Storia Economica - Appunti Parziale 1 PDF

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Porro Carlotta

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history of economics economic history industrial revolution economic development

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These notes cover the history of economic thought, focusing on the industrial revolution and the feudal system. They explore the concepts of production, distribution, and consumption within these historical contexts. The notes also discuss the differences between economic growth and development.

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Appunti di storia economica - Porro Carlotta STORIA ECONOMICA Cap 1 La rivoluzione industriale Storia economica: storia dei *fatti e delle vicende economic...

Appunti di storia economica - Porro Carlotta STORIA ECONOMICA Cap 1 La rivoluzione industriale Storia economica: storia dei *fatti e delle vicende economiche a livello individuale, aziendale e collettivo. (Carlo M. Cipolla) *Fatti e vicende economiche: fatti legati ai tre fenomeni chiave dell’attività economica: 1. produzione: fenomeno che si ottiene dalla combinazione di più fattori produttivi (naturali, lavoro, capitale) e capacità imprenditoriale per la messa a punto di beni e servizi > il valore della produzione deve essere superiore al valore dei fattori impiegati; 2. distribuzione: fenomeno che prevede ripartizione di beni e servizi messi a punto dal fenomeno della produzione fra coloro che hanno contribuito a produrli; 3. consumo: utilizzo che si fa dei beni e dei servizi prodotti > utilizzo che può essere sia destinato al soddisfacimento dei bisogni sia all’alimentazione di altre produzioni. !! Produzione, distribuzione e consumo sono anche oggetto di studio della politica economica e dell’economia politica > studia questi fenomeni per comprenderne i meccanismi di funzionamento e formulare delle leggi a riguardo. ≠ Storia economica: guarda ai fenomeni cercando di comprendere come essi si siano sviluppati, come le loro problematiche siano state a rontate in determinate epoche e in determinati luoghi (speci co contesto storico/spazio-temporale, no maniera astratta). Non si parla da sempre, né come unica realtà possibile, dell’età industriale > in altre epoche i 3 fenomeni si sono sviluppati e hanno sviluppato altre problematiche > esempio: sistema feudale. ⇾ Sistema feudale Tipico del Medioevo, si caratterizzava per una serie di rapporti personali e patrimoniali intercorrenti tra il sovrano e i suoi vassalli, così come tra i vassalli e i contadini. I vassalli promettevano fedeltà al proprio sovrano ed erano obbligati a prestare aiuti nanziari in forma di consiglio; d’altra parte il sovrano garantiva protezione e assicurava il mantenimento attraverso l’assegnazione di un *feudo. *Feudo: - riserva dominica: parte dei terreni che il sovrano faceva coltivare ai servi; - mansi: dati in concessione ai contadini liberi a nché li potessero lavorare per potersi mantenere; - terre comuni: non coltivate, sfruttamento comunitario degli abitanti del luogo. grazie al feudo così strutturato il vassallo poteva garantirsi il mantenimento ed entrare in rapporto con i contadini. In questo rapporto il feudatario garantiva la difesa contro i nemici, soccorreva contadini in di coltà in caso di bisogno, garantiva la manutenzione delle infrastrutture per il mantenimento del feudo (mulini, frantoi, ecc.) e amministrava la giustizia; dall’altro lato i contadini erano tenuti a pagare un censo, fornire le prestazioni d’opera gratuita (corvée) e mettevano a disposizione uomini armati in caso di necessità. 3 ordini all’interno della popolazione: 1. oratores: clero, coloro che pregavano; 2. bellatores: nobiltà, coloro che combattevano; 3. lavoratores: contadini e artigiani, coloro che lavoravano. Sistema che non si a erma in tutta Europa allo stesso modo e che muta nel tempo > a un certo punto comincia a sfaldarsi, in particolare a partire dalla Gran Bretagna, per lasciare spazio in Età Moderna a un’altra società dell’Ancien Regime (= insieme di istituzioni tipici del contesto europeo prima della rivoluzione francese), secondo cui la società era ancora divisa in classi: 1. nobiltà: prestigio sociale, importante ruolo politico > prestigio ra orzato dall’a ancamento dell’autorità e dal prestigio della chiesa = clero gode di privilegi (es: esentato del pagamento di alcuni tributi); 2. lavoratori: contadini (maggioranza della popolazione), artigiani, servitù, domestici; 3. borghesia: elemento emergente, classe media nata dalla dissoluzione del sistema feudale con l’a ermarsi di alcune professioni, formata da mercanti, banchieri, notai, medici, burocrati e che si consolidava e assumeva caratteristiche particolari a seconda dei paesi in cui si sviluppava > nei Paesi dell’Europa occidentale (Olanda, Inghilterra) prevalevano i mercanti, nei Paesi 1 ff ff ffi ffi fi ff fi ffi ff Appunti di storia economica - Porro Carlotta dell’Europa centrale e orientale (Prussia) prevalevano i funzionari e i burocrati, in Francia prevalevano gli appaltatori delle imposte e i nanzieri. Su questa società si innesta la Prima Rivoluzione Industriale e stravolge l’Ancien Regime > protagonisti della Rivoluzione = appartenenti alla borghesia. Tre fasi Prima Rivoluzione Industriale 1750-1850 Dove: Inghilterra, Belgio, Olanda, Francia, USA = Paesi che iniziano a sviluppare una serie di attività in alcuni settori-guida (settori industriali che caratterizzano la rivoluzione); settori: tessile, ferro, energia (strumento: caldaia a vapore); rivoluzione normalmente identi cata come poco costosa perché non erano necessari i capitali (in termini quantitativi) che saranno poi necessari nella seconda e terza rivoluzione industriale = capitali che servivano per l’avvio delle professioni, i quali derivano da mercanti arricchitasi con il commercio estero o da proprietari terrieri; ruolo delle banche non ancora particolarmente rilevante (ruolo marginale). Seconda Rivoluzione Industriale 1850-1950 Dove: USA, Germania, Russia, Italia, Giappone > locomotive della rivoluzione = USA e Germania, gli altri = late comer; settori: chimica, elettricità, meccanica, siderurgia, estrazione e lavorazione del petrolio, motore a scoppio, radio; fase diversa dalla precedente (in cui c’erano imprese di piccole dimensioni) perché si a erma la grande impresa (large corporation americana) sfruttando i principi del taylorismo e del fordismo (catena di montaggio), adozione di macchinari sempre più complessi, applicazione dei processi; fase in cui l’incremento demogra co aumenta del 60% mondialmente e raddoppia in Europa > importanti migrazioni dall’Europa all’America e dalle campagne alle città; comprende tutte le attività economiche e produttive, anche il settore primario; diminuzione degli addetti agricoli; produzione e produttività crescono a ritmo elevato; settore dei trasporti ha una crescita notevole > navi a vapore, ferrovie, automobili, aerei > integrazione dei mercati che apre la prospettiva per un mercato globale; crescita del fabbisogno di capitali per l’investimento in macchinari da parte delle imprese > fase molto costosa; ruolo cruciale delle banche e della borsa per poter garantire ai diversi operatori economici gli strumenti nanziari. Terza Rivoluzione Industriale dal secondo dopoguerra in avanti Dove: paesi già industrializzati; settori: produzione e utilizzo energia nucleare, chimica avanzata (biochimica e materie plastiche), elettronica e informatica (robotica) che portano nuovi strumenti attraverso cui poter gestire processi produttivi e servizi, di usione della motorizzazione; intensi cazione e accelerazione dei processi della Seconda rivoluzione industriale; popolazione che continua ad aumentare > l’incremento riguarda anche le aree all’esterno del mondo occidentale; a livello agricolo: crescita ulteriore dei beni di produttività; trasporti: ulteriori migliorie grazie alla di usione di imponenti navi e al sistema dei containers che permettono di velocizzare lo spostamento delle merci e delle persone; trionfo del settore dei servizi = terziarizzazione dell’economia (crescita della rilevanza dell’impatto del settore terziario) > economia sempre più globale, con imprese che acquisiscono altre unità produttive anche all’estero e banche che si internazionalizzano e spostano capitali da aree del globo diverse in poco tempo. ⇾ Perché ha avuto origine in Europa? Per la presenza di elementi naturali favorevoli: clima mite grazie alla corrente del Golfo, disponibilità di risorse naturali come terre fertili, acqua, minerali; presenza di un sistema istituzionale che favoriva la libera impresa e la predisposizione di questa a sperimentare nuove tecniche di produzione, anche sulla base delle garanzie per i diritti di proprietà (non così scontato nel resto del mondo); 2 fi fi fi fi ff ff fi ff Appunti di storia economica - Porro Carlotta frammentazione politica: l'Europa si trova in un contesto che in termini politici è estremamente frammentato, il quale ha spinto verso una competizione positiva/virtuosa con l’intento da parte dei vari Paesi a voler primeggiare; peculiare visione del mondo: cristianesimo e ducia nelle capacità