TCP prima parte 2 PDF
Document Details
Uploaded by Deleted User
Tags
Related
- Marketing - Riassunto Innovazione Sociale, Comunicazione, Nuove Tecnologie PDF
- Marketing - Riassunto Innovazione Sociale, Comunicazione, Nuove Tecnologie PDF
- Marketing - Riassunto Innovazione Sociale, Comunicazione, Nuove Tecnologie PDF
- Marketing - Riassunto Innovazione Sociale, Comunicazione, Nuove Tecnologie PDF
- Marketing: Riassunto Innovazione Sociale, Comunicazione e Nuove Tecnologie PDF
- Strumenti digitali per la classe - Guida pratica PDF
Summary
Il documento fornisce un'introduzione ai concetti di tecnologia e innovazione, spaziando dagli esempi di tecnologie alle fasi di sviluppo tecnologico. Include la distinzione tra invenzione e innovazione, ripercorrendo la storia del progresso tecnologico, soffermandosi sulle sue implicazioni economiche e sociali e concludendo con un approfondimento sulla protezione della proprietà intellettuale delle innovazioni.
Full Transcript
Tecnologia dei cicli produttivi INNOVAZIONE TECNOLOGICA Tecnica: complesso di regole da seguire nel praticare un’arte o un mestiere, o un procedimento di lavorazione che implica un uso pratico di strumenti (tecnica di lavorazione del ferro). Tecnologia: entità sia materiali che immateriali create...
Tecnologia dei cicli produttivi INNOVAZIONE TECNOLOGICA Tecnica: complesso di regole da seguire nel praticare un’arte o un mestiere, o un procedimento di lavorazione che implica un uso pratico di strumenti (tecnica di lavorazione del ferro). Tecnologia: entità sia materiali che immateriali create dall’applicazione dello sforzo materiale e fisico al fine di ottenere un certo valore; insieme di strumenti e materiali per realizzare i risultati posti dalla tecnica. = insieme di conoscenze, abilità, esperienze e tecniche attraverso le quali gli esseri umani cambiano, trasformano e utilizzano il loro ambiente per creare strumenti, macchine, prodotti e servizi che soddisfino bisogni Quale è la differenza tra uomo e animale? L’immaginazione, la capacità di sognare, da cui si può creare un’idea o un complesso di regole, come la tecnica, che nel momento in cui diviene tecnologia si può tramutare in qualcosa di tangibile. Quindi parliamo di un insieme di conoscenze, abilità esperienze tecniche attraverso le quali gli esseri umani cambiano, trasformano e utilizzano il loro ambiente per creare strumenti, macchine e prodotti o servizi che soddisfano i bisogni. Capiamo quindi quanto la tecnologia sia dipendente dalla società, vi è una relazione sinergica, co influente e co produttiva. Tecnologia e società dipendono fortemente l’una dall’altra. Ad esempio il passaggio da una società nomade ad una stanziaria ha permesso lo sviluppo dell’agricoltura (tecnologia) che prevedeva un insieme definito di regole (tecniche). Esempi di tecnologie I vari settori sono continuamente trasformati dalle tecnologie emergenti, e in alcuni casi le tecnologie divengono delle vere e proprie opportunità per i settori, creando addirittura dei vincoli, come nel caso dell’agenda 20-30. Nelle paraolimpiadi gli atleti utilizzano tecnologie assistite. ESEMPI DI TECNOLOGIE Il progresso tecnologico Il passaggio dal fuoco alle intelligenze artificiali è un esempio di progresso, che ha richiesto un grande sforzo immaginativo, e soprattutto grandi elaborazioni da parte di scienziati e studiosi. Quindi la tecnologia è un flusso, lento o veloce, in base al periodo in cui avviene. Il progresso tecnico consiste nell’acquisizione di nuove conoscenze che consentono di impiegare nuovi processi produttivi e di ottenere nuovi beni. E’ caratterizzato da un sviluppo tecnologico molto marcato che è il frutto di invenzioni e innovazioni. Il progresso tecnologico comprende la creazione di nuove abilità, nuovi mezzi di produzione, nuovi usi delle materie prime e l’uso diffuso di macchinari. Basta pensare al taylorismo: con l’introduzione delle macchine in fabbrica, ai vari operai è stato richiesto di acquisire nuove conoscenze circa i macchinari utilizzati, divenendo così dei gestori degli strumenti utilizzati. Le tecnologie cambiano la natura e la velocità delle nuove scoperte scientifiche trasformando i sistemi di produzione, gestione e governance → accelerazione del tasso di cambiamento. Il progresso tecnologico: - rende la produzione più efficiente (dato un certo tipo di risorse si utilizza l’efficienza per realizzare gli stessi obiettivi ad uno stesso costo) e dosando fattori produttivi come: lavoro, capitali e materiali. - rende più efficace (l’efficacia è la capacità di realizzare tramite un’ordinata organizzazione di risorse, un certo output senza errori e sprechi, rispettando i requisiti promessi); - Produce sviluppo economico; Il reale impatto del progresso tecnologico dipende anche dalla capacità con cui la società integra e adotta le nuove tecnologie. Il processo di crescita delle conoscenze tecniche può essere scomposto in 3 elementi: - Fase di formulazione di principi scientifici che producono avanzamento della conoscenza scientifica (richiede un grande investimento per le aziende). Riguarda lo sforzo di trasformazione della conoscenza scientifica; - Applicazione della conoscenza a scopi utili (imparo una cosa e la posso utilizzare per fini utili); - Applicazione nella società (applicazione industriale, commercializzazione delle invenzioni). Nel film Oppenheimer vi è una dimostrazione del pensiero scientifico. L’ipotesi era l’esistenza dell’energia che verrà poi scatenata dalla bomba, e ogni ipotesi necessita di una sperimentazione. La parte di applicazione della conoscenza a scopi utili riguarda l’utilizzo della bomba. Il progresso tecnologico ed economico è determinato dal susseguirsi di invenzioni e innovazioni che in relazione al contesto sociale ed economico si concretizzano in forme diverse. Differenza tra invenzioni e innovazioni Non tutte le invenzioni possono essere trasformate in innovazioni. L’invenzione: secondo Schumpeter, atto o progetto che contribuisce al progresso tecnico; l’invenzione è il risultato di un processo a monte, ovvero un insieme di idee, di ricerche e/o intuizioni. L’invenzione è il concetto o l’idea di nuove tecnologie utili sotto forma di prodotto, processo struttura o progetto. Nel corso del XX secolo, l’invenzione è stata spinta sia da inventori indipendenti, sia da imprese. L’innovazione: introduzione di processi produttivi o beni nuovi nell’attività economica à lo sfruttamento economico di quell’idea. Rappresenta la realizzazione della nuova tecnologia nelle mani di chi la utilizza. >> L’invenzione, quindi, è un atto creativo, mentre l’innovazione è l’applicazione originale e riuscita di un concetto, di una scoperta, di un’invenzione portatrice di progresso. >> INVENTORE L’inventore è quindi colui che genera l’idea. Colui che realizza per primo un nuovo prodotto o una nuova tecnologia, senza occuparsi delle possibili applicazioni industriali. >> INNOVATORE Colui che partendo da un’invenzione è in grado di capirne la portata applicativa in termini industriali e commerciali. Trasforma l’invenzione rendendola applicata. >> IMITATORE Imprese concorrenti che perseguono una logica di imitazione (es. assumendo ex dipendenti, utilizzando gli stessi fornitori, …..). Le motivazioni alla base del processo di innovazione: RAGIONI ECONOMICHE: espansione del mercato, convenienza di ridurre i coefficienti di produzione e quindi i costi variazione dei prezzi relative dei prodotti e dei mezzi di produzione RAGIONI NON ECONOMICHE: militari intellettuali INNOVAZIONE → nuove applicazioni di conoscenza, idee, metodi e competenze che possono generare capacità e leve uniche per la competitività dell’organizzazione (Andersson et al., 2008; Daft, 1978) Nel mercato globale le aziende devono avere l’abilità di identificare nuove opportunità, riconfigurare e proteggere le tecnologie, le competenze, gli asset di conoscenza e quelli complementari per raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile (Teece, 2000; Kim et al., 2012). Innovazione tecnologica: definizioni e caratteristiche EU: fenomeno che consiste nel tradurre i risultati della ricerca in servizi e prodotti nuovi e migliori, al fine di restare competitivi sul mercato mondiale e migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. Prodotto o servizio è l’output del processo. PROCESSOà un flusso di attività che aggrega risorse umane, materiali ecc che a seconda di come è organizzato è in grado di realizzare un certo output. Le innovazioni possono essere di prodotto o di processo, incrementali o radicali. INNOVAZIONE DI PRODOTTO: realizzazione di un nuovo bene/servizio o miglioramento di un prodotto già esistente INNOVAZIONE DI PROCESSO: sviluppo di un nuovo e/o migliore processo o tecnologia di produzione applicabile ad un materiale / oggetto già disponibile Posso introdurre un’innovazione del processo che non cambia il prodotto, ma lo rende più efficace, o posso introdurre un’innovazione del prodotto che richiede la rivisitazione del processo. INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA: riguarda la gestione dell’innovazione → sviluppo di un metodo/processo organizzativo per la gestione dei processi di innovazione e della conoscenza che ne deriva Le innovazioni tecnologiche non riguardano solo il prodotto o il processo, ma possono essere analizzate anche dal punto di vista incrementale e radicale. INNOVAZIONE RADICALE Caratteristiche: Ø si basa su nuove invenzioni rilevanti per un’azienda o un intero settore → Si verifica quando viene dato inizio a nuovi paradigmi tecnologici. Ø Le innovazioni radicali sono degli eventi discontinui, e derivano da un processo di elaborazione della conoscenza e di apprendimento alimentato da fonti interne (R&S) ed esterne (nuovi bisogni). Ø Sono distribuite in modo diseguale tra settori e anche nel tempo. Ø Aiutano per lo sviluppo di nuovi