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Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE)

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marketing strategies communication techniques advertising visual communication

Summary

This document discusses different types of messages, communication techniques, and styles used in advertising. It covers concepts like immediate visual impact, effective campaigns, negative approaches, and cultural references in advertising. It also examines the importance of format in communication, including different types of formats and their application in various contexts like print, television, and digital mediums.

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LEZIONE 5 Tipologie di Messaggio, Chiavi Comunicative, Tecniche e Stili, Contaminazioni Immediata Visiva Non Suf cientemente Ef cace Il primo aspetto da considerare è che l'immediatezza visiva, ovvero la rapidità con cui un messaggio pubblicitario può essere compreso, non è suf...

LEZIONE 5 Tipologie di Messaggio, Chiavi Comunicative, Tecniche e Stili, Contaminazioni Immediata Visiva Non Suf cientemente Ef cace Il primo aspetto da considerare è che l'immediatezza visiva, ovvero la rapidità con cui un messaggio pubblicitario può essere compreso, non è suf ciente per garantire l'ef cacia di una campagna pubblicitaria. Mentre una pubblicità visivamente chiara e semplice può essere facilmente comprensibile, ciò non implica necessariamente che sia interessante o memorabile. Per ottenere un'ef cacia vera e propria, la pubblicità deve fare di più: deve suscitare curiosità, stupire, essere ironica o graf ante. Il messaggio non deve solo essere compreso, ma anche attirare l'attenzione e coinvolgere emotivamente il pubblico. Le Campagne Ef caci Le campagne più ef caci sono quelle che sanno giocare su concetti forti, abbinando frasi concise ma incisive, parole evocative e immagini memorabili. Un buon esempio è l’utilizzo di cortocircuiti comunicativi, dove i messaggi pubblicitari sono pensati per provocare una ri essione, sorprendendo il pubblico e proponendo un'interpretazione nuova di una realtà quotidiana. Esempi di questo tipo includono campagne provocatorie come "Assumete più donne in ruoli di leadership" o "Ne valiamo tutte (a pena)", che non solo catturano l'attenzione ma spingono anche alla ri essione sociale. Approccio Negativo e Frasi Forti Un'altra tecnica interessante nelle campagne pubblicitarie è l'uso del Negative Approach, ovvero un approccio che utilizza frasi forti e capovolge la realtà. Ad esempio, sfruttando visuali forti che creano una sensazione di allarme o angoscia, che però vengono poi smorzate dalla presenza del logo e del claim. In questo modo, si crea un gioco tra paura e rassicurazione. Un buon esempio di questa tecnica potrebbe essere una campagna in cui inizialmente un'immagine angosciante cattura l'attenzione, ma il logo e il claim danno il messaggio rassicurante che non c'è nulla di pericoloso, creando così una sorta di “gioco visivo” che stimola la curiosità e il coinvolgimento emotivo. Contaminazioni e Riferimenti Culturali Molte campagne pubblicitarie, specialmente quelle più ironiche, si avvalgono di riferimenti culturali e politici. Ad esempio, il visual che richiama il lm "Il Grande Dittatore" di Charlie Chaplin, utilizzato in un contesto pubblicitario, può suscitare una ri essione ironica e profonda sulla politica o l'autorità, pur senza una dichiarazione esplicita. Questo tipo di allusioni rende la pubblicità non solo visivamente interessante ma anche culturalmente rilevante. L’ironia in questi casi non è solo un espediente comico, ma ha anche un forte risvolto culturale e politico, in grado di stimolare una ri essione più profonda nei consumatori. La percezione di un dettaglio (come un cappello) può fare una grande differenza nel messaggio che