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Questo documento contiene domande di un esame di storia sull'economia. Le domande sono a risposta vera o falsa e riguardano argomenti come la rivoluzione industriale, la crescita economica e gli sviluppi politici. I temi sono quelli tipici di un corso di storia economica.
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VERO E FALSO: Con la prima rivoluzione industriale si afferma la grande impresa, con macchinari complessi, organizzazione scientifica del lavoro, forme di autotutela dei lavoratori. FALSO Crescita, sviluppo e progresso sono sinonimi e rappresentano un aumento del benessere umano. FALSO La popolazion...
VERO E FALSO: Con la prima rivoluzione industriale si afferma la grande impresa, con macchinari complessi, organizzazione scientifica del lavoro, forme di autotutela dei lavoratori. FALSO Crescita, sviluppo e progresso sono sinonimi e rappresentano un aumento del benessere umano. FALSO La popolazione inglese a metà Settecento era di 7 milioni di abitanti VERO La rivoluzione agraria coinvolse alcune importanti novità: le rotazioni continue, l’introduzione di nuove coltivazioni, il ridimensionamento dell’allevamento FALSO (non è il ridimensionamento ma il potenziamento) La cosiddetta febbre dei canali caratterizza l’Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo FALSO L’industria a domicilio era una forma di produzione diffusa nelle campagne, impernata sulla figura del mercante imprenditore dotato di capitali, materie prime e strumenti di lavoro. VERO Nel Settecento l’attività bancaria cresceva nonostante il fatto che i principali strumenti di credito fossero sconosciuti: deposito, giroconto, biglietto cambiale, sconto, girata, obbligazioni. FALSO – erano conosciuti. La modesta crescita demografica (da 20 a 36 milioni nel periodo 1750-1850) è stato un fattore sfavorevole per lo sviluppo economico moderno in Francia. VERO La Prussia nel periodo 1750-1850 abbandona il sistema dei campi aperti dividendo le terre comuni tra i contadini, e adottano presto le tecniche di eliminazione del maggese. VERO La crescita negli anni della belle époque fu sostenuta anche dalla scoperta e dallo sfruttamento di nuovi giacimenti d’oro, specialmente in Canada, Alaska e Sudafrica VERO - Nel corso del XIX secolo rallentò il fenomeno dell’urbanesimo. Alla metà del secolo Londra e Parigi superavano il milione di abitanti. Nel nessun’altra metropoli raggiungeva tale cifra. FALSO A ridurre notevolmente i tempi di percorrenza fra le varie aree del mondo contribuirono l’apertura dei canali prima di Panama 1869 e poi di Suez 1914. FALSO Nel 1913 gli USA detenevano il 60% della produzione mondiale di petrolio VERO La catena di montaggio trovò applicazione soprattutto nell’industria chimica dove gli operai assembravano pezzi standardizzati. FALSO La Gran Bretagna fu protagonista della prima rivoluzione industriale, pertanto alla fine dell’Ottocento possedeva un apparato industriale obsoleto, spesso con prodotti a basso contenuto tecnologico; la presenza dell’impero coloniale, che garantiva un sicuro sbocco dei prodotti inglesi, non sostenne il cambiamento. VERO Negli USA non si svilupparono trust e cartelli per il controllo del mercato. Il governo federale nel 1890 emanò lo Sherman Act, con provvedimenti per incentivarne la nascita. FALSO Alla vigilia della Prima guerra mondiale gli stranieri possedevano la metà del capitale investito nelle imprese russe (capitali francesi, inglesi, tedeschi, statunitensi) VERO Il primo periodo dell’Italia postunitaria (1861/1880) fu caratterizzato dal protezionismo. Questa scelta dette i suoi frutti rapidamente; il valore delle esportazioni (vino, agrumi, olio, seta, formaggi, canapa, zolfo, marmo) rimase stabile, mentre il valore delle importazioni (frumento, carbone, ferro, acciaio, ghisa, cotone, macchinari) diminuì. FALSO Il comunismo di guerra in Russia (1917-21) comportò la nazionalizzazione delle industrie ma non delle banche. FALSO La Francia fu il paese più colpito dalla crisi 1929-1932 che assunse un carattere prevalentemente bancario. FALSO I paesi colpiti dalla grande depressione 1929-1932 adottarono quasi tutti politiche ispirate ai principi keynesiani, che prevedevano un maggior