Letteratura Spagnola II (Seconda metà del '900) PDF
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Questo documento presenta un programma di letteratura spagnola concentrandosi sulla seconda metà del Novecento, con particolare attenzione alle opere letterarie scritte in quel periodo storico. Il programma include l'analisi della Guerra Civile spagnola, la transizione democratica, e autori importanti della narrativa spagnola.
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Programma= Seconda metà del 900 (attualità) 13170= Che vale per I,II, III -Guerra civile spagnola (40 anni di storia della Spagna, Franquismo) -Transizione democratica Fiordaliso 3324 (Su Moodle) Testi: -C. Martín Gaite, El cuarto de atrás (1978), oppure M. T. León, Cervantes, el soldado que nos...
Programma= Seconda metà del 900 (attualità) 13170= Che vale per I,II, III -Guerra civile spagnola (40 anni di storia della Spagna, Franquismo) -Transizione democratica Fiordaliso 3324 (Su Moodle) Testi: -C. Martín Gaite, El cuarto de atrás (1978), oppure M. T. León, Cervantes, el soldado que nos enseñó a hablar (1978); -S. Puértolas, Queda la noche (1989), oppure J. Marías, Corazón tan blanco (1992). -A. Muñoz Molina, El viento de la luna (2006) oppure F. Aramburu, Los ojos vacíos (2000). Gli studenti dovranno inoltre affrontare la lettura del principale testo della narrativa spagnola, Don Quijote de la Mancha di M. de Cervantes (gli studenti della prima annualità: la Prima Parte, coadiuvata dalla lettura del saggio di M. Socrate, Il riso maggiore di Cervantes, presente in Unitusmoodle; quelli della seconda o della terza: la Seconda Parte, coadiuvata dalla lettura della dispensa presente in Unitusmoodle dal titolo II Quijote). TUTTO PER INTERO DATE ESAME= 13 gennaio, 28 gennaio, 12 febbraio (Mattina magistrale, pomeriggio triennale) 12 dicembre= SOLO programma scorso anno Letteratura dell'esilio= Autori che hanno deciso di scrivere durante il periodo dell'esilio (Es. Dante). La Posguerra= La Spagna di Franco Alzamiento militare (18 luglio 1936) = Inizio guerra civile e fine tre anni dopo (1939) Il Franquismo impone una dittatura restrittiva sui libri, infatti i romanzi verranno pubblicati dopo il periodo di Francisco Franco. Si pratica l'autocensura, cercando comunque di pubblicare ma nascondendo sapientemente ciò che la Spagna stava vivendo. Franco viene sostenuto da Mussolini e da Hitler Militari guidati da Franco e la destra VS forza repubblicane e la sinistra, impegnati a difendere i principi della Seconda Repubblica (1931-1936) Fenomeno delle fosse comuni= Durante il Franquismo, gli spagnoli venivano sepolti in spazi comuni, senza distinzioni. 1936-1939= Franco e i miliziani conquistano Burgos, Toledo Nuovo stato= Esercito, Falange (partito che sostiene Franco ed è al governo), Chiesa Generazione de 98= Prima di essere poeti, sono professori (Generazione dei professori, dediti alla letteratura dell'esilio) Frase celebre= Nos han borrado del mapa= Ci hanno cancellato dalla cartina (geografica) Generaciòn del cincuenta, del medio siglo o de los infantes de guerra Vedere ultimo film di Pedro Almodovar (Madres paralelas, 2022) La guerra crociata è una guerra di difesa dello spirito spagnolo, del nazionalismo. Si tratta della costruzione del Caudillo da parte dell'estrema destra. Nella prima fase, c'è l'influenza italiana di Mussolini. Franco rinuncia ad entrare in guerra a fianco delle forze dell'Asse. Egemonia cattolica= Nazionalcattolicesimo: modelli di genere in una Spagna povera e affamata. La religione diventa un pilastro fondamentale Falange e Seccion Feminina = Sezione del Parlamento dedito all'educazione della donna. Perfecta Casada (“La massaia perfetta”). Isolamento, guerra fredda e accordi con USA, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli anni più duri saranno gli anni 40. A metà del 1944, inizia il primo organismo unitario di opposizione al regime di Franco : La Clandestina Alleanza nazionale delle forze democratiche. Alcuni NON facevano più ritorno se non dopo tanti anni, dopo gli anni 60. Posizione degli scrittori: I primi cambiamenti si avvertono negli anni 50 a seguito della politica internazionale (alleanza con USA) a grazie a nuove misure economiche. Juan Carlos di Borbone= Successore di Franco. Repressione e censura in Spagna: università, centri culturali e artistici sono centri di opposizione al regime 1969-1975= Crisi del Regime porta verso la transizione democratica 1975=Muore Il Caudillo Francisco Franco 15 giugno 1977= Prime elezioni democratiche L'unico modo per diffondere notizie è tramite le riviste: uno spazio per pubblicare a puntate, però siccome erano sovvenzionata dal governo, c'era comunque una base di censura. Premios Nacionales de Literatura (Assegnati sia al romanzo che