Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi PDF

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Università San Raffaele Roma

Sara Baldelli

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food biochemistry cereals tubers nutritional value

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These lecture notes provide an overview of food biochemistry, focusing on cereals and tubers. The document covers general aspects of cereals, their cultivation, composition, and the nutritional value of both cereals and tubers.

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Docente Sara Baldelli Lezione Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi Sara Baldelli Cereali: aspetti generali Con il nome di cereali si comprendono diverse specie tutte appartenenti alla famiglia delle Grami...

Docente Sara Baldelli Lezione Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi Sara Baldelli Cereali: aspetti generali Con il nome di cereali si comprendono diverse specie tutte appartenenti alla famiglia delle Graminacee. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 2 di 35 Sara Baldelli Cereali: aspetti generali La coltivazione dei cereali è indirizzata prevalentemente alla produzione di cariossidi che, in quanto ricche in amido, si prestano a fornire gran parte delle calorie necessarie alla dieta umana. Si utilizzano anche i semi di altre famiglie (come Poligonacee, Chenopodiaceae) che per l’elevato tenore di amido sono definite pseudo-cereali. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 3 di 35 Sara Baldelli Cereali: aspetti generali Si distinguono: cereali maggiori: frumento, riso, maiscereali minori: avena, orzo, segale, miglio e sorgo pseudocereali: piantedi famiglie diverse dalle Graminacee i cui semi sono simili per valore nutritivo a quelli dei cereali Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 4 di 35 Sara Baldelli Cereali: coltivazione I principali cereali coltivati sono frumento (duro e tenero), riso, mais, orzo, avena, segale, sorgo e miglio. Frumenti, orzo, avena e segale sono tutte specie con caratteri morfologici, fisiologici ed ecologici assai simili e costituiscono il gruppo dei cereali microtermi, ossia con basse esigenze termiche, che in Italia sono coltivati in prevalenza con ciclo autunno- primaverile. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 5 di 35 Sara Baldelli Cereali: coltivazione Riso, mais, sorgo e miglio costituiscono il gruppo dei cosiddetti cereali macrotermi, che hanno elevate esigenze termiche e svolgono il loro ciclo nel periodo primaverile-estivo, quando quindi le temperature sono sufficientemente elevate. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 6 di 35 Sara Baldelli Composizione chimica dei più importanti cereali (valori medi - g / 100g di sostanza secca) Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 7 di 35 Sara Baldelli Cereali: il frumento Il frumento è una delle principali Da questi dati si comprende l’importanza risorse alimentari dell’umanità. La economica e politica della produzione e commercializzazione del frumento, destinato per produzione mondiale di frumento oltre il 75% all’alimentazione umana, per il 15% si avvicina attualmente ai 600 all’alimentazione animale ed il restante per usi milioni di tonnellate e costituisce non alimentari. circa il 30% della produzione mondiale dei cereali; il frumento rappresenta da solo circa il 17% degli scambi internazionali di prodotti agricoli. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 8 di 35 Sara Baldelli Cereali: il frumento La selezione operata dall’uomo nel corso dei secoli ha riguardato essenzialmente i due principali tipi di frumento, il T. aestivum o frumento tenero e il T. durum o frumento duro; il primo si è diffuso principalmente in aree fresche temperate e con buona piovosità, l’altro grazie alla maggiore tolleranza alla carenza idrica si è sviluppato ed adattato soprattutto ai climi caldo-aridi del Mediterraneo. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 9 di 35 Sara Baldelli Cereali: la struttura La cariosside è il frutto dei cereali. Si distinguono: il pericarpo cruscalo strato aleuronico (ricco di PN) l’endosperma (mandorla farinosa o albume (amido) il germe o embrione (ricco di vitamina E) I cereali sono ricchi di amido (60-80%) perciò hanno una funzione di tipo energetico. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 10 di 35 Sara Baldelli Cereali: la struttura Acqua (8-18%) Glucidi (60-70%) (amido e, in piccola quantità, cellulosa, glucosio, ecc.) Proteine (10-18%): albumine e globulinesi perdono in fase di macinazione gliadina + glutenine glutine (sono a basso valore biologico carenti di lisina) Lipidi (2%): nel germe Sali minerali (1,5-2%): P, Ca, Mg, ecc. Vitamine (tracce): vit. gruppo B nell’albume e vit. E nel germe Fattori antinutrizionali: fitatitannini Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 11 di 35 Sara Baldelli Glutine È un complesso proteico viscoelastico costituito da un insieme eterogeneo di gliadine e glutenine, associate da legami covalenti (disolfuro) e legami non covalenti (idrogeno, ionici), nonché da interazioni idrofobiche È costituito per il 75-85% da proteine, 5-7% da lipidi, 5-10% amido e 5-8% acqua. Nella cariosside di frumento o nella semola/farina il complesso visco-elastico del glutine non è presente; si forma solo in seguito all’idratazione della semola/farina e alla formazione dell’impasto Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 12 di 35 Sara Baldelli Glutine e celiachia Il glutine è responsabile di una patologia complessa, il morbo celiaco o celiachia. La celiachia è un’enteropatia da glutine, caratterizzata da intolleranza permanente al complesso proteico del glutine o meglio alla componente gliadinica dello stesso contenuta nei frumenti, nell’orzo e nella segale. L’assunzione di alimenti contenenti glutine quali pane, pasta, biscotti ecc. determina nel soggetto celiaco una risposta immunitaria abnorme a livello dell’intestino tenue con conseguente infiammazione cronica e progressiva scomparsa dei villi intestinali. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 13 di 35 Sara Baldelli Trasformazione del frumento in sfarinati Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 14 di 35 Sara Baldelli La macinazione La conservazione corretta dei cereali è necessaria per evitare infestazioni e attacchi di muffe e la produzionedi micotossine La macinazione comporta una serie di rotture progressive dei chicchi intercalate da setacciature, si allontanano: crusca, cruschello e tritello Tappe: rottura (si distacca l’albume) rimacina (riduzioni in granuli via via più piccoli) svestimento (asportazione della crusca) abburattamento (passaggi attraverso setacci) Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 15 di 35 Sara Baldelli La macinazione Dalla molitura (macinazione) delle cariossidi di grano si ottengono gli sfarinati Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 16 di 35 Sara Baldelli Pane Il pane può essere considerato come l’alimento più antico preparato dall’uomo; è un prodotto ottenuto dalla cottura di un impasto di farina, acqua, e lievito. Se sono presenti solo questi ingredienti di base il pane è definito comune, in presenza di altri ingredienti si parla di pani speciali (pane al latte, all’olio, al sesamo ecc.). Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 17 di 35 Sara Baldelli Pane Il pane comune è ulteriormente classificato in diversi tipi, sulla base della farina di partenza utilizzata: pane di tipo 00, 0, di semola stanno ad indicare l’impiego nella produzione del pane rispettivamente di farine 00, 0 o di semola di grano duro. Principali operazioni del processo di panificazione Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 18 di 35 Sara Baldelli Impastamento Formazione di una pasta liscia, omogenea, tenace, viscoelastica a partire dai due semplici componenti di base: la farina e l’acqua. L’impasto subisce importanti trasformazioni: L’acqua aggiunta alla farina (generalmente 40- 65 parti per 100 parti di farina) ha funzioni fondamentali: determinare la formazione del glutine, l’idratazione dei granuli di amido, l’azione di solvente per altri ingredienti, regolazione delle attività enzimatiche. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 19 di 35 Sara Baldelli Impastamento L’aggiunta di grassi (olio, burro o strutto in modo che la materia grassa totale sia non inferiore del 4,5%) ha diverse funzioni: lubrificare in quanto migliora lo scorrimento delle macromolecole del glutine stabilizzare in quanto favorisce la formazione di bolle d’aria di piccole-medie dimensioni e quindi un’alveolatura più regolare aumentare la conservabilità in quanto rallenta la migrazione dell’acqua tra amido e proteine e le interazioni tra i granuli di amido, rallentando così il raffermimento del pane Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 20 di 35 Sara Baldelli Impastamento-fermentazione La fermentazione (fa parte dell’impastamento) ha un Saccaromices cerevisiae sono i duplice scopo: la levata della pasta sotto l’effetto lieviti normalmente usati in dell’anidride carbonica che si sviluppa durante il panificazione. processo e la sintesi di acidi organici e gas volatili che contribuiscono al gusto ed all’aroma del pane. In anaerobiosi i lieviti si moltiplicano con difficoltà ed utilizzano gli zuccheri per In panificazione i lieviti sono incorporati nella produrre l’energia di cui hanno bisogno misura del 2% del peso della farina. All’inizio della per mantenersi in attività; essi cottura, l’alcool evapora dopo la messa in forno. trasformano la quasi totalità del glucosio I lieviti sono inattivati quando la temperatura in etanolo e in anidride carbonica dando supera i 50 °C. luogo in minima parte ad acidi organici, alcoli superiori e esteri. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 21 di 35 Sara Baldelli Formatura e cottura Formatura: Consiste nella messa in forma della pasta che conferisce al prodotto la forma desiderata. Cottura: La durata della cottura è in funzione del formato di pane, es. mezz’ora circa per la baguette. Alla cottura segue il raffreddamento durante il quale il pane si raffredda e perde 1- 2% dell’acqua. Durante la cottura la struttura glutinica, a causa della denaturazione delle proteine per le alte temperature raggiunte, diventa rigida e conferisce forma e volume al pane. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 22 di 35 Sara Baldelli … durante la fase di cottura… L’alcool formato nel corso della fermentazione si vaporizza nell’aria La temperatura della mollica raggiunge progressivamente i 90 °C al cuore del pane, mentre quella della crosta raggiunge i 250°C Nella mollica gli enzimi sono inattivati (alfa amilasi è distrutta a 70 °C), l’amido viene gelatinizzato (tra i 65-80 °C), le proteine termo-irrigidiscono (coagulano tra i 70-90 °C); i grassi eventualmente aggiunti all’impasto fondono e contribuiscono momentaneamente alla stabilità degli alveoli La crosta comincia a formarsi verso i 90 °C. Si sviluppa simultaneamente la reazione di Maillard che conferisce il colore caratteristico della crosta Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 23 di 35 Sara Baldelli Valore nutritivo del pane È un alimento energetico perché ricco di amido Contiene buone quantità di proteine, ma queste sono incomplete La quantità di lipidi è ridotta, tranne che nei pani speciali addizionati di grassi Il pane integrale è ricco di sali minerali, vitamine e fibra Il rapporto Ca/P non è ottimale Il pane è un alimento rachitogeno Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 24 di 35 Sara Baldelli Tuberi Insieme con i cereali i tuberi appartengono al III gruppo degli alimenti e tendenzialmente devono la loro commestibilità al processo di cottura (come avviene per cereali). I tuberi sono alimenti vegetali ricavati per agricoltura o raccolta di piante spontanee. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 25 di 35 Sara Baldelli Tuberi Nell'alimentazione umana, i tuberi svolgono una funzione prevalentemente energetica poiché apportano elevate quantità di carboidrati complessi; non mancano comunque i sali minerali e le vitamine idrosolubili. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 26 di 35 Sara Baldelli Tuberi I tuberi sono tendenzialmente collocati nella porzione inferiore del tronco, ben nascosti al di sotto della superficie terrestre, e solo pochissime specie li sviluppano allo scoperto. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 27 di 35 Sara Baldelli Tuberi I tuberi non sono tutti commestibili. Tra quelli eduli sono ben note le patate, ma è anche abbastanza diffuso il topinambur. PATATE: Ricche di carboidrati complessi, con le loro 70-85 kcal/100 grammi risultano comunque meno energetiche dei cereali secchi, crudi, delle farine, della pasta (anche cotta). Le patate sono commestibili solo cotte. Crude, soprattutto mal conservate (germogliate) e con la buccia, oltre a risultare indigeste, possono contenere livelli "fastidiosi" di solanina (un alcaloide tossico) Contengono inoltre ottimi livelli di vitamina C Quelle a pasta rossa contengono anche diverse tipologie di pro vitamine A Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 28 di 35 Sara Baldelli Patate L'energia è conferita principalmente dai carboidrati complessi, seguiti dalle proteine e infine dai lipidi. I glucidi sono prevalentemente complessi (amido), i peptidi a medio valore biologico e i lipidi insaturi polinsaturi. Le fibre sono abbondanti ed il colesterolo è assente. Non contengono glutine, lattosio ed istamina. Tra le vitamine si apprezzano buoni livelli di acido ascorbico (vitamina C) e acido folico (che tuttavia vengono quasi totalmente perduti con la cottura), provitamine A o carotenoidi (soprattutto quelle a pasta rossa) e niacina (vit PP o B3). Per quel che concerne i sali minerali, sono buone le concentrazioni di potassio e zinco. Nota: esistono coltivazioni selezionate nelle quali il terreno viene arricchito con minerali "rari" come il selenio e lo iodio. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 29 di 35 Sara Baldelli Topinambur I topinambur (nomenclatura binomiale: Helianthus tuberosus) sono tuberi commestibili meno diffusi delle patate (soprattutto a livello nazionale). Il topinambur ha un apporto energetico inferiore rispetto alla patata poiché apporta maggiori razioni di inulina (fibra alimentare) e quantità inferiori di amido. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 30 di 35 Sara Baldelli Tuberi I tuberi sono porzioni della pianta finalizzate alla conservazione delle riserve energetiche; queste scorte, costitute da amido e/o inulina, possono essere molto utili anche all'alimentazione umana. I tuberi hanno quindi una funzione prevalentemente energetica (grazie all'amido), ma anche prebiotica e di conservazione intestinale (in virtù della presenza di inulina). Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 31 di 35 Sara Baldelli Tuberi L'inulina contenuta nei tuberi è un polimero di fruttosio i cui monosaccaridi sono vincolati da legami di tipo β-glicosidico; per questo risulta non digeribile dagli enzimi digestivi dell'essere umano. D'altro canto, tale legame è ben scindibile da alcuni microorganismi; a livello dell'intestino crasso, in particolare, l'inulina viene smantellata da parte dei bifidobatteri fisiologici che ne traggono nutrimento sviluppandosi in maniera eccellente; tale funzione è detta prebiotica. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 32 di 35 Sara Baldelli Tuberi Parallelamente e sinergicamente a questa reazione, l'inulina è anche una delle fibre viscose più diffuse; nonostante la "relativa" solubilità, favorisce una gelificazione delle feci che transitano in maniera semplice e priva di complicazioni; per questo motivo l'inulina dei tuberi svolge anche un ruolo di conservazione intestinale. Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 33 di 35 Sara Baldelli Tuberi Tra i sali minerali dei tuberi, ricordiamo l'eccellenza del potassio e di alcuni microelementi come zinco e selenio; in merito alle vitamine, per le patate si evidenziano un buon apporto di niacina (vit. PP) e di acido ascorbico (vit. C - quasi totalmente annientata dalla cottura). Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 34 di 35 Sara Baldelli Conclusioni In questa lezione abbiamo trattato di: Cereali: aspetti generali e classificazione; coltivazione e composizione chimica; il frumento; la struttura; il glutine; celiachia; sfarinati; il pane; valore nutritivo del pane; tuberi: composizione chimica e valore nutrionale Biochimica degli alimenti: cereali e tuberi 35 di 35

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