intervento dello Stato in economia. VERO Negli USA il New Deal determinò l’introduzione delle banche miste, superando la distinzione fra banche commerciali e banche d’investimento. FALSO La popolazione mondiale non è mai cresciuta come negli ultimi sessant’anni -2010), con l’Africa protagonista di questo andamento e l’Europa caratterizzata da un relativo declino. VERO Nel , negli USA, si decide l’eliminazione del sistema delle quote per regolare i flussi migratori introdotto negli anni Venti. VERO Nella fase 1950-2017 il settore chimico è caratterizzato da una grande diffusione di fibre artificiali sintetiche e numerose materie plastiche che pian piano sostituirono il metallo in molti settori. VERO Per favorire la ricostruzione post Seconda guerra mondiale gli USA utilizzarono due strumenti: gli aiuti UNRRA e il Piano Marshall. VERO A Ginevra, nel 1947, nasceva il Gatt, avendo come obiettivo la progressiva estensione delle barriere doganali attraverso la logica della multilateralità nei rapporti commerciali internazionali. FALSO Nella odierna globalizzazione le dimensioni dell’economia finanziaria sono enormi: si calcola che siano almeno volte rispetto alle dimensioni dell’economia reale nel. VERO Negli anni Ottanta del XX secolo la massima espressione del pensiero protezionista è assunta da Ronald Reagan (1981-1989) negli Usa e Margaret Thatcher in GB (1979-1990). FALSO Dopo la Seconda guerra mondiale, il processo di decolonizzazione ha avuto un nuovo impulso. Le truppe di molte “colonie” avevano combattuto a fianco degli Alleati. VERO Dal 1950 al 1973 il Giappone ha dato vita ad uno straordinario miracolo economico. VERO Nel fu fondata con il trattato di Parigi la Ceca: Comunità europea del carbone e dell’acciaio (tra Francia, Germania, Italia e Benelux), una unione doganale per agevolare la circolazione di carbone e materiali ferrosi. FALSO In Italia l’Inchiesta sulla miseria del -52 dava ancora 1 famiglia su 4 in condizioni di indigenza. VERO A partire dal l’economia italiana crebbe e in particolare il periodo con i migliori risultati fu tra il 1978 e il 1983. FALSO In URSS soprattutto con Gorbacev (1985-91) si attuarono trasformazioni più radicali e significative (Glasnost e Perestrojka) rispetto alle stagioni precedenti. VERO La transazione economica seguita alla disintegrazione dell’URSS portò con sé il fenomeno dell’iperinflazione e problemi nella distribuzione del reddito con profonde disuguaglianze. VERO Nel l’Asia nel suo complesso senza Impero russo e poi Urss produceva il 60% del Pil mondiale, nel 1950 era al 20%, nel 2008 al 44%. VERO In America Latina, nel periodo 1950-2017, ci fu una prevalenza di condizioni deflattive e un costante calo demografico. FALSO I manager sono portatori di competenze teoriche e pratiche e hanno sviluppato un preciso sapere funzionale, specifico della singola impresa. VERO Alfred Chandler considerava implicitamente il cambiamento tecnologico come una forza endogena che aveva un impatto decisivo sulle scelte imprenditoriali. FALSO Cantillon riconosce nell'imprenditore il vero motore dell'economia, anche se la sua definizione abbraccia un significato cosi ̀ ampio che è possibile includervi addirittura i ladri e mendicanti. VERO In età preindustriale, la Corona, o direttamente o per tramite dei governi, garantivano vantaggi e protezione agli imprenditori privati per stimolare l’insediamento di manifatture e impianti specializzati nella produzione di particolari categorie di beni. VERO Occasionalmente diventavano imprenditori esponenti di classi sociali che era meno usuale associare al rischio d’impresa, come molti nobili e proprietari terrieri. VERO La prima rivoluzione industriale ha trasformato l’economia mondiale, ha imposto l’egemonia tedesca e ha dato inizio al primo profondo cambiamento della dinamica demografica. FALSO Evidente era la superiore efficienza del sistema di fabbrica, ma non ovunque le società erano disposte ad abbandonare gli equilibri garantiti dagli assetti economici preindustriali. VERO Alla fine del XIX secolo, per raggiungere le grandi dimensioni d’impresa, occorreva effettuare consistenti investimenti in tre ambiti tra loro correlati: produzione, formazione, innovazione. FALSO Alla vigilia della Prima