Storia e Teoria della Traduzione PDF
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Questo documento fornisce un'introduzione alla storia e alla teoria della traduzione, esplorando le sue diverse forme e l'evoluzione della professione del traduttore nel corso del tempo.
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STORIA E TEORIA DELLA TRADUZIONE La storia ci permette di sapere come si è evoluta la traduzione e il suo ruolo nelle diverse culture. Indica come si è evoluta la professione del traduttore, del suo ruolo nella società e ci permette di confrontare i lavori di diversi traduttori. Studiandola si scopr...
STORIA E TEORIA DELLA TRADUZIONE La storia ci permette di sapere come si è evoluta la traduzione e il suo ruolo nelle diverse culture. Indica come si è evoluta la professione del traduttore, del suo ruolo nella società e ci permette di confrontare i lavori di diversi traduttori. Studiandola si scopre che esistono tante teorie diverse, la conoscenza di queste può aiutare nella traduzione stesse facendo capire quale tecnica è da preferire. Primi esempi di traduzioni: Stele di Rosetta = sono utilizzate tre scritture per comunicare regno di Tolomeo V a greci + egizi + dei egizi (geroglifici = parola degli dei) ARGOMENTO NON LETTERARIO / RELIGIOSO → GIUDIZIARIO / CIVILE San Girolamo = tradusse la Bibbia in latino Processo di Nuremberg = impiegato traduttori inglesi, francesi, russi e tedeschi La traduzione è sempre esistita, avviene ogni qualvolta due persone di diverse culture comunicano, è un’azione automatica e innata. Durante il ‘900 viene considerata una disciplina che accompagna la stesura di un testo originale, per esercitare il proprio stile e linguaggio. Le osservazioni di un traduttore si trovavano nel peritesto (prefazione / introduzione), oppure in epitesti (tutto ciò al di fuori dal contenuto principale di un testo ma che lo introduce). Fino all’epoca contemporanea (anni Cinquanta) ci sono poche testimonianze di interpretazione o di traduzione tecnico-scientifica. COS’È LA TRADUZIONE Un processo in cui un testo originale, denominato “testo di partenza”, è sostituito da un altro testo in una lingua diversa, il “testo d’arrivo”. Visione negativa = i testi tradotti non potranno mai essere come gli originali Visione positiva = dà accesso a nuove idee Visione di una relazione doppiamente vincolante = orientamento all’indietro verso il messaggio originale e in avanti verso le condizioni comunicative dei lettori della lingua d’arrivo IL CONCETTO DI TRADUZIONE Traduzione endolinguistica o intralinguistica / riformulazione = interpretazione dei segni linguistici per mezzo di altri segni della stessa lingua Traduzione interlinguistica / traduzione propriamente detta = interpretazione dei segni linguistici per mezzo di altri segni di un’altra lingua Traduzione intersemiotica / trasmutazione = interpretazione dei segni linguistici per mezzo di segni non linguistici TRADUZIONE ENDOLINGUISTICA Da Boccaccio’s Decameron, Seconda Giornata, Novella Quarta: «Fu […] in Perugia un giovane il cui nome era Andreuccio di Pietro, cozzone di cavalli; il quale, avendo inteso che a Napoli era buon mercato di cavalli, messisi in borsa cinquecento fiorin d’oro, non essendo mai più fuori di casa stato, con altri mercatanti lì se n’andò. → Traduzione intralinguistica: «A Perugia viveva […] un giovane di nome Antonuccio, mercante di cavalli, ed egli, essendo venuto a sapere che a Napoli vi era un buon mercato di cavalli, messosi in borsa cinquecento fiorini d’oro, partì con altri mercanti: non si era mai allontanato da Perugia. ANTICHITÀ LATINA Nella Roma antica la traduzione è importante per l’assimilazione di letterature e filosofie esterne, per arricchire la lingua latina. Chi leggeva le traduzioni conosceva anche la lingua originale. In questo periodo inizia la traduzione della Bibbia. LE BIBBIA SISTERS Altre traduzioni della Bibbia: Bibbia di Wycliffe (inglese medio): 1382-1395 Bibbia di Tyndale (1526-1530): utilizzata come base per la Bibbia di Ginevra (1560) e la Bibbia di re Giacomo (1611). Le copie furono confiscate da Henry VIII e il traduttore giustiziato nei Paesi Bassi nel 1536. Bibbia di re Giacomo Bibbia di Martin Lutero MEDIOEVO L’attività traduttiva è intensa, il centro principale è Toledo e il mondo arabo. C’è un ruolo fondamentale della Chiesa. Dal XII secolo prevale la traduzione dal latino alle lingue volgari. L’UMANESIMO Rinascita degli studi letterari grazie alla tradizione classica. Traduzioni da greco a latino. Appaiono i primi trattati non italiano. Bibbia di Martin Lutero e Nuovo Testamento di Erasmo da Rotterdam. | Diventa modello per future traduzioni ‘600-‘700 Tre tipi di traduzione secondo DRYDEN: METAFRASI = letterale, parola per parola, linea per linea PARAFRASI = ridare il vero senso dell’originale in una forma d’arrivo accettabile IMITAZIONE = utilizzare il TP come schema, ma poi ignorarlo Cinque principi di traduzione secondo DOLET: TRADUTTORE DEVE CAPIRE SENSO ORIGINALE TRADUTTORE DEVE CONOSCERE PERFETTAMENTE LP E LA NO PAROLA PER PAROLA NO FORME INSOLITE / LATINISMI COLLEGARE PAROLE ELOQUENTEMENTE ‘800 Romanticismo: individualismo, nazionalismi → il traduttore è un genio creativo Inghilterra vittoriana: focus sul TP → fedeltà all’originale, il traduttore si annulla Matthew Arnold “On Translating Homer”: la traduzione deve avere lo stesso effetto del TP sui lettori di quest’ultimo (equivalenza dinamica Nida) VS Francis Newman: traduzione volutamente arcaicizzante MA rivolta al grande pubblico MA PORTA A DEVALORIZZAZIONE DI TRADUZIONE → non potrà mai essere come originale + MARGINALIZZAZIONE DI TRADUZIONE → traduzioni sono elitarie ‘900 Tre leggi / regole generali secondo TYTLER (IN ORDINE DI IMPORTANZA): TRADUZIONE = RIPRODUZIONE COMPLETA DI IDEE DELL’ORIGINALE STILE / MODO DI SCRITTURA = STESSO CARATTERE DI ORIGINALE TRADUZIONE = NATURALE *2nd legge Tytler = 5° principio Dolet* *3rd legge Tytler = la + difficile* *1st + 2nd legge Tytler = divergenti* FEDELTÀ – SPIRITO – VERITÀ Concetti esplorati da Louis Kelly in The True Interpreter (1979) FEDELTÀ → -Orazio = traduzione letterale -Fine XVII secolo = aderenza al significato SPIRITO → -Antichità = energia creativa / ispirazione -Sant’Agostino = Spirito Santo -San Girolamo = entrambi i sensi VERITÀ → -Sant’Agostino = il contenuto – connesso allo spirito -San Girolamo = testo ebraico originale usato per tradurre la Bibbia -XII secolo = corrispondenza verità – contenuto TRADUZIONE TESTI SACRI = interconnessione fra i tre fattori MA GRADUALMENTE SPIRITO PERDE SIGNIFICATO RELIGIOSO + FEDELTÀ CONNESSO AL SENSO NO A PAROLE SINGOLE LE FASI DELLA STORIA DELLA TRADUZIONE Nascita della disciplina → Svolta culturale degli anni ’80 = cultura è fattore determinante → Interdisciplina degli anni ’90 = non è semplicemente linguistica → Svolta degli anni ’90 → Svolta degli anni 2000 = un traduttore non è solo linguista o scrittore, ha un suo valore, è indipendente EQUIVALENZA = ABBINAMENTO L’idea che qualcosa in una lingua possa avere un equivalente in un'altra/e. Precede la traduzione e si basa su come lingue diverse esprimono lo stesso concetto. ROMAN JAKOBSON Differenze tra lingue Di genere = “casa”: ITA → FEMM ING → NEU Di aspetto = in russo la morfologia del verbo dipende se un’azione è terminata o no Di semantica = geschwister → brothers and sisters NO SIBLINGS Significato linguistico e traduzione SISTEMA = LANGUE ≠ NORMA = PAROLES (da Saussure) SIGNIFICANTE = rappresentazione mentale variabile in base alla cultura ≠/+ = formano il SEGNO SIGNIFICATO = concetto dato dal dizionario invariabile Universalismo e relativismo linguistico UNIVERSALISMO = modo più o meno condiviso di esprimere il significato RELATIVISMO / DETERMINISMO LINGUISTICO = differenze fra le lingue determinano diverse concettualizzazioni EUGENE NIDA: LA “SCIENZA” DELLA TRADUZIONE L’influsso di Chomsky Le regola strutturali della frase = STRUTTURA PROFONDA = ALTRA STRUTTURA PROFONDA = STRUTTURA SUPERFICIALE soggetta a REGOLE MORFOLOGICHE / FONOLOGICHE I nuclei = elementi strutturali fondamentali su cui si basa la lingua per costruire le strutture più superficiali: EVENTI = espressi da verbi OGGETTI = espressi da sostantivi ELEMENTI ASTRATTI = espressi da aggettivi e avverbi ELEMENTI RELAZIONALI = affissi, preposizioni, congiunzioni e copulative Sostiene inoltre l’esistenza di diversi tipi di significato: LINGUISTICO = significato in base a contesto: his house = POSSESSIONE, his journey = ATTIVITÀ SVOLTA, his kindness = CARATTERISTICA → his cambia significato in base a contesto REFERENZIALE (denotativo) = quello immediato, diretto → son, figlio maschio EMOTIVO (connotativo) = più profondo, non intuitivo → don’t worry about that son, caro / giovanotto Questi significati portano ad una ANALISI COMPONENZIALE, analizzare parole in base alle loro caratteristiche, per poi stabilire il SIGNIFICATO LINGUISTICO / REFERENZIALE L’ANALISI DELLA STRUTTURA SEMANTICA invece analizza il SIGNIFICATO EMOTIVO. (Es: zitella → dispregiativo; scapolo → positivo). Altra ispirazione sono le EQUIVALENZE SEMANTICHE (corrispondenza): EQUIVALENZA FORMALE = forma + contenuto EQUIVALENZA DINAMICA (funzionale) = si basa sul principio dell’effetto equivalente, la traduzione deve avere lo stesso effetto del TP sui lettori di quest’ultimo (da Matthew Arnold “On Translation Studies”) Importanza del lavoro di Nida Si allontana dalla letterale Che effetto ha la traduzione sul lettore? Però si concentra troppo sulla parola singola – è complicato misurare l’effetto equivalente – che può non esistere se ci sono differenze di tempo e cultura – si può parlare di una “scienza” della traduzione? Sistema di traduzione in tre fasi TP → analisi del TP → X (struttura profonda di TP) → trasferimento → Y (struttura profonda di TA) → ristrutturazione → TA JOHN CATFORD Gli “shift” in traduzione Sono modifiche che avvengono in continuazione, che si basano sulla differenza fra i suoi concetti di CORRISPONDENTE FORMALE (corrispondenza formale fra due parole di lingue diverse, non necessariamente ugualissima) e EQUIVALENTE TESTUALE (fra due porzioni di testo effettivamente identiche). QUANDO quest’ultimo NON è CORRISPONDENTE FORMALE con la sua fonte, si ha uno SHIFT. Diversi tipi di modifiche: DI LIVELLO = tradurre passando da un livello / classe grammaticale a un’altra (Es: frase principale che diventa subordinata) STRUTTURALI DI CLASSE = si indica la classe a cui appartiene il sostantivo INTRASISTEMICHE = da un uncountable a un countable (advice → consiglio/i) NEGLI ’80 E ‘90 Visione più ampia non solo basata sulla lingua. Newmark dice che esistono due tipi principali di traduzione: TRADUZIONE SEMANTICA = rende strutture sintattiche / semantiche del TP il più possibile => si conserva il più possibile la forma originale → per TESTI LETTERARI TRADUZIONE COMUNICATIVA = avere lo stesso effetto che il TP ha sui lettori di quest’ultimo, è + IMPORTANTE IL CONTENUTO / INFO → GIORNALISTICA / TESTI TECNICI-SCIENTIFICI TESTI TECNICO-SCIENTIFICI/ TESTI LETTERARI GIORNALISTICA TRADUZIONE DI NOMI PROPRI: Bisogna prima documentarsi / informarsi propriamente sui nomi in questione: su come cambiano nel tempo, come si è soliti tradurli (se vengono tradotti), a cosa fanno riferimento culturalmente. Dare informazioni su nomi propri che possono risultare sconosciuti al lettore. Nei testi letterari assicurarsi che i nomi propri non si ispirino / facciano riferimento a nomi reali. Nei testi medici guarda ai nomi di droghe / farmaci / elementi – malattie / sintomi / sindromi a cui si dà il nome dello scopritore in una certa lingua. Guarda allo spelling. INGLESE → NO TRADUCE PRIMI NOMI ITALIANO / FRANCESE → TRADUCE ARBITRARIAMENTE (Francis Bacon → Francesco Bacone) FUNZIONI DEL LINGUAGGIO / TESTUALI (prime tre di Newmark - ultime tre di Jakobson) EXPRESSIVE / EMOTIVE FUNCTION =-riferita all’autore originale e al suo “idioletto” (la nostra lingua personale, ognuno ha la sua maniera di parlare, il suo idioletto) -in lavori letterari (poesia – romanzi – racconti – opere teatrali) / opere autorevoli (discorsi politici / documenti ufficiali) / autobiografie / relazioni (essays) / epistole personali INFORMATIVE / REFERENTIAL FUNCTION = -riferita a contesto / argomento => NO IDIOLETTALE -in manuali didattici – rapporti tecnici – articoli – tesi… -4 tipi di linguaggio = FORMALE → studio accademici NEUTRO → manuali didattici INFORMALE → riviste scient. / art. FAMILIARE → giornalismo popolare -maggior parte di lavoro di traduttore -per lo più scritti male quindi traduttore corregge VOCATIVE / CONATIVE FUNCTION = -riferita al lettore, alla sua reazione -in pubblicità / propaganda / istruzioni -2 caratteristiche → -FORME SPECIFICHE = di cortesia / Infiniti – imperativi – congiuntivi / cognomi – titoli / “per favore” -LINGUAGGIO COMPRENSIBILE A TUTTI AESTHETIC / POETIC FUNCTION = -riferita alla forza del messaggio -si ritrova in figure retoriche / metafore / allitterazioni / onomatopeie… => nelle POESIE => si collega a EXPRESSIVE FUNCTION grazie a METAFORE | Connette la realtà esterna con la realtà della mente tramite il linguaggio => DEVE ESSERE PRESERVATA NELLA TRADUZIONE PHATIC FUNCTION = -riferita alla presenza del canale -ESPRESSIONI NEI MANUALI DI SCUOLA (cosa dire per ordinare – cosa dire al telefono – come dare indicazioni…) → “FATICISMI” | Universali / culturali => da rendere con un’equivalenza standard aka equivalenza dinamica di Nida METALINGUAL FUNCTION = lingua che parla di sé stessa (dizionari…) TRADURRE LE METAFORE METAFORE MORTE = -difficilmente riconoscibili perché talmente inserite nel linguaggio che non si colgono, sono “lessicalizzate” -usate particolarmente per indicare concetti e poi specificate in un linguaggio tecnico-scientifico -TRADOTTE CON EQUIVALENZA STANDARD (DINAMICA DI NIDA) Es: in the field of → dans le domain de → nell’ambito di METAFORE ORIGINALI = -create dall’autore stesso -TRADUZIONE LETTERALE, sia che siano culturali – universali – soggettive -sono idiolettali + fonte di arricchimento linguistico per la LA MODELLO DEL LINGUAGGIO E DEL DISCORSO DI HALLIDAY AMBIENTE SOCIOCULTURALE dove viene prodotto un DISCORSO CHE APPARTIENE A UN GENERE CON UN REGISTRO, con caratteristiche riguardo SEMANTICA DEL DISCORSO + LESSICOGRAMMATICA VARIABILI DI ANALISI DEL REGISTRO DI HALLIDAY: CAMPO = ambito SI REALIZZA NELLA TERMINOLOGIA TENORE = relazioni fra soggetti SI REALIZZA NEI PRONOMI / VERBI MODALI / AGGETTIVI MODO = forma di comunicazione SI REALIZZA NELLA COESIONE E SINTASSI CRITERI DI HOUSE PER VALUTARE TRADUZIONI DINAMICHE TEMATICHE → struttura tematica e coesione COLLEGAMENTO PROPOSIZIONALE → additivo / avversativo… COLLEGAMENTO ICONICO → parallelismo di strutture Per House: REGISTRO = un po’ come Halliday CAMPO = argomento TENORE = POV di partecipanti INDIVIDUALITÀ = modo di parlare di partecipanti MODO = canale parlato / scritto + livello di partecipazione Due tipi di traduzione per House: TRAD PALESE = TA che non si propone come un originale per ad esempio ostacoli culturali TRAD NASCOSTA = traduzione che nella LA detiene lo status di un TP FORME DI COESIONE RIFERIMENTO = quando significato va interpretato in relazione a qualcos’altro, riferito da un pronome o dimostrativo SOSTITUZIONE = sostituzione per mezzo di un pronome ELLISSI = omissione / qualcosa di sottinteso CONGIUNZIONE = ciò che segue è legato a ciò che precede COESIONE LESSICALE = coesione tramite il lessico (ripetizione / sinonimo / iperonimo…) PROGRESSIONE TEMATICA aka STRUTTURAZIONE DELLA COESIONE Bisogna essere attenti alla marcatezza – diversa per ogni lingua: TEMATIZZAZIONE LINEARE = TEMA 1 → REMA 1 / TEMA 2 (collegato al rema 1) → REMA 2… RIPETERE UN SOLO TEMA E APPRFONDIRLO = TEMA 1 → REMA 1 / TEMA 1 → REMA 2… ANDANDO A SPECIFICARE/APPROFONDIRE = TEMA 1 → REMA 1 MOLTO GENERALI – TEMA 2 → REMA 2 APPROFONDISCONO QUELLO DETTO PRIMA CHE DIVENTA NUOVO TEMA IPERTEMA = TEMA 1 → REMA 1 SEMPLICE INTRODUZIONE / TEMA 2 → REMA 2 ARGOMENTI NO NOMINATI PERÒ COLLEGATI A QUELLO DETTO REMA DIVENTA TEMA = TEMA 1 → REMA 1 CHE DIVENTA NUOVO TEMA – TEMA 2 → REMA 2 POI SI RIPETE – TEMA 2 → REMA 3… STESSO REMA = TEMA 1 → REMA 1 / TEMA 2 → REMA 1… LA PRAGMATICA DI BAKER: Lo studio della lingua, del significato che la lingua ottiene in un’azione comunicativa. Si basa su: COERENZA → collegata alla coesione = LA CASA FATTA DI MATTONI (coesione) PRESUPPOSIZIONE → è un “inferenza pragmatica” – collegata a conoscenze linguistiche ed extra- linguistiche che ricevente dovrebbe possedere per capire messaggio IMPLICATURA → presupposizione che non viene esplicitata. Per essere tale deve rispettare quattro massime: -QUALITÀ: intendere il contrario di quello che si dice -QUANTITÀ: non essere ridondante o reticente -RELAZIONE: rimanere pertinenti alla conversazione fra domanda e risposta -MODO: evitare l’ambiguità, sii chiaro (+cortesia) TRADUZIONE E CULTURA Esistono due contesti: CONTESTO SITUAZIONALE = la situazione in cui si traduce CONTESTO CULTURALE = il background culturale delle persone implicate nella situazione CULTURA = ICEBERG ALLA PUNTA → ciò che di una cultura è VISIBILE ANCHE A ESTERNI (musica / libri / serie tv…) → da contesto situazionale APPENA SOTTO ACQUA → ciò che è APPROPRIATO / USI E COSTUMI / STILI → da contesto situazionale IN PROFONDITA → il PENSIERO / i VALORI / i RUOLI → da contesto culturale Ci sono: CULTURE AD ALTO CONTESTO = TANTO IMPLICITO (Ex: giapponese) → METAFORE ELABORATE / SILENZI SIGNIFICATIVI / FRASI BREVI – MOLTA DISTANZA DAL POTERE CULTURE A BASSO CONTESTO = TANTO ESPLICITO (Es: svizzero-tedesco) → DATI PRECISI – POCA DISTANZA DAL POTERE *italiano nel mezzo* LEZIONE DELLA MAGRIS - TEDESCO Ci sono sempre state traduzioni (maggiormente testi religiosi) con discussioni fra traduzione letterale e libera. MARTIN LUTERO Ha influenzato molto sia l’area tedescofona, che quella al di fuori. Traduce in tedesco la Bibbia, nel 1530 pubblica “Epistola sull’arte del tradurre”. Le sue scelte traduttive rappresentano un punto di rottura perché vuole completare una traduzione COMPRENSIBILE A TUTTI, non solo al clero / nobiltà => SCARTA LA TRADUZIONE LETTERALE = TRADURRE PER COME PARLANO LE PERSONE Precede la teoria dei FOCUS GROUPS, dove si prende un gruppo di persone che rappresenta il ricevente di una traduzione. Metodologia = -introduce connettivi -cambia l’ordine dei termini -eliminare termini che NO hanno equivalenti in tedesco / arcaismi -parafrasare -sostituire metafore non più comprensibili Lui “GERMANIZZA” → approccio più libero alla traduzione “se cogli la parola il senso ne segue” → TRADUZIONE FAMILIARIZZANTE / ADDOMESTICANTE FRIEDRICH SCHLEIERMACHER - ROMANTICISMO Traccia