Media Digitali e Società

Media Digitali e Società

• La comunicazione mediata dal computer (CMC) ha rivoluzionato il modo di interagire, passando da una relazione uomo-macchina (web 1.0) a un'interazione tra utenti (web 2.0), amplificando la comunicazione e modificando le relazioni sociali.
• La CMC può essere sincrona (chat, videochiamate) o asincrona (email, blog).
• Nel web 2.0, ogni utente è un produttore di contenuti (prosumer).
• Il System Rationalism (anni '70) ha studiato l'efficienza organizzativa delle nuove tecnologie nella comunicazione.
• La Reduced Social Cue (RSC) (anni '80) sostiene che la CMC è priva di segnali sociali, causando una de-individualizzazione e potenziale violazione delle norme sociali.
• La Social Identity Deindividuation Theory (SIDE) (primi anni '90) supera la RSC, sostenendo che la CMC non conduce automaticamente a un vuoto sociale, ma che l'adesione alle norme sociali varia a seconda della situazione comunicativa.
• La Social Information Processing Perspective (SIPP) critica gli esperimenti di laboratorio di RSC, affermando che la CMC non sia meno efficiente della comunicazione face-to-face, ma più lenta.

Social Information Processing Perspective (SIPP)

• Gli individui usano le caratteristiche delle piattaforme, adattandosi a come queste operano.
• La CMC può essere efficace per la costruzione delle relazioni, come nella comunicazione faccia a faccia.

Howard Rheingold

• Ha studiato le comunità virtuali e il ciberspazio, considerando le tecnologie come luoghi di interazione sociale.
• Ha analizzato il modo in cui le persone costruiscono la propria identità online.

Sherry Turkle

• Riflette sulla relazione degli individui con i computer e ha indagato sulle dinamiche di costruzione identitaria online tramite i MUD (giochi online).
• Ha introdotto il concetto di cultura informatica e il fatto che le macchine diventano agenti post-moderni con cui interagiamo.
• Sottolinea come la costruzione dell'identità sia un lavoro intenso e faticoso, ma che la CMC può facilitare (o mettere in discussione) questo lavoro.

Manuel Castells

• Analizza i processi socio-culturali e tecnologici a partire dalla rivoluzione tecnologica, dalla crisi del capitalismo e dalla nascita di nuovi movimenti popolari.
• Ha creato il concetto di Network society, una società organizzata in reti globali di informazioni, in cui il potere non è più concentrato nelle istituzioni ma è distribuito in reti di informazioni.

Jan Van Dijk

• Ha formulato sette leggi del Web, descrivendo le interconnessioni, le dipendenze, le dimensioni e la portata delle reti digitali.
• Ritiene che la società è fatta da individui, corpi e organizzazioni, e che le reti mediali e sociali siano solo una parte di essa.

Barry Wellman

• Si occupa del rapporto tra internet e la vita quotidiana, enfatizzando la connessione continua, l'interazione più ricca rispetto alla comunicazione testuale e la globalizzazione della connettività.

Sonia Livingstone

• Adotta un approccio interdisciplinare nell'analisi dei nuovi media, evidenziando la ricombinazione di tecnologie e l'interattività.
• Sottolinea l'importanza dell'alfabetizzazione digitale consapevole per i minori, criticando l'idea che i giovani siano nativi digitali esperti.

Geert Lovink

• Sviluppa la Net Criticism come approccio alle corporation che utilizzano i dati degli utenti.
• Identifica l'information overload come un elemento critico nel panorama digitale.

Forme e linguaggi dei nuovi media

• La digitalizzazione traduce le informazioni analogiche in un formato digitale (0 e 1), consentendo una gestione, archiviazione e trasmissione efficiente.
• L'interattività è la capacità di un medium digitale di rispondere agli input dell'utente.
• Tra le tecnologie troviamo la creazione di ARPANET (la prima rete a commutazione di pacchetto) e del web di oggi, come i principali esempi di digitalizzazione.

Cultura Digitale

• È un insieme integrato di dinamiche culturali, tecnologiche ed economiche, che si automodella in continuo mutuo scambio.
• Le culture digitali sono molteplici e si influenzano a vicenda.
• La digital literacy e la capacità di navigare criticamente le fonti sono fondamentali.

Convergenza Multimediale

• Le tecnologie digitali integrano diversi tipi di media (testo, video, audio, immagini) in un'unica piattaforma.
• Il telefonino permette diverse attività.
• Rivoluziona la produzione dei contenuti e le tecnologie.

Partecipazione e politica nei new media

• Le piattaforme digitali forniscono strumenti di partecipazione politica diretta per i cittadini.
• Esistono però anche tematiche critiche, come la mitizzazione della democrazia elettronica, le disuguaglianze di accesso alle tecnologie e il fenomeno della cyber-balcanizzazione che favorisce la polarizzazione, oltre alla spettacolarizzazione e personalizzazione in politica.

Divari digitali e competenze digitali

• Il digitale divide non riguarda solo l'accesso ma anche le competenze di utilizzo e le capacità critiche.
• Si riferisce al gap di competenze, o di accesso alle tecnologie legate alla conoscenza e uso delle piattaforme, tra chi ha conoscenze avanzate e chi non le ha.
• Essenziale è la digital literacy per affrontare il digital divide.

Identità e Scienze Sociali

• L'identità non è fissa ma un processo dinamico e relazionale, frutto di interazioni e delle influenze socio-culturali perennemente in evoluzione.
• La consapevolezza del processo che definisce l'identità è cruciale.
• In questa luce, i media digitali ridefiniscono il processo di costruzione dell'identità personale e sociale.