Libertà e Determinismo nella Filosofia Antica

Dottrina filosofica secondo cui tutti gli eventi sono predeterminati e inevitabili, senza possibilità di scelta.

Forza cosmica che governa in modo ineluttabile la vita umana e la natura.

La capacità di scegliere e agire in base alle proprie convinzioni morali, nonostante un destino predefinito.

In mitologia greca, divinità che filano e fissano il destino umano.

Rappresentazione frequente dell'intervento degli dei e del fato nel destino umano, sia esterna che interna.

Riflessione sulla possibilità di scelta individuale nonostante la forza del destino.

Mito platonico che esplora la natura del destino e della responsabilità morale.

Influenza divina sul destino umano, spesso associata all'irrazionale e all'imprevedibilità.

Forza irresistibile, spesso irrazionale, contro la quale intelletto e volontà sono impotenti.

Capacità di ragionare e comprendere, che la filosofia contrappone al destino.

La possibilità di compiere scelte indipendenti dal destino.

Felice esistenza, fine ultimo dell'uomo, perseguibile mediante la virtù.

Qualità morali positive.

Necessaria per comprendere il bene e perseguire l'eudaimonia.

L'anima umana con livelli razionali e irrazionali, sottomessi al corpo.

L'anima umana è indipendente dal corpo, e non sottoposta alle leggi fisiche.

Disegno divino che ordina la vita umana.

Figura divina che organizza la vita umana ed orienta verso il bene.

Conseguenza di scelte umane, collegate alle loro azioni e al loro destino.

Risultati negativi causati dalla ricerca della conoscenza.

Processo che promuove l'intelletto e quindi la libertà di scelta.

È un'azione compiuta consapevolmente dall'agente, con la conoscenza dei dettagli dell'azione stessa.

Ogni azione volontaria porta con sé la responsabilità delle sue conseguenze.

È ciò che può essere diverso da come è e può mutare nel tempo.

È ciò che non può essere diverso da come è e rimane sempre identico a se stesso.

Deriva dalla capacità di essere causa delle proprie azioni.

È l'unica attività veramente libera, perché è indipendente dalle influenze esterne.

La realtà è costituita solo da materia e gli atomi, il cui movimento è predefinito.

Deviazione casuale degli atomi dal loro percorso, introducendo un margine di indeterminismo.

Il soggetto, grazie al clinamen, può agire in modo indipendente dalle leggi fisiche.

Visione della realtà come un tutto ordinato e materialistico, governato da un lògos (ragione universale).

Ragione universale che governa il cosmo, identificata con Dio e con il destino.

Il cosmo è governato da un disegno divino che determina tutti gli eventi.

Gli esseri umani, essendo parte del lògos, possiedono una scintilla di razionalità divina.

Il cosmo è governato da leggi necessarie e razionali, lasciando poco spazio alla libertà.

Secondo Aristotele, l'anima umana è libera di agire o non agire senza essere costretta. La decisione di agire o meno è interamente a carico dell'individuo.

Sebbene l'anima sia libera di agire, le conseguenze delle sue azioni sono determinate dal destino. Questo significa che le azioni dell'individuo hanno un impatto sul mondo, ma la direzione generale della sua vita è guidata da un potere superiore.

Aristotele si interrogava sulla veridicità delle proposizioni che descrivono eventi futuri. Se una proposizione come 'domani ci sarà una battaglia navale' è già vera oggi, l'evento è già predeterminato?

Ogni proposizione è necessariamente vera o falsa. Non esiste una terza possibilità.

La verità o la falsità di una proposizione dipende dalla realtà a cui essa si riferisce.

Se accettiamo la bivalenza generale, dobbiamo accettare che gli eventi futuri sono già predeterminati, negando la contingenza. Ma se neghiamo la contingenza, neghiamo la libertà umana.

Aristotele riteneva che la contingenza, la possibilità di scelta, fosse evidente. Non è qualcosa che può essere dimostrato, ma qualcosa che si percepisce direttamente.

