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Summary

These notes provide a summary about the formation of political states, featuring concepts such as territory, people, and sovereignty. They briefly explore different political ideologies like liberalism, socialism, and totalitarianism.

Full Transcript

###### **5Lo stato** Lo stato può essere *definito* come: - Lo stato è un territorio che può avere confini primari (naturali) o secondari (artificiali). Come ordine politico lo stato ha politica interna, riguarda i cittadini, ed esterna, relazioni con l'estero. Lo stato in senso moderno nasce...

###### **5Lo stato** Lo stato può essere *definito* come: - Lo stato è un territorio che può avere confini primari (naturali) o secondari (artificiali). Come ordine politico lo stato ha politica interna, riguarda i cittadini, ed esterna, relazioni con l'estero. Lo stato in senso moderno nasce (trattato di Westfalia, 1648) intorno al 17 secolo, dopo la guerra dei 30 anni, come risposta a tutte le monarchie che c'erano prima e alla frammentazione che ne deriva. Il fine dello stato è occuparsi dei cittadini, svolge la funzione di stato sociale. Il termine stato può assumere diversi significati a livello giuridico: - - Caratteri specifici di uno stato moderno: - - - - - - Gli elementi costitutivi sono: *territorio, popolo e sovranità* Il *territorio* di uno stato è la porzione di terra, delimitata da confini, su cui esso esercita la propria autorità. I confini delimitano l'estensione di una regione geografica o di uno stato e possono essere naturali o convenzionali. Se uno stato confina con il mare, il suo territorio comprende una parte di esso. Il confine delle acque nazionali è fissato in 12 miglia marine (circa 22 km) Il popolo italiano sono coloro che appartengono ad uno stato per un legame di cittadinanza, la popolazione comprende tutte le persone che sono presenti su uno stato in un determinato momento. La cittadinanza è: - Il riconoscimento della cittadinanza può basarsi su due criteri: - - Secondo la normativa italiana si diventa cittadini italiani per: 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. In alcuni casi è possibile essere privati della cittadinanza. Ciò può avvenire solamente per rinuncia (art.22). **Gli stranieri** L'articolo 10 della costituzione stabilisce che la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Il trattato di Maastricht del 1992 ha istituito la cittadinanza dell'**UE**, in base alla quale ogni cittadino dell'Unione ha il diritto sia di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri. Per quanto riguarda i **cittadini extracomunitari**, in base alla legge il Presidente del Consiglio definisce ogni anno le *quote massime di stranieri* da ammettere nel territorio. L'ingresso nel territorio italiano è consentito solo allo straniero in possesso di *passaporto valido e visto d'ingresso*. Entro otto giorni dall'ingresso deve richiedere il *permesso di soggiorno* e dopo sei anni di permanenza può ottenere la carta di soggiorno. L'Italia nei confronti dei profughi appronta una politica di accoglienza che si basa sul principio di una loro equa distribuzione tra i vari Comuni. Il sistema purtroppo non è purtroppo pienamente efficiente, si parla in proposito di un problema migratorio. Il concetto di **sovranità** implica che non esiste alcun potere superiore a quello dello **stato**, che - In base a questo principio lo Stato si trova a essere titolare del monopolio della forza. La sovranità dello Stato si manifesta tradizionalmente attraverso l'esercizio dei seguenti poteri: - - - ###### **La formazione dello Stato** Durante i primi decenni del Quattrocento si verificarono mutamenti che favorirono la creazione dello **Stato moderno**. Gli ordinamenti monarchici che si erano formati nell\'Europa feudale erano ancora molto diversi da quelli identificabili nel concetto specifico di \"Stato\". Mancava, in sostanza, il carattere peculiare dello Stato moderno, cioè la **piena sovranità statale**, l\'indipendenza degli Stati da ogni autorità superiore. Nel XV secolo, in particolare all\'epoca dei principati, si ebbero i primi apporti significativi alla costruzione del concetto di Stato, che provennero da uomini di cultura particolarmente dotati nell\'arte della politica. Tra questi ebbe grande importanza [Niccolò Machiavelli] politico e letterato fiorentino vissuto tra il 1469 e il 1527. Machiavelli pone al centro delle proprie riflessioni la tutela e