viene trasmesso, e spesso questo tipo di comunicazione non è scritto, ma sottinteso, attivando la consapevolezza del pubblico. Il Concetto di Format Il termine format si riferisce a un modello o una struttura di base che de nisce le caratteristiche fondamentali di una comunicazione, sia che si tratti di una pubblicità, un programma televisivo, un libro o una pagina pubblicitaria. È essenzialmente una messa in scena di testi, immagini, suoni ed effetti, che de nisce la struttura complessiva della comunicazione. Format Generici vs. Speci ci fl fl fi fi fi fi fi fi fi fl fi fi fi fl fi fi Format generici: Sono strutture di base che si applicano in modo trasversale a diversi contesti. Per esempio, una pagina pubblicitaria standard che include un'immagine, un testo e un logo. Format speci ci: Questi sono caratterizzati da una forte identità visiva e uno stile molto connotato, come una serie di campagne pubblicitarie che utilizzano una struttura gra ca o un tono di voce unico. In ogni format c'è una precisa correlazione tra forma e contenuto, e il tonalità visiva e l'effetto complessivo sono determinati dal format adottato. L'Importanza della Struttura Una struttura particolare e ben de nita fa sì che la pubblicità si faccia notare e si riconosca facilmente dal pubblico. Più la struttura è originale, più diventa memorizzabile. Ad esempio, le campagne pubblicitarie che si distinguono per l'uso di un format fortemente strutturato sono riconoscibili al primo sguardo, proprio per la loro unicità. Tipologie di Format nelle Campagne Pubblicitarie 1. Format Concettuali ◦ Esempio: Esselunga: Le campagne di Esselunga utilizzano un format concettuale semplice ma molto potente. Il copy è conciso, spesso ironico, e il gioco di parole è un elemento fondamentale. La semplicità visiva si unisce a un concetto forte che risuona con il pubblico, creando una connessione immediata e riconoscibile. 2. Format Fotogra co ◦ Esempio: Coca-Cola 2016: Le campagne di Coca-Cola si basano su un format fotogra co, dove il visual è centrato sui soggetti, e lo sfondo diventa quasi irrilevante. La narrazione visiva è incentrata su situazioni di vita reale che evocano emozioni di relax, divertimento e passione, e il prodotto (la bottiglia) diventa un elemento di connessione emotiva tra il brand e i consumatori. 3. Format a Forte Connotazione Gra ca ◦ Esempio: Vodafone (2015-2017): Le campagne di Vodafone utilizzano un format gra co fortemente strutturato, con un'identità ben de nita e molto riconoscibile. La struttura gra ca originale, combinata con il contenuto visivo, crea un'immediata associazione del brand con un determinato stile e tono visivo, rendendo la pubblicità unica nel suo genere. Cos'è il Layout Il layout rappresenta la disposizione gra ca degli elementi visivi all'interno di una composizione, ed è un concetto fondamentale sia in editoria che in pubblicità. Esso descrive la maniera in cui i vari componenti di una pagina o di un materiale visivo vengono organizzati e disposti per garantire la leggibilità, l'impatto visivo e la coerenza del messaggio. Sebbene in editoria il termine si riferisca principalmente alla composizione sulla pagina (come la disposizione di testo e immagini su una pagina di un libro o di una rivista), in pubblicità il layout assume un signi cato leggermente diverso, più orientato alla creazione di un bozzetto preparatorio. Nel contesto editoriale: Il layout è l'organizzazione degli elementi gra ci e testuali all'interno di una pagina, nalizzata a migliorare l'appeal visivo e l'ef cacia comunicativa. Si occupa di elementi come margini, griglie, colonne, tipogra a, e spazi bianchi, che tutti lavorano insieme per favorire una lettura uida e chiara. Il layout deve essere funzionale, ma anche esteticamente piacevole, per attirare l'attenzione del lettore senza distrarlo. Nel contesto pubblicitario: fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fl In pubblicità, il layout si riferisce al bozzetto o rough, ovvero una rappresentazione preliminare della composizione visiva di un annuncio, manifesto, post o depliant. Questo bozzetto non è de nitivo, ma serve come base di partenza per l’elaborazione del messaggio pubblicitario. È un'opportunità per de nire l'arrangiamento degli elementi, la gerarchia visiva, e la posizione del testo e delle immagini, facilitando la comunicazione visiva del messaggio. Viene spesso utilizzato per discutere le idee iniziali con il cliente o il team creativo. L'equivalente nel mondo video è lo storyboard, che è una rappresentazione visiva degli shot, delle scene e delle transizioni, simile al layout nel mondo statico. Il rischio del layout: Un errore comune è saltare la fase di progettazione e l’approccio più ri essivo del layout, adeguandosi a ciò che già esiste, seguendo solo schemi prede niti. Questo approccio, pur essendo pratico, potrebbe limitare la creatività e la capacità di rappresentare autenticamente il messaggio che si vuole comunicare. La progettazione del layout deve essere pensata come un processo creativo che ri ette l’originalità del messaggio e il suo impatto emotivo, piuttosto che un semplice adattamento. Annuncio Pubblicitario: Schema Classico Gli annunci pubblicitari possono essere strutturati in diverse modalità. Le tipologie più comuni sono: 1. Body Copy Lunghissimo: Qui il messaggio principale è supportato da un lungo testo esplicativo. Questo tipo di annuncio è adatto quando il prodotto o servizio ha caratteristiche complesse che necessitano di una spiegazione dettagliata. L'uso di una long copy si rivolge a un pubblico che è disposto a leggere e approfondire i dettagli. 2. Copy Head: In questo tipo di annuncio, il titolo (head) è il centro dell'attenzione, e la restante parte del testo (body copy) è minima o assente. L’idea è di trasmettere il messaggio attraverso una frase potente, evocativa o provocatoria, con un minimo supporto testuale. 3. Annuncio Solo Head: Qui il messaggio è racchiuso esclusivamente nel titolo, senza ulteriori spiegazioni o body copy. Questo tipo di annuncio è estremamente diretto e punta su un'idea semplice e immediata. È un format ideale per i prodotti o i messaggi che non richiedono spiegazioni approfondite. 4. Annuncio Solo Visual: In questa tipologia, l’immagine è l'elemento predominante e il testo è quasi assente o minimalista. La forza del visual è tale che basta da solo a comunicare il messaggio pubblicitario, senza bisogno di parole. È una scelta che punta a un impatto visivo immediato e memorabile. Elementi di Analisi della Pagina Per analizzare una pagina pubblicitaria, bisogna prendere in considerazione diversi fattori: 1. Soggetti Primari e Secondari: I soggetti primari sono i protagonisti principali dell'annuncio (ad esempio, il prodotto o il testimonial). I soggetti secondari possono essere elementi che completano il messaggio o creano un contesto visivo, ma non sono essenziali per il messaggio principale. 2. Ambiente Neutro o Situazione Ambientata: L’ambiente in cui si trova il soggetto può essere neutro (ad esempio, un semplice sfondo bianco) o ambientato in un contesto che aiuta a trasmettere il messaggio (ad esempio, un prodotto in uso in un contesto quotidiano). La scelta dell’ambiente ha un grande impatto sul tono e sull’ef cacia dell’annuncio. 