Biologia Cellulare: Fagociti e Ghiandole Esocrine

I granulociti neutrofili sono un tipo di globulo bianco che svolge un ruolo fondamentale nella difesa dell'organismo da infezioni batteriche. Sono caratterizzati da una struttura a forma di lobo e dalla presenza di granuli citoplasmatici. Essi agiscono come fagociti, inglobando e distruggendo i batteri e altri agenti patogeni.

I macrofagi sono grandi cellule del sistema immunitario che svolgono la funzione di fagocitosi. Inglobano e digeriscono detriti cellulari, batteri e altri agenti patogeni.

Le cellule dendritiche sono cellule del sistema immunitario che si trovano soprattutto nella cute e nelle mucose. Questi sentinelle rilevano e inglobano gli antigeni (agenti estranei) per poi presentarli ad altri componenti del sistema immunitario, attivando una risposta specifica.

Un antigene è una sostanza che viene riconosciuta come estranea dall'organismo e che stimola una risposta immunitaria specifica.

La fagocitosi è un processo cellulare di inglobamento e digestione di particelle solide come batteri, detriti cellulari o corpi estranei.

Un processo in cui una molecola segnale dall'ambiente esterno si lega a un recettore proteico sulla membrana cellulare, innescando una catena di eventi che modifica l'attività cellulare.

Le proteine di membrana che si legano a molecole segnale specifiche, iniziando la trasduzione del segnale.

Il processo in cui le cellule si connettono fisicamente tra loro attraverso proteine di membrana che si legano.

Glicoproteine sulla membrana cellulare che permettono alle cellule di riconoscersi e interagire.

La capacità della membrana cellulare di cambiare forma e dimensioni, dovuta alla mobilità dei lipidi.

La differenza nella composizione chimica dei due strati della membrana cellulare.

La capacità della membrana cellulare di selezionare cosa può passare attraverso di essa.

Le proteine di membrana che facilitano il passaggio di specifiche molecole attraverso la membrana.

Le bande chiare e scure visibili nelle fibrille di collagene al microscopio elettronico sono dovute a un'alternanza di zone ricche di metallo e zone povere di metallo.

La presenza di una

Le fibre elastiche sono composte da un nucleo di elastina circondato da microfibrille di fibrillina.

L'elastina è una proteina che conferisce elasticità alle fibre elastiche.

La fibrillina è una glicoproteina che forma microfibrille attorno al nucleo di elastina nelle fibre elastiche.

Le microfibrille di fibrillina sono essenziali per l'aggregazione e l'assemblaggio delle fibre elastiche.

L'elastina si organizza attorno alle microfibrille di fibrillina durante la formazione delle fibre elastiche.

Le fibre elastiche sono caratterizzate da una struttura complessa con un core di elastina circondato da microfibrille di fibrillina.

Le ghiandole sono gruppi di cellule che secernono sostanze chimiche. Questa definizione si riferisce al ruolo principale delle ghiandole, ovvero quello di produrre e rilasciare muco a scopo protettivo.

Le ghiandole pluricellulari sono formate da più cellule organizzate in due parti distinte: la porzione secernente (adenomero) e il dotto escretore. L'adenomero produce il secreto, mentre il dotto lo trasporta lontano dalla ghiandola.

Le ghiandole intraepiteliali sono contenute all'interno dell'epitelio stesso da cui sono derivate, mentre quelle extraepiteliali o esoepiteliali si trovano al di fuori dell'epitelio di origine e possono invadere altri tessuti.

Le ghiandole intraparietali o intramurali sono ghiandole extraepiteliali che si trovano all'interno dello stesso organo di origine e riversano il secreto nella sottomucosa dell'organo.

Le ghiandole extraparietali sono ghiandole extraepiteliali che si sviluppano al di fuori dell'organo di origine e rilasciano il loro secreto in altre parti del corpo.

Le ghiandole merocrine sono le ghiandole più comuni. Rilasciano il loro secreto mediante esocitosi, senza danni alle cellule della ghiandola. Il tipo di secreto può variare in base alla composizione chimica.

Le ghiandole sierose sono caratterizzate dalla produzione di un liquido chiaro e acquoso ricco di proteine con attività enzimatica. Sono facilmente riconoscibili per la presenza di granuli di secrezione che si colorano facilmente.

Le ghiandole mucose producono un secreto viscoso e denso, composto da mucine, polisaccaridi che hanno l'azione di lubrificare e proteggere le superfici di un organo.

L'acido ialuronico è un GAG (glicosaminoglicano) che si trova libero nella sostanza amorfa della matrice extracellulare, non legato a proteine. È l'unico GAG a comportarsi in questo modo, mentre tutti gli altri GAG sono sempre legati a proteine per formare i proteoglicani.

L'acido condroitinico è un GAG non solforato presente nella matrice extracellulare, ma a differenza dell'acido ialuronico, la sua distribuzione è più limitata. Si ritrova in abbondanza nella cornea dell'occhio.

I condroitinsolfati sono un gruppo di GAG solforati che si differenziano per la posizione in cui è legato il gruppo solfato. Sono importanti per la struttura e la funzione di diversi tessuti connettivi.

La sostanza amorfa è una componente della matrice extracellulare che conferisce resistenza alla compressione e mantiene l'idratazione dei tessuti.

Le fibre della matrice extracellulare sono strutture filamentose formate da proteine, spesso associate a zuccheri (glicosilate). Si organizzano in una gerarchia di aggregazione, passando dalle fibrille alle fibre fino ai fasci di fibre.

Le fibre collagene, reticolari ed elastiche sono i tre principali tipi di fibre che si trovano nella matrice extracellulare. Ognuna ha proprietà specifiche che conferiscono caratteristiche uniche ai tessuti connettivi.

Le fibre collagene sono estremamente resistenti alla trazione, contribuendo alla resistenza dei tessuti. Si trovano in abbondanza nei tendini, nei legamenti e nella pelle.

Le fibre elastiche hanno la capacità di allungarsi e tornare alla loro forma originale. Si trovano nei tessuti che richiedono flessibilità, come i vasi sanguigni e i polmoni.

È una membrana fibrosa che avvolge esternamente il tessuto cartilagineo, fornendo supporto e nutrimento.

È un tipo di cartilagine che contiene fibre elastiche, conferendogli flessibilità ed elasticità. Si trova, ad esempio, nel padiglione auricolare e nell'epiglottide.

È un tipo di cartilagine resistente alla pressione e allo stiramento, caratterizzata da fibre di collagene disposte in fasci densi. Si trova nei dischi intervertebrali e nei menischi.

È la crescita del tessuto cartilagineo che avviene dall'esterno, grazie alla proliferazione di cellule del pericondrio.

È la crescita del tessuto cartilagineo che avviene dall'interno, grazie alla proliferazione di cellule all'interno del tessuto.

Sono le cellule del periostio, uno strato di tessuto connettivo che riveste esternamente l'osso. Sono cellule osteogeniche, ovvero capaci di differenziarsi in osteoblasti.

Sono cellule attive nella produzione della matrice ossea. Producono inizialmente una matrice non mineralizzata chiamata osteoide, che poi si calcifica.

È il processo di formazione del tessuto osseo da un modello cartilagineo preesistente. La cartilagine viene gradualmente sostituita da tessuto osseo.