Patologie Cardiovascolari e Immunoediting

Una condizione che contribuisce allo sviluppo dell'aterosclerosi. Fumo, ipertensione e livelli elevati di colesterolo danneggiano l'endotelio dei vasi sanguigni, creando un ambiente che favorisce la formazione di placche.

L'accumulo di LDL ossidate nei vasi sanguigni richiama i macrofagi, cellule del sistema immunitario che 'fagocitano' ciò che è dannoso per il corpo.

I macrofagi che hanno fagocitato molte LDL ossidate diventano cellule schiumose, rilasciando sostanze infiammatorie che contribuiscono alla crescita della placca aterosclerotica.

Il sistema immunitario riconosce e attacca le cellule tumorali, distruggendole prima che possano proliferare.

Alcune cellule tumorali riescono a sopravvivere e a rimanere in uno stato dormiente, mantenute sotto controllo dal sistema immunitario.

Le cellule tumorali sviluppano meccanismi per sfuggire al controllo del sistema immunitario e proliferare in modo incontrollato.

L'esame del sangue misura i livelli di bilirubina totale, diretta e indiretta e di enzimi epatici (ALT, AST, ALP, GGT) che aiutano a diagnosticare la causa dell'ittero.

L'ecografia addominale, la TAC o la RM sono tecniche di imaging che permettono di visualizzare il fegato e le vie biliari, individuando eventuali ostruzioni.

La risposta protettiva del corpo ad un danno tissutale, causato da infezioni, lesioni fisiche, chimiche o stimoli immunitari.

La prima fase dell'infiammazione, che coinvolge il rilascio di mediatori chimici dai mastociti e da altre cellule.

Il reclutamento di cellule immunitarie, principalmente neutrofili, che migrano verso il sito del danno.

La fase di pulizia e riparazione, in cui i macrofagi rimuovono i detriti e i mediatori della risoluzione riparano i tessuti.

Il processo attraverso il quale i leucociti migrano dal sangue ai tessuti danneggiati o infetti.

La prima fase della diapedesi, in cui i leucociti rotolano lungo la superficie interna dei vasi.

La fase in cui i leucociti si legano saldamente alle cellule endoteliali grazie alle integrine.

La fase in cui i leucociti attraversano le giunzioni delle cellule endoteliali e passano nel tessuto.

I macrofagi M1 sono attivati da segnali come l'interferone-γ e i PAMP (ad esempio, LPS) e producono citochine pro-infiammatorie come TNF-α, IL-1 e IL-6, nonché specie reattive dell'ossigeno (ROS). La loro funzione principale è quella di eliminare patogeni e cellule infette.

I macrofagi M2 sono attivati da citochine come IL-4 e IL-13, e producono citochine antinfiammatorie come IL-10 e TGF-β. Questi macrofagi sono coinvolti nella riparazione dei tessuti e nella risoluzione dell'infiammazione.

Un equilibrio tra M1 e M2 è essenziale per una risposta immunitaria efficace. Un eccesso di M1 può portare a infiammazione cronica, mentre un eccesso di M2 può favorire la progressione tumorale o l'immunosoppressione.

Le lipossine sono derivate dall'acido arachidonico e inibiscono il reclutamento di neutrofili, contribuendo così a risolvere l'infiammazione.

I PRR sono recettori che riconoscono segnali di pericolo associati a infezioni o danni cellulari. Essi riconoscono PAMP (molecole caratteristiche dei patogeni) e DAMP (molecole rilasciate da cellule danneggiate).

I TLR, localizzati sulla membrana plasmatica o endosomiale, attivano citochine pro-infiammatorie quando riconoscono i PAMP o i DAMP.

I NOD-Like Receptors (NLR) sono proteine intracellulari che attivano l'inflammasoma in risposta a segnali di pericolo.

L'attivazione dei PRR, come i TLR, porta al rilascio di citochine, all'espressione di molecole co-stimolatorie e all'attivazione dell'immunità innata. Questo processo aiuta a controllare le infezioni e i danni tissutali.

La bilirubina si trasforma nella sua forma solubile nel fegato, legandosi all'acido glucuronico. Questo processo è mediato dall'enzima UDP-glucuronosiltransferasi, creando la bilirubina coniugata, anche detta diretta.