guerra mondiale la grande impresa si era affermata in Gran Bretagna in tutti i settori in cui lo sviluppo tecnologico lo aveva reso possibile, sia nella produzione dei beni di consumo sia in quella dei beni intermedi o industriali. FALSO Negli anni tra le due guerre mondiali, un forte nucleo di manager professionisti e una struttura amministrativa ben congegnata sono le componenti chiave per mantenere la competitività di una grande impresa industriale. VERO Dopo la rivoluzione Meiji, l'impegno giapponese rivolto alla formazione di un capitale umano di alta qualità attraverso la riforma e il potenziamento del sistema scolastico ottenne risultati deludenti: il governo giapponese decideva raramente di finanziare i viaggi di istruzione dei giovani laureati negli Stati Uniti e in Europa. FALSO Nel secondo dopoguerra, la terza ondata di fusioni (dopo quella del primo Novecento e quella degli anni venti) faceva emergere un nuovo tipo d’impresa: la conglomerata, diversa dalla multidivisionale perché cercava di operare in settori strettamente correlati fra loro. FALSO Nel ventennio 1930-1950, in URSS si registra una crescita con tassi a due cifre, insieme ad un limitato benessere rispetto alle condizioni di partenza. VERO Come i keiretsu giapponesi, i chaebol coreani non diversificavano in maniera scorrelata, anche perché possedevano banche (in parte di proprietà pubblica). FALSO In età contemporanea si è creato un legame simbiotico fra produttori cinesi e grande distribuzione americana, con conseguente invasione di beni made in China. VERO Il scandisce la storia dell’economia giapponese: si conclude infatti una lunga fase di costante crescita iniziata negli anni Sessanta. VERO In Giappone, la house bank di ogni gruppo agiva sia come creditore sia come azionista, ma ogni istituto aveva anche un ruolo centrale di “stanza di compensazione”, quando decideva come allocare le risorse in modo opportuno fra le varie società appartenenti allo zaibatsu. VERO Dalla seconda metà degli anni settanta, si avvia una trasformazione delle multinazionali, in relazione all’emergere di nuove attività nel settore dei servizi finanza, commercio, servizi per l’impresa compresa la consulenza aziendale. Alla base ci stavano processi di deregolamentazione e liberalizzazione, tipici della terza rivoluzione industriale che induce la seconda globalizzazione. VERO Fra le due guerre mondiali, le istituzioni giuridiche assunsero una funzione importante nella regolamentazione dei mercati e della concorrenza. Gli europei erano molto più tolleranti nei confronti dei comportamenti “collusivi” rispetto agli americani. I cartelli erano la norma in Germania e lo Stato sosteneva gli accordi fra imprese come un importante strumento di politica industriale. Poi, nel periodo fra le due guerre, la "cartellizzazione" si diffondeva in tutta Europa. VERO Occasionalmente, nell’Inghilterra tra XVIII e XIX secolo, diventavano imprenditori esponenti di classi sociali che era meno usuale associale al rischio d’impresa, come molti nobili e proprietari terrieri. VERO Con la rivoluzione Meiji il Giappone si apre al mondo occidentale e all’industrializzazione. VERO Il divario Nord-Sud in Italia emerse già negli anni postunitari. VERO Il primo shock petrolifero si verificò nel 1971. FALSO Crescita, sviluppo e progresso sono sinonimi rappresentando un aumento del benessere umano. FALSO Grazie alla poderosa crescita della Goldn Age si afferma il modello postfordista. FALSO Nel corso della Grande Guerra l’occupazione femminile diminuì drasticamente a causa degli eventi bellici. FALSO In Europa, con la fine degli anni Settanta, cresceva la spinta verso l’adozione della forma multidivisionale: proprio mentre nella corporation americana si iniziava a ripensarla criticamente. VERO Nella cultura economica europea (anche nei regimi autoritari e dittatoriali), i colletti bianchi (gli impiegati e le tute blu gli operai rappresentavano componenti fondamentali per l’impresa. La partecipazione dei lavoratori al governo dell’azienda era un tratto caratteristico dell’esperienza europea successiva al primo grande conflitto. VERO Il numero di cartelli in Europa nel periodo infrabellico era significativamente ridotto. FALSO Richard Nelson e Sidney