mercati, per ridurre i costi di produzione, per migliorare la qualità di prodotti. INNOVAZIONE INCREMENTALE Caratteristiche Ø È il risultato di miglioramenti e/o nuove applicazioni di un prodotto o di un processo già esistente → Deriva dallo sviluppo di paradigmi preesistenti. Ø Si realizza in modo continuo, in ogni industria o servizio ma con ritmi diversi in base alle combinazioni tra opportunità tecnologiche e pressione della domanda. Ø Deriva spesso da invenzioni/suggerimenti degli ingegneri o del personale impiegato sui processi produttivi o da richieste dei clienti. Ø Aiuta a migliorare l’efficienza di utilizzo di tutti i fattori produttivi, e hanno quindi effetti sulla produttività e la competitività Esempio: il passaggio dai telefoni con fili ai telefoni senza fili, e infine al telefono cellulare e smartphone. Questo è un esempio di innovazione tecnologica radicale, poiché si può utilizzare un telefono che viaggia su una rete fisica. Il telefono che si piega, cambia fotocamera, sono esempi di trasformazione incrementale. Esempi: - In un’azienda farmaceutica, sviluppo di un algoritmo che consente di velocizzare la ricerca di geni sospettati di provocare una certa malattia, agevolando l’individuazione del target per la fase terapeutica (processo) - Progressi nelle tecniche di lavorazione dei metalli (processo) - Kodak, azienda dalla lunga esperienza nei processi chimici della fotografia introduce la macchina digitale tra i suoi prodotti (radicale – di prodotto) - Sony, da sempre azienda di elettronica, introduce la macchina digitale tra i suoi prodotti (incrementale – di prodotto) - Introduzione della certificazione ISO 9001 in azienda (organizzativo gestionale Ulteriore classificazione: dirompente o bilanciata INNOVAZIONE DIROMPENTE: Processo mediante il quale un prodotto/servizio si radica inizialmente nella parta inferiore del mercato, per poi spostarsi verso l’alto e sostituire concorrenti affermati → es. XIAOMI: introduzione di smartphone economici ma ad alte prestazioni INNOVAZIONE BILANCIATA: Bilancia innovazione radicale e incrementale: l’impresa sfrutta i vantaggi delle innovazioni incrementali (che sono nelle attuali competenze chiave dell’organizzazione) à mentre si cerca di sviluppare nuovo vantaggio competitivo attraverso l’introduzione di innovazioni radicali INNOVAZIONE DEFINIZIONE ISO 56000:2020 Entità nuova o modificata che realizza o redistribuisce valore ↓ ↓ Prodotto, servizio, Finanziario o non finanziario processo, modello (es. immagine, proprietà intellettuale, o metodo valore sociale, benessere..) La portata della novità e del valore dipendono dalla percezione dell’organizzazione e degli stakeholder coinvolti (es. clienti, concorrenti, mercato…) ISO = Innovation Managment System Sistema che include tutti gli elementi e le loro interazioni che sono necessarie affinché un’organizzazione stabilisca le proprie capacità di innovazione allo scopo di agire in modo efficace e ottenere innovazioni in modo sostenibile. Organizzazione che realizza sistemi di gestione, standardizzati, quindi riconosciuti a livello mondiale e che promuove l’elaborazione di sistemi di gestione via via più innovativi coerenti con quelli che sono l’esigenza del contesto internazionale. A cosa serve lo standard per costruire un sistema di gestione? Ad aiutare le aziende ad applicare alcune tematiche (es. sistema gestione della qualità che aiuta a gestire la qualità, sistema gestione di sicurezza…); alcuni sono obbligatori altri volontari. Sistema di gestione diventa (o è) una linea guida attraverso la quale un’azienda che vuole essere innovativa introduce tale sistema a diversi livelli dell’organizzazione in modo tale che possa indirizzare l’attività nella maniera più efficace possibile, nel modo più efficiente e allo steso tempo seguendo una metodologia. Qualsiasi tipo di standard sono applicabili a tutte le aziende, di vari settori, di tutto il mondo. I contenuti sono così articolati che dicono cosa dovrebbe esserci, ma non come si deve scrivere. Quindi hanno il potere di essere allo stesso tempo molto personalizzabili, ma scritti in modo generico da poter essere applicati in qualsiasi contesto. AUMENTO EVOLUTIVO DI UNA TECNOLOGIA L’andamento temporale delle specifiche funzionali di una tecnologia ha l’andamento di una curva a S. Possiamo distinguere 3 fasi - Fase 1: INFANZIA E PRIMO SVILUPPO: primo sviluppo della tecnologia o dell’innovazione tecnologica che può avere impatti di tipo radicale. Più l’impatto è radicale, più è ripida. - Fase 2: CONSOLIDAPENTO E RAPIDA CRESCITA: l’innovazione nasce in un determinato contesto, ma poi diventa pervasiva in tutti i settori aziendali economici. - Fase 3: MATURITÀ E STAGNAZIONE: la società ha sfruttato totalmente il processo innovativo che quell’invenzione radicale ha portato e la curva quindi si appiattisce. In questa fase potrebbe avvenire una RIVITALIZZAZIONE, che ha una portata di poter migliorare alcune condizioni tecnologiche legate a determinati settori, prodotto o servizio. CICLO DI VITA DI UNA TECNOLOGIA Rappresenta il legame tra il cambiamento tecnologico e la crescita del mercato. EFFETTI DELL’INNNOVAZIONE E CICLI DI KONDRATIEV Schumpeter, l’innovazione è un fattore essenziale per lo sviluppo economico. Le innovazioni hanno effetti profondi sui sistemi produttivi e sull’intera società EFFETTI: - BREVE/MEDIO TERMINE à micro à macro - LUNGO TERMINE à Cicli di Kondratiev EFFETTI A BREVE E MEDIO TERMINE Macro: Ø Crescita della domanda totale di lavoro (Crescita della domanda in alcuni settori e diminuzione in altri i quali si vedono ridurre la loro potenza) Ø Miglioramenti nelle tecniche produttive à Uno degli obiettivi dell’innovazione è riuscire a trovare delle modalità di operare che possono portare miglioramenti alle tecniche produttive in modo tale che abbiano impatti positivi sia dal punto di vista dell’efficacia che dell’efficienza. Ø Sfruttamento di nuove risorse naturali à le innovazioni permettono di spostare la rilevanza di alcune risorse naturali. Es. Da un ruolo predominante della risorsa fossile ci si sposta verso nuove forme di ricchezza (terre rare) che fino ad un certo punto non erano considerate. ES. Twain è così ambito perché particolarmente strategico, essendo un paese che lavora queste terre rare. Ø Nascita di gap tecnologici fra paesi à Paesi che per un determinato periodo hanno avuto il vantaggio economico in una certa fase possono trovarsi in difficoltà in fasi successive quando il cambiamento supera la modalità di operare. Quindi i Paesi vengono valutati in base alla capacità di innovazione perché rende la realtà più solida rispetto a come stanno cambiando i diversi contesti/mercati. Micro Ø Riduzione costi di produzione Ø Incremento di produttività Ø Miglioramento dei sistemi di controllo del processo produttivo Ø Nuovi prodotti e/o migliore qualità EFFETTI A LUNGO TERMINE Cambiamenti riguardanti: Ø La struttura del marcato L’introduzione delle terre rare significa modificare il contesto, Grandi rivoluzioni industriali logistica, la struttura di interi settori cambiamento dei paradigmi Ø I fattori strategici tecno-socio-economici policy makers cicli economici di Kondratiev Ø Gli assetti economici internazionali Ø Regolamentazione del mercato es. dopo la Seconda guerra mondiale, negli anni ‘70/80, l’industrializzazione prevedeva una forte predominanza nazionale e le imprese avevano come scopo principale quello di rispondere ad una domanda di mercato chiusa. Nel momento in cui c’è stata una trasformazione verso i prodotti di massa e la crescita della classe media, si sono create delle condizioni in modo tale che tale classe potesse acquistare tante tipologie di prodotti. POLARIZZAZIONE DELLE SPECIALIZZAZIOENI TECNOLOGICHE à vari paesi si sono specializzati in varie attività. CICLI DI KONDRATIEV (ONDE LUNGHE) Gli effetti a lungo termine provocano i cicli di Kondratiev Ogni ciclo è caratterizzato da una trasformazione fondamentale nella struttura economia e sociale della società à rappresenta una RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. Si riconoscono perché hanno il potere di modificare il modo di vivere delle persone (es. il motore a scoppio). Abbiamo delle rivoluzioni vere e proprie che sono state condizionate da risorse specifiche che sono diventate strategiche. Nella fase di introduzione, questi cambiamenti, che sono epocali, generano una condizione di sviluppo, anche di tipo economico. Via via che si riduce lo spazio che quel ciclo può lasciare all’innovazione, all’autorigenerazione, rimanendo nell’ambito della stessa produzione industriale, si va verso una fase di depressione che spinge verso la ricerca e verso cambiamenti che sono molto più radicali e profondi. Oggi ci troviamo in una fase di depressione, abbiamo all’orizzonte nuove tecnologie che ancora non conosciamo molto bene e abbiamo nuovi bisogni emergenti globali che si stanno affacciando la direzione di certe scelte (sostenibilità). Nel ciclo di Kondratiev ci sono momenti di picco e down che determinano inizio e fine delle crisi. Le rivoluzioni industriali sono caratterizzate dalla progressiva sostituzione di: Ø Forme di energia: un fattore che per prima assume una rilevanza fondamentale. Ø Materie prime Ø Processi produttivi: le aziende cambiano il processo produttivo. Nel fordismo il processo produttivo era più efficiente tramite la standardizzazione e c’era una relazione univoca uomo-macchina. Oggi l’automazione sostituisce il controllo umano alle macchine. Ø Organizzazione del lavoro: il ruolo delle persone collegato alla macchina è ridotto e servono più persone in grado di programmare. Oggi molte aziende stanno guardando allo smart working come parte di un fattore trasformativo più importante. Ormai non si considera importante l’incontro fisico e il luogo fisico è un ambiente che è disponibile, ma assume un valore sempre meno