3. Contesto Temporale e Sociale: Il messaggio pubblicitario può ri ettere un momento speci co nel tempo (stagioni, festività, eventi) o una situazione sociale particolare. Ad esempio, un prodotto può essere associato alla tranquillità domestica, all’avventura all’aperto, o a eventi di tendenza. Questi riferimenti temporali e sociali aiutano il pubblico a contestualizzare l’annuncio. fi fi fi fl fi fl fi fl 4. Abbigliamento e Acconciatura dei Soggetti: Gli abiti e lo stile dei personaggi sono scelte visive cruciali, che trasmettono messaggi impliciti. Ad esempio, un abbigliamento elegante può suggerire lusso o classe, mentre un look casual può essere associato a un pubblico più giovane o a uno stile di vita rilassato. Questi dettagli contribuiscono a de nire il target di riferimento e il tono dell'annuncio. Il Valore del Testo nella Pubblicità Il testo è un elemento cruciale per il successo di una pubblicità. La padronanza linguistica è fondamentale, poiché consente di comunicare il messaggio con precisione e ef cacia. In pubblicità, le parole giuste sono ciò che trasforma un messaggio banale in uno memorabile e coinvolgente. Imparare le Regole per Romperle Come sottolineato da Picasso, è essenziale conoscere le regole linguistiche prima di osare infrangerle. Questo concetto vale anche per la scrittura pubblicitaria: bisogna comprendere a fondo le tecniche di scrittura prima di utilizzare approcci più creativi o non convenzionali. L'importanza di conoscere l'inglese, ma non solo Anche se l’inglese è fondamentale nel mondo della pubblicità internazionale, è altrettanto essenziale avere una solida conoscenza dell’italiano. La lingua madre permette di giocare con le sfumature, i doppi sensi e le espressioni locali, che sono strumenti potenti nella creazione di messaggi coinvolgenti e autentici. Creatività nella Pubblicità La creatività in pubblicità non signi ca inventare qualcosa di completamente nuovo dal nulla. Piuttosto, essa consiste nell’unire elementi esistenti in modi nuovi e utili, per risolvere problemi o migliorare una situazione. La creatività è un processo che richiede preparazione, sperimentazione e tenacia: bisogna imparare dagli errori e continuare a migliorare. In sintesi, la pubblicità è un equilibrio tra creatività, tecnica e strategia. Ogni elemento, dal layout alla scrittura, deve essere pensato e progettato con cura per ottenere il massimo impatto comunicativo. Grammatica della Fotogra a La grammatica della fotogra a si riferisce all'uso delle tecniche fotogra che per creare messaggi visivi ef caci, sfruttando la profondità, la messa a fuoco e le lenti giuste per trasmettere emozioni e sensazioni. 1. Ottica Grandangolo (24-35 mm): Le lenti grandangolari sono ideali per inquadrare ampi spazi, come paesaggi o interni, in quanto catturano un'ampia porzione di scena. Queste lenti possono esprimere distacco o distanza, poiché allargano la percezione dello spazio, dando una sensazione di grande apertura e di vastità. 2. Ottica Normale (50 mm): Questa lente ha un angolo di vista simile a quello dell’occhio umano. È ideale per le fotogra e di persone o scene naturali, perché offre una visione naturale e bilanciata, senza distorsioni evidenti. È spesso usata in ritratti o per creare immagini che risultano comuni e riconoscibili. 3. Ottica Teleobiettivo (85-135 mm): I teleobiettivi permettono di avvicinarsi molto ai soggetti distanti, schiacciando la profondità e creando una sensazione di vicinanza e intimità. Queste lenti sono usate per generare un forte pathos e emozioni, ideali per i ritratti o per situazioni in cui si vuole enfatizzare il soggetto rispetto allo sfondo. fi fi fi fi fi fi fi fi Grammatica del Cinema / Video La grammatica del cinema riguarda le tecniche visive e narrative usate per raccontare storie attraverso il video, con l’utilizzo di inquadrature, movimenti di camera e montaggio. 1. Camera a mano: La ripresa a mano permette di ottenere un effetto di movimento dinamico e naturalista, spesso usata per dare un senso di coinvolgimento emotivo o di realismo. Viene utilizzata in situazioni di tensione o per seguire un soggetto in movimento. 2. Controcampo: Il controcampo è una tecnica narrativa usata nel dialogo per mostrare la reazione di un soggetto rispetto a ciò che è stato appena detto o fatto, enfatizzando la comunicazione visiva tra i personaggi. 