Lezione 32 (Le parti del contratto di lavoro) - Slide

L'articolo 37 della Costituzione Italiana stabilisce la protezione speciale per i minori sul lavoro, garantendo loro adeguate condizioni e parità di retribuzione.

Il lavoro dei minori è regolato dalla Costituzione e da leggi speciali per garantire la loro tutela e sicurezza, in particolare la salute e l'istruzione.

Legge fondamentale che regola il lavoro dei minori, poi modificata per adeguarsi alle direttive europee sulla protezione dei giovani sul luogo di lavoro.

Decreto legislativo che ha modificato la Legge 977/1967 per adeguarsi alla direttiva europea n. 94/33/CE, introducendo divieti e protezioni per i giovani lavoratori.

Direttiva europea che stabilisce norme per il divieto di lavoro minorile e la protezione dei giovani sul lavoro.

Limite di età stabilito dalla legge per svolgere un lavoro salariato, con l'obiettivo di proteggere i minori.

L'età minima per poter essere assunti in un rapporto di lavoro è fissata al completamento dell'obbligo scolastico, e comunque non inferiore ai 15 anni.

Legge che stabilisce l'età minima per l'ammissione al lavoro.

Legge che ha modificato l'età minima di accesso al lavoro, innalzandola a 16 anni.

Periodo di istruzione obbligatoria che un minore deve frequentare prima di poter accedere al lavoro.

Capacità di essere parte di un rapporto di lavoro, legata alla normativa sull'età minima per l'accesso al lavoro.

Legge che vieta l'impiego di bambini e adolescenti al lavoro, se non con specifiche autorizzazioni per diverse attività.

L'età minima per lavorare è fissata a 16 anni, o all'uscita dall'obbligo scolastico.

Necessario per l'autorizzazione all'impiego dei minori in attività lavorative.

Sono autorizzate attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie, e dello spettacolo, se compatibili con la sicurezza e lo sviluppo del minore.

Minori che hanno superato l'obbligo scolastico e godono di piena capacità di lavoro.

Legge che limita il lavoro dei minori, specificando divieti e autorizzazioni per diverse attività.

È vietato impiegare minori in lavori notturni, definiti come periodi di almeno 12 ore consecutive compresi tra le ore 22 e le 6 o tra le 23 e le 7.

Per i bambini non in età scolare, l'orario di lavoro non può superare le 7 ore al giorno e le 35 settimanali, solo in attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie e spettacolo.

Per gli adolescenti, l'orario di lavoro non può superare le 8 ore al giorno e le 40 settimanali.

Negli ambiti culturali, artistici, sportivi o pubblicitari, i minori lavorano al massimo fino alle ore 24, con almeno 14 ore consecutive di riposo dopo la performance.

Attività specificate nell'allegato I della legge 977/1967, vietate ai minori, per ragioni di sicurezza.

L'orario di lavoro non può durare più di 4 ore e mezza senza interruzione; un riposo di almeno un'ora (o mezz'ora con contratti collettivi) è necessario in caso di superamento delle 4 ore e mezza.

Esecuzioni di compiti in ambito formativo (scuola, laboratorio), per studenti, con previa autorizzazione.

Adolescenti di 16 anni possono svolgere lavoro notturno solo in caso di forza maggiore, per un tempo strettamente necessario, e con periodi compensativi di riposo.

Il datore di lavoro deve notificare all'Ispettorato del lavoro i nominativi dei lavoratori, le circostanze della forza maggiore e le ore di lavoro, con comunicazione immediata.

Richiesta e concessione dall'Ispettorato del Lavoro per attività lavorative dei minori, dopo valutazione ASL.

Il riposo settimanale dei minori deve essere di almeno 2 giorni, possibilmente consecutivi, comprendente la domenica.

Dopo il proprio lavoro, il minore deve disporre di un periodo di riposo di almeno 12 o 14 ore consecutive, a seconda del caso

Obbligo del datore di lavoro di valutare i rischi per la sicurezza dei minori, prima dell'assunzione dello stesso.

Per motivi organizzativi o tecnici, il riposo minimo può essere ridotto, ma non al di sotto delle 36 ore consecutive.

Controllo medico periodico per valutare le capacità fisiche e sanitarie di un minore durante l'assunzione e periodicamente, per garantire il benessere.