dell’uomo di dominare la natura; ricerca scienti ca e suo metodo (1500-1600); progressiva a ermazione della democrazia: uguaglianza dei cittadini davanti alla legge (da Rivoluzione Francese). ———————————————————————————————————————————- Prima rivoluzione industriale 1750-1850 ———————————————————————————————————————————- Cap 2 Lo sviluppo economico 1. Crescita economica: aumento complessivo del valore dei beni e servizi prodotti da una determinata popolazione in un periodo de nito (che generalmente corrisponde ad un anno); 2. sviluppo economico: crescita elevata e prolungata accompagnata da trasformazioni sociali, strutturali e culturali > crescita economica + cambiamenti che toccano l’economia e altre sfere; 3. progresso: idea legata alla moderna concezione del mondo che si a erma in Europa tra il 1600 e il 1700 ad opera di scienziati come Bacone e Cartesio, che riponevano una grande ducia nelle capacità dell’uomo e nella sua possibilità di misurare il mondo e in un qualche modo migliorarlo > idea propria di non tutte le epoche, popolazioni e società: sia l’idea di progresso che di passaggio da trasformazioni primitive a progredite (es: antica Grecia: da ordine a caos // Cristianesimo medievale: essere di passaggio e soggetto alla volontà divina). Misurazione della crescita economica e ettuata tramite il ricorso ad alcuni aggregati (grandezze economiche complesse): PIL (Prodotto Interno Lordo): valore monetario di beni e servizi prodotti in un determinato periodo (generalmente 1 anno) all’interno di un paese da residenti e da stranieri al lordo degli ammortamenti (= valore dei beni consumati nel processo produttivo); PNL (Prodotto Nazionale Lordo): valore monetario di beni e servizi prodotti in un determinato periodo soltanto dai residenti di un determinato paese, all’interno del paese e all’estero al lordo degli ammortamenti; PIL pro capite: valore medio per abitante del PIL, si ottiene facendo PIL/nºabitanti e permette di conoscere il valore dei beni e dei servizi che ogni cittadino ha mediamente contribuito a produrre. Dati impiegati per la misurazione della crescita, per misurazioni e comparazioni su aree geogra che > utili ma non dicono tutto. Misurando la crescita e osservando il suo perdurare nel tempo, gli studiosi contemporanei hanno notato come il prolungarsi di essa nel tempo sia spesso accompagnato da mutamenti nella società, nelle sue strutture e infrastrutture secondo quel fenomeno identi cato come sviluppo. Gli economisti hanno spesso fatto ricorso a schemi/modelli per spiegare lo sviluppo economico: Bucher (massimo esponente della scuola economica tedesca nel XIX secolo) elabora uno schema che sintetizza lo sviluppo in 4 tappe fondamentali: 1) economia domestica chiusa: tutto si produce e si scambia nell’ambito della famiglia; 2) economia cittadina: i fenomeni si ampliano alla città e al suo circondario; 3) economia nazionale: si sviluppano all’interno dei con ni di un Paese/Nazione; 4) economia mondiale: l’attività economica coinvolge tutti i paesi. Secondo una logica che vede ampliare l’economia all’avanzare dello sviluppo. Rostow vede lo sviluppo economico tramite 5 fasi: 1) società tradizionale (= società preindustriale): agricoltura = settore predominante, ma anche settore poco dinamico che non riesce a fornire signi cative risorse aggiuntive da destinare ad attività extra-agricole > ciò che si produce e si ricava viene usato per necessità primarie o per la stessa attività agricola [produttività bassa in tutti i settori] + dinamiche demogra che che stentano a svilupparsi (popolazione stenta a crescere); 3 fi fi fi ff fi ff fi fi fi fi ff fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta 2) società di transizione: fase di mutamenti, cambiamento > incremento della produttività agricola = settore primario permette l’accumulo di capitali + alfabetizzazione della società + formazione di una classe imprenditoriale dinamica + Stato presente in ambito economico tramite le infrastrutture costose + innovazioni > qualcosa muta rispetto alla stagnazione della prima fase; 3) società del decollo (take o ) = !! stadio più importante: forte e irreversibile accelerazione economica + crescono produzione, produttività e investimenti sia nell’agricoltura sia in altri settori + si impongono alcuni settori guida che dinamizzano il resto dell’economia, il tutto sostenuto da alcune trasformazioni nel quadro politico e istituzionale; 4) società matura: società ormai decollata in cui la produttività, le innovazioni tecnologiche, gli investimenti continuano ad aumentare, si impongono nuovi settori guida; 5) società dei consumi di massa: economia e società ormai mature, in cui si veri ca, grazie all’accumulazione di risorse, un forte aumento della domanda di beni-consumo e servizi, è possibile destinare risorse al miglioramento della qualità della vita. ⇾ Novità legate ai periodi di crisi Prima delle rivoluzioni: crisi di sottoproduzione > il settore primario per carestie ed epidemie non riusciva più a garantire un aumento demogra co // mondo industrializzato: crisi di sovrapproduzione. La logica delle crisi cambia con mondo industrializzato: la popolazione aumenta, aumenta la domanda di beni (grazie anche alla crescita della disponibilità di risorse e del potere di acquisto), aumenta l’o erta che soddisfa la domanda, ma de nire no a dove l’o erta può aumentare è di cile > l’o erta continua a crescere, la domanda no = eccesso di disponibilità di beni che restano invenduti = le imprese non possono remunerare il capitale investiti = perdita. Le crisi hanno tutte lo stesso schema fondamentale. Nell’attività economica nel corso del tempo si susseguono continuamente fasi di crescita e decrescita, che a seconda dei settori considerati possono avere durata inferiore o maggiore. 3 cicli economici: 1. Ciclo maggiore: crisi come il punto di inversione di tendenza fra espansione e depressione secondo cicli della durata di 8-10 anni; 2. ciclo breve (o minore): cicli della durata di 3-4 anni durante il quale si susseguono una fase di espansione e una di depressione; 3. ciclo lungo: onde lunghe nell’attività economica che durano intorno ai 50 anni. ———————————————————————————————————————————- Cap 3 Premesse della Rivoluzione industriale inglese: la popolazione La Rivoluzione non si presenta all’improvviso, ma avviene una serie di mutazioni (che derivano da molteplici settori) che vedono il settore secondario opporsi. La demogra a è importante per comprendere i problemi economici di un determinato territorio e di una certa epoca. L’aumento della popolazione genera: 1. aumento della domanda di beni; 2. aumento dell’o erta di prodotti, beni e servizi > maggior presenza di persone = maggior presenza di capitale-lavoro. I mutamenti nella struttura della popolazione (età, classi, ecc.) in uiscono sulla produzione dei beni. Conoscere il numero degli abitanti di un paese non è semplice > di coltà in particolare prima del XVIII-XIX secolo, quando furono realizzati i primi censimenti moderni. Si può a ermare però che: intorno al 1750 la popolazione non raggiungeva gli 800 milioni di persone; la popolazione europea aveva conosciuto, nell’arco di oltre 2000 anni dal 400 a.C., momenti di crescita e decrescita: ‣ aumento no al 200 d.C.; ‣ decrescita no al 700 (peste di Giustiniano); ‣ ripresa no al 1300; ‣ nuovo crollo nel corso del XIV secolo; 4 ffi fi fi fi ff fi ff ff f fi fi fi ffi fl ff ff fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta ‣ crescita con un caratteristico andamento ad onde (sinusoidale) no ad arrivare a metà del XVIII secolo a livelli mai raggiunti prima. L'Europa preindustriale era caratterizzata da un vecchio regime demogra co chiamato primitivo: equilibrio demogra co labile e precario per colpa della alta natalità e alta mortalità (infantile); completa dipendenza della popolazione dalla disponibilità dei mezzi elementari di sussistenza > malnutrizione o spostamenti per inseguire la disponibilità di alimenti; la popolazione del ‘700 aveva misere condizioni di vita, lavoro e ambizione e per la maggior parte era analfabeta (cultura = classi superiori); vita media tra 20 e 25 anni. Questa condizione si rompe con la rivoluzione industriale: regime demogra co primitivo sostituito da un nuovo regime, chiamato regime moderno: diminuzione del tasso di mortalità e successivamente del tasso di natalità (inferiore però a quello di mortalità) in Europa; 1750-1850 la popolazione mondiale aumenta no a quasi 1,3 miliardi (incremento del 60%) > Paese con maggior incremento = Gran Bretagna (paese leader della Prima rivoluzione industriale); la vita media aumenta no a toccare i 50 anni di vita media (inizio ‘900); rottura del legame fra aumento della popolazione e disponibilità alimentari ( no a quel momento aveva frenato la crescita demogra ca) > prima di ciò il settore primario mostrava dei limiti che bloccavano l’aumento ulteriore della popolazione // grazie alle innovazioni della rivoluzione industriale si va oltre a questi limiti, si incrementa la produttività dei terreni e si rende sostenibile la prosecuzione della crescita demogra ca. !! studioso Malthus formula una teoria: la crescita della popolazione seguiva una regola geometrica (aumenta