alla poesia) = Famosi e presenti ancora oggi Generazione del ‘27 (Quasi tutti maschi, poche donne). Il più famoso Garcìa Lorca, Salinas. Per parlare di Generazione, devono essere tutti nati più o meno negli stessi anni. Poeti professori= Hanno scritto principalmente poesia. Generazione del ‘27 (O Generaciòn del Amistad=Erano tutti amici) =Nome coniato da Dàmaso Alonso in un saggio del 1948. Provenivano dall'Andalusia e hanno maestri comuni e partecipano ad azioni comuni. Residencia de Estudiantes. Azioni comuni= Commemorazione de tri centenario dalla morte di Luìs de Gòngora y Argote e ad un'antologia della poesia spagnola curata da Gerardo Diego (altro esponente che raccoglie tutte le composizioni della generazione del ‘27 in un'antologia collettiva= Senso del gruppo unito, forte). La lingua è molto difficile come quella di Gòngora. Nomi riviste: -Ìndice= Jiménez -Revista de Occidente -Carmen e Lola -Litoral -Verso y Prosa -Gallo -Neopopularismo di A.Machado La loro attività sarà soprattutto negli USA per via della condizione spagnola di cancellazione della propria identità a causa dell'esilio. Perdità dell'identità e desiderio di riconquistarla scrivendo, commentando, avendo successo tramite la letteratura e la scrittura. NON contribuiscono molto come altre a causa del loro espatrio. Dalla poesia del ‘27, si passa poi alla prosa. Chi nasce e vive nel Franquismo soffre per ogni singolo diritto negato. Si parla soprattutto di condizione femminile. Generazione del 98’ (1898 NON 1998!!!!!)= La Spagna perde la guerra e le colonie contro USA). Questi autori riflettono sulla condizione/identità nazionale spagnola e si ispirano a vari aspetti basandosi su figure chiave della Spagna= 1)Don Quijote= Personaggio che perde il senno, idealizza, vede un mondo diverso. 2)Sancho Panza= Colui che fa luce sulla confusione di Don Quijote. 1-2= Contrasto Follia (del cavaliere errante) VS Normalità 3) La Celestina= La truffatrice, l'ingannatrice 4) Don Juan Tenorio di Tirso di Molina= Viene portato giù agli inferi. Frate, dramma teologico che pecca di lussuria e tradisce i valori dell'amicizia e dell'ospitalità. Il servo di Don Juan gli ricorda che sta sbagliando, lo mette in guardia continuamente. Il peccato è anche la presunzione dell'oltraggio, di doversela cavare oltre ogni limite, come se fosse immortale. Presunzione, incapacità di avere un limite preciso. 5) Il Cid= Il conquistatore. Portare la Spagna ad un livello successivo, migliorativo. Il romanzo del dopoguerra spagnolo. Perché? Perché la Spagna del Dopoguerra è impoverita e il romanzo diventa un luogo per raccontare ciò che si stava vivendo tentando di ricostruire tutto da zero. Gli anni 40 sono quelli più duri (La Dura Posguerra= Gli anni 40). La Spagna ha bisogno di trasmettere un altro messaggio: deve attuare delle nuove politiche, un processo di industrializzazione (riempie le città a discapito delle campagne). Contrasto tra chi vive la Guerra Civile nel pieno dello svolgimento e chi la vive mediante il racconto dopo lo svolgimento stesso. Decennio che precede la morte di Franco= Grandi cambiamenti con esigenze della classe operaia. Si alleggerisce la censura su ciò che viene pubblicato e letto. Si comincia a vivere quando ci si stacca dal contesto della Guerra Civile. Alcuni nomi famosi= Camillo José Cela, Carmen Laforet, Miguel Delibes -La familia de Pascual Duarte (Cela= Premio Nobel per la letteratura. Scrive molto dopo l'esordio. Cela recupera le tradizioni e le rielabora in chiave nuova. Pascual Duarte= Nasce e cresce in un contesto che determinerà la sua vita. Pascual si racconta, racconta la sua vita e spiega come mai si trova in carcere accusato di omicidio. Giustifica le sue azioni e dice perché lo hanno portato lì. Affinità con il Lazarillo de Tormes. Pascual uccide per colpa della sua famiglia in cui è cresciuto, è come se la colpa di tutto fosse la sua famiglia. Si parla di romanzo picaresco del 900 (la critica sostiene ciò). Il recupero della tradizione picaresca è legato alla denuncia sociale. Viene trovato un manoscritto e viene pubblicato censurato. Ci sono poi le lettere di Pascual stesso (letteratura tremendista). NON ci sono riferimenti storici al Franquismo. Racconta la Spagna del tempo senza riferimenti, raggiunge il sistema del controllo della censura. -Nada (La foret= Vince il premio Nadal con questa pubblicazione a soli 23 anni). Nasce e cresce a Barcellona. Il suo esordio è l'unica entrata in scena nella letteratura spagnola. Scrive pochissimo e fa un passo indietro. -La sombra del ciprés es alargada y Cinco horas con Mario (Delibes). In questi venti anni si passa dalla Dura Posguerra al totale cambiamento con le prime pubblicazioni degli anni ‘50. Niente (Nada)= Vuoto esistenziale. Il niente è il niente esistenziale. Fotografa