Anatomia e Fisiologia Oculare

Deviazione dei raggi luminosi che attraversano due mezzi distinti.

Vergenza positiva in una lente positiva.

Regolazione della curvatura e del diametro antero-posteriore del cristallino, per mettere a fuoco oggetti vicini o lontani.

Muscolo che tende o de-tende le fibre del cristallino, regolando la curvatura e il diametro.

Ultrafiltrato secreto per mantenere la pressione intraoculare, che circola tra i tessuti oculari.

Processi che creano l'umor acqueo che è cruciale per la pressione intraoculare.

Pressione all'interno dell'occhio dovuta all'umore acqueo.

Parte dell'occhio piena di vasi sanguigni, fondamentale per il nutrimento della retina.

Area della retina responsabile della visione nitida e a colori. Ricca di coni.

Muscoli volontari che controllano il movimento del bulbo oculare.

Muscoli involontari che regolano la dimensione della pupilla e la messa a fuoco.

Nervo cranico (III) che innerva alcuni muscoli estrinseci dell’occhio.

Nervo cranico (VI) che innerva il muscolo retto laterale dell'occhio.

Nervo cranico (IV) che innerva il muscolo obliquo superiore dell'occhio.

Muscolo estrinseco dell'occhio che muove il bulbo oculare verso l'alto.

Muscolo estrinseco dell'occhio che muove il bulbo oculare verso l'esterno.

Il retto superiore è responsabile del movimento di elevazione (sursumduzione) del bulbo oculare.

Il retto inferiore abbassa (deprime) il bulbo oculare.

Il retto mediale avvicina il bulbo oculare alla linea mediana (adduzione).

Il retto laterale allontana il bulbo oculare dalla linea mediana (abduzione).

L'obliquo superiore ruota l'occhio verso l'interno (intorsione o intra-rotazione).

L'obliquo superiore contribuisce anche all'abduzione (allontanare l'occhio dalla linea mediana).

L'obliquo inferiore ruota l'occhio verso l'esterno (estrorsione o extra-rotazione).

L'obliquo inferiore contribuisce anche all'abduzione (allontanare l'occhio dalla linea mediana).

Parte del talamo che riceve segnali visivi dalla retina, senza sinapsi intermedie. È il primo punto di elaborazione visiva nel cervello.

Fascio di fibre nervose che si dirama dal corpo genicolato laterale e proietta alla corteccia visiva primaria.

Area del lobo occipitale che riceve le informazioni visive dalla radiazione ottica e inizia il processo di elaborazione delle informazioni visive.

Incrocio delle fibre nervose visive provenienti da entrambi gli occhi a livello del chiasma ottico. La metà nasale di ciascun occhio proietta al lato opposto del cervello, mentre la metà temporale rimane ipsilaterale.

Perdita della metà del campo visivo dello stesso lato del corpo, causata da una lesione delle fibre ottiche dopo il chiasma ottico.

Uno strato sottile e complesso che ricopre la superficie dell'occhio, composto da tre strati: strato mucoso, strato acquoso e strato lipidico. Protegge l'occhio, mantiene la cornea umida e facilita la visione.

Un movimento automatico delle palpebre che distribuisce il film lacrimale sulla superficie dell'occhio, riducendo l'evaporazione, spazzando via le impurità e proteggendo dall'ambiente esterno.

Sostituiscono le lacrime naturali in caso di insufficiente produzione, mantengono la cornea umida e proteggono l'occhio.

Un test che misura la quantità di lacrime prodotte dall'occhio in un determinato periodo di tempo, utile per diagnosticare la secchezza oculare.

Una condizione in cui l'occhio non produce abbastanza lacrime, causando discomfort, irritazione, bruciore e visione offuscata.

Il sistema che rimuove il film lacrimale dall'occhio, composto da canalini lacrimali, sacco lacrimale e dotto naso-lacrimale.

Lacrimazione eccessiva dovuta a un ostacolo al drenaggio delle lacrime attraverso il canale lacrimale.

Degradazione e ammorbidimento dei tessuti causati da un'esposizione prolungata all'umidità, come nel caso di lacrimazione eccessiva.

Due piccoli fori sulle palpebre superiori che permettono alle lacrime di entrare nei canalini lacrimali.

Due canalini che conducono le lacrime dai punti lacrimali al sacco lacrimale, situato alla radice del naso.

Un piccolo sacchetto alla radice del naso che raccoglie le lacrime dai canalini lacrimali.

Un condotto che drena le lacrime dal sacco lacrimale verso la cavità nasale.

Il punto in cui le fibre nervose del nervo ottico di entrambi gli occhi si incrociano.

L'incrocio delle fibre nervose al chiasma ottico, in cui le fibre nasali di ogni occhio passano al lato opposto del cervello.

Fibre nervose che trasportano informazioni visive dal chiasma ottico al cervello, composte da fibre temporali dell'occhio omolaterale e fibre nasali dell'occhio controlaterale.

Informazioni visive integrate da entrambi gli occhi che sono processate dal cervello dopo il chiasma ottico.