3. Carrellata: Si tratta di un movimento della macchina da presa lungo una linea orizzontale o verticale. La carrellata è utile per seguire l’azione o esplorare uno spazio in modo uido, mantenendo una continuità visiva. 4. Ripresa a schiaffo: Con questo movimento rapido e brusco, la macchina da presa passa da un'inquadratura a un'altra, creando un effetto di sorpresa o cambiamento repentino. 5. Pianosequenza: Una ripresa lunga senza stacchi che segue un’azione senza interruzioni. Questo tipo di inquadratura consente di raccontare una storia in tempo reale, accentuando il realismo. 6. Steadycam: Un dispositivo che stabilizza la macchina da presa, permettendo movimenti uidi anche in condizioni di mobilità o correndo. Viene utilizzato per ottenere una qualità di ripresa molto simile alla visione umana, senza le vibrazioni della camera a mano. 7. Zoomata: È un cambiamento nella focalizzazione dell’obiettivo, che consente di avvicinarsi o allontanarsi dal soggetto senza muovere la macchina da presa, creando un effetto dinamico o drammatico. 8. Panoramica: La panoramica è il movimento orizzontale della macchina da presa che segue un soggetto o esplora uno spazio, utile per orientare lo spettatore e contestualizzare l’azione. 9. Dolly: Il movimento di una macchina da presa su binari, spesso usato per seguire un soggetto o per cambiare angolazione, creando un senso di continuità e movimento uido. 10. Soggettiva: L'inquadratura in soggettiva mostra ciò che il personaggio vede, permettendo di identi carsi con lui e di vivere l’azione attraverso la sua prospettiva. Grammatica del Cinema / Video: Elementi Tecnici 1. Frame (Fotogramma): Il fotogramma è la unità sintattica del video, l’elemento base in cui si sviluppa la narrazione visiva. Ogni singolo fotogramma contribuisce a costruire il signi cato del video. 2. Frequenza Fotogrammi: La frequenza fotogrammi determina la uidità del video. Nelle pellicole standard si utilizzano 24 fotogrammi al secondo, mentre nelle videocamere ad alta de nizione si possono arrivare a 60 fotogrammi al secondo. Un aumento della frequenza rende l’azione più uida. 3. Montaggio: Il montaggio è la sintassi del video, ovvero l’arte di assemblare le inquadrature in modo che il messaggio sia chiaro e uido. Montaggi veloci creano dinamismo, mentre montaggi più lenti possono trasmettere serenità o continuity. 4. Inquadratura: L’inquadratura è la porzione di scena catturata dalla macchina da presa. Può durare fra un attimo e diversi minuti, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. 5. Scena: Una scena è un insieme di inquadrature che appartengono alla stessa unità di tempo, azione e spazio. 6. Sequenza: Una sequenza è composta da più scene e racconta una parte signi cativa della storia. 7. Siparietti: I siparietti sono brevi transizioni tra scene, come le dissolvenze, che aiutano a dare una certa uidità o a cambiare il tono della narrazione. fl fi fi fi fl fl fl fl fi fl fl 8. Dissolvenze: Le dissolvenze possono essere semplici (che sfumano una scena nell’altra) o incrociate (dove due scene si sovrappongono). 9. Cut: Un taglio secco è una transizione rapida e netta tra le inquadrature, che può essere utilizzata per cambiare ritmo o per evidenziare un cambiamento improvviso. Realizzazione dello Spot La realizzazione di uno spot pubblicitario è un processo articolato che comprende diverse fasi: 1. Il soggetto: L'idea principale che guida la narrazione dello spot. 2. La sceneggiatura: La scrittura dettagliata dello spot, che descrive l’azione, i dialoghi e le ambientazioni. 3. Lo storyboard: Una rappresentazione visiva delle inquadrature principali, che guida la produzione. 4. Approvazione: Il passaggio in cui il cliente o il team approva il progetto prima della realizzazione. 5. Pre-production meeting: Una riunione preparatoria in cui si de niscono tutti i dettagli prima della produzione. 