Winter hanno introdotto il concetto di routines, considerate come le modalità con cui le organizzazioni sono in grado di > il comportamento di successo per mantenere le loro posizioni di vertice. FALSO Il mercante-imprenditore controllava direttamente le fasi di lavorazione ad alta intensità di capitale e quelle che consentivano più elevate economie di scala. VERO Nella rivoluzione industriale inglese le banche giocano un ruolo di primo piano. VERO In Giappone, i kigyoo keiretsu erano raggruppamenti orizzontali di imprese formati da una società capogruppo e centinaia di società collegate che operavano come fornitori, con relazioni commerciali consolidate e scambio di partecipazioni azionarie. FALSO L’impresa multidivisionale raggiungeva un elevato grado di coesione, pur conservando una grande flessibilità. Lo staff al vertice dell’impresa era così in grado di sovrintendere al processo di diversificazione, trasferendo le risorse finanziarie, tecniche e manageriali da una divisione all’altra. VERO Fino alla metà dell’Ottocento l’Europa poteva contare solo su. miglia di ferrovie; in due decenni, dal al , l’espansione dei tracciati aveva raggiunto le 70.000 miglia. FALSO Alla fine del XIX secolo si diffondeva il "verbo" dell'"organizzazione scientifica" del lavoro di Fredrick W. Taylor; egli sostenne la necessità di una suddivisione delle fasi di lavoro in una serie di compiti elementari. VERO In Giappone, sul fine del decennio 1880, dopo aver svolto un ruolo fondamentale nella modernizzazione industriale del paese, lo stato comincio a vendere gli “impianti pilota” agli imprenditori privati a prezzi e condizioni favorevoli. VERO L'iniziale investimento di capitale nei settori avanzati della seconda rivoluzione industriale e i costi fissi necessari a mantenere operativi gli impianti erano molto più alti rispetto a quelli che si registravano nei settori ad alta intensità di lavoro e potevano essere compensati solo attraverso l'utilizzo pieno e continuo degli stabilimenti. VERO Dopo gli anni Settanta del Novecento scompare la banca universale. FALSO Nel corso del secondo Novecento le centrali nucleari sono divenute un importante tassello per il soddisfacimento dei paesi. VERO Lo Zollverein fu un’unione doganale attuata nel tra stati della Confederazione tedesca. VERO Nel corso del XIX secolo, struttura e funzioni delle città mutarono portando a una maggiore condivisione degli spazi tra ceti sociali. FALSO Il sistema feudale si basava su una serie di rapporti personali e patrimoniali intercorrenti fra il sovrano e i suoi vassalli e tra i loro contadini. VERO La catena di montaggio venne applicata su larga scala da Henry Ford. VERO MULTIPLE CHOICE (una sola esatta): Dal Settecento al 1926 ci sono stati, secondo Kondratieff: - 3 cicli economici - 4 cicli economici - 2 cicli economici L’inventore John Kay mette a punto nel : - Lo spinning jenny o giannetta - La navetta volante - Il filatoio idraulico - La mula Nell’Inghilterra del primo Ottocento si verifica: - Nel l’approvazione delle leggi sull’apprendistato - Nel e l’introduzione del Combination Acts e la soppressione delle organizzazioni dei lavoratori - Nel 1825 compare la legge che limita gli scopi dei sindacati alle rivendicazioni relative al salario e all orario di lavoro Tra gli ostacoli allo sviluppo dell’Italia possiamo annoverare i seguenti: - Risorse minerarie scarse - Forte crescita della popolazione - Eccesso di disponibilità dei metalli preziosi Nel periodo 1821- lasciarono l’Europa per emigrare circa: - 50 milioni di persone - 10 milioni di persone - 80 milioni di persone Il telegrafo fu: - Brevettato da Samuel Morse nel 1820 - Nel 1840 la rete telegrafica ricopriva l’intera Europa e gli USA - Agli inizi del XX secolo i cavi sottomarini del telegrafo potevano raggiungere ogni area del pianeta In Italia nel 1927, con la stabilizzazione della lira (quota novanta), si verificarono i seguenti fenomeni: - Le esportazioni vennero incoraggiate - Le importazioni raggiunsero prezzi più convenienti - Si stabilizzò la bilancia commerciale Nel periodo del secondo dopoguerra il commercio estero è stato agevolato da: - Politica di libero scambio - Ripristino di un sistema di cambi flessibili - Eliminazione di organizzazioni