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Summary

Questi appunti trattano della Costituzione italiana, descrivendone la struttura ed i principi fondamentali. Vengono analizzate le diverse forme di costituzione e le loro caratteristiche.

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LA COSTITUZIONE CAP. 4 LA COSTITUZIONE arriva quando si maturano una serie di diritti da mettere al sicuro = insieme di principi e valori, rapporti con i cittadini ("diritti") e linee di organizzazione. Insieme di valori che tengono insieme una società. Quei valori strutturano poi tutto il r...

LA COSTITUZIONE CAP. 4 LA COSTITUZIONE arriva quando si maturano una serie di diritti da mettere al sicuro = insieme di principi e valori, rapporti con i cittadini ("diritti") e linee di organizzazione. Insieme di valori che tengono insieme una società. Quei valori strutturano poi tutto il resto (gerarchia). Ogni paese ha una costituzione: - Costituzione in senso materiale e formale (scritte e non) - Il ruolo dell'interpretazione DISTINZIONE TRA COSTITUZIONI - Costituzioni liberali: lo stato garantisce e tutela i diritti degli individui. Tese a fissare libertà e limiti al potere. - Costituzioni socialiste: lo stato mira a una trasformazione dell'assetto economico che abolisca la proprietà privata. Le garanzie che dà lo stato devono diventare regole e si deve sopprimere la proprietà privata. - Costituzioni democratico sociali: lo stato assicura i diritti e si impegna attivamente a una trasformazione della società (uguaglianza da formale a sostanziale) in certi limiti (legalità e mantenimento del libero mercato). Mettono dentro anche i diritti sociali (diritto di...) Es: Quella inglese ha il compito di determinare gli assetti del potere. DA DOVE VENGONO QUESTI VALORI? Ci sono momenti storici in cui una comunità ha bisogno di mettere nero su bianco quali sono i valori che li tengono insieme. Quei valori sono perduranti, ovvero tendono a restare nel tempo. Nel nostro caso, la costituzione nei primi 12 articoli fondamentali non si può cambiare e inoltre non si tocca la forma repubblicana, non si torna alla monarchia. Se si fossero presi come articoli fondamentali i valori della fede cattolica non avrebbe dato delle scelte alla maggioranza, non avrebbe permesso di interpretarla. Ogni giorno la maggioranza sceglie quale valore mettere davanti ad altri. Rappresenta il conflitto, ma non lo risolve (se ne occupa il parlamento, il consiglio regionale, il comune...). STATUTO ALBERTINO (1848) Statuto albertino (1848): per colpa della Rivoluzione francese, in tutta Europa si vuole scrivere una costituzione per mettere per iscritto i valori della società. Carlo Alberto cede lo statuto albertino per via dei moti del 48 in tutta Italia. La prima costituzione è concessa dal sovrano. CARATTERI FORMALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA - Scritta - Rigida (=meccanismo particolarmente complessa da modificare) - Lunga - Aperta/elastica - Programmatica (come promessa) invece, lo statuto albertino era flessibile, il sovrano aveva la possibilità di toglierla e modificarla. È data agli italiani come un regalo in nome di Dio e del re. LA STORIA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE Nel 1943 il regime fascista inizia ad accusare i colpi sotto il conflitto della guerra e i fascisti iniziano a rinnegare Mussolini. Si inizia a trattare l'armistizio. Questo fa imbufalire i nazisti che lo liberano. L'esercito italiano si ritrova indeciso e scatta la resistenza, molti italiani iniziano a combattere contro i fascisti e i nazisti. Il fatto che gli italiani insorgano in armi ha fatto sì che gli alleati angloamericani ci permettessero di scrivere la costituzione da soli. C'è un governo provvisorio e nel ‘46 si va alle elezioni, dove votano le donne e tutti i maggiorenni: LA STORIA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE 2 referendum monarchia o repubblica. Il nord vota in massa la repubblica e prevale. Partito che vuoi nell'assemblea che scriverà la costituzione, chi vuoi che ti rappresenti nell'assemblea costituente. Una buona affermazione del partito popolare (cattolici), delle forze di sinistra (socialisti) e quelli più liberali e conservatori. Queste sono le tre forze che hanno fatto la resistenza. Si scrive la costituzione rigida, lunga (oltre ai principi e i diritti abbiamo le regole base con cui funzionano le nostre istituzioni), aperta/elastica (=è interpretabile, è scritta in un modo per cui i conflitti sono gestibili e interpretabili