il rafforzamento dello Stato, che si devono ottenere a ogni costo, prescindendo dagli interessi dei singoli individui. Assicurare la salvezza della patria minacciata è un obiettivo che deve prevalere su qualunque altro e che si deve perseguire con ogni mezzo. L\'analisi politica di Machiavelli ebbe per oggetto tutti i fattori che in qualche modo potevano contribuire al potenziamento dello Stato, compresi il ricorso alla forza, agli inganni, agli omicidi. Non c\'è spazio per la morale, ma solo per la ragione politica. Il primato della ragion di Stato sulla morale fu una delle maggiori novità del suo pensiero. - - In definitiva, se esaminiamo il pensiero di Machiavelli nei suoi vari aspetti, possiamo concludere che, con esso, al [primato della morale venne sostituito quello della politica]. ###### **La formazione delle monarchie assolute** Lo Stato in senso moderno nacque con le monarchie europee del XV e del XVI secolo, che erosero i poteri feudali concentrando l\'autorità in un unico organo e dando vita al monopolio della forza da parte di un apparato centralizzato. Si affermò lo Stato sovrano, caratterizzato da unità amministrativa e rafforzamento dell\'autorità del re rispetto alle antiche autonomie feudali. Il tipo di Stato che si affermò con le monarchie europee prese il nome di [Stato assoluto], in riferimento al potere del re che era appunto assoluto. [Nello Stato assoluto lo Stato si identifica nel sovrano, che è titolare esclusivo dei poteri.] Tutti i poteri statali si concentrano nella persona del sovrano, considerato il rappresentante di Dio in Terra, con il compito di assicurare l\'ordine e la giustizia terrena. In questo modello non era lasciato nessuno spazio ai diritti dei cittadini, che venivano considerati semplici sudditi. Caratteri dell'assolutismo: - - - - - Inizialmente lo Stato assoluto si caratterizzò per l\'identificazione del sovrano con lo Stato (Stato patrimoniale): non vi era distinzione tra il patrimonio dello Stato e quello del re. Verso la fine del XVIII secolo, si affermò la distinzione tra Stato e sovrano: il re non godeva più di un potere assoluto sui sudditi, ma era anch\'egli subordinato allo Stato; inoltre il patrimonio del sovrano e quello statale erano separati. - Inoltre, l\'autorità del sovrano doveva assicurare il benessere della collettività: si parla, in questo secondo senso, di Stato di polizia, ovvero un \"sistema con il quale si governa bene una città\". Durante l'assolutismo illuminato furono abolite la tortura e la pena di morte. ###### **Hobbes** L\'analisi dello Stato fu al centro del pensiero del filosofo inglese Thomas Hobbes, che partì dalla considerazione che esiste una condizione naturale per cui ogni uomo è guidato da passioni di natura egoistica che lo pongono in conflitto con gli altri e lo portano a utilizzare l\'astuzia e la forza per far prevalere i propri diritti. Una situazione del genere impedisce la nascita di forme di aggregazione sociale. Ecco allora, secondo Hobbes, la necessità per gli uomini di uscire da questo stato originario per consentire la conservazione della specie: ciò è reso possibile tramite il ricorso alla ragione che permette di trovare la strada per un accordo pacifico con le altre persone. Grazie a questo distacco dalle pure energie passionali a favore della ragione comune, gli uomini si uniscono in una sola persona, il **Leviatano** (il mostro benefico di cui si parla nella Bibbia, nel libro di Giobbe), i cui poteri sono infinitamente superiori a quelli dei singoli esseri che, lo compongono. Il Leviatano corrisponde allo Stato e riceve dagli uomini l\'incarico di usare qualsiasi altro strumento si riveli utile al perseguimento della pace e della difesa del territorio. In sostanza, la costruzione del Leviatano corrisponde a un patto sociale tramite cui si dà vita allo Stato, organismo in grado di proteggere gli individui e procurare la pace in cambio di obbedienza assoluta. Lo Stato secondo Hobbes corrisponde a quello che si era delineato con l\'assolutismo illuminato. Per lui, il sovrano deve fare tutto quanto possibile per il bene dei sudditi. ###### **Locke** Anche il filosofo inglese John Locke (1632-1704) crede nell\'esistenza di un ordine naturale dell\'umanità, ma, mentre per Hobbes esso corrisponde a una realtà di passioni egoistiche e prevaricatrici, per Locke si tratta di una **condizione di uguaglianza e di libertà**. Occorre pertanto proteggere questi valori naturali e, a tal fine, sono necessarie [3 condizioni]: **1**. l\'esistenza di leggi che stabiliscono il confine tra il bene e il male; **2**. l\'attività di giudici per applicare le leggi; **3**. una forza coercitiva in grado di far rispettare le sentenze dei giudici. - Come fondamento della società civile è dunque necessario il consenso degli individui, occorre affidarsi alle decisioni della maggioranza: ogni persona deve accettare di individuare nelle scelte prese dalla maggioranza la via migliore per assicurare gli interessi di tutti. Nasce il concetto di Stato come frutto del contratto sociale e legittimato dal libero consenso degli individui: il suo ruolo fondamentale è quello di tutelare i diritti civili. Gli individui che si sono uniti nel patto comune devono individuare le vie più idonee per dar vita a buone leggi e per farle poi rispettare. - Occorrerà prevedere anche un quarto potere, che Locke chiama federativo, corrispondente alla gestione dei rapporti con gli altri Stati. - Nel caso in cui i governanti utilizzino in modo dispotico i loro poteri, va riconosciuto al popolo il diritto di resistenza. ###### **Dallo Stato liberale allo Stato moderno** Montesquieu pubblica nel 1748 lo spirito delle leggi, in cui espresse la convinzione della necessità, al fine di un buon governo, della separazione dei poteri dello Stato. Si interroga innanzitutto su che cosa sono le leggi, dandosi come risposta che esse coincidono con i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose. Secondo lui esistono, prima delle altre, le leggi di natura. Esse derivano dalla costituzione degli esseri umani e in ordine di importanza corrispondono: - - - - - Esistono poi le leggi positive, stabilite dallo Stato per regolare la vita sociale. Sono volte a regolare i rapporti tra le persone e tra governo e governato. Successivamente svolge un'analisi sulle possibili forme di governo, egli individua: - - - La suddivisione dei poteri avviene in: - - ###### **ROUSSEAU e lo Stato del popolo** Rousseau nasce a Ginevra nel 1712, è considerato uno dei massimi esponenti dell'Illuminismo. Il suo pensiero basato sull\'uguaglianza ebbe un ruolo ispiratore della Rivoluzione francese. Secondo Jean Jacques nello Stato di Natura l'uomo è un essere selvaggio, lo definisce come uomo neutro, quindi non ha né vizi né virtù e non capisce la differenza tra bene e male; possiede però la pietà nei confronti degli altri esseri umani. L'uomo esce da questo stato quando capisce che deve trovare risposte ai propri bisogni, in questo processo sviluppa l'intelletto e si verifica un progressivo perfezionamento della ragione. Solo qui nasce il primo concetto di società. - Siccome l'uomo è libero, il suo potere non deriva da Dio, ma da gli altri uomini. Si delinea pertanto un [corpo politico], che corrisponde allo Stato, che deve avere come priorità la tutela e dei beni e dei valori dei cittadini. Vantaggi legati all'unione sociale: - - - - Nella produzione legislativa bisogna tener conto delle dimensioni dello stato (essere governato in maniera agevole) e il tempo (evitare di imporre norme in condizioni di precarietà e difficoltà). Il potere esecutivo deve essere nelle mani del popolo, a un corpo particolare e ristretto, eletto e legittimato dal popolo, che dovrà operare secondo i valori. Alla base delle sue riflessioni troviamo il principio della sovranità popolare e da tutto ciò traspare un ideale di democrazia. *Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino* è un testo giuridico elaborato nel corso della rivoluzione francese (a Versailles nel 1789), prende spunto dalla rivoluzione Americana (04/07/1776) e dalle idee di Locke e Rousseau. Si sottolinea come la sovranità non arriva da Dio, ma dal popolo. E che lo scopo della politica è il miglioramento delle condizioni dei cittadini. ###### **TOCQUEVILLE: liberalismo e democrazia** Alexis de Tocqueville ( 1805-1859), nella sua vita fa una prolungato soggiorno negli Stati Uniti, dove scopre che la fonte del potere è il popolo. Realizza l'importanza della democrazia. Perché la democrazia funzioni è necessaria la presenza di: 1. 2. 