La poesia allegorico-didattica PDF

Summary

Questo documento analizza la poesia allegorico-didattica in Italia, focalizzandosi sull'area lombardo-veneta e toscana. Si sofferma su autori come Giacomino da Verona e Bonvesin de la Riva, evidenziando il contesto storico e sociale in cui questa forma di letteratura si è sviluppata. Il documento esamina anche il tema del viaggio e il suo significato allegorico.

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**La poesia allegorico-didattica** **Area lombardo-veneta** La poesia didattico-morale si sviluppò nell'Italia settentrionale a partire dalla seconda metà del XII secolo, nello stesso periodo in cui in Italia e in Francia movimenti religiosi raccoglievano le proteste dei ceti più deboli contro le...

**La poesia allegorico-didattica** **Area lombardo-veneta** La poesia didattico-morale si sviluppò nell'Italia settentrionale a partire dalla seconda metà del XII secolo, nello stesso periodo in cui in Italia e in Francia movimenti religiosi raccoglievano le proteste dei ceti più deboli contro le ingiustizie sociali e la corruzione dell'alto clero. La lingua prescelta fu il volgare lombardo veneto, con l'intento di diffondere negli ambienti cittadini le aspirazioni, sentite da molti fedeli, a una religiosità più autentica. Questo genere si espresse soprattutto attraverso poemetti didascalico -- allegorici in versi in cui si rappresentavano per contrasto le pene dell'inferno e la beatitudine del paradiso, con un realismo ingenuo ma capace di attirare l'attenzione dei ceti borghesi (mercanti e artigiani). Fra i poeti dell'area lombardo - veneta si ricordano: 1. **Il frate Giacomino da Verona** descrisse in alcuni poemetti in volgare veronese le gioie dei beati e le pene dei peccatori nell'aldilà (*La Gerusalemme celeste*; *Babilonia*). Si è ispirato all'Apocalisse e alla predicazione francescana. 2. **Bonvesin de la Riva** (1250 ca.-1315 ca.), frate dell'ordine terziario degli Umiliati, compose un poemetto su Inferno e Paradiso, il *Libro delle tre scritture*. È particolarmente efficace la rappresentazione degli abitanti dell'isola dell'Inferno: i dannati sono incatenati e i demoni hanno faccia appuntita, barba e capelli lunghi, occhi lampeggianti, narici infuocate, ali munite di spine, lingua sanguinante, zampe come quelle di un orso, coda a forma di serpente. Sono in volgare anche le regole di comportamento a tavola *De quinquaginta curialitatibus ad mensam* ("Le cinquanta buone maniere a tavola"). **La poesia didattica laica in Toscana** Tra la seconda metà del Duecento e il primo decennio del Trecento l'ambiente fiorentino fu il più attivo e creativo della penisola. L'ascesa della borghesia mercantile e la spinta dal basso delle classi meno abbienti favorirono la diffusione della letteratura allegorico - didattica di contenuto laico e moraleggiante. Questa poesia riprende il modello del **romanzo cavalleresco** fondato sul tema del **viaggio** di ricerca, con lo scopo di illustrare un insieme di valori, di educare e formare la nuova borghesia cittadina comunale. Infatti lo scopo didattico collega strettamente questo tipo di poesia allo sviluppo della civiltà comunale e alla nascita di una classe, quella borghese mercantile, che sentiva l\'esigenza di istruirsi, per differenziarsi dalle classi popolari e rivaleggiare con quelle del vecchio mondo feudale. La narrazione del viaggio non si esaurisce nel significato primo o letterale, nella rappresentazione concreta degli incontri, delle avventure, degli ostacoli e del raggiungimento finale della meta, ma allude a un altro significato in cui quegli incontri, avventure, ostacoli, assumono un senso dottrinale religioso o morale. Fra le maggiori opere di questo genere ricordiamo: 1. ***Il Tesoretto* di Brunetto Latini** 2. **Il poema dell'Intelligenza**

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