una distinzione fra TRADUZIONE (scritta) – INTERPRETAZIONE (orale) in modo ORIGINALE. L’interpretazione è quotidiana, il traduttore fa parte dell’ambito dell’arte. Non gli interessa l’interpretazione, la considera un’attività più meccanica, che non conserva i testi ma si concentra nel presente, nella concretezza. La traduzione invece permette di conservare il passato. Gli interessa traduzione di opere scientifiche – letterarie – artistiche dove aspetti sono più incasellati nelle singole culture. Istituisce TRADUZIONE ADDOMESTICANTE – TRADUZIONE ESTRANIANTE, che preferisce. | | Lo scrittore deve il contrario Avvicinarsi al lettore tramite Il traduttore Cerca di trasmettere tramite la traduzione le idee dell’opera originale. Il traduttore non deve basarsi sulla sua esperienza, deve fare uno sforzo ulteriore. Predilige un avvicinamento del lettore allo scrittore WALTER BENJAMIN (benyamin) Il modello da preferire è la TRADUZIONE INTERLINEARE, a SCOPO DIDATTICO, quasi LETTERALE. Ogni testo letterario ha un valore in sé, determinato dalla forma; quindi, da svincolare dal ricevente / lettore => predilige TRAD ESTRANIANTE. Va preservato “ELEMENTO MAGICO” di una lingua, per questo simile alla LETTERALE perché è più presa dall’originale. Come se il traduttore fosse un camaleonte. EQUIVALENZE – WERNER KOLLER La traduzione è la conclusione di un’operazione linguistico-testuale, che porta ad un’EQUIVALENZA TRADUTTIVA O EQUIVALENTE. EQUIVALENZA = Il TA deve rimandare agli stessi riferenti del TP => ATTENZIONE AI FALSI AMICI Equivalenza denotativa = parole del TP devono rimandare agli stessi oggetti nel TA. Ci saranno corrispondenze esatte (albero → arbol) o no (nipote → nephew, niece, grandson, granddaughter) Equivalenza connotativa = significato non si limita a denotazione (designazione di un oggetto) ma integrato da connotazioni → da parte del parlante (slurs) – contrappongono linguaggio comune a scientifico (mal di testa – cefalea) – indicano provenienza geografica (maman è francese e basta) Equivalenze delle norme testuali = relativo al tipo di testo Equivalenza pragmatica / comunicativa = equivalenza dinamica di Nida “avere lo stesso effetto sui lettori col TA che il TP ha sui suoi lettori” Equivalenza funzionale = relativo alla forma e all’estetica del testo → rime, allitterazioni, ritmo, versi, sillabe, figure retoriche… EQUIVALENZA FUNZIONALE Nasce dalla corrente del funzionalismo che sostiene che una traduzione è equivalente se adempie alla o alle stesse funzioni alle quale adempiva la LP / TP. VEDI APPUNTI SOPRA (emotive – referential – conative – poetic – phatic – metalingual) NO CONFONDERE CON FUNZIONI RETORICHE Funzione narrativa = parlare di eventi – azioni – persone in modo discorsivo / raccontare una storia Funzione descrittiva = descrivere oggetti – persone – cose e loro relazioni nello spazio Funzione argomentativa = si basa su argomentazioni – controargomentazioni – relazioni fra concetti Funzione istruttiva = far reagire il destinatario nel modo inteso Funzione direttiva = dirigere il destinatario a comportarsi nel modo inteso → OBBLIGARLO (leggi) Distinguere fra FUNZIONE INTENZIONALE – FUNZIONE EFFETTIVA → il destinatario può percepire una funzione diversa da quella intesa dall’autore. Ciò può avvenire tramite l’uso del corretto linguaggio / registro. Più si è distanti temporalmente o culturalmente, più probabile è la differenza fra funzione intenzionale e effettiva. LEZIONE DELLA RACCANELLO - FRANCESE Umberto Eco “Dire quasi la stessa cosa” Ha riflettuto su Gérard de Nerval (1805-1855) – romantico e visionario, ha viaggiato molto. Lui traduce “Sylvie” (1854) → “Sylvie” (1999) = rievoca figure femminili in un contesto simbolico che anticipa i surrealisti francesi PERITESTO Nota richiesta da Einaudi nelle traduzioni dove scrittore che aveva tradotto doveva parlare della sua traduzione. La maggior parte riassume la trama, parla dell’autore e pochi fanno riferimento alla traduzione in sé. L’unico che lo fa è UMBERTO ECO. | Note sulle traduzione. Postfazione sulla Sylvie di Gérard de Nerval. PARATESTO = insieme di produzioni, verbali e non, sia nell’ambito del volume sia dall’esterno PERITESTO = si raccolgono elementi paratestuali presenti nel testo stesso (dediche / ringraziamenti / note) EPITESTO = elementi paratestuali che riguardano il testo MA fisicamente al di fuori (recensioni / interviste all’autore / interventi critici) LA RITRADUZIONE Quello che fa veramente Umberto Eco – perché la sua traduzione segue altre traduzioni del TP, iniziate nel 1917 / 1950s / 1960s / 1980s => tutte le traduzioni che seguono alla prima sono tecnicamente chiamate così LA NECESSITÀ DELLA RITRADUZIONE = servono perché le traduzioni invecchiano perché le lingue e le culture si evolvono (Es: tradurre i nomi originali all’italiano adesso non si fa più) QUALE METODO SCEGLIERE? TRADUZIONE TARGET-ORIENTED / CIBLISTE = portare il TP verso il lettore, principio dell’ACCETTABILITÀ, facilitare il testo per il lettore TRADUZIONE SOURCE-ORIENTED / SOURCIÈRE = contrario della prima, principio dell’ADEGUATEZZA, già più letterale / fedele ACCETTABILITÀ / ADEGUATEZZA ACCETTABILITÀ = leggere più facilmente MA NO apporto di cultura perché particolarità culturali di TP vengono cambiate in particolarità culturali di LA ADEGUATEZZA = più fedele al TP, più difficile da leggere, si mantengono particolarità culturali NON BISOGNA ESSERE DRASTICI, guardare A CASO A CASO, si perde sempre qualcosa, ma ciò che si perde da una parte può essere recuperata da un’altra LE N.D.T. (note del traduttore) Un testo narrativo fornisce al lettore tutte le nozioni utili. Se trova qualcosa che non conosce, deve far finta di capire. Per questo si lamenta che nell’introduzione di Sylvie ci siano paragrafi e paragrafi di spiegazioni storiche. Es: Alice nel Paese delle Meraviglie è piena di n.d.t. PRINCIPIO FONDAMENTALE Es: FAUVETTE → silvia (un uccellino) → capinera SILVIA → IPERONIMO = termine generico CAPINERA → IPONIMO = termine specifico INTERPUNZIONE A chi appartengono i segni interpuntivi? Allo scrittore o al traduttore? PRONOMI ALLOCUTIVI Forme di pronomi personali usate per rivolgersi a un destinatario. (Es: il voi usato come il lei) Bisogna guardare al