6. Casting: La selezione degli attori o dei testimonial. 7. Regia: La direzione artistica e tecnica dello spot. 8. Fotogra a: L'aspetto visivo dello spot, compresa l'illuminazione e l'inquadratura. 9. Shooting: La fase di ripresa sul set. 10. Colonna sonora: La musica e gli effetti sonori che accompagnano l’immagine. 11. Montaggio: L'assemblaggio nale delle riprese per creare il prodotto nito. 12. Post-produzione: La fase di ri nitura nale, che include l'aggiunta di effetti visivi, il mixaggio audio e l'editing nale. Macrocategorie della Comunicazione La comunicazione pubblicitaria si divide in vari ambiti: 1. Messaggi Commerciali vs Messaggi Sociali: I messaggi commerciali sono nalizzati alla promozione di prodotti e servizi, mentre i messaggi sociali hanno obiettivi più ampi, come la sensibilizzazione su tematiche sociali. 2. Comunicazione B2C vs B2B: La comunicazione B2C (Business to Consumer) è rivolta direttamente ai consumatori, mentre la B2B (Business to Business) è rivolta a operatori economici. Ogni tipo di comunicazione ha un approccio differente, con il B2C che tende a essere più emozionale e il B2B più razionale. 3. Approcci Scienti ci vs Emozionali: Gli approcci scienti ci sono basati su dati concreti e dimostrazioni (ad esempio, comparativi o problem-solving), mentre gli approcci emozionali mirano a toccare le corde emotive del pubblico. 4. Tipologie Comunicative: Esistono molteplici forme di comunicazione, e i marketer devono adattare la loro strategia in base al contesto, al pubblico e agli obiettivi di campagna. La comunicazione è in continua evoluzione, e le tecniche si adattano ai cambiamenti culturali, tecnologici e sociali. POSSIBILI TIPOLOGIE DI APPROCCI APPROCCIO SCIENTIFICO / RAZIONALE 1. Soluzione dei problemi: ◦ Il messaggio pubblicitario comunica che il prodotto o servizio offerto è in grado di migliorare o risolvere un problema speci co per il consumatore. ◦ Esempio: detersivi che eliminano macchie dif cili o creme che riducono rughe. 2. Comparativa: fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi ◦ Il prodotto viene confrontato con quello di un competitor per dimostrarne la superiorità. ◦ In Italia, questo approccio è spesso meno diretto rispetto ad altri Paesi per ragioni normative e culturali. ◦ Esempio: pubblicità che mostra due prodotti af ancati (ad esempio, due dentifrici) evidenziando i vantaggi di uno rispetto all’altro. 3. Testimonial: ◦ Una persona, reale o ttizia, promuove il prodotto. ◦ Tipologie: ▪ Star presenter: una celebrità che attira attenzione grazie alla propria fama. ▪ Testimonial competente: un esperto del settore che garantisce af dabilità (es. un dermatologo per una crema). ▪ Testimonial vero e proprio: un consumatore comune che racconta la propria esperienza positiva. APPROCCIO EMOTIVO 1. Analogia / Metafora / Sinestesia: ◦ Utilizzo di immagini o linguaggi che richiamano emozioni o concetti astratti. ◦ Esempio: paragonare un profumo al vento di primavera o alla leggerezza di una piuma. 2. Ironia: ◦ Creazione di un messaggio ironico per intrattenere e attirare il pubblico. 3. Humour (negative approach): ◦ Uso di situazioni ironiche o esagerate per mostrare cosa accadrebbe senza il prodotto, creando così il bisogno di acquistarlo. 4. Provocazione: ◦ Stimolare reazioni forti, anche di shock, per rendere il messaggio memorabile. 5. Aspirazionale: ◦ Il prodotto viene associato a uno stile di vita ideale, desiderabile o esclusivo. ◦ Esempio: spot di orologi di lusso che enfatizzano successo e raf natezza. 6. Slogan memorabile, rimato: ◦ Frasi facili da ricordare che utilizzano la rima o giochi di parole per ssarsi nella mente del consumatore. ALTRE POSSIBILI CHIAVI 1. Esotismo: ◦ Utilizzo di elementi legati a culture e luoghi lontani, per evocare fascino e mistero. 