La bilirubina coniugata viene espulsa dal fegato nella bile, quindi nell'intestino, dove viene convertita in urobilinogeno e stercobilina. Questi metaboliti vengono eliminati con le urine e le feci.

L'ittero pre-epatico è causato da un'eccessiva produzione di bilirubina, spesso a causa di anemie emolitiche. Questo porta ad un aumento della bilirubina indiretta.

L'ittero epatico è causato da problemi nel fegato durante il processo di captazione, coniugazione o secrezione della bilirubina. Questo può portare ad aumenti sia della bilirubina diretta che indiretta.

L'ittero post-epatico è causato da un'ostruzione delle vie biliari extraepatiche, come calcoli o tumori. Questo porta ad un aumento predominante della bilirubina diretta.

Un accumulo di lipidi, cellule infiammatorie e tessuto fibroso all'interno della parete delle arterie.

La malnutrizione causata da un apporto insufficiente di nutrienti, come fame o diete sbilanciate.

La malnutrizione causata da malattie che interferiscono con l'assorbimento, il metabolismo o l'utilizzo dei nutrienti, come insufficienza pancreatica o tumori.

Una condizione che si verifica quando il corpo non riesce a produrre abbastanza globuli rossi sani. Può essere causata da una carenza di ferro, una carenza di vitamina B12, un problema con la produzione di globuli rossi o una malattia cronica.

Un tipo di anemia causata da un'infiammazione cronica nel corpo. L'infiammazione fa sì che il corpo produca una proteina chiamata epcidina, che blocca l'assorbimento del ferro.

Un tipo di anemia causata da una carenza di ferro. Il ferro è un materiale essenziale per la produzione di emoglobina, una proteina nei globuli rossi che trasporta ossigeno.

Una malattia genetica che causa una ridotta o assente produzione delle catene alfa dell'emoglobina. L'emoglobina è una proteina nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno.

Una condizione genetica legata al cromosoma X che rende i globuli rossi vulnerabili allo stress ossidativo. La G6PDH è un enzima che aiuta a proteggere i globuli rossi dai danni.

Una condizione genetica che causa la produzione di emoglobina S (HbS), una proteina anomala che deforma i globuli rossi e li rende fragili. I globuli rossi deformati possono bloccare i vasi sanguigni, causando dolore e danni agli organi.

Un'infiammazione del fegato che può essere causata da virus, alcol, farmaci o altre condizioni. Il fegato svolge un ruolo importante nella produzione di bile, che aiuta a digerire i grassi.

Un accumulo di bilirubina, un pigmento giallo, nel sangue. La bilirubina si forma quando il corpo scompone i globuli rossi vecchi. L'ittero può essere un segno di un problema con il fegato o con le vie biliari.

Un complesso multiproteico coinvolto nell'attivazione della risposta infiammatoria. Rileva segnali di pericolo e attiva la caspasi-1, che a sua volta converte citochine pro-infiammatorie nelle loro forme attive.

Un'attivazione eccessiva dell'inflammasoma può portare a patologie come gotta, diabete di tipo 2 e malattie autoimmuni.

Sono prodotte dai mastociti e aumentano la permeabilità vascolare. Questo permette ai fluidi e alle cellule del sistema immunitario di arrivare al sito infiammato.

Sono derivate dall'acido arachidonico e causano dolore e febbre. Il loro ruolo è di amplificare la sensazione di disagio per favorire il riposo.

Sono prodotte dal fegato e aumentano durante l'infiammazione. Hanno funzione di difesa e sono spesso misurate per valutare la gravità di un'infezione o infiammazione.

L'acido arachidonico è un lipide presente nelle membrane cellulari, precursore di prostaglandine e trombossani (via COX) e leucotrieni (via LOX). Questi mediatori regolano l'inizio e la fine dell'infiammazione.

La leucocitosi è un aumento del numero di globuli bianchi (neutrofili, monociti) nel sangue durante l'infiammazione. Indica un'attivazione del sistema immunitario.

La febbre è una risposta sistemica all'infiammazione. Citochine come IL-1, TNF-α e IL-6 agiscono sull'ipotalamo per aumentare la temperatura corporea. La febbre può essere un meccanismo di difesa contro i patogeni.