la città di Barcellona in questi anni. La protagonista è Andrea, una studentessa che va a Barcellona per studiare in università ed essere ospite a casa di sua nonna. Casa della nonna= Casa del mistero (Calle Garibau).I luoghi hanno una connotazione allegorica che si riflette sul senso del romanzo. La vita di Andrea è uno specchio per comprendere la situazione spagnola. Romanzo esistenziale, in prima persona, romanzo di formazione, della crescita, della presa di coscienza. Bisogno estremo di raccontare, necessità di NON tacere, di elaborare (necessità di elaborazione del lutto). Quando va via da Barcellona alla fine del romanzo dice: Vado via dal niente (titolo del romanzo) Tema del desengano= Disillusione. Da piena di speranze e positiva, Andrea diventa distaccata, fredda e realista. Strategie narrative di tecnica letteraria. Dopo il Franchismo, la calma quasi spiazza gli scrittori che NON sanno cosa fare, vogliono cancellare il passato e riprendere tutto da zero. Novela estructural= Cela Anni ‘40= Novela existencial (Narrata in prima persona) VS Anni ‘50= Novela Social (Narrata in terza persona) La generazione del ‘50 (scrivono negli anni ‘50) (de los niños de la guerra= Vivono la guerra da bambini/adolescenti e la raccontano dal punto di vista infantile molto amplificato/innocente, del Realismo Social= Perché? Perché si descrive la realtà in modo oggettivo, distaccato, come se ci fosse un drone dall'alto o una telecamera nascosta. Il narratore è in terza persona, esterno, onnisciente. Si alternano descrizioni del narratore a dialoghi tra personaggi. Figure collocate in ambienti intellettuali ricchi (Es: Università) Esponenti più famosi: -Ignacio Aldecoa= Studia a Salamanca e raccoglie a sé varie figure importanti e sarà proprio sua moglie a dare l'etichetta Generaciòn del medio siglo/de los ninos…. Vogliono dare voce alla loro infanzia e al modo in cui è stata segnata. Sono diversi i presupposti estetici rispetto alla generazione del ‘40. L'approccio NON è più individuale ma collettivo. Cuentista= Autore di Cuentos, di racconti, racconta la Spagna di tutti gli eventi e di tutte le classi sociali. Racconta il cambiamento in atto e le figure che si stanno perdendo= La perdita dei marinai e di tutti i mestieri marittimi. Fa un dipinto oggettivo del suo paese. La forma breve del racconto permette di raccontare piccoli spaccati con tanti personaggi, perché NON si parla più solo di una persona, ma di tante. -Rafael Sanchez Ferlosio (scrive tanto e lavora come giornalista)= Segna la narrativa con “El Jarama” (un fiume). É un romanzo rappresentativo di questa corrente (Realismo Social). Il protagonista è il fiume, si tratta di una realtà concreta ma anche simbolica/filosofica, fa riferimento all'esistenza in cui tutto scorre ma tutto è anche uguale a sé stesso. Romanzo collettivo, narratore onnisciente in terza persona , riprende le attività che si svolgono in una giornata, di domenica, sulle rive del fiume: ore di svago di una serie di personaggi che conversano nel bar vicino al fiume. Le provenienze sono diverse: gruppo di giovani di cui si racconta con uno sguardo neutrale la vita segnata dal tedio, dall'indifferenza, In questa domenica avviene un evento tragico: Una delle ragazze non sa nuotare, fa il bagno e muore annegata. Nessuno di loro sembra accusare questo evento tragico proprio perché si trovano in un contesto psicologico segnato dall'indifferenza e dalla noncuranza. Ferlosio è la novità del Realismo Sociale racconto auna Spagna annoiata in cui sembra NON succedere niente ma in realtà succede di tutto, è il popolo a non reagire= Significato? La Spagna che vive una tragedia e NON fa nulla, accetta in maniera passiva. Il racconto viene presentato in maniera delicata, non troppo diretta. Tema dell'immobilismo sociale. -Carmen Martin Gaite= Romanzo autobiografico. Nasce nel ‘25 e muore nel 2000. Nasce a Salamanca, la figura di Unamuno sarà presente nella sua vita. Lei e la sorella studiano e hanno una formazione di alto livello tramite insegnanti privati, scuole pubbliche, si laurea a Salamanca e va a Madrid. Conosce Ferlosio, lo sposa e avrà 2 figli. Rimane a Madrid per quasi tutta la vita. La sua opera tocca tutti i generi possibili, tuttavia le interessa principalmente il romanzo. Tocca tutte le tematiche e basterebbe studiare questa autrice per avere una panoramica completa della letteratura spagnola dell'epoca. El cuarto de atras= La stanza sul retro/La stanza dei giochi (Traduzione). Rompe il silenzio e dice esattamente come stanno le cose, simboleggia la svolta definitiva. La riflessione esistenziale passa per vari snodi= Amore, amicizia, famiglia, violazione dei diritti essenziali. Il problema dell'essere umano come individuo è il cercare e il trovare un interlocutore