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Università di Verona

Luciano Pasqualotto

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ICF qualificatori valutazione funzionamento

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This document provides an overview of ICF qualifiers for evaluating health functioning. It includes sections for functional and structural assessment, along with rules for applying ICF qualifiers. The material is presented in an educational format.

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Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona I qualificatori ICF...

Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona I qualificatori ICF  per descrivere e valutare, ICF fornisce qualificatori (non “quantificatori”) che permettono di rappresentare in modo numerico “l’estensione di un livello di salute” La valutazione del  i qualificatori sono gli stessi, anche se variano funzionamento con leggermente il loro significato a seconda della Componente (funzioni, strutture, A&P, FA, FP) lessico e sintassi dell’ICF I qualificatori ICF Regole di applicazione dei 1 Funzioni e Strutture Si valutano le Qualificatori Attività e Partecipazione Si valutano separatamente Qualificatori ICF ICF menomazioni Performance e Capacità Nessun problema 0 In modo ottimale /  per l’attribuzione di un qualificatore si sempre considerano gli ultimi 30 giorni Menomazione lieve 1 Molto / spesso  in particolare relativamente alle Menomazione 2 Abbastanza / qualche performance, che risentono dei fattori moderata volta di contesto Menomazione 3 Poco / raramente grave  mentre funzioni, strutture e livelli di capacità tendono ad essere più stabili Menomazione 4 Per nulla / mai completa nel tempo 8 Non specificato: le informazioni non sono sufficienti 9 Non applicabile: un’attività non è valutabile Luciano Pasqualotto 1 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Regole di applicazione dei 2 Regole di applicazione dei 3 Qualificatori ICF Qualificatori ICF Criteri di attribuzione: INTENSITA’ e FREQUENZA  Termini di paragone per l’attribuzione di un - intensità: fare un’azione nel miglior modo qualificatore possibile in riferimento al funzionamento normotipico gli altri alunni (rischio autoreferenzialità) - frequenza: fare un’azione ogni volta che se ne un modello normotipico presenta l’opportunità/necessità Pertanto vanno usati prudentemente: in riferimento all’età 0 Nessun problema: perché indica che l’azione è ed ai ruoli sociali attesi svolta al meglio per intensità e frequenza per un individuo comune 4 Problema completo: perché indica che l’azione è completamente assente in ogni momento della giornata/settimana/mese FATTORI CONTESTUALI personali e ambientali La struttura gerarchica dell’ICF La valutazione secondo la graduazione prevista per il Profilo di Funzionamento del Ministero della Salute Fattori ambientali presenti ed efficaci: FACILITATORE IMPORTANTE Fattori ambientali presenti e parzialmente efficaci: FACILITATORE NON SUFFICIENTE Fattori ambientali presenti e non necessari: BARRIERA MEDIA (impedimenti all’esercizio dell’autonomia) Fattori ambientali presenti e non efficaci/barriera attiva: BARRIERA ELEVATA Fattori ambientali non presenti ma necessari: BARRIERA MOLTO ELEVATA Luciano Pasqualotto 2 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Attività e Partecipazione: Capacità, Performance e uso dei qualificatori Fattori Contestuali d450. _ _ camminare Funzioni e Fattori contestuali Strutture del corpo d450.1 _ cammina sufficientemente bene Fattori Fattori Personali Ambientali performance capacità in Attività e d450._ 2 moderata difficoltà nella capacità di - Barriere Partecipazione camminare autonomamente + Facilitatori Apprendimento d450.1 2 ha una moderata difficoltà nella logica simil-aritmetica opportunità di capacità di camminare autonomamente, ma fare come gli altri tuttavia cammina sufficientemente bene fare con gli altri Attività e Partecipazione: Attività e Partecipazione: situazioni “tipo” situazioni “tipo” d750.3 1 Capacità più che buone nelle relazioni con i d166.3 3 coetanei ma performance molto carenti. Grave difficoltà nella capacità di leggere e PC: presenza di facilitatori Luciano Pasqualotto 3 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Come valutare www.icfapplicazioni.it Performance e Capacità  Le performance sono direttamente osservabili nel contesto di vita.  