significativo 1) CICLO DELLA PRIMA MECCANIZZAZIONE – prima rivoluzione industriale (1770-1840) È caratterizzata dall’introduzione e la diffusione della macchina a vapore per usi fissi nell’industria tessile e meccanica; inoltre, in questo periodo, durante il quale l’unica fonte di energia è il carbone, nasce la fabbrica moderna. n Grande innovazione = macchina a vapore per usi fissi n Fonte di energia = carbone n Fattori strategici = cotone, lana, ferro/acciaio n Settori primari = tessile, chimico-tessile, fonderie, motori a vapore Paradigma socio-economico associato al primo ciclo: n soggetti innovatori: sostegno pubblico alla scienza, riforma dei brevetti n struttura del mercato: imprenditore individuale, piccole imprese n fattori strategici: cotone, ferro n assetto internazionale: supremazia inglese n Regime di mercato: laissez faire 2) CICLO DELLA FORZA VAPORE E DELLE FERROVIE – seconda rivoluzione industriale (1830-1890) Dominio della macchina a vapore. Fu dominata dalla macchina a vapore per usi mobili, con il carbone ancora come principale fonte energetica, inoltre si ha la nascita dei sindacati. n Settori principali: macchine a vapore, ferrovie, acciaio, elettricità n fattori chiave: carbone, trasporti n Fonte di energia = carbone n Fattori strategici = ferro/acciaio, cotone… n Settori primari = trasporti n Settori secondari = tessile, manifattura, commercio n Si favoriscono gli scambi commerciali à è aumentato il traffico marittimo n Incomincia a nascere una nuova figura di imprenditore “in senso moderno”, e poi nasce l’idea della società. Paradigma socio-economico associato al secondo ciclo: n istruzioni e addestramento, internazionalizzazione dei brevetti n Struttura del mercato: crescita dimensionale dell’impresa e dei mercati n Fattori strategici: carbone n Assetto internazionale: libero commercio internazionale n Regime di mercato: laissez faire, sindacati 3) CICLO DELL’INDUSTRIA PESANTE – terza rivoluzione industriale (1880-1940) È caratterizzata da un maggiore sviluppo produttivo (ciclo dell'industria pesante) sotto l’effetto combinato dell’uso dell’elettricità, del motore a scoppio, dell’industria siderurgica e dell’industria chimica. Inoltre, l’elettricità e il petrolio si affiancano al carbone come fonti energetiche. n Grande innovazione = uso dell’elettricità e motore a scoppio, dell’industria siderurgica e chimica n Fonte di energia = carbone e petrolio n Fattori strategici = materie prime minerarie e petrolifere n Settori primari = industria elettrica, elettrotecnica, telegrafo, grande industria, chimica, automobili, aerei, telecomunicazioni, petrolio n Fattori chiave: acciaio Paradigma socio-economico associato al terzo ciclo: n Soggetti innovatori: R&S interna alle imprese, istruzione di massa n Struttura del mercato; cartelli, monopoli, oligopoli n Fattori strategici: acciaio n Assetto internazionale: imperialismo e colonizzazione, destabilizzazione del sistema commerciale e finanziario n Regime di mercato: crescita burocrazia, imperialismo, corsa agli armamenti 4) CICLO FORDISTA – quarta rivoluzione industriale (1900-1980) È stata caratterizzata dalla produzione di massa (Ciclo fordista), dalla petrolchimica e dall’elettronica. n Innovazione = catena di montaggio (fordismo), petrolchimica, elettronica n Fattori strategici = fonti energetiche, silicio, petrolchimica n Settori principali = automobili, aerei, consumi durevoli, petrolchimica, computer, tv, radio, autostrade, prodotti farmaceutici, armamenti n fattori chiave = energia (petrolio) Paradigma socio-economico associato al quarta ciclo: n soggetti innovatori: laboratori R&S specializzati, trasferimento tecnologico multinazionali, usi civili, scienza e tecnologia n struttura del mercato: competizione oligopolistica, multinazionali n fattori strategici: energia da petrolio n assetto internazionale: guerra fredda, decolonizzazione, predominanza USA 5) CICLO DELLE TECNOLOGIE DELL’ELETTRONICA E DELL’INFORMATICA – quinta rivoluzione industriale (1980-?) n Innovazione = microelettronica, informazione, comunicazione n Fattori strategici = silicio, microelementi per elettronica, fonti energetiche sostenibili n Settori principali = computer, telecomunicazioni, fibre ottiche, robot, sistemi flessibili di produzione, servizi informativi n Fattori chiave = chips Paradigma socio-economico associato al quinto ciclo: n Soggetti innovatori: integrazione, cooperazione università-industria n Struttura del mercato: impresa flessibile n Fattori strategici: microelettronica n Assetto internazionale: globalizzazione dell’economia n Regime di mercato: regolamentazione di istituzioni finanziarie nazionali, mercati di capitali, informazione e comunicazione Perché innovare? - Rafforzare i business esistenti - Accrescere (o almeno mantenere) il proprio livello di competitività - Entrare in nuovi business - Realizzare una politica di espansione e crescita in nuovi mercati Da dove nasce l’innovazione? - Motivazioni interne all’azienda: ottimizzazione del ciclo produttivo, sfruttamento tecnologico (R&S), flessibilità della produzione. - Motivazione esterne all’azienda: Spesa pubblica in R&S, internazionalizzazione del sistema economico, maturità del sistema scientifico nazionale, dotazioni infrastrutturali, politiche industriali. - Technology Push: disponibilità di nuove tecnologie - Market Demand Pull: Conoscenza del mercato e interpretazione dei nuovi bisogni ILTRASFERIMENTO TECNOLOGICO Innovazione e vantaggio competitivo - Applicare minori costi di sviluppo per fornire al cliente più valore a parità di costo - Attaccare i concorrenti con nuovi prodotti - Rivitalizzare business maturi - Riorientare e diversificare l’azienda Spesso i prodotti non usano un’unica innovazione. La realizzazione dei prodotti più avanzati, sono oggi il risultato di combinazioni delle “tecnologie chiave” che permeano trasversalmente più settori. Quando si investe in un’innovazione l’idea è di sfruttarla il più possibile e quindi adattarla e applicarla in diversi contesti, prodotti, in diversi settori, in diversi contesti geografici. Spesso l’innovazione nasce per un motivo specifico e poi viene gestita in modo tale che può essere usata in modelli impensabili. Ad esempio, la scannerizzazione del viso è nata per la difesa, ovvero per riconoscere persone pericolose che potrebbero essere terroristi. Oggi la stessa tecnologia viene utilizzata in operazioni di ricostruzione del volto delle persone che hanno subito danni particolari. Il processo innovativo è complesso ed altamente rischioso, ma pervasivo e più quel brevetto può essere usato in varie applicazioni, maggiore sarà il ritorno nell’investimento. Nel processo innovativo bisogna fare i conti con l’obsolescenza di prodotti e processi e con l’aumento dei costi di sviluppo di nuovi prodotti e processi. Per questo che è necessario: - da una parte ridurre i tempi tra innovazione e applicazione industriale - dall’altra valorizzare la tecnologia a disposizione. Questo richiede uno sforzo creativo, ma anche di sviluppo di innovazione tecnologica, come se dovesse essere un motore sempre acceso. Questo è il motivo per cui esiste MERCATO DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, dove si tende a sfruttarla in più ampie applicazioni possibili. La VELOCITÀ DI SVILUPPO di un prodotto ha assunto un ruolo importante ai fini della concorrenza e ci sono delle metodologie che permettono di sviluppare l’innovazione tecnologica in tempi via via più ristretti. L’innovatore se riesce ad abbassare i tempi di sviluppo, raggiunge il duplice vantaggio: - Ottenere una diminuzione dei costi di immobilizzo; - Lavorare allo sviluppo di un prodotto il cui lancio sarà più vicino nel tempo. L’inseguitore, aumentando la sua capacità di risposta, aumenta la capacità di adeguarsi alle azioni dell’innovatore. Le imprese devono MASSIMIZZARE L’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA DI CUI DISPONE tramite l’attivazione di rapporti e collegamenti tra imprese attraverso lo sviluppo di strategie tecnologiche internazionali per l’acquisizione e la gestione della tecnologia A volte anche l’entità che ha investito nell’innovazione ha interesse nel coinvolgere l’inseguitore. Acquisizione della tecnologia Sostanzialmente abbiamo due tipo di approcci: - MAKE: sviluppo della tecnologia all’interno della propria azienda potenziando la ricerca interna - BUY: acquistare la tecnologia all’esterno. In questo caso si è inseguitori e ci si assume una responsabilità in termini di costi. È ovvio che un’azienda che intende investire in un processo di sviluppo tecnologico (make) deve adattare le strutture al suo interno a tale sviluppo e tali strutture diventano strategiche, fondamentali e nelle quali si investono molte risorse. Non è necessario che i dipartimenti di ricerca e sviluppo facciano delle innovazioni epocali, ma potrebbero anche concentrarsi semplicemente sull’adattamento delle nuove tecnologie alla propria azienda, che tuttavia rappresenta un’innovazione dal punto di vista dell’azienda stessa perché avverranno comunque dei cambiamenti al suo interno. L’azienda quindi può scegliere di fare innovazione o inseguirla, ed è una scelta strategica che ha un impatto in termini di competitività. ATTENZIONE! Non è detto che scegliere di acquistare sia sicuramente più costoso perché anche per effettuare la ricerca interna occorrono ingenti investimenti e non è detto poi che andranno a buon fine. Il GRADO DI RISCHIO è la vera differenza tra make or buy. Se si decide di acquistare, si può studiare la tecnologia, le sue caratteristiche, i tempi di introduzione all’interno dell’azienda prima dell’acquisto. Se invece si decide di investire in ricerca e sviluppo, i risultati sono incerti, i ricercatori possono dover cambiare strada più volte, può accadere che il risultato non arriva in tempi e modi previsti e neanche nella forma