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Questi appunti di storia contemporanea trattano diversi argomenti, tra cui i metodi di studio della storia, eventi bellici, il concetto di nazione e nazionalismo, le rivoluzioni e altri temi correlati.  Inclusi esempi storici.

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STORIA CONTEMPORANEA 23/09/2024 La storia è letta attraverso METODO e CRITICA. Essi sono gli strumenti attraverso cui si legge una FONTE. Tutto può essere FONTE, ci si basa sul metodo storico. 1 LEZIONE DMITRI SHOSTAKOVICH - WALTZ NO. 2 1830- LA LIBERTA' CHE GUIDA IL POPOLO ESPERIENZA MEDIATI...

STORIA CONTEMPORANEA 23/09/2024 La storia è letta attraverso METODO e CRITICA. Essi sono gli strumenti attraverso cui si legge una FONTE. Tutto può essere FONTE, ci si basa sul metodo storico. 1 LEZIONE DMITRI SHOSTAKOVICH - WALTZ NO. 2 1830- LA LIBERTA' CHE GUIDA IL POPOLO ESPERIENZA MEDIATICA DELLA GUERRA: la guerra è un laboratorio di propaganda, censura, informazioni, desideri, aspettative ecc... SACRIFICIO: capire il perchè dell'agire umano BARRICATA: simbolo per eccellenza della guerriglia civile del 19 secolo REVISIONISTA: colui che vuole rivedere il paradigma storico (perimetro di verità e metodo dati per accettati comunemente). STORIOGRAFIA: discorso sulla storia CESSATE IL FUOCO= provvisorio (ha una data di scadenza) ARMISTIZIO= "le armi tacciano", contratto tra le parti che obbliga i contraenti a non spararsi addosso (non ha una scadenza definita ma è provvisorio anch'esso) 2 LEZIONE 24/09/2024 RODINA: "patria" in Russo MIR: "villaggio, casa, pace" in Russo DITTATURE TRADIZIONALI: si fermano all'esercizio del potere in modo autocratico REGIMI TOTALITARI: oltre all'autocrazia si plasmano le coscienze, la PATRIA diventa religione. HITLER= consenso di massa, la politica si basa sul trigger delle emozioni da quando si è massificata (politica di massa) STALIN difende la RODINA dall'invasione tedesca QUESTI REGIMI TOTALITARI MODIFICANO IL NOSTRO RAPPORTO CON IL POTERE LOCARNO 1925: contesto: l'Europa è molto turbolenta, malcontento dalla Pace di Versailles contenuto: la G riconosce i confini stabiliti nel 1919 prodotto: si crea l'illusione che in Europa si possa convivere in modo pacifico tra nazioni CHE COS'E' UNA NAZIONE? Nel 19 secolo è un plebiscito di tutti i giorni, ogni giorno io scelgo di far parte della mia patria. Sono francese perchè mi sento francese= NAZIONALIZZAZIONE DELLE MASSE Sono inglese perchè non sono francese o tedesco= IDENTITA' COLLETTIVA RAZIONALE Gli elementi fondamentali di una nazione sono: Discendenza, Sangue, Purezza. 3 LEZIONE 25/09/2024 NAZIONALISMO= angoscia di essere perennemente in pericolo PAROLE IMMAGINI EMOZIONI la nazione è un manufatto culturale inventato dagli Europei tra 18 e 19 secolo, concetto immaginario, tutti ci accordiamo per immaginarcelo. Desiderio di stare insieme. ORIGINE: se un inglese fosse andato in Scozia o Galles non avrebbe neanche parlato la stessa lingua, poi, scrittori e racconti orali iniziarono a far credere alle persone che essere britannici e difendere la stessa isola fosse onorevole. WALTER SCOTT. Una comunità nazionale può esistere se le persone credono di avere un glorioso passato comune. 4 LEZIONE 30/09/2024 1815 CONGRESSO DI VIENNA L'obiettivo è creare un territorio politicamente e socialmente stabile dopo gli ultimi 25 anni di rivoluzione e farlo attraverso: - - La paura che si insinua in questo contesto è che non basta restaurare i vecchi sovrani per cancellare 25 anni di rivoluzioni. Napoleone era andato in giro a modificare e creare stati ovunque in Europa. Elemento fondamentale di queste rivoluzioni è l'ascesa gerarchica e Napoleone ne è un simbolo. Venuto dal niente, diviene Imperatore francese e nel 1804 si incorona con le sue mani (LINGUAGGIO POLITICO EFFICACE, ho guadagnato la corona, non me la da Dio). Gli stati che si rifanno a Vienna vengono rifatti in modo più forte, nascono gli stati cuscinetto: si mettono insieme staterelli e piccole regioni per creare uno stato sentinella più grande. Formalmente l'Europa torna ai Re e agli Imperatori.![](media/image12.png) EFFETTO: questa Europa non funziona e dura pochissimo, la meritocrazia promossa da Napoleone e dalle sue idee beneficiava alla maggioranza. Diventa la turbolenta Europa dei MOVIMENTI NAZIONALI. Il 1789 aveva fatto cadere il sistema degli ordini. Aspirazione alla libertà. RIVOLTA: cambiamento temporaneo RIVOLUZIONE: dura nel tempo PARIGI 1848: ri-abolizione della monarchia, 2' repubblica. "Primavera dei Popoli". 1848: - - - - - CLASSE SOCIALE: in base al reddito CETO: capitale sociale e culturale, prestigio 6 LEZIONE 2/10/2024 I principi italiani cercano di venire a patti con i rivoluzionari che chiedono: - - - Il sovrano avrebbe perso il MONOPOLIO LEGITTIMO DELLA VIOLENZA, ciò che caratterizza uno Stato legittimo. Pochi mesi dopo i principi si rimangiano tutto e chiedono aiuto agli austriaci contro i rivoluzionari, l'unico a non tirarsi indietro è il Regno di Sardegna. Nel Regno di Sardegna le promesse del 1848 vengono mantenute: - - - - I partiti del 19 secolo erano più che altro accordi di fiducia personale tra parlamentari, fazioni non strutturate. nel 1849 il RdS rompe l'armistizio, viene sconfitto nuovamente dagli Austriaci e Carlo Alberto abdica in favore di Vittorio Emanuele II. Dopo la vittoria a Novara 1849, l'Austria chiede: - - - Vittorio Emanuele rifiuta e ottiene: - - STATUTO ALBERTINO: - - - - 1849: la neonata Repubblica Romana (nata con il 48) è assediata da Napoleone III che, nonostante sovrano di una Repubblica laica e molto rivoluzionario, riporta il Papa per avere consenso degli italiani e dei francesi (la maggior parte degli italiani e dei francesi erano comunque bigotti cattolici contadini nonostante ci fosse molto entusiasmo rivoluzionario). 8 LEZIONE 9/10/2024 1852: Cavour diventa premier, nel 1859 litiga con Vittorio Emanuele 2 perché C. era contro l\'armistizio con l'Austria e viene licenziato per la prima volta. 1959= 2' guerra d\'Indipendenza: guerra di gabinetto, ovvero guerra fatta tra governi e con poco consenso popolare. RdS prende la Lombardia e poi armistizio con Austria. La Lombardia è stata unita al RdS grazie ad un plebiscito (referendum). Inizieranno ad essere usati sempre di più. Cavour vuole MODERNIZZARE il RdS, investendo su produzione e istruzione e lo fa in 3 modi: 1. 2. - - - 3. Napoleone 3 dichiara che non permetterà alle truppe austriache di riportare sul trono i principi cacciati. PRIMAVERA 1860: PLEBISCITO nelle Emilie per entrare nel RdS da esito positivo, il plebiscito inizia ad essere utilizzato in diversi luoghi. 5 Maggio 1860: Garibaldi a capo di 1000 uomini e con 2 battelli a vapore sbarca a Marsala (con l'aiuto della marina inglese). come? ufficialmente il RdS non voleva attaccare il Regno delle Due Sicilie, ma Cavour orchestra il tutto contesto: da mesi in Sicilia si stanno rivoltando contro il Regno delle Due Sicilie I Garibaldini prendono con facilità controllo della Sicilia e poi del resto d\'Italia. 17 Marzo 1861: proclamazione con atto ufficiale del Regno d'Italia. (Re piemontese, premier piemontese, Statuto albertino, inno piemontese, capitale Torino...). La Camera dei Deputati è il centro politico IL REGNO D'ITALIA NASCE SU UN DUPLICE PRINCIPIO DI LEGITTIMITA': IO RE CONQUISTO, MA SENZA I VOLONTARI E IL POPOLO NON CI SAREI RIUSCITO. 14/10/2024 10 LEZIONE **RESTO D'EUROPA** CAPIAMO NAPOLEONE III: icona mediatica e influencer politico ante-litteram. 1848: Dopo anni di vita un po' agiati un po' rivoluzionari, torna nell'estate del 1848 per concorrere alle elezioni presidenziali francesi. Anni prima aveva tentato un paio di fallitissimi colpi di stato. La sua campagna elettorale è molto moderna e si basa su slogan, promesse e iconografia. Egli si presenta come: erede naturale della rivoluzione ed ex carcerato libertino. SLOGAN: PRESIDENTE, RELIGIONE, FAMIGLIA,SOCIETA'. Ottiene molto consenso in campagna più che nelle città, data la suggestività dei suoi ignoranti abitanti ai ricordi delle guerre napoleoniche (userà anche molti veterani nella sua campagna). VINCE CON IL 74%. SI PARLA DI VOTO PLEBISCITARIO= l\'anticamera del populismo CESARISMO= il populismo del 19' secolo, si basa sulla cura dell'immagine e del prestigio del leader, il quale basa questa popolarità sulle promesse farlocche (strategia mediatica), non sulla capacità reale di creare benessere collettivo. contesto: questo funziona perché la Francia è entrata ufficialmente nell'era della stampa. La Costituzione limitava il mandato presidenziale a 4 anni, nel 1851 allora, dopo l'opposizione del Parlamento (sia conservatori monarchici sia radicali repubblicani) a una riforma, Napoleone III fece un colpo di stato. CARATTERISTICA di un leader CESARISTA: fedeltà delle forze armate. 