contesto RIPETIZIONE Il traduttore è obbligato a variare a volte (Es: bouquet → serti, mazzolini, fasci) QUANDO BISOGNA AIUTARE IL LETTORE IPERTRADUZIONE = dire di più → spiegare esageratamente / N.D.T. PERDITE E COMPENSAZIONI Chaumière → casa – di pietra – col tetto di stoppie – umile → casetta in pietra LEZIONE DELLA DE MICHIEL - RUSSO Lingua letteraria russa moderna nasce con Puskin, fine 1700. Già Pietro il Grande farà moltissimo per la traduzione, con l’intenzione di occidentalizzare la Russia. Alla base della linguistica c’è che una teoria che racchiude tutto nn ci può stare, ma riflessione su cosa succede ad una parola quando va da una lingua all’altra. Prima abilità di traduttore = ASCOLTO ANALITICO – chi sa tradurre letteratura sa tradurre tutto – la traduzione è l’autoritratto del traduttore NON DEVE ESSERLO, deve essere RITRATTO DELL’AUTORE secondo equivalenza dinamica di Nida. Il traduttore deve diventare autore della nuova opera nella nuova lingua. L’orecchio del traduttore => deve essere capace di cogliere sonorità dell’originale L’ego del traduttore → il proprio modo di scrittura, di intendere il testo, di sentire la lingua NO SOVRASCIVERE ALL’ORIGINALE (cukovskij) (i BACILLI DELLA TRADUZIONE) Bisogna togliere qualsiasi traccia di sintassi straniera dalla traduzione “La filologia come moralità” => responsabilità di quando si ha a che fare con la parola altrui. Filologia è morale perché non ci lascia in tentazione delle vie facili => bisogna ricercare, documentarsi, studiare. “La storia della traduzione e dei traduttori” parallelamente con sviluppo della letteratura, in particolare 1700. Traduzione in russo ha statuto di creazione autoctona, autonoma perché altissimo il livello della scuola di traduttori, di responsabilità di portare una cultura straniera nella propria e nei confronti dell’atto estetico della traduzione. Puskin stesso fu traduttore. Dono del traduttore = dono dell’autore Con Gorkij inizia realismo socialista con censura: opera realista per forma e socialista per contenuti. 1930 = inizia progetto nelle editorie statali → uno dei più grandi progetti di traduzione della letteratura mondiale, si capisce che c’è bisogno di teorie Paradosso di maestria della traduzione = quando c’è censura si traduce meglio, con la consapevolezza che con la traduzione si può fare tutto La parola è il ritmo dei ritmi, è il significante, è il suono. Il discorso / linguaggio è un complesso organismo ritmico → collegato con l’ascolto FORMALISMO RUSSO Scuola di critica letterario inizio XX secolo che nasce dal Circolo Linguistico di Mosca (di cui faceva parte Jakobson) e Opojaz di San Pietroburgo. Dagli anni 30 sarà connotato negativamente, “pensiero intriso di borghesia e retaggi culturali” a causa del cambio di linguaggio dovuto alle avanguardie. Linguisti e studioso del linguaggio poetico divisi. VISIONE = vedere come realmente è costruita la parola RICONOSCIMENTO = vedere parola e non guardarla (anche poeta) La letterarietà è ciò che fa di un’opera letteraria un’opera letteraria TRADUZIONE SEMIOTICA → stesso canale / modo di comunicazione LINGUE DIVERSE (scritto- scritto) TRADUZIONE INTRASEMIOTICA → traduzione in una stessa lingua (dizionari) TRADUZIONE INTERSEMIOTICA → interpretazione di segni linguistici tramite segni non linguistici (libro-cinema) LEZIONE DI PONTRANDOLFO – INTERPRETAZIONE GIURIDICA TEORIA DI TRADUZIONE GIURIDICA LEGAL TRANSLATION STUDIES Studi di traduttologia che riguardano il mondo giuridico. Considerati un esempio di interdisciplina perché traduttologia (linguistica) + diritto (comparato → comparare ambito giudiziario di due paesi “comparazione giuridica”) Nascono in Canada, perché paese bilingue (TUTTI TESTI GIURIDICI = BILINGUE), sono create le prime scuole, nel 1979 primo articolo su Legal Translation Studies. Prima se ne occupano i COMPARATISTI (giuristi) che riflettono su traduzione giuridica, poi anche linguisti e traduttori se ne occupano. PERCHÉ? -Casi di estradizione -Unione Europea (serve essere laureati in giurisprudenza + conoscenza/specializzazione delle lingue) -Diversi sistemi giuridici fra paesi con stessa lingua / stati con più lingue ufficiali -Relazioni commerciali internazionali SIMIL LAW = presenza di codici penali / civili COMMON LAW = no presenza di codici penali / civili → esistono i PRECEDENTI GIURIDICI (guardare a casi precedenti per avere una sentenza) CONTESTI TRADUTTIVI 4 contesti in cui si può tradurre: DIRITTO PUBBLICO INTERNAZIONALE = Unione Europea, traduzione svolta all’interno di istituzioni (traduttori in-house = presenti fisicamente in ufficio / traduttori free-lance) DIRITTO PRIVATO INTERNAZIONALE = a livello privato => fra affari privati NO istituzionali CONTESTO GIUDIZIARIO = per esempio casi di estradizione. Giudiziario = che riguarda la giustizia, i tribunali, i crimini. Giuridico = macromondo del diritto, NO SPECIFICO AI CRIMINI. Circulating legal translation → fra diversi paesi, con scopo giuridico / documentario ≠ Non-circulating legal translation → scopo informativo CONTESTO SCIENTIFICO = forse meno rilevante e meno presente. A scopo puramente informativo (istruzioni / manuali) CLASSIFICAZIONE DEI TESTI Tre sfere: NORMATIVI = simil law (codici / statuti / leggi / decreti), normano la vita delle persone INTERPRETATIVI “DOTTRINALI” = riflettono sul diritto (articoli su qualcosa / lezioni / conferenze). Il METADIRITTO → diritto che riflette sul diritto APPLICATIVI = che applicano il diritto (atti amministrativi / ordinanze / bandi / atti giuridici privati / contratti / testamenti) NOZIONI Asseverare = asserire con fermezza DIFFERENZA FRA TRAD GIURIDICA / GIURATA-ASSEVERATA (sworn translation) / GIUDIZIARIA → GIURIDICA = macromondo del diritto GIURATA-ASSEVERATA = spesso confusa con giuridica. Fatta in tribunale, il traduttore fa una traduzione seguendo specifici parametri, viene giurata davanti ad un ufficiale giudiziario e che acquisisce status giuridico => traduzione fatta in tribunale che costituisce “prova”, che ha valore giuridico. TESTO PUÒ NON AVERE CARATTERE GIURIDICO (può essere traduzione di una prova) GIUDIZIARIA = tribunali, processi, crimini, applicazione della giustizia PRODOTTO E PROCESSO DELLA TRADUZIONE GIURIDICA Bisogna