2. Nostalgia / Ricordo: ◦ Richiamare ricordi dell’infanzia o di un passato idealizzato per suscitare emozioni positive. 3. Mondi mitici / Atmosfere incantate: ◦ Creazione di ambientazioni oniriche o fantastiche. 4. Fantasia: ◦ Inserire elementi immaginari e surreali per rendere il messaggio accattivante. 5. Chiave iperbolica: ◦ Esagerazione estrema per sottolineare un concetto (es. “Il caffè che ti sveglia più di un tuono!”). fi fi fi fi fi 6. Chiave realistica / Iperrealismo: ◦ Approcci visivi che puntano a mostrare il prodotto o il servizio con dettagli realistici o esasperati, per enfatizzarne le caratteristiche. 7. Citazione artistica / Chiave artistica: ◦ Richiami a opere d’arte o a stili artistici per aggiungere valore estetico e culturale. CHIAVI COMUNICATIVE SPECIFICHE 1. Testimonial: George Clooney per Nespresso, che porta eleganza e prestigio al brand, associando il caffè a uno stile di vita raf nato. 2. Analogia: Ferrero Rocher. Nei suoi spot, paragona il cioccolato alla perfezione, utilizzando l’immagine della piramide dorata di praline per trasmettere lusso e raf natezza. 3. Ironia: esselunga ◦ Messaggi divertenti che ridimensionano situazioni quotidiane. 4. Negative approach: durex ◦ Illustrare gli svantaggi di non avere il prodotto o mostrare il lato negativo di una situazione risolta grazie al prodotto. 5. Gioco di parole: o così o pomì ◦ Uso creativo del linguaggio per creare doppi sensi o frasi memorabili. 6. Iperbole: Geox la scarpa che respira ◦ Esagerazione estrema per impressionare il pubblico. 7. Realismo / Iperrealismo: ◦ Mostrare la realtà o un dettaglio esasperato per dare un senso di immediatezza. 8. Ambiguità: ◦ Lasciare spazio all’immaginazione per stimolare la curiosità. 9. Errore (voluto): un amore è un’amore ◦ Inserire un errore apparente che in realtà guida l’attenzione sul messaggio principale. 10. Rima: altissima purissima Levissima Frasi che si ricordano facilmente grazie al ritmo e alla musicalità. 11. Effetto sonoro e jingle: Creare un’esperienza sonora che rimanga impressa nella mente del pubblico. Note sui diritti: ◦ I diritti discogra ci si riferiscono alla melodia e alla scrittura del brano. ◦ I diritti musicali includono sia la melodia che l’esecuzione. ◦ Per evitare plagi, è necessario modi care una quantità minima di note della canzone originale, pagando un compositore. LINGUAGGI: FUMETTO E ILLUSTRAZIONE 1. Pubblicità & fumetto: un’evoluzione storica ◦ Inizi del ’900: L’utilizzo del fumetto in pubblicità nasce con lo sviluppo della stampa e il successo di artisti come Walt Disney. ◦ Tradizione italiana: Negli anni ’50 e ’60, fumetti e illustrazioni hanno accompagnato la promozione di prodotti alimentari e bevande (es. Carosello). ◦ Boom anni ’80: I fumetti sono stati ampiamente utilizzati in campagne pubblicitarie, come nel caso di Calimero per il detersivo AVA. fi fi fi fi ◦ Scelta dell’illustrazione: Ancora oggi, l’illustrazione è usata per trasmettere leggerezza o unicità. Esempio: Il packaging di Barilla usa illustrazioni per richiamare la tradizione. 2. Avvento del digitale L’illustrazione è stata rivoluzionata dal digitale: ◦ Flat design: Stile essenziale e bidimensionale, usato spesso nel design di app e pubblicità moderne (es. Google). ◦ Immagini vettoriali: Perfette per l’adattamento a diversi formati (es. loghi come quello di Spotify). ◦ In uenze del Giappone: Lo stile minimalista e il manga hanno in uenzato il design globale (es. Uniqlo). 3. Visual journalism e information design La narrazione visiva si unisce all’infogra ca per rappresentare i dati in modo chiaro e coinvolgente. ◦ Esempio reale: Il sito di The New York Times utilizza infogra che dinamiche per spiegare storie complesse. LINGUAGGI: FOTOGRAFIA 1. Narrazione veritiera e still life professionale ◦ Narrazione veritiera: La fotogra a è usata per raccontare storie autentiche, come nel caso della campagna Dove – Real Beauty. ◦ Still life professionale: Perfetta per enfatizzare i dettagli dei prodotti, come nelle pubblicità di gioielli o orologi (es. Rolex). 