Non ammissibilità di un minore al lavoro per le problematiche sanitarie evidenziate nella visita medica.

La persona o l'azienda che assume e controlla il lavoro di dipendenti.

Processi che spostano attività lavorative da un'azienda a fornitori esterni.

Tipo di contratto che riconosce la codatorialità tra più datori di lavoro.

Condivisione della responsabilità datoriale tra più imprese.

Modifiche ai contratti individuali di lavoro dovute principalmente ai processi di integrazione.

La capacità di un minore di svolgere un'attività lavorativa, regolata da leggi speciali e in relazione all'età minima.

Abilità legale di un individuo a compiere atti giuridici validi, in modo autonomo.

La capacità di un soggetto di essere titolare di diritti e obblighi, in un rapporto di lavoro.

La capacità di un soggetto di compiere validamente atti giuridici, non ha limiti specifici.

Relazione lavorativa che coinvolge un minore, soggetta a normative speciali.

Le leggi che fissano diverse regole per il rapporto di lavoro dei minori.

Possibilità di invalidare un contratto di lavoro stipulato da un minore senza la piena capacità d'agire.

Distinzione per la disciplina del lavoro subordinato, applicabile solo ove compatibile con la specialità del rapporto.

Fattore che influenza l'applicazione di normative lavoristiche specifiche, in base al numero di dipendenti.

Elemento che può influenzare l'applicazione delle normative lavoristiche.

L'età minima per iniziare un lavoro retribuito.

Legge che stabilisce l'età minima per il lavoro.

Legge che ha aumentato l'età minima per il lavoro.

Periodo di studio obbligatorio prima di poter lavorare.

Capacità di svolgere un rapporto lavorativo, legata all'età.

Legge che vieta il lavoro minorile, tranne in casi specifici con autorizzazione.

16 anni, o uscita dall'obbligo scolastico.

Permessi per il lavoro minorile, in caso di minori.

Culturale, artistica, sportiva, pubblicitaria, spettacolo (solo con autorizzazione).

Minori con capacità piena di lavorare, superato l'obbligo scolastico.

Bambini, senza obbligo scolastico, possono lavorare max 7 ore al giorno e 35 settimanali, solo in attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie e spettacolo.

Gli adolescenti non possono lavorare più di 8 ore al giorno e 40 settimanali.

L'orario di lavoro non può durare più di 4 ore e mezza senza interruzione. Un riposo minimo di 1 ora è necessario se il lavoro supera le 4 ore e mezza, o mezz'ora se previsto dai CCNL.

I minori hanno diritto a un riposo settimanale di almeno 2 giorni (meglio consecutivi) che comprende la domenica.

In casi eccezionali, il riposo minimo può essere ridotto, ma non sotto le 36 ore consecutive.

Sono permesse attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie, e dello spettacolo, compatibili con lo sviluppo e la sicurezza del minore.

Legge che limita il lavoro dei minori, stabilendo attività lavorative vietate e quelle consentite solo con autorizzazioni specifiche.

Lavorazioni elencate nell'allegato I della legge 977/1967, a cui i minori non possono essere adibiti per motivi di sicurezza.

Necessaria per le attività lavorative consentite ai minori, rilasciata dall'Ispettorato del lavoro previa valutazione ASL sull'igiene e sicurezza sul lavoro.

Obbligo del datore di lavoro di valutare i rischi per la sicurezza legati all'attività lavorativa per il minore prima dell'assunzione.

Necessaria per stabilire l'idoneità del minore all'attività lavorativa, effettuata dal Servizio Sanitario Nazionale, a cura e spese del datore di lavoro, sia all'assunzione che periodicamente.

Capacità fisica e sanitaria del minore per svolgere l'attività lavorativa stabilita.

Possibilità per i minori di svolgere attività lavorative strettamente legate alla formazione scolastica in aula o laboratorio.

Requisiti normativi da rispettare dal datore di lavoro per garantire la sicurezza e l'igiene dei minori sul posto di lavoro.

La capacità di un minore di essere parte di un rapporto di lavoro, legata alle normative sull'età minima per l'accesso al lavoro.

L'età più bassa consentita per un minore di entrare in un rapporto di lavoro, definita dalla legge.

