Summary

Questo documento fornisce una panoramica dei tessuti, distinguendo tra tessuti semplici e complessi. Descrive in dettaglio le caratteristiche dei tessuti epiteliali, includendo la polarità morfologica e funzionale e la presenza di ciglia e microvilli. È un testo accademico, probabilmente un documento di appunti.

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QUINTA LEZIONE I TESSUTI I tessuti sono raggruppamenti di cellule. In particolare, esistono tessuti semplici e complessi: - SEMPLICI  un solo tipo di cellule (per esempio l’endotelio che costituisce la parete dei capillari sanguigni) - COMPLESSI  diversi tipi di cellule immersi i...

QUINTA LEZIONE I TESSUTI I tessuti sono raggruppamenti di cellule. In particolare, esistono tessuti semplici e complessi: - SEMPLICI  un solo tipo di cellule (per esempio l’endotelio che costituisce la parete dei capillari sanguigni) - COMPLESSI  diversi tipi di cellule immersi in una matrice extracellulare (per esempio il tessuto connettivo che si divide in varie tipologie; il sangue è un tessuto connettivo fluido nella cui matrice extracellulare ci sono i globuli bianchi, rossi e le piastrine; anche la cartilagine è un tessuto connettivo così come le ossa) Nel corpo umano ci sono quattro tipi di tessuti, ognuno con funzioni diverse: - EPITELIALE  trasporto, secrezione, assorbimento (apparato gastrointestinale), rivestimento (tonaca epiteliale) - CONNETTIVO  composto da matrice extracellulare e da diversi tipi cellulari; ha funzione di sostegno, rinforzo ed elasticità, grazie alle fibre elastiche - MUSCOLARE  movimento e contrazione - NERVOSO  gestisce tutte le informazioni e le comunicazioni; ha anche funzione di controllo poiché a livello encefalico ci sono le zone che controllano il movimento, il linguaggio, la memoria, la secrezione di ormoni TESSUTO EPITELIALE Ha funzione di rivestimento esterno, come la cute, ed interno, come le varie cavità corporee e riveste anche le vie di transito, come quelle dell’apparato respiratorio e dell’apparato digerente. Il tessuto epiteliale non è vascolarizzato (importante). Può essere costituito da uno strato di cellule o da più strati di cellule. Le cellule epiteliali sono unite tra di loro dalle giunzioni cellulari in modo tale che esse siano tutte a contatto tra di loro, possano comunicare e scambiare materiali. È formato da cellule polarizzate che possono presentare delle modificazioni, dette ciglia o microvilli a seconda dell’apparato in cui si trovano. Le ciglia sono costituite da microtubuli e il loro compito è quello di far muovere le sostanze lungo i tratti dell’apparato respiratorio per esempio; i microvilli sono estroflessioni della membrana apicale in cui c’è citoplasma e servono per aumentare la superficie della cellula ed incrementarne la funzionalità. Per esempio, nel mitocondrio l’aumento della superficie della membrana serve per accogliere un maggior numero di catene di trasporto degli elettroni e quindi aumentare la produzione di ATP. Il tessuto epiteliale poggia su una membrana basale che lo separa dal tessuto sottostante. Le cellule sono polarizzate, ovvero sono orientate: infatti, presentano una superficie apicale, diretta verso il lume se l’epitelio riveste un organo interno o verso l’esterno, delle superfici laterali che fanno si che le cellule siano adiacenti le une alle altre e una superficie basale che la connette ai tessuti sottostanti. La polarità si esprime in termini di una diversità di tipo morfologico, elettrico e funzionale tra le varie membrane (apicale, laterale e basolaterale). - POLARITÀ MORFOLOGICA  la superficie apicale presenta ciglia e microvilli; quella basale poggia sulla lamina basale formata da filamenti di collagene e laminina avvolti da proteoglicani la quale a sua volta poggia su una lamina reticolare (tutto ciò forma la membrana basolaterale); la superficie laterale presenta le giunzioni cellulari. All’interno della cellula polarizzata morfologicamente c’è una diversa organizzazione degli organuli rispetto ad una cellula non polarizzata (Golgi lateralmente mentre RER e mitocondri nella parte basolaterale) - POLARITÀ FUNZIONALE  diversa distribuzione delle proteine e dei trasportatori a livello della membrana apicale e basolaterale. In tutti i tipi cellulari la membrana basolaterale è caratterizzata dalla presenta della pompa sodio-potassio-ATPasi (importante). Se