preciso, con determinate caratteristiche (saggio che lei scrive: La busqueda de un interlocutor). Uno spaccato a tutto tondo. -Ana Maria Matute Los siglos de oro= 16 e 17 secolo Edad de plata Eventi dopo Guerra Civile= -Morte di alcuni dei grandi modelli della letteratura spagnola -L'esilio obbligato di altri autori -Le nuove circostanze politiche e la censura -Le circostanze storiche Generazioni= -Generazione del ‘36= Autori durante la guerra civile -Generazione del ‘50= Autori durante gli anni 50 -Generazione del ‘68= Autori durante gli anni 60 -Promozione dell'80 e del 90= Ultime incorporazioni del romanzo spagnolo Novela existencial= Le condizioni dell'esistenza in tutte le sue sfaccettature Letteratura di dissidenza e di contrasto al regime (entro i limiti consentiti) Letteratura a sostegno del regime (romanzi dei vincitori= Esaltano lo Spirito di guerra, la vittoria contro il nemico, romanzi militanti). Esprimono una serie di contrapposizioni antitetiche. Sono però romanzi artificiosi perché portano all'esasperazione certi aspetti. Sono solitamente in prima persona Novela triunfalista= Trionfo della politica Novela psicologica Novela poética Novela simbolica La Colmena (1951), Trad. L'alveare= Appartiene al Realismo Sociale (Gruppo sociale, gruppo coeso che riflette le condizioni della Spagna del tempo). Entre visillos= Tra le tende/tendine L'alveare= Modello di società in cui ognuno ha il proprio ruolo, dove NON c'è comunicazione, ognuno fa ciò che vuole senza interferire con gli altri. Cela descrive un modello reale in cui NON c'è nemmeno comunicazione. Presenza di due poli culturali in continuo scambio e interazione tra loro= Madrid e Barcellona Anticonformismo femminile nella ribellione al ruolo imposto dalla società Anni ‘60= Ultimo decennio in cui vengono assegnate delle etichette. Perchè Romanzo Strutturale? Perché ha una struttura ben definita che si ripresenta sempre sia a livello testuale che a livello dei personaggi. I personaggi sono il cuore intorno al quale si realizza la narrazione. Anno 1962 (Boom ispanoamericano e romanzo ispanoamericano come modello)= Anno ricordato per vari motivi: Tiempo de Silencio de Luis Martìn Santos, La plaza de diamante. Realismo magico (Cien años de soledad, Garcìa Màrquez)= Totalmente diverso dal Realismo Sociale perché sono diverse le esigenze. Tiempo del Silencio=Struttura frammentaria, si supera la critica sociale per mettere in evidenza la struttura mediante il linguaggio, che diventa motivo di riflessione. Protagonista= Medico in fallimento per via della società in cui vive. La novità NON è la trama ma come la si racconta (flusso di coscienza, salto da prima a terza persona). Si parla di una satira, il cui oggetto è la stessa Spagna. Si presenta una visione amara della realtà e una critica sottile verso l'umanità che NON riesce a intraprendere una strada nuova e diversa dal solito. Volontà di sperimentazione e di rottura con poche riprese formali. Cinco horas con Mario= Le cinque ore della veglia funebre da parte di Carmen per la morte del marito (anche qui, flusso di coscienza, imprecisioni, mancanza di punteggiatura= Linguaggio emotivo). Il marito era un professore, lei moglie e madre come voleva il Franchismo. Scontro fra due mondi= Tra l'individuo come lo vuole lo Stato spagnolo, passivo (Carmen) e un individuo contro lo Stato spagnolo (Mario). Di Mario sappiamo solo tramite le parole di Carmen, che si sfoga e racconta sé stessa e il marito. La relazione amorosa qui è dettata anche dal Franchismo. C'è una sperimentazione formale e una convivenza di scrittori, scrittori che sperimentano, rinnovano ma mantengono una base di tradizione su certi lati. É anche il romanzo a riflettere su sé stesso (Es: El cuarto de atràs= Metaromanzo/Metafiction, già anticipato dal Don Quijote di Cervantes). Aspetti: -Semplificazione della realtà tra buoni e cattivi -Eccessivo peso politico -Povertà tecnica e artistica -Convivenza tra autori “vecchi” e autori “nuovi” Il romanzo diventa il genere sperimentale= Prima gli autori spagnoli copiano il romanzo ispanoamericano, adesso è il romanzo ispanoamericano che copia il romanzo spagnolo. Anni ‘60, convivono= Autori del ‘36, del ‘50 e i nuovi autori emergenti del ‘60. 