Le capacità vanno inferite/stimate a partire da: 1. la condizione clinica della persona 2. la presenza di fattori contestuali (logica simil-aritmetica) 3. le sue performance in situazioni diverse e/o con persone diverse: in questo modo è possibile identificare con più precisione il contributo dei fattori ambientali Progettare la vita? La compilazione “esperta” del PEI LA PROPOSTA STRUMENTALE DELL’UNIVERSITÀ DI VERONA SUL «Il progetto di vita è MODELLO MINISTERIALE parte integrante del PEI» Luciano Pasqualotto 4 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Progettare la vita dalla scuola Disabile? DIPENDE Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (2009), parte III 1.4: Dimensione interna:  Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I., senso di autoefficacia riguarda la crescita personale e sociale autostima  fine principale: «la realizzazione in prospettiva determinazione … dell'innalzamento della qualità della vita  anche attraverso la predisposizione di percorsi volti  a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, dimensione interna  a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni». dimensione esterna Disabile? DIPENDE Progettare la vita dalla scuola Linee guida per l’integrazione scolastica degli Dimensione esterna: alunni con disabilità (2009), parte III 1.4: Apprendimento di  «Il progetto di vita, anche per il fatto che competenze include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l'orizzonte di “un futuro possibile”, …  Ottimo! L’educazione è rivolta al futuro, l’assistenza ai bisogni del presente  Problema: il «futuro possibile» secondo chi? Chi è titolato a definire l’orizzonte delle opportunità cui può accedere la persona con disabilità? Luciano Pasqualotto 5 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Progettare la vita dalla scuola Progettare la vita dalla scuola Linee guida per l’integrazione scolastica degli Orientamento, fin dalle prime classi alunni con disabilità (2009), parte III 1.4: le attività di orientamento sono “parte  … deve essere condiviso dalla famiglia e dagli integrante […] del processo educativo e altri soggetti coinvolti nel processo di formativo sin dalla scuola dell’infanzia” integrazione. … (Direttiva MIUR n. 487/1997) chi sono? Linee guida nazionali per l’orientamento  Risulta inoltre necessario predisporre piani permanente (Nota MIUR prot.n.4232 del educativi che prefigurino, anche attraverso 19/02/2014): investe il processo globale di l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno crescita della persona, si estende lungo intraprenderà dopo aver concluso il percorso tutto l’arco della vita, […] ed è di formazione scolastica». trasversale a tutte le discipline”. Progettare la vita dalla scuola Progettare la vita dalla scuola  Il PEI diviene PEI-PROGETTO DI VITA quando: Linee guida per l’integrazione scolastica degli  è considerato il presente, nella sua alunni con disabilità (2009), pag. 11: dimensione trasversale: la vita scolastica, la  è nella definizione del progetto di vita che si vita extrascolastica, il tempo libero, la vita realizza l’effettiva integrazione delle risorse, nell’ambito familiare, etc. delle competenze e delle esperienze funzionali  è considerato il futuro, nella sua dimensione all’inclusione scolastica e sociale. longitudinale: adultità, qualità della vita  sono presenti interconnessioni tra i contesti di vita ed i diversi interventi: famiglia, scuola, comunità di appartenenza, riabilitazione, extrascuola Luciano Pasqualotto 6 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Le questioni in campo Il profilo biopsicosociale Il PEI deve essere orientato al Progetto di Vita. Concetti  il profilo generato dai dati osservativi consente guida: autoefficacia/autostima, competenze spendibili, una “lettura” immediata della situazione futuro, extrascuola, interconnessioni tra i mondi di vita complessiva di un alunno, una sorta di istantanea in grado di dare evidenza dei punti di Si sta riducendo il supporto degli specialisti → gli forza e degli elementi di debolezza della sua insegnanti (per il sostegno) sono chiamati a fare ulteriore condizione fisica, psichica e sociale, nonché esercizio di professionalità delle caratteristiche dell’ambiente di vita  Tale Profilo è utile per la redazione del PEI ma Le scelte che vengono formalizzate nel PEI non possono può avere anche una funzione di monitoraggio essere discrezionali: riguardano il diritto all’inclusione e e di valutazione finale all’istruzione di ogni alunno con disabilità Indice del PEI Dall’osservazione agli interventi Il «profilo biopsicosociale» dell’alunno è un dispositivo pedagogico, senza valenza giuridica, utile per  definire le dimensioni su cui va progettato l’intervento (sez. 2)  definire i bisogni educativi ed i punti di forza degli alunni secondo un approccio evidence based (sez. 4)  analizzare barriere e facilitatori del contesto (sez. 6) 8.3  individuare gli obiettivi educativi del PEI (sez. 5)  individuare gli interventi sul contesto (sez. 7)  elaborare la certificazione delle competenze (sez. 10)  fare la verifica intermedia e finale (sez. 11)  coinvolgere le famiglie e, quando possibile, gli alunni nella valutazione del funzionamento Luciano Pasqualotto 7 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona 1. Quadro informativo 1. Quadro informativo Una proposta Cosa ci interessa conoscere per redigere un PEI inclusivo ed orientato al progetto di vita? 1. Quadro informativo 1. Quadro informativo Descrizione dell’alunno/a A cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO E’ importante evidenziare i punti di forza: attitudini, interessi, motivazioni, talenti, consapevolezza, perseveranza, resilienza, Questi dati non sono previsti curiosità, etc. e altri elementi che caratterizzano dal PEI ministeriale la sua personalità e la sua storia (cfr PdF Sez. 3) Elementi desunti dalla descrizione di sé dello Studente o della Studentessa, attraverso interviste o colloqui (obbligatorio nella scuola superiore) Luciano Pasqualotto 8 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Sezione 2 Sezione 2 Tale descrizione costituisce, infatti, la premessa per le sezioni successive, in quanto – come si legge nel riferimento nel DLgs 66/2017, art. 5, c. 4, lettera a) – il Profilo di frontespizio Funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla redazione del PEI (LG, p. 14)" L’Osservazione deve sempre essere unitaria e globale. Soltanto dopo si potrà omettere la compilazione di una dimensione, se non rilevante. (LG, p. 20) Proposta di compilazione: Sezione 2 Sezione 3: Raccordo con il Progetto Individuale di cui all’art. 14 della Legge 328/2000 riferimento nel frontespizio grafico generato dalla Piattaforma > Progetto Esempio di compilazione Luciano Pasqualotto 9 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Il Progetto Individuale Il Progetto Individuale Legge n. 328/2000 - Art. 14 2. […] il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale o al Profilo di 1. Per realizzare la piena integrazione funzionamento, delle persone disabili di cui all’art. 3 della legge n. 104/1992, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del SSN, nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi il PEI a cura delle istituzioni scolastiche, dell'istruzione scolastica o i servizi alla persona a cui provvede il comune in professionale e del lavoro, forma diretta o accreditata, con particolare i comuni, d'intesa con le aziende riferimento al recupero e all'integrazione sociale, unità sanitarie locali, predispongono, nonché le misure economiche necessarie per il su richiesta dell'interessato, un superamento di condizioni di povertà, progetto individuale, secondo emarginazione ed esclusione sociale. quanto stabilito al comma 2. Il Progetto Individuale Il Progetto Individuale Sentenza n. 440/2013 T.A.R. di Catanzaro responsabilità del Comune