veicolare anche i contenuti dei diversi sistemi giuridici, considerare lo scopo e il genere di testo. Come iceberg di Newmark. Ritorna il problema dell’equivalenza TRADUZIONE FAMILIARIZZANTE ED ESTRANIANTE GIURIDICA Se scopo informativo (strumentale) = approccio familiarizzante Se scopo documentativo = approccio estraniante Quando traduco devo capire il perché del testo, il genere, se ha valore giuridico o no, se c’è materiale informativo / esempi, destinazione del testo → date da TRANSLATION BRIEF Traduttologia = branca della linguistica che si occupa di traduzione “translation studies” Translation brief = istruzioni su una traduzione LEZIONE DELLA FALBO - INTERPRETAZIONE INTERPRETAZIONE = TRADUZIONE ORALE VS traduzione scritta INTERPRETAZIONE SIMULTANEA = ascolto chi parla e poi traduco, traduzione in cabina in tempo reale INTERPRETAZIONE CONSECUTIVA = prendere appunti e poi si traduce CHUCHOTAGE = sussurrare, dal francese, “whispering interpreting” – procedimento simile alla simultanea MA tono di voce dell’interprete si abbassa + no attrezzatura + interprete molto vicino a persone che ha bisogno di lui TRADUZIONE A VISTA = interpretazione a vista – avere sotto gli occhi un TP e tradurre / leggere in LA In base alla situazione comunicativa: INTERPRETAZIONE DI CONFERENZA = nelle grandi organizzazioni di istituzioni, in convegni, congressi in SITUAZIONE DI UNO A MOLTI; in contesti NO dell’interpretazione dialogica → nasce con Conferenza di Parigi (1919) sulla pace dopo WWI INTERPRETAZIONE DIALOGICA = faccia a faccia, due interlocutori minimo e interprete li mette in comunicazione; in contesto medico / accoglienza di migranti / giuridico-giudiziario / programmi in TV (Chetempochefa) => sia in simultanea che in consecutiva A partire dal 1919 si hanno fonti più certe sull’interpretazione. INTERPRETAZIONE ≠ INTERPRETARIATO | Usato da chi si serve di interpreti in ambito lavorativo, considerato un “barbarismo”, c’è timore nell’usare la parola “interpretazione” perché indica che l’interprete può fare quello che vuole PROPRIO QUESTO IL PUNTO. Bisogna fare i conti col senso di ciò che si traduce, un traduttore / interprete traduce quello che capisce, non parola per parola CONFERENZA DI PACE DI PARIGI Si ha la “Battle of Languages” perché non si riesce a decidersi se usare francese o inglese come lingua per la conferenza *FRANCESE NON PIÙ LINGUA DI DIPLOMAZIA* (cominciato ad esserlo da Luigi XIV) QUALE VERSIONE DEI TRATTATI FARÀ FEDE IN CASO DI CONTROVERSIA? => Sonnino dice, per me solo francese, MA SE solo UNA, allora ANCHE ITALIANO; appoggia Pichon (lingua uff = francese), ma se gli altri paesi hanno sofferto, pure l’Italia ha sofferto Wilson d’accordo con Lloyd George = francese + inglese perché francese è stato scavalcato e il contesto è mondiale + inglese sarà più importante per il futuro, bisogna pensare al futuro, e il futuro è l’inglese Clemencau = conferenza in tutte le lingue (ING+ITA+FRA), trattato in francese Pichon ribatte che anche per altre conferenze mondiale è stato usato solo il francese, la prende sul personale / sentimentale ALLA FINE → francese + inglese così anche Senato USA può accettare i trattati ETIMOLOGIA La parola interprete si usava in antichità, poi ricomparsa in tempi più recenti. DRAGOMANNO / INTERPRETE: assiro “ragamu” (parlare) + armen “targum” (tradurre testi sacri in lingua caldea) => arabo “tarjuman” turco “tilmaç” / russo “tolmac” → tedesco “Dolmetscher” INTERPRETAZIONE NELL’ANTICO EGITTO C’erano i Principi di Elefantina, chiamati “Capi degli Interpreti”, siccome vivevano al confine con la Nubia => conoscevano lingua straniera MA questo aspetto non può obbligatoriamente intendere una professione di interprete. Questa attribuzione di interprete è causata da un geroglifico che si pensa possa significare “interprete” ma è piuttosto probabile che significhi “straniero” o “amici degli stranieri” Tre instances: Regione del Sinai/Bassa Nubia => esterne a Egitto → ci sono graffiti che aveva fatto pensare a “interpreti” MA allora non si giustifica “supervisore degli interpreti” → forse si riferisce a “supervisore degli stranieri” A Elefantina → tanti documenti perché posizione privilegiata per commercio e altre attività Regione di Memphi => siccome si è sicuri che c’erano truppe di mercenari lì, il geroglifico si riferirebbe a “supervisore/capo degli stranieri” MA => Egiziani imparavano lingue straniere per comunicare, no vero che si consideravano superiori. NO POSSIBILE esistenza di CLASSE di INTERPRETI, MA si traducevano testi non letterari nell’epoca tolemaica. In conclusione nell’Antico Egitto conoscere più lingue portava ad incarichi variati e prestigiosi, probabilmente non esisteva classe di interpreti INTERPRETAZIONE E CONQUISTADORES Scoperta delle America = EVANGELIZZAZIONE maschera CONQUISTA VIOLENTA Hernan Cortés usa interpreti: JERONIMO DE AGUILAR → prigionieri di origine spagnola che conosceva la lingua (MAYA / INCA) MALINALLI TENÉPAL → diventò l’amante di Cortés imparando lo spagnolo e convinse gli altri nativi a “farsi colonizzare” Nel Messico sotto dominio esisteva una STRUTTURA AMMINISTRATIVA DI INTERPRETI Gli ugonotti francesi che arrivarono in Brasile incontrarono dei normanni che si erano già integrati nelle tribù MA colonizzazione / contatto fallisce => causa primitiva di fallimento del calvinismo in America Latina Cristoforo Colombo rapiva autoctoni a cui insegnava lingua MA fallì / rapiva schiavi, spesso donne Samuel de Champlain, fondatore di Québec, adottò una strategia simile ai Normanni => funziona INTERPRETAZIONE E CAMPAGNE MILITARI Alessandro Magno + Romani + Napoleone (Egitto+Palestrina presso Scuola di dragomanni di Costantinopoli) + George Washington Francia – 1830 → Corpo degli interpreti militari nell’esercito francese per la conquista dell’Algeria RAPPORTI CON IMPERO OTTOMANO Europei dovettero abbassarsi ad imparare il turco: Maria Teresa D’Austria – 1754 → fonda Accademia orientale, esiste tutt’ora Decreto di Colbert – 1669 → interpreti per turco, arabo e persiano INTERPRETI PER I DITTATORI PAUL SCHMIDT + HITLER → interprete ufficiale, si salvò perché considerato “tecnico inoffensivo”. Traduce documenti di Ministero degli Esteri in uscita, come facevano i