25 novembre= Inaugurazione dei corsi di lingue (Aula Magna, orario di spagnolo) Letteratura post-moderna=Cambia qualcosa a livello di etichette, perché la letteratura diventa europea e NON più racchiusa nei confini del territorio. Libertà nella narrazione e nella costruzione, libertà tematica libertà contenutistica. Ritorna la tematica amorosa (Es. Corazòn tan blanco), romanzo giallo (Novela policial). Si riscopre la voglia di raccontare dopo i limiti imposti dalla letteratura precedente con: temi, tempi, spazi dedicati e limitati. Ritorna l'interesse per l'intreccio, per la suspense di ciò che sarà la fine del romanzo. Si parla di “romanzo in libertà” perché NON c'è più la censura. Continua la riflessione (Metaromanzo) Nuovi generi testuali= -Romanzo di memoria -Romanzo storico -Romanzo autobiografico Nuova apertura= Romanzo fantastico, romanzo di fantascienza (ciencia ficcion, distopia, romanzo distopico). Superati alcuni tabù femminili= Romanzo erotico, romanzo femminile, romanzi in cui viene annullata la disuguaglianza di genere) L'autore è libero, eppure questa libertà non dà i frutti pensati: Contrasto tra chi ha vissuto in prima persona la guerra e che l'ha “vissuta” tramite racconti da parte di altre persone. Si pensa che dimenticare possa essere uno strumento efficace e chi dice che bisogna ricordare per evitare di cadere nel dimenticatoio. (Dualismo) Novela testimonial/Novela de memoria= Doppia funzione individuale e collettiva. Surmoderne (Trad. Surmodernità, Termine francese perché coniato da uno studioso della Francia)= Del 21° secolo, ci siamo dentro ora e NON riusciamo ad essere oggettivi e distaccati come dovremmo. Qualsiasi genere trova il suo posto in questa fascia temporale. Chiunque può raccontare, ma non tutti possono essere scrittori veri e propri. Il nome fa la persona, il romanzo e il successo. Altro esempio di Novela estructural è qualsiasi tipo di romanzo pubblicato durante il Naturalismo Francese. Il cambiamento avviene tra gli anni ‘60 e ‘70. Il romanzo in libertà ha comunque una libertà compromessa, perché il margine di libertà più ampio si ha nel 21° secolo. Retailas (Trad. Cantilena), 1974, Carmen Martìn Gaite= Si costruisce su due voci ma NON c'è trama. Narra della veglia di zia e nipote nella casa della nonna (madre della zia). In ogni capitolo ci sono ad alternanza le voci di zia e nipote che parlano durante tutta la notte. Qui la voce del personaggio si esprime in prima persona ed è una sorta di dialogo. Psicoanalisi= é come se zia e nipote fossero paziente e dottore che parlano in terapia. Il racconto in questo periodo serve per “far passare il tempo” e attendere la morte della nonna. Strumenti della psicoanalisi= Riflessioni personale, dialogo, sfogo, liberazione delle emozioni. In realtà, il contesto è la Spagna del tempo: Lei racconta la condizione femminile durante la guerra (critica politico- economica), lui racconta la condizione puerile durante la guerra. Si racconta: Educazione scolastica, educazione familiare, relazioni umane. La personalità NON viene raccontata da un narratore esterno perché i personaggi parlano in prima persona. Cervantes è stato il primo a considerare la letteratura un prodotto per un pubblico fittizio. La critica sociale serve per mettere in comunicazione lettore e autore. Il gusto per il racconto fa nascere varie categorie di romanzo Seconda metà del ‘900= Si inizia a parlare di romanzo fantastico (si perde il principio della verosimiglianza). Personaggi fuori dalla realtà e fuori da qualsiasi schema. Il lettore fa un “salto nel vuoto” per smettere di credere alla realtà che lo circonda ed immergersi nella dimensione del romanzo. Abbandonando il razionale, ci si immerge nell'irrazionale che spesso coincide con l'inconscio dello stesso personaggio. Desiderio di rompere con il romanzo precedente per mettere in evidenza nuove tematiche. Al centro c'è la ricerca del senso dell'esistenza e della scrittura (Perché si scrive?= Ogni scrittore declina il tema in risposte diverse, NON c'è un'unica risposta. Il personaggio è determinato dalle sue reazioni Cervantes ha insegnato alla Spagna a parlare, NON a scrivere. Ad esprimere i propri sentimenti. Metaromanzo= La riflessione all'interno del romanzo o su tematiche differenti o su tematiche interne Monologhi, dialoghi e fantasie del personaggio= Componenti tipiche del romanzo Sobejano: Novela ensimismada= Romanzo ripiegato su sé stesso, che dialoga con sé stesso. Romanzo che riflette su temi esistenziali come: vita, illusioni, ombre, certezze, mancanze… Comporta un raccoglimento e un'introspezione ma porta anche il lettore a mettersi in profonda discussione. Bisogno primario dell'evasione dalla realtà. La menzogna viene vista come gioco (Qui cade bene l'etichetta di “romanzo post-moderno”). La componente del gioco è fondamentale: Il gioco è fatto di regole condivise e conosciute, di rispetto reciproco, di immedesimazione. Si mettono sullo stesso piano autore e lettore mediante un patto implicito di fiducia reciproca= Credo che quello che tu racconta serva ad entrambi per giocare insieme. Sobejano parla anche di rottura e di neonovela= Un romanzo che vuole rompere completamente con la tradizione precedente e lo fa rompendo anche i riferimenti impliciti od espliciti con gli altri generi. La neonovela è un romanzo in cui si trova anche