che sia effettivamente applicabile. Potrebbe accadere addirittura che i risultati non arrivano proprio. L’imprenditore rischia il proprio capitale scommettendo su un prodotto, che non si sa se sarà venduto o meno. Però non è detto che anche il buy sia privo di rischio perché non è detto che la tecnologia acquistata poi effettivamente può essere utilizzata in modo ottimale all’interno dell’azienda. Nella realtà, spesso ci sono delle modalità di soluzione che integrano i due atteggiamenti. I vantaggi della ricerca interna (Make) sono: - Una più facile diffusione all’interno dell’azienda dei risultati da essa derivanti (quando si fa un’innovazione che nasce all’interno dell’azienda, i requisiti dell’invenzione stessa hanno il presupposto di essere utili per chi la fa) - L’arricchimento (tecnologico, tecnico-professionale) che può divenire presupposto per altre innovazioni (innovazione porta innovazione, idee sfruttabili portano altre idee sfruttabili) - Il vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza (chi ha un brevetto ha anche il diritto di decidere chi può accedervi, come e quando) - Tra gli svantaggi ricordiamo: - Gli investimenti troppo elevati - Costi non sempre preventivabili (per quanto si può fare un budget, non si ha la possibilità completa di prevedere perché nell’istante in cui si decide di interrompere se non si è ottenuto il risultato si perde tutto) - L’incertezza sul perseguimento degli obiettivi in tempi utili. I vantaggi dell’acquisizione della tecnologia dall’esterno (Buy) sono: - Minori investimenti - Preventiva valutazione del rischio - Maggiore attendibilità delle previsioni su costi e tempi Tra gli svantaggi abbiamo: - Incerta disponibilità sul mercato della tecnologia d’interesse - Dipendenza da chi fornisce la tecnologia (per tutti i processi successivi all’acquisto sono legato al venditore: es. comprato un frigorifero arrivano i tecnici ad installarlo. Magari poi serve formazione per utilizzarlo, quindi dipendo da dove ho acquistato per preparare le persone ad interagire con quella tecnologia. Inoltre, ci sono problematiche legate alla manutenzione). - Costi per l’acquisto della tecnologia - Problemi connessi al trasferimento. STRATEGIE TECNOLOGICHE TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: Attivazione di rapporti e collegamenti tra imprese basate su acquisizioni, cessioni e scambi di tecnologie à Elemento propulsore dello sviluppo tecnologico à Valorizza al massimo la tecnologia disponibile e il suo utilizzo à Accelera il processo di internazionalizzazione à Consente una più veloce diversificazione verso produzioni a più alto valore aggiunto à Coinvolgono tutti i livelli di tecnologia (non solo high tech) à Indipendente dallo sviluppo del Paese (non riguarda solo i paesi industrializzati) Il trasferimento tecnologico crea una molteplicità di rapporti e collegamenti tra imprese e consente di valorizzare al massimo le tecnologie disponibili. La tecnologia oggetto del trasferimento tecnologico riguarda quell'insieme di conoscenze esclusive (disponibili per un numero limitato di soggetti). à BREVETTI: Tutelano la segretezza delle informazioni e del know-how della tecnologia à tutelano la proprietà dell’idea perché è certificato ed è rilasciato da un’istituzione. Responsabilità di chi acquista un brevetto à Non può divulgare le conoscenze protette. Chi la acquista non ha una proprietà assoluta, ma relativa a quello che è scritto nel contratto. Forme di trasferimento tecnologico: - LINCENSING Forma di cooperazione a lungo termine con la quale un’impresa (licenziante) permette ad un’altra (licenziatario) la produzione di un prodotto o l’uso di un processo secondo determinate condizioni. Contratto tra due soggetti: a. licenziante à titolare di diritto o di fatto di una proprietà industriale: brevetto, know-how (tecnologia) o misto b. licenziatario à ottiene la concessione di operare industrialmente entro determinati limiti produttivi, commerciali e territoriali La licenza fissa i diritti e/o l’uso delle conoscenze necessarie per l’applicazione della tecnologia trasferita Si possono distinguere n Licenze di brevetto → trasferimento protetto dai diritti integrati nel brevetto n Licenze di tecnologia → il licenziante comunica al licenziatario informazioni industriali segrete, concedendogli il diritto di operare nei limiti previsti dal contratto (si consente di usare solo una parte della tecnologia) n Licenze miste → concessione di diritti brevettuali + diritti di impiego del know-how (vincoli contrattuali) Distinzione sulla base della direzione del trasferimento Licensing out (cessione di licenza) -> Licensing in (acquisto di licenza) > Compartecipazione di rischi e utili. >> Integrazione delle risorse possedute (tecnologie, conoscenze, beni, clientela, competenze...) Trasferente: à prospettive di maggior profitto à rischi legati agli investimenti necessari per costituire la nuova società. Ricevente: à vantaggio legato alla partecipazione diretta del trasferente. - INVESTIMENTO DIRETTO ACQUISIZIONE O PARTECIPAZIONE DI AZIENDE Due tipi: a. tra paesi (in senso geografico) b. tra imprese (in senso orizzontale) à acquisendo una società preesistente (per acquisire le tecnologie dell’impresa locale); spesso grosse imprese acquistano piccole imprese estere innovatrici. Nel trasferimento tra Paesi l’impresa che vuole insediarsi all’estero ha due possibilità: aprire una propria filiale (massimo controllo della propria tecnologia) à ci riescono solo le multinazionali o grandi imprese mature che abbiano risorse finanziarie e complementari specializzate (strutture produttive, canali distributivi) Acquisire il controllo di una società locale operante nel settore d’interesse (per acquisire tecnologie dell’impresa locale) - ACCORDI DI TIPO PARTECIPATIVO à si realizzano tra imprese di diverse dimensioni e con diverse competenze tecnologiche à hanno la forma di joint-venture limitate alla gestione ed allo sfruttamento successivo di specifiche innovazioni. à Prevedono la costituzione di consorzi tra imprese di grandi dimensioni, piccole imprese ed eventualmente enti o amministrazioni pubbliche. àSviluppo di sinergie per sostenere processi innovative e massimizzare lo sfruttamento commerciale dell’innovazione tecnologica. - PRODUZIONE SU COMMISSIONE (toll production) Si realizza quando un’azienda ricorre alla produzione presso un’impresa terzista. L’accordo tra le due aziende avviene per mezzo di un “patto di segretezza” che vincola chi riceve la commissione a non divulgare informazioni per un certo periodo di tempo. In genere siamo in una realtà in cui un’azienda richiede su commissione ad un’altra azienda di realizzare un tipo di innovazione tecnologica. Siamo nell’ottica in cui all’interno di una determinata realtà non si hanno le condizioni ne i modi di realizzare tale innovazione, ma si vuole comunque effettuare, quindi si esternalizza la ricerca e lo sviluppo. Motivazioni alla base della produzione su commissione: necessità di disporre di maggiore capacità produttiva in tempi brevi; per ridurre i rischi della realizzazione dell’innovazione in tecnologia. Vantaggio per l’azienda che commissiona → riduzione dei rischi Vantaggio per chi riceve la commissione → acquisizione di nuove conoscenze - VENTURE CAPITAL Finanziamento con capitale di rischio di imprese giovani per l'avvio di progetti relativi ad un prodotto o processo innovativi con prospettive di rapido sviluppo ed elevato rischio (incertezza circa lo sviluppo dell'innovazione). Soggetti: n impresa che investe (dotata di capitali) n impresa giovane con prospettive di rapido sviluppo industriale e commerciale (non possiedono capitali) L’azienda investe i suoi capitali in altre piccole aziende che hanno un’alta propensione all’innovazione. Lascia libere le aziende di sviluppare l’innovazione di cui l’azienda diventa in parte proprietario. È una forma di supporto all’innovazione stessa, quindi ha anche una rilevanza sociale. Si può realizzare con diverse modalità: n partecipazione in fondi di venture capital gestiti da investitori professionali à possibilità di entrare in contatto con nuovi settori e tecnologie (a windows on new technology) ed eventualmente di acquisire la tecnologia tramite licenze, joint venture o acquisizioni n investimento diretto in società sussidiarie o affiliate à possibilità di cedere i diritti di sfruttamento dei propri brevetti o di tecnologie di base in settori diversi - SPIN OFF Iniziative imprenditoriali avviate da soggetti (risorse umane) che si distaccano da un’organizzazione (Impresa, università, istituzione…) valorizzando le esperienze professionali e il know-how acquisito in precedenza. Consente di diffondere sul mercato le conoscenze specifiche sviluppate in strutture di ricerca. È la creazione di una nuova impresa mediante distacco o gemmazione (spin-off) da un’altra azienda, ricca di know-how, o organizzazione. Le nuove aziende sono in genere aziende piccole àmono produzione e nella fase iniziale si basano su produzioni limitate ma molto specifiche ad alto contenuto tecnologico È uno strumento di diffusione delle innovazioni tecnologiche messe a punto presso enti di ricerca, ad esempio le università. Nascono come costola di una realtà esistente con l’obiettivo di creare valore a partire da persone che hanno conoscenze e competenze che si sono messe insieme per raggiungere determinati obiettivi. copiare ludo SERVIZI CONNESSI AL TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIE I trasferimenti tecnologici sono accompagnati dalla fornitura di servizi: - prestazioni di ingegneria e assistenza tecnica n Contratto “chiavi in mano” à fornitura di un impianto completo di apparecchiature ausiliarie, delle strumentazioni… Deve essere pronto per essere avviato n Contratto “mercato in mano” à si impegna a garantire la collocazione sul mercato di tutta o parte della