QUADRO LINGUISTICO-LETTERARIO 2 Secondo Cinquecento e Seicento PDF
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This document provides an overview of Italian literature and art during the later 16th and 17th centuries, particularly focusing on the Mannerist and Baroque styles. It details the key characteristics of each movement and discusses influential figures and works.
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## QUADRO LINGUISTICO-LETTERARIO ### 2 Secondo Cinquecento e Seicento Il periodo tra la seconda metà del Cinquecento e il Seicento si contraddistingue per una marcata tendenza all'innovazione che si manifesta nel manierismo e nel barocco. * Il manierismo, stile tipico della seconda metà del Cinqu...
## QUADRO LINGUISTICO-LETTERARIO ### 2 Secondo Cinquecento e Seicento Il periodo tra la seconda metà del Cinquecento e il Seicento si contraddistingue per una marcata tendenza all'innovazione che si manifesta nel manierismo e nel barocco. * Il manierismo, stile tipico della seconda metà del Cinquecento, reinterpreta i modelli classici attraverso un'inquieta e moderna sensibilità: ne è espressione paradigmatica la Gerusalemme liberata. * Il barocco, che si sviluppa nel Seicento, rifiuta invece i modelli classici e ogni tipo di regola e si caratterizza per la ricchezza di ingegnose metafore volta a stupire il lettore. Opera emblematica del nuovo gusto è il poema *Adone* di Marino, che contrappone ai temi e ai valori dell'epos la seduzione sensuale. Alla decadenza dell'epica si contrappone l'emergere di un nuovo genere, il romanzo, destinato nel tempo a dominare il panorama letterario. In ambito linguistico l'aspetto più significativo è la scelta di Galileo e di altri scienziati a lui vicini di fare del volgare la lingua della scienza nascente. ### La crisi dell'armonia rinascimentale. Il manierismo e il barocco #### Trasgressione manieristica A metà del Cinquecento e il Seicento si riscontra un mutamento nell'arte e nella letteratura rispetto al periodo rinascimentale che corrisponde a un nuovo modo di vedere la realtà. Per definire tale nuova visione e la sua traduzione artistica si impiegano le categorie critiche di manierismo e di barocco. #### Manierismo Manierismo è un termine di uso relativamente recente impiegato prima in ambito artistico, e in seguito anche letterario. Deriva da *maniera*, parola utilizzata da Giorgio Vasari per indicare lo stile personale di alcuni grandi artisti, come Raffaello e Michelangelo). In ambito artistico il manierismo si sviluppa all'incirca a partire dal secondo decennio del Cinquecento, fino agli anni Settanta-Ottanta dello stesso secolo, ed è proprio di pittori come Pontormo, Rosso Fiorentino, Tintoretto, El Greco, che, pur ispirandosi ancora al principio di articolazione cinquecentesco, si discostano dall'equilibrio e dall'armonia rinascimentale. Per esempio, imitando Raffaello e Michelangelo, i pittori manieristi ne esasperano le caratteristiche salienti, come la forza plastica e la statuarietà delle figure michelangiolesche, o l'eleganza raffinata di Raffaello. È piuttosto recente, e non ancora universalmente adottata, l'estensione della categoria di manierismo alla letteratura, per scrittori come Tasso, Cervantes e Shakespeare, non rifiutano le regole e i modelli classici, ma li interpretano in modo originale e innovativo, alla luce di una moderna inquieta sensibilità. Ne è un esempio la *Gerusalemme liberata*, tipica opera manieristica che, pur riprendendo i modelli classici dell' *Eneide* e dell' *Iliade*, è lontana dall'armonia rinascimentale. #### Ingegno * meraviglia * metafora * commedia dell'arte * barocco * poema eroicomico ### Le novità del barocco Le peculiarità manierismo sono accentuate nel barocco, che, abbandonando il principio di imitazione, rivendica un'assoluta indipendenza da qualunque modello. La vera regola