d’intesa con ASL, con un «Il progetto individuale rappresenta un modello di referente del caso (case manager) servizi incentrato su un progetto di presa in carico globale», che deve garantire e «promuovere PEI progetti progetti di progetti di l’autorealizzazione della persona disabile ed il riabilitativi inserimento inserimento superamento di ogni condizione di esclusione sociale - lavorativo sociale» sostegno non può coincidere con la «mera erogazione di economico un servizio specifico», ma deve costituire «il responsabilità responsabilità responsabilità del Comune, con della scuola dell’ASL la partecipazione dell’ASL per i documento generale, cui devono coerentemente progetti ad integrazione socio- uniformarsi i diversi progetti e programmi specifici, i sanitaria quali possono essere …»: NB: ognuno di questi ambiti richiede la definizione di un progetto Luciano Pasqualotto 10 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona I contenuti del Progetto Sezione 3: proposta individuale 5. Interventi per l’alunno/a: obiettivi educativi, strumenti, strategie e modalità Linee Guida sul PEI  «Su tali basi, si elaborano gli interventi educativi e 4. L’osservazione didattici [Sezione 5], in vista della realizzazione di specifici obiettivi. Si tratta di interventi trasversali, sistematica dell’alunno che agiscono sulle dimensioni fondamentali […] per lo sviluppo potenziale delle capacità, facoltà, … compito affidato a tutti i docenti della sezione e abilità. della classe - e la conseguente elaborazione degli  Per la Scuola dell’Infanzia occorre tener conto che interventi per l’alunno tengono conto e si articolano i campi di esperienza si sviluppano ed intrecciano nelle seguenti dimensioni … (D. n. 182/2020, art. 8) in percorsi educativi e non in percorsi didattici che invece caratterizzano le discipline degli altri gradi Esempio di compilazione di scuola». (LG, p. 20) Luciano Pasqualotto 11 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona 5. Interventi per lo studente/essa: 5. Interventi per l’alunno/a: obiettivi educativi, strumenti, obiettivi educativi, strumenti, strategie e modalità strategie e modalità Il riferimento deve essere a ciò che è stato osservato la predisposizione in parallelo di Obiettivi ed Esiti si rivela funzionale, in quanto consente di constatare la linearità e coerenza di quanto ci si pone e del “risultato” valutabile (p. 20) grafico generato dalla Piattaforma > Progetto Dimensioni del PEI scuola secondaria esempio tratto dalla formazione ministeriale esempio tratto dalla formazione ministeriale Luciano Pasqualotto 12 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona 5. Interventi per lo studente/essa: obiettivi educativi, strumenti, strategie e modalità esempio tratto dalla formazione ministeriale grafico generato dalla Piattaforma > Progetto Definizione degli obiettivi ed. Definizione degli obiettivi ed. priorità evidenziate dal Profilo tempi misura indicatori di raggiungimento dell’ob. interventi e responsabilità per migliorare l’attività (item) interventi e responsabilità per descrizione dell’item identificato codici carenti identificata al punto 1) migliorare l’attività (item) dal codice ICF. Meglio parafrasare identificata al punto 2) se l’item non è abbastanza chiaro Luciano Pasqualotto 13 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Definizione degli obiettivi ed. Definizione degli obiettivi ed. fattori ambientali extra ordinari fattori personali da valorizzare Definizione degli obiettivi ed. Definizione degli obiettivi ed. sotto-obiettivo che riguarda le funzioni Luciano Pasqualotto 14 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Definizione degli obiettivi ed. Definizione degli obiettivi ed. Due sole REGOLE 1. obiettivi chiari, concreti e raggiungibili 2. responsabilità precise (chi fa cosa) SUGGERIMENTI per una compilazione "sufficiente" due obiettivi educativi almeno un indicatore/criterio di verifica per ciascun obiettivo almeno due item/sotto-obiettivi per ciascun obiettivo 6. L’osservazione del contesto Linee Guida sul PEI 6. L’osservazione del contesto  La