la componente storica, intesa come eventi storici, sia recente che passata, con personaggi reali o inventati. La neo novela si contrappone anche alla anti novela= Rompe con tutto e attacca, NON è solo una forma di rottura e critica ma anche la realizzazione di un qualcosa di diverso da prima. Romanzo che rompono e attaccano tramite dei nuovi strumenti come la satira e l'ironia, con storie che escono dalla verosimiglianza. La postmodernità= La realtà è un labirinto, viene rappresentata nella sua complessità, ma comunque una realtà facilmente analizzabile. L'individuo stesso è un labirinto, la realtà è un labirinto e il testo pure. IL testo è un labirinto dentro il quale ci si può muovere, NON esistono regole o certezze, ma si va a scoprire/sperimentare tutto ciò che si trova. Tramite la sperimentazione si riesce a comprendere tutto. Il postmoderno mette l'accento sulla realtà spicciola, quotidiana dell'individuo. La letteratura postmoderna NON ha limiti, barriere e confini nelle relazioni stesse. Cosa viene messo al centro del romanzo?Oltre al labirinto e alla mancanza di limiti, l'altro riferimento è il frammento (fragmento), che viene messo insieme ad altri frammenti fino a formare un collage (insieme di frammenti più o meno ordinati di cose vecchie che danno origine a qualcosa di nuovo). Il collage dà la misura del frammento= una sua indipendenza ed autonomia a prescindere dal resto. Da qui nasce l'estetica del frammento e della frammentazione. Con questi strumenti, la letteratura si crea e si evolve. Benet rompe ogni regola di genere= NON esistono confini tra i vari generi letterari e riflette sempre sul senso dell'esistenza. Grande domanda che emerge: -Qual è il senso dell'esistenza? Ma soprattutto: -Cos'è la finzione? E anche: -Qual è il senso della scrittura? Desiderio, volontà, voglia di prendere coscienza sulla questione variegata del romanzo (la cui evoluzione è molto lunga). Seconda metà del ‘900= Il genere e il romanzo sono ormai maturi L'autore è come se fosse morto perché il romanzo è autonomo in tutte le sfaccettature. TUTTO può essere finzione, ma tutto ciò che è finzione è arte, letteratura e comunicazione? Qual è il ruolo della finzione all'interno della letteratura? La ficciòn es mentira= Base della convinzione narrativa iniziata da Cervantes. É il primo autore a porsi il problema della finzione. Allora perché il lettore dovrebbe leggere qualcosa di falso/inventato? Rapporto tra ficciòn e mentira= Rapporto di verosimiglianza (Il primo è Cervantes). Tramite la bugia e l'invenzione, ci troviamo davanti ad un'altra forma di conoscenza diversa da quella che ci immaginiamo e ad una forma alternativa di comunicazione. Romanzo: -Possibilità di identificarsi com il personaggio e fare un lavoro di introspezione. Dopo questo passaggio decido se conservare qualche insegnamento o rifiutarli tutti. -Centralità della relazione umana, tipica dell'uomo come essere vivente a livello biologico. -Tramite la conoscenza di storie/esperienze altrui si mantiene una certa apertura mentale. Se leggo, vivo tante vite diverse oltre alla mia. 28/29/30= Lezioni dedicate a Don Quijote MARIA TERESA LEON= CERVANTES, EL SOLDADO QUE NOS ENSENO A HABLAR Maria Teresa Leon (generazione 27)= Cervantes, El soldado que nos enseno a hablar= Quando lo pubblica, aveva più di 70 anni. É legata alla generazione del ‘27 e scrive soprattutto racconti. Movimento delle sin sombrero= Scrittrici donne che si fanno riconoscere all'interno della generazione perché pubblicano insieme agli uomini scrittori del ‘27. Vogliono affermare la loro libertà e presenza all'interno della società= Movimento protofemminista. Le sin sombrero sono scrittrici che aderiscono alle avanguardie, al rinnovamento e alle attività pubbliche di rinnovamento. Sono anticonformiste, indipendenti e libere di essere sé stesse. Il modello è quello delle suffragette inglesi, ma portato in Spagna. La donna è inserita nel mondo del lavoro, inizia ad avere denaro personale (indipendenza economica unita a quella ideologica e di espressione). Seconda Repubblica= 1931: Le donne trovarono posto in maniera ufficiale nella letteratura spagnola. Ha una sua identità forte messa sotto la luce solo recentemente. Grazie alla figlia conosciamo la vita delle coppia (Leon + il marito). Muore di Alzheimer e inizia a scrivere un libro autobiografico (Memoria della melanconia=Romanzo autobiografico molto frammentario perché scritto durante la malattia dove si alternano momenti di lucidità ad altri di totale mancanza di memoria). Leòn dedica a Cervantes la biografia dello stesso autore, NON è un qualcosa a livello storico (lo hanno fatto altri studiosi): SI tratta dell'invenzione della vita di Cervantes. NON è una storia del tutto inventata, ma si prendono alcuni elementi