3. Individua anche un [pericolo] della democrazia: il dispotismo democratico. = non vanno solo emanate le leggi, ma deve essere educato il popolo ###### **Lo stato liberale e la sua crisi** [Lo stato liberale si basa sulla ripartizione dei poteri tra organi differenti e riconosce le libertà fondamentali dei cittadini. ] I principi fondamentali a cui si ispirò questa forma di Stato furono: - - - I diritti dei cittadini trovarono riconoscimento in una Costituzione scritta, per tale ragione lo Stato liberale è uno Stato di diritto. Lo Stato liberale fu uno Stato elitario: le posizioni di privilegio non avevano carattere ereditario, ma appartenevano alla borghesia, a cui si poteva liberamente accedere. Divisione dei poteri: - - - Lo Stato liberale si fonda sulla fiducia assoluta nella piena libertà economica. Inoltre si riteneva che esistesse un equilibrio spontaneo del mercato (la domanda globale era sempre in grado di adeguarsi all'offerta). ###### **Le ideologie socialiste: Saint-Simon e Marx** Le origini dello Stato socialista vanno individuate all'inizio dell'800, quando nacque il **socialismo**. Questo movimento era profondamente *critico nei confronti del sistema capitalista.* Inizialmente si affermò la corrente del **socialismo utopistico**, chiamata così perché si limitò a denunciare le ingiustizie del capitalismo senza però arrivare a formulare concrete proposte alternative - Secondo Saint-Simon la società a lui contemporanea è male organizzata, dunque è opportuno riuscire a realizzare una società basata su una cultura socialmente utile, fondata sul lavoro di tutto e sulla prosperità industriale. Con le opere di Karl Marx si affermò il **socialismo scientifico**, il quale, al di là della critica al capitalismo, propone idee rivoluzionarie rispetto al sistema capitalista. Secondo Marx è inevitabile la lotta di classe tra i lavoratori (sfruttati) e i datori di lavoro (sfruttatori). Un ulteriore problema era il fatto del **plusvalore**, la differenza tra il valore dei beni prodotti e il salario dei lavoratori. Il filosofo tedesco ritiene inevitabile una rivoluzione dei lavoratori, per togliere la concentrazione dei mezzi di produzione ai capitalisti. Una volta ottenuto il potere, il proletariato avrebbe instaurato un breve periodo di dittatura, con lo scopo di porre una società giusta e senza classi: la società comunista. ###### **Lo stato socialista** Le idee di Marx furono alla base della Rivoluzione Russa del 1917, che determinò l\'affermazione dello stato socialista e del sistema economico collettivista. La rivoluzione fu promossa dai bolscevichi (corrente estremista partito socialdemocratico). - - - - Tra i primi provvedimenti ci fu il decreto sulla terra (abolì ogni proprietà privata) Successivamente le banche vennero nazionalizzate e su tutte le imprese con + di 5 dipendenti viene imposto il controllo dei Soviet. = sistema economico collettivista e poi **stato socialista**. - Totale abolizione dell'iniziativa economica privata in nome della statalizzazione dell'economia, gestita secondo il criterio della pianificazione. Lo Stato Socialista, politicamente, si caratterizza per alcuni elementi: - - - ###### **Lo Stato Totalitario** La crisi dello stato liberale portò all'affermazione di alcune ideologie nazionaliste: - Le prime ideologie nazionaliste iniziano a formarsi fine '800 inizio '900, iniziano a diffondersi ideali patriottici, l'esaltazione dei valori nazionali, la giustificazione della guerra, atteggiamento di superiorità e disprezzo verso gli stranieri. - [Lo **stato totalitario** è una forma di Stato in cui il regime controlla ogni tipo di potere ed è presente un'ideologia esclusiva, che aspira al dominio totale di tutti gli ambiti della società]. Cause: - - - - L'obiettivo primario dei regimi totalitari è quello del consenso politico. A tal fine i regimi si avvalgono ampiamente della propaganda, per indottrinare gli individui, e il terrore, con la repressione violenta di ogni forma di dissenso. La propaganda ideologica venne diffusa in ogni ambito vitale del popolo. Lo Stato totalitario si caratterizza per la concentrazione nella persona del capo dei poteri e di tutte le funzioni pubbliche. Si assiste all'eliminazione delle liberi elezioni e alla drastica limitazione dei diritti di libertà dei cittadini. Questo ultimo carattere dà spesso origine a persecuzioni di ampie fasce della popolazione. ###### **Il fascismo** Dopo la prima guerra mondiale, l'Italia visse un periodo di grande debolezza sia economica sia sociale. In questo clima di malcontento e di divisioni, il gruppo capeggiato da Mussolini si propose di stabilizzare la situazione del paese attraverso una reazione autoritaria: le squadre d'azione. Nel 1922, in seguito al successo della marcia su Roma, una manifestazione organizzate dal Partito nazionale fascist (PNF) Vittorio Emanuele II diede