Adolescenza e Comportamenti a Rischio

True (A)

Esternalizzato = Comportamenti aggressivi, devianti o illeciti Internalizzato = Sentimenti depressivi, di isolamento e di alienazione

<p>L'adolescenza è definita da un lato dai vincoli biologici che riguardano lo sviluppo puberale e dall'altro da una serie di fattori sociali che influenzano il passaggio dall'adolescenza alla giovinezza e all'età adulta, come la scolarità prolungata e l'inserimento lavorativo.</p> Signup and view all the answers

<p>Gli anni di transizione tra l'infanzia e l'età adulta sono spesso caratterizzati da una condizione di sospensione sociale e da un desiderio di esplorare i propri limiti, di cimentarsi in nuove esperienze e di mettersi alla prova con la trasgressione.</p> Signup and view all the answers

<p>Si intendono oggi tutte le condotte che possono mettere in pericolo la salute e il benessere psicologico e sociale dell'adolescente. Benessere fisico, psicologico e sociale si intrecciano e si influenzano reciprocamente.</p> Signup and view all the answers

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

<p>I quattro sistemi principali sono il sistema dell'ambiente sociale, il sistema della persona, il sistema dell'ambiente percepito e il sistema dei comportamenti.</p> Signup and view all the answers

<p>Si intende la percezione soggettiva che i ragazzi hanno dell'ambiente circostante. Si valuta dunque la percezione soggettiva che i ragazzi hanno della famiglia, dei genitori, del gruppo dei pari, degli amici, della scuola, del quartiere.</p> Signup and view all the answers

<p>I problemi di esternalizzazione e i problemi di internalizzazione.</p> Signup and view all the answers

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

I "comportamenti a rischio" sono azioni che possono mettere in pericolo la salute fisica e mentale di un individuo, sia nel presente che nel futuro.

Il rischio esternalizzato è associato a comportamenti visibili come l'uso di sostanze, comportamenti aggressivi e devianti. Il rischio internalizzato comprende emozioni e stati d'animo come depressione, ansia e isolamento.

L'adolescenza inizia con lo sviluppo puberale, ma la sua fine è definita socialmente e varia a seconda del contesto culturale. La società moderna tende ad allungare il periodo di transizione dall'infanzia all'età adulta.

Il desiderio di esplorare i propri limiti, mettersi alla prova e confrontarsi con i coetanei può spingere gli adolescenti a comportamenti rischiosi.

I "campioni normativi" sono gruppi di adolescenti che non presentano problemi particolari e riescono ad affrontare i compiti di sviluppo tipici dell'età.

Benessere fisico, psicologico e sociale sono interconnessi e i comportamenti a rischio influenzano tutti questi aspetti. L'approccio per la comprensione dei comportamenti a rischio è multidisciplinare, tenendo conto di variabili personali, ambientali e sociali.

I comportamenti a rischio non sono solo frutto di ambienti negativi, ma sono anche il risultato di un ruolo attivo dell'adolescente in interazione con il contesto. L'adolescente costruisce il suo percorso di sviluppo, non lo subisce passivamente.

Il modello di Jessor e collaboratori include quattro sistemi principali di variabili: il sistema dell'ambiente sociale, il sistema della persona, il sistema dell'ambiente percepito e il sistema dei comportamenti.

Il sistema dell'ambiente sociale comprende fattori come la scuola, il luogo di residenza, la famiglia e il livello culturale dei genitori. Il sistema della persona si concentra su come l'adolescente interpreta la realtà e costruisce il significato della sua esperienza.

Il sistema dell'ambiente percepito fa riferimento a come l'adolescente percepisce soggettivamente l'ambiente circostante, considerando le sue rappresentazioni individuali della famiglia, degli amici, della scuola e del quartiere.

Il sistema dei comportamenti comprende i disturbi esternalizzati e internalizzati, le attività svolte dall'adolescente, la partecipazione a diversi gruppi e altri comportamenti che possono influenzare i comportamenti a rischio.

I fattori di rischio non agiscono in modo lineare, ma interagiscono tra loro, e non tutti gli adolescenti che vivono situazioni a rischio sviluppano comportamenti pericolosi.

I fattori di protezione sono caratteristiche individuali e contestuali che riducono la probabilità di coinvolgimento nei comportamenti a rischio o ne limitano gli effetti negativi.

I comportamenti a rischio hanno una funzione per l'adolescente, come affermare sé stesso, esplorare nuove esperienze, gestire lo stress o affrontare situazioni difficili.

