Neuropsicologia Cognitiva: Caregiver Support

Un membro della famiglia o amico che fornisce assistenza a un individuo con un'invalidità o una malattia.

Il caregiver che fornisce l'assistenza principale, solitamente un familiare stretto.

Il caregiver che fornisce un supporto secondario, solitamente un familiare stretto.

Il caregiver che fornisce un supporto minimo, solitamente un familiare o amico meno stretto.

La difficoltà di aiutare e prendersi cura di un altro individuo, spesso a causa del carico emotivo e fisico.

La fase iniziale di una malattia o trauma, caratterizzata da un improvviso cambiamento e instabilità.

Il processo di recupero e riabilitazione dopo un evento di malattia o trauma.

Il periodo di tempo necessario per la riabilitazione e il recupero, che può essere lungo e impegnativo.

I familiari di pazienti con GCA affrontano un carico emotivo intenso caratterizzato da sgomento, angoscia, ansia, tristezza, rabbia e frustrazione.

Durante le fasi acute, i familiari possono sentirsi sopraffatti dalle emozioni e avere difficoltà a supportare il loro caro e l'équipe riabilitativa.

È fondamentale un approccio terapeutico che tenga conto delle esigenze emotive dei familiari, promuovendo la comprensione e il sostegno reciproco.

I familiari di pazienti con GCA hanno bisogno di informazioni chiare e pratiche sulla condizione, i trattamenti e le risorse disponibili.

La Famiglia desidera sentirsi ascoltata e compresa, cercando un ambiente empatico e di fiducia.

I caregiver necessitano di supporto concreto e psicologico per affrontare le sfide della cura del paziente.

I familiari hanno bisogno di aiuto per gestire le attività quotidiane, come la cura del paziente, le faccende domestiche e la gestione del tempo.

Coinvolgere i familiari nel processo di cura è essenziale per il benessere del paziente e per il supporto globale della Famiglia.

Le strategie di coping focalizzate sul problema affrontano direttamente le sfide associate a una situazione stressante, cercando di risolvere i problemi e modificare le circostanze.

Le strategie di coping focalizzate sulle emozioni si concentrano sulla gestione delle emozioni negative associate a una situazione stressante, cercando di regolare le proprie reazioni emotive.

Nel contesto del caregiving per un paziente con GCA, è fondamentale utilizzare uno spazio sicuro per esprimere le proprie preoccupazioni e paure senza timore di giudizi.

Il ruolo di un caregiver comprende anche fornire informazioni chiare e comprensibili sul disturbo del paziente, sui trattamenti disponibili e sulle risorse di supporto.

Aiutare il caregiver a identificare le proprie capacità e risorse interne è un passo fondamentale per sostenerlo nella sua funzione.

È cruciale rassicurare il caregiver che non è solo nella sua sfida, e che esistono metodi efficaci per affrontarla, offrendogli supporto e incoraggiamento.

Con un approccio psico-educativo adeguato, i caregiver possono imparare a identificare e gestire lo stress derivante dal caregiving, promuovendo il benessere di tutta la famiglia.

Un supporto psico-educativo adeguato può favorire la capacità del caregiver di affrontare lo stress del caregiving e promuovere il benessere psicologico di tutta la famiglia.

L'isolamento sociale è uno dei principali fattori che influenzano il livello di stress vissuto dal caregiver. I cambiamenti di personalità del paziente e la difficoltà nel gestire la comunicazione possono portare il caregiver a sentirsi solo e sopraffatto.

Le responsabilità del caregiver possono causare un cambiamento significativo nella dinamica familiare, alterando il ruolo di ogni membro e creando squilibri nelle relazioni. La coppia può subire una profonda trasformazione, da una relazione simmetrica a una asimmetrica.

Il caregiver può sentirsi frustrato nel comprendere ed accettare i comportamenti del paziente, soprattutto quando questi sono legati a disturbi cognitivi.

Le donne, spesso, sono chiamate ad assumersi la maggior parte della responsabilità del caregiver, sacrificando la propria vita professionale e sociale per dedicarsi al paziente.

La condivisione degli obiettivi tra la famiglia e l'equipe riabilitativa è un elemento fondamentale per costruire una relazione terapeutica efficace. Questo permette a tutti di lavorare verso un obiettivo comune, ovvero la riabilitazione del paziente.

La comunicazione efficace è un elemento cruciale per la costruzione di una relazione terapeutica solida. È importante dare spazio alle emozioni del caregiver, comprendere le sue paure e le sue difficoltà e fornire un sostegno emotivo.

La fiducia e il rispetto reciproco sono alla base di una relazione terapeutica efficace. Il caregiver si sentirà più sicuro e collaborativo se sa di essere ascoltato e rispettato.

La collaborazione tra famiglia e equipe riabilitativa è fondamentale per la buona riuscita del percorso di riabilitazione del paziente. La famiglia è un partner importante e deve essere coinvolta a tutti i livelli.

Lo studio di Bivona e coll. (2020) ha indagato il ruolo del caregiver nella riabilitazione dei pazienti con GCA, analizzando la relazione tra il benessere psicologico del caregiver, le caratteristiche dell'assistenza, l'approccio alla riabilitazione e l'esito funzionale del paziente.

Il benessere psicologico dei caregiver aveva un'influenza positiva sulle caratteristiche dell'assistenza fornita, l'approccio del caregiver alla riabilitazione e il recupero funzionale del paziente.

Un approccio positivo del caregiver alla riabilitazione è stato associato a un impatto complessivamente positivo del caregiving e a un miglioramento dell'esito funzionale del paziente.

Lo studio ha individuato un circolo virtuoso: il benessere psicologico del caregiver influenza la qualità dell'assistenza, che a sua volta porta a un miglior esito funzionale del paziente, e questo può influenzare positivamente il benessere del caregiver.

I risultati dello studio suggeriscono la necessità di un intervento psicoeducativo mirato a migliorare il benessere dei caregiver e facilitare la loro cura del paziente con GCA.

Uno studio condotto durante l'emergenza COVID ha confermato l'importanza del caregiver e ha evidenziato le difficoltà dovute alle limitazioni di accesso al reparto di riabilitazione per i caregiver.

In situazioni specifiche, i caregiver sono stati autorizzati a rimanere in reparto per assistere il proprio caro durante la riabilitazione, evidenziando il ruolo fondamentale di questa figura nel processo di recupero.

La riabilitazione del paziente con GCA richiede un team interdisciplinare che include il caregiver come un membro fondamentale, in quanto la sua presenza e il suo supporto sono cruciali per il successo del trattamento.

Il primo stadio del lutto in cui la persona può sentirsi sopraffatta dalla notizia della perdita e provare incredulità o confusione.

La persona rifiuta di accettare la realtà della perdita. Un meccanismo di difesa per proteggersi dal dolore.

La perdita suscita rabbia e frustrazione. Può essere rivolta a se stessi, agli altri o alla situazione.

La consapevolezza della perdita genera paura del futuro o profonda tristezza e depressione. Sensazioni di isolamento o incertezza.

Risposta naturale alla perdita. Include il pianto, il ricordo dei bei momenti e il lutto per ciò che è stato perso.

Integrare l'evento nel proprio vissuto. Non significa dimenticare, ma accettare la realtà.

Perdono verso se stessi o gli altri per conflitti o colpa. Lasciare andare il passato.

Cercare un significato nella perdita per crescere personalmente e comprendere meglio la vita.