Lezione 32 (Convivenze di fatto) - Slide

<p>Un notaio (B)</p> Signup and view all the answers

<p>10 giorni (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Apporre condizioni (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Suoceri, Conviventi, Fratelli e sorelle (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Atto pubblico o scrittura privata autenticata (B)</p> Signup and view all the answers

<p>Ha diritto di rimanere nell'immobile per un periodo pari alla durata della convivenza. (B)</p> Signup and view all the answers

<p>Se ci sono figli minori o disabili. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Il diritto decade immediatamente. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Può subentrare nel contratto di locazione. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Un urgente e imprevisto bisogno del comodante. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Colui che riceve il bene in uso. (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Il comodante può richiedere il rilascio solo in caso di urgenza. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Il diritto decade completamente. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Il convivente superstite ha diritto di restare nella casa per almeno tre anni. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Può rimanere ad abitare nell'immobile fino a quando i figli sono economicamente autosufficienti. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Quando i conviventi non hanno figli. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Può subentrare nel contratto di locazione. (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Possono concordare l'uso della casa o vendere a terzi. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Non ha diritto di rimanere nell'immobile. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Il genitore resta nella casa fino a che il figlio non è autosufficiente. (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Un diritto limitato alle situazioni di crisi familiare con figli. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Regolare formalmente le convivenze da un punto di vista economico (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Evoluzione dei costumi e delle legislazioni (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Convivenza more uxorio (A)</p> Signup and view all the answers

<p>La pubblica relazione extraconugale di un uomo sposato (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Famiglie i cui membri provengono da precedenti matrimoni (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Negativa e stigmatizzante (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Nuovi problemi non previsti dalle legislazioni (B)</p> Signup and view all the answers

<p>Ha incentivato la registrazione delle convivenze (B)</p> Signup and view all the answers

<p>La necessità di tutelare il rapporto tra i conviventi. (B)</p> Signup and view all the answers

<p>La stabilità tendenziale della relazione. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Una relazione interpersonale stabile e affettiva. (C)</p> Signup and view all the answers

<p>DLgs 154 del 2013. (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Art. 337-bis del codice civile. (D)</p> Signup and view all the answers

<p>La semplice coabitazione. (B)</p> Signup and view all the answers

<p>Obblighi di solidarietà e assistenza reciproca. (B)</p> Signup and view all the answers

<p>La tendenziale stabilità della relazione. (D)</p> Signup and view all the answers

<p>Un bisogno urgente e imprevisto (C)</p> Signup and view all the answers

<p>L'esigenza della famiglia (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Una separazione giudiziale (D)</p> Signup and view all the answers

<p>È possibile solo con prova di urgente bisogno (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Le circostanze della nascita (C)</p> Signup and view all the answers

<p>Tutela e mantiene la residenza della famiglia (B)</p> Signup and view all the answers

<p>L'urgenza e l'imprevedibilità del bisogno (A)</p> Signup and view all the answers

<p>Sull'apposizione di un diverso termine finale di godimento (B)</p> Signup and view all the answers

Relazioni stabili tra persone che non sono sposate, che possono includere coppie dello stesso sesso o di sesso diverso.

Legge che ha regolato le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto.

Coabitazione stabile e duratura tra persone non sposate, senza vincoli formali o legali.

Famiglie formate da persone provenienti da precedenti matrimoni.

Termine storico per definire la convivenza extramatrimoniale, ora sfavorito.

Unione legale tra persone dello stesso sesso, riconosciuta dalla legge.

Coppie che vivono insieme, senza essere sposate.

Possibilità per le coppie di regolare formalmente gli aspetti economici della loro convivenza.

La convivenza di fatto è diventata sempre più importante perché tutela i rapporti tra i conviventi, i loro beni e soprattutto i figli nati fuori dal matrimonio.

La convivenza di fatto deve essere stabile e duratura per essere considerata una 'famiglia di fatto', non basta una semplice coabitazione.

La convivenza di fatto si basa su una relazione stabile, affettiva e parafamiliare con comunanza di vita, interessi, assistenza reciproca.

La convivenza di fatto deve essere paragonabile a quella dei coniugi per ottenere la stessa protezione legale nei confronti dei terzi.

I figli nati da due conviventi di fatto sono considerati figli naturali (ora semplicemente 'figli') con gli stessi diritti dei figli di genitori sposati.

Il DLgs 154 del 2013 ha eliminato ogni distinzione tra le categorie di figli, creando un'unica condizione di figlio.

Gli articoli 337-bis e seguenti del Codice Civile regolano l'affidamento dei figli nati da due conviventi di fatto.