esponenzialmente), mentre quella dei mezzi di sussistenza seguiva una regola aritmetica (molto più lentamente) > si smentisce questa legge e si va oltre ai limiti. ⇾ Cause della crescita della popolazione: - migliore alimentazione: più abbondante, ma anche più diversi cata ed equilibrata, grazie ad un incremento della popolazione agricola e al trasporto degli alimenti; - migliori condizioni igieniche: nelle città migliorano le fognature, le strade, si costruiscono nuove reti idriche, case in muratura, c’è una migliore igiene personale grazie all’uso di sapone e all’impiego di panni di cotone; - progresso della medicina: maggiore attenzione alla medicina come branca del sapere, maggior sostegno da parte dei pubblici poteri (Governi), sapere medico meglio divulgato tra la popolazione (trattati medici del popolare), nuove scoperte (es: vaccino per il vaiolo) che riducono i tassi di mortalità; - riduzione della mortalità infantile; - la famiglia allargata lascia il posto al nucleo elementare genitori- gli > cambio tradizioni. ———————————————————————————————————————————- Cap 4 Premesse della Rivoluzione industriale inglese: l’agricoltura Prima rivoluzione agricola: circa 10mila anni fa, quando l’uomo passò da nomade a sedentario > agricoltura = principale attività economica, che domina no al 1800 inoltrato (oltre la prima fase della Rivoluzione Industriale). ⇾ Agricoltura nell’ancien régime: 1. Policoltura: l’agricoltura si caratterizzava per un continuo sforzo verso la produzione di tutto ciò che era necessario per soddisfare i bisogni della popolazione + era di cile e costoso trasportare i prodotti agricoli da una regione all’altra + non era possibile specializzarsi in agricolture adatte al luogo = bassa resa; 2. ridotta commercializzazione: di coltà negli spostamenti dei prodotti + bassa produttività > no condizioni per creare una commercializzazione dei prodotti agricoli. Agricoltura di sussistenza: orientata solo al soddisfacimento dei bisogni di chi partecipava alla produzione, solo i grandi proprietari in pochi casi potevano commercializzare i prodotti perché avevano un’eccessiva produttività + potevano sostenere i costi elevati del trasporto. ⇾ Tecniche della rivoluzione agraria 5 fi fi ffi fi fi fi fi fi fi fi fi fi ffi fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta La domanda in crescita dovuta all’aumento della popolazione stimolava un incremento dell’o erta > a fronte di risolvere le esigenze fondamentali legate all’alimentazione, i produttori avviavano uno sforzo > nascono innovazioni per incrementare la produttività e sfatare la legge naturale formulata da Malthus: introduzione del maggese: rotazione biennale e triennale; eliminazione del maggese, sostituito dall'introduzione della coltivazione di leguminose e piante da foraggio per migliorare fertilità del terreno; utilizzo del letame come concime per una maggiore fertilità; introduzione e adozione di nuove macchine e miglioramento degli attrezzi già esistenti (prima pesanti e vecchi, di cili da usare). complesso di innovazioni possibile grazie alle trasformazioni a livello della proprietà fondiaria (dei terreni). Era necessario che i proprietari terrieri potessero godere della piena ed esclusiva disponibilità delle loro terre e di appezzamenti di una certa consistenza > necessità di ridistribuzione delle terre (diverso rispetto all’utilizzo comunitario della terra prima, in cui non c’era una proprietà precisa). 1700 mutamenti: accordi fra privati, intervento dello Stato = maggior de nizione della proprietà delle terre + costituzione di grandi proprietà utili, su cienti a sostenere gli investimenti necessari per le innovazioni. In Inghilterra c’è n nuovo impulso al fenomeno delle enclosures (recinzioni), che a onda le radici nel ‘600 e che prevede la recinzione dei campi che man mano diventano privatizzati > sgretola fenomeno dei 3 campi e dello sfruttamento comunitario. ride nizione dei ruoli: emergono i grandi proprietari + lavoratori, braccianti > coloro che ottenevano dei piccoli appezzamenti, non avendo i mezzi per coltivare autonomamente, vendevano a chi aveva la possibilità di lavorare e si ponevano come lavoratori sotto i grandi proprietari. ⇾ Come la rivoluzione agraria ha contribuito alla rivoluzione industriale inglese? 1. Sostenne una popolazione in aumento: acquisì maggiore importanza soddisfare i bisogni della popolazione crescente, alimentando un numero maggiore di persone che si potevano dedicare anche ad attività extra-agricole > incremento della produttività a fronte di una diminuzione del numero di addetti al settore; 2. creò il potere d’acquisto da destinare ai prodotti dell’industria britannica: i redditi agricoli, grazie alla produttività crescente che può essere commercializzata, crescono e possono essere destinati sia all’acquisto dei prodotti che l’industria britannica metteva a disposizione dell’agricoltura stessa (beni strumentali), sia all’acquisto di beni-consumo (spesso i prodotti erano dell’industria del ferro) > maggiori opportunità di commercio; 3. consentì lo spostamento di popolazione da zone rurali a zone urbane/industriali: i lavori agricoli non erano più su cienti per assorbire numero di lavoratori in crescita > aumento di attività extra-agricola (= spostamento); 4. partecipò alla formazione del capitale necessario al nanziamento dell’industrializzazione: gli agricoltori diventano investitori nel settore secondario grazie ai capitali in crescita, partecipando al nanziamento delle prime industrie. ⇾ The industrial revolution [video] Causes of the industrial revolution From 1700 until the beginning of First World Word (1914) a period of economical, social and political upheaval uploaded across the globe. Every aspect of daily life was transformed in someway. The Industrial Revolution began in England during the early part of 18th century. Life in Britain remained quietly unchanged for generations; people lived in agrarian societies, farming was ruled by the citizens and the harvest was at the mercy of sun, rain and wind. There are many contributing facts that made the Industrial Revolution possible, mainly two are covered here. In this program we’ll focus on agricultural Revolution, the Rise of the Factory, New Technology and the role of British Empire. ———————————————————————————————————————————- Cap 5 Premesse della Rivoluzione industriale inglese: trasporti e commercio La rivoluzione trasporti entra in gioco davvero soprattutto nella seconda Rivoluzione Industriale, ma già nel corso della prima vi furono dei cambiamenti: 6 ff fi fi ffi ffi ffi fi fi ff Appunti di storia economica - Porro Carlotta strade: le strade inglesi erano tra le peggiori del vecchio continente nel ‘700, poiché costruite con tecniche e materiali di facile deterioramento > non potevano prestare un buon servizio, a maggior ragione di fronte alle crescenti esigenze che si manifestavano con il prendere piede della rivoluzione industriale. La necessità di rifornimenti delle città in espansione indusse il governo a intervenire per favorire il sistema delle strade a pedaggio (nel 1830 30km di strade a pedaggio in Inghilterra) > pdv tecnico: nel XIX secolo si recuperano i sistemi di costruzione stradale dei Romani, che permettono la costruzione di strade più compatte, solide, che non si deterioravano cosi rapidamente; sistema ferroviario: ferrovia acquista importanza nella prima metà dell’800 > ‣ 1825 George Stephenson (tecnico minerario) costruì la locomotiva a vapore che, abbinata alle rotaie, permette al mondo di conoscere la strada ferrata; ‣ 1830 inaugurata la prima linea ferroviaria Liverpool-Manchester (due città trainanti per l’industrializzazione dell’Inghilterra). La ferrovia diviene un sistema di trasporto cruciale nella seconda Rivoluzione Industriale. !! Innovazione di George Stephenson possibile grazie allo sviluppo dell’industria della lavorazione del ferro e quella della produzione di energia. vie d’acqua: 1700 grande importanza (centralità) della navigazione, centralità che procede anche oggi perché è il sistema di trasporto più e ciente. Navigazione sia delle acque interne, sia quella marittima, nonostante le varie problematiche di questo tipo di trasporto: acque interne = di coltà di risalire questi corsi d’acqua con corrente contraria, far fronte a sbarramenti arti ciali (es: mulini), bassi fondali // marittimo = di coltà dovute al clima (tempeste), alla pirateria > nonostante le problematiche ebbe un grande impulso, tanto che nella seconda metà del ‘700 si parla di febbre dei canali: costruzione di una serie di canali che collega diversi corsi d’acqua fra loro, così le merci potevano essere spostate tra varie città (sia merci che dovevano raggiungere i consumatori, sia prodotti per alimentare altre produzioni). !! Stimolo positivo per il settore assicurativo, perché a fronte delle problematiche nasce l’esigenza da parte delle compagnie di navigazione di un’assicurazione = compagnie assicurative si consolidano, diventeranno utili poi anche dal punto di vista nanziario. 