e la scuola, integrata nella quotidianità del bambino e monitorata regolarmente.
- La presa in carico include un trattamento riabilitativo.
Scopo della diagnosi
- La diagnosi serve a classificare e organizzare il pensiero:
- Definisce le caratteristiche globali del quadro.
- Fornisce informazioni sull'evoluzione e la prognosi.
- Definisce il follow-up da impostare.
- La diagnosi permette di definire il funzionamento del bambino per:
- Individuare la traiettoria evolutiva.
- Scegliere le giuste strategie riabilitative.
- Definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine.
- La diagnosi clinica non è esaustiva del funzionamento del bambino in un dato contesto.
ICD-10
- La decima revisione della "Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati".
- Redatta dall'OMS in inglese e tradotta in diverse lingue, compreso l'italiano.
- In vigore dal 1° gennaio 1993.
- Aggiornamenti gestiti tramite piattaforma web accessibile a tutti.
DMS-5
- Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali.
- Il DSM-5 (2013) è la quinta edizione del manuale.
ICF-CY
- Classificazione che descrive lo stato di salute delle persone in relazione all'ambito sociale, lavorativo e familiare.
- Il focus è sull'unicità della persona (funzionamento) piuttosto che sullo stato di salute/disabilità .
Scopi ICF-CY
- Fornire una base scientifica per comprendere che la salute è un'interazione dinamica tra lo stato psico-fisico dell'individuo e i fattori contestuali personali e ambientali (barriere e facilitatori).
- Stabilire un linguaggio comune.
- Confrontare Paesi, discipline sanitarie, servizi e sistemi sanitari, periodi storici.
- Offrire un sistema di codifica per i sistemi informativi sanitari.
Obiettivi ICF-CY
- Concepire la disabilità non come un deficit, ma come una condizione che va oltre la limitazione.
- Introduce il concetto di disabilità come condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
Diagnosi funzionale
- Fino a giugno 2024, la diagnosi funzionale conteneva dati anagrafici, diagnosi clinica, descrizione per aree, tipo di supporto richiesto e operatori referenti dell'utente presso il servizio NPI.
CMDF (Certificato Medico Diagnostico Funzionale)
- Viene utilizzato da luglio 2024 ed è presente nel PF.
- È soddisfatto quando almeno uno dei tre ambiti è compromesso al punto da richiedere una forma di sostegno continuativa in uno o più ambiti di vita, e i deficit sono strettamente correlati a deficit intellettivi.
- Criterio C: insorgenza dei deficit intellettivi e adattivi in età evolutiva.
Funzionamento intellettivo nella disabilità intellettiva
- Si misura con test QI somministrati individualmente, standardizzati e validati dal punto di vista psicometrico.
- Prestazioni sotto 2 deviazioni standard dalla media.
- Si riferisce a 3 ambiti, che si valutano con giudizio clinico a scale validate:
- Concettuale/didattico: memoria, linguaggio, letto-scrittura, ragionamento, matematico, conoscenze pratiche, problem solving, capacità di giudizio in situazioni nuove.
- Sociale: consapevolezza di pensiero, sentimenti, esperienze altrui, empatia, comunicazione interpersonale, giudizio sociale.
- Pratico: capacità di gestire attività quotidiane, cura di sé, gestione denaro e tempo libero, auto-controllo nel contesto scolastico e lavorativo.
Severità del quadro
- Prima era codificata in relazione al QI emerso dalle valutazioni testali.
- Ora è definita sulla base del deficit del funzionamento adattivo, che determina il livello di supporto/assistenza necessari.
- QI e funzionamento adattivo hanno pari importanza.
- Il QI non è sufficiente a comprendere i bisogni della persona nei diversi contesti di vita.
- Più basso è il QI, meno validità ha il punteggio conseguito nelle valutazioni testali.
- In relazione al Funzionamento Adattivo distinguiamo 4 livelli di severità : lieve, medio, grave, estremo.