1851: Napoleone III non solo occupa i palazzi del potere, indice anche un plebiscito per legittimare il colpo di stato sfruttando la sua grande popolarità. Il 90% del popolo voterà che il colpo di stato è giusto. Ora Napoleone può essere rieletto. Uso meno virtuoso del plebiscito. 1852: con un secondo plebiscito viene approvata una riforma costituzionale: c'è la possibilità di essere eletto Presidente dei francesi a vita. **RESTO D'EUROPA** LA GERMANIA: il "Sonderweg" (la via, il cammino particolare) Sonderweg è il termine coniato per indicare il processo di unificazione della Germania, per arrivarci viene annientato qualsiasi moto dal basso e il processo di unificazione viene calato dall'alto da governi militaristi e autoritari: COME? - - - - contesto: la confederazione tedesca è dominata dall'Austria fino a quel punto, la Prussia vuole quel ruolo. - Dopo la vittoria, la Prussia caccia i tedeschi del Sud e l'Austria e forma la Norddeutscher Bund, a cui fa da direttrice, è la premessa di uno stato unitario tedesco. L'Italia, in quella guerra, è alleata Prussiana, ma perdiamo un sacco di battaglie. NORDDEUTSCHER BUND \-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--\> L'ITALIA: Le sconfitte italiane del 1866 non influiscono politicamente dato che la Prussia alla fine vince la guerra, grazie a questo il Veneto (e Friuli) e Venezia vanno all'Italia. Ma il peso di queste sconfitte pesa sui neonati italiani, e gli intellettuali infieriscono, tra tutti Pasquale Villari, sociologo che con un articolo sul "Il Politecnico" indaga sulle colpe più profonde oltre ai vertici militari: le radici della sconfitta si trovano sul fatto che forse non siamo ancora una nazione fatta e finita, ma le guerre sono i tribunali dei popoli e nel nazionalismo ottocentesco vincerle conta. L'ITALIA HA PERSO LA SUA PRIMA GUERRA. Si dà la colpa anche all'ignoranza, abbiamo mandato a combattere contadini ignoranti, non italiani. La maggior parte neanche capivano gli ordini dato che parlavano solo dialetto, si dà la colpa alla scuola. Meno del 5% della popolazione parla l'italiano standard, non esisteva neanche. LEGGE CASATI 1859: legge sull\'istruzione che delega l'organizzazione dell'istruzione primaria ai Comuni: se abitavi nel ricco comune di Milano a scuola imparavi, se abitavi nel paesino lucano non imparavi. Per creare l'italiano tra gli anni 60 e 90 dell'800 viene creata una commissione speciale. Il vero istituto di massa degli italiani non è la scuola, ma l'esercito. Egli accomuna persone da tutte le regioni e per la leva, sono tutti obbligati ad andarci, il ricco milanese si incontra con il pastore lucano. In realtà, comunque, esisteva una tassa di "affrancazione", che anche se molto costosa permetteva ai ricchi di evitare la leva pagandola. Ne esisteva una meno costosa ma bisognava trovare chi mandare al proprio posto a fare la leva per sfruttarla (tassa di sostituzione). RAPPORTI GERMANIA-FRANCIA 1870: GUERRA FRANCO-PRUSSIANA Dal 1866 Napoleone III inizia ad avere timore della grande potenza militare emergente della Prussia. Otto Von Bismarck aveva bisogno di 2 guerre: - - Nel frattempo viene messo in palio il trono di Spagna, tutti in Europa propongono un candidato. Il Re Guglielmo I si oppone al candidato francese e Von Bismarck modifica il tono di un telegramma tra il re e Napoleone III rendendolo aggressivo e lo fa pubblicare sui giornali. Napoleone III, offeso, dichiara guerra alla Prussia. 1 settembre 1870: a Sedan le truppe prussiane annientano quelle francesi, qui non finisce la guerra ma la carriera di Napoleone III si, e il suo governo viene dichiarato decaduto. In Francia si proclama la 3 Repubblica e si fa una leva di massa, nonostante ciò il 18 gennaio 1871 Guglielmo 1 è proclamato Kaiser della Nuova Germania (Secondo Reich). GENNAIO 1871: armistizio francese. Ora la Terza Repubblica ha però un altro problema, non tutti i francesi, soprattutto i parigini, accettano l'armistizio dato il duro trattamento prussiano (incorporano Alsazia e Lorena nel loro territorio e fanno pagare tutte le riparazioni ai francesi). Nel marzo 1871, i generali francesi ricevono l'ordine di smantellare i cannoni da Montmartre, i parigini insorgono e cacciano le autorità della città. A Parigi viene proclamata "La Commune", primo esempio di Repubblica proletaria di stampo socialista e marxiano.. La Comune diventa Repubblica autonoma e proclama i propri ordinamenti come: - - Il governo francese legittimo attacca La Comune, che non aveva mai fatto acchito nella Francia profonda e la annienta tra il marzo e il maggio 1871. IL TORNANTE DEL 1870-71: in questo periodo da un lato nasce un nuovo grande stato militare (Kaiser Reich), dall'altro nasce la grande paura rossa dovuta alla rivoluzione. Dal 1870 tutta l'Europa inizia a militarizzare per paura della rivoluzione proletaria, tutti faranno la leva d'ora in poi. 16/10/2024 11 LEZIONE L'EUROPA DI FINE MONDO: Alla fine del 18' secolo l'Europa è al centro del mondo, anche se molto litigiosa, affollata e angosciata. E' caratterizzata da militarizzazione e imperialismo e un fortissimo sviluppo tecnologico. Gli EXPO (come quello di Parigi 1900) sono vetrine per mostrare tutta la lucentezza degli imperi coloniali. In questo periodo si sviluppano la pubblicità, le riviste illustrate e la fotografia. Anche la guerra e i commerci si evolvono, entrambe infatti diventano più veloci grazie alle FERROVIE. E' proprio in questo periodo molto dinamico e turbolento che si sviluppa l'idea di superiorità razziale europea. Gli stessi meccanismi che portano l'Europa al centro del mondo sono infatti quelli che permettono l'esistenza di un razzismo di massa (anche chi era povero in patria, se messo in una legione francese a conquistare il Congo si sentiva superiore). In questo clima nasce anche l'antisemitismo europeo, fino ad allora esisteva solo l'antigiudaismo. ANTIGIUDAISMO= odio solo per la religione ebraica, ti puoi convertire ed è tutto ok. ANTISEMITISMO= sei inferiore se sei ebreo a un livello di sangue, genetico, razza inferiore. L'AFFARE DREYFUS (1894-1906) la FRANCIA era molto turbolenta, non a tutti piaceva la Terza Repubblica e il clima era molto teso: - - - - - Il caso Dreyfus non terminerà lì, ma successivamente Dreyfus e Picquart otterranno la grazia e la riabilitazione sociale. L'affare Dreyfus diventa il laboratorio degli estremisti nazionalisti d'Europa. E' il momento in cui nascono contemporaneamente: - - 22/10/2024 **"Lilli Marlene" - Marlene Dietrich (1917)** canzone tedesca rappresentativa della "generazione perduta", i 20enni mandati sul fronte occidentale.![](media/image6.png) ALLEANZA: la sua natura è stabilita dal fatto che si sigla un contratto di diritto internazionale di natura tendenzialmente difensiva. Nel caso odierno della NATO la difesa non è automatica, prima c'è comunque un livello consultorio. L'EUROPA ARMATA VERSO IL 1914 RULLO COMPRESSORE RUSSO=allude alla vastità delle armate russe L\'Europa è armata e desiderosa di combattere. Russia, Germania e Francia sono le più armate. UK ha pochi soldati perché non c'è la coscrizione obbligatoria e perché la sua marina è avanzatissima. CORSA AGLI ARMAMENTI SUL MARE= a partire dall'inizio dell'800 si sviluppa "La Corazzata", una mega nave militare da 2-3000 uomini. Oggi il loro posto ce l'hanno le portaerei. Fino agli anni 40' la forza dell'arsenale di un paese era definita dalla presenza delle corazzate. Costruire una corazzata aveva un costo altissimo, nonostante ciò le potenze continuano ad armarsi. L'incremento percentuale di aumento delle marine testimonia che l\'Europa è una polveriera pronta ad esplodere. **Perché il sistema degli equilibri europei è così instabile?** Dopo il 1870 Bismarck crea un sistema alternativo di alleanze che dovrebbe sostituire il sistema degli equilibri dal 1815 al 1870 con due congressi a Berlino: - - Tutte queste date rappresentano il sistema delle alleanze, ce ne sono tantissime, anche contraddittorie tra loro. Bismarck crede in un equilibrio fatto di trattati che si auto-annullano tra loro con tutti tranne la Francia, voleva isolarla. La Francia sigla trattati con Russia e, dopo Fashoda, anche con UK. I trattati sono pubblici, i protocolli militari no. PROTOCOLLO MILITARE: mettere nero su bianco quanti uomini uso quando un mio alleato è attaccato, come, dove e quando. I protocolli militari inseriscono un ulteriore livello di automatismo su come si procede in caso di alleato attaccato. Ruolo importante ce l'ha anche la propaganda, gli stati europei in Africa (che diventa luogo di scontri indiretti tra nazioni), rappresentano i comandanti in Africa come uomini bianchi e virili. In Africa, le potenti nazioni europee prendono tutto, tranne gli italiani, che durante la "Battaglia di Adua" si faranno sbaragliare dagli abissini. A questo punto gli italiani capiscono che sono negati per la guerra, questo non li fermerà ma anzi, essi inizieranno a coltivare politiche sempre più guerrafondaie per poter imparare a fare le guerre ed entrare veramente nella competizione dei giganti europei. 