1800 primi esperimenti nel campo della navigazione a vapore: 1803 Robert Fulton sperimenta il primo battello a vapore sulla Senna, che poi diventa cruciale no a sostituire le imbarcazioni a vela nella seconda rivoluzione industriale. [video locomotiva a vapore] ⇾ Commercio e mercantilismo Situazione Inghilterra (ed Europa) 1700 (già nei secoli precedenti): presenza di mercati molto ristretti, di coltà di commercializzare > ostacoli: barriere naturali: montagne, foreste, mari > i sistemi di trasporto precedenti non permettevano di superarle; barriere arti ciali: dazi, limitazione della circolazione poste dal governo; bassi redditi della popolazione: scarso potere d’acquisto; insicurezza di viaggi terrestri: ladri, clima; insu cienza della moneta in circolazione; di coltà di accesso al credito. Elementi che ostacolano il commercio e che in precedenza rappresentavano dei problemi cruciali. Approccio dei governi e degli operatori commerciali: in Età Moderna va delineandosi il mercantilismo (che ancora a metà del ‘700 improntava quasi tutti i mercati europei): si tratta di una dottrina economica e politica economica, che aveva contribuito a sviluppare signi cativamente il commercio internazionale > dottrina economica, il cui principio fondamentale: la ricchezza di un paese dipende dalla quantità di metalli preziosi (argento e oro) a disposizione. I governi dovevano guardare a una politica economica che incrementasse la disponibilità di questi metalli: favorendo un usso di esportazioni per ricevere in cambio oro e argento + tramite strumenti illeciti (guerra) per attivare scambi commerciali forzati con altri paesi > importanza delle colonie, rapporto tra madrepatria e colonie: la madrepatria attuava un commercio per prendere metalli preziosi dalle colonie = si sviluppa una politica economica protezionista e nazionalista. 7 ffi ffi fi ffi fi ffi fi fl ffi fi ffi fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta Nelle esportazioni si fornivano sussidi ai produttori e commercianti perché fossero spinti a incrementare commerci e garantire usso metalli preziosi in entrata // nelle importazioni si imponevano pesanti dazi per ottenere guadagno grazie al dazio imposto. L’approccio mercantilista inizia a mutare, venir meno, ad imporsi progressivamente con alterne fortune l’ottica liberista, improntata al libero commercio (a partire soprattutto dall’Inghilterra = paese leader). Grazie a questo mutato approccio commerciale + grazie al miglioramento degli strumenti delle vie di comunicazione = l’Inghilterra conosce uno sviluppo nel mercato interno ed internazionale > mercato interno: forte impulso che deriva dall’incremento dei consumi, alimentato dall’aumento del reddito pro capite conseguente al miglioramento della vita // mercato internazionale: si con gura come commercio triangolare per l’Inghilterra > l’Inghilterra in questa fase (grande ruolo come potenza coloniale, grazie a scoperte geogra che in Età Moderna) costruisce relazioni con Europa, Africa, Antille = triangolo nei rapporti internazionali: Inghilterra esportava verso l’Europa (poi sostituita da Nord-America) prodotti d’esportazione presi dalle Antille (zucchero, tabacco, cotone, piante tintorie), pagati con prodotti di basso valore aggiunto dall’Africa (schiavi acquistati in cambio di armi, pezzi di cotone indiano, ferramenta, alcolici). ———————————————————————————————————————————- Cap 6 Industrie traenti e innovazioni in Gran Bretagna Fine del ‘700: attività industriale assai meno importante dell’attività agricola > orientata alla produzione di beni di consumo, svolta in 3 forme: 1) artigianato: presente n dal Medioevo, gura chiave = maestro artigiano che operava in bottega, assicurava un gran quantitativo di beni e faceva parte di una corporazione, insieme a cui lavoravano apprendisti e lavoratori. Presente soprattutto nei centri urbani, organizzato in botteghe e corporazioni, le quali organizzavano l’attività produttiva (norme, tecniche, prezzi, salari, quantità di materia prima, come materia prima doveva essere distribuita tra le diverse botteghe, quali ordini e come essi dovevano essere distribuiti tra i diversi maestri nelle loro botteghe), sistema rigido orientato alla conservazione dei metodi di produzione e volto ad assicurare la stabilità del lavoro per i propri associati > controllo della competizione; 2) industria a domicilio (putting out system): gura chiave = mercante imprenditore, gli operai erano contadini che lavoravano per il mercante nei tempi morti dell’attività agricola, spesso nelle loro case (per questo “a domicilio”) > il mercante portava loro le materie prime e i mezzi per trasformarle (++ industria tessile) = i mercanti fanno lavorare i prodotti grezzi che acquisiscono sui mercati grazie ai loro commerci dai contadini per poi rimetterli in commercio dopo la lavorazione; 3.1)grande manifattura (ciò che precede industria capitalistica): concentrazione di alcuni stabili di diverse attività normalmente tra loro correlate in un unico luogo > richiama il sistema di fabbrica che si svilupperà dalla seconda metà del ‘700, ma si distingue dalla fabbrica perché queste grandi manifatture hanno delle caratteristiche proprie, formano un sistema che univa al suo interno diverse modalità di produzione. Grandi manifatture costruite su impulso statale perché dedite alla produzione di beni strategici (es: cantieristica); 3.2)industria capitalistica (sistema di fabbrica): gura chiave = imprenditore, il quale investe il capitale necessario alla produzione in un unico luogo. Le imprese che emergono si con gurano secondo alcune forme giuridiche: dalla ditta individuale, in cui un’unica persona svolge la sua attività con il capitale proprio, alla società, che prende l’apporto di un capitale da parte di più persone che partecipavano ai rischi dell’impresa e ripartivano fra loro l’eventuale utile conseguito. 3 tipi generici di società: società in nome collettivo; società in accomandita; società anonima (o società per azioni). ⇾ Settori leader: cotone e ferro Settori leader in cui si sviluppano le aziende: lavorazione di cotone e ferro > innovazioni tecniche di queste industrie e introduzione della forza del vapore = nocciolo tecnico della prima Rivoluzione Industriale. Strumento-innovazione: macchina a vapore, perfezionata da James Watt nel 1769 apportando miglioramenti alla macchina di Newcomen, una primitiva forma di macchina a vapore > Watt brevetta la sua macchina a vapore che può essere applicata per produrre energia, la quale alimenta i processi produttivi di cotone e ferro. Le innovazioni della prima rivoluzione industriale 8 fi fi fi fl fi fi fi fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta sono de nite tecniche e incrementali, si di ondono grazie a un sistema di brevetti > spesso sono il prodotto del lavoro di tecnici che, lavorando su problemi concreti, arrivano alla messa a punto di macchine, strumenti perfezionati e migliorati, processi produttivi che possono procedere più uidamente. Industria tessile: sviluppata in Inghilterra nelle campagne grazie al lavoro a domicilio, riguarda lavorazione di lana, lino, canapa. Tre fasi: latura, tessitura, tintura > il cotone fatica a svilupparsi a causa dell’agguerrita concorrenza di prodotti sostitutivi indiani + della grande richiesta di manodopera + dell’imbuto che si veri ca tra latura e latura (tessitura procede in maniera più spedita rispetto alla latura) > nella seconda metà del ‘700 iniziano a sorgere nuovi problemi: invenzione della navetta volante di John Kay, grazie a cui è possibile far svolgere a un singolo tessitore il lavoro che prima occupava due persone + invenzione dello spinning jenny (o giannetta) 1764 di James Hargreaves = aumento squilibrio tra latura e tessitura. Soluzione: 1785 Edmund Cartwright brevetta un telaio meccanico mosso dal vapore = bene ci a tutta l’industria tessile (++ industria cotoniera); industria del ferro: di usa in tutti i paesi europei, ma si sviluppa soprattutto in Inghilterra > sviluppo concretizzato soprattutto grazie all’introduzione dell’altoforno, all'uso di magli azionati dall’energia idraulica e alla capacità di dislocare gli altiforni vicino alle miniere. Industria che si sviluppa in un senso capital intensive (organizzata in forme capitalistiche) + che usa materie prime inglesi + che si sviluppa usando beni strumentali (utili ad altri processi produttivi), sviluppo che avrà ulteriore impulso nella seconda metà dell’800 (sviluppo cantieri navali, ferrovie ecc). Problemi: non c’è una grande disponibilità di legna e carbone, perciò dovevano usare il carbon fossile preso da miniere, che però produce ghisa di bassa qualità > diventa importante l’altoforno per l’estrazione di carbone (coke) dal carbon fossile (libera il carbon fossile dalle sue impurità) + brevetto del pudellaggio (ghisa liberata dalle impurità) = ghisa, ferro e acciaio di maggior qualità. John Wilkinson: costruzione del primo ponte in ghisa sul ume Severn e varo della prima nave in camera bullonata > materiali sempre più resistenti e complessi che a loro volta aumentavano la domanda per gli altiforni, per la produzione di ghisa e di ferro. I processi e le trasformazioni fanno riferimento a un lungo periodo, non sono mai istantanee e si impongono in maniera graduale anche geogra camente (no crescita omogenea). Sidney Pollard evidenzia: già dalla prima rivoluzione industriale si deve