in laboratorio si vuole vedere dove si trova una proteina si fanno gli esperimenti di immunocitochimica in cui le cellule sono messe a contatto con due anticorpi colorati con colori differenti: uno che riconosce la proteina di interesse e uno che riconosce la pompa sodio-potassio. Quando si va ad analizzare al microscopio a fluorescenza il preparato, se la proteina di interesse si trova apicalmente i due colori si trovano in posizione diversa; se invece sono entrambi insieme allora la proteina è localizzata basolateralmente, ovvero dove si trova la pompa sodio-potassio - POLARITÀ ELETTRICA  a seconda dei trasportatori o della permeabilità apicale e basolaterale si crea un potenziale elettrico transepiteliale, che attraversa tutto l’epitelio FUNZIONI Dà una protezione fisica poiché funge da barriera. Ha funzione di secrezione e assorbimento, di scambio e di escrezione. Assorbimento e secrezione sono selettivi; si ha secrezione di ormoni ed enzimi che vengono prodotti a livello delle cellule epiteliali ghiandolari. Regola la permeabilità poiché la barriera epiteliale può essere modificata dalla presenza di ormoni e dal trasporto di sostanze. È sensibile poiché è innervato e quindi può ricevere degli stimoli CLASSIFICAZIONE Viene classificato in modo diverso dagli istologi e dai fisiologi. I primi lo classificano in base alla struttura e alla funzione; i fisiologi lo classificano in base alle permeabilità (tessuto che permette il passaggio di sostanze tra lo spazio intercellulare poiché presenta giunzioni di ancoraggio) o alla impermeabilità (tessuto che non permette il passaggio di sostanze poiché presenta giunzioni occludenti). La permeabilità può essere modificata in funzione del compito che deve svolgere l’epitelio stesso in un dato momento. Dal punto di vista strutturale si classifica in base alla forma delle cellule e al numero di strati cellulari. Un epitelio semplice è costituito da un unico strato di cellule che hanno tutte la stessa polarità; quindi, tutti i nuclei sono tutti allineati e alla stessa distanza dalla membrana basale. Le cellule sono molto sottili e ricoprono per esempio le pareti dei capillari e sono adatte per l’assorbimento, la secrezione e lo scambio di gas. Sono anche molto fragili, quindi non hanno funzione di protezione, perciò, rivestono le cavità interne Un epitelio stratificato è invece costituito da più strati. La forma delle cellule dei vari strati può essere diversa ma quando si dà il nome ad un dato epitelio stratificato si usa il nome dello strato più superficiale. Maggiore è il numero di strati, maggiore è la resistenza; perciò, questo tipo di epitelio riveste le zone sottoposte a stress meccanici e chimici. Dal punto di vista della forma delle cellule c’è un epitelio pavimentoso o squamoso, cubico e cilindrico o colonnare o prismatico: - EPITELIO PAVIMENTOSO  nel pavimentoso semplice le cellule sono appiattite, sottili e hanno una forma irregolare. Il loro nucleo assume posizione centrale (viste al microscopio sembrano uova al tegamino). La funzione è quella di ridurre l’attrito e si trova a livello vascolare (è semplice) e negli alveoli polmonari. Quello pavimentoso stratificato presenta cellule piatte sulla superficie e cellule cubiche al di sotto. È cheratinizzato, quindi presenta delle fibre di cheratina che ispessiscono il tessuto, lo rendono più resistente, perciò, si trova in zone sottoposte a stress meccanici o disidratazione. La funzione è quella di protezione fisica contro gli agenti atmosferici. - EPITELIO CUBICO  il cubico semplice ha cellule con un nucleo centrale che hanno funzione di secrezione e assorbimento. Il cubico stratificato (non più di due strati) si trova a livello delle ghiandole sudoripare e mammarie (protezione, secrezione e assorbimento). - EPITELIALE CILINDRICO  le cellule sembrano delle colonne i cui nuclei sono appoggiati sulla membrana basale; quello semplice presenta cellule caliciformi che secernono muco e ha funzione di protezione e assorbimento e secrezione; in quello stratificato che ha funzione di protezione, le cellule sottostanti possono essere di grandezza e forma variabile Ci sono poi due tipi di epiteli speciali. Quello cilindrico pseudostratificato ciliato, che si trova nelle vie aeree. Esso sembra stratificato poiché i nuclei non sono allineati ma hanno altezze diverse, mentre le cellule formano uno strato solo. L’altro