prospettiva bio-psico-sociale alla base di ICF CY identifica, nei fattori contestuali, due grandi ambiti, che interagiscono tra di loro: fattori ambientali (estrinseci ed esterni all’alunno/a) e fattori personali (intrinseci ed “interni”), tuttavia non ancora definiti da ICF. LINEE GUIDA P. 21-22:  «Essi comprendono il sesso, la razza, l’età, la forma Questa sezione del PEI è dedicata alla riflessione sul contesto, dal punto di vista fisico, organizzativo o relazionale, operando altresì l’eventuale distinzione tra contesto fisica, lo stile di vita, le abitudini, la capacità di scolastico-educativo e contesto personale-familiare adattamento e altri fattori di questo genere. La loro Dal Profilo di Funzionamento è possibile evincere quali sono i fattori contestuali che condizionano il funzionamento. Tuttavia, pur in assenza del Profilo di Funzionamento, è valutazione, se necessaria, è lasciata agli utilizzatori» possibile effettuare osservazioni sul contesto, tenendo anche conto della prospettiva (ICF-CY, pag. 45). bio-psico-sociale, al fine di identificare barriere e facilitatori da considerare per mettere in atto interventi efficaci. […]  Entrambi i fattori sono in relazione con le Funzioni del Per questa sezione è previsto un unico campo aperto, non strutturato, che le scuole possono compilare con estrema flessibilità, tenendo conto di esigenze, conoscenze Corpo, le Attività Personali e la Partecipazione sociale, ed esperienze maturate rispetto alla prospettiva bio-psico-sociale alla base della migliorandone o rendendone possibile il funzionamento classificazione ICF dell’OMS, anche nel caso in cui il Profilo di Funzionamento non fosse disponibile. Le scuole – sulla base della loro esperienza e delle sperimentazioni (facilitatori) oppure ostacolandolo (barriere). (LG, p. 22) condotte – potranno eventualmente implementare tale campo inserendo codici o griglie Luciano Pasqualotto 15 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona La valutazione dei Fattori Ambientali L’osservazione del contesto in ICF-Scuola Fattori ambientali presenti ed efficaci: FACILITATORE IMPORTANTE (+) Fattori ambientali presenti e parzialmente efficaci: FACILITATORE NON SUFFICIENTE (-) Fattori ambientali presenti e non necessari: BARRIERA MEDIA (-) Fattori ambientali presenti e non efficaci/barriera attiva: BARRIERA ELEVATA (+) Fattori ambientali non presenti ma necessari: BARRIERA MOLTO ELEVATA (-) 7. Interventi sul contesto per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo Linee Guida sul PEI Vengono definiti tre ambiti prioritari da analizzare: l'ambiente fisico (E2) e altri fattori legati ai Prodotti e tecnologie (E1), l’ambiente sociale (E3) e gli atteggiamenti (E4). LINEE GUIDA P. 26:  In un contesto scolastico l'ambiente fisico è probabilmente il Dopo aver analizzato il contesto nella sezione precedente, qui si definiscono più semplice da considerare, facendo riferimento […] gli interventi che si intendono attivare per realizzare un efficace ambiente di all'accessibilità e alla fruibilità degli spazi o alla disponibilità di apprendimento inclusivo. attrezzature didattiche o di supporto, materiali per Anche per questa sezione, il modello da compilare prevede un unico l’apprendimento (ad esempio barriere architettoniche, locali campo aperto, non strutturato, da redigere con flessibilità, completato solo eccessivamente rumorosi, carenza di tecnologie specifiche, dallo spazio per eventuali revisioni e da quello per la verifica conclusiva mancanza di supporti per l'autonomia personale…). degli esiti. Partendo dalle osservazioni espresse nella Sezione n. 6, si tratta innanzitutto  Per quanto riguarda il contesto sociale, è opportuno analizzare di definire quali iniziative si intendono attivare per rimuovere le barriere le relazioni tra insegnanti e altri adulti di riferimento da una individuate, o almeno ridurne gli effetti negativi attraverso strategie parte, il gruppo dei pari dall'altra, osservando l'influenza - organizzative o supporti compensativi, ma anche di riflettere su come positiva o negativa - che questi rapporti possono avere. (LG