considerare uno sviluppo a livello regionale > prima fase: le di erenze regionali tendono ad aumentare, il decollo cioè genera squilibri economici e amplia quelli già esistenti // seconda fase (non avviene sempre): le industrie si impiantano anche nelle regioni più arretrate dove i salari sono più bassi. ———————————————————————————————————————————- Cap 7 I problemi della Rivoluzione industriale inglese Tre principali categorie di problemi. ⇾ Problemi nanziari Di carattere comunitario (problema dei mezzi di pagamento): aumentavano le transazioni, i rapporti commerciali tra i diversi operatori economici ed era necessario di mezzi di pagamento per supportare le transazioni. A metà ‘700 i sistemi monetari in circolazione in Europa erano 3: monometallismo aureo, monometallismo argenteo e bimetallismo (non ancora banconote cartacee); le monete metalliche si componevano principalmente di no (metallo prezioso: oro, argento o entrambi) e lega (metallo vile) > il valore variava in base alla percentuale di metallo prezioso presente + i più di usi erano il monometallismo argenteo e il bimetallismo, solo l’Inghilterra adottava il monometallismo aureo. La disponibilità di questi metalli preziosi non era vasta, dunque con il crescere dei rapporti commerciali, le transazioni commerciali e i rapporti tra i vari operatori, la moneta esclusivamente metallica iniziava ad essere insu ciente > necessità di moneta cartacea, che progressivamente le banche di emissione cominciavano ad immettere sul mercato tra la popolazione; logica: non avendo un quantitativo su ciente di monete metalliche da prestare, consegnavano a chi chiedeva la somma un biglietto con la promessa di cambiarlo (in un futuro, a chi lo avrebbe presentato alla banca) in monete metalliche. Questi biglietti però non avevano corso legale, bensì solo corso duciario (chi li riceveva lo faceva nella ducia dell’istituto che emetteva questi biglietti). Gli imprenditori, a causa della scarsità dei mezzi di pagamento, si trovavano a fare i conti con monete dal valore troppo elevato per poter pagare piccoli acquisti o salari + non erano presenti assegni bancari > si di ondono a metà ‘700 banconote, che però a cavallo tra ‘700 e 9 fl fi fi fi fi ff fi ff ff ff fi ff fi fi fi fi fi fi fi ffi fi ffi Appunti di storia economica - Porro Carlotta ‘800, durante le guerre napoleoniche non sono più convertibili, nché nel 1821 viene ristabilita la convertibilità delle banconote ed il cole standard = sistema monetario in cui una certa moneta corrispondeva a una certa quantità d’oro e nel 1833 le banconote della banca d’Inghilterra furono dichiarate monete a corso legale e possono essere utilizzate nei pagamenti senza possibilità di ri uto, mentre nel 1844 la legge bancaria regolamenta l’emissione delle banconote da parte della banca d’Inghilterra: una volta de nito il ruolo di questi biglietti, bisogna de nire in quali quantità metterle in circolazione per non svalutarne e disciplinarne l’utilizzo = vengono de nite quantità e proporzioni secondo cui le banconote potevano essere emesse, tenendo a mente che ad esse corrispondeva un certo quantitativo d’oro > la banca d’Inghilterra poteva stampare no a 14.000.000 sterline senza copertura d’oro, oltre tale importo tutte le banconote stampate dovevano essere coperte per il 100% del loro valore dalla disponibilità della banca. La sterlina diventa la moneta di riferimento internazionale. nel sistema bancario: a metà ‘700 è prematuro parlare di un vero e proprio sistema bancario, esisteva una banca di riferimento (centrale, d’Inghilterra), poi si disseminarono sul territorio le city banks e le country banks e in diverse città europee esistevano banche pubbliche che accettavano depositi senza corrispondere in interesse, rilasciavano ricevute che potevano essere usate da altri per i pagamenti e investivano pubblicamente. Si parla di una rivoluzione non troppo costosa, ma in mancanza di nanziamenti gli industriali fecero ricorso all’auto nanziamento, andando alla ricerca di risorse nella cerchia dei loro conoscenti, oppure (quando le esigenze crescevano) costituirono società in accomandita (c’è un socio forte che conferisce un capitale, rischiandolo e partecipando all’attività della gestione aziendale in toto, e un socio debole che non partecipa all’attività d’impresa, gestisce solo il capitale). Dal 1830 le società anonime cominciarono a rivolgersi al mercato con obbligazioni. Le banche di cilmente nanziavano il capitale sso delle imprese e si ponevano raramente su un lungo periodo, piuttosto supportavano gli imprenditori nelle attività e nelle spese correnti/ ordinarie (acquisto di materie prime, semilavorati, pagamento dei salari agli operai) mediante particolari operazioni e strumenti (sconto di cambiali a tre mesi > la banca anticipava una certa somma all’imprenditore, a fronte di un credito che l’imprenditore volgeva verso terzi e che non poteva ancora maturare). ⇾ Problemi lavorativi Società preindustriale = società protetta (corporazione) che garantiva una certa continuità del lavoro (criteri, norme) // società industriale = libera iniziativa e ricerca del pro tto con poche o nessuna protezione per i lavoratori. I lavoratori a domicilio, i contadini e gli artigiani opposero resistenza a trasformarsi in operai perché non volevano perdere i privilegi che avevano (artigiani) + so erenza del passaggio da mondo rurale a cittadino (contadini) > proteste, assenza dal posto di lavoro (creano problemi alla continuità dell’attività produttiva). !! Le prime fabbriche fecero uso del lavoro di donne e bambini, assegnando loro lavori usuranti. Iniziano a sorgere alcune prime forme di associazioni tra i lavoratori, in particolare i primi ad associarsi sono i lavoratori specializzati (artigianato) che nel XVIII secolo crearono i trade clubs per difendere i propri privilegi e per ostacolare l’ingresso di “intrusi” all’interno della categoria, chiedendo il rispetto dell’apprendistato. I lavoratori generici tardarono ad associarsi, spesso però si univano in proteste per difendere i loro interessi. 1800 entrano in vigore i Combination Acts che vietavano qualsiasi forma di associazione sia tra i lavoratori, sia tra gli imprenditori. Nel 1824-25 il governo approvò delle leggi che revocarono i Combination Acts e legalizzarono le organizzazioni di lavoratori (sindacati), ma solo in tema di salario e orari di lavoro. ⇾ Problemi commerciali Prima fase (fase favorevole) nel 1793-1815, fase delle guerre napoleoniche: l’assorbimento dei prodotti britannici (sia del settore primario sia secondario) vede come principale protagonista lo Stato > le esigenze belliche funsero da potente stimolo all’attività produttiva. Tuttavia ci furono problematiche relative al commercio estero perché Napoleone vieta alla Francia e ai suoi alleati di commerciare con l’Inghilterra, ma nonostante ciò l’Inghilterra trova altri acquirenti. Con il termine del con itto si esaurisce la fase positiva: periodo caratterizzato dalla riduzione di prezzi e pro tti. Periodo complesso per la Gran Bretagna, perché per le industrie è di cile uno sbocco commerciale sicuro, vengono colpite industrie e agricoltura > provvedimenti di tipo 10 fi fi ffi fl fi fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi ffi Appunti di storia economica - Porro Carlotta protezionistico, volti a proteggere i redditi dei produttori agricoli = Corn Laws che regolamentano importazioni ed esportazioni di grano, leggi sostenute dai proprietari terrieri (maggiori capacità di guadagno) e avversate da industriali e operai (ritenevano queste responsabili della di coltà di commerciare, basso potere d’acquisto dei salari). 1845-46 la carestia e la conseguente miseria portano all’abolizione delle Corn Laws, lasciando una completa libertà di importazione ed esportazione dei cereali + revoca degli Atti di navigazione volti a limitare l'attracco di navi straniere nei porti britannici. Trionfo del libero mercato. Adam Smith (172 ‐90), La ricchezza delle nazioni (1776): - esaltazione del libero mercato, guidato da una “ mano invisibile”; - il mercato si autoregolamenta senza bisogno di interventi statali. David Ricardo (1772 1823), Teorema dei costi comparati: - mostrare la convenienza nella divisione internazionale del lavoro e del commercio, sostenendo che le varie nazioni hanno convenienza a specializzarsi, perché il vantaggio che ne deriva è maggiore di quello ottenuto da una situazione in cui ogni paese produce tutti i beni. Jea ‐Baptiste Say (176 ‐1832), Legge degli sbocchi: - ogni prodotto o re uno sbocco ad altri prodotti concludendo che in regime di libero scambio non vi possono essere crisi di sovrapproduzione. ———————————————————————————————————————————- Cap 8 I secondi: Francia e Stati Uniti Rapporto Inghilterra-Francia-Stati Uniti: Inghilterra = paese leader ( rst mover), poi anche gli altri paesi occidentali cercano di imitare il modello dell’Inghilterra > al rst mover susseguono i second comers (o late comers). Vantaggi e svantaggi: Inghilterra: in quanto rst mover poteva godere dell’assenza di concorrenza, tuttavia si trovò nella posizione di dover fare i conti con i costi che ne venivano da questo (sperimentare per primo senza rifarsi ad altri