24/10/2024 L'ITALIA DOPO LA BATTAGLIA DI ADUA Come si analizza il significato culturale di una sconfitta? Da come viene rappresentata nei media in patria. I quotidiani italiani provano a rappresentare Adua come una gloriosa sconfitta, ma non funziona perchè: 1. 2. Quest'ultimo elemento in particolare fa sì che Adua pesi nella coscienza collettiva nazionale come un macigno, come le altre battaglie italiane perse. ANTI-MITO DELL'ESSERE ITALIANO. Conseguenza politico-militare di Adua è il gran malcontento generale: il popolo chiede la testa di Francesco Crispi, rivoluzionario del risorgimento e ora capo del governo della sinistra storica. Crispi attuava una politica molto aggressiva e imperialista. La differenza tra sinistra e destra storica non è prevalentemente ideologica, anche se la sinistra era più protezionista verso la neonata industria italiana. L'industria italiana che nasce tra gli anni '80 e '90 dell'800 nasce grazie agli investimenti che lo Stato fa attraverso le banche, lo Stato lo fa per avere il controllo delle produzioni militari. Perchè Adua va male? Gli italiani si presentano in Etiopia in 16mila senza mappe e senza apparenti motivi. Ma perchè? Per questione di **riconoscimento** internazionale e **consenso** interno. I governi di Crispi sono turbolenti, nei primi anni '90 dell'800 ci sono violentissimi moti contadini in Sicilia perché sono trattati come schiavi, la maggior parte di loro coltiva la terra altrui. Queste rivolte contadine (che prendono il nome di "fasci siciliani"), iniziano piano piano ad organizzarsi. Questo può succedere perché nel 1892 nasce in Italia il Partito Socialista dei lavoratori, il primo **partito apparato** italiano. Si usano termini come "proletariato", "sfruttamento", e "riforme sociali". La più importante riforma proposta è quella agraria perché: - L'Italia sta crescendo in maniera tumultuosa, soprattutto economicamente e le politiche imperialiste e militariste di Crispi sono molto costose. Il suo governo spende ciò che potrebbe andare in istruzione, sanità e assistenza in apparato militare e acciaierie. Crispi non è criticato solo dai poveri, ma anche dal ceto medio e medio-alto, specialmente a Milano. I liberi professionisti non sono tutelati dalle politiche Crispiani, lo sono i sistemi dirigenti e militari. Inoltre, censura spesso i giornali. Quando la notizia della sconfitta di Adua arriva in patria, succedono tre cose: 1. 2. 3. - - ASSASSINIO UMBERTO 1: Il Premier dell'epoca era il generale Luigi Pelloux, fedelissimo di casa Savoia, come molti uomini militari (i militari che si buttavano in politica all'epoca erano al Senato perchè i senatori sono di nomina regia, mentre i deputati eletti). All'epoca non ci sono partiti (i partiti apparato, cioè come li conosciamo noi oggi) tranne quello socialista, Pelloux va al governo dopo la caduta di Giolitti-Zanardelli per un rivolgimento della maggioranza, con una linea ultra-conservatrice. Quando Pelloux va al governo iniziano molte rivolte, tra cui la strage di Milano. Umberto 1 non gestisce bene la sua situazione mediatica riguardo alle rivolte e gli anarchici dell'epoca, numerosi e considerati molto pericolosi, gli sparano. Sale al trono Vittorio Emanuele 3, licenzia il governo conservatore. In questo turbolento contesto Sidney Sonnino, opinionista e politico, scrive che il sistema parlamentare ha fallito, bisogna tornare a seguire alla lettera lo Statuto, cioè il Re torna ad essere il centro della vita politica, è il Re che deve decidere chi va al Governo e non le maggioranze della Camera dei Deputati perché i deputati sono interessati solo a rimanere al potere, non rappresentano davvero la nazione, il Re si. A fine '800 si sviluppa il movimento "**anti-parlamentarismo"**, questo movimento conservatore voleva concedere il suffragio universale a tutti i maschi. Perché dei pensatori conservatori che disprezzano il parlamento vogliono il voto per tutti? Perchè dare il voto a tutti, anche agli ignoranti, equivale ad avere più controllo su di loro. Vittorio Emanuele 3 non segue questa strada: sotto di lui inizierà anzi il periodo liberal-progressista giolittiano. RITORNO IN EUROPA L'Italia partecipava in ogni caso a quel sistema di potenze europee in cui l'essere di una nazione è rappresentato dalla paura di essere annientata internazionalmente. Eppure, in questa Europa, si assiste al massimo dell\'accelerazione tecnologica, in cui si costruiscono organizzazioni internazionali, in cui si varano le prime politiche del welfare. Gli arsenali europei, come già detto, continuano a svilupparsi e questo ha 2 conseguenze: 1. 2. Si sta rendendo la guerra un fenomeno sempre più automatico e basato su una serie di meccanismi che una volta innescati non possono più essere fermati, e sempre meno basato su una volontà politica. La guerra non è più quella di una volta dalla guerra Russo-Giapponese del 1905, dove i Giapponesi stando fermi nelle trincee con armi automatiche (mitragliatrici) e filo spinato (trincee) massacrano l'esercito russo che attaccava frontalmente. 28/10/2024 L'EUROPA PRE-1914: BLOCCHI CONTRAPPOSTI E CORSA AGLI ARMAMENTI contesto: i due blocchi che si formano dagli anni '80 dell'800 e si consolidano nel primo '900 sono: - - **Rispetto alla situazione politica, c'era un sostanziale consenso della popolazione.** In questi anni nascono e si formano i primi partiti socialisti, in Germania ad esempio l'SPD. In Europa nascono anche i partiti cattolici, in Italia non ne esisterà uno fino al 1919 (Partito Popolare Italiano, primo partito apparato cattolico, era progressista). Dopo il 1870, la Chiesa non prende bene l'annientamento del proprio potere temporale (dopo la Breccia di Porta Pia), rottura della Chiesa cattolica con la politica italiana, i cattolici non possono entrare in politica. Nel 1896, ad esempio, la sconfitta di Adua viene vista dai cattolici come punizione divina. Durante la guerra di Libia del 1911 la Chiesa benedice le armi dell'esercito prima che vadano in guerra, i soldati sono visti come nuovi crociati. Stessa cosa succede durante la WW1. Enciclica: documento firmato del Papa che chiarisce la posizione della Chiesa su determinate materie. Nel 1870 al Concilio Vaticano Primo viene stabilito il ***DOGMA*** (verità indimostrabile ma indiscutibile) dell\'infallibilità del Papa in materia di fede. La chiesa, soprattutto a partire dagli anni '40 del '900, si professerà contro la dottrina della guerra giusta (dottrina inventata da Sant'Agostino, uno dei padri della Chiesa Cristiana). PATTO GENTILONI= Nel 1913 Giolitti si accorda con il cattolico Gentiloni, patto privato tra cittadini che contempla la possibilità per un certo numero di rappresentanti cattolici di entrare nelle liste del Partito Liberale, di entrarci in cambio del sostegno dell'elettorato cattolico a queste liste. **Perchè, allora, l'opinione pubblica consente la corsa agli armamenti e la preparazione alla guerra?** per la cosiddetta NAZIONALIZZAZIONE DELLE MASSE, vuol dire spiegare la nazione alle masse che non sanno leggere e scrivere, entrare nelle teste e nei cuori di ciascun abitante e persuaderlo intimamente che essere cittadini del proprio paese è cosa buona e giusta, che la nazione è il suo alfa e omega. La nazione deve essere la tua vita, tutto ruota intorno ad essa e al suo benessere. Il sentimento nazionale, allora, penetra dentro la testa. Deve diventare la bussola delle emozioni. RITUALI PUBBLICI, SCUOLA, ESERCITO. Per immaginare la nazione ho bisogno di strumenti culturali e di indottrinamenti ***(disciplinamento della mente)*** Quali canali si usano: 1. SITUAZIONE INGLESE *(vedi vignetta)* Dal 1867, il Giappone entra in un'epoca di "illuminismo" (accelerata modernizzazione), la Cina non segue la stessa via e si chiude. E' una ex-potenza coloniale in decadenza e in mano alle potenze coloniali mondiali. Nel 1900 rivolta dei boxer repressa nel sangue dai coloni. Negli stessi anni, l'Inghilterra affronta anche la guerra anglo-boera (tipo col fucile nella vignetta), contro i pacifisti, socialisti, e unionisti in patria. La nazionalizzazione delle masse è penetrata come sistema di immagini diffuse all'interno del canone linguistico e iconografico da poterle riconoscere senza bisogno di decifrarle con didascalie. 2. 