dal parlamento + non ci si limita ai diritti inclusi in essa, ma ci si apre a ulteriori interpretazioni), programmatica (la costituzione non nasce subito, è una promessa continua da mantenere. Es: il diritto alle cure era in programma. Concetto usato per ritardare diversi diritti e questi ha portato ad alcuni guasti. È vero che è un programma che non si avrà mai) PRINCIPI FONDAMENTALI I primi 12 articoli si chiamano principi fondamentali e non si cambiano. - PARTE 1: diritti e i doveri dei cittadini (da 13 a 54) - PARTE 2: ordinamento della repubblica (da 55 a 139) Es: art. 2 è una porta aperta sul futuro "la repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" =la costituzione è aperta a riconoscere tutti i diritti che verranno. Negli anni la corte costituzionale ha ricompreso nell'articolo 2 nuovi diritti. I PRINCIPI FONDAMENTALI Democratico: il potere di fonda sul consenso (sovranità popolare) - Principio di maggioranza - Garanzia per le minoranze - Trasparenza dei processi decisionali - Tutela libertà civili - Condizioni per una effettiva partecipazione Personalista: lo stato è per la persona, la sfera dell'individuo è invalicabile Pluralista: le formazioni sociali, loro diritti e quelli dell'individuo in esse Lavorista: il lavoro come strumento di valorizzazione dell'individuo GENERAZIONE DEI DIRITTI Libertà negative/diritti di libertà (dallo stato – stato monoclasse) ---> La prima generazione dei diritti è tipica dello stato liberale, si scrive una costituzione per limitare il potere del sovrano. Libertà/diritti politici (nello stato – stato pluriclasse) ---> Quando le classi iniziano a moltiplicarsi, è attraverso il voto e la rappresentanza nel parlamento che diventa importante. Libertà positive/diritti sociali (mediante lo stato – stato pluriclasse) ---> Libertà di... richiedono la presenza dello stato, che stia accanto. DIRITTI SOGGETTIVI PUBBLICI libertà della prima fase che chiedono autonomia dell'individuo Libertà personale Di domicilio Libertà e segretezza della corrispondenza Libertà di circolazione, soggiorno, espatrio, emigrazione Libertà di associazione Libertà di riunione Libertà di religione Libertà di manifestazione del pensiero Libertà di insegnamento e della scienza Libertà di impresa Libertà di sciopero DIRITTI INVIOLABILI - ART.2 “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. DIRITTI INVIOLABILI La Costituzione italiana si basa sul principio che la Repubblica sia fondata sul lavoro e che la sovranità appartenga al popolo, il quale la esercita attraverso i propri rappresentanti. I diritti sono considerati insiti nelle persone e la Repubblica ha il compito di riconoscerli e garantirli, rendendoli difendibili davanti alla legge. I doveri dei cittadini includono la difesa della patria, il pagamento delle tasse, il mantenimento e l'educazione dei figli, e la fedeltà alla Repubblica. Diritti e doveri devono avere pari importanza: se uno prevalesse sull'altro, si rischierebbe un'anarchia o un'autorità opprimente. Le libertà individuali sono garantite sia a livello personale sia all'interno di formazioni sociali. Ogni diritto implica anche la possibilità di rinunciare ad esso, come ad esempio la libertà di esprimere il proprio pensiero implica il diritto di rimanere in silenzio. I diritti inviolabili dell'uomo sono garantiti dalla Repubblica e non possono essere negati. DIRITTI INVIOLABILI - ART. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” DIRITTI INVIOLABILI Nei suoi due commi afferma che siamo tutti uguali davanti alla legge. Due facce dell'uguaglianza: primo comma è l'uguaglianza liberale: tutti siamo formalmente uguali davanti alla legge. L'artificio per cui la legge ci considera tutti uguali. Per la legge non ci sono criteri di discriminazione in partenza. Le leggi servono a cambiare il modo in cui il mondo va, perché discrimina. Il testo tratta dell'articolo 3 della Costituzione italiana, che afferma il principio di uguaglianza. Viene spiegato come il primo comma rappresenti l'uguaglianza formale, di ispirazione liberale, che considera tutti uguali davanti alla legge senza discriminazioni iniziali. Il secondo comma introduce invece l'uguaglianza sostanziale, di ispirazione sociale, che richiede un intervento attivo dello Stato per rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo delle persone e la loro partecipazione alla vita del paese. L'obiettivo è garantire a tutti le stesse opportunità di istruzione, assistenza e cura.

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