fallimenti o successi rappresenta un costo) e di dover a rontare problemi sconosciuti; Francia, Stati Uniti (ma anche Belgio e Olanda): in quanto second comers potevano godere dei vantaggi della arretratezza (come li de nì Gerschenkron), ovvero potevano guardare alla Gran Bretagna per evitare costi e insuccessi già sperimentati da questa. !! Non tutti i paesi godono dei medesimi strumenti, delle medesime risorse > i paesi che cercano di seguire la strada tracciata dal rst mover concretizzano poi la strada a modo proprio, con i fattori di cui loro sono dotati, facendo ricorso a dei fattori sostitutivi. ⇾ Francia La Francia seguì un processo di industrializzazione più lento di quello dell’Inghilterra, che si di erenzia da questo per una forte permanenza del settore agrario, per la presenza marcata di medie e piccole imprese e per una maggiore presenza dello Stato. Stimoli: Rivoluzione Francese (per certi versi): ‣ portò a una veloce e completa liquidazione della feudalità; ‣ portò alla ne delle corporazioni di mestiere; ‣ permise l’a ermazione della piena proprietà della terra; ‣ permise una completa abolizione dei dazi interni al paese, dando vita ad un mercato nazionale più libero e omogeneo; riforme di insegnamento e ricerca: lo Stato intervenne in maniera forte puntando sullo studio della matematica e della sica (utili per le trasformazioni che emergono in questa fase) > modello scolastico di formazione e ricerca che di onde la conoscenza delle tecniche. Fattori frenanti: Rivoluzione Francese: durante il lungo periodo di guerra (1792-1815) il Paese dovette sostenere delle perdite in senso umano e materiale che ne frenarono la crescita e lo sviluppo; modesta crescita demogra ca: diminuzione dei tassi di natalità in misura maggiore rispetto alla Gran Bretagna > l’assenza di una pressione demogra ca rallentò domanda e o erta di beni; 11 ff n­ fi ff ff 3­ -­ fi 7­ fi fi fi fi ff fi fi fi ff ff ffi Appunti di storia economica - Porro Carlotta mancanza di risorse naturali, soprattutto carbone e minerali di ferro; ritardo nella costituzione di una grande proprietà terriera: con l’abolizione tra il 1789 e il 1793 della proprietà feudale si a ermava una frammentazione della proprietà terriera, poiché i grandi possedimenti immobiliari venivano divisi in piccoli appezzamenti e consegnati ai mezzadri > blocco del travaso di persone da campagna a città. Industria francese: prevalenza delle piccole imprese; arretratezza della siderurgia: la Francia era ancorata all’utilizzo del carbone di legna, con ritardi anche nell’utilizzo della macchina a vapore e la scarsità di minerali di ferro; industria tessile: utilizzo di macchine inglesi nonostante l’ostruzionismo inglese, apportando miglioramenti > es: dispositivo Jaques-Cartes che consentiva di disegnare sulla sto a; continuò l’antica tradizione in molte industrie del lusso. Il sistema dei trasporti ebbe un’importanza rilevante per l’industrializzazione > si basò sulla rete stradale e sul lento avvento delle ferrovie, mentre i canali e le vie d’acqua interne conobbero uno sviluppo limitato. Attività industriale favorita dalle riforme attuate durante il periodo rivoluzionario e l’Impero Napoleonico > 1791 abolizione delle corporazione, 1804 introduzione del codice civile, 1807 codice di commercio = regolati con chiarezza i rapporti tra individui e i rapporti relativi all’attività economica. La fondazione della Banca di Francia nel 1800 fu un altro fattore positivo: la costituzione della Banca di Francia fu favorita da Napoleone = una società privata promossa da un gruppo di banchieri venne autorizzata ad emettere banconote, poi nel 1848 divenne l’unico istituto di emissione, da subito posto sotto il controllo dello stato > Napoleone = governatore + 2 sotto- governatori. ⇾ Stati Uniti Gli stati uniti erano una nazione estremamente giovane (guerra d’indipendenza 1775-1783). Al momento della loro costituzione, i 13 stati si presentarono come un Paese nuovo e libero: abolizione del feudalesimo e delle corporazioni; ricerca della libertà religiosa e politica; prevalenza della classe media; paese inesplorato con a disposizione vasti territori da colonizzare e da mettere a disposizione del processo di crescita e sviluppo. Tutto ciò fece si che lo sviluppo negli Stati Uniti fosse unico e rapido: caratterizzato da un uso delle macchine molto più ampio, da un’elevata produttività, dal mercato interno in continua espansione e da un tasso di crescita maggiore di quello britannico. Colonizzazione dell’Ovest e mito della frontiera hanno importanza notevole nella storia economica e politica del Paese > l’esistenza della frontiera permise di mantenere una popolazione in continua crescita, che a sua volta faceva aumentare la domanda di beni e sevizi e stimolava gli investimenti delle imprese e le grandi opere intraprese dal governo e dai privati. La colonizzazione interessa prima il Midwest e poi il Far west = avanzata che si caratterizza della conquista in guerra di nuovi territori: 1803 Louisiana dalla Francia, … Florida dalla Spagna, 1845-1848 Texas e nuovo Messico dal Messico. Inizialmente: manifattura domestica > si sviluppa grazie a 3 elementi: 1. mercato interno in continua espansione: mercato sempre meglio connesso grazie alle vie d’acqua interne e poi grazie alla costruzione capillare di reti ferroviarie; 2. utilizzo ampio di macchine: si fece ricorso a strumentazioni inglesi anche grazie al fatto che la manodopera era limitata, per cui da un lato i lavoratori non temevano di perdere il posto di lavoro anche con l’introduzione di nuove macchine e dall’altro non protestavano perché i loro salari rimanevano elevati; 3. American System of Manufacturing: produzione di massa, produzione in serie > orientato alla standardizzazione dei prodotti e all’applicazione della catena di montaggio, si di onde poi con la seconda Rivoluzione Industriale anche verso il mondo occidentale. 3 principali aree: Est industrializzato, Ovest agricolo, Sud produttore di cotone > commerciano tra loro alla ricerca di prodotti diversi, propri della specializzazione delle altre aree. 12 ff ff ff Appunti di storia economica - Porro Carlotta ———————————————————————————————————————————- Seconda rivoluzione industriale 1850-1950 ———————————————————————————————————————————- Cap 9 Fasi della crescita (1850-1914) La seconda Rivoluzione Industriale si concentrò nel periodo compreso fra metà ‘800 e Prima Guerra Mondiale, per poi proseguire anche successivamente sino alla ne della Seconda Guerra Mondiale. L’economia dei vari paesi del mondo occidentale verso metà del XIX secolo era complessivamente ancora caratterizzata dalla prevalenza dell’attività agricola (poi sorpasso dell’industria sull’agricoltura) > uno sviluppo economico senza precedenti fu reso possibile dalla crescita della produttività del settore primario e grazie alla nuova cresciuta disponibilità di fonti di energia (carbon fossile, petrolio). L’industria diviene il settore più importante, ciò fu reso possibile da: crescita delle reti ferroviarie = elemento di punta della rivoluzione del sistema dei trasporti > ferrovie, navigazione a vapore, navigazione marittima, 1900 automobile, aeroplani; la borghesia diventa la classe dominante (ruolo politico ed economico). Tuttavia la crescita non fu uniforme, ma si suddivise in 3 fasi di cui 2 espansive e 1 recessiva: 1. Prima fase di espansione 1848-1873: contraddistinta da un incremento non eccessivo dei prezzi, ma moderato e regolare che consente alle imprese di realizzare buoni pro tti e di aumentare salari e investimenti; sviluppo dovuto a vari fattori: libero scambio che inizia ad a ermarsi a partire dalla Gran Bretagna e poi viene adottato anche in altri paesi secondo trattati commerciali che guardavano alla riduzione delle barriere (es: dazi); sviluppo dei mezzi di trasporto, soprattutto reti ferroviarie e navigazione marittima; scoperta di ricchi giacimenti d’oro in California, Australia, Canada, Nuova Zelanda > maggiore disponibilità di metallo prezioso per avere mezzi di pagamento. 2. Seconda fase di recessione 1873-1896: crisi nanziaria dei mercati di Berlino, Vienna e New York > crisi di sovrapproduzione; cause: aumento dell’o erta, che supera la domanda; riduzione di costi e tempi di trasporto: consentiva alle merci di raggiungere anche mercati molto lontani a prezzi competitivi > provoca la crisi agraria; diminuzione della produzione di oro > diminuiscono le miniere d’oro e la quantità di moneta in circolazione è insu ciente. Contromisure: ritorno al protezionismo, riduzione dei costi di produzione che si abbatte anche sulla manodopera, ripresa del colonialismo. 