Anatomia e Fisiologia Intestino Tenue e Crasso (PDF)

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Liceo Scientifico Statale 'Leonardo da Vinci', Reggio Calabria

Prof.ssa Maria Luisa Smorto

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anatomy physiology digestive system biology

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These lecture notes cover the anatomy and physiology of the small and large intestines, including the pancreas and liver. Details the digestive processes and functions of the intestines. Topics include movements, cells, and absorption.

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Secondo nucleo tematico Anatomia e fisiologia intestino tenue e crasso Pancreas e fegato Percorso di potenziamento-orientamento “BIOLOGIA CON CURVATURA BIOMEDICA” Prof.ssa Maria Luisa Smorto Intestino continua la digestione e svolge...

Secondo nucleo tematico Anatomia e fisiologia intestino tenue e crasso Pancreas e fegato Percorso di potenziamento-orientamento “BIOLOGIA CON CURVATURA BIOMEDICA” Prof.ssa Maria Luisa Smorto Intestino continua la digestione e svolge l’assorbimento dei principi nutritivi suddiviso in:  intestino tenue a sua volta diviso in: duodeno, digiuno, ileo  intestino crasso a sua volta diviso in: cieco, colon, retto 2 Intestino tenue in esso avvengono i principali processi della digestione e dell’assorbimento ha un diametro medio di 2,5 cm ha una lunghezza di circa 3 m in una persona viva e più del doppio in un cadavere, a causa della perdita del tono della muscolatura liscia dopo la morte distinto in tre porzioni:  duodeno, che è collegato al piloro  digiuno, lungo 1 m  ileo, che si collega all’intestino crasso attraverso lo sfintere ileocecale 3 caratterizzato da tre tipi di strutture : pieghe circolari ,villi e microvilli  Pieghe circolari creste permanenti della mucosa e della sottomucosa aumentano l’assorbimento ampliando l’area superficiale e facendo in modo che il chimo proceda seguendo un percorso a spirale Piega circolare  Villi proiezioni digitiformi della mucosa, aumentano la superficie di assorbimento dell’epitelio intestinale ogni villo è costituito da uno strato di epitelio che circonda un asse di lamina propria al cui interno vi sono un’arteriola, una venula,una rete di capillari sanguigni e un capillare chilifero i nutrienti assorbiti dalle cellule epiteliali passano attraverso la parete di un capillare o di un vaso linfatico per entrare nel sangue o nella linfa  Microvilli proiezioni della membrana plasmatica presenti sulla superficie degli enterociti che aumentano la capacità di assorbimento dei nutrienti Due tipi di movimenti contribuiscono alla motilità dell’intestino tenue:  Segmentazioni contrazioni localizzate che rimescolano il chimo con il succo enterico ma non lo fanno avanzare  Peristalsi propulsione in avanti del chimo per un breve tratto dell’intestino tenue. L’onda peristaltica avanza lentamente raggiungendo l’estremità dell’ileo nel giro di 90-120 min. A questo punto si origina un’altra onda Il Digiuno deve il nome al fatto che a causa del rapido passaggio del cibo al suo interno, dopo la morte, risulta spesso vuoto da ingesti: la peristalsi è infatti molto più veloce che nell'ileo Cellule dell’intestino Enterociti cellule caratterizzate dalla presenza dei microvilli Cellule caliciformi mucipare che secernono muco nella mucosa Cellule delle ghiandole intestinali, nello spessore della mucosa, che secernono il succo enterico liquido acquoso, limpido e giallognolo, leggermente alcalino Esistono tre tipi di cellule ghiandolari:  cellule S che secernono secretina  cellule CCK che secernono colecistochinina  cellule K che secernono il peptide inibitore gastrico Cellule delle ghiandole duodenali nella sottomucosa del duodeno secernono muco alcalino per neutralizzare l’acidità del chimo Cellule del tessuto linfoide nella lamina propria della mucosa dell’intestino sono attive nella difesa contro eventuali patogeni presenti nel cibo. L'ileo presenta abbondanti placche di Peyer Intestino crasso ultimo tratto del tubo digerente, largo circa 6,5 cm e lungo circa 1,5 m dallo sfintere ileo-cecale che regola il passaggio del contenuto, si estende dall’ileo e presenta quattro regioni principali:  cieco  colon  retto  canale anale o ano le sue funzioni sono:  completare l’assorbimento dei nutrienti dell’acqua e dei sali minerali  produrre alcune vitamine  aggregare le feci per poi espellerle 10 a valle dello sfintere inizia il primo segmento dell’intestino crasso detto cieco l’altra estremità del cieco è fusa con la porzione più lunga del crasso, il colon a una estremità di questo tratto si osserva una corta struttura tubulare detta appendice vermiforme o cecale lunga circa 5-9cm e larga 1cm, costituita da tessuto linfatico con funzione di filtro L’appendice non è più in grado di assorbire i nutrienti, per questo è detta a volte la "tonsilla addominale". Proprio l'azione di filtro può causarne a volte l‘infiammazione o appendicite che, quando è