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Universitas Mercatorum

Serena Gennaro

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iconography journalism visual communication media studies

Summary

Questo documento esplora l'apparato iconografico nella stampa quotidiana. Viene analizzato il ruolo delle immagini (infografiche, fotografie e vignette) nella comunicazione giornalistica, con particolare attenzione agli scopi informativi, emotivi e critici. Il testo si focalizza sui concetti semiotici e sulle strategie comunicative delle immagini.

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Serena Gennaro - L’apparato iconografico Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/...

Serena Gennaro - L’apparato iconografico Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico Indice 1 L’INFOGRAFICA.................................................................................................................................................. 3 2 LE FOTOGRAFIE................................................................................................................................................. 4 3 LE VIGNETTE...................................................................................................................................................... 7 BIBLIOGRAFIA............................................................................................................................................................. 8 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico 1 L’infografica L'apparato iconografico è sempre più importante per la stampa quotidiana, anche in funzione del fatto che questa si trova in competizione con gli altri media per ottenere l'attenzione del pubblico. Non solo la prima pagina di quasi tutti i quotidiani propone un'immagine grande e a colori, ma anche nelle pagine interne sono sempre più spesso presenti foto, schemi e diagrammi. Come suggerito da Peverini (2012, p. 80) infatti: “Nel funzionamento dell'impianto complessivo di un giornale è essenziale prendere in esame l'apparato iconografico che riguarda non solo le fotografie ma tutte le forme espressive che utilizzano il visivo per tematizzare un argomento”. Lo sviluppo e l'utilizzo dell’infografica all'interno della stampa quotidiana è una tendenza ormai consolidata. Questo tipo di schema consente infatti di condensare, visualizzare e problematizzare in poco spazio una grande quantità di dati atti a spiegare e illustrare fenomeni diversi. Se in alcune testate le infografiche sono utilizzate prevalentemente a scopo informativo, al fine cioè di approfondire una specifica tematica, magari a corredo di un altro articolo della pagina, in altre vengono utilizzate in chiave critica. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico 2 Le fotografie Le fotografie costituiscono la parte maggiormente iconica del quotidiano. Sulla base delle caratteristiche di ciascuna fotografia si otterrà uno specifico effetto di senso. Dal punto di vista delle loro caratteristiche, le immagini possono essere: a colori, in bianco e nero, di diverse dimensioni e posizionate centralmente, in taglio alto o in taglio basso nella pagina, possono avere una didascalia o un vero e proprio titolo. La scelta, per esempio, di inserire nel giornale fotografie molto grandi e a colori ha una precisa funzione emotiva. Foto piccole, magari posizionate al lato e in taglio basso avranno invece uno scopo prevalentemente informativo. Se da un lato la fotografia sembra rappresentare in modo immediato la realtà, come già rilevato da Barthes, la scelta del soggetto, dell'inquadratura, dello stesso titolo della foto influisce sulla lettura che il lettore darà di quell’immagine. Come ricordato da Lorusso e Violi a questo proposito (2004, p.40) infatti: “Generalmente si crede che le fotografie rappresentano la realtà, come un linguaggio trasparente, senza un suo codice, che coglie e rispecchia situazioni nell’attimo prescelto, ma già Roland Barthes nelle sue riflessioni sul linguaggio fotografico ha (…) decostruito l'illusione della trasparenza fotografica, mostrando come anche il realismo fotografico (al pari di quello narrativo) sia un effetto dovuto a precise strategie semiotiche”. Come suggerito da Lorusso e Violi (2004) le immagini possono essere di quattro tipi. Il primo tipo è l’immagine-simbolo, ovvero che non ha un legame diretto con l’evento, ma è spesso una foto d'archivio che viene accostata ad un articolo in virtù di alcuni particolari che la rendono utilizzabile in contesti diversi. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico Il secondo tipo di immagine è l'immagine-documento che mostra l’evidenza rispetto alla notizia dell’articolo e nell’illustrarne il contenuto, mette in luce la realtà del fatto raccontato. Il terzo tipo di immagine è l’immagine-emozione, ovvero una immagine che concentrandosi sulle emozioni dei protagonisti, si focalizzano sui loro volti e gesti e veicolano così una reazione emozionale nel lettore. L’ultimo tipo di immagine è l’immagine-interpretazione che necessita di una didascalia per poter essere contestualizzata e per comprendere la interpretazione del giornale. Come suggerito da Peverini (2012, p. 81), lo scopo essenziale dell’immagine-interpretazione: “Non consiste nel raffigurare un evento ma nel dichiararne una possibile interpretazione, nel ribadire l'orientamento editoriale della testata. È il caso, frequente nelle prime pagine di alcuni quotidiani, come ad esempio il Manifesto, di quelle fotografie il cui significato non può essere colto senza il supporto di un titolo o di una didascalia esplicativa. La forza di queste fotografie consiste nella loro polisemia, nell’ambiguità di un significato che viene sciolta dal testo scritto e che richiede da parte del lettore uno sforzo di cooperazione interpretativa.” Spesso troviamo nei giornali foto di natura emozionale nel racconto di guerre o tragedie, tanto che, come suggerito da Lorusso e Violi (2004, p. 46): “Abbiamo fotografie che ritraggono il volto deformato in una smorfia di dolore e fotografie che ritraggono la morte (quasi impersonale) di un corpo esangue, dai contorni sfumati; fotografie che rappresentano piccole squadre di soldati al lavoro e fotografie che ritraggono una persona (magari anche un politico) al lavoro. Queste scelte per tengono a livello figurativo dell’immagine (laddove) (…) Con dimensione figurativa si intende tutto ciò che pertiene alle figure rappresentate dell'immagine: figure della semiotica naturale (dunque forme della natura: alberi, montagne, cielo, nuvole, animali) e figure attoriali e tematiche (vecchi, giovani, bambini, grassi, magri, biondi, bianchi, scuri).” Le immagini, pertanto, sono testi complessi che dovrebbero essere analizzati tanto dal punto di vista figurativo, ovvero per ciò che rappresentano, quanto dal punto di vista plastico, Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico comunicativo, ovvero per la funzione che hanno rispetto al lettore e interdiscorsivo, cioè nella relazione che intrattengono rispetto a tutte le altre componenti all’interno del giornale. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico 3 Le vignette Le vignette umoristiche sono tradizionalmente uno degli elementi maggiormente presenti e utilizzati all'interno della stampa quotidiana. Spesso realizzate da firme prestigiose, le vignette vengono pubblicate quotidianamente da quasi tutti i quotidiani, sia nella loro versione cartacea che digitale. In alcuni quotidiani le vignette possono avere, come suggerito da Lorusso e Violi (2004, p, 48): «Una forte funzione ludico decorativa: movimentano la pagina, cambiando per un momento il registro, l'argomentazione, il tono passionale». Se la vignetta è pubblicata in grande in prima pagina, spesso questa ha una forte carica polemica e propone l'opinione del giornale su un fatto centrale e importante della giornata. Come ricordato da Lorusso e Violi (2004, p. 48): «Le testate con una identità enunciativa più forte e critica, che si fanno portatrici di un programma prevalentemente interpretativo, danno alla vignetta una chiara funzione argomentativa. (…) Viceversa, le testate con un programma prevalentemente informativo usano le vignette più a scopo ludico». Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 8 Serena Gennaro - L’apparato iconografico Bibliografia  G. Fabris, La pubblicità. Teorie e prassi, FrancoAngeli, 1992  G. Marrone, Corpi sociali. Processi comunicativi e semiotica del testo, Einaudi, Torino, 2001  A. Lorusso, P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Laterza, 2004  A. Greimas, J.Courtés, Semiotica. Dizionario ragionato della teoria del linguaggio, Mondadori, 2007  P. Peverini, I media: strumenti di analisi semiotica, Carocci, Roma, 2012 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 8

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