Psicologia della Comunicazione - Codici Visivi

Psicologia della Comunicazione - Codici Visivi e Verbali

• Il corso affronta la Psicologia della Comunicazione, concentrandosi sui codici visivi e verbali.
• L'anno accademico è 2024/2025.
• Il docente è Tania Cerni, raggiungibile all'indirizzo email [email protected].
• L'università è quella di Ferrara, precisamente il Dipartimento di Studi Umanistici.

Indice Argomenti - Parte A

• Codice visivo: Analisi dei codici visivi nella comunicazione.
• Regole di configurazione spaziale: Considera come le organizzazioni percettive degli elementi sono connesse nello spazio.
• Principi di organizzazione percettiva: Principi che guidano il nostro modo di raggruppare gli elementi visivi nel nostro sistema percettivo.
• Principio della vicinanza: Elementi vicini vengono percepiti come un'unica unità.
• Principio della somiglianza: Elementi simili tra loro vengono raggruppati.
• Principio della buona continuazione: Elementi disposti in modo continuo e regolare sono percepiti come un'unica forma.
• Principio della chiusura: Elementi che formano una figura chiusa vengono percepiti come unità.
• Principio dell'esperienza passata: L'esperienza pregressa influenza la percezione di forme familiari.
• Principio della pregnanza: La percezione tende a semplificare e organizzare le forme percettive.

Codici Visuali e Linguaggio

• La comprensione ottimale deriva dall'integrazione del codice visivo e verbale; a volte il messaggio è indipendente dal linguaggio.
• I segnali visivi sono importanti, come quelli che comunicano "Vietato l'accesso", "Non toccare", "Vietato fumare".
• I codici visivi hanno un loro potere semantico e funzionano in maniera differenziale rispetto ai codici verbali con diversi scopi comunicativi.
• I codici visivi facilitano la comunicazione di concetti e rapporti spaziali, come planimetrie, disegni anatomici, indicazioni stradali.

Universalità del Codice Visivo

• Il codice visivo è in grado di essere compreso da persone che non parlano la stessa lingua.
• L'universalità dipende dalla somiglianza strutturale/percettiva con l'oggetto descritto.

Regole di Configurazioni Spaziali

• La percezione visiva è un processo interpretativo, non solo basato sulle caratteristiche dello stimolo percepito, ma anche sulle caratteristiche dell'osservatore.
• Alcuni principi di organizzazione percettiva sono considerati innati (Psicologia della Gestalt).
• Il nostro sistema nervoso organizza la nostra percezione in modo automatico, dando una struttura a quanto elabora la vista.

Articolazione Figura-Sfondo

• La capacità di isolare le diverse configurazioni presenti nel campo visivo è detta articolazione figura-sfondo.
• Si deve distinguere la figura dallo sfondo per comprenderla.

Figure Reversibili

• Figure reversibili sono quelle che permettono una inversione sistematica della figura e dello sfondo, mostrando instabilità nella percezione e rendendo impossibile percepire contemporaneamente entrambe le figure.
• Le figure reversibili (candelabro, volti) dimostrano come la percezione sia influenzata da vari fattori.

Principi di Organizzazione Percettiva

• Gli elementi visivi nel campo visivo tendono a raggrupparsi in unità percettive secondo regole di unificazione.
• Principi di unificazione: vicinanza, somiglianza, buona continuazione, chiusura, esperienza passata, pregnanza, pertinenza.

Principio della Vicinanza

• La tendenza a raggruppare elementi vicini tra loro in una configurazione unitaria è detta principio della vicinanza.

Principio della Somiglianza

• La tendenza a raggruppare elementi simili per colore o forma è detta principio della somiglianza.

Principio della Buona Continuazione

• La tendenza a vedere elementi disposti in modo continuo e regolare come facenti parte di un'unica forma è detta principio della buona continuazione.

Principio della Chiusura

• La tendenza a percepire forme incomplete come complete è detta principio della chiusura.

Principio dell'Esperienza Passata

• L'esperienza pregressa influenza la percezione di forme familiari.

Principio della Pregnanza

• La percezione tende a semplificare e organizzare le forme percettive.

Processi Percettivi in Diverse Culture

• Persone di culture diverse possono percepire le stesse scene in maniera differente.

Esperimento di Masuda e Nisbett (2001)

• L'esperimento mostrò come gli americani tendessero a percepire gli oggetti principali (es. Pesci in un acquario) mentre i giapponesi erano più attenti al contesto.

Processi Percettivi Analitici vs. Olistici

• Processi percettivi analitici: si concentrano sugli stimoli principali, indipendenti dal contesto.
• Processi percettivi olistici, privilegiano le relazioni tra gli oggetti e sono più dipendenti dal contesto.

Pareidolia

• L'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili di forme casuale