produzione ottenuta - trasferimenti di risorse umane (esperienza implicita) à accompagnato da un processo di riqualificazione e formazione del personale della società che riceve la tecnologia Forme di pagamento nel trasferimento tecnologico - In denaro: lump-sum (somma fissa pagata a rate); royalties (pagamento periodico di una percentuale del fatturato annuo da parte dell’acquirente della tecnologia) - In merce (counter-trade): buy-back (accordo di compensazione con pagamento effettuato parzialmente o totalmente con il prodotto realizzato con la tecnologia trasferita); counter- purchase (con pagamento effettuato parzialmente o totalmente con il prodotto realizzato attraverso altre tecnologie); switch-trading (operazioni di commercializzazione eseguite da organizzazioni specializzate che girano una parte del ricavato all’impresa che ha trasferito la tecnologia) - In tecnologia: scambio di tecnologia Fattori di successo per il trasferimento tecnologico 1. Conoscenza del mercato delle tecnologie trasferibili 2. Valutazione della tecnologia → sulla base del differenziale competitivo e della copertura brevettuale 3. Capacità di valutare le opportunità di trasferimento 4. Attenta valutazione dei partner 5. Capacità di gestire la contrattualistica complessa 6. Efficace gestione della tecnologia (R&S capace di integrare la tecnologia nell’impresa, riqualificazione del personale, innovazioni organizzative…) RICERCA E SVILUPPO Le aziende che investono in ricerca e sviluppo sono quelle più competitive sul mercato. L’attività di ricerca e sviluppo conduce alla produzione di conoscenza scientifica che porta ad una nuova innovazione tecnologica che può essere trasformata in innovazione sul mercato. Definizione di ricerca e sviluppo «il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere l’insieme delle conoscenze (compresa la conoscenza dell’uomo, della cultura e della società), sia per utilizzare dette conoscenze per nuove applicazioni» (OCSE, 2002; Burbiel, 2009) Ricerca e sviluppo oggi è una specifica funzione aziendale specializzata nella generazione e nella applicazione di innovazioni tecnologiche. Un’impresa che investe in progetti innovativi tende ad organizzarsi al suo interno con una struttura specifica di R&S. Il processo di generazione di innovazione è composto da: 1. RICERCA DI BASE o fondamentale à lavoro teorico intrapreso principalmente per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti osservabili, non finalizzato ad una specifica applicazione. È finalizzata al miglioramento e ampliamento di conoscenze scientifiche che possono essere sfruttati dall’uomo. L’università è l’ente che per eccellenza si occupa di ricerca di base, che studia le caratteristiche di un fenomeno. 2. RICERCA APPLICATA o ricerca industriale à lavoro originale intrapreso al fine di acquisire nuove conoscenze e finalizzato anche e principalmente ad una pratica e specifica applicazione. Mira a trovare soluzioni pratiche a problemi concreti che si affacciano sul mercato Può essere sviluppata all’interno dell’università, ma anche da enti di ricerca 3. SVILUPPO SPERIMENTALE à lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite attraverso la ricerca e l’esperienza pratica, condotta al fine di completare, sviluppare o migliorare materiali, prodotti e processi produttivi, sistemi e servizi. Traduzione di innovazione/scoperta in un prodotto o tecnologia concreta. Ha come obiettivo finale la commercializzazione. Esempio: il farmaco per il diabete. Ricerca di base à ricercatori che approfondiscono le molecole all’interno del corpo per capire l’insulina come reagisce a determinati livelli di zucchero. Ricerca applicata à l’utilizzo di quello che è stato scoperto nella ricerca di base viene applicato come risoluzione di un problema, ovvero come risolvere il problema dei diabetici. Sviluppo sperimentale à la creazione del farmaco. 4. INDUSTRIALIZZAZIONE à predisposizione della progettazione dell’innovazione 5. COMMERCIALIZZAZIONE à fa riferimento alla parte del marketing Attori principale di ricerca e sviluppo 1) Università à si occupano per lo più di ricerca di base (teorica) e sono le entità che formano le generazioni di nuovi ricercatori e ricercatrici. Svolgono la ricerca per fine istituzionale. 2) Enti e agenzie nazionali di ricerca à si occupano della ricerca applicata e dello sviluppo tecnologico e si occupano di aree di rilevante interesse nazionali. Svolgono la ricerca per fine istituzionale con focus specifici (salute, energia, ambiente e le tecnologie avanzate). 3) Imprese (dipartimenti interni e laboratori industriali, start-up) à si occupano per lo più di attività di sviluppo sperimentale e innovazione commerciale Attori principali della R&S in Italia - Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) - UNIVERSITA’ (sono circa 97- di cui 67 pubbliche, circa il 70%) - Il Consiglio Nazionale Ricerche (CNR) è il principale ente di ricerca che svolge attività che vanno dalla bioinformatica, fotonica, ICT etc. - Agenzia Nazionale Nuove Tecnologie, energia e ambiente (ENEA) supporta progetti di R&S che riguardano l'efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo di nuove tecnologie. - Istituto di Fisica Nucleare (INFN) si occupa di ricerca base e applicata nell’ambito della Fisica - Agenzia Spaziale Italiana (ASI), coordina investimenti nel settore spaziale - Istituto superiore di Sanità (ISS) per la ricerca biomedica e sanitaria, responsabile della protezione della salute pubblica e del coordinamento di studi epidemiologici e clinici - Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR): valuta l'efficacia e la qualità delle attività di ricerca nelle università italiane e negli enti pubblici di ricerca. Le sue valutazioni influenzano il finanziamento e la gestione delle risorse pubbliche destinate alla ricerca. - I Parchi scientifico tecnologici e Tecnopoli: sono enti a capitale misto istituiti per progetti di R&S. Fanno leva su un sistema di relazioni tra imprese, Centri ricerca, Università, Pubbliche Amministrazioni. MODELLI DELLA RICERCA L’innovazione tecnologica può nascere dall’esigenza di soddisfacimento di certi bisogni che provengono dal mercato (MARKET PULL) oppure dall’introduzione di nuove tecnologie nel mercato (TECHNOLOGY PUSH). L’innovazione tecnologica permette di rafforzare i business esistenti e consente l’accesso in nuovi business. I modelli della ricerca si possono dividere in due macrocategorie: a. MODELLO LINEARE, definiti così perché la teoria alla base segue un approccio sequenziale. Abbiamo due tipi di modelli lineari: - Market pull L’ Innovazione soddisfa una necessità derivante dal mercato. Spiega le innovazioni incrementali derivanti da un feedback emesso ad esempio dalla direzione vendite o marketing; premesso che il potenziale compratore o utilizzatore sia in grado di esprimere in modo chiaro i propri bisogni. à Esempio: introduzione di normative ambientali à l’azienda decide di investire in r&s per produrre i veicoli elettrici. Questo è il processo di creazione di un’innovazione. La critica principale è che è un approccio semplicemente reattivo al mercato e non spiega però le innovazioni di rottura o rivoluzionarie, quelle cioè che vanno a soddisfare una necessità che ancora non esiste nel mercato. - Technology push L’innovazione nasce dalla disponibilità di nuove tecnologie e si investe in r&s per capire le possibilità di applicazione di queste all’interno del nuovo processo produttivo. La R&S è fondamentale per avviare il processo innovativo. Principale critica è che il tale modello distorce la realtà in quanto c’è una mancanza di canali di feedback durante il processo di sviluppo dell’innovazione e flussi informativi derivanti dal settore delle vendite o dagli utilizzatori finali b. MODELLO A CATENA Nasce dalla critica del modello lineare in quanto quest’ultimo non rispecchia realmente la realtà, poiché noi non ragioniamo in un’ottica lineare senza pensare che non ci siano fattori esogeni. L’innovazione dipende da interazioni sistematiche tra Ricerca, produzione e marketing. È un avanzamento del livello lineare ma che è più simile alla realtà. Il modello a catena ricalca nella parte centrale il modello lineare con alcune differenze. n L'innovazione dipende da interazioni sistematiche tra ricerca, produzione e marketing. n Esistono nuove forme di relazione: i feedback che agiscono lungo la catena principale e la bidirezionalità che lega il processo di innovazione alla ricerca e alla produzione. La bidirezionalità è l’elemento introdotto in tale modello rispetto ai precedenti. n Nuovi prodotti possono nascere dall’avanzamento scientifico ma allo stesso tempo nuovi prodotti possono aiutare l’attività di ricerca a produrre altre innovazioni. n La conoscenza scientifica interviene lungo tutta la catena principale e non solo durante la fase di design analitico n Si può avere innovazione senza ricerca (learning by doing; learning by using). All’interno del processo produttivo ci sono degli operai che imparano a gestire il processo in modo più snello portando ad un’innovazione di processo che può andare ad influenzare la ricerca. Il modello concatenato è un processo di apprendimento continuo. Ricerca e innovazione nel contesto europeo e nazionale Il contesto europeo e contesto nazionale sono molto importanti per supportare e promuovere R&S. R&S ha assunto sempre un ruolo importante nel contesto europeo per avere un vantaggio competitivo. La politica dell'UE in materia di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) occupa una posizione importante nella legislazione dell'Unione Europea. L’UE ha sviluppato politiche e strumenti per sostenere la R&S come motore di innovazione e competitività. ARTICOLO 179 TFUE 1. L'Unione si propone l'obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria, e di promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie ai sensi di altri capi dei trattati. Strategie europee per la ricerca e l’innovazione STRATEGIA DI LISBONA (2000-2010) Rendere l’Europa «l’economia basata sulla conoscenza» più dinamica e competitiva del mondo Obiettivo di aumentare la spesa in R&S al 3% del PIL Attuazione disomogenea e difficoltà economiche in alcuni Paesi à l’Erasmus è un programma di mobilità di ricerca che permette a ricercatori, studenti di spostarsi all’interno dell’UE. STRATEGIA EUROPA 2020 (2010-2020) Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Promuovere ricerca e innovazione, affrontare priorità ambientali e garantire distribuzione equa dei benefici economici Piano attuali AGENDA STRATEGICA DELL’UE 2019-2021, EUROPEAN GREEN DEAL, NEXT GENERATION UE Sviluppo di ulteriori iniziative a sostegno dell’innovazione e della ricerca per affrontare le sfide emergenti Transizione verde e digitale come centrali nelle nuove politiche EUROPEAN GREEN DEAL (2019) Un piano strategico di lungo termine lanciato dalla Commissione Europea nel dicembre 2019 con l'obiettivo di rendere l'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. NEXT GENERATION EU (NGEU) Un piano straordinario di investimento da 750 miliardi di euro creato in risposta alla pandemia di COVID- 19 per stimolare la ripresa economica e accelerare la transizione verso un'economia più verde e digitale. Il regolamento RRF (recovery and resilience facility) fissa 6 macrosettori di intervento (pilastri) sui quali i PNRR dei vari paesi si devono basare. PROGRAMMI QUADRO (PQ) I programmi-quadro rappresentano lo strumento principale con cui l'UE sostiene finanziariamente la ricerca e l'innovazione in Europa. Sono programmi pluriennali che regolamentano le attività ed i relativi progetti di ricerca e sviluppo nell’UE, fissandone gli obiettivi e le procedure di attuazione, attraverso finanziamenti mirati. Principali programmi quadro: - Primo PQ (1983): Primo passo verso una politica integrata di ricerca in Europa. - Sesto PQ (2002-2006): Costruzione dello Spazio Europeo della Ricerca (SER) - Settimo PQ (2007-2013): creazione del Consiglio Europeo della Ricerca (European Research Council- ERC) e delle Piattaforme Tecnologiche Europee (PTE). - Horizon 2020- 8° PQ (2014-2020): EIT componente fondamentale dell’horizon 2020 che rappresenta la più estesa rete europea dell’innovazione. - Horizon Europe – 9° PQ (2021-2027): Più di 95 miliardi di euro destinati a ricerca e innovazione, inclusa la transizione verde e la trasformazione digitale (twin transition) Strategia nazionale - Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) (periodo 2021-27): strumento chiave per orientare gli indirizzi politici della ricerca nazionale, in linea con le politiche europee, individuando priorità, obiettivi e programmi per supportare l’efficacia, l’efficienza e la coerenza del sistema italiano della ricerca - PNRR: piano di risposta alla politica europea per la ripresa del sistema economico a seguito della pandemia. Si sviluppa su tre pilastri strategici approvati in ambito comunitario: transizione ecologica, innovazione e digitalizzazione, inclusione sociale. Si articola in 6 Missioni e 16 Componenti. Nella missione 4 prevede istruzione e ricerca. Infatti, negli ultimi anni, c’è stato un esplosione di dottorati perché l’Europa e l’Italia hanno investito tantissimo nell’economia basata sulla conoscenza. PROTEGGERE L’INNOVAZIONE Diritti di proprietà intellettuale à per l’azienda è necessario proteggere l’innovazione perché non si sa quale sarà lo sbocco, il contenuto economico della ricerca che si sta conducendo. La tutela delle innovazioni si realizza sotto il profilo legislativo attraverso: - Brevetto per la proprietà intellettuale di innovazioni industriali à proteggono le invenzioni - Marchio à proteggono parole o simboli che indicano una specifica provenienza - Copyright à proteggono il diritto d’autore Brevetto Caratteristiche Ø Il brevetto è un titolo di proprietà che conferisce all'inventore il diritto esclusivo di sfruttare l'invenzione per un periodo massimo di 20 anni. Ø Garantisce un monopolio temporaneo all'inventore, incentivando l'investimento in Ricerca & Sviluppo. Ø Permette all'inventore di sfruttare i benefici dell'innovazione, impedendo l'imitazione da parte dei concorrenti. Invenzioni brevettabili Ø Invenzioni di prodotto: Nuovo prodotto materiale (es. macchina, parte di essa, molecola, composizione chimica). Ø Invenzioni di procedimento: Nuovo processo per la fabbricazione di un prodotto nuovo o già noto. Ø Invenzioni d'uso: Uso nuovo di una sostanza/composizione già nota. Criteri di brevettabilità: Ø Applicabilità Industriale: L'invenzione deve essere utilizzabile, realizzabile e ripetibile a livello industriale. Ø Novità: L'invenzione deve essere nuova, ovvero non deve far parte dello stato della tecnica (informazioni già accessibili al pubblico in qualsiasi forma, prima della domanda di brevetto). Ø Attività Inventiva/Originalità: L'invenzione deve avere una creatività non ovvia, non deve risultare in modo evidente dallo stato della tecnica, e non deve essere banale. Validità del brevetto: Ø Un brevetto è valido solo nel paese in cui è registrato; altrove, i concorrenti possono usarlo, ma non brevettarlo poiché l'invenzione è già stata resa pubblica. Ø In base alla strategia aziendale è possibile depositare una domanda per brevetto nazionale, europeo (tradizionale o unitario) oppure internazionale. à Brevetto tradizionale: permettere di brevettare l’innovazione in specifici stati membri à Brevetto unitario: permette di brevettare l’innovazione in tutti gli stati membri. Marchi Disegno, simbolo, lettere, espressioni Copyright Protegge il Ø Diritto morale: tutela la paternità della pubblicazione scientifica Ø Diritto patrimoniale à consente di utilizzare. Ultimamente si parla di open access, ovvero l’accesso aperto ad università e studenti senza ritorno economico OPEN SCIENCE Open Science è definita come un costrutto inclusivo che combina vari movimenti e pratiche, con l'obiettivo di rendere la conoscenza scientifica multilingue apertamente disponibile, accessibile e riutilizzabile da tutti. Lo scopo è aumentare le collaborazioni scientifiche e la condivisione delle informazioni a beneficio della scienza e della società, e aprire i processi di creazione, valutazione e comunicazione della conoscenza scientifica agli attori della società, oltre la tradizionale comunità scientifica. Include tutte le discipline scientifiche e gli aspetti delle pratiche accademiche, comprese le scienze di base e applicate, le scienze naturali e sociali e le discipline umanistiche, e si fonda sui seguenti pilastri chiave: conoscenza scientifica aperta, infrastrutture della scienza aperte, coinvolgimento aperto degli attori sociali e dialogo aperto con altri sistemi di conoscenza. OPEN INNOVATION Approccio democratizzato all’innovazione: collaborazione tra risorse interne ed esterne non più slot chiusi di R&S connessa al processo di co-creazione Henry Chesbrough identifica i generatori di innovazione in 4 categorie: n Innovation Explorers (Esploratori dell'Innovazione): Attori istituzionali che si concentrano su R&S n Innovation Merchants (Mercanti dell'Innovazione): Aziende che si concentrano sulla creazione di proprietà intellettuale e sulla vendita di tecnologie o innovazioni ad altre aziende n Innovation Architects (Architetti dell'Innovazione): Si concentrano creazione di piattaforme riunendo varietà diverse di proprietà intellettuale n Innovation Missionaries (Missionari dell'Innovazione): Guidati da una visione collettiva e sociale, non guidata dal profitto (es: GNU, Linux) Il concetto di Copyleft nasce come risposta all'uso tradizionale del copyright e rappresenta una filosofia che si traduce in licenze specifiche, la più famosa delle quali è la GNU General Public License (GPL), utilizzata nel mondo del software libero. L'idea alla base del copyleft è garantire che il software rimanga libero e accessibile a tutti, impedendo che qualcuno possa appropriarsene e limitarne l'uso. Nel software libero, il codice sorgente è aperto, il che significa che chiunque può controllare, modificare e migliorare il programma. Tuttavia, se il software fosse stato lasciato semplicemente di dominio pubblico, sarebbe stato vulnerabile al rischio che aziende o individui lo privatizzassero, limitandone la libera diffusione. Il copyleft ribalta l'uso tradizionale del copyright: invece di utilizzarlo per limitare i diritti degli utenti, lo usa per garantire che chiunque possa copiare, condividere e modificare l'opera, con l'unica condizione che queste libertà vengano mantenute anche nelle versioni derivate. In altre parole, se utilizzate o modificate il software coperto da copyleft, dovete consentire agli altri di fare lo stesso, evitando che qualcuno possa "bloccare" la circolazione del software o imporvi nuove restrizioni. Questo approccio garantisce la continua circolazione e il miglioramento del software libero, proteggendo i diritti degli utenti e delle comunità di sviluppatori. SOCIAL INNOVATION Progettazione e implementazione di nuove soluzioni che implicano cambiamenti concettuali, di processo, di prodotto o organizzativi che mirano, in ultima analisi, a migliorare il benessere degli individui e della società. Caratteristiche specifiche: - Cambiamento sociale - Sostenibilità - Collaborazione - Creatività - Origine locale In questo contesto, l’impresa sociale cerca di incrementare i profitti massimizzando i benefici per la società e l’ambiente, e i profitti sono spesso utilizzati per finanziare programmi sociali. Ad esempio, in termini di occupazione, viene data priorità alle persone in cerca di lavoro provenienti da comunità a rischio (es: programmi di «diversity & inclusion») Tecnologie digitali come volano à ad esempio «Too good to go» RIVOLUZIONE DIGITALE E