Russi LEZIONE RICCARDI–INTERPRETAZIONE SIMULTANEA ORALITÀ Interpretazione di qualsiasi tipo è esclusivamente orale con un’interazione continua (specialmente in interpretazione di conferenza) Non c’è un testo già predisposto, si parla a braccio e regole morfosintattiche possono confondersi, mentre nei testi scritti si è certi che vengono rispettate. Si rischia una ridondanza degli argomenti quindi si rischia di usare pochi sinonimi Si predilige struttura paratattica (coordinazione) piuttosto che ipotattica (subordinazione) Elaborazione da parte del locutore sul momento => interprete apprende segmento per segmento NO TESTO SCRITTO / TRASCRIZIONE Registro e stile di linguaggio va via via avvicinandosi fra traduzione e interpretazione con lo: SPEECH-TO-TEXT → prendere quello che si dice e lo si mette per iscritto (SOTTOTITOLI in diretta). Implica maggiore inclusività per i non udenti ed è più facile da attuare del linguaggio dei segni. Si svolge grazie ad una tastiera speciale che permette una digitazione più veloce. → in italiano è “sottotitolazione in tempo reale” MA non lo è perché REGOLE SPECIFICHE che non necessariamente coincidono => definita INTERPRETAZIONE SCRITTA DIFFERENZE TRADUZIONE-INTERPRETAZIONE FINALITÀ: TRAD → conoscere, apprendere espressioni culturali / sociali straniere (in letteratura) che permetteva anche di conoscere lingue. Al tempo dei Romani la traduzione era un esercizio per i colti, per valutare proprie conoscenze traducendo / copiando testi INTER → ambiti più pratici, commercio / militare / politica => PIÙ COLTO, PRESTIGIOSO (Es: imporre i propri valori su un popolo a seguito di una conquista – vedi Cortés) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: TRAD → tempi più lunghi INTER → in tempo reale Stessi processi mentali interlinguistici alla base Stessi ricorsi a fattori esterni (glossari, dizionari, vocabolari…) AUTOMATIZZAZIONE: TRAD → molto più presente e violenta INTER → più difficile da attuare PRESENTAZIONE: TRAD → testo scritto e modificabile, meno variabile. Il traduttore è accompagnato INTER → discorso orale, non più modificabile, con tutte le sue varianti (accento, stile, tono…). L’interprete è da solo, deve prepararsi all’argomento che tradurrà CONTESTO: TRAD → non si sa, si è impreparati INTER → si sa, si è preparati RELAZIONI: TRAD → più fedeltà, meno immediata INTER → meno fedeltà, più immediata INTERPRETAZIONE DIALOGICA Fino agli anni 80 in Italia la si chiamava interpretazione interpretativa ed era specifica di ambiti commerciali (contratti / trattative) Interprete non ha un posto fisso apposito per lui, mentre in quella di conferenza ha un posto prefissato apposta per lui. No presa di note INTERPRETAZIONE CONSECUTIVA In più occasioni, durante conferenze in caso di interventi dal pubblico – cerimonie di premiazione… Fondamentale la presa di note, inizialmente difficile INTERPRETAZIONE SIMULTANEA È artificiale, non reale C’è una rielaborazione / modifica che poi risulta in una traduzione nella LA Traduzione continua, lineare Si divide l’attenzione perché devo tradurre nella mia testa mentre l’altra persona parla, da sclero insomma => bisogna essere extra careful PROCESSO DI NORIMBERGA 2 equipe da 12 interpreti ciascuna → RUSSO, TEDESCO, FRANCESE, INGLESE 4 cabine per le quattro lingue => tre interpreti per cabina (12 interpreti) Il resto come riserve o come scambio → i turni per gli interpreti sono di MEZZ’ORA / 40 MINUTI GERARCHI NAZISTI => linguaggio aulico, di un certo modo + ARGOMENTI SCOTTANTI TESTIMONI DI ALTRI LIVELLI => con linguaggi diversi LATO PSICOLOGICO sia in generale che specifico agli interpreti, che poi scambiarono per il reparto traduzione LEZIONE DI BRAMBILLA – INTER ING (USA in XIX century) Interpreting is a form of translation in which a first and final rendition in another language is produced on the basis of a one-time presentation of an utterance in a source language. Can be distinguished by its immediacy. È un servizio che si esplica attraverso un atto comunicativo e prende la forma di un’attività interlinguistica e interculturale di produzione testuale; mira a soddisfare i bisogni comunicativi di locutore e interlocutore. *TRADUZIONE = DOPO / INTERPRETAZIONE = QUI e ORA => immediatezza che la contraddistingue* INTERPRETAZIONE DI CONFERENZA = -simultanea -consecutiva -chuchotage (whispering) -traduzione a vista -lingua dei segni INTERPRETAZIONE DIALOGICA = per i servizi pubblici, per le imprese, ambito sanitario, giuridico / giudiziario, scolastico INTERPRETAZIONE NEGLI USA NEL XIX SECOLO Ci sono NEGOZIATI FRENETICI con COMUNITÀ NATIVE per convincerle a rinunciare alle loro terre sacre facendo firmare loro dei trattati => PULIZIA ETNICA / RIDISTRIBUZIONE DELLE TRIBÙ *gli INTERPRETI erano regolarmente PRESENTI per permettere comunicazione* In tutto questo gli Stati Uniti, dopo la dichiarazione di indipendenza, cominciano ad espandersi verso ovest, in territori ancora occupati dai nativi. In questo contesto: INDIAN ASSIMILATION POLICY (1790-1920) Comincia con George Washington (1° president americano) e Henry Knox (1° segretario alla Guerra degli USA, durante presidenza di Washington) ASSIMILAZIONE => TRASFORMAZIONE CULTURALE / CONVERSIONE dei nativi americani INDIAN REMOVAL ACT (1830) CACCIARE le tribù native dalle loro terre, TRAMITE TRATTATI O FORZA PULIZIA ETNICA, ha luogo il *TRAIL OF TEARS* = serie di DEPORTAZIONI forzate dei nativi americani in terre ad ovest del fiume Mississipi (nelle terre dove si stava espandendo gli USA) => i nativi sono spinti sempre più ad ovest, fino a venire wiped out 1860 – 1890 → trentennio della “SOLUZIONE FINALE” al problema indiano | Culmina col MASSACRO DI WOUNDED KNEE, l’ “Olocausto Sioux”, la fine simbolica della libertà dei nativi RUOLO DEGLI INTERPRETI NELLE RELAZIONI FRA AMERICANI E INDIANI Permettevano comunicazione fra anglofoni e tribù indiane in diverse situazioni, sia politiche che commerciali. L’interpretazione era ESTREMAMENTE PROBLEMATICA per: DIFFERENZE STRUTTURALI fra l’Inglese e le lingue dei nativi → essendo lingue prettamente orali, quelle dei nativi dipendevano molto su immagini soprattutto riferite alla natura per esprimere i diversi concetti. Era quasi impossibile per un interprete