La convivenza di fatto non è ancora formalmente riconosciuta dalla legge come unione legale, ma la tutela giuridica sta evolvendo.

I conviventi more uxorio non hanno diritti successori previsti dalla legge del 2016, a differenza delle unioni civili.

Non sono previste agevolazioni fiscali per donazioni o lasciti tra conviventi.

Il convivente in stato di bisogno può richiedere alimenti al termine della convivenza.

L'obbligo alimentare per i conviventi si applica dopo quello dei suoceri e prima di quello dei fratelli.

Il giudice determina l'ammontare degli alimenti in base alla durata della convivenza, al bisogno del richiedente e alle condizioni economiche del convivente obbligato.

I conviventi possono regolare i loro rapporti patrimoniali con un contratto di convivenza.

Il contratto di convivenza può essere redatto con atto pubblico o scrittura privata autenticata.

Il contratto di convivenza deve essere registrato al comune per essere opponibile ai terzi.

Se la convivenza termina per la morte di uno dei conviventi, il convivente superstite ha il diritto di rimanere nell'immobile per un periodo pari alla durata della convivenza (minimo 2 anni, massimo 5).

Il convivente superstite può rimanere nell'immobile per almeno 2 anni, oppure 3 anni se ha figli minori o disabili.

Il diritto di residenza viene meno se non viene esercitato, o se il convivente superstite intraprende una nuova convivenza o si sposa.

Se la casa è in affitto, il convivente superstite può subentrare nel contratto di locazione.

Se l'immobile è stato concesso in comodato per soddisfare le esigenze abitative della famiglia, il proprietario può richiederne il rilascio solo in caso di urgente e imprevisto bisogno.

Il proprietario di un appartamento ha chiesto il rilascio della casa al figlio, che vi abitava con la compagna e la figlia, dopo la separazione.

Il rilascio dell'immobile concesso in comodato è possibile solo in caso di urgente e imprevisto bisogno del proprietario.

La Corte di Cassazione ha stabilito che il rilascio dell'immobile in comodato è possibile solo se il proprietario dimostra un urgente e imprevisto bisogno.

Se non ci sono figli, la casa torna al proprietario. Se ci sono figli, il genitore con cui vivono di solito può continuare ad abitare nella casa finché i figli non diventano maggiorenni ed economicamente indipendenti.

In alcuni casi, il convivente può subentrare nel contratto di locazione se il conduttore muore o revoca il contratto. Questo dipende dalla presenza di figli minori o disabili e dalla legislazione in materia di locazione.

L'assegnazione della casa familiare è un provvedimento che permette al genitore con cui vivono prevalentemente i figli di continuare ad abitare nella casa, anche se è di proprietà dell'altro genitore.

Il genitore a cui è stata assegnata la casa familiare può subentrare nel contratto di locazione, se la casa è in affitto.

La casa torna al proprietario o viene gestita secondo le norme del diritto privato. Se la casa è di proprietà di entrambi, dovranno raggiungere un accordo per l'utilizzo o la vendita.

Se non c'è un diritto di subentro nel contratto di locazione, l'ex convivente dovrà lasciare l'abitazione.

Possono concordare l'uso della casa da parte di uno solo, vendere la casa a terzi o rimanere comproprietari.

Si applicano le regole del contratto di locazione, solitamente l'ex convivente non ha diritto di subentro nel contratto.

Contratto in cui una persona (comodante) concede gratuitamente l'uso di un immobile ad un'altra (comodatario) per soddisfare le esigenze abitative di quest'ultimo.

Il comodante può richiedere la restituzione anticipata solo in caso di urgente e imprevisto bisogno.

La cessazione di una convivenza di fatto, soprattutto se con figli, equivale ad una separazione giudiziale ai fini dell'assegnazione della casa familiare.

Il figlio minore ha diritto alla casa familiare, a prescindere dalla situazione sentimentale dei genitori, sia sposati che conviventi.

La convivenza di fatto stabile e con figli è considerata alla stregua di un matrimonio ai fini dell'assegnazione della casa familiare.

Se la convivenza di fatto si rompe, il comodante può richiedere la restituzione anticipata del comodato solo se ha un bisogno urgente e imprevisto. Il fatto che la relazione sia finita non è un motivo sufficiente.

La Corte di Cassazione riconosce ai figli nati da convivenza di fatto i medesimi diritti dei figli nati da genitori sposati.

Regola il comodato uso abitazione. Stabilisce che il comodatario può essere sfrattato solo in caso di urgente e imprevisto bisogno del comodante.