Anatomia e Melanoma della Cute

Il melanoma superficiale diffuso è il tipo più comune di melanoma.

Il melanoma nodulare è una forma di melanoma caratterizzata da una crescita rapida e dalla formazione di nodi.

Il melanoma lentigo maligno si sviluppa lentamente e si trova spesso sul viso delle persone anziane.

Lo spessore di Breslow misura lo spessore del tumore, dall'epidermide al punto più profondo del melanoma.

L'ulcerazione alla superficie del melanoma è un fattore di rischio che peggiora la prognosi.

Se lo spessore di Breslow è compreso tra 1,1 e 2 mm e non c'è ulcerazione, si parla di T2a.

Lo stadio TNM è il sistema di classificazione principale per i melanomi, come per molti altri tipi di tumori.

In base alla sede delle metastasi, il melanoma viene classificato in M1a (cutanea, sottocutanea o linfonodale), M1b (polmonare), M1c (viscerale) e M1d (sistema nervoso centrale).

Un valore elevato di LDH sierico è associato a una prognosi peggiore per i pazienti con melanoma.

La mutazione più frequente nel melanoma è quella del gene BRAF, con la variante V600E che si presenta nel 90% dei casi.

La mutazione BRAF V600K è meno frequente della V600E, ma si manifesta soprattutto in pazienti anziani e nel distretto testa-collo.

Le mutazioni NRAS sono più frequenti nelle forme acrali del melanoma e nel distretto testa-collo.

Le mutazioni cKIT si riscontrano meno frequentemente, ma sono più comuni in melanomi localizzati in particolari sedi come la mucosa anale.

I melanomi non oncogene-addicted sono quelli che non presentano mutazioni di BRAF, NRAS, KIT o NF1 e né traslocazioni del gene NTRK.

L'esposizione acuta e intermittente ai raggi UV favorisce la comparsa di mutazioni BRAF V600E, mentre l'esposizione cronica è associata alle mutazioni V600K.

La gestione del melanoma richiede un approccio multidisciplinare, coinvolgendo diverse figure professionali.

Il trattamento che viene somministrato prima dell'intervento chirurgico, quando ci sono linfonodi coinvolti, per migliorare l'efficacia della terapia.

Questo tipo di terapia immunologica agisce prima dell'intervento chirurgico. In questo modo, il sistema immunitario viene "allenato" ad attaccare il tumore prima che venga rimosso, portando a una risposta più forte e duratura.

Lo studio di fase III è una fase di sperimentazione clinica che valuta l'efficacia e la sicurezza di un nuovo trattamento su un gruppo di pazienti più ampio. È un passo importante per stabilire se un trattamento è effettivamente efficace e sicuro per l'uso clinico.

I neoantigeni sono proteine mutate che si trovano sulle cellule tumorali e che sono riconosciute dal sistema immunitario come "nemiche". Sono l'obiettivo dei vaccini contro il cancro.

Il vaccino personalizzato utilizza proteine specifiche del tumore del paziente, rendendolo più efficace nell'attaccare quel tipo di tumore.

La remissione patologica totale a livello linfonodale significa che tutti i linfonodi sono completamente privi di cellule tumorali. In questo caso, il paziente è considerato guarito dalla malattia.

Il fatto di avere linfonodi palpabili, ovvero che si possono sentire, è un segno che il tumore si è diffuso ai linfonodi.

L'immunoterapia è una terapia che stimola il sistema immunitario a combattere il tumore.

L'espansione clonale è il processo di crescita e moltiplicazione di linfociti specifici per il tumore. Questo processo aumenta la capacità del sistema immunitario di combattere il tumore.

Dopo una terapia efficace, le cellule della memoria sono cellule del sistema immunitario che "ricordano" il tumore e sono pronte a reagire rapidamente se il tumore dovesse tornare.

L'immunoterapia può essere meno efficace per i tumori basocellulari rispetto ai tumori spinocellulari a causa dell'attivazione della via di Hedgehog, che è filogeneticamente importante per la protezione dell'embrione ma può essere immunosopressiva.

Sebbene la maggior parte dei tumori squamocellulari, una volta asportati, non ricresca, la loro alta incidenza implica che anche una percentuale piccola può significare un numero significativo di pazienti.

Il carcinoma squamocellulare è caratterizzato da un carico mutazionale elevato, che porta alla produzione di numerosi neoantigeni. A differenza del basocellulare, che downregola MHC ed evita il riconoscimento immunitario, lo squamocellulare presenta neoantigeni al sistema immunitario.

Dopo il fallimento di Vismodegib o Sonidegib, può essere considerato Cemiplimab, un anti-PD1, come terapia di seconda linea per il carcinoma basocellulare.

Il carcinoma squamocellulare ha un'alta incidenza, ma la maggior parte dei casi si limita alla pelle. Dopo l'asportazione, i pazienti guariscono.

La via di Hedgehog è una via di segnalazione cellulare importante per lo sviluppo embrionale. Durante la vita adulta, la via è generalmente inattiva, ma può essere riattivata in caso di mutazioni geniche, come quelle del gene PTCH.

PTCH è un gene che codifica per una proteina che inibisce la proteina SMO. Questa inibizione mantiene la via di Hedgehog inattiva durante la vita adulta. In caso di mutazione di PTCH, non sarà presente l'inibizione e la via di Hedgehog sarà riattivata.

SMO è una proteina che è attiva durante la vita embrionale, ma è inattiva durante la vita adulta. In caso di attivazione, SMO manda segnali intracellulari che promuovono la proliferazione e la sopravvivenza cellulare.

Le mutazioni a carico del gene PTCH sono una causa comune di riattivazione della via di Hedgehog, che può contribuire allo sviluppo di tumori, soprattutto carcinomi basocellulari.

Il Vismodegib e il Sonidegib sono farmaci che inibiscono la proteina SMO, bloccando così la via di Hedgehog. Questi farmaci sono utilizzati per trattare i carcinomi basocellulari.

La Ciclopamina è una sostanza naturale che inibisce la via di Hedgehog. È stata scoperta osservando le malformazioni degli agnelli nati da pecore che si nutrivano di un'erba contenente questa sostanza.

I farmaci inibitori di Hedgehog sono efficaci nel trattamento dei carcinomi basocellulari, ma possono avere degli effetti collaterali in caso di uso cronico, come alopecia, disgeusia, perdita di peso e spasmi muscolari.

Il Vismodegib è un inibitore di Hedgehog approvato per il trattamento sia delle forme localmente avanzate che metastiche di carcinomi basocellulari.

Il Sonidegib è un inibitore di Hedgehog approvato per il trattamento dei carcinomi basocellulari localmente avanzati.

Le terapie croniche con farmaci inibitori di Hedgehog possono essere interrotte a causa di effetti collaterali, nonostante l'alta efficacia del trattamento. Anche se i farmaci sono efficaci, la necessità di un trattamento a lungo termine può portare a discontinuazione.