internazionali Secondo Edit Tilton Penrose l’impresa è : - una sorta di finzione legale utile per definire un sistema di relazioni contrattuali - un organi a ione che apprende e alla fine sa come fare le cose - un'isola di potere consapevole in un oceano di cooperazione inconsapevole Le grandi compagnie ferroviarie statunitensi furono le prime a introdurre: - un sistema di salari fissi e le prime forme di assicurazione e pensione per i dipendenti - relazioni sindacali basate sulla contrattazione collettiva - istituti di istruzione tecnica e professionale per il settore All’inizio del XX secolo le grandi imprese presenti negli Stati Uniti, in Germania e in Gran Bretagna erano concentrate in settori che resteranno dominanti fino agli anni Settanta, quali: - tessile - alimentare - editoria - cantieristica L’intervento del governo in Russia è stato decisivo per la promozione e il sussidio alle iniziative imprenditoriali locali, attraverso: - l’istituzione di scuole gratuite diffuse sul territorio nazionale - l attra ione degli investimenti esteri - il potenziamento degli scambi commerciali con la Cina La comparsa della forma multidivisionale ha rappresentato un fattore importante nell'affermazione dell'impresa manageriale, con la separazione: - fra materie prime e prodotto finito - fra dirigenti e manodopera - fra controllo e proprietà - fra Stato e mercato Negli anni Trenta, Adolf Berle e Gardiner Means nel volume ‘The Modern Corporation and Private Property’) riconoscevano che le grandi compagnie ad azionariato diffuso erano diventate la forma economica dominante del mondo moderno. In particolare, l’opinione di questi due autori sull’azione dei manager era: - indifferente rispetto al tema del rapporto tra controllo e proprietà dell’impresa - ottimista, dato che il loro ruolo rafforzava la già esistente convergenza di interessi fra il gruppo di controllo e la maggioranza degli azionisti - pessimista, dato che gli alti gradi dell a ienda avevano un potere tale da non dover giustificare con nessuno le loro scelte La locomotiva venne messa a punto da: - Thomas Savery - James Watt - Frederick Taylor - George Stephenson Un nuovo settore della terza rivoluzione industriale è: - Settore chimico - Settore automobilistico - Settore aerospaziale - Settore siderurgico Evento di rilievo internazionale strettamente connesso allo shock petrolifero fu: - La guerra russo-afghana - La quarta guerra arabo-israeliana - L’apertura del canale di Suez - Rivoluzione islamica in Iran Le Corn Laws servivano a: - Dare nuovo impulso al fenomeno delle enclosures - Incentivare l’integrazione internazionale dei mercati cerealicoli - Favorire una redistribuzione delle terre coltivabili - Regolamentare import ed export di grano Nei primi anni post unitari, tra le banche italiane di emissione vi fu: - Banco Ambrosiano - Banca Nazionale Toscana - Banca Capitolina - Cassa del Mezzogiorno Tra 1870 e 1913, quale dei seguenti non era un fattore chiave dello sviluppo economico americano? - Produ ioni orientate all export - Aumento della popolazione - Formazione di un vasto mercato interno - Affermazione della grande impresa MULTIPLE ANSWERS (più risposte esatte): La prima rivoluzione industriale è: - Un processo breve e rapido - Un processo basato su innovazioni tecnologiche - Un processo parallelo a trasformazioni radicali in agricoltura e demografia La rivoluzione agraria contribuisce alla rivoluzione industriale nei seguenti modi: - Sostiene una popolazione in aumento - Crea il potere d acquisto da destinare ai prodotti dell industria - Ostacola lo spostamento di popolazione nelle zone industriali - Partecipa alla forma ione del capitale necessario al finan iamento dell industriali a ione Tra le cause della rivoluzione demografica troviamo: - L’aumento della natalità - Il calo della mortalità - Un miglioramento delle condizioni igieniche Tecnologie inglesi con innovazioni americane caratterizzano la prima industrializzazione USA: - Francis Lowell (1814) impianta uno stabilimento in cui integra velocemente sia la fusione che la laminazione dell’acciaio - Oliver Evans costruisce una macchina a vapore ad alta pressione - Samuel Morse (1840) inventa il telegrafo - Elias Howe introduce la macchina per cucire Edward