INDUSTRIA 4.0 Evoluzione del contesto tecnologico L’innovazione tecnologica ha attraversato due fasi fondamentali: - Fase 1 (1970-2000) à Avvento delle tecnologie. Le innovazioni moderne non sarebbero possibili senza il progresso degli anni ’70-’90. - Fase 2 (2000-oggi) à La rivoluzione digitale è intesa come il processo di adozione di tecnologie digitali sviluppate precedentemente in tutte le aree dell’azienda e del quotidiano, mirando a modificare profondamente le modalità di operare sul mercato e nei confronti della clientela à fa riferimento ad una differente modalità di comunicazione ed una differente modalità di trasmissione dell’informazione. n Convergenza delle tecnologie e sviluppo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione- TIC (l'integrazione di hardware, software, reti e sistemi di comunicazione, permettendo di gestire, processare e condividere dati e informazioni in tempo reale). n ELEMENTO IMPORTANTE à Pervasività di Internet e il passaggio dal Web 1.0 al Web 2.0 Web 1.0 à accesso ad internet in modo statico. Le informazioni potevano essere visualizzate su internet, ma poi c’era bisogno dello spostamento fisico al punto vendita. Web 2.0 à interazione e collaborazione con la clientela. Internet è la piattaforma principale di scambio. La diffusione delle tecnologie, della comunicazione/informazione hanno portato al concetto di industria automatizzata e interconnessa, ovvero industria 4.0 Industria 4.0 Termine coniato nel 2011 alla fiera di Hannover à conseguenza del progresso scientifico nei settori dell’elettronica, informatica, robotica, internet iniziato nella rivoluzione industriale precedente. Processo rivoluzionario attualmente in atto e in continuo divenire che determina cambiamenti radicali dal punto di vista economico, sociale, culturale e organizzativo. à la la velocità con cui vengono implementate le nuove innovazioni tecnologiche porta a parlare di industria 5.0 anche se ancora non si comprende il suo inizio. Fenomeno dirompente per la rivoluzione dei sistemi di produzione In letteratura, troviamo tante definizioni di industria tecnologica: - modalità organizzativa della produzione di beni e servizi che fa leva sull’integrazione degli impianti con le tecnologie digitali - un sistema di produzione industriale decentralizzato e basato su tecnologie digitali in cui i prodotti nella fase di progettazione e di realizzazione possono comunicare con le macchine, consentendo l’ottimizzazione del processo produttivo - un approccio per controllare i processi di produzione fornendo la sincronizzazione in tempo reale dei flussi e consentendo la fabbricazione di unità e prodotti personalizzati - un nuovo livello di organizzazione e gestione della catena del valore lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti - un termine collettivo per tecnologie e concetti di organizzazione della catena del valore L’I4.0 delinea una soluzione in cui vi è la possibilità di combinare diverse tecnologie al fine di dar vita ad un sistema integrato in cui persone, macchine, sistemi di fabbrica ed intere filiere produttive collaborano tra loro grazie a sistemi tecnologici all’avanguardia. à L’industria 4.0 non fa riferimento alla creazione di un’unica tecnologica, ma di un insieme di tecnologie che in parte erano implementate a livello aziendale, ma l’industria 4.0 sottolinea implementazione e integrazione coordinata delle varie tecnologie. Produzione industriale del tutto automatizzata, interconnessa e collaborativa à non connette solo macchine, ma anche dipartimenti nella stessa azienda, più aziende, anche disposte lontano tra di loro. - Interazioni uomo-uomo à fa riferimento non solo ad interazione fisica, ma anche ad un diverso modo di comunicare tramite reti/internet - Interazione uomo-macchina à i robot possono collaborare con l’uomo, non sono separati, ma c’è interazione - Interazione macchina-macchina à prevede l’interazione dei vari macchinari all’interno del processo produttivo, i vari oggetti L’industria 4.0 non si basa su una specifica e rivoluzionaria tecnologia abilitante ma su implementazione di una serie di tecnologie che, grazie ad internet, vengono ad associarsi in modo sistemico in nuovi paradigmi produttivi. Creazione di sistema cyber fisico dove il mondo reale e digitale si integrano. Macchine/impianti/ interi flussi produttivi comunicano con sensori all’interno degli oggetti e permettano integrazione tra mondo fisico e digitale. I vantaggi dell’industria 4.0 - Flessibilità à rapido adattamento ai cambiamenti, senza bisogno di interruzioni o riconfigurazioni dei processi produttivi. - Aumento produttività à ottimizzazione in tempo reale, riducendo inefficienze e aumentando la produzione. - Integrazione à l’interconnessione permette di comprendere il flusso della produzione da materia prima a prodotto finale (produzione à distribuzione). - Velocità à trasmissione immediata di informazioni che permette reazioni rapide e interventi immediati. - Sostenibilitàà ottimizzazione dell’uso delle risorse con sensori, tecnologie… - Sicurezza à dal punto di vista fisico che digitale Pilastri tecnologici dell’industria 4.0 Considerati i pilastri tecnologici del framework I4.0: 1. Robot autonomi 2. Simulazione 3. Horizontal and Vertical system Integration 4. Internet delle cose (IoT) 5. Cyber security 6. Cloud Computing 7. Manifattura additiva (AM), (stampante 3D) 8. Realtà aumentata 9. Big Data and analytics Vengono chiamate tecnologie abilitanti, perché consentono automatizzazione e interconnessione die processi. Block chain e metaverso à non sono tecnologie abilitanti, ma trasversali che consentono di migliorare l’utilizzo delle tecnologie INTERNET OF THINGS L’Intenet of Things (IoT) definisce l’insieme delle tecnologie che rende gli oggetti intelligenti, ossia in grado di interagire tra loro e con le persone scambiandosi informazioni in forma di dati e rappresenta la componente fondamentale dell’industria 4.0. Tre elementi essenziali: 1. Pervasività dei sistemi embedded: sensori e dispositivi di raccolta dati in quasi ogni oggetto fisico. Questi dispositivi raccolgono informazioni sull'ambiente circostante e le comunicano attraverso la rete. 2. Pervasività delle reti: le reti wireless pervasive ad alta capacità permettono di collegare tra loro tutti questi dispositivi e di trasmettere enormi quantità di dati. 3. Pervasività dei dispositivi personali: smartphone, tablet e oggetti indossabili (smartwatch, occhiali intelligenti, ecc.) non solo raccolgono dati, ma possono anche inviare comandi da remoto e ricevere informazioni attraverso Internet Parliamo oggi di Internet of Everything, non solo computer o tablet connessi alla rete, ogni oggetto può essere dotato di specifiche parti elettroniche e generare informazioni sotto forma di dati. Esempi à casa intelligente. Tutti i dispositivi presenti a casa possono essere interconnessi, gestiti dallo smartphone. All’interno dell’azienda l’uso dell’internet of think è importante. Es. Health care à monitoraggio salute dei pazienti Smart City à Strategie di pianificazione urbanistica tramite monitoraggio e gestione degli elementi di una città ( es. mezzi per il trasporto pubblico, lampioni, semafori, controllo del traffico), in grado di migliorare la qualità di vita, la sostenibilità e la competitività all’interno delle città Smart Environment à L’insieme delle componenti tecnologiche che consentono di monitorare e gestire gli spazi aperti, ovvero aree non urbanizzate, non edificate e non utilizzate a fini produttivi come le aree montane, le foreste, le riserve naturali, le risorse idriche etc. Smart Home à Gestione automatica di impianti e sistemi ( es. illuminazione, climatizzazione) che si rivolgono soprattutto ad un pubblico «consumer». I dispositivi «es. elettrodomestici») parlano tra loro, agiscono autonomamente in un’ottica di risparmio energetico, sono accessibili e controllabili a distanza Smart Metering & Smart Grid à Reti elettriche e contatori intelligenti per il livellamento del carico della rete, per la gestione della produzione distribuita e della mobilità elettrica nonché per la corretta fatturazione dei consumi, per il monitoraggio e l’efficientamento delle reti e dei servizi relativi a elettricità, gas naturale e acqua Smart Building à Gestione automatica di impianti e sistemi ( es. illuminazione, climatizzazione) che si rivolgono soprattutto al B2B, ovvero alla realizzazione e ottimizzazione di palazzi ed uffici, tramite il monitoraggio degli ambienti interni in un’ottica di risparmio energetico, comfort e sicurezza delle persone ( ad esempio, in impianti industriali) eHealthà Monitoraggio real time di parametri vitali da remoto riducendo il ricorso all’ospedalizzazione, a fini diagnostici e di cura. Localizzazione pazienti (es. malati di Alzeimer) Smart Logistics à Soluzioni per la tracciabilità di filiera, la protezione del brand e il monitoraggio della catena del freddo, per la sicurezza in poli logistici complessi e per la gestione delle flotte (tracciabilità del mezzo e delle sue condizioni) Smart Factory à Implementazione di nuove logiche di gestione della produzione grazie all’uso di macchine sensibili al contesto in cui operano, in grado di rilevare informazioni in tempo reale, comunicare tra loro e prendere decisioni Smart Agricolture à Monitoraggio dei parametri ambientali a supporto dell’agricoltura, utilizzo di sensoristica e droni per migliorare la qualità dei prodotti, ridurre le risorse utilizzate e l’impatto ambientale, per gestire in maniera più intelligente l’acqua, i fertilizzanti, i concimi etc Smart Car à Connessione tra veicoli o tra questo e l’infrastruttura circostante (es. guardrail) per la prevenzione e rilevazione di incidenti. Monitoraggio e gestione di una vettura, supportando la comunicazione sia tra le singole parti, sia tra queste e l’esterno del veicolo. Offerta di