p. valorizzare i facilitatori offerti dal contesto per trarre il massimo vantaggio 23) operativo per il successo del progetto di inclusione. Luciano Pasqualotto 16 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Linee Guida sul PEI Linee Guida sul PEI  L’individuazione di barriere e facilitatori deve essere Sezione 7: Interventi sul contesto per realizzare un orientata, altresì, a considerare con particolare ambiente di apprendimento inclusivo attenzione gli atteggiamenti. […]Gli atteggiamenti rilevabili nel contesto scolastico potrebbero risultare un Tre tipi di interventi dato particolarmente significativo in alcuni casi 1. eliminazione delle barriere specifici, in particolare in presenza di comportamenti problematici che potrebbero portare ad 2. introduzione di «facilitatori universali» atteggiamenti di rifiuto e di emarginazione.(LG, p. 22) 3. introduzione di facilitatori personalizzati  L’individuazione delle barriere è finalizzata alla In una classe, l'ambiente di apprendimento è unico e l'intervento pianificazione di interventi volti a eliminarle o quanto progettato deve necessariamente andare oltre le esigenze individuali meno a ridurne l’impatto negativo. dell'alunno/a con disabilità titolare del PEI, investendo il più ampio (LG, p. 23) concetto di accessibilità, o progettazione universale, trasferibile all'insegnamento (LG p. 27). Un esempio di "barriera universale" Un esempio di "barriera universale" Registro elettronico senza agenda per i compiti a casa Compiti assegnati Luciano Pasqualotto 17 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Un esempio di facilitatore universale Compiti assegnati con agenda Registro elettronico con agenda La valutazione dei Fattori Ambientali nelle Linee Guida sul Profilo di Linee Guida sul PEI Funzionamento Facilitatori universali: adattare i contesti di apprendimento in modo che siano «accessibili da tutte le persone, nella Graduazione dell’effetto dei fattori ambientali misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti Presenza ed effetto Non presenti e Significato Salute del Impatto sullo svolgimento delle attività Il soggetto svolge una determinata attività senza difficoltà e senza necessità di o di azioni specializzate». (LG p. 23). nonnecessari soggetto supporti, di servizi, diprodotti o tecnologie. Presenti ed efficaci FACILITATORE Il soggetto viene supportato da fattori ambientali utili e In una classe, l'ambiente di apprendimento è unico e importante accettati/approvati/tollerati, che fanno sì che le attività siano svolte senza difficoltà. l'intervento progettato deve necessariamente andare Presenti e FACILITATORE non Il soggetto viene supportato da fattori ambientali accettati/approvati/tollerati, ma le attività sono svolte ancora con qualche utili oltre le esigenze individuali dell'alunno/a (LG, p. 27) parzialmenteefficaci sufficiente difficoltà. Presenti e non efficaci BARRIERA elevata Il soggetto viene supportato da fattori ambientali teoricamente utili, ma che Partendo dalla constatazione che negli ambienti di non accetta/approva/tollera, cosicché che le attività sono svolte con difficoltà. Non presenti ma BARRIERA molto Il soggetto non ha ancora a disposizione fattori ambientali che sarebbero utili apprendimento la diversità individuale è la regola e necessari elevata per migliorare le performance, con il risultato che le attività sono svolte con difficoltà. non l’eccezione e che l’istruzione dovrebbe orientarsi Presenti e non necessari BARRIERA media Il soggetto dispone di risorse eccedenti le sue necessità; il soggetto può farcela considerando le variabili e non un livello di senza fattori ambientali; i fattori ambientali presenti ostacolano il fare da sé, con il risultato che le attività sono svolte con difficoltà. apprendimento standard, è opportuno valorizzare due strategie di intervento (LG p. 23): Luciano Pasqualotto 18 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Approfondimento: la Progettazione Universale Linee Guida sul PEI per l’Apprendimento (PUA) La PUA estende il concetto architettonico di Universal Diverse tipologie di