Lezione 63 (Ripasso VIII Nucleo tematico) - Slide

Insieme di norme che regolano il rapporto di lavoro, mirante a proteggere e emancipare i lavoratori.

Pratiche che sfruttano condizioni salariali e lavorative inferiori per ottenere vantaggi competitivi.

Direttiva europea che tutela i lavoratori distaccati in un'altra nazione UE, ampliando le protezioni.

Principio che obbliga gli Stati membri a considerare le implicazioni sociali delle loro azioni in ambito comunitario.

Pratiche che creano condizioni lavorative instabili e poco sicure per i lavoratori.

Rimozione dal lavoro senza motivo legittimo.

Spostamento di attività lavorative verso terzi o divisione dei processi produttivi, creando nuove forme di lavoro.

Salari che garantiscano un livello di vita decente ai lavoratori.

Pratica che cela un rapporto di lavoro subordinato tra un'azienda e un lavoratore tramite un'agenzia interinale, violando i diritti del lavoratore e la normativa sul lavoro.

L'azienda che assume il lavoratore attraverso l'agenzia interinale esercita un controllo e una direzione sul lavoratore, violando il principio di autonomia dell'agenzia.

L'agenzia interinale non possiede una propria competenza o esperienza rilevante nel settore specifico in cui lavora il lavoratore.

L'agenzia interinale non ha una propria organizzazione stabile e autonoma, dipendente solo dal cliente finale.

L'agenzia interinale lavora solo per un unico cliente, indicatore di un rapporto di dipendenza e mancanza di autonomia.

L'agenzia interinale è sotto il controllo finanziario o gestionale del cliente finale, evidenziando un vero rapporto di lavoro subordinato.

L'agenzia interinale non ha una propria esperienza o abilità specifiche, ma semplicemente svolge le mansioni dettate dal cliente.

Il cliente finale, che controlla e gestisce il lavoro dei dipendenti forniti dall'agenzia interinale, è il vero datore di lavoro.

La norma che regola la successione di appalti, con l'obiettivo di tutelare i lavoratori in caso di subentro di un nuovo appaltatore. Prevede il mantenimento dei diritti dei lavoratori, con alcune eccezioni per casi di 'discontinuità' nel tipo di lavoro svolto.

Norma del Codice Civile che regola il passaggio di dipendenti da un'azienda all'altra in caso di cessione di azienda. Indica il diritto dei lavoratori a mantenere il posto di lavoro, le condizioni contrattuali e i privilegi in caso di passaggio di proprietà dell'azienda.

Situazione in cui il nuovo appaltatore svolge un lavoro diverso rispetto al precedente, con utilizzo di mezzi e contenuti diversi. Può escludere l'applicazione diretta dell'art. 2112 c.c.

Misure che garantiscono ai lavoratori coinvolti in un cambio di appalto la sicurezza del posto di lavoro e condizioni economiche adeguate, anche in assenza di applicazione diretta dell'art. 2112 c.c.

Disposizioni nei contratti collettivi che offrono maggiori tutele ai lavoratori nei casi di cambio di appalto, come la priorità di assunzione e il mantenimento delle precedenti condizioni contrattuali

Il diritto del lavoratore a mantenere il proprio lavoro anche in caso di cambio di appaltatore, con mantenimento delle condizioni contrattuali esistenti.

Il fatto che un diritto del lavoratore venga esplicitamente tutelato da una legge, come nel caso del diritto alla continuità occupazionale in caso di cambio di appalto.

Una legge che protegge i diritti dei lavoratori in modo indiretto, cioè fissando una regola generale per il mantenimento del lavoro e poi specificando delle eccezioni.

Il diritto di un imprenditore di svolgere la propria attività in modo autonomo, senza eccessivi vincoli.

La pratica di affidare parte del lavoro di un appalto pubblico a un'altra azienda, il subappaltatore, che si impegna a svolgere una parte specifica del lavoro.

I livelli di qualità e prestazioni che devono essere garantiti dal subappaltatore in un appalto pubblico, in linea con il contratto originale.

Le condizioni lavorative dei dipendenti, compresi salario, ferie, orario di lavoro e sicurezza, che il subappaltatore deve garantire ai lavoratori.

Accordi tra sindacati e datori di lavoro che stabiliscono i diritti e gli obblighi dei lavoratori in determinati settori.

Le attività principali e più importanti che caratterizzano un appalto pubblico.

L'attività principale per cui un'azienda è stata costituita.

Trovare un equilibrio tra diversi obiettivi e valori, ad esempio, tra la concorrenza e i diritti dei lavoratori.

Le imprese utilizzano i contratti collettivi per competere tra loro, scegliendo quello meno gravoso per ridurre i costi e ottenere un vantaggio competitivo.

Appaltatori e subappaltatori spesso utilizzano contratti collettivi diversi, con condizioni peggiori rispetto a quello dell'appaltante, per ridurre i costi.

Nel settore alimentare, gli appaltatori e subappaltatori spesso applicano il contratto multiservizi, più favorevole rispetto a quello dell'industria alimentare, per abbassare i costi.

È necessario un intervento legislativo per semplificare e chiarire il complesso sistema contrattuale, evitando l'utilizzo di contratti collettivi diversi e sfavorevoli.

I sindacati cercano di inserire nei contratti collettivi clausole che garantiscono condizioni di lavoro uguali per tutti i lavoratori nella catena degli appalti.

I contratti collettivi cercano di impedire l'appalto di attività essenziali per l'attività principale dell'azienda, per evitare la precarizzazione del lavoro.

L'articolo 39 della Costituzione prevede una contrattazione collettiva che si applica a tutti i lavoratori di un settore, indipendentemente dall'azienda.

La contrattazione collettiva dovrebbe definire le diverse categorie di lavoratori e le loro specifiche condizioni di lavoro.

Un importo orario minimo di retribuzione che deve essere garantito a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla categoria o dal settore di appartenenza. Questo importo non può essere diminuito dalla contrattazione collettiva.

Accordi tra datori di lavoro e lavoratori che prevedono retribuzioni minime così basse da avvicinarsi alla soglia di povertà. Spesso questi contratti riguardano settori come i multiservizi o la vigilanza.

Peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti, ad esempio salari più bassi, perdita di diritti contrattuali, aumento delle ore di lavoro o diminuzione della sicurezza sul lavoro.

Una serie di contratti di appalto in cui un'azienda principale affida diversi lavori a subappaltatori, spesso creando una complessa rete di imprese e lavoratori.

Un'azione congiunta e coordinata di diversi interventi legislativi e politici per affrontare un problema complesso, come il deterioramento delle condizioni di lavoro negli appalti.

Modifiche alle leggi e alle politiche per migliorare le condizioni di lavoro nelle catene degli appalti, come l'introduzione di un salario minimo intercategoriale, il rafforzamento della clausola sociale e il controllo sull'interposizione illecita.