a Mussolini l'incarico di formare il Governo. Dopo un avvio apparentemente moderato, il fascismo rivelò il suo lato totalitario con una serie di provvedimenti: - - - - - - L'intesa con l'alleato tedesco, sancita nel 1936, indusse il Governo fascista a emanare le leggi razziali contro gli ebrei nel 1938. nel 1940 l'Italia entrò in guerra alleata con la Germania, il 25 luglio del 1943 Mussolini fu sfiduciato dal Gran consiglio del fascismo. ###### **Il Nazismo** Anche in Germania,si verificò una grave crisi economica che provocò, oltre sei milioni di disoccupati. Il malcontento popolare e la debolezza dei governi, in particolare di quelli che si erano affermati con la Repubblica di Weimar, favorirono la diffusione di un forte sentimento nazionalistico. Il Partito nazista, nato nel 1920 con il nome di Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, sotto la guida di Adolf Hitler. Tra i suoi principali obiettivi figuravano, rivendicazioni nazionaliste intrise di razzismo e di antisemitismo. Hitler fu nominato Cancelliere, cioè Capo del Governo, nel 1933 e, trasformò la Germania in una dittatura: vennero soppresse le principali libertà civili; vennero sciolti i sindacati e tutti i partiti politici; il potere legislativo, formalmente affidato al Parlamento, fu di fatto gestito da uffici esecutivi del Governo sotto la direzione di Hitler. Fu introdotto il principio per cui il Führer era fonte di ogni legge e di ogni diritto. Propaganda, terrore e antisemitismo fecero da sfondo a una delle dittature più feroci del XX secolo. L\'odio verso il popolo ebraico, additato come responsabile di tutte le sofferenze della Germania, esplose con virulenza, traducendo in tragica realtà il pensiero che Hitler aveva manifestato nell\'opera Mein Kampf (\"La mia battaglia\"), scritta durante il periodo trascorso in carcere dopo un fallito colpo di Stato (1923). Secondo Hitler gli ebrei cercavano con ogni mezzo di \"inquinare\" la purezza razziale degli ariani, con l\'obiettivo di diffondere il marxismo e di assoggettare le masse al loro potere. In breve tempo furono adottati provvedimenti antiebraici: il primo segnale significativo, fu il boicottaggio nazionale dei negozi ebraici nell\'aprile 1933. In seguito la legge per il ripristino dell\'ordine professionale nel pubblico impiego determinò il licenziamento di migliaia di ebrei, sulla base del fatto che, per aspirare a un lavoro statale, era necessario appartenere alla razza ariana. I non ariani vennero inoltre esclusi dalle attività bancarie, da quelle editoriali e da quelle commerciali. Nel settembre del 1935 vennero emanate le leggi di Norimberga, secondo le quali per essere cittadino tedesco occorreva avere sangue ariano. Gli ebrei persero tutti i diritti civili, nel 1939 si ebbe la loro definitiva espulsione da tutti i settori della società tedesca. Il disegno hitleriano prevedeva l'annientamento fisico degli ebrei, da realizzarsi in tappe: dopo la fase dell\'emarginazione, fu attivata quella della reclusione che fu realizzata attraverso la loro \"ghettizzazione\", cioè il confinamento obbligatorio all\'interno dei quartieri in cui gli ebrei vivevano. A questa seguì la fase dell\'eliminazione, tragicamente attuata nei campi di concentramento in cui i prigionieri venivano obbligati a una vita di stenti e ai lavori forzati in attesa della fine per consunzione o per soppressione nelle camere a gas. I campi di sterminio vennero dotati di sistemi per rendere più rapida ed \"efficiente\" l\'uccisione di grandi masse di uomini e donne: li si chiudeva nelle camere a gas, dove morivano soffocati dal gas tossico Zyclon B, che veniva fatto fuoriuscire dai tubi delle docce; i loro corpi venivano poi distrutti nei forni crematori. ###### **Lo stato democratico** In conseguenza all'esperienza dei totalitarismi si affermò e si diffuse la forma di Stato democratico: - Nello Stato democratico tutti i cittadini partecipano alla vita pubblica e beneficiano dei diritti fondamentali. Sotto il profilo economico si privilegia il sistema di economia mista. In Italia la sovranità popolare è esercitata in modo indiretto, perché i cittadini eleggono i propri rappresentanti politici, che compongono le assemblee rappresentative: la Camera dei Deputati, il senato, il consiglio regionale e comunale. Il parlamento elegge il presidente della repubblica - - Le caratteristiche fondamentali dello Stato democratico sono: - - - - -

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