Jerome Bruner's Theories on Education PDF

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Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli

Jerome Seymour Bruner

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educational psychology cognitive development cultural influences Bruner

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This document explores Jerome Bruner's theories on cognitive development, highlighting the significant role of culture in shaping an individual's learning process. It argues that learning occurs through interaction with others and the assimilation of cultural tools and values. The document also discusses different forms of cognitive representation.

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5 Jerome Seymour Bruner L'interazione tra i vari membri della società è un concetto che ha notevol- mente influenzato il pensiero di un altro studioso, Jerome Bruner, psicologo statunitense vissuto dal 1915 al 2016, il quale, partendo dalle teorie di Piaget (di cui condivideva il concetto di appren...

5 Jerome Seymour Bruner L'interazione tra i vari membri della società è un concetto che ha notevol- mente influenzato il pensiero di un altro studioso, Jerome Bruner, psicologo statunitense vissuto dal 1915 al 2016, il quale, partendo dalle teorie di Piaget (di cui condivideva il concetto di apprendimento come processo attivo e co- struttivo) e soprattutto di Vygotskij (a cui riconosceva l'importanza attribuita all'ambiente durante l'apprendimento), sviluppò un pensiero in cui la cultura gioca un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo dell'individuo, motivo per cui la sua teoria viene definita culturalismo. Il culturalismo considera l'importanza dell'influenza che i contesti sociali e culturali condivisi hanno sui processi di apprendimento. A tal proposito, Bruner sostiene che il soggetto, proprio attraverso i rapporti interpersonali, costruisce le prime, basilari competenze che, in un secondo tempo, interiorizza attraverso il pensiero e il ragionamento: attraverso l'utilizzo di «amplificatori culturali» (strumenti culturali come, ad esempio, il linguaggio). dunque, un soggetto può sviluppare e potenziare le proprie capacitàIl compito del culturalismo è duplice da un lato (il cosiddetto versante macro), esso si riferisce alla cultura intesa come sistema di valori di dintti e di dovern dall'altro (il versante micro), evidenzia l'influenza del sistema coloro che devono operare al suo interno. culturale su Questo approdi soggettivi con quentatsoggettività (ovvero alla condivisione degli stati mentali soggettivi con quelli altrui), principio che sta alla base dela psicologia culturale. sicopsicologia culturale, secorido Bruner, non si basa sul pensiero scientifico invece di comprendere il significato che l'uomo dà ai propri sentimenti alla propia esperienza di vita e ai valori che condivide con gli altri. ma cerca 5.1 Bruner e il pensiero narrativo Lo sviluppo cognitivo per Jerome Bruner non si realizza attraverso una se- quenza fissa di stadi; l'intelligenza è, infatti, piuttosto definibile come capacită di mettere in atto una serie di strategie e procedure per risolvere problemi. per analizzare le informazioni e codificarle. Egli attribuisce da questo punto di vista grande importanza alla situazione e al contesto in cui si affrontano i problemi (ossia ai fattori sociali), ma anche alle spinte motivazionali (fattori individuali). Non essendoci una rigidità biologica da rispettare, lo schema di Bruner prevede la possibilità di arıticipare lo sviluppo di alcune competenze attraverso la stirnolazione ambientale. Lo sviluppo cognitivo procede passando da sistemi poven a sistemi sempre più ricchi ed efficaci nell'elaborazione delle informazioni. Tale passaggio avvie ne attraverso tre forme di rappresentazione della realtà l'azione, l'immagine e il linguaggio cui comspondono tre diversi tipi di elaborazione cognitiva esecutiva, iconica, simbolica. la rappresentazione esecutiva è caratteristica del primo anno di vita, in cui il bambino utilizza la manipolazione, la percezione, l'attenzione e l'interazione sociale. Il bambino ha una conoscenza motoria della realtà, ossia apprende e comprende agendo, la rappresentazione iconica si basa su rappresentazioru mentali e immagini interne, che costituiscono una riorganizzazione mentale della realtà La lase della rappresentazione iconica, che si serve delle immagini, permane fino al sei-sette anni, ma non esclude che il bambino possa ricorrere alla rappre sentazione successiva, che è quella simbolica, già dai due anni, la rappresentazione simbolica è un'espressione della realtà attraverso segni e simboli convenzionali, ossia stabiliti socialmente. La parola rappresenta il significato dell'oggetto ed esprime un concetto Quando il bambino impara a parlare, ha a disposizione un sistema di codifica più efficace e flessibile di quelli precedentiFORME DI RAPPRESENTAZIONE DI BRUNER Esecutiva (azione) Iconica (immagine) Simbolica (linguaggio) A differenza degli stadi di Piaget, le tre forme di rappresentazione non costituiscono una sequenza fissa in cui l'una comincia laddove finisce precedente, ma tutte coesistono, conservando la propria autonomia recedente, massi mentali, secondo lo psicologo americano, hanno un fonda mento sociale: la struttura della conoscenza umana è influenzata dalla cultura attraverso i suoi simboli e le sue convenzioni. In ogni fase di sviluppo, quind l'attivita dell'individuo è guidata sia da scopi individuali che dal bisogno di di Bruner relazioni sociali. Su questo sfondo generale, Bruner considera l'apprendimento un pro- cesso attivo in cui il soggetto costruisce nuove idee o concetti a partire dalla sua conoscenza passata e presente e l'educazione una costruzione sociale di significati Secondo Bruner, infatti, gli elementi fondamentali di sviluppo della mente umana sono sia i contesti socio-culturali sia i sistemi simbolici, cioè tutto l'insieme di significati, di segni, di immagini che una cultura produce. La crescita individuale si determina grazie alla graduale condivisione di linguaggi e di strumenti propri di una determinata cultura. Gli strumenti che ci permettono di crescere all'interno di una cultura ci vengono forniti dal sistema stesso a cui si appartiene: la cultura in questo senso rappresenta da un lato l'articolata rete di influenze e di «input» che consentono lo sviluppo mentale del bambino, dall'altro gli fornisce anche l'insieme degli strumenti e dei contenuti, indirizzando cosi i suoi apprendimenti e la costruzione della sua idea del mondo Nella prospettiva di Bruner, il ruolo del singolo è certamente importante, tuttavia ciò che deve essere maggiormente approfondito è il rapporto tra gli individui, e in particolare tra gli studenti, proprio per arrivare a comprendere come gli esseri umani maturino i loro processi cognitivi grazie all'interazione con le menti altrui. L'apprendimento si produce nell'ambito di una varietà di pratiche socialmente e culturalmente determinate (leggere, scrivere, eseguire operazioni aritmetiche, insegnare, lavorare.) e si configura come un fenomeno sociale in cui intervengono molti elementi diversi, tutti egualmente importan- ti: il linguaggio, le strumentazioni, le immagini, i ruoli sociali, i sistemi di giudizio, le regole e gli stili di vista e cosi via In sintesi l'educazione non ha luogo solo nelle aule scolastiche, ma anche, e in pari grado, nelle famiglie, per la strada, nei luoghi di lavoro, cioè ovunque ci sia un incontro e un confronto tra soggetti diversiPossiamo dunque cosi sintetizzare le principali linee di orientamento edu la mente umana ha dei limiti, compito dell'educazione è quello di oltrepas predisposizioni innate, mettendo a la cultura ha elaborato a questo scopo; sare le la realtà si costruisce attraverso i processi cognitivi dei singoli individui ma igli

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