Capitolo 11 - Sviluppo Sociale (Media Fanciullezza)

CAP XI - SVILUPPO SOCIALE (MEDIA FANCIULLEZZA)

• La competenza sociale coinvolge diverse abilità cognitive, comunicative, equilibrio emotivo e solida moralità.
• Il bambino socialmente competente interagisce con i pari in modo accettabile, mantenendo la propria individualità, comprende le esperienze diadiche e di gruppo, e partecipa ad attività di gruppo.
• Molteplici processi influenzano lo sviluppo sociale, tra i quali le caratteristiche individuali, le modalità di interazione, la quantità e qualità delle relazioni e le esperienze di gruppo.

L'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIALI

• L'approccio HIP (Human Information Processing) fornisce un modello SIP (Social Information Processing - Dodge) per comprendere l'interazione sociale come compito complesso.
• L'interazione sociale include aspetti problematici come partecipare ad attività di gruppo, reagire adeguatamente alle provocazioni, ottenere accettazione e far corrispondere le aspettative sociali e le norme.

MODELLO DI DODGE DELLA COMPETENZA SOCIALE

• Il modello di Dodge prevede cinque fasi: stimolo sociale, elaborazione del bambino (codifica, interpretazione, ricerca di risposta e approvazione), comportamento sociale del bambino, elaborazione dei pari e giudizio sul bambino, e comportamento sociale dei pari.

TEORIE SUL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO

• Freud vede l'aggressione come aspetto dello sviluppo psicosessuale, con l'istinto di morte che spinge a uno stato privo di vita.
• La teoria di Yale (Dollard) collega aggressione alla frustrazione.
• Sviluppi del comportamentismo (Berkowitz, Bandura) evidenziano che l'aggressione è mediata dalle emozioni che sorgono in risposta alla frustrazione ed è frutto di apprendimento, con l'imitazione come fattore chiave.
• Etologi e sociobiologi considerano l'aggressione come adattativa, con basi fisiologiche legate agli ormoni maschili.
• La teoria sociale cognitiva (Bandura) sottolinea l'importanza dell'agency (capacità di agire sulla realtà) e dell'autoefficacia per contrastare i modelli culturali aggressivi.

PROBLEMI METODOLOGICI NELLO STUDIO DELL'AGGRESSIVITÀ

• La classificazione del comportamento aggressivo è un problema aperto.
• Le distinzioni tra tipi di aggressività (reattiva vs. proattiva, diretta vs. indiretta) hanno importanza nella comprensione del fenomeno.

ETÀ E GENERE NEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO

• La rabbia come forma comunicativa nei bambini piccoli.
• L'aggressione strumentale nel periodo prescolare.
• La distinzione tra aggressione reattiva e proattiva in base all'intensità emotiva, al pianificato uso della forza e allo scopo per cui l'azione viene attuata.

BULLISMO

• Il bullismo è la sistematica sopraffazione di una o più vittime da parte di uno o più bulli.
• È un fenomeno sociale che può beneficiare di sostenitori o essere ignorato dagli osservatori.
• Il bullismo si verifica in contesti socialmente non supervisionati dagli adulti.
• Le caratteristiche dei bulli e delle vittime possono influenzare il fenomeno.

COOPERAZIONE E COMPETIZIONE

• Cooperazione e competizione non sono sempre mutuamente esclusive; possono intrecciarsi in molti contesti.

TELEVISIONE E GLI ALTRI SCHERMI

• L'uso degli schermi (TV, videogiochi, internet) aumenta durante la fanciullezza con una ampia correlazione con il tempo speso davanti alla TV e/o a schermo, a scapito delle attività ludiche.
• L'esposizione alla violenza nei media contribuisce potenzialmente a un aumento dei comportamenti aggressivi.

AMBIENTE O AMBIENTI?

• La teoria dei sistemi ecologici (Bronfenbrenner) enfatizza l'importanza delle interazioni tra persona e ambiente.
• I livelli di sistemi ecologici includono microsistemi, mesosistemi, esosistemi e macrosistemi.