Legge italiana che stabilisce norme e limiti sul lavoro dei minori, definendo diverse attività lavorative vietate o consentite in base a certi parametri.

Legge italiana che ha innalzato l'età minima per il lavoro per i minori a 16 anni.

Periodo di istruzione obbligatorio che un minore deve frequentare prima di poter lavorare.

Lavori consentiti ai minori disciplinati dalle leggi, come culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie e dello spettacolo, con autorizzazioni specifiche.

Consenso necessario per i minori per essere impiegati in lavori permessi ma di controllo, richiesta all'Ispettorato del lavoro previa valutazione ASL.

Capacità di un lavoratore di stipulare un contratto di lavoro, legata a requisiti minimi di età per l'ammissione al lavoro.

Contratto di lavoro considerato invalido se stipulato da un lavoratore che non possiede la capacità giuridica speciale, ossia non raggiunta l'età minima per l'ammissione.

Abilità legale di un individuo a compiere atti giuridici validi, come stipulare un contratto di lavoro.

Limite d'età stabilito dalla legge per l'ammissione al lavoro retribuito.

Persona o azienda che assume e controlla il lavoro dei dipendenti.

Processi che spostano attività lavorative da un'azienda a fornitori esterni.

Tipo di contratto che riconosce la codatorialità tra più datori di lavoro.

Condivisione della responsabilità datoriale tra più imprese.

Modifiche ai contratti individuali di lavoro dovute principalmente ai processi di integrazione.

La capacità di un minore di svolgere un'attività lavorativa, regolata da leggi speciali in relazione all'età minima.

L'abilità legale di un individuo a compiere atti giuridici validi, in modo autonomo.

La capacità di un soggetto di essere titolare di diritti e obblighi, in un rapporto di lavoro.

La capacità di un soggetto di compiere validamente atti giuridici, non ha limiti specifici.

Relazione lavorativa che coinvolge un minore, soggetta a normative speciali.

Le leggi che fissano diverse regole per il rapporto di lavoro dei minori.

Possibilità di invalidare un contratto di lavoro stipulato da un minore senza la piena capacità d'agire.

Distinzione per la disciplina del lavoro subordinato, applicabile solo ove compatibile con la specialità del rapporto.

Fattore che influenza l'applicazione di normative lavoristiche specifiche, in base al numero di dipendenti.

Elemento che può influenzare l'applicazione delle normative lavoristiche.

È vietato impiegare minori in lavori notturni, definiti come periodi di almeno 12 ore consecutive compresi tra le ore 22 e le 6 o tra le 23 e le 7.

Adolescenti di 16 anni possono svolgere lavoro notturno solo in caso di forza maggiore, per un tempo strettamente necessario, e con periodi compensativi di riposo.

L'età minima per iniziare un lavoro retribuito è 16 anni o all'uscita dall'obbligo scolastico.

Sono permesse attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie, e dello spettacolo, compatibili con lo sviluppo e sicurezza del minore.

Gli adolescenti di 16 anni possono lavorare di notte solo in caso di forza maggiore, con un periodo di riposo compensativo entro le tre settimane successive.

Legge che limita il lavoro dei minori specificando attività lavorative vietate e quelle consentite solo con autorizzazioni specifiche.

Età minima consentita per il lavoro per i minori, solitamente fissata a 16 anni o al termine dell'obbligo scolastico.

Legge italiana che regola il lavoro dei minori, vietando il lavoro in generale se minore di 16 anni o in obbligo scolastico, ma con eccezioni per attività specificate.

Attività culturali, artistiche, sportive e pubblicitarie, nonché quelle dello spettacolo, per i minori, ma necessitano di autorizzazione.

Consenso scritto dei genitori o tutori legali necessario per l'impiego di un minore in attività autorizzate.

Minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni, che hanno superato l'obbligo scolastico e godono di piena capacità al lavoro.

Permessi rilasciati dall'Ispettorato del lavoro, previo esame ASL, per le attività lavorative dei minori autorizzate.

Periodo di istruzione obbligatorio per i minori, che impedisce la loro assunzione lavorativa fino al completamento dello stesso, o 16 anni.

Limiti orarie per il lavoro dei minori, differenti a seconda dell'età e del tipo di attività autorizzata.

Attività specificate nella legge per cui ai minori NON è consentito lavorare, per motivi di sicurezza.