del barocco, come afferma il poeta Marino, è «saper rompere le regole». Tipiche dell'arte barocca – in architettura, in pittura, e anche in letteratura – sono la grandiosità dell'insieme e la ricchezza dei particolari, che si moltiplicano smisuratamente, con l'effetto di sovraccarico tipico di questo stile: l'arte barocca vuole dare l'idea di uno spazio infinito, che evoca i nuovi, illimitati orizzonti aperti dalla rivoluzione cosmologica. In particolare, nella letteratura, il barocco è ben esemplificato da Giambattista Marino per il suo stile enfatico e ridondante, e le sue continue riflessioni. Dal punto di vista sociale, mentre il manierismo è ancora legato alle convenzioni mentali e a un pubblico elitario e raffinato, il barocco si rivolge a un'utenza più vasta, essendo lo stile adottato dalla Chiesa controriformista, e in particolare dai gesuiti, per i suoi effetti spettacolari, adatti a coinvolgere emotivamente le masse. #### Il termine “barocco” Utilizzato a partire dal Settecento, con accezione negativa, il termine barocco ha una storia complessa: due sono infatti le etimologie da cui sembra essere derivato. * La prima rinvia al portoghese *barroco*, che indica una perla di forma asimmetrica, bizzarra e irregolare, che presenta quindi i caratteri tipici dell'arte e dell'architettura del Seicento: per descrivere gli effetti d'irregolare deformazione di una facciata barocca, il critico francese Rousset la paragona a una facciata rinascimentale riflessa in un'acqua mossa, in cui le superfici si gonfiano e si scavano, i frontoni si spezzano, le colonne diritte divengono ritortili. * Alla prima etimologia del termine, se ne sovrappose una seconda, più recente, riferente all'ambito semantico del sillogismo medievale. Il sillogismo è un ragionamento logico, corretto, ma che può condurre a conclusioni errate. All'etimologia che riguardava l'aspetto esteriore, se ne sarebbe poi posta una riferita a un atteggiamento mentale bizzarro e apparentemente irrazionale. ### La poetica dell'“ingegno” e della “maraviglia” #### La teorizzazione dello stile barocco Nel Seicento, la più nota opera sulla poetica barocca è *Il cannocchiale aristotelico* di Emanuele Tesauro (Torino 1592-1675), sacerdote dell'ordine dei gesuiti, poi precettore alla corte sabauda. Ammiratore del Marino e del nuovo stile barocco, nel *Cannocchiale aristotelico* (pubblicato in edizione definitiva nel 1670) Tesauro ne definisce i tratti fondamentali, individuando nell'ingegno la qualità caratteristica dei poeti del nuovo stile, capaci di cogliere nessi inediti nel reale. Il titolo del trattato di Tesauro, *Il cannocchiale aristotelico*, è appunto, esso stesso, "ingegnoso", perché collega due elementi apparentemente incompatibili: le dottrine retoriche aristoteliche e il cannocchiale, strumento simbolo della rivoluzione scientifica anti-aristotelica. #### La metafora barocca La metafora è stata sempre presente nelle opere letterarie, in particolare nella poesia. Prima del barocco, tuttavia, i poeti seguivano i precetti retorici di Aristotele, che raccomandava di non utilizzare metafore fondate su elementi troppo distanti fra loro, perché sarebbero apparse forzate. I poeti barocchi invece non si pongono più limiti nella creazione di ardite e stravaganti metafore (ad esempio il poeta Tommaso Stigliani definisce la luna come una «celeste frittata»). Nella creazione di metafore originali i poeti barocchi esibiscono dunque una sfrenata originalità e un'abilità virtuosistica, come mostrano i versi del più famoso dei poeti barocchi italiani, Giambattista Marino. Per il Tesauro, componente chiave del nuovo stile è la figura retorica della metafora, che egli considera come un illusionistico «teatro di meraviglie», capace di mostrare aspetti nuovi e inconsueti della realtà e di creare così un particolare piacere, originato dalla sorpresa.