3. Terza fase di espansione 1896-1914 (Prima Guerra Mondiale): nuovi settori trainanti: metalli, chimica; nuova fonte di energia = petrolio; impiego in maniera di usa dell’elettricità. Periodo in cui si stabilisce un forte legame tra industria e scienza, in cui il processo di industrializzazione è spinto da una serie di innovazioni che inseriscono nelle imprese delle gure assunte per svolgere le funzioni > formalizzazione nelle aziende della funzione di ricerca e sviluppo, vengono avviati nuovi dipartimenti per dedicarsi a questo tipo di attività. ———————————————————————————————————————————- Cap 10 Le condizioni di crescita: popolazione La popolazione mondiale aumenta del 40%, mentre quella europea del 67% (coinvolge anche aree al di fuori dell’Europa). Gli elementi che avevano determinato la crescita demogra ca nella Prima Rivoluzione Industriale continuarono a produrre i loro e etti e diedero risultati ancora più evidenti: alimentazione più ricca e varia, anche grazie ai progressi dell’agricoltura > scomparsa delle carestie; lento miglioramento delle condizioni igieniche, soprattutto nei paesi maggiormente coinvolti nel processo di industrializzazione; progresso di medicina e chirurgia (elemento più dinamico): ‣ contributo determinante di Louis Pasteur che permette la creazione di vaccini e sieri per frenare alcune malattie; 13 fi ff ff ffi ff fi ff fi fi fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta ‣ si di onde l’anestesia e alcune tecniche chirurgiche; ‣ maggior precisione e cura da parte dello stato nella strutturazione dei servizi sanitari (più cittadini possono avere accesso a questi servizi); ‣ i farmaci crescono in qualità e in quantità grazie all’industria farmaceutica che si sviluppa in questo periodo sulla base del settore della chimica > l’industria farmaceutica avvia la produzione di massa dei medicinali, dunque un vasto numero di persone può accedere all’utilizzo di questi prodotti. ulteriore riduzione del tasso di mortalità e di natalità > la mortalità supera la natalità in termini di riduzioni, in particolare si riduce il tasso di mortalità infantile) > da parte dei nuclei famigliari inizia una più attenda piani cazione delle nascite, nonostante ciò il tasso di mortalità diminuiva in misura maggiore rispetto a quello di natalità; forme di previdenza sociale: lo Stato si occupa in maniera crescente dei bisogni di cittadini in di coltà; incremento della vita media, che per gli uomini tocca circa i 60 anni, mentre per le donne i 65; nuova spinta all’inurbamento > rinnovata attrazione che i centri urbani esercitavano verso la popolazione rurale, accompagnato da intensi fenomeni migratori sia interni al Paese, sia internazionali (tra Paesi diversi); lo Stato dimostra maggiore attenzione al capitale umano, facendosi carico dell’istruzione primaria > viene organizzata in maniera sempre più attenta l’istruzione primaria sopratutto della parte di popolazione più giovane = riduzione tasso di analfabetismo; le campagne, sotto la spinta di questo aumento demogra co, diventavano sovrappopolate e dovevano fare i conti con una riduzione dei tassi di impiego nel settore primario; all’interno delle campagne una popolazione in aumento aveva sempre più di coltà a trovare un lavoro e fasce consistenti della popolazione rurale erano spinti a cercare lavoro altrove > veniva liberata una parte della manodopera agricola, che poteva cercare impiego in città, soprattutto in industrie e fabbriche. Ciò causa delle trasformazioni nei centri urbani: aumentando la popolazione, le caratteristiche delle città mutavano (XIX secolo), il centro delle attività nelle città si spostava nel quartiere degli a ari (quartieri di nuova costruzione collocati tra il centro antico e la nuova stazione ferroviaria), venivano aperte nuove vie e viali con una certa attenzione al decoro urbano (utilizzo del verde), sorgevano quartieri caratterizzati dalla predominanza di uno speci co ceto > nuove città, capaci di attrarre la popolazione proveniente dalle campagne, contraevano sempre più spesso quartieri borghesi a quartieri operai, abbandonando la condivisione degli spazi da parte dei diversi strati sociali = non più città in cui si poteva vedere ceti di erenti occupare gli stessi edi ci, ma in maniera crescente città divise in quartieri per ceto. Problemi dell’organizzazione > oltre a mutare in maniera quasi naturale, la città muta perché necessita di interventi governativi che vadano incontro alle esigenze della popolazione crescente: 1. costruzione di acquedotti e fognature; 2. illuminazione per poter vivere gli spazi sociali e del lavoro anche nelle ore notturne > spinta della produzione industriale di elettricità; inizialmente si provvedeva all’illuminazione mediante il gas, col passare del tempo viene impiegata in maniera crescente l’energia elettrica. ⇾ Grandi ussi migratori L’emigrazione è una conseguenza dell’esodo dalle campagne, alla cui base vi erano motivi di espulsione e attrazione > espulsione: cattive condizioni economiche in cui versavano soprattutto le persone che nelle campagne avevano di coltà a trovare un posto di lavoro, mosse dalla volontà di migliorare il proprio status // attrazione: possibilità che i migranti potevano trovare nel paese di loro destinazione degli impieghi; numeri crescenti di persone partivano no agli anni ’80 dell’800 soprattutto dai Paesi dell’Europa settentrionale (Inghilterra, Paesi Bassi, Paesi Scandinavi, Irlanda) per cercare una miglior situazione economica e nuove opportunità di lavoro > si trasferiscono negli Stati Uniti, Argentina, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Canada. A partire dagli anni ’90 dell’800 i Paesi che producevano il maggior numero di migranti economici erano i Paesi dell’Europa meridionale mediterranea (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia), con però le stesse destinazioni; novità durante e dopo le guerre: apparizione di migranti profughi che abbandonano le loro terre per sfuggire a elementi bellici e persecuzioni > durante la Prima Guerra Mondiale si assiste al caso della popolazione russa che si sposta perché in Russia si instaura il regime comunista // durante la Seconda Guerra Mondiale gli ebrei scappano dalle persecuzioni. L’emigrazione ha e etti positivi e negativi sia per i Paesi di provenienza sia di destinazione: 14 ffi ff fl ff fi fi ff ff fi ffi fi fi ffi Appunti di storia economica - Porro Carlotta 1. Paesi di partenza > svantaggi: legati al costo sostenuto per mantenere, far crescere e talvolta istruire le persone che andavano a lavorare altrove // vantaggi: aumento tendenziale dei salari (diminuendo la manodopera, la quale espatriava, questa diventava più scarsa quindi si aumentavano i salari), rimesse ( usso di denaro che i migranti facevano pervenire in patria sulla base del lavoro svolto all’estero > preziosa valuta straniera, importante per le famiglie che restavano in patria e per la bilancia dei pagamenti); 2. Paesi di destinazione > svantaggi: di coltà di integrazione (soprusi, mancanza di lavoro) // vantaggi: disponibilità di forza lavoro motivata (disponibili a orari di lavoro più lunghi e pesanti, a cui la popolazione già li non cedeva). ———————————————————————————————————————————- Cap 11 Le condizioni di crescita: trasporti, banche e moneta ⇾ Trasporti Seconda Rivoluzione Industriale = rivoluzione dei trasporti > la crescita degli scambi e la necessità di una maggiore mobilità dà una forte spinta al miglioramento dei mezzi di trasporto e allo sviluppo del sistema delle comunicazioni = grande crescita economica. Rivoluzione sia per il movimento di persone e beni, ma anche per il movimento di informazioni e notizie. Rete stradale: non è protagonista di particolari progressi, nel 1870 i divari tra i sistemi stradali internazionali diminuiscono. Ferrovia: grande sviluppo (protagonista) > dopo il varo della prima linea nel 1830 Manchester- Liverpool, conosce uno sviluppo incredibile, no al arrivare nel 1914 a superare il milione di km di espansione. Per poter vedere concretizzato questo grande sviluppo, si devono a rontare una serie di problematiche tecniche ed economiche > tecniche : costruzione di trafori (passare attraverso ostacoli quali le montagne), di ponti (passare attraverso corsi d’acqua), necessità di aumentare velocità e potenza delle locomotive (ostacoli naturali, ma anche i propri limiti vanno superati) // economiche: necessità di reperire i capitali necessari per poter sostenere gli investimenti utili ad ampliare la rete ferroviaria; capitali: dapprima forniti da grandi banchieri privati, poi in misura crescente vennero costituite delle società per azioni > le primissime large corporations americane sono delle società ferroviarie, che per gestire un tasso di mobilità e persone in crescita delineano un certo pro lo. Dal 1850 in poi le società per azioni iniziarono ad immettere sul mercato (in borsa) le proprie azioni, che venivano trattate in maniera crescente, generando speculazioni che talvolta davano origine a crisi (1836, 1847-48, 1857). La crescita della rete ferroviaria dà importanza a una nuova categoria che si andava imponendo: i lavoratori ferrovieri. Automobile: si a erma grazie all’avvento del motore a scoppio, grazie al contributo dato da alcuni pionieri, fra cui Carl Benz, ma conosce uno sviluppo un po’ più tardivo rispetto alla ferrovia. Tra gli ultimi anni dell’800 e i primi del ‘900 era già presente, ma prodotta con metodi quasi artigianali e il prodotto riguardava poche élites che potevano permetterselo. Durante la Prima Guerra Mondiale si a ermano nel mondo occidentale i principi del Taylorismo e si applicano in maniera crescente i principi della catena di montaggio alle produzioni, anche dell’automobile > grazie a Henry Ford l’industria dell’automobile vede diminuire il