fondamentali veri e altri invece sono fittizi. Leòn si identifica con Cervantes e la sua scrittura, lo ritiene il suo alter ego. Allo studio, alla conoscenza e alla ricerca, Leòn aggiunge la finzione tipica del romanzo. Maria Teresa Leòn ha vissuto anche un periodo romano (ha vissuto a Roma per alcuni anni). Biografia= Nasce nel 1903 da padre militare (nella guerra di Cuba) e madre di alto livello culturale (cugina della madre imparentata con un famoso linguista). Nasce a Lovrono e poi si trasferisce a Madrid. Istituciòn libre de enseñanza. Resta incinta del primo fidanzato e si sposa, avrà di seguito un secondo figlio. Segue il marito nei suoi viaggi e inizia a scrivere e pubblicare i racconti in riviste (sia in Spagna che in Argentina). Comincia la crisi con il marito, lei torna in Spagna e lui le toglie i figli (primo trauma= allontanamento dei figli, che rivedrà solo da anziana; secondo trauma= separazione). Torna in Spagna, continua a pubblicare racconti che raccoglie in antologia e conosce Rafael Alberti. Si incontrano per via delle attività condivise della generazione del ‘27. Essendo più grande di lei, va a convivere con Alberti sin da subito a Mallorca e si sposeranno, avendo una figlia in seguito. Con Alberti, inzierà un lungo sodalizio culturale fatto di progetti letterario comuni. Viaggiano molto prima della guerra civile. Lei riceve una borsa che le permette di viaggiare in vari paesi: Belgio, Olanda, Francia, Nord Europa, Germania. Conosce gli autori di ogni singolo paese e scopre la passione per il teatro, che inizia a studiare, prima di diventare attrice e regista. Figura alla pari di Garcìa Lorca. Rico fermento culturale che le permette di confrontarsi con le altre letterature dell'epoca. Forte impegno politico= Si iscrivono al partito comunista: tipico degli scrittori di questo periodo. partecipa al congreso de artistas revolucionarios, partecipa alla radio (anche RAI). Sono entrambi perseguibili perché comunisti, quindi si trasferiscono in Francia e a Parigi lavorerà scrivendo testi per la e come conduttrice di radio per Francia e america latina. Da Parigi a Buenos Aires, qui nasce la figlia. Vivranno l'esilio in Argentina, scrivendo sia romanzi che racconti. Le opere in questo periodo riflettono l'esilio. Anni ‘60 si trasferiscono a Roma e inizia ad avere il progetto della sua autobiografia. Nel ‘77 la coppia torna in Spagna e con i segni della malattia inizierà a vivere in una clinica e la vita ci verrà raccontata dalla figlia, custode dei ricordi della madre. La separazione dal marito sarà un evento triste ma poco sentito perché lei era già malata, quindi ricorda poco. La sua vita è stata vissuta all'insegna dell'arte in tutte le sue forme (arte, letteratura, teatro, radio…). El soldado que nos enseñó a hablar= La voce di Leon NON è nascosta, ma presente come autrice e narratrice. L'interesse per la vita di altri autori NON riguarda SOLO Cervantes, infatti era una studiosa e ha scritto una sottospecie di biografia di Bequer. L'altra figura che la riguarda è il Cid. Spesso si tratta di personaggi rappresentativi, simbolici della letteratura spagnola. Di Cervantes, le interessa la figura della madre (episodio radiofonico= La madre infatigable Trasmesso dalla radio argentina nel 1969)=: Riferimento della vita di Cervantes. Prima di essere pubblicato in spagnolo, viene pubblicato in tedesco. Questo indica che la Leòn NON si identifica solo con lo spagnolo, ma è famosa a livello internazionale e conosce più lingue. Scrive questo libro come dimostrazione di affetto e stima per il suo paese Natale: la Spagna. Cervantes è autore e soldato, è poliedrico. C'è il riferimento anche per la città natale e la famiglia Cervantes (famiglia umile rispetto alla Leòn). Cervantes studia e fa il soldato, ecco perché El soldado que nos enseñó a hablar. Combatte per la Spagna durante la battaglia di Lepanto e perde una mano (El manco de Lepanto). Le varie esperienze di Cervantes vengono raccontati ed elencati e si mettono a rilievo determinati aspetti della vita: la prigionia, il viaggio a Roma con il cardinale Giulio Acquaviva che gli fa conoscere la letteratura italiana. In questa opera, Cervantes viene visto dall'interno e costruito come un personaggio, ovvero dando voce alla sua realtà interiore (inventata dalla Leòn). Nella Guerra Civile, vengono creati anche dei campi di concentramento, per Cervantes la prigionia di Algeri. In questo modo viene fuori l'ideologia dell'autrice. Una frase ripetuta spesso è: Studia Miguel= Tramite lo studio puoi evolversi, crescere e avere un posto nel mondo= Questa è finzione creata dalla Leòn, ovvero come immagina la madre dell'autore. Altra esperienza è il periodo di Cervantes a Sé Villa. Forte componente lirica= Prosa in cui c'è apertura nei confronti della