Psicologia Cognitiva e Teoria Dell'Attaccamento

La teoria dell'attaccamento cerca di spiegare come gli esseri umani sviluppano legami affettivi con gli altri, in particolare durante l'infanzia.

La figura di attaccamento (FDA) è una persona che fornisce sicurezza e protezione al bambino in momenti di vulnerabilità. Può essere un genitore o un'altra persona significativa.

L'attaccamento si basa sulla ricerca di vicinanza fisica e affettiva con la FDA in situazioni di stress o vulnerabilità. Il bambino cerca conforto e sicurezza dalla FDA.

La teoria dell'attaccamento riconosce che ogni bambino sviluppa un modo unico di relazionarsi con gli altri, influenzato dalle sue esperienze con la FDA.

La teoria dell'attaccamento si basa sull'osservazione del comportamento naturale dei bambini e degli animali, come i cuccioli di scimpanzé che cercano conforto dalla madre.

Bowlby sosteneva che l'attaccamento è un bisogno innato, come mangiare e dormire. È un bisogno fondamentale per la sopravvivenza e il benessere del bambino.

La ricerca di vicinanza fisica con la FDA è considerata una risposta adattiva a un bisogno di sicurezza e protezione.

La teoria dell'attaccamento ha avuto un impatto significativo sulla nostra comprensione dello sviluppo infantile e delle relazioni interpersonali.

Un tipo di attaccamento caratterizzato da una visione negativa di sé stessi e degli altri, con alta fluttuazione emotiva e tendenza a non cercare aiuto.

Questo stile di attaccamento si manifesta con un bisogno costante di rassicurazione e un'alta sensibilità al rifiuto. Le persone con questo stile possono avere difficoltà a regolare le proprie emozioni.

Un tipo di attaccamento che può essere descritto come una combinazione di stili fearful-avoidant e anxious-preoccupied. Le persone con questo stile hanno difficoltà a fidarsi degli altri e tendono ad avere una bassa autostima.

Si riferisce alle strategie utilizzate da una persona per affrontare situazioni stressanti o emotivamente difficili.

Le strategie di coping disfunzionali sono modi non sani di affrontare lo stress, come l'uso di sostanze o l'evitamento, che possono peggiorare il problema a lungo termine.

L'approccio cognitivo comportamentale si concentra sul modo in cui i pensieri influenzano i comportamenti e le emozioni. In questo modello, si ritiene che i problemi psicologici siano causati da modelli di pensiero negativi.

Questa teoria sostiene che la realtà è soggettiva e che non esiste una sola verità. Le persone costruiscono la propria realtà in base alle loro esperienze e alle loro interpretazioni.

Un modello del pensiero che considera l'ansia come il risultato di pensieri negativi e irrazionali.

L'idea che ci siano molti modi di vedere la realtà, e che la verità sia relativa al punto di vista di ogni individuo.

La convinzione che la terapia dovrebbe aiutare il paziente a riformulare i suoi pensieri disfunzionali in pensieri funzionali.

Un approccio alla terapia cognitiva che considera la prospettiva soggettiva dell'individuo come fondamentale nella comprensione della sua realtà.

La convinzione che l'osservatore influenza la realtà che osserva, e che la descrizione di ciò che si osserva rivela più sull'osservatore che sulla realtà stessa.

Il concetto che non esiste una singola verità assoluta, e che ogni individuo ha una sua prospettiva unica sulla realtà.

Il principio che i comportamenti sono influenzati dai pensieri, e che modificando i pensieri si possono modificare anche i comportamenti.

La critica alla terapia cognitivo comportamentale standard, che viene accusata di ignorare l'unicità e la complessità individuale.

Persone che tendono a sentirsi ansiose e incapaci di affrontare situazioni che richiedono autonomia e indipendenza, poiché sono state abituate a un ambiente protettivo e non hanno avuto modo di sperimentare altre emozioni.

Questo tipo di ansia è alimentata dal bisogno di avere un controllo costante sulle situazioni, un equilibrio tra la necessità di essere protetti e quella di essere liberi. Il mondo è percepito come potenzialmente pericoloso.

Le persone con ansia da separazione cercano costantemente un punto di riferimento sicuro, mentre l'esplorazione del mondo si traduce in una sensazione di pericolo per il bambino.

Percepire il mondo esterno come potenzialmente dannoso e percepire il mondo esterno come un luogo affascinante e pieno di opportunità.

La persona desidera esplorare e vivere nuove esperienze, ma preferisce farlo in un ambiente familiare e controllato, come guidare durante un viaggio per sentirsi sicuro.

Nel modello cognitivo costruttivista, il terapeuta non si considera un esperto in assoluto, ma piuttosto un "perturbatore strategicamente orientato" che aiuta il paziente a esplorare il suo modo unico di dare senso agli eventi della vita.

Secondo i cognitivi costruttivisti, il paziente è l'esperto del suo mondo interno, delle sue emozioni e sensazioni. Ha un accesso diretto al suo sistema di conoscenza, che il terapeuta deve aiutare a esplorare.

La terapia si basa sull'idea che la nostra percezione soggettiva degli eventi determina la nostra esperienza emotiva. Obiettivo è aiutare il paziente a comprendere come le sue interpretazioni, i suoi schemi di pensiero, influenzano le sue emozioni e il suo comportamento.

Come in un'indagine, il terapeuta aiuta il paziente a ricostruire i suoi schemi di pensiero e le loro influenze sul comportamento. L'obiettivo è comprendere come il paziente attribuisce significato agli eventi della vita.

Negli approcci costruttivisti, l'interazione tra paziente e terapeuta è paritetica e cooperativa. Il terapeuta non assume un ruolo di autorità, ma piuttosto di collaboratore che aiuta il paziente a capire la sua esperienza.

La terapia costruttivista tiene conto del contesto e delle relazioni interpersonali. Il modo in cui ci relazioniamo agli altri, soprattutto in termini di attaccamento, influenza fortemente il nostro modo di interpretare e rispondere agli eventi.

Il latte caduto a terra è semplicemente un dato oggettivo. Ciò che conta è il significato che gli attribuiamo. Questo può dipendere dai nostri schemi di pensiero, dal nostro stato d'animo, dalle nostre esperienze passate.

La terapia costruttivista pone un'attenzione particolare al modo in cui costruiamo la conoscenza e i significati. Si ritiene che gli atti di conoscenza siano influenzati dalla nostra esperienza e dalla nostra identità.

Le persone con attaccamento fobico cercano di controllare gli eventi interni ed esterni mostrando sicurezza ed estroversione. Tuttavia, celano un'attenta selezione di situazioni e persone con cui si sentono a loro agio.

Le persone con attaccamento fobico cercano di costruire una rete di appoggio solida e stabile, in cui possano trovare sicurezza e supporto. Possono avere difficoltà ad abbandonare le relazioni anche se negative, per non perdere la base di sicurezza.

È difficile per le persone con attaccamento fobico separarsi dalla famiglia di origine. Desiderano indipendenza, ma hanno anche paura di essere soli e cercano protezione.

Le persone con attaccamento fobico spesso credono di essere fragili e suscettibili alle malattie, a causa di un'infanzia con figure di attaccamento molto reattive. Tendono a somatizzare lo stress emotivo, manifestando i loro bisogni attraverso sintomi fisici.

I fobici spesso cercano di essere leader e di controllare le situazioni per sentirsi al sicuro. Questa è una forma di coping che li aiuta ad apparire estroversi e simpatici, pur nascondendo la loro vulnerabilità.