2. Fotogra a elaborata e post-produzione ◦ Esempio reale: Le pubblicità di Apple utilizzano post-produzione avanzata per esaltare il design dei dispositivi e creare un’estetica pulita e moderna. 3. Fotogra a iper-realistica ◦ Esempio reale: Le campagne pubblicitarie di Burger King enfatizzano i dettagli dei panini con immagini iper-realistiche per far venire l’acquolina in bocca. 4. Uso dei colori e bianco e nero ◦ Colori caldi o freddi: Campagne emozionali come quelle di Coca-Cola utilizzano colori caldi per trasmettere energia e convivialità. ◦ Bianco e nero: Utilizzato per campagne eleganti o nostalgiche (es. Chanel N°5). 5. Non mera riproduzione della realtà La fotogra a pubblicitaria spesso supera i limiti del realismo per creare immagini iconiche. ◦ Esempio: Richard Avedon, con foto come Dovima con elefanti, combina arte e pubblicità per raccontare storie so sticate. LINGUAGGI: VIDEO 1. Importanza del cinema Il cinema ha in uenzato profondamente il linguaggio pubblicitario, con tecniche narrative e visive che creano veri e propri cortometraggi. ◦ Esempio reale: Chanel N°5 – The Film, diretto da Baz Luhrmann, è un corto cinematogra co con Nicole Kidman. 2. Diffusione di software e app di video editing Oggi, anche piccoli brand possono creare video di qualità grazie a strumenti accessibili come Adobe Premiere o app come CapCut. 3. Evoluzione del montaggio e del sonoro fl fi fi fi fi fl fi fi fi fi fl ◦ Esempio reale: Gli spot di Nike, come "You Can’t Stop Us", usano un montaggio dinamico per ispirare il pubblico e trasmettere energia. 4. Video nei social ◦ Esempio reale: TikTok ha rivoluzionato il linguaggio video, con contenuti brevi e accattivanti. Esempio: Le campagne di Guess create appositamente per la piattaforma. 5. Cinema con lo smartphone Oggi molti brand realizzano contenuti interamente con smartphone per enfatizzare la vicinanza al consumatore. ◦ Esempio reale: Apple promuove iPhone mostrando cortometraggi girati interamente con i propri dispositivi. LINGUAGGI: AUDIO 1. Podcast La riscoperta dell’audio ha portato i brand a creare contenuti di storytelling unici. ◦ Esempio reale: Barilla – Music for Pasta è un podcast musicale con playlist per accompagnare la cottura della pasta. 2. Radio e web radio Nonostante la rivoluzione digitale, la radio rimane un media evergreen per messaggi diretti. ◦ Esempio reale: Spotify Ads integra pubblicità nei ussi musicali personalizzati. IL PRESTIGIO DELLA GRAFICA ITALIANA 1. Grandi maestri ◦ Fortunato Depero: Innovatore del futurismo, famoso per il design delle campagne Campari. ◦ Massimo Vignelli: Autore del celebre logo di American Airlines e del design della mappa della metro di New York. FOTOGRAFIA TRA ARTE E PUBBLICITÀ 1. Richard Avedon ◦ Marilyn Monroe, 1957: Un ritratto che cattura l’essenza emotiva della star, utilizzato in pubblicità per il suo impatto artistico. ◦ Dovima con elefanti, 1955: Simbolo dell’unione tra moda e arte, questa foto è stata iconica nel rappresentare lo stile di Dior. 2. Dall’arte alla pubblicità Le collaborazioni tra artisti e brand trasformano le campagne pubblicitarie in opere d’arte. ◦ Esempio reale: Absolut Vodka – Absolut Art, con contributi di Andy Warhol. LEZIONE 6 PERCEZIONE VISIVA: VISTA COME ESPERIENZA SOGGETTIVA 1. Un’esperienza unica e individuale ◦ La vista non è mai completamente oggettiva: ognuno interpreta ciò che osserva in base al proprio bagaglio di esperienze visive, emozioni passate e ri essioni personali. ◦ Ad esempio, un’opera astratta di Kandinsky può evocare gioia in qualcuno che associa i colori vivaci a ricordi felici, mentre in un altro può suscitare confusione o inquietudine. fl fl

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