29/10/2024 LA WW1 ERA EVITABILE? Nonostante le diverse avvisaglie, l'Europa non indietreggia, anzi si prepara ulteriormente ad una guerra. Il desiderio di una guerra si fa più pressante. Prima della guerra, ci furono diverse crisi periferiche: - - - - W. Mommsen: "the topos of the inevitable War in Germany in the decade before 1914" (1981): - - - - - Prima della WW1, intellettuali, artisti, giovani e studenti erano i più grandi sostenitori di una guerra, perché: se si è un giovane tra il 1905 e il 1910, per esempio in Italia la nostra generazione non ha fatto niente di grandioso, mio nonno ha fatto il risorgimento, mio padre le guerre coloniali, noi niente. "La generazione dei nati troppo tardi". Nell'Europa prima della WW1, date le notizie allarmistiche, c'è un clima di sospetto, di desiderio e di paura. La guerra era inevitabile? GLI STUDI Il primo dibattito storiografico a riguardo importante è la "Die Frischer Kontroverse" del 1961, ha rivoluzionato il dibattito sulla colpa della Germania per la WW1. La Germania, infatti, è sempre stata incolpata della Grande Guerra. Tutti i politici tedeschi seguenti ad essa, da Hitler ad Adenauer, hanno sempre negato la colpa politica, morale e militare dello scoppio della guerra. Frischer, invece, giovane storico tedesco da la colpa ai tedeschi (Il 1961 è l'anno del processo a Eichmann). Frischer, poco più che ventenne, fa parte dei nuovi tedeschi, quelli che processano la generazione dei padri e che rinnegano la Germania nazista. Frischer dimostra che dal 28 luglio 1914, il gabinetto di guerra tedesco sottrae ai vertici politici la decisione di scatenare o meno una guerra, e si tiene il potere. Cristopher Clark, "The Sleepwalkers" (2014). Clark, australiano, rivoluziona il paradigma che era stato rivoluzionato precedentemente da Fischer. Fischer dava la colpa ai tedeschi, Clark ai serbi e ai tedeschi. Clark dimostra che è vero tra il pomeriggio del 28 luglio e il 1 agosto del 1914, il gabinetto tedesco decise di entrare in guerra, ma è anche vero che, se il governo serbo non avesse sfidato l'Austria Ungheria rifiutando di accettare l'ultimatum austriaco dopo l\'attentato di sarajevo e se questo rifiuto non fosse stato dovuto all'appoggio russo alla serbia in caso di rifiuto, la guerra non sarebbe scoppiata. I FATTI: gli europei da anni si preparavano, da anni auspicavano una grande guerra. L'aumento delle spese militari, il varo per la coscrizione obbligatoria, la mobilitazione di eserciti. Qualsiasi crisi era la potenziale anticamera di una guerra mondiale. All'epoca divenne popolare il genere letterario "romanzo sulla guerra futura" che immaginavano la guerra che sarebbe arrivata. Si cominciò ad essere assuefatti dal fatto che l'idea non fosse più una possibilità, ma una probabilità. C'è la costante idea che la guerra sia dietro l'angolo, meglio viverla ora, a 20 anni e da protagonisti, che da vecchi. L'immaginario europeo è permeato di guerra, gli europei sono ossessionati dall'idea di guerre ma contemporaneamente sono ossessionati dall'idea di un miracolo dell'ultimo secondo, questo perchè tutte le crisi periferiche precedenti alla WW1 fanno sviluppare l'idea che la diplomazia troverà sempre una soluzione. Attentato di Sarajevo (28 giugno 1914): l'arciduca Austro-ungarico Francesco Ferdinando, odiatissimo in patria dato che voleva rendere l'Impero un impero trialistico con tre centri invece che due (Vienna, Budapest e la regione balcanica), si trovava a Sarajevo (capitale della Bosnia, annessa dal 1908 nell'impero Austro Ungarico), città pregna di irredentismo balcanico (slavo) contro l'Austria, questo irredentismo era promosso dalla Serbia,la quale voleva prendere il controllo dei balcani. L'arciduca era anche Capo delle Forze Armate, vuole compiere un'ultima visita di stato in vista delle "grande manovre" (enormi esercitazioni militari che quell'anno si devono tenere in Bosnia). Il 28 giugno, però, è anche la festa nazionale bosniaca e la Bosnia, come detto, è piena di rivoluzionari contro gli asburgo. L'auto di Francesco Ferdinando è scoperta e gira senza sicurezza nei vicoli strettissimi della Sarajevo Vecchia: 12 attentatori (tutti giovani studenti addestrati dalla polizia segreta serba) lanciano 4 granate e 10 colpi di pistola che vanno a vuoto, nessuno ferma comunque la visita. L'unico attentatore ancora vivo (Gavrilo Princip), era entrato in un bar per mangiare, lì fuori si era fermata l'auto dell\'arciduca dopo aver sbagliato strada, esce dal bar e con 2 colpi uccide l'arciduca. cerca Vaso Cubrilovic. 30/10/2024 Tra fine '800 e primi '900, Vienna è la capitale dell'antisemitismo, delle avanguardie artistiche, della letteratura decadente, della psicanalisi (nel 1899 viene ufficialmente riconosciuta la psicanalisi grazie a Freud), del nazionalismo di destra e del cattolicesimo in politica (il sindaco di Vienna, cattolico, era antisemita e reazionario, nonostante metà dell'elite viennese fosse ebrea). Francesco Ferdinando, non solo voleva riformare l'Austria Ungheria, era anche un militarista convinto. COSA SUCCEDE TRA IL 28 GIUGNO E L'INIZIO DELLA WW1 (iniziata il 28 luglio) Dopo l'attentato di Sarajevo non viene a crearsi un clima di tensione e gli stati non passano il tempo a prepararsi alla guerra. Il clima è rilassato, nell'estate del 1914 nessuno immaginava che l'Europa si sarebbe dissolta di lì a poco. Tra la mattina del 28 luglio e il 1 agosto, in una Vienna che non rimpiange Francesco Ferdinando (risultava molto antipatico ai viennesi), si pensò che l'attentato all'arciduca potesse essere il giusto pretesto per liberarsi una volta per tutte del Regno di Serbia, che si proponeva come potenza egemone del nazionalismo degli slavi del sud. Per la facilità dell\'attentato, si sospetta che qualcuno volesse l'attentato a Vienna per poter fare guerra con la Serbia. Gli attentatori, arrestati, ammettono immediatamente tutto, anche di essere stati addestrati dai serbi, convinti d\'essere eroi del popolo slavo. Eppure l'Austria aspetta 2 settimane per reagire: questo perché si avviano delle consultazioni interne con Germania (a favore della guerra), Ungheria (che non voleva la guerra) e Austria (50/50). contesto: L'AUSTRIA-UNGHERIA HA 3 GOVERNI, UNO PER GLI AUSTRIACI TEDESCHI, UNO PER GLI UNGHERESI E UNO PER GLI AUSTRIACI. Il 23 luglio, l'Austria-Ungheria manda un ultimatum al Regno di Serbia che richiede tre cose: 1. 2. 3. Quest'ultimo punto manda in crisi i serbi, che si consultano con i russi. - - - - Qual è il fattore perverso che ha inceppato il meccanismo diplomatico? **Le mobilitazioni**. Chiunque mobiliti le truppe prima non si può più fermare, in quanto tutta la mobilitazione delle truppe dipendeva **dai treni**. Dato che i protocolli di guerra sono dei piani perfetti e non modificabili una volta innescati, nell'arco di pochi giorni tutti i treni vengono riempiti di armi, risorse e uomini, è una macchina perfetta e troppo grande da fermare. La Germania, senza dichiarazione di guerra, invade la Francia. Il piano di questa invasione è studiato da 20 anni, il **Piano Schlieffen.** Come fa la Germania a vincere una guerra su due fronti? Schlieffen per 20 anni studia solo questo. Il piano dice di colpire prima l'alleato più debole, la Francia e solo successivamente caricare tutto l'esercito sui treni e spedirli in Russia. Il piano presuppone che i Russi siano lenti e i francesi si arrendono in fretta. Il piano non funziona: i francesi non si arrendono e i tedeschi vengono fermati, intanto i russi entrano in guerra immediatamente senza aspettare di finire la loro mobilitazione. Il piano è un fallimento ma ha una conseguenza politica fondamentale: per attuare il piano i tedeschi non possono passare solo dalla Francia, fanno il giro largo a Nord per il Belgio. Il problema è che il Belgio è neutrale dal 1831 e la loro neutralità è garantita dall'Inghilterra. Il 2 agosto gli inglesi non la prendono bene e entrano in guerra. I tedeschi in 72 ore passano da faro della cultura, a nemico pubblico numero uno. E' scoppiata la Prima Guerra Mondiale. Nessuno dei protocolli militari di guerra europei, studiati per 25 anni, funziona. Il generale Hindenburg (futuro presidente tedesco che cederà il potere a Hitler) è uno dei generali tedeschi. Tutti i piani di guerra europei erano basati sull'assunto che la guerra sarebbe durata al massimo 6 mesi. Pensano questo perché: tradizionalmente è sempre stato così: il sistema economico di un paese non può reggere una guerra più lunga di alcuni mesi Durante i primi due anni di guerra, infatti, la guerra (che non era mai durata così tanto) ha effetti devastanti sull'Europa. Ci sono un sacco di perdite e di costi. Ruolo fondamentale hanno le trincee, inizialmente usate per proteggersi, in poco tempo le trincee diventano linee contrapposte che determinano gli schieramenti, e dove i soldati vivono. Nessuno l\'aveva previsto. Nell'inverno 1914, le munizioni finiscono. Nessuna fabbrica vuole più produrne in quanto non convengono. I governi europei, allora, nazionalizzano le fabbriche (socialismo di guerra). Le grandi battaglie del 1916 provocano una quantità di morti altissima, e durano tantissimo. 