facilitatori universali Design all’educazione al fine di costruire percorsi formativi 1. Didattica flessibile: volta ad adattare ogni attività̀ flessibili ed accessibili al maggior numero possibile di didattica secondo modalità̀ adeguate alle esigenze studenti fin dall’inizio, senza bisogno di adattamenti di ciascun alunno/a, evitando una proposta unica per postumi (Universal Design for Learning – UDL). tutta la classe. In questo approccio pedagogico vi sono riferimenti alla 2. Proposte ridondanti e plurali: basate su molteplici Psicologia cognitiva (Piaget, Bloom, Bruner Vigotsky ed forme di fruizione-somministrazione-valutazione, altri) ed alle ricerche delle Neuroscienze. considerando canali comunicativi diversi (LG, p. 24) Di particolare interesse la scoperta di tre differenti reti NB: l’accessibilità e la fruibilità delle verifiche, specie se cerebrali interconnesse tra loro: reti di riconoscimento (il prevedono attività legate alla letto-scrittura, “cosa”), reti strategiche (il “come”) e reti affettive (il rientrano nella progettazione del contesto inclusivo. “perché”) dell’apprendimento (LG, p. 29) Approfondimento: la Progettazione Universale per l’Apprendimento (PUA) Da questi elementi neuroscientifici emergono tre princìpi chiave dell’UDL/PUA: Luciano Pasqualotto 19 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona I facilitatori universali secondo la PUA I facilitatori universali secondo la PUA Tre principi didattici: 2. proporre molteplici forme di azione ed 1. proporre molteplici forme di presentazione e espressione, per dare agli alunni diverse rappresentazione, per dare agli alunni diverse alternative per dimostrare ciò che sanno (Rete opzioni per acquisire informazioni e conoscenza Strategica); (Rete Riconoscimento); Alcuni esempi Alcuni esempi  usare i diversi canali di comunicazione,  presentare i contenuti di apprendimento in diversi sfruttando le possibilità offerte dalle tecnologie, formati, anche con l’uso delle tecnologie e la e fornire diverse modalità di supporto, anche multimedialità attraverso peer-tutoring  attivare le conoscenze di base già presenti negli  sviluppare le funzioni metacognitive, di alunni, dare indicazioni sulle priorità dei contenuti autovalutazione ed esecutive a sostegno degli da apprendere, fornire schemi e mappe per apprendimenti contenutistici guidare l’elaborazione dei contenuti, sostenere il transfer e la generalizzazione I facilitatori universali secondo la PUA Linee Guida sul PEI 3. proporre molteplici forme di coinvolgimento, Indicatori di per dare agli alunni differenti stimoli di Progettazione motivazione ad apprendere (Rete Affettiva). Universale dell’Apprendi- Alcuni esempi mento  sostenere l’interesse e la motivazione offrendo (LG, p. 25) possibilità di scelta e autonomia personale ed attraverso un clima di classe ottimale  curare quanto può favorire l’applicazione e la perseveranza sulle attività didattiche, come le attività collaborative  favorire l’espressione di abilità e strategie personali, sviluppare l’autovalutazione e la riflessione Luciano Pasqualotto 20 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona 7. Interventi sul contesto per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo Tre tipi di interventi 1. eliminazione delle barriere 8. Interventi sul 2. introduzione di «facilitatori universali» percorso curricolare 3. introduzione di facilitatori personalizzati (progettazione disciplinare) Esempio di compilazione Sez. 8 - La progettazione didattica La progettazione didattica infanzia primaria secondaria di 1° secondaria di 2° grado grado 8.1 Interventi 8.1 Interventi 8.1 Modalità di 8.1 Modalità di educativi, strategie, educativo-didattici, sostegno didattico sostegno didattico strumenti nei diversi strategie, strumenti e ulteriori interventi e ulteriori interventi campi di nelle diverse aree di inclusione di inclusione esperienza disciplinari Modalità di sostegno Modalità di sostegno anche con riferimento anche con riferimento educativo e ulteriori educativo didattico e ad interventi di ad interventi di interventi di inclusione ulteriori interventi