Lezione_5 PDF - Biologia Applicata - Università di Foggia

Summary

These notes cover the structure and function of the nucleus, including the nuclear envelope and nucleolus. The focus is on the biological processes occurring within the nucleus and on the different structures present.

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Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia BIOLOGIA APPLICATA- CI Biologia e Genetica AA 2023/2024 SSD BIO/13, CFU 7 Anno di corso: 1; semestre:1 Docente: Prof. Tommaso Colangelo tomm...

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia BIOLOGIA APPLICATA- CI Biologia e Genetica AA 2023/2024 SSD BIO/13, CFU 7 Anno di corso: 1; semestre:1 Docente: Prof. Tommaso Colangelo [email protected] Il nucleo è il centro di controllo della cellula ü Organulo sferoidale (Ø 5 μm) più grande ed è separato dal citoplasma tramite l’involucro nucleare. ü L’involucro nucleare è formato da 2 membrane formate da doppi strati fosfolipidici e proteine, presenta pori e la m. est. è in continuità col RE. ü Centro di controllo genetico della cellula eucariotica perché contiene il DNA che dirige tutte le attività cellulari. Il nucleo è il centro di controllo della cellula Il DNA è associato a proteine (cromatina), ed è presente nel nucleo come lunghe molecole lineari: i cromosomi, evidenti e distinguibili solo in periodi particolari (es. mitosi), altrimenti massa cromatina indistinta N di cromosomi è tipico di una specie (es 46 uomo) Organizzazione strutturale del NUCLEO e dell’INVOLUCRO NUCLEARE L’involucro nucleare delimita il “nucleoplasma” Il Involucro nucleare: Le 2 membrane fosfolipidiche sono separate da spazio perinucleare (20-40nm≈) fuse a livello dei pori nucleari e in continuità con il RE Complesso del poro nucleare Complesso del poro nucleare (NPC) Punto di fusione tra le due membrane 2 anelli proteici con simmetria ottagonale, raggi, fibre che si estendono vs citoplasma e vs nucleoplasma («cesto») Trasportatore o tappo centrale Unica via comunicazione tra nucleo e citoplasma Complesso del poro nucleare Nucleoporo: struttura sopramolecolare dinamica (con diametro centrale variabile 5-10 nm) Proteine costituenti il poro: diversi tipi di nucleoporine L’involucro nucleare e Complesso del poro nucleare Lato citoplasmatico Lato nucleare Lato nucleare L’importazione delle proteine dal citoplasma al nucleo L’importazione delle proteine dal citoplasma al nucleo Traffico macromolecolare controllato dentro e fuori dal nucleo: RNA, sub. ribosomi e proteine. Passaggio controllato/selettivo e attivo a livello del poro nucleare; solo piccole molecole e ioni attraversano passivamente il poro. L’involucro nucleare e Complesso del poro nucleare LAMINA NUCLEARE Le proteine “lamìne” formano lamina nucleare (reticolo fibroso appena sotto l’involucro nucleare, lato interno): struttura proteica di sostegno a cui si agganciano proteine integrali di membrana (determinano forma e dimensione dell’involucro nucleare). Laminopatie umane (DIFETTI GENETICI A CARICO DELLE LAMINE con nuclei deformi) LAMINA NUCLEARE LAMINA NUCLEARE MATRICE NUCLEARE Proteine fibrose e granulari formano una sorta di trama di sostegno o «nucleoscheletro» o matrice nucleare (nel nucleoplasma) La matrice nucleare è una fitta rete di sostegno a cui si associano cromosomi ed enzimi (ruolo anche nella replicazione e trascrizione geni) MATRICE NUCLEARE Il versante esterno dell’involucro nucleare è rivestito da actina. Connessione tra cito- e nucleoscheletro DINAMICITA’ STRUTTURALE DELL’INVOLUCRO NUCLEARE Durante la divisione nucleare (mitosi) l’involucro nucleare si dissolve per poi riformarsi (mitosi “aperta”) Demolizione e ricostruzione del nucleo mediante fosforilazione/defosforilaz. Durante la divisione nucleare (mitosi) l’involucro nucleare si dissolve per poi riformarsi (mitosi “aperta”) Nucleolo: zona densa ü Sito di trascrizione e maturazione degli rRNA, e assemblaggio di subunità ribosomali ü Contiene porzione fibrillare (rDNA e rRNA) e granulare (proteine ribosomali+RNA) Nucleolo: zona densa Dimensione e numerosità dei nucleoli è variabile. I nucleoli possono essere più di uno, a seconda dello stato