4/11/2024 DOMANDA ESAME: il 4 novembre 1918 finisce la WW1? RISPOSTA: No, il 4 novembre 1918 entra il vigore l'armistizio di Villa Giusti a Padova che chiude le ostilità sul fronte italiano. La WW1 finisce l'11. Perché il 4 novembre, essendo l'unica guerra vinta dallo stato unitario italiano, non è festa nazionale? Perchè il vero rituale pubblico per la fine vittoriosa della guerra viene organizzato nel novembre del 1921, con 2 anni di ritardo rispetto agli altri paesi europei. **Dal settembre 1914 al maggio 1915 l'Italia è in trattativa con tutte le parti in causa.** Inizialmente il governo italiano voleva rimanere neutrale, poi nell'autunno 1914 inizia a valutare se gli convenga entrare in guerra e con chi. Questo processo inizia nell'autunno del 1914 perché è in questo periodo che la guerra si sta bloccando e appare chiaro che i tedeschi non vinceranno dopo il fallimento del piano Schlieffen, la guerra diventa "di posizione". L'Italia sa che entrambe le parti avrebbero bisogno di un alleato per fare da peso che porta la bilancia da una parte o dall'altra. L'Italia voleva essere una grande potenza imperiale, il peso della storia (Roma Imperiale) è quello che fa dell'Italia uno stato con un peso nazionalista fortissimo, il fascismo è solo l'ultimo ad essere arrivato, l'idea c'è fin dall'inizio del Risorgimento. Sidney Sonnino (Ministro esteri) ha due opzioni: - - L'Italia entra anche in guerra per Trieste e, in minor parte, per Trento. Trieste nel 1914 era un porto importantissimo nel Mediterraneo ed era un punto strategico politico e commerciale nell'area danubiana (dal 1929 Jugoslavia). L'idea italiana era sconfiggere l'Austria e diventare nuova potenza egemone nella zona danubiana, all'inizio, comunque, neanche il governo italiano voleva dissolvere l'Impero Austro-Ungarico in quanto una dissoluzione avrebbe portato solo alla presenza di un sacco di piccoli stati nazionalisti e senza controllo e uno stato nazionale slavo sarebbe alle porte di Trieste. Trento era culturalmente e linguisticamente italiana, anche se la comunità italiana non aveva mai chiesto di entrare nel Regno d'Italia, la maggior parte degli italofoni austriaci non era irredentista perchè erano contadini e a loro della questione culturale nazionale non importava (importava solo alle classi alfabetizzate). Fiume era una città portuale, il secondo porto dell'Impero dopo Trieste, era una città linguisticamente e culturalmente italiana, anch'essa senza irredentisti. Al governo italiano nel 1914 non importava niente di Fiume, nel 1919 Fiume era invece diventata il simbolo dello Stato Italiano, scopriremo perché. Perchè per 110 anni agli italiani si è detto che si entrava in guerra per completare il Risorgimento? Per legittimare le scelte dei governi. Nel 1915, ad esempio, l'Italia entra in guerra senza essere stata né attaccata, né minacciata, a differenza di tutte le altre nazioni coinvolte. Il 23 maggio 1915, quando l'Italia dichiara guerra all'Austria. L'imperatore d'Austria dice: "non ho mai minacciato l'Italia, ero disposto in nome della pace a cedere alcune delle province a me più care (bugia, a guerra finita avrebbe voluto riprendersi tutto), l'Italia ci ha [tradito] dopo 30 anni di alleanza". Nel 1916 gli austriaci lanciano una controffensiva in direzione Asiago, gli italiani la chiamano "spedizione punitiva\" per mettere paura agli italiani e spronarli al combattimento. Il Capo di Stato Maggiore Luigi Cadorna non aveva previsto questa controffensiva, sarà anche il responsabile di Caporetto, pessimo militare ma grandissimo influencer. Il principale oratore/protagonista delle piazze nell'autunno 1914, e una delle cause dell'entrata in guerra dell'Italia, è Cesare Battisti. Egli presenta la responsabilità morale e culturale dell'Italia nell'entrare in guerra. Battisti, deputato alla Camera imperiale a Vienna e socialista (i socialisti tendenzialmente erano contro la guerra, per lui socialismo e identità nazionale si sposano e crede fermamente nell'unire il trentino all'Italia). Egli, essendo geografo, fu il primo a stabilire i confini di una possibile Italia. Dall'ottobre del 1914 è protagonista della mobilitazione culturale della guerra italiana contro il suo paese (l'Austria). A Torino si rivolge ad una folla di giovani e dirà "noi italiani dobbiamo scegliere la guerra per liberare i vostri fratelli di Trento e Trieste, se non lo farete sarete traditori perché noi siamo chiamati alla missione di completare il Risorgimento". La folla lo acclama e va a bruciare il consolato austriaco. E' l'inizio di 6 mesi di neutralità molto poco pacifici, alla fine la comunità degli interventisti (minoritaria sia in opinione pubblica, sia in Parlamento, ma maggioranza nelle città e occupante degli spazi dell'informazione). Il 23 maggio 1915, quando viene consegnata la dichiarazione di guerra all'Austria che inizierà il giorno dopo, il Parlamento vota una legge sui pieni poteri che cede al governo esecutivo la facoltà di scegliere liberamente. Il 23 maggio, dunque, non inizia solo la WW1, ma vengono cancellati decenni di prassi della liberal democrazia e inizia l'era della modernità politica, quella decisa dalla comunicazione. 5/11/2024 LA CULTURA DI GUERRA ITALIANA La differenza tra propaganda e cultura di guerra: - - La WW1 non è vissuta come una guerra normale, entrano in gioco concetti come il culto della nazione, il nazionalismo estremo, la guerra è vissuta come una lotta divina per la vita e per la morte. Se perdi, la tua nazione viene disintegrata. Il collante che tiene insieme milioni di europei che si fanno massacrare per 5 anni senza alcun risultato e senza ribellarsi (l\'Italia ad esempio fa 11 offensive da 450 mila morti e conquista solo Gorizia) è la paura. Il codice penale militare prevedeva la fucilazione per i disertori. Si considera disertore chi non rientra alla propria unità dopo 48 ore. TRIBUNALE DI GUERRA: istituto di emergenza concepito per i reati militari in tempo di guerra, non è un tribunale ordinario ma è molto più giustizialista. ![](media/image9.png) Un altro motivo per cui non ci sono mobilitazioni di massa contro la guerra in Italia è la mobilitazione della cultura nazionalista per la guerra. Essa agisce su molteplici livelli ad esempio: 1. 2. 3. Mussolini è il leader dell'ala massimalista del partito socialista. Il massimalista è l'ala di sinistra rivoluzionaria, in contrasto con quella riformista. Sandro Pertini è un interventista. Mussolini è direttore dell'Avanti, si schiera contro la guerra. Nell\'estate del 14 si assiste ad una conversione di Mussolini, attenua i toni rivoluzionari socialisti, dice che la guerra è contro le autocrazie e il partito socialista lo licenzia. Il PSI non sostiene la linea degli altri partiti, la posizione ufficiale è contro la guerra, Mussolini se ne distacca e viene messo davanti a una scelta: o ripudi la guerra o vieni cacciato. Subito dopo fonda un nuovo giornale "Il Popolo d'Italia". Con quali soldi? Si crea una cordata di finanziatori. M era un giornalista violento ma abile e che vendeva molto. Nel pieno dela lotta tra neutralisti e interventisti, M passa da un linguaggio socialista a un linguaggio nazionalista e violento. Diventa la faccia degli interventisti. M fa domanda per il corso di ufficiali, viene respinto ma diventa sergente, va al fronte e viene ferito durante un'esercitazione. Sfrutta la guerra e inizia a crearsi un culto della personalità, scrive un diario "il mio diario di guerra". Per il resto della guerra scriverà in favore della guerra. 