è l’epitelio di transizione, che è stratificato e permette all’organo di distendersi senza danneggiare le cellule epiteliali. È detto di transizione perché le cellule sembrano cambiare forma (per esempio a seconda che la vescica sia piena o vuota; quando è piena le cellule si appiattiscono mentre quando è vuota assumono la loro forma originale) Dal punto di vista funzionale, tutti questi epiteli vengono classificati in base alla funzione che svolgono. - DI SCAMBIO  monostrato - DI TRASPORTO  regolano gli scambi di ioni e nutrienti. Le cellule sono unite lateralmente da giunzioni occludenti, quindi le sostanze si muovono attraversando le cellule stesse e non passano nello spazio tra una cellula e un’altra - CILIATO  apparato respiratorio. Le ciglia spostano liquidi o materiali e la nicotina ne rallenta il movimento - PROTETTIVO  impedisce gli scambi tra interno ed esterno e protegge le regioni che ricopre da stress meccanico e chimico. Le cellule hanno un turn over elevato, quindi muoiono in fretta e vengono sostituite da cellule nuove (per esempio, ciò avviene nella detersione del viso) - SECRETORIO O GHIANDOLARE  è formato da cellule che secernano sostanze nello spazio extracellulare. Sono polarizzate e i granuli di secreto sono disposti apicalmente. Sono specializzate poiché producono sostanze di natura lipidica, polisaccaridica o proteica. Di tali tessuti sono fatte le ghiandole. Le ghiandole sono di tipo esocrino o endocrino LE GHIANDOLE Le ghiandole derivano da epiteli di rivestimento che si invaginano e proliferano nel tessuto connettivo sottostante. Nelle ghiandole esocrine la proliferazione rimane a contatto con la lamina basale. Sono costituite da un adenomero, porzione terminale, e da un dotto escretore, porzione di connessione. A livello del dotto avviene anche la modificazione della sostanza. A seconda del tipo di sostanza secreta si classificano in: - SIEROSE  sostanza acquosa ricca di enzimi - MUCOSE  sostanza detta mucina che sembra un gel - MISTE  entrambe le sostanze Possono essere unicellulari, dette cellule mucipare caliciformi che sono sparse qua e là nel tessuto epiteliale, secernano la mucina e si trovano nell’intestino tenue, nelle ghiandole salivari e nell’epitelio pseudostratificato ciliato della trachea. Possono essere pluricellulari che possono formare una lamina di rivestimento secernente o possono trovarsi in profondità. Sono semplici (il dotto non è ramificato) o composte (il dotto è ramificato). A seconda della forma dell’adenomero si dividono in tubulari, alveolari o combinazioni di queste. Nelle ghiandole endocrine durante la proliferazione si perde il contatto con la lamina basale e la porzione secernente è circondata da capillari poiché la sostanza secreta entra direttamente le circolo sanguigno. In base al tipo di secrezione si distingue tra: - MODALITÀ MEROCRINA  vescicole secretorie rilasciate per esocitosi sulla superficie cellulare (ghiandole salivari) - MODALITÀ APOCRINA  la sostanza viene inglobata in una vescicola prima del distacco di tutta la porzione apicale della cellula - MODALITÀ OLOCRINA  la secrezione distrugge la cellula che si trasforma in un pacchetto di vescicole secretorie che si gonfiano fino a far scoppiare la cellula. Le secrezioni successive dipendono dalla capacità della ghiandola di formare nuove cellule LA METAPLASIA La trasformazione di un tipo di tessuto in un altro, in seguito a stimoli infiammatori o ambientali è detta metaplasia. Essa è un danno della funzionalità dell’epitelio. È reversibile ma se l’epitelio è esposto continuamente a questi fattori di stress allora possono verificarsi variazioni a livello della mitosi e quindi variazioni genomiche. Tutto ciò può avere come conseguenza la neoplasia, quindi la formazione di tumori (per esempio, i polipi intestinali si formano per metaplasia ed essi possono portare al tumore al colon). Un esempio di agente cancerogeno ambientale sono i cibi bruciacchiati. Altri esempi sono l’enfisema polmonare, in cui l’epitelio cilindrico si trasforma in pavimentoso stratificato. Anche il reflusso gastroesofageo è dovuto ad una metaplasia (da pavimentoso a cilindrico). A livello dei bronchi invece la nicotina trasforma l’epitelio cilindrico ciliato della trachea in pavimentoso stratificato con perdita di ciglia e mancata secrezione di muco.

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