cellulare Nucleolo: zona densa Il nucleolo si trova associato a regioni di DNA con i geni per l’rRNA o “nucleolar organization region” (NOR) Il nucleo è organizzato in sub-domini Distribuzione della cromatina e delle proteine/enzimi non è omogenea/disordinata (l’organizzazione si evidenzia con tecniche come FISH) Le fibre di cromatina sono organizzate in domini strutturali e funzionali Il nucleo è organizzato in sub-domini Proteine e particelle RNP coinvolte nella trascrizione genica e maturazione/splicing RNA sono concentrati in piccoli agglomerati o speckle Reticolo endoplasmatico Reticolo endoplasmatico: rete di canali, sacchi e vescicole membranose, è la struttura membranosa più estesa del citoplasma ü delimita un lume interno ü Strutturalmente, funzionalmente/ biochimicamente suddiviso in liscio (SER) e rugoso (RER) Reticolo endoplasmatico Diversa composizione biochimica La composizione biochimica dei 2 tipi di RE è stata determinata grazie a tecniche di centrifugazione differenziale. ü Rottura della cellula (RE si frammenta in vescicole) ü centrifugazioni successive e prolungate permettono di separare comparti cellulari (vescicole) in base a densità Vescicole RER e SER RER porzione piu centrale che «avvolge» nucleo RER porzione piu centrale che «avvolge» nucleo Il RER è associato ai ribosomi Sede di : ü sintesi di proteine destinate a secrezione e vari organuli (golgi lisosomi, membrana plasmatica..) ü Ripiegamento (assistito) proteico ü Controllo qualità delle proteine ü Associazioni tra polipeptidi ü Modificazioni post-traduzionali (N-glicosilazione, idrossilazione, Formazione ponti S-S, Aggiunta di glicolipidi) Nel RER avviene la N-glicosilazione La glicosilazione sulle proteine avviene a livello di specifici aa. Nel RER avviene la N-glicosilazione (la O-glicosilazione avviene in altri settori cellulari) Il reticolo endoplasmatico liscio (REL o SER) Aspetto tubulare svolge molteplici funzioni grazie a varietà di enzimi inglobati nella sua membrana: ü sintesi di lipidi (acidi grassi, fosfolipidi, steroidi) e quindi le membrane e gli ormoni steroidei; ü Detossificazione: demolisce/modifica chimicamente tossine, farmaci e molecole estranee (es. antibiotici, pesticidi) nelle cellule del fegato (ossidasi citocromo P450); ü Magazzino: accumula e rilascia ioni calcio nelle cellule muscolari: importante per controllo della contrazione ü Metabolismo carboidrati (cellule del fegato) Il reticolo endoplasmatico liscio (REL o SER) Lipidi complessi sono sintetizzati sul lato citosolico delle membrane del REL. Scramblasi ri-bilanciano il contenuto dei 2 foglietti Flippasi creano asimmetria nella distribuzione Il reticolo endoplasmatico liscio (REL o SER) Lipidi sintetizzati nel REL sono veicolati ai vari comparti membranosi sia tramite vescicole che tramite proteine-trasportatrici Il reticolo endoplasmatico liscio (REL o SER) Negli epatociti l’enzima glucosio-6-fosfatasi, associato a membrane REL (lato citosolico) defosforila il Glucosio (Glu6P in Glu) permettendogli di uscire dalle cellula epatica nel sangue. Il fegato, sotto controllo ormonale, contribuisce a mantenere costante il livello ematico del glucosio. Il reticolo endoplasmatico liscio (REL o SER) Negli epatociti l’enzima glucosio-6-fosfatasi, associato a membrane REL (lato citosolico) defosforila il Glucosio (Glu6P in Glu) permettendogli di uscire dalle cellula epatica nel sangue. Il fegato, sotto controllo ormonale, contribuisce a mantenere costante il livello ematico del glucosio. La glucosio-6-fosfatasi è presente in fegato, reni e cellule intestinali. Assente in cellule muscolari e cervello che utilizzano il glucosio per attingere E. Lo sviluppo di RER e SER riflette il tipo di attività cellulare REL sviluppato in cellule di ghiandole che producono ormoni steroidei (es testicoli) o impegnate in detossificazione, metabolismo glucosio (fegato) e/o in soggetti che assumono farmaci cronicamente (assunzione farmaci stimola ipertrofia del SER) Lo sviluppo di RER e SER riflette il tipo di attività cellulare RER sviluppato in cellule di ghiandole che secernono enzimi o producono ormoni proteici

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