Denison, cercando di individuare l'origine della crescita degli Stati Uniti nel periodo 1900- 1960, per rendere conto dell'incremento di produttività menziona fattori quali: - il progresso tecnico - il capitale umano - il cambiamento istituzionale - la stabilità valutaria Le caratteristiche dell’economia rurale, che influenzavano anche la forma e la struttura delle imprese erano: - piccole unita produttive a conduzione familiare - sporadici contatti con l'esterno - sistemi economici aperti - quasi totale assenza di transazioni di mercato e specializzazione Nella prima rivoluzione industriale, le macchine erano strumenti molto più sofisticati degli attrezzi utilizzati dagli artigiani e dai maestri nell'organizzazione corporativa, infatti: - i macchinari richiedevano, per la loro maggiore complessità tecnica, la presenza di lavoratori specializzati nella manutenzione - i macchinari erano costosi: l'investimento in capitale fisso rappresentava in questa fase un vincolo rilevante - le macchine utilizzate in questo periodo richiedevano l'applicazione di quantità di energia inferiore rispetto al passato; un'energia che doveva essere a basso costo e continuamente disponibile, quindi di origine inanimata L'ultimo quarto del XIX secolo ha visto sorgere nei paesi industriali più avanzati le grandi imprese (large corporation), destinate a diventare in poco tempo: - multiunitarie - multifunzionali - monoprodotto - multinazionali La risposta europea alle sfide della seconda rivoluzione industriale fu diversa da quella americana; la diffusione del modello dell'impresa manageriale in Europa avvenne più lentamente a causa di: - fattori culturali - struttura dei mercati - politiche industriali adottate dai governi - mutamento climatico In Italia, nel periodo 1750-1850, si verificano i seguenti fenomeni: - L’agricoltura occupava il della popolazione attiva e produceva il del PIL - Aumentava la produzione cerealicola - La mezzadria era diffusa nell’Italia meridionale - Gli imprenditori del settore cotoniero provenivano direttamente dall estero Nel 1873, a causa di una crisi che investì i mercati finanziari di diversi paesi, iniziò un periodo di depressione economica, che durò fino al 1896. Varie furono le cause della diminuzione di prezzi e profitti: - Si registrò una diminuzione dell’offerta sia dei prodotti agricoli, sia dei prodotti industriali - Si assistette a una evidente riduzione dei costi di trasporto - In Europa si affrontò una crisi agraria che comportò una riduzione dei redditi degli agricoltori, nonché dei prezzi dei prodotti - Aumentò la produzione dell’oro L’Europa, nella fase -1950, era dipendente da altre aree del pianeta per vari prodotti: - Metalli non ferrosi (rame, zinco, nichel, stagno) - Petrolio - Carbone - Prodotti tropicali (caffè, cacao, tè) - Grano e carne (da USA e Argentina Le caratteristiche della grande impresa furono: - Capitale elevato - Basso numero di lavoratori - Accumulazione di conoscenze scientifiche - Divisione del potere economico - Concentrazione del sistema organizzativo Napoleone III, durante il secondo impero (1852-1870), dette un impulso significativo allo sviluppo economico francese, soprattutto mediante: - La crescita della rete infrastrutturale con concessioni ad imprese private - Il favore per la costruzione di piccole imprese nella forma di società in nome collettivo - Valori ando il ruolo dell alta banca parigina Pereire Tabot e Rothschild - Riducendo le spese per porti e aree urbane Lo sviluppo della Germania fu agevolato da alcuni fattori: - Unificazione e in seguito annessione dell Alsa ia e della Loren a - Sistema bancario efficiente - Infrastrutture diffuse - Assenza di grandi imprese - Ruolo per lo Stato estremamente limitato Fattori di sviluppo in Giappone tra XIX e XX secolo furono: - Scarsità di manodopera - Disponibilità di capitali - Disponibilità sul mercato mondiale di moderne tecnologie da imitare - Il livello di istruzione estremamente basso. Lo sviluppo in Italia nel periodo 1896-1914 fu evidente nei seguenti settori: - Crescita ulteriore della rete ferroviaria - Risanamento del sistema bancario ed apparizione sul mercato di nuove banche miste - Forte rivalutazione della moneta - Riduzione degli scambi commerciale con