I comportamenti a rischio spesso si presentano in composizioni, come l'uso di sostanze insieme a furto o azioni aggressive.

Capire le funzioni dei comportamenti a rischio è fondamentale per la progettazione di interventi di prevenzione efficaci per sostituire comportamenti rischiosi con alternative salutari e significative per l'adolescente.

I disturbi di ansia e quelli depressivi sono tra i problemi della sfera affettiva e relazionale, o internalizzati. I sintomi depressivi includono tristezza, problemi di sonno e appetito, sensi di colpa, mentre l'ansia si manifesta con preoccupazione, bisogno di rassicurazione e irritabilità.

Ansia e sentimenti depressivi sono normali in adolescenza, ma diventano problematici se perdurano nel tempo e diventano pervasivi. Le cause di questi problemi possono essere interne all'individuo o legate alle relazioni sociali e al contesto.

Durante l'adolescenza, le difficoltà emotive e comportamentali tendono ad intensificarsi. Alcune caratteristiche personali dell'adolescente possono renderlo più vulnerabile ai cambiamenti e quindi più a rischio.

I tratti di personalità sono tendenze organizzatrici del comportamento che derivano da una combinazione di fattori genetici e ambientali. I tratti possono variare da persona a persona, ma la loro struttura generale può essere simile.

Il modello dei cinque fattori di McCrae e Costa descrive la personalità in base a cinque dimensioni principali: estroversione, gradevolezza, coscienziosità, stabilità emotiva e apertura mentale.

Gli adolescenti caratterizzati da scarsa fiducia in sé stessi e da comportamenti irresponsabili tendono a manifestare problemi esternalizzati, mentre quelli emotivamente instabili e introversi sono più vulnerabili ai problemi internalizzati.

L'approccio tipologico di Block e Block identifica tre tipi di personalità: resilienti (alta adattabilità), ipercontrollati (inibizione sociale) e ipocontrollati (instabilità emotiva). Ogni tipo è associato a diversi livelli di vulnerabilità ai problemi comportamentali ed emotivi.

L'autostima è il valore che un individuo attribuisce a sé stesso. Una bassa autostima è associata a sintomi ansiosi e depressivi, mentre un'autostima eccessivamente elevata può portare a comportamenti aggressivi.

Il senso di autoefficacia è la convinzione di poter produrre azioni desiderate. Un basso senso di autoefficacia può generare sentimenti di inutilità, ansia e depressione.

Un basso senso di autoefficacia può portare a sentimenti negativi in tre modi: fallimento in compiti importanti, difficoltà nella costruzione di relazioni positive, scarsa capacità di controllare i pensieri negativi.

L'empatia è la capacità di comprendere il punto di vista psicologico di un'altra persona. L'empatia può ridurre i comportamenti aggressivi e promuovere il benessere.

Il temperamento è l'insieme delle caratteristiche di base della personalità, influenzate da fattori biologici e ambientali. Tre dimensioni del temperamento - mantenimento dell'attenzione, controllo inibitorio e affettività negativa - giocano un ruolo importante nello sviluppo dei problemi comportamentali ed emotivi in adolescenza.

Le risorse sociali includono relazioni supportive con adulti e coetanei, accesso a scuole efficaci e ambienti sociali che offrono sostegno. Le risorse personali comprendono caratteristiche individuali come l'autostima, la padronanza e la capacità di autocomprensione.

La famiglia è la prima rete sociale e le sue esperienze influenzano la personalità, la visione del mondo e il comportamento dell'adolescente.

Il ciclo di vita familiare è caratterizzato da eventi critici come l'ingresso di un figlio in età adolescenziale, che richiede una riorganizzazione familiare.

Gli adolescenti cercano di bilanciare le tendenze separative (autonomia) con quelle regressive (bisogno di supporto affettivo), il che può portare a conflitti familiari, ma anche alla costruzione di indipendenza.

I genitori devono riconoscere il bisogno di modificare la loro relazione con i figli in adolescenza, favorendone l'autonomia pur mantenendo un livello di protezione flessibile che offra una base sicura.

La transizione all'età adulta richiede che la famiglia svolga un ruolo di mediatore sociale, aiutando i figli ad affrontare un contesto sociale complesso e instabile.

Una buona qualità della relazione familiari, una comunicazione aperta e il tempo dedicato al figlio sono fattori chiave per un'adolescenza positiva.

La famiglia svolge un ruolo di rilievo nell'influenzare lo sviluppo dei figli, favorendo o limitando il loro coinvolgimento in comportamenti a rischio.