6/11/2024 PARADOSSO DI POPPER= "la democrazia si autodistrugge nel momento in cui tollera gli intolleranti". ovvero, la presenza di libere elezioni che permettono a chiunque di raggiungere il potere può portare al potere anche chi la democrazia la può uccidere. La democrazia non ha la capacità di mettere dei paletti tali da potersi disfare dei suoi diretti nemici. "La società aperta e i suoi nemici". Mussolini entrò in Parlamento tramite elezioni (1921) Hitler e il partito nazista ottennero il 42% dei seggi (1933) Il metodo democratico non assicura la stabilità della democrazia. Il consenso di un padre di famiglia si forma in casa, per questo durante la WW1 si mobilita la propaganda anche sui nuclei familiari, anche sui bambini (a scuola). La cultura di guerra del 1914-18 è impareggiabile. Il fronte italiano è il più duro di tutti, in quanto si combatte sulla frontiera nord, tutte montagne o altipiani. Udine, sede del Comando Supremo dell'Esercito in quanto città vicina al fronte ma non troppo, in quanto: - - - Le Camere, durante la guerra, vengono congelate. Tutti i poteri vanno al Governo, stop del sistema liberale, a sua volta il Governo cede molti poteri ai militari. Quindi, soprattutto in Nord Italia, Luigi Cadorna diventa come un viceré. In Francia e UK non cessa il lavoro parlamentare, in Germania invece succede come in Italia. Cadorna non sopportava le critiche, i no, e i dubbi di quelli attorno a lui, si circonda di yes-man, inoltre non si assume mai la colpa. E' un leader inquestionato, entra in un delirio di onnipotenza. Il 24 Ottobre del 1917, l'esercito italiano perde clamorosamente durante l'offensiva di Caporetto contro gli Austro-Tedeschi, i quali entrano in città dopo una ritirata disastrosa. Cadorna non se lo aspettava perché è autunno, e le offensive si fanno in primavera. Al Governo va Orlando, Cadorna viene sostituito con Diaz. Alla battaglia finale della guerra, ottobre 1918, alla battaglia di Vittorio Veneto, l'offensiva italiana parte dal Piave e dal Monte Grappa e gli austriaci vengono distrutti. L'Austro-Ungheria, durante la battaglia di Vittorio Veneto, era già in via di discioglimento. MENTALITA' MILITARE=vincolo del cameratismo (brotherhood in arms), nulla di più solido del rapporto tra commilitoni che vivono per lungo tempo sul fronte di guerra insieme. Quasi nessuno combatte per motivi ideologici, e chi lo faceva se ne dimenticava subito, in guerra si conosceva una vera famiglia e il legame durerà per sempre. 3 Novembre 1918 viene firmato l'armistizio che entrerà in vigore il 4, ma la guerra non finisce dal punto di vista politico, culturale e giuridico, in quanto un armistizio significa solo uno stop temporaneo alle armi. LA QUESTIONE FIUMANA La guerra italiana era iniziata un anno dopo sulla base di diplomazia segreta con i nostri ex nemici contro i nostri alleati (Patto di Londra). L'armistizio di Villa Giusti (4 novembre 1918) stabilisce che l'Italia potrà occupare certi territori dell'Austria Ungheria, Fiume viene occupato ma non rientrava nel Patto di Londra. Perchè? perché la fine della guerra non ha nulla a che vedere che i paesi immaginavano nella primavera del 1915, l'Austria-Ungheria non esiste più. L'armistizio di Villa Giusti è stato firmato da una delegazione che rappresentava l'esercito austro-ungarico, ma l'Impero non esiste più, quindi c'è uno sconfitto, che in realtà non esiste e gli italiani devono reclamare da un paese disciolto. Fiume (grande comunità italiana e dominante in città) viene occupata immediatamente dalla marina italiana perché la comunità italiana si era spaventata una volta finita la guerra in quanto le comunità nazionaliste slave entrano a Fiume (tra le altre città) in nome di uno stato slavo. La comunità italiana chiede aiuto all'Italia. Il Regno d'Italia chiede l'annessione di tutto l'Alto Adige e di tutte le terre ad Est di Trieste (entrambe comunità dove non si parla italiano) in nome del Patto di Londra, il quale era basato sulla *realpolitik* degli stati, principio ormai obsoleto dato l'intervento americano che aveva introdotto il principio di autodeterminazione dei popoli. Wilson aveva due grandi caratteristiche: era un grande teorico, ed era molto religioso. Caratteristiche sbagliate al momento sbagliato, egli è convinto di avere la grande missione di riordinare il mondo e di riportare la pace. Gli USA vogliono riordinare l'Europa-Centrale basandosi sul principio di autodeterminazione, anche se era impossibile. Wilson parte per l'Europa a Dicembre 1918, un mese prima dell'inizio dei trattati di Parigi, compie il primo tour della storia mediatica politica, gira tutta l'Europa e viene acclamato ovunque. IN GERMANIA L'esercito tedesco viene fatto a pezzi da inglesi e americani a settembre 1918, fino al mese prima i tedeschi erano avanzati tantissimo, ad Amiòn nel 1918 finisce l'esercito tedesco imperiale. In un ultimo disperato tentativo di salvare la bandiera (nonostante sapessero di perdere) i vertici militari tedeschi ordinano alla marina di attaccare la marina inglese, i marinai tedeschi si rifiutano e sventolano la bandiera rossa,si ispirano sulla rivoluzione russa. Scoppia la rivoluzione in Germania, il kaiser chiede all'esercito di aiutarlo ma anche l'esercito si rifiuta. Il Kaiser Guglielmo abdica e si esilia in Olanda. Alla Germania manca un capo di stato e una struttura politica, i socialisti (SdD) prendono il potere a Berlino con un governo provvisorio e proclamano la nascita della Nuova Repubblica Tedesca. Chiedono subito un armistizio, i francesi dicono che se i tedeschi vogliono arrendersi devono andare fino alla foresta di Compiègne a incontrarsi con il Capo di Stato Maggiore delle Forze Alleate, al capo di governo tedesco viene imposto di firmare una resa. Il nuovo governo tedesco si fa carico delle responsabilità dell'Impero. Quindi ci sono: - - - - 1. 2. 3. 4. La Conferenza di Pace di Parigi non aveva risolto assolutamente nulla in Centro Europa. ![](media/image1.png) Nel 1920 i Greci invadono la Nuova Turchia (di Ataturk) convinti di potersi prendere certi territori tra cui Smirne (grande comunità greca, distrutta nel genocidio di Smirne). La guerra in Anatolia va avanti fino al Trattato di Losanna del 1924 tra Greci e Turchi, la WW1 è definitivamente conclusa. Nel Trattato di Losanna le due potenze si impegnano a purificare i territori dagli stranieri, anche se i greci erano a Smirne da 1000 anni prima dell'esistenza di Maometto. La Prima Guerra Mondiale ci lascia quindi con: - - - - - 11/11/2024 CANZONE: Freikorps marschiert in fremdes Land (1919) testo risalente originariamente al 1810, scritto per i freikorps (corpi volontari arruolati per combattere contro Napoleone). I freikorps, poi, si riformano in Germania dal giorno della sconfitta della WW1 (11 novembre 1918). Sono unità paramilitari. Nella canzone si trova un programma politico violento ma efficace. Secondo la tradizione degli avi (soldati contro Napoleone), noi difendiamo le nostre libertà e i nostri territori (Slesia, Ostland, Monaco e Berlino). unità paramilitari= gruppi di combattenti armati, normalmente addestrati ma non inseriti in un'unità militare regolare. Non sono forze armate di uno stato riconosciuto (non sono protette dalla convenzione di Ginevra, che stabilisce cos'è legittimo o no in guerra per non incorrere in crimini di guerra, regole per fare legittimamente una guerra). Perché dopo la WW1, migliaia di soldati si ri-arruolano nei freikorps? Per combattere la diffusione del bolscevismo in Europa. Si assiste ad uno slittamento semantico, si prende tutto ciò che ci ha fatto combattere in guerra e lo trasportiamo in patria. Questa guerra la stanno combattendo all'interno dei confini tedeschi. - - Identità del "noi", piccolo gruppo maschile, camerati/compagni. Le conseguenze pratiche di Versailles sono relativamente poche, le riparazioni vengono fissate a 110 mld. di franchi (cifra che verrà rinegoziata più volte e mai pagata fino al 2020), inoltre i tedeschi, dopo il 1870, avevano imposto alla Francia riparazioni impagabili in primis. La conseguenza importante è che Versailles funge da anticamera ai nazionalismi tedeschi per svilupparsi. Da un punto di vista storico e culturale la guerra non finisce nel 1918 (nel 1918 finiscono solo le ostilità attraverso vari armistizi), la guerra finirà ufficialmente nel 1919 ma le ondate di violenza termineranno solo nel 1924 con il Trattato di Losanna. L'Europa del 1919 è instabile: - - 12/11/2024 IL MITO DI UNA RIVOLUZIONE INTERNAZIONALE I 3 regimi totalitari della storia sono: - - - L'italia esce dalla guerra tra i vincitori, eppure nell'arco di tre anni (1919-1922) vede il collasso dello stato liberale (la Monarchia rimane intatta). Come? L'Italia, nel 1919, non sembra un paese vincitore, gli italiani sono convinti che la vittoria gli sia stata rubata (gli alleati dicono: o scegli Fiume o il Brennero, non tutti e due). Si genera un anti-mito, quello della "vittoria mutilata" (termine coniato da D'Annunzio). Una buona parte dell'opinione pubblica colta crede effettivamente all'idea che Fiume sia parte integrante della nazione italiana. L'opinione si spacca tra chi vuole tenere tutta l'Istria e Dalmazia, e chi va bene arretrare un po' in Istria e Dalmazia tenendo solo Fiume. **Fiume, comunque, non valeva niente: non era un porto strategico (avevamo già Trieste), inoltre il possesso dell'Italia avrebbe tagliato il ponte di collegamento tra Fiume e l'entroterra (porto senza alcuno sbocco), e non aveva valore militare.