l’estero per una effettiva autosufficienza produttiva. L’inflazione nella fase successiva alla Grande Guerra fu causata da: - Abbassamento dei costi di produzione - Diminu ione dell offerta di beni - Forte incremento dei biglietti di banca e di Stato messi in circolazione Il finanziamento della Grande Guerra fu effettuato in tre modi: - Aumento delle imposte - Riduzione del debito pubblico - Prestiti delle banche di emissione e prestiti interalleati La realizzazione del socialismo in Russia passò attraverso tre fasi distinte: - Comunismo di guerra - Nuova politica economica - Liberalizzazione dei mercati Agli inizi degli anni Settanta del XX secolo il crollo del sistema monetario internazionale fu causato da alcuni fattori: - L incremento delle richieste di cambio in oro dei dollari posseduti dai vari paesi che portò alla diminuzione delle riserve auree americane - L incapacità dei paesi europei di garantire la parità con l oro delle proprie monete e quindi il derivante obbligo di svalutarle o rivalutarle - Lo squilibrio della bilancia commerciale nei rapporti tra USA e Cina I fattori della crescita negli anni della Golden Age furono molteplici: - Disponibilità di tecnologie pronte ad essere utilizzate - Cooperazione internazionale - Sistema di cambi flessibili con la sterlina moneta internazionale - Alti salari Le politiche economiche condotte dai paesi in via di sviluppo nel secondo dopoguerra presentavano caratteristiche simili: - Intervento dello stato nell economia - Politiche di sostituzione delle importazioni - Prestiti esteri - Acquisizione di conoscenze tecnologiche Dal 1980 Ronald Reagan negli Stati Uniti adotta una politica neoliberista (reaganomics), caratterizzata da: - Riduzione delle tasse soprattutto per le fasce medio-alte - Taglio spesa assistenziale e welfare - Diminuzione spese militari - Crescente regolamentazione del mercato del lavoro Con il 1973 (prima crisi petrolifera) si inseriscono delle criticità importanti nel sistema economico europeo: - Rallentamento della crescita - Disoccupazione - Deflazione - Sistema di protezione sociale che fa crescere il debito pubblico Dopo la morte di Mao (1976), in Cina vengono avviate delle riforme con una graduale liberalizzazione del mercato ed i seguenti effetti: - Aumento dei salari e dei consumi - Ristrutturazione del sistema agricolo (meno comuni più imprese familiari) - Progressiva nazionalizzazione delle imprese - Riforma del sistema bancario con banche private Molte situazioni si sono frapposte e di frappongono ancora allo sviluppo africano: - Calo della popolazione - Mancanza di acqua - Guerre e instabilità politica - Esclusione dal commercio internazionale I motivi della lentezza della transizione al capitalismo manageriale in Europa furono i seguenti: - nella prima meta del XX secolo l Europa sprofondo nella crisi e nel caos (due guerre mondiali, una crisi economica di vaste proporzioni, le dittature, il nazionalismo economico degli anni Trenta) - la dimensione contenuta delle imprese - lo scarso dinamismo dei mercati nazionali - l’arretratezza nella contrattazione collettiva Dopo la rivoluzione Meiji, il principale obiettivo del nuovo governo giapponese divenne la modernizzazione economica, necessaria per mantenere lo status di nazione indipendente. La strategia della modernizzazione era articolata in diversi ambiti: - costruzione delle infrastrutture - acquisizione e diffusione delle tecnologie piu recenti - sviluppo di una politica agricola basata sull'introduzione delle leguminose - introduzione di riforme monetarie e fiscali Nel secondo dopoguerra, i caratteri della large corporation sono: - limitata articolazione delle strutture organizzative - constituency complessa - strategicita della funzione di R&S Lo zaibatsu giapponese differiva dalla large corporation per i seguenti elementi: - limitata centralizzazione organizzativa - alto livello di integrazione verticale - diversificazione mediante creazione di nuove controllate (non mediante crescita interna) Nel secondo dopoguerra europeo, diversamente dagli USA, gli assetti proprietari delle grandi imprese presentano: - presentano un basso livello di concentrazione - sono fondati su una variegata mescolanza di controllo statale/bancario/personale - coesistono con diffuse strategie di diversificazione messe in atto dalle maggiori imprese L’emergere delle multinazionali asiatiche nel tempo della globalizzazione ha motivazioni originali e diverse dai periodi precedenti: - capacita organizzative eccellenti (esatto) - relazioni virtuose con i sistemi bancari (esatto) - assenza dello Stato - fattore lavoro antagonista e perciò represso Il sistema di relazioni industriali giapponese era fondato su tre principi: - impiego a vita (esatto) - carriere per merito - sindacato aziendale (esatto) Nella prima rivoluzione industriale decisive furono le tecnologie che svilupparono i seguenti settori: - Tessile (innovazioni tecnologiche nella filatura e nella tessitura) - Lavora ioni del ferro e dell acciaio sia nella crescita quantitativa di prodotti, sia nella qualità di prodotti) - Estrazione dello zolfo Jonathan R.T. Huges sottolinea le fondamenta profonde del fenomeno dell’entrepreneurship: - la libera proprietà della terra - la massima flessibilità nelle transazioni economiche - la variabilità della cornice giuridica - il limitato controllo sociale I principali finanziamenti delle imprese nella prima rivoluzione industriale provenivano da: - il patrimonio personale dell imprenditore - le ricche e familiari spesso originate in un attività mercantile - i grandi circuiti di credito internazionali - l autofinan iamento e il reinvestimento dei profitti Verso la fine dell’Ottocento i nuovi sistemi di trasporto e comunicazione hanno rapidamente messo in moto la trasformazione di interi settori dell'economia, a partire dalla distribuzione delle merci; nuovi venditori prendevano il posto dei commercianti tradizionali, empori e grandi magazzini guadagnavano velocemente popolarità nel corso della seconda metà del secolo, proponendo innovazioni quali: - l'entrata libera - i prezzi fissi - il ridotto assortimento di beni - le vendite in saldo In Europa, la diffusione dell M-Form fu piuttosto casuale e non raramente solo formale. In Germania ad esempio premaneva: - un alto grado di indipendenza dei manager delle divisioni - una scarsa sensibilità per il marketing - una esigua riferibilità dei compensi manageriali con la performance divisionale Israel Kirzner, appartenente alla cosiddetta “scuola austriaca”, , considera l'attenzione (alertness) come l essenza dell agire imprenditoriale. L attenzione è descritta come l’abilità di riconoscere le opportunità che nascono dall'errata allocazione delle risorse sul mercato. A questo fine è necessario possedere: - creatività - grandi doti di capitali - immaginazione - abilità di anticipare gli eventi Il successo economico Giapponese nel secondo dopoguerra era fondato su: - politica industriale che incoraggiava le imprese a competere sui mercati esteri - i keiretsu ed il network di partecipazioni incrociate e legami informali - relazioni industriali non partecipative - un efficiente sistema bancario In Argentina, agli inizi del Novecento, prevalgono i grupos, grandi gruppi d’affari che risultano: - controllati da una banca - a proprietà famigliare - diversificati Tra 1870 e 1913, gli USA fondarono il proprio sviluppo economico su quali fattori? - Produzioni orientate all’export - Aumento della popolazione - Formazione di un vasto mercato interno - Affermazione della grande impresa Tra il 1948 e il 1973 lo sviluppo venne favorito da: - Adozione generalizzata dei principi del libero scambio - Scoperta di ricchi giacimenti d oro - Sviluppo dei mezzi di trasporto - Affermazione del petrolio come fonte d’energia - Diffusione generalizzata dell’utilizzo dell’elettricità Fattori di sviluppo in Russia tra XIX e XX secolo furono: - Il petrolio - La domanda statale - La produzione di beni di consumo - Gli istituti di credito cooperativo In Cina, in età contemporanea, troviamo alcune originalità distintive: - Produzione legislativa favorevole al mercato dopo 1978 - Porte chiuse alle imprese multinazionali - spazi agli animal spirits repressi negli anni della rivoluzione culturale - competitività basata sul basso costo del lavoro Chris Bartlett e Sumantra Ghoshal hanno individuato quattro modelli organizzativi prevalenti delle imprese negli ultimi trent’anni: - multinazionali - internazionali - globali - glocali