Per Aristotele, ci sono eventi che accadono contingentemente. Se sono già accaduti, potrebbero anche non essere accaduti. L'ambito del possibile è più ampio dell'ambito degli eventi reali.

Eventi che dipendono da noi stessi e da le nostre scelte, non sono predeterminati.

I Megarici, una scuola filosofica, sostenere che il possibile coincide con ciò che accade. Tutto ciò che non accade è impossibile.

Aristotele distingue tra cose che sono sempre uguali a se stesse (come Dio e i cieli) e cose che possono cambiare (come gli esseri umani). Le cose che cambiano sono contingenti.

La materialità, la materia, è il principio del mutamento. È la materia che rende possibile il cambiamento e la contingenza.

Gli esseri umani hanno la capacità di essere i primi motori delle proprie azioni, non sono semplici burattini del destino.

La responsabilità morale riguarda le azioni di cui siamo cause. Siamo responsabili solo delle scelte che abbiamo fatto.

Perché un'azione sia volontaria, l'agente deve essere la causa dell'azione e deve essere consapevole di tutti gli aspetti dell'azione.

Scuola filosofica che enfatizza la ragione, la virtù e l'accettazione del destino. Crede che la felicità si trovi nella conformità alla natura e nella rassegnazione alle vicissitudini della vita.

Il concetto che la libertà vera non risiede nel poter fare qualsiasi cosa, ma nel libero arbitrio di accettare o rifiutare ciò che ci accade. Si raggiunge tramite la ragione e la virtù.

Processo mentale attraverso cui reagisci agli stimoli esterni. L'assenso accetta con serenità, mentre il dissenso genera sofferenza. Solo l'assenso è libero e virtuoso.

Lo Stoicismo non è passiva accettazione del destino. Incoraggia l'individuo ad avere un ruolo attivo e collaborativo con il corso degli eventi, tramite le proprie scelte.

I pensieri, le immagini o le impressioni che riceviamo dal mondo esterno. Lo Stoicismo ci insegna a controllare la nostra reazione a queste Phantasiai.

La capacità volitiva, la facoltà di scegliere e agire in modo deliberato. Per lo Stoicismo, è la chiave per una vita virtuosa.

Esercizio spirituale e mentale, pratica costante e diligente che porta alla saggezza e alla virtù. Non è un'azione singola ma un processo continuo.

L'unico regno che è veramente in nostro potere. Per raggiungere la felicità, dobbiamo concentrarci sulla nostra mente e sulle nostre azioni, non sugli eventi esterni.

La forza che governa l'universo, presente in ogni cosa, dal grande astro ai piccoli, e che Zeus controlla attraverso il fulmine.

Re sovrano di tutti i tempi, governa attraverso la Ragione Universale ed è la fonte di ogni cosa, persino del bene e del male.

L'uomo è l'unico essere sulla terra capace di comprendere la Ragione Universale e imitarla. È la sua capacità di parlare a renderlo simile a Dio.

Una vita in armonia con la Ragione Universale. Si raggiunge obbedendo alla legge universale e pregando Dio per ottenere la sapienza.

Il percorso di vita opposto alla vita nobile. Inseguire i propri fini (piaceri, onori) senza obbedire alla Ragione Universale.

Il bene e il male sono parte di un unico ordine universale. Il male è un'assenza di armonia con la Ragione Universale.

Secondo Cleante, non esiste libertà di scelta individuale. La libertà si trova solo nell'armonia con la Ragione Universale, nella vita nobile.

L'uomo è sottoposto alla legge universale, non ha potere di scelta. Ci si può solo sforzare di comprendere la legge e obbedirle.

Strumenti per entrare in armonia con la Ragione Universale e ottenere la sapienza che conduce alla vita nobile.

Filosofo che esprime la natura del destino dicendo: "Conducimi o padre dominatore dell'alto cielo dovunque tu voglia; non esiterò ad ubbidirti. Vengo sollecito. Se mi opponessi, ti dovrei comunque seguire, ma fra i gemiti, e subirei da uomo malvagio quello che era giusto sopportare da virtuoso."