** In questo contesto di scontro, tra chi vuole Fiume e chi no, interviene D'Annunzio. D'Annunzio conia il termine "vittoria mutilata" il 24 ottobre del 1918 sul Corriere Della Sera, la controffensiva italiana a Vittorio Veneto non era ancora iniziata (cioè la vittoria non si sapeva ancora). Dunque, D'Annunzio in realtà non stava parlando della questione di Fiume, ma parlava di se stesso: sa bene che finita la guerra, il culto della personalità che si era creato finirà. D'Annunzio, con il termine, se la prende col fatto che tornerà tutto come prima (per lui, debiti), dice che l'Italia non deve tornare come prima, ma deve rimanere il popolo guerra (lo dice per meri interessi personali, non vuole che finisca il suo teatrino). Marketing politico perfetto, anche per il tempismo. L'opinione pubblica italiana dal 1919 alla metà degli anni '20, quindi, viene bombardata da due messaggi di paura (totalmente falsi e scostati dalla realtà ma che funzionano): - - LE ELEZIONI DEL 1919 Ultime elezioni veramente liberali, vinte dal Partito Socialista (segretario Giacinto Serrati). Il Partito Socialista all'epoca era un partito conquistato dal suo stesso mito, quello rivoluzionario. I suoi leader, dal 1918, cedono al fascino della rivoluzione: i dibattiti dei loro congressi sono violenti, il partito si fa conquistare dall\'ala massimalista (ala sinistra), i quali credono che "bisogna fare come in Russia". Tra il 1918/19 i socialisti organizzano e promuovono la cultura dello sciopero: scioperi vengono dichiarati da un momento all'altro e in **ogni** compartimento della vita pubblica (\"sciopero mania\"). Gli slogan sono violenti, le manifestazioni anche (i contadini e operai avevano fatto la guerra, sapevano e non avevano paura di sparare), ecco spiegata la paura degli italiani all'epoca. In Italia, durante il biennio rosso (1919-1920), la maggior parte delle violenze sono in realtà nere, ma la paura è per il comunismo. E' come una guerra civile, i morti per violenza politica aumentano. - I Fasci di Combattimento si costituiscono su un programma a metà strada tra un partito progressista e rivoluzionario, condito da punti molto nazionalisti. Si qualifica come un anti-partito, contro tutto quello che c'è stato prima. Per loro gli unici titolari del diritto di costruire una nuova Italia sono quelli che hanno voluto la guerra, sangue e violenza armata sono il comune denominatore di tutto ciò che riguarda il fascismo. La guerra è bella perchè purificatrice, è una palingenesi. **Il fascismo non conta nulla fino alla metà del 1920,** i fascisti erano pochissimi. Nel luglio 1920 il Narodni Dom (chiesa slava a Trieste) viene data alle fiamme da delle squadre paramilitari addestrate e armate dell\'esercito regolare italiano che si definiscono fasciste. Da questo momento in avanti esiste lo squadrismo fascista. SQUADRISMO FASCISTA= squadre inizialmente spontanee e locali formate da giovani e giovanissimi che, ispirandosi agli arditi, volevano combattere la rivoluzione bolscevica in Italia. Poco dopo si formano formazioni più organizzate e molto più violente. La violenza aumenta in tutta Italia. 14/11/2024 LA RUSSIA DALLA RIVOLUZIONE DEL 1917 A STALIN AL POTERE DEL 1922 MONDINI: Lo Zar aveva intorno a sé una cultura della personalità fortissima (rappresentante di Dio in Terra), anche se dopo la sconfitta del 1905 contro i Giapponesi e la profonda repressione del suo popolo durante la Prima Rivoluzione Russa (1905), la sua figura aveva perso importanza. All'alba del 1914 la Russia era ancora molto rurale e agricola, gran parte del paese era sottosviluppato. La Russia entra in guerra perché lo Zar lo vuole, quindi è Dio a volerlo. La guerra civile russa (che dura dal 1917 a circa il 1920) è confusa, non si capisce bene chi sta combattendo contro chi. *l\'Impero russo nel 1905* CADIOLI: L'Impero russo era la nazione più grande del mondo nel 1905, aveva 11 fusi orari. La Russia era la nazione più autoritaria (non c'è governo, costituzione, parlamento, è una monarchia assoluta) e meno sviluppata del mondo. Come poteva un uomo solo governare tutta quella nazione dall'angolo ovest del paese (la capitale era San Pietroburgo)? Ci riusciva perché l'85% della popolazione russa era contadina e analfabeta e sono completamente scollegati tra loro, vedevano lo Zar come un semidio, lontanissimo da tutti loro. Erano facilmente controllabili. Lo Zar regnava in maniera indiretta, tramite i governatori regionali, questa era sia fonte di supporto che di debolezza: non poteva controllare bene i governatori regionali, ma lo Zar non veniva neanche riconosciuto come l'autorità con cui lamentarsi da parte dei contadini, se la prendevano con i governatori locali. La rivoluzione industriale c'era stata ormai da quasi 200 anni, al tentativo tardivo di industrializzare la Russia ma è insufficiente. Nella guerra dell'Impero Russo contro l\'Impero Giapponese (1904-1905), il grande impero russo bianco e cristiano (ritenuti intrinsecamente superiore) viene sconfitto dagli esotici Giapponesi (in teoria inferiori), i russi sono troppo inferiori tecnologicamente. Lo Zar non era stato incapace di riconvertire l'economia ad uso bellico e di sfruttare i trasporti per i soldati. Nonostante ciò lo Zar riesce a rimanere al potere grazie al fatto che concede certe cose, tra cui una Costituzione che prevede una Duma (Parlamento), la Duma poteva essere sciolta dallo Zar. Tra 1905 e 1914 ci sono altri tipi di tentativi di riforme per modernizzare la Russia, falliscono tutti. Nel 1914 era sostanzialmente impossibile che l\'Impero potesse prevalere nella WW1, vengono annientati dai tedeschi. I russi non sapevano neanche perché andare in guerra, i tedeschi che non erano analfabeti invece andavano in guerra convinti. I rivoluzionari russi, molti dei quali vivevano all'estero, erano divisi in: - - Nel Febbraio 1917, la Rivoluzione non se l'aspettava nessuno, neanche i partiti rivoluzionari. La Rivoluzione scoppia perché il popolo, sconvolto dalla guerra, chiede udienza allo Zar (dinamiche simili a quelle del 1905), voglio che lo Zar intervenga e risolva tutto (Dio). Lo Zar fa sparare sulla folla, la rivoluzione si sviluppa, anche la polizia e l'esercito si ribellano. Lo Zar è finito e esiliato.![](media/image10.png) Il potere passa ad un governo provvisorio, i Tedeschi e gli Austro-Ungarici non prendono Mosca solo perché non ne hanno le risorse umane. La Russia ha un milione di disertori, l'inflazione è iper-alta: il governo provvisorio vuole traghettare la Russia ad un\'elezione libera di una Grande Assemblea Costituente che deciderà il destino della Nazione. Ma il Governo provvisorio non era l'unico organo di governo esistente in Russia, risorgono i soviet: assemblea, consiglio aperto a tutti. Ci sono due tipi di soviet: - - I soviet sono il Parlamento del movimento rivoluzionario. L'evento scatenante della Rivoluzione d'ottobre del 1917 avviene in Aprile, in quel momento il movimento rivoluzionario è pervaso da diversi dilemmi, i leader del socialismo non marxista (agrario) sono liberali entrati nel Governo provvisorio e non vogliono tradire gli alleati Occidentali (la nuova società dei contadini liberati deve diventare una potenza occidentale). I marxisti, prima di Aprile nel 1917, sono coscienti che la rivoluzione proletaria non può scoppiare in un paese contadino. Ad Aprile 1917 il leader del gruppo più rivoluzionario russo, i bolscevichi, torna in Russia. E' Lenin. Lenin capisce che il poco consenso marxista è dato dagli operai delle grandi città e dai militari, cioè da chi può detenere il vero potere, ora si può fare la rivoluzione. Le elezioni dell'Assemblea Costituente si tengono, i bolscevichi prendono il 35%, la maggioranza la prendono i socialisti agrari. Durante la Rivoluzione d'Ottobre, unità armate bolsceviche entrano nel Palazzo d'Inverno e prendono il potere. I bolscevichi riuscirono a prendere il potere grazie, oltre all'organizzazione militare, soprattutto al consenso popolare. La popolazione aveva fame di rivoluzione. Una volta al potere, i bolscevichi si scontrano con la realtà delle cose, nel resto d'Europa le rivoluzioni comuniste non funzionano. Per il Resto della sua storia, i russi faranno i conti con la voglia di rivoluzione e dei principi marxisti e la realtà del resto del Mondo. 