rendere fedelmente il linguaggio dei nativi SIMBOLOGIA E CARATTERI ALLUSIVI DEL DIALOGO DIPLOMATICO NATIVO DIFFERENZE CULTURALI fra i due popoli *solo coloro che conoscevano ENTRAMBE LE LINGUE E CULTURE potevano TRADURRE BENE* Molti interpreti erano mezzosangue che conoscevano le lingue ma raramente sapevano leggerle o scriverle. Alcuni erano commercianti che conoscevano i costumi e le lingue, altri erano bianchi che si erano integrati nelle comunità native, a volte originariamente come prigionieri. Altri ancora, già integrati fra i nativi, arrivavano anche a ricoprire ruoli politici. => INTERPRETI BIANCHI = missionari con familiarità con lingue indiane o altri che le avevano imparate per necessità (commercianti, prigionieri, mezzosangue) MA Questa prevalenza è presente solo nel XVIII e XIX secolo, nel XVII secolo gli INTERPRETI ERANO GLI INDIANI, anche se molti colonizzatori imparavano volontariamente le lingue native per poter comunicare meglio, con scarsi risultati. INDIANI IMPARAVANO MEGLIO L’INGLESE CHE I BIANCHI LE LINGUE NATIVE. Il ruolo di interprete crebbe in importanza e fu progressivamente istituzionalizzato. Gli interpreti fungevano anche da emissari e agenti diplomatici, rappresentando le colonie native → FOREST DIPLOMATS o DIPLOMATS IN THE WILDERNESS Ben presto la comunicazione grazie agli interpreti divenne uno strumento per ingannare e tradire gli indiani => CRESCE LA CORRUZIONE => i NATIVI cominciano ad assumere I LORO PROPRI INTERPRETI CONTESTO INTERPRETATIVO Frequente presenza di 2 INTERPRETI: 1 NOMINATO DA GOVERNO USA 1 SCELTO DA INDIANI per reputazione e affidabilità Gli indiani diffidano degli interpreti bianchi => i 2 interpreti AGISCONO SECONDO GLI INTERESSI DELLE LORO PARTI => ATMOSFERA DI DIFFIDENZA E SFIDUCIA NEI CONFRONTI ALTRUI (agli antipodi rispetto a standard di oggi) CHARLES PICOTTE FIGLIO DI un commerciante francese e di EAGLE WOMAN (Eagle-Woman-That-All-Look-At) => mezzosangue | Sorella del capo della tribù degli Yankton Sioux Lavora come INTERPRETE PER TORO SEDUTO (Sitting Bull) durante incontri fra gli Yankton Sioux e il governo statunitense → durante i lavori per TRATTATO YANKTON per cessione di terre al governo USA | -Signato il 19 aprile 1858 -Yankton cedono 96% delle loro terre e vengono confinati in una riserva -Riconoscono dipendenza al governo degli Stati Uniti d’America MA Charles Picotte riceve delle terre in cambio dei suoi “valuable services” *TRE CAPI NATIVI NON FIRMARONO, Picotte firmò al posto loro* => PERSONAGGIO ENIGMATICO Il trattato fu motivo di controversia negli Yankton Svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo della città di Yankton, situata sulle terre ricevute dal governo *ha venduto il suo popolo o ha facilitato l’inevitabile?* REVERENDO SAMUEL D. HINMAN Interprete più famoso nell’America del XIX secolo. Missionario, visse tra i Sioux fin da piccolo → pensava che avessero bisogno di meno terre e di più Cristianesimo Determinato ad imparare la lingua per non affidarsi ad interpreti durante le sue attività missionarie 1874 → generale Custer lo chiede per ESPLORARE BLACK HILLS, luogo sacro ai Sioux, perché si diceva fossero piene d’oro *ANNI DEL MASSACRO DI WOUNDED KNEE* => HINMAN si ARRICCHISCE Accompagna i capi indiani alle visite con il Ministro degli Interni per discutere della cessione. I Sioux resistono e Hinman è nominato capo di una commissione per risolvere il “problema Sioux”. La commissione doveva raccogliere ALMENO FIRME DI TRE QUARTI DI UOMINI SIOUX ADULTI Hinman cosa fa? Mente ai Sioux in merito alle visite e alle firme Promette loro bestiame in cambio della concessione senza che loro potessero leggere il trattato Minacciò coloro che si rifiutavano di firmare Costrinse anche i bambini a firmare MA NON CI SI RIESCE E I SUOI IMBROGLI VENGONO ALLA LUCE LEZIONE DELLA GENTILE – NEERLANDESE TRANSLATION POLICY nelle PERIFERIE CULTURALI (selezione- ricezione-promozione) POLITICA TRADUTTIVA → ciò che gestisce il management della traduzione nei luoghi pubblici, fisici e virtuali e anche nella vita di tutti i giorni => in che lingue tradurre i cartelli e in che ordine ESEMPIO: -politica traduttiva fascista era tradurre tutto in italiano, ovviamente seguendo gli ideali della dittatura -Académie française che raccomanda vivamente l’utilizzo di termini francesi al posto di forestierismi -Diario di Anna Frank (neerlandese, 1947) tradotto per la prima volta in Spagna nel 1964, verso la fine di Franco – lo stesso è successo in Russia – i primi che l’hanno tradotta i francesi, gli inglesi (i vincitori) e i tedeschi per “pentimento” e analogie fra le due lingue AMBITI: sanitario – luoghi pubblici (aeroporti) – diplomatico / politico / istituzionale – scolastico (soprattutto in luoghi bilingui / con tanta migrazione) – culturale TRADUZIONE LETTERARIA: LINGUA CENTRALE: Inglese LINGUE SEMICENTRALI: Francese – Tedesco (+spagnolo) LINGUE PERIFERICHE: altre lingue (quindi pure il cinese o l’hindi) Una lingua centrale viene decisa tacitamente dalla potenza economica della nazione di provenienza. Il numero di parlanti può aiutare come no. POLITICA TRADUTTIVA OLANDESE Di tipo culturale, dalla musica alla letteratura, ha l’interesse di tradurre i loro autori (al contrario di noi capre). Ogni 4 anni scelgono paesi di interesse → 2021-2024: hanno scelto l’Italia => ci sono organizzazioni che pagano editori stranieri per far sì che pubblichino traduzioni di neerlandese, pagano fino al 70% del costo della traduzione, i costi di produzione sono a carico degli editori stranieri. Organizzano workshop per i traduttori, mettendoli in contatto con gli editori e gli scrittori, pubblicano materiale promozionale e frequentano le ferie del libro. C’è un comitato dedito alla qualità delle traduzioni. FRANCOFORTE + LONDRA = fiere del libro più importanti → ogni anno un ospite di onore (2024 – Spagna) COME FUNZIONA LA PUBBLICAZIONE DI TRADUZIONE Traduttore CONTATTA l’editore Traduttore PARTECIPA a FIERE DEL LIBRO grazie ai contatti con editori, e CONSIGLIA PUBBLICAZIONI IMAGOLOGIA Studio delle caratteristiche e dei luoghi comuni riguardo ad un paese che aiutano a vendere prodotti di quel paese all’estero (Es: L’amica geniale di Elena Ferrante – Il Padrino – Gomorra)