acuta, rende necessaria la sua asportazione chirurgica detta appendicectomia. il colon è diviso in:  ascendente  trasverso  discendente il colon ascendente sale sul lato destro dell’addome, raggiunge la superficie inferiore del fegato e gira a sinistra, da qui continua attraverso l’addome prendendo il nome di colon trasverso fino al lato sinistro dove si incurva sotto il bordo inferiore della milza e scende come colon discendente il tratto a forma di S detto colon sigmoideo comincia presso la cresta iliaca dell’anca sinistra e termina con il retto il retto il cui tratto terminale prende il nome di canale anale, provvisto di un orifizio, l’ano, circondato da uno sfintere interno di muscolatura liscia (involontaria) e da uno esterno di muscolatura scheletrica (volontaria) i movimenti peristaltici spingono il materiale fecale dal colon al retto le cui pareti, distendendosi, stimolano i recettori dello stiramento che innescano il riflesso di defecazione finalizzato allo svuotamento del retto L’endoscopia intestinale è un esame strumentale che permette l’esplorazione del tratto digestivo basso nel sospetto di una malattia intestinale (infiammazione, ulcera, tumore, polipi, diverticoli) Il riflesso della defecazione Gli impulsi partono dal midollo spinale e viaggiano attraverso i nervi parasimpatici fino a raggiungere il colon discendente,il sigmoideo, il retto e l’ano La conseguente contrazione dei muscoli rettali accorcia il retto aumentando al suo interno la pressione Viene rilasciato lo sfintere anale interno Lo sfintere anale esterno è controllato volontariamente Alla defecazione collaborano anche il diaframma e i muscoli addominali Nei bambini la defecazione avviene solo attraverso il riflesso in quanto non sono capaci di controllare lo sfintere anale esterno Pancreas organo posizionato al di sotto dello stomaco le sue secrezioni vengono immesse nel duodeno attraverso il dotto pancreatico maggiore di Wirsung formato da:  una parte esocrina costituita dagli acini le cui cellule epiteliali ghiandolari all’interno secernono il succo pancreatico  una parte endocrina organizzata in isolotti del Langerhans secernenti gli ormoni: glucagone, insulina, che regolano il livello di glucosio nel sangue, somatostatina e il polipeptide pancreatico Il succo pancreatico liquido incolore, con un pH leggermente alcalino che neutralizza l’acidità del chimo, composto di acqua, sali, bicarbonato di sodio ed enzimi, tra cui:  amilasi pancreatica che digerisce l’amido  tripsina, chimotripsina e carbossipeptidasi peptidasi che agiscono sulle proteine; tali enzimi sono prodotti in forma inattiva cosa che impedisce l’attacco dell’organo stesso  enterochinasi permette alla tripsina di passare dalla forma inattiva alla forma attiva  lipasi pancreatica che digerisce i trigliceridi  ribonucleasi e desossiribonucleasi che digeriscono gli acidi nucleici Fegato e cistifellea Il fegato è il secondo organo più grande del corpo umano. È situato al di sotto del diaframma ed è ricoperto da tessuto connettivo La cistifellea è un piccolo sacco a forma di pera che pende verso il basso dal bordo anteriore del fegato suddivisibile in quattro lobi: destro, sinistro, quadrato e caudato costituiti da molte unità funzionali chiamate lobuli, ognuno dei quali è composto da cellule epiteliali specializzate chiamate epatociti, disposte attorno a una vena centrale. Tali cellule producono la bile che entra nei canalicoli biliari che si riversano, alla periferia, nei dotti biliari Dotti biliari I dotti biliari si fondono e formano il dotto epatico destro e sinistro, che si uniscono e fuoriescono nel dotto epatico comune; più avanti questo si unisce al dotto cistico che proviene dalla cistifellea per formare il dotto biliare comune o coledoco che nell’ampolla di Vater si unisce al dotto pancreatico Lo sfintere di Oddi attorno al dotto comune allo sbocco del duodeno si chiude quando l’intestino tenue è vuoto e la bile refluisce nel dotto cistico verso la cistifellea, dove viene immagazzinata Nel fegato troviamo dei capillari detti sinusoidi al cui centro si trovano le cellule di Kupffer che hanno il compito di distruggere globuli rossi senescenti, batteri e materiali estranei convogliati dal sangue venoso proveniente dal tratto gastrointestinale La Bile contiene sali biliari e pigmenti biliari  I sali biliari favoriscono l’emulsione dei grassi  I pigmenti biliari derivano dalla demolizione dell’eme dell’emoglobina dei globuli rossi senescenti  In questo processo si ottengono ferro, globina e  Quando la bilirubina passa bilirubina: il ferro e la globina nell’intestino, viene degradata vengono riciclati, mentre parte dalla flora batterica e uno dei della bilirubina viene legata prodotti finali è la stercobilina che all’acido glucuronico e secreta conferisce il colore alle feci con la bile Funzioni del fegato svolge importanti funzioni metaboliche:  produce la bile  favorisce la trasformazione degli alimenti assorbiti, in particolare attraverso l'emulsione dei grassi