18/11/2024 La mitologia politica è l'elemento su cui si basa il fascismo (vittoria mutilata, ecc..),. La collettività è così abituata al linguaggio della violenza e della propaganda che rispetto alle bugie fasciste non batte ciglio, credono a tutto. Orlando e Sonnino, sapevano che la questione della vittoria mutilata non era reale, ma sanno anche che se non portano questa questione all'attenzione del tavolo delle trattative del 1919 perdono voti. Tutto questo converge con la rivoluzione del 1917 e con il fatto che i contrasti del 1914-1918 non vengono risolti. Tutti i paesi vincitori (anche la Germania) , nel 1919, organizzano la festa della vittoria. In Italia (non si farà mai una festa della vittoria per ringraziare i reduci), i reduci pensano di essere tornati in una patria ingrata (molti non trovano neanche la loro casa, bombardata). La ricostruzione economica e materiale in Italia, funziona (viene creata una banca apposita, una delle prime opere pubbliche del paese); mentre la ricostruzione delle vite delle persone no. I veterani, in particolare i mutilati, sono sia addolorati che pronti a seguire la predicazione politica di chiunque gli dica che è pronto a ricompensare per il suo sacrificio. I veterani sono arrabbiati, in Italia la gente fa festa, fa soldi (i pescecani di guerra, chi guadagna sull'economia di guerra). Quando il Parlamento abdica e lascia al governo pieni poteri, il Governo finanzia la guerra facendo inflazione e debito pubblico, che nasce in quel periodo e continua fino ad oggi. L'Italia è rancorosa, popolata da milioni di persone arrabbiate. E' necessario ri-accogliere il veterano nella società, lui ha violato il primo taboo umano, uccidere e quando in Italia la festa del ritorno non ci fu, i reduci si sentirono abbandonati. Nitti, Primo Ministro del 1919 (economista e noioso, Mario Monti), crede che l'obiettivo primario della sua politica fosse risanare il bilancio, crede che ogni spesa in più sia una dannazione. Tra il 1915 e il 1918 si era promesso ai soldati un sacco per farli combattere, in particolare terre, serve una riforma agraria (togliere terre ai grandi proprietari). Una riforma agraria, nell'Italia del 1919, avrebbe tolto i voti dei grandi elettori influenti dei proprietari terrieri. Quindi nel 1919 i contadini occupano i campi o i municipi (bruciano gli atti di proprietà), si costituiscono in leghe rosse e bianche (sindacati rurali). La capacità di tenere il controllo dello Stato dal 1919 è scarsa. Nelle campagne lo squadrismo fascista (giovani ricchi e borghesi) viene apprezzato a partire dall'estate del 1920 anche perché i fascisti se la prendono coi contadini che occupano le terre. Alla fine dell'estate si sviluppa una squadrismo agrario, soprattutto in Emilia, Veneto meridionale, Toscana in quanto provincie di affermazione del partito socialista (leghe rosse). Le zone in cui si sviluppano movimenti di sindacati e socialismo, sono anche quelle dove lo squadrismo fa più acchito. Del programma del movimento dei fasci di combattimento urbano del 1919 non rimane niente, agli squadristi non importa. Non bisogna confondere lo squadrismo con il Partito Fascista, non tutti gli squadristi credono di dover obbedienza a Mussolini, dato che gli squadristi sono giovani, scalmanati e soprattutto volevano fare la guerra come i loro padri e nonni. Alla maggior parte degli squadristi, giovani, basta sparare e fare la guerra. - - - Novembre 1921: viene tumulato il milite ignoto (sepolto all'Altare della Patria, precedentemente conosciuto come Vittoriano, costruito in onore di Vittorio Emanuele). Il milite ignoto potrebbe essere comunque, in tutta Europa le sepolture del milite ignoto vengono fatte nel 1920 Il milite ignoto parla ai fascisti, socialisti, comunisti, tutti... , questo militare semplice sepolto accanto al Re. Esso viene scelto da una commissione militare che, su 12 campi militari diversi sul fronte dell'Isonzo, scavano, identificavano i resti di un soldato non identificabile (non si deve sapere chi era, che grado aveva), i resti di questi 12 soldati vengono fatto affluire ad ottobre 1921 ad Aquileia (la congiunzione perfetta delle terre liberate e della grandezza della Roma Imperiale e cristiana), le 12 bare vengono allineate e la madre (contadina del Goriziano) di un caduto sceglie una bara (lei e suo figlio erano sudditi asburgici ma lui era scappato per arruolarsi con l'esercito italiano, caduto nel 1916 e i cui resti erano andati perduti), la bara scelta viene presa (le altre 11 sepolte ad Aquileia), viene caricata su un treno adornato per Roma il 29 Ottobre del 1921 e arriva a Roma il 3 novembre perché procede a passo d'uomo in quanto circondato dalla folla. L'obiettivo del milite ignoto è dare una tomba a milioni di famiglie che non hanno una bara su cui piangere. La mattina del 4 novembre (anniversario armistizio) 1921 si crea un corteo infinito in silenzio per ore e la bara viene sepolta. Nei giorni successivi viene fondato il Partito Nazionale Fascista, le uniche 3 personalità legate alla guerra che non sono presenti il 4 novembre a Roma sono: - - - 19/11/2024 La maggior parte degli squadristi non erano violenti per arrivare al potere politico, era violenti perché amavano la violenza, la vedevano come mistica. Gli squadristi sapevano maneggiare le armi, la differenza coi fascisti violenti odierni. Non si possono deporre le armi fino all'annientamento del nemico. La maggior parte delle squadre d'azione del 1921-22 è composta da giovanissimi, non da quelli che hanno fatto la guerra, ma da quelli che la vorrebbero fare. La guerra contro il nemico interno (comunisti,...) è un rito di passaggio importante. Partito Nazionale Fascista nasce nel novembre del 1921 al Congresso dell'Augusteo Già negli anni il processo di sovrapposizione fascista rispetto allo Stato liberale è molto avanzato. La canzone "Giovinezza" è una canzone goliardica, la goliardia è il termine entro cui si raggruppano gli ordini degli universitari italiani (gli studenti si radunavano in associazioni che erano contraddistinte da una serie di regole e privilegi). Giovinezza celebra i 20 anni, viene dalla tradizione folkloristica goliardica. Molti formazioni squadriste nascono tra studenti universitari, il fascismo fa molto più presa rispetto ai movimenti di sinistra, dato che l'università era ancora elitaria, anche se dagli anni '10 aumentano molto le iscrizioni in quanto se facevi l'università non potevi essere arruolato. La data convenzionalmente tenuta come inizio della guerra civile (Palazzo d\'Accursio, 21 novembre 1920). Il PNF, dopo la sua formazione del novembre 1921, pubblica su un giornale il fatto che ha un esercito proprio. Sfida diretto allo Stato di diritto. In Germania lo squadrismo è fatto dalle S-A. Pogrom non è una manifestazione antisemita, è una sistematica violenza che porta allo sterminio di ebrei sostenuta dallo Stato. Gli squadristi corteggiavano la morte, la cultura dello squadrismo è influenzata dal fanatismo degli arditi (gli arditi erano molto pochi). Gli squadristi agiscono in un mondo immerso nella violenza, non sono i primi a pensare che servano le armi per costruire un'Italia nuova, sono solo quelli che lo fanno meglio. Nella primavera del 1921, con al potere Giovanni Giolitti, il governo ordina un'inchiesta sul perché gli arditi girano la penisola facendo quello che vogliono e nessuno interviene. Giolitti ordina a degli ispettori generali di pubblica sicurezza e parlare coi prefetti e questori locali per sapere quando saranno fermati. I prefetti e i questori rispondono ufficialmente che non li fermeranno mai in quanto stanno facendo il bene dell'Italia contro il nemico interno. Lo squadrismo ha successo perché c'è un distacco netto tra periferia e potere centrale. Lo squadrismo è efficace nel massacrare nemici disarmati, quando lo Stato risponde con la violenza (poche volte, ma succedeva) scappavano. Il fascismo non conquistò il potere, il potere gli venne regalato. Tra 1921-22 buona parte degli apparati statali si convincono che l'unico modo di salvare l'Italia dalla guerra civile Il modus operandi degli squadristi è la spedizione punitiva, la violenza è usata per rigenerare la società e eliminare la peste rossa. Tra il 1920 e il 1921 si succedono 4 governi (Nitti; Giolitti; Bonomi;Facta). A partire dalla metà del 1921 i fascisti operano con la totale impunità. Il movimento fascista non era gerarchico, Mussolini non controllava le squadre fasciste, esse sono controllate dai Ras (i capi fascisti locali). Quando Mussolini vince le elezioni del 1924, i Ras non si vogliono sottoporre a M. Nel 1921 il Premier Ivanoe Bonomi propone un patto tra tutti i partiti di pacificazione, lo Stato chiede a delle formazioni paramilitare di riappacificarsi, la morte dello Stato di diritto. Se lo Stato non ha il monopolio della violenza, non c'è uno Stato di diritto. I criminali non vanno considerati una parte negoziale, vanno fermati. Pochi mesi dopo M. rinnegherà il patto e dalla fine del 1921-inizio 1922 comincia la corsa per impadronirsi del potere. E' nominato Premier Luigi Facta, luogotenente di Giolitti. C'è un totale scollamento tra centro e provincia. 1922: - - - - - Nel 1922 M comincia a scrivere sul giornale: "se il potere non ce lo danno, noi ce lo prendiamo". M convoca nell'ottobre 1922 il Congresso del Partito, M. non si fa neanche vedere e torna a Milano e da l'ordine di marciare su Roma M. fa uscire interviste false in cui esponenti dei militari dicono che l'esercito non sparerà mai sulla folla, a meno che i fascisti non minacciano la Monarchia. La Marcia su Roma non è un colpo di Stato, fu la più efficace messa in scena di guerra psicologica, una rappresentazione che aveva lo scopo di generare panico.

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