nuovi modelli assicurativi e/o di informazioni geo-referenziate su viabilità e situazione del traffico. BIG DATA AND ANALYTICS Con il termine Big Data si fa riferimento a grandi masse di informazioni che tramite internet vengono prodotte quotidianamente (persone, aziende, dispositivi). n VOLUME: enorme quantità di dati generati, raccolti e analizzati al fine di ottenere i risultati desiderati n VELOCITA’: tempestività con la quale gli stessi vengono raccolti, archiviati, elaborati ed analizzati n VARIETA’: molteplicità di fonti e forme con le quali si presentano i medesimi L’analisi dei Big data consente di passare da un insieme informe di dati a informazioni coerenti e strutturate. Strumento strategico per le aziende in quanto consente di prendere decisioni basate su dati reali (andamenti del mercato, social network, sistemi di reclamo). ROBOT AUTONOMI Molte aziende si sono rivolte all’uso dei robot per affrontare i vari e complessi processi produttivi. L’aumento dell’autonomia, della flessibilità e della collaborazione sono i principali motori del loro continuo utilizzo nei diversi settori. Utilizzo dei robot già ampiamente diffuso ma il progresso dell’intelligenza artificiale (IA) ha reso possibile la realizzazione di una nuova tipologia di robot, i c.d. cobot o robot collaborativi, capaci di percepire l’ambiente, comprendere, imparare ed agire. I robot autonomi sono macchine intelligenti per eccellenza, in grado di pensare, riflettere e prendere decisioni. Robot tradizionali vs robot collaborativi I tradizionali robot industriali sono corpi grandi, pesanti e rigidi che vengono installati per eseguire lavori che sarebbero umanamente molto difficili e pericolosi. Non sono progettati per cooperare con l’uomo, sono isolati dagli operatori e localizzati in uno spazio loro dedicato. I robot collaborativi sono più sicuri, intelligenti, piccoli, leggeri. Progettati appositamente per collaborare con gli esseri umani e quindi condividono lo stesso spazio di lavoro. SIMULAZIONE Definita come il processo di modellizzazione virtuale di un sistema reale. I modelli sono astrazioni digitali di un prodotto, processo o sistema necessari per soddisfare specifici obiettivi di studio e analisi. Permettono di compiere operazioni di imitazione di entità reali consentendo di ridurre i costi, i cicli di sviluppo e aumentare la qualità degli output. Es vita quotidiana à google maps, permette di simulare il percorso, i tempi di arrivo, partenza e simulare diversi percorsi, con diversi chilometri. Es. 3D planner Simulazione avanzata – digital twin Il digital twin è una rappresentazione virtuale di un oggetto fisico o di un sistema durante il suo ciclo di vita. È in grado di creare una replica virtuale in tempo reale. Utilizza dati in tempo reale e altre fonti per consentire l'apprendimento, il ragionamento e la ricalibrazione dinamica con il fine di migliorare i processi decisionali nel contesto reale. Modelli digitali altamente complessi che costituiscono la controparte esatta, o gemella, di una cosa fisica (es. auto, tunnel, ponte, sistema organizzativo, apparecchiatura biomedica o persona). La simulazione tradizionale viene utilizzata in fase di progettazione, mentre la simulazione avanzata permette di interagire con l’oggetto reale e comprendere in tempo reale quello che sta succedendo. HORIZONTAL AND VERTICAL SYSTEM INTEGRATION Integrazione orizzontale: n collega aziende, fornitori e clienti n Garantisce sincronizzazione in tempo reale n Ottimizza la collaborazione e riduce i tempi di approvvigionamento. Integrazione verticale: n Connessione interna tra macchinari e sistemi. n Migliora la comunicazione tra livelli operativi. n Riduce tempi di inattività e aumenta l'efficienza. CYBERSECURITY La connessione tra i vari dispostivi genera una quantità infinita di dati e informazioni inseriti in questo cyber spazio. Questo ci rende anche più vulnerabili perché le nostre informazioni possono subire attacchi informatici; quindi, esistono specifiche tecnologie che permettono di proteggere i dati. La “Cybersecurity” (CS) è una tecnologia che si basa sulla protezione, il rilevamento e la risposta agli attacchi informatici. Soggetti meritevoli di tutela: organizzazioni, governi, singoli individui, dispositivi e macchine Esempi di rischio in ambito informatico: virus, hackeraggi e manomissioni, cyberbullismo, attacchi ai sistemi di automazione industriale e domestica e terrorismo informatico. Diversi livelli di protezione: password, codici OTP, dati biometrici CLOUD COMPUTING Tecnologia che permette l’archiviazione, il prelievo e la gestione di dati da una piattaforma condivisa fra più utenti dotati delle opportune credenziali di accesso. Possibilità di attingere direttamente dalla rete per accedere a dati, informazioni, software e altre risorse informative (connessione internet). Benefici Ø nuovi strumenti per fornire risorse informatiche, Ø nuove modalità per incrementare la condivisione dei dati oltre i confini di uffici e stabilimenti produttivi e Ø maggiore flessibilità e agilità nello svolgimento delle operazioni di gestione. MANIFATTURA ADDITIVA La manifattura additiva insieme alla tradizionale «manifattura sottrattiva» (tornitura e fresatura) e alla «manifattura formativa» (forgiatura o fusione) rappresenta una delle tre principali metodologie di produzione. ▪ manifattura additiva → processo di unione dei materiali per creare oggetti a partire da modelli 3D di progettazione assistita tramite computer (CAD) e utilizzando materiali plastici, metallici, di ceramica compositi o biologici. ▪ Tecnologia basata sui livelli o tecnologia a strati: a differenza delle tradizionali tecniche di produzione, che rimuovono in materiale superfluo o indesiderato partendo da un blocco iniziale con un processo sottrattivo o formativo, la manifattura additiva digitale crea oggetti aggiungendo diversi strati di materiale sulla base di un modello digitale REALTÀ AUMENTATA Con il termine “realtà aumentata” si intende una tecnologia che consente ai lavoratori di accedere ad informazioni digitali e di sovrapporle ad immagini reali. Integra il mondo reale senza sostituirlo, posizionandosi nella fascia intermedia tra ambiente fisico e virtuale. Differenza con realtà virtuale? Mi permette di creare un contesto che non esiste la realtà virtuale. La realtà aumentata agisce il contesto e inserisce info in più. Esempio : app che dice i nomi delle montagne A livello industriale permette ad operatori di essere più precisi, efficienti e veloci. INTELLIGENZA ARTIFICIALE INTELLIGENZA ARTIFICIALE L'intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che permette alle macchine di eseguire compiti tipicamente umani, come il ragionamento, l'apprendimento e la risoluzione di problemi. IA debole o ristretta: orientata a compiti specifici IA forte (ancora in sviluppo): capacità simili a quelle umane. Applicazioni dell'IA nei cicli di produzione ▪ Manutenzione predittiva: Prevede i guasti attraverso l'analisi dei dati. ▪Controllo della qualità: Verifica difetti di produzione con algoritmi di computer vision. ▪Ottimizzazione dei processi produttivi: Analisi dei dati per migliorare l'efficienza. ▪Gestione della catena di fornitura: Previsione della domanda e ottimizzazione degli inventari. ▪Robotica autonoma: Automazione di attività ripetitive (assemblaggio, imballaggio). ▪Gestione energetica: Riduzione dei consumi energetici. ▪Produzione adattiva: Flessibilità nella personalizzazione dei prodotti. Inquinamento L’industria è quella che prima di tutto, insieme ai comportamenti die consumatori, si parla di impatti ambientali, sociali ed economici. Inquinamento e progresso tecnologico n Sviluppo di tecnologie più sofisticate ha portato a un drastico aumento dell’inquinamento. n Consumo di risorse naturali ed energetiche è aumentato in modo drastico. n Le emissioni di gas serra, come anidride carbonica, e altre sostanze nocive contribuiscono all'inquinamento di aria, acqua e suolo. n Settori chiave come i trasporti e l'industria agricola hanno un ruolo cruciale nelle emissioni di CO₂, ossidi di azoto e metano. Approccio end-of-pipe Gestione dell'inquinamento a valle del processo produttivo, senza pianificazione preventiva. Gli interventi mirano a ridurre l'impatto solo dopo la sua generazione. Basato sul concetto di diluizione: l'inquinante viene disperso nell'ambiente fino a quando la natura non può più assorbirlo. imiti del metodo: il bioaccumulo (es. mercurio nei pesci) evidenzia come la diluizione non sia efficace per sostanze non assorbibili dalla natura. Limiti del metodo: sostanze introdotte dall'uomo, come la plastica, non sono assorbibili dalla natura. Bioaccumulo: fenomeno opposto alla diluizione, con accumulo di sostanze pericolose nei tessuti biologici (es. mercurio nei pesci). Approccio preventivo e economia circolare Pianificazione preventiva del trattamento di scarti e rifiuti per definire anticipatamente il loro destino finale Favorisce l'economia circolare e l'uso degli scarti come materie prime secondarie. Riduzione del consumo di risorse e delle emissioni nocive grazie a tecnologie green. Energie rinnovabili, veicoli elettrici e tecnologie intelligenti contribuiscono alla sostenibilità. Esempi tecnologie pulite Energie rinnovabili: Derivano da fonti naturali che si rigenerano rapidamente (solare, eolica, idraulica, geotermica). Tecnologie come pannelli solari e turbine eoliche permettono di convertire questa energia in elettricità e calore. Tecnologie intelligenti (IoT): ottimizzazione dell’efficienza con sistemi intelligenti (illuminazione, termostati). Veicoli elettrici o ibridi: Alimentati da motori elettrici con batterie ricaricabili, evitano emissioni di CO₂ e gas serra. Tecnologie Direct Air Capture: Catturano CO₂ direttamente dall'aria. Ancora in fase di sviluppo, ma promettenti per gestire le emissioni da fonti diffuse.