Chirurgia della Trachea e Sintomi Laringei

Rilevare i farmaci che il paziente assume, assicurarsi che la farmacia del reparto disponga di tutti i farmaci necessari e, se necessario, ottenere i farmaci mancanti. Verificare la compatibilità tra la terapia d'ingresso e i farmaci domiciliari.

Valutare la capacità di deglutizione del paziente. Se il paziente ha difficoltà a deglutire, potrebbe essere necessario modificare la terapia orale con la somministrazione parenterale dei farmaci.

Indagare sulle malattie dell'infanzia e dell'età adulta, compresi interventi chirurgici e patologie croniche.

Scoprire i sintomi che hanno portato il paziente a cercare assistenza medica, compresi i dettagli sul loro inizio, intensità, localizzazione e durata.

Un'indagine specialistica che si concentra sui sintomi specifici che hanno portato il paziente a consultare il medico.

Individuare i segni obiettivi che la patologia presenta attraverso l'osservazione, la palpazione e l'ascoltazione.

Sensazione di rumore nell'orecchio. È un sintomo soggettivo, percepito solo dal paziente.

Sensazione di rimbombo della propria voce nell'orecchio. È un sottotipo di acufene.

Sensazione di dolore nella gola, percepito dal paziente ed individuabile all'esame obiettivo.

Difficoltà a deglutire, sensazione percepita dal paziente.

Dolore durante la deglutizione, percepito dal paziente.

Presenza di sangue nel cavo orale, percepito dal paziente come sapore di sangue. Non si osserva emissione di sangue.

Impossibilità o difficoltà nell'aprire la bocca. Sintomo e segno tipico dell'ascesso peritonsillare.

Risonanza particolare della voce, tipica dell'ascesso peritonsillare. Il paziente percepisce la propria voce come alterata.

L'infiltrazione della trachea con un anestetico locale prima di inserire un tubo endotracheale ha due scopi: ridurre il dolore e garantire la corretta posizione dell'ago.

Durante l'infiltrazione, l'ago viene inserito e aspirato per verificare di aver raggiunto la trachea. L'aspirazione di aria indica la corretta posizione dell'ago.

La tracheotomia prevede l'incisione della trachea. Esistono diverse tecniche, ma la più comune è l'incisione mediana.

Dopo l'incisione della trachea, si utilizzano strumenti come il divaricatore tracheale di Laborde per aprire la trachea e consentire l'inserimento del tubo endotracheale.

C'è sempre il rischio di confondere la trachea con le vertebre cervicali durante una tracheotomia, quindi è fondamentale essere sicuri della posizione dell'ago e del percorso intrapreso.

Un'esame che permette di visualizzare il rinofaringe utilizzando uno specchio e una fonte luminosa per riflettere la luce su una piccola area

Uno strumento che serve a spostare in avanti il palato molle, permettendo una migliore visualizzazione del rinofaringe

Un esame che utilizza un otoscopio per visualizzare il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica.

Uno strumento che serve a convogliare i raggi luminosi nel condotto uditivo esterno durante l'otoscopia, migliorando la visibilità.

Uno strumento portatile con una piccola lente di ingrandimento e una luce incorporata, utilizzato per l'otoscopia diretta.

Un metodo di palpazione che comprende l'esplorazione delle strutture dalla cavità orale all'orofaringe e al collo, con un'attenzione particolare alle fasce del collo.

Descrive la necessità di ferri chirurgici angolati per consentire una visuale ottimale durante gli interventi chirurgici. L'angolo facilita l'accesso al punto di azione e previene l'ostruzione da parte della mano dell'operatore.

Si riferisce al fatto che l'asse ottico del ferro chirurgico angolato deve avere libertà di movimento per raggiungere il punto di azione, quindi l'impugnatura deve essere fuori asse.

Un tavolino presente in sala operatoria e in medicheria utilizzato per riposizionare strumenti o cannule.

Un dispositivo medico sterile utilizzato per allargare un'apertura, come quella della trachea durante una tracheotomia.

Tubo utilizzato per l'intubazione durante un'anestesia generale, caratterizzato da una forma ad 'U' che gli permette di rimanere adagiato sullo sterno senza ingombrare il campo operatorio.

Un passaggio chirurgico praticato nella trachea, un'apertura nella trachea.

Una procedura chirurgica che consiste nell'inserire un tubo nella trachea attraverso un'incisione nel collo.

Un tubo con cuffia utilizzato per l'intubazione, inserito nella trachea attraverso la breccia tracheale in una tracheotomia.

La chiusura di un'incisione chirurgica. Nel caso di una tracheotomia, la sutura deve essere effettuata in modo che non aderisca al tubo per evitare un enfisema sottocutaneo cervicale.

L'accumulo di aria sotto la pelle della zona del collo, che può essere causato da una sutura troppo stretta dopo una tracheotomia.

La flangia è la parte esterna della cannula, una lamina rettangolare che si adatta alla cute del paziente, permettendo così il fissaggio della cannula.

Il mandrino è un dispositivo che viene inserito nella cannula prima dell'introduzione, per facilitare l'inserimento e rendere la procedura atraumatica. Viene rimosso dopo il posizionamento.

La controcannula viene inserita all'interno del lume della cannula dopo il posizionamento. Serve a mantenere pulita la cannula e a facilitare la pulizia senza doverla rimuovere.

Il posizionamento della cannula richiede il fissaggio con una fettuccia che passa attraverso due fori sulla flangia. Questa fettuccia aiuta a bloccare la cannula al collo del paziente.

La cannula tracheale deve essere in posizione stabile per evitare il decannulamento. La pelle è elastica e i punti di sutura da soli non sono sufficienti per una tenuta sicura.

La flangia contiene le informazioni tecniche della cannula. È importante consultare queste informazioni per garantire il corretto funzionamento della cannula.

L'utilizzo del mandrino può essere utile per il riposizionamento della cannula in caso di decannulamento.

La pulizia regolare della cannula è fondamentale per evitare l'ostruzione del lume. Le secrezioni possono accumularsi facilmente e creare problemi respiratori.