Grado lieve
- 83-85% della popolazione con DI.
- Sviluppo capacità sociali e comunicative in età prescolare.
- Acquisizione capacità scolastiche di base (fase operatoria concreta dell'intelligenza).
- Compromissione minima aree senso/motorie.
- Acquisizione capacità occupazionali che richiedono tuttavia assistenza.
Grado medio
- 10-14% della popolazione con DI.
- Sviluppo molto lento capacità prescolastiche.
- Di solito assenti capacità cognitive di tipo operatorio concreto.
- Mansioni occupazionali semplici in ambienti di lavoro protetti e da svolgere sotto supervisione.
Grado grave
- 3-4% della popolazione con DI.
- Livello comunicativo minimo: singole parole o frasi semplici.
- Possono migliorare il linguaggio in età scolare, e svolgere attività minime di cura della persona.
- Minima capacità di calcolo e acquisizione dei meccanismi di letto-scrittura.
- Mansioni occupazionali semplici in ambienti molto protetti.
- Adattamento buono alla vita in famiglia/in comunità a meno di disabilità associate che richiedano cure o comportamenti disadattivi.
Grado estremo
- 1-2% della popolazione con DI.
- Compromissione del funzionamento senso-motorio.
- Totale dipendenza per cura fisica, salute e sicurezza.
FIL (Funzionamento Intellettivo Limite, Border Cognitivo)
- 2,5-7% della popolazione generale.
- QI tra 71 e 84 (tra -1DS e -2 DS).
- Elevata variabilità : problemi nel funzionamento adattivo che, pur non compromettendo il coinvolgimento nelle attività quotidiane, rendono difficoltoso rispondere a tutte le richieste scolastiche e dell'ambiente.
- Eziologia vasta:
- Cause biologiche/genetiche (distrofia muscolare Duchenne).
- Associato ad altri disturbi del neurosviluppo (ASD, ADHD, disturbo della comunicazione o del movimento).
- Associato ad altre condizioni psicopatologiche.
- Svantaggio socio-culturale.
Prevalenza
- Maschi : Femmine = 1,3:1
Cause
- Oltre 750 differenti cause.
- Cause Prenatali: anomalie cromosomiche/genetiche, malformazioni cerebrali, malattie metaboliche, influenze ambientali (abuso di sostanze, agenti teratogeni).
- Cause Perinatali: eventi occorsi in concomitanza con il parto.
- Cause Postnatali: lesioni cerebrali traumatiche, esposizione a fattori tossici/infettivi, danno ipossico-ischemico.
- Fattori Psicosociali (15-20%): grave deprivazione, disturbi generalizzati dello sviluppo.
- Cause non identificabili (30-40%).
Decorso
- Variabile, correlato alle condizioni cliniche associate, dalla tempistica della presa in carico.
Caratteristiche della disabilità intellettiva
- Funzionamento cognitivo rallentato, con successiva fissazione evolutiva, atipico nelle tappe di sviluppo.
- Povertà qualitativa e quantitativa delle funzioni cognitive.
- Disarmonia cognitiva.
Nel dettaglio
- Compromissione dei meccanismi di apprendimento.
- Deficit Funzioni Cognitive di Base: attenzione, memoria, concentrazione, velocità di elaborazione, organizzazione delle conoscenze, pianificazione.
- Rigidità nelle modalità di risoluzione del compito.
- Difficoltà di generalizzazione e di trasferimento delle competenze.
- Deficit di assimilazione delle competenze per:
- Analisi, comparazione e integrazione info (difficoltà percettive, attentive, pratiche, visuo-motorie).
- Accesso al pensiero astratto (difficoltà a stabilire relazioni complesse tra gli oggetti, a compiere legami e associazioni nel pensiero operativo).
- Ancorati al dato esperienziale, all'impressione sensoriale, difficoltà a proiettarsi nel tempo e nella prevedibilità dell'atto.
- Difficoltà metacognitive: deficit di auto-regolazione, corretto utilizzo di strumenti cognitivi e conoscenze (difficoltà a generalizzare e costruire strategie).