proprio costo, divenendo più accessibile ai consumatori = di usione tra la popolazione, che in precedenza era impensabile. Ricadute positive su alcuni settori: l’automobile interessa diversi settori (vetro, acciaio, alluminio > produzione di tutte le componenti legate all’automobile). Nave: conosce, grazie a dei perfezionamenti tecnici (introduzione dell’elica a tre pale), l’a ermazione in qualità di nave a vapore (sostituisce la nave a vela), che sempre più spesso può essere costruita in ferro, caratterizzata da una maggiore stazza, potendo alloggiare pesanti motori ed essendo dotata di ampie stive in cui collocare merci da trasportare > navi che sempre più spesso si specializzano per il trasporto di una speci ca materia prima (es: petroliere, navi frigorifero) grazie all’introduzione di strumenti e sistemi speci ci. Navi a dabili, più e cienti, e caci, veloci, che permettono a merci e persone di spostarsi in minor tempo e con maggior a dabilità anche su grandi distanza > a ne ‘800 questo permette ai prodotti agricoli provenienti dall’America di raggiungere i mercati dell’Europa (anche se problematiche legate ai prezzi). É necessario fare i conti con alcuni problemi tecnici legati all’introduzione di strumentazioni speci che, ma anche legati all’economia (per costruire navi di grandi dimensioni ed equipaggiate di grandi motori e con grandi stive servono capitali ingenti > vengono costituite grandi società di navigazione utili a convogliare i capitali verso questa nuova tipologia di mezzi di trasporto, per la ristrutturazione dei porti (non più adeguati alle 15 ff ffi ffi ffi ff fi ff ffi fi fi fi fl ff fi fi ff ffi Appunti di storia economica - Porro Carlotta nuove navi) e per costruire infrastrutture utili a ridurre ulteriormente tempi di percorrenza (1869 canale di Suez, 1914 canale Panama). Aereo: 1903 volo del primo aeroplano (fratelli Wright) > progresso, seppur tardivo, rapidissimo in questo campo, segnato dalle due guerre mondiali > Prima Guerra Mondiale: aerei utilizzati per azioni di ricognizione e successivamente come caccia o per azioni di bombardamento, sulla base delle conoscenze di use sull’utilizzo del mezzo e sulle migliorie, a partire dal 1920-30 si poteva usare l’aereo per scopi commerciali (distribuire la posta) // Seconda Guerra Mondiale: di usione del mezzo, ruolo cruciale nelle tattiche di guerra e battaglie per aggredire il nemico (scopi di difesa e di o esa) > mezzo migliorato ulteriormente, nel secondo dopoguerra conosce una di usione straordinaria = uno dei principali strumenti. gli e etti della rivoluzione dei trasporti sullo sviluppo economico furono rilevanti e riguardarono tutti i settori > commercio: maggiori e immediati vantaggi, ampliamento e integrazione dei mercati // agricoltura: specializzazione delle colture facilitata // industria: incremento della domanda di manufatti (siderurgia, metallurgia, meccanica). ⇾ Comunicazioni Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale le notizie viaggiavano molto rapidamente grazie alle nuove invenzioni del periodo (tra ‘800 e ‘900): telegrafo: Samuel Morse 1840; telefono: Antonio Meucci 1871; radio: Guglielmo Marconi 1896; radar: americani, trova grandi applicazioni durante la Seconda Guerra Mondiale quando la tecnologia veniva usata per monitorare spazio e campo di battaglia. Sulla base di queste invenzioni è possibile velocizzare e rendere più a dabile la trasmissione di informazioni. ⇾ Sistemi bancari Lo sviluppo economico fu possibile anche grazie alla formazione di sistemi bancari e alla progressiva adozione del gold standard > le banche acquisiscono un ruolo centrale per il processo di industrializzazione (capitali). Nuove banche con pro li e obiettivi ben de niti: casse di risparmio; istituti di credito fondiario; banche cooperative; banche commerciali o di deposito; banche di emissione: al vertice dei sistemi bancari, agivano come prestatori di ultima istanza (= banche delle banche) > ad esse si rivolgevano le banche per anticipazioni (su cui veniva applicato un interesse in base al tasso u ciale di sconto) + operavano per conto dello Stato ottenendo anche la funzione di controllare il sistema bancario nel suo complesso + le banconote da esse emesse venivano riconosciute come moneta a corso legale. In Europa ci sono 2 modelli bancari: 1. modello anglosassone: caratterizzato dalla specializzazione bancaria e dalla prevalenza della banca pura > banche che raccoglievano i depositi a vista e concedevano prestiti a breve termine // merchant banks che erano orientate a operazioni nanziarie di lungo periodo, collocavano sul mercato titoli azionari di governi esteri e rappresentavano un punti di riferimento all’interno dei pagamenti internazionali > le banche si specializzavano in speci che operazioni; 2. modello continentale (o tedesco): prevalenza della banca mista > banca che raccoglieva depositi a vista e li impiegava a breve, medio e lungo termine, cercando di soddisfare ogni esigenza delle imprese > nanziavano le imprese acquistandone obbligazioni oppure sottoscrivendo parte del loro capitale sociale (stringono stretti rapporti con le imprese). ⇾ Moneta Il bimetallismo inizia a funzionale male, cause: diminuzione del valore delle monete d’oro con la scoperta di nuove miniere; diminuzione del valore delle monete d’argento per una grande produzione del medesimo. 16 ff ff fi ff fi ff ff ffi fi fi ffi fi Appunti di storia economica - Porro Carlotta 1873-1900 un numero crescente di Paesi industrializzati preferirono aderire al gold standard e creavano un sistema di cambi ssi in cui era possibile avere un rapporto diretto tra loro e moneta, ma anche tra le varie monete > sterlina = moneta internazionale, accettata spesso nelle transazioni commerciali internazionali. ———————————————————————————————————————————- Cap 12 Le attività produttive ⇾ Settore primario In Europa occidentale, con la Seconda Rivoluzione Industriale, scompaiono le carestie, grazie agli ulteriori passi avanti fatti dai settori primari dei diversi Paesi. I generi alimentari disponibili diventano su cienti per soddisfare le esigenze alimentari della crescente popolazione, grazie a: incremento della produttività dell’agricoltura europea + messa a coltura di enormi estensioni di terra negli altri continenti. É possibile distinguere 2 tendenze: in Europa un’attenzione crescente per le tecniche agricole in senso intensivo, mirata all’incremento della produttività del singolo ettaro di terreno messo a disposizione // negli altri continenti si cercano tecniche che permettano di coltivare nuovi ettari, spazi/territori crescenti, essendo disponibili vaste aree = miglioramenti in senso estensivo, soprattutto in America e Asia. Tutto ciò fu possibile grazie all’introduzione di macchine agricole motorizzate, che sono a vapore e utilizzano il motore a scoppio, e grazie alla di usione di concimi naturali e chimici. Lo sviluppo dell’agricoltura fu favorito anche dall’estensione dello spazio agricolo: Europa: boni che intraprese e abbattimento dei boschi > l’incremento della produttività agricola non va a discapito del settore secondario, ma è la crescita dell’agricoltura che è elemento propulsivo per una crescita del settore secondario; Zone temperate (USA, Canada, Argentina, Australia): agricoltura estensiva; Zone tropicali (Antille, Brasile, Indonesia): piantagioni con grandi proprietari che producevano cacao, ca è, tè, banane (prorotti non disponibili in Europa). ⇾ Settore secondario La Seconda Rivoluzione Industriale fu sospinta dall’attività di ricerca e sviluppo > saldarsi di un rapporto tra ricerca, scienza, tecnica, industria. Diventa sempre più importante per le imprese, dotarsi di strutture che permettano loro di andare a caccia di quelle invenzioni che garantiscano una maggiore competitività. 1850-1950 numero rilevante di invenzioni > rivoluzione tecnologica. Nuova fonte di energia = petrolio, cruciale a anco del carbone. La sua estrazione ha inizio negli Stati Uniti (paese chiave del petrolio), viene inizialmente utilizzato per l’illuminazione domestica, la lubri cazione delle macchine, ma conosce una grande di usione grazie all’introduzione del motore a scoppio e dell’automobile. Grazie a ciò si sviluppa un nuovo ramo dell’industria chimica = ramo del petrolchimico, che consentì di produrre importanti prodotti quali bre tessili, resine sintetiche, detersivi, gomma sintetica, insetticidi > tutti prodotti che oggi presentano il conto da un pdv dell’impatto sulla natura, ma che all’epoca erano utili all’accelerazione dell’industrializzazione. Tra le due guerre vengono scoperti ricchi giacimenti in Medio Oriente > sfruttamento del petrolio in Iraq e Arabia Saudita, a cui si aggiungono anche dopo Seconda Guerra Mondiale Kuwait e Qatar >> formazione di un cartello internazionale: 7 sorelle. Vecchie industrie: notevole importanza ancora di quelle tessile e siderurgica > 1850 si doveva capire come produrre acciaio direttamente dalla ghisa, senza passare per la fase del pudellaggio = invenzioni: convertitore Bessemer e forno Martin Siemens. Inizia l’era del ferro e dell’acciaio. Nuovi settori: industria metallurgica: inizia la lavorazione su un

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