e la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi.  ha un ruolo nel metabolismo delle proteine e nella riduzione dei loro scarti tossici, nella gestione e nell'immagazzinamento degli zuccheri Funzioni del fegato Azione 23 Digestione nell’intestino tenue Il chimo che entra nel tenue contiene carboidrati e proteine parzialmente digeriti. Il completamento della digestione avviene per l’azione sinergica del succo pancreatico, della bile e del succo enterico La digestione dei carboidrati avviene da parte dell’amilasi pancreatica su amidi e destrine mentre maltasi, saccarasi e lattasi degradano rispettivamente maltosio, saccarosio e lattosio La digestione delle proteine è effettuata ad opera degli enzimi contenuti nel succo pancreatico (tripsina, chimotripsina, elastasi e carbossipeptidasi), ognuno dei quali scinde uno specifico legame peptidico fra amminoacidi diversi. La digestione proteica è completata dalle peptidasi prodotte dagli enterociti che ricoprono i villi. I prodotti finali sono: aminoacidi, dipeptidi e tripeptidi La digestione dei lipidi è svolta dai sali biliari che emulsionano i trigliceridi, attaccati poi dalla lipasi pancreatica per ottenere due molecole di acidi grassi e una di glicerolo La digestione degli acidi nucleici è attuata dalla ribonucleasi sull’RNA e dalla deossiribonucleasi sul DNA: i nucleotidi vengono ulteriormente scissi in zuccheri pentosi, fosfati e basi azotate Assorbimento nell’intestino tenue consiste nel trasferimento di molecole di nutrienti nel sangue e nei vasi linfatici attraverso le cellule epiteliali della mucosa avviene per diffusione semplice, ma anche per diffusione facilitata, per osmosi e per trasporto attivo Il 90% avviene nell’intestino tenue, il restante 10% nello stomaco e nell’intestino crasso L’assorbimento dei lipidi e dei sali biliari è possibile grazie all’emulsione delle molecole lipidiche di maggiori dimensioni in micelle, goccioline composte da molecole di sali biliari, acidi grassi a catena lunga, monogliceridi, colesterolo, da cui i lipidi diffondono negli enterociti dei villi. Qui vengono impacchettati in chilomicroni, grandi particelle sferiche di lipidi ricoperte da uno strato proteico di apolipoproteine, che entrano nel circolo linfatico attraverso un capillare chilifero Micelle Chilomicroni Digestione e assorbimento nell’intestino crasso Dopo il pasto, si intensificano i movimenti peristaltici portandone il contenuto verso il retto La tonaca mucosa presenta solo i microvilli degli enterociti finalizzati ad aumentare la superficie assorbente. Sono presenti oltre alle ghiandole intestinali che secernono muco, i noduli linfatici Per assorbimento dell’acqua il chimo acquisisce una consistenza solida o semisolida e prende il nome di feci formate da: acqua, sali inorganici, cellule epiteliali sfaldate dalla mucosa del tratto gastrointestinale, batteri, materiali digeriti non assorbiti, parti indigeribili di cibo Il chimo viene completamente digerito a opera della Flora microbica o microbiota intestinale, batteri simbionti presenti nel lume del colon che fermentano tutti i residui di carboidrati, rilasciando idrogeno, anidride carbonica e metano, scindono le proteine in amminoacidi e decompongono la bilirubina in stercobilina La flora batterica buona svolge varie funzioni utili Fasi della digestione Le attività digestive avvengono in tre fasi: 1.fase encefalica: prepara bocca e stomaco all’arrivo del cibo. L’odore, la vista, il suono o il pensiero del cibo attivano i centri nervosi nel cervello che tramite i nervi stimolano le ghiandole salivari a secernere la saliva e le ghiandole gastriche a secernere succhi gastrici 2.fase gastrica: comincia con l’arrivo del cibo nello stomaco. Ha lo scopo di continuare la secrezione gastrica e stimolare la motilità intestinale 3.fase intestinale: inizia quando il cibo raggiunge l’intestino tenue. I processi sono di tipo inibitorio, per rallentare l’uscita del chimo dallo stomaco e impedire così l’eccessivo riempimento del duodeno e Tali attività sono mediate dai due principali ormoni secreti dall’intestino tenue: la secretina e la colecistochinina Secretina Fegato ormone peptidico prodotto dalle cellule S del duodeno al contatto con il chimo acido Cistifellea  stimola la secrezione (da qui il nome ) nel pancreas di Stomaco liquidi alcalini (ioni bicarbonato) per tamponare l'acidità del chimo proveniente dallo stomaco  diminuisce lo svuotamento gastrico inibendo la motilità  elimina lo stimolo che ne causa la produzione (feedback negativo) Stimolo Inibizione Colecistochinina (cck) ormone secreto dal duodeno (ed in minor quantità dal digiuno), dopo un pasto ricco soprattutto in proteine e grassi, determina:  la secrezione di succo pancreatico ricco di enzimi digestivi  la contrazione della parete della cistifellea e il rilascio di bile  la contrazione dello sfintere pilorico per rallentare lo svuotamento gastrico  il senso di sazietà, agendo sull’ipotalamo

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