- Modalità di apprendimento rigide.
- Deficit nei comportamenti comunicativi e non verbali usati per l'interazione sociale (tono monocorde, espressività fissa).
- Scarsa integrazione della comunicazione verbale e non verbale → lieve.
- Anormalità nel contatto oculare, nel linguaggio del corpo, deficit nella comprensione e nell'uso della comunicazione non verbale → medio.
- Totale mancanza di espressività facciale e della gestualità (servono repertori interpretativi per supplire) → grave.
Categoria B. Comportamenti e interessi ripetitivi
- Almeno 2 dei seguenti:
- Linguaggio, movimenti, uso di oggetti stereotipati o ripetitivi: stereotipie motorie, ecolalia ossia ripetizione di una o più parole della frase propria o altrui, frasi idiosincratiche (ripetute in specifici contesti).
- Eccessiva fedeltà alla routine, comportamenti verbali e non verbali riutilizzati o eccessiva riluttanza a cambiamenti: rituali motori (stessa strada), domande incessanti, stress a seguito di piccoli cambiamenti come un cambio di posto (meglio anticiparli poco alla volta).
- Interessi molto ristretti, anormali in intensità o contenuto: accanimento per interessi insoliti, persistenti e troppo circostanziali.
- Iper o Ipo-reattività a stimoli sensoriali o interesse insolito verso aspetti sensoriali dell'ambiente: indifferenti alla temperatura, risposta avversa a suoni e consistenze specifiche, attrazione per fonti luminose e oggetti roteanti, ecc.
Criterio C
- I sintomi devono essere presenti già dalla prima infanzia, ma potrebbero manifestarsi solo quando le esigenze sociali oltrepassano il limite delle capacità .
Criterio D
- L'insieme dei sintomi deve tradursi in una forte limitazione e compromissione del funzionamento quotidiano nei vari ambiti di vita.
Livelli di gravitÃ
- Il DSM-5 introduce i livelli di gravità , il cui criterio di misurazione è definito sulla base del supporto necessario (QI + comportamento adattivo).
Livello 3 – Supporto molto sostanziale
- "Prigionieri della loro malattia, chiusura totale al mondo, fortezze vuote".
- A. Comunicazione e interazione sociale: gravi deficit nella comunicazione sociale, verbale e non verbale che causano una grave difficoltà nel funzionamento generale, minima risposta all'iniziativa altrui.
- B. Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: rituali fissi, comportamenti ripetitivi che interferiscono marcatamente con il funzionamento generale. Stress marcato quando i rituali o le routine sono interrotte. Se viene distolto il soggetto dal suo focus di interesse, ritorna rapidamente ad esso.
Livello 2 – Supporto sostanziale
- A. Comunicazione e interazione sociale: Marcati deficit nella comunicazione sociale, verbale e non verbale, l'impedimento sociale è evidente anche a fronte di supporto: iniziativa molto limitata nell'interazione sociale, ridotta o anormale risposta all'iniziativa altrui.
- B. Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: Rituali fissi, comportamenti ripetitivi che interferiscono abbastanza frequenti da essere evidenti all'osservatore casuale e interferiscono con il funzionamento generale in diversi contesti. Stress marcato quando i rituali o le routine sono interrotte. Stress e frustrazione appaiono quando sono interrotti, ed è difficile ridirezionare l'attenzione.
Livello 1 – Supporto
- A. Comunicazione e interazione sociale: Senza supporto i deficit nella comunicazione sociale causano impedimenti che possono essere notati. Il soggetto ha difficoltà ad iniziare interazioni sociali e mostra chiari segni di atipicità o insuccesso nella risposta alle iniziative altrui. Può mostrare un ridotto interesse nell'interazione sociale.
- B. Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: Rituali e comportamenti ripetitivi causano un'interferenza significativa in uno o più contesti. Resiste ai tentativi di interromperli da parte degli altri.
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