di orientamento orientamento inclusione scolastico scolastico 8.2 Progettazione 8.2 Progettazione 8.2 Progettazione disciplinare disciplinare disciplinare 8.3 PCTO 8.4 Criteri di 8.4 Criteri di 8.4 Criteri di valutazione del valutazione del valutazione del comportamento comportamento comportamento ed eventuali ed eventuali ed eventuali obiettivi specifici obiettivi specifici obiettivi specifici Luciano Pasqualotto 21 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona La progettazione didattica LG pp. 4-5 Linee Guida sul PEI Per quanto concerne la valutazione […] (pag. 5): 1. la valutazione è effettuata dai docenti; 2. sulla base del PEI (dove sono indicati punti di forza dell’allievo, ma anche punti di debolezza e, da ultimo, le condizioni di contesto che possono ostacolare o favorire lo sviluppo della persona e degli apprendimenti), sono indicate le discipline ove si adottano personalizzazioni e i rispettivi criteri; 3. il principio guida della valutazione è «il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli È importante garantire l’accessibilità e la fruibilità delle verifiche, di apprendimento iniziali». specie se prevedono attività legate alla letto-scrittura, aspetto che rientra nella progettazione del contesto inclusivo (LG, p. 29). 4. sono consentiti strumenti compensativi e prove equipollenti. 8.2 La progettazione disciplinare Primaria e primo ciclo Sec. 1° gr. Superiori Progettazione Se si sceglie l'opzione A, non c'è da aggiungere altro. disciplinare Tuttavia, è importante ricordare che seguire la primo ciclo progettazione della classe e applicare gli stessi criteri di valutazione non significa annullare ogni forma di personalizzazione. […] Con l'opzione B si indicano possibilità di personalizzazione molto varie, che devono essere indicate in modo chiaro, specificando anche i criteri di valutazione (ossia le prestazioni attese per i vari livelli) perché su questi si basa la valutazione. Luciano Pasqualotto 22 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona 8.2 La progettazione disciplinare 8.2 La progettazione disciplinare Primaria e Sec. 1° gr. primo ciclo Il GLO ha facoltà di decidere se nella voce B sia opportuno: indicare un adattamento di tutti gli obiettivi previsti La programmazione didattica va sempre dalla classe dettagliata in caso di personalizzazione o differenziazione degli obiettivi didattici sceglierne solo alcuni che possono essere raggruppati in Aree specificare i macrocontenuti (es. linguistica, logico-matematica …) effettuare rimandi alla progettazione di ogni insegnante indicare le basi della personalizzazione disciplinare, utili ai fini di una valutazione adeguata degli apprendimenti (LG, p. 33) Definizione degli obiettivi didattici primo ciclo Ai fini dell’inclusione è importante che la programmazione mantenga il più possibile la connessione con quella curricolare il principio guida della valutazione è «il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali»" (LG, pag 5). Luciano Pasqualotto 23 Corso TFA Sostegno - A.A. 2023-2024 Università di Verona Definizione degli obiettivi didattici Definizione degli obiettivi did. 8.4 – Valutazione del 8.4 – Valutazione del comportamento comportamento: criteri personalizzati In tutti i casi, la valutazione del comportamento si riferisce alla Dimensione Socializzazione/ Interazione/ 5 Relazione e gli aspetti da monitorare sono i seguenti: LG, pag. 45  d240: autocontrollo emotivo (es. controlla la rabbia, la reazione alle frustrazioni. Criterio di verifica: almeno …)  d415: autocontrollo motorio (da proporre con cautela in presenza di ADHD)  d720: autocontrollo del comportamento nelle  Se nella sezione 5 (non 4) sono stati definiti obiettivi relazioni e rispetto delle regole del contesto relativi al comportamento, i criteri di verifica da A seconda delle situazioni, andranno definiti criteri di riportare sono gli stessi. Es. rispettare a distanza verifica personalizzati relativi uno o più di questi aspetti interpersonale (criterio: almeno 3 volte su 4). Luciano Pasqualotto 24

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