poesia (Es: metafore, figure retoriche…). Comunicazione tra: lettore e autore. Il destinatario della Leòn è il popolo spagnolo e lo stesso Cervantes, con cui si mette in contatto e stabilisce con lui una comunicazione privilegiata basandosi sul trauma condiviso: prigionia di Cervantes ed esilio per Leòn. Solo per questo ed altri dettagli, sono più simili di quanto possa sembrare. Incipit del libro, capitolo 1= Un nino nasce en Castilla= Si indicala data di nascita, ad Alcalà de Enares. Il nome della madre viene ripetuto due volte affinché si capisca. Il modo di annunciarlo ricorda la nascita del Messia, una figura così importante come Cristo (che avrà però un ruolo diverso rimanendo tuttavia un simbolo) e quasi “Non appartenente” a questo mondo/realtà= Omaggio di esaltazione a Cervantes. Prigionia di Algeri= Autori che si autoesiliano durante la generazione del ‘27 (Entrambi i casi= Allontanamento alla patria) Tre generi frequenti: -Agiografia (Vita e opere dei santi) -Biografie di personaggi importanti come re, imperatori -Biografie di soldati Madre di Cervantes= Donna generosa, altruista ed empatica (Tutto l'opposto dell'ideologia e del regime: Anticonformismo). Cirujano= Oggi chirurgo, prima infermiere che faceva i salassi Che poteva aspirare a diventare nfermiere di corte visto che era un mestiere poco retribuito e di bassa estrazione sociale. L'arte imita la natura, creando/inventando esempi che esistono già o portandoli all'estremo. Capitolo 2= Las dificultades de un esudiante pobre= La madre di Cervantes ha tanti figli, quindi è difficile mantenerli tutti per farli studiare. La famiglia si trasferisce a Valladolid nel 1554 (Anno di pubblicazione del Lazarillo de Tormes= NON è affatto casuale, da qui nasce la Novela picaresca ma Miguel qui ha i tratti del Picaro come tratto del romanzo di formazione e NON come delinquente/farabutto). Il narratore è in terza persona e, anche se NON viene specificato, la voce narrante è di Maria Teresa Leòn come se stesse facendo un diretta radiofonica (biografia). Nuova parentesi su Carlo V, che abdica per lasciare il posto al figlio Filippo II (regno dove la pace NON durò più di 6 mesi). Bisogna suscitare stupore nel pubblico tramite l'imitazione= Compito dell'arte Il tutto nasce dall'osservazione Critica ai romanzi cavallereschi= Pieni di hazanas fabulosas (o fabulosos disparatos) Le menzogne (mentiras) NON sono fatte con malizia, ma aggiungono informazione riguardanti la realtà. Andar, (viaggiare= condizione degli scrittori esiliati) Imaginar (NON esiste letteratura senza immaginazione), padecer (sofferenza dell'esilio e della condizione spagnola) e esperar (speranza in un futuro migliore)= Parole chiave di Leòn, del suo stile e della Generazione del ‘27 Spagna dell'immobilismo sociale= NON è possibile cambiare il nostro destino Richiami alle opere di Cervantes= Descrizione dell'umanità nelle opere di Cervantes Interventi della madre (dona Leonor)= Sono pochi, sporadici ed efficaci. Sono soprattutto imperativi, quasi comandi forti dettati a Miguel= Studia, I libri etc… La poca ambizione del padre, porta la madre ad incitare il figlio a studiare. Grazie alla cultura e al cardinale Acquaviva, avrà la possibilità di studiare la cultura/letteratura italiana viaggiando con quest'ultimo. A Miguel le es dificil elegir camino= Prima di diventare prigioniero ad Algeri Periodo italiano= Manto di bellezza dove si sente finalmente felice VS Periodo ad Algeri= Trascorso difficile, sofferto L'esperienza di Cervantes viene convertita e presentata da Leòn. Stando nella cerchia del Cardinale, sarebbe stato naturale diventare un religioso uomo di chiesa, ma questa NON è mai stata la sua intenzione anche per via delle parole della madre. Nei momenti di difficoltà, lascerà il cardinale e diventerà soldato finendo in prigione ad Algeri. Il testo è diviso in brevi capitoli, in cui si tocca (vedendo già i titoli) una fase della vita dell'autore precedenti alla pubblicazione del Quijote. Omaggio a Cervantes: L'uomo tipico è soldato e letterato, proprio come Cervantes, Importante è il verbo perché la lingua è soprattutto orale e poi scritta. Parlare= dare voce alle emozioni. Spirito nazionalcattolico= Donna di casa che è: moglie, madre e casalinga Si elimina il confine tra realtà e finzione tramite la riscrittura a fini letterari. Approccio intertestuale= Tipico del Romanzo Post moderno Il destino individuale diventa destino collettivo come se fosse una sorta di specchio riflesso Due possibilità di reagire al trauma: 1) Fuggire, scappare dal problema per dimenticarlo e NON lo racconto perché NON possiedo il ricordo e lo elimino per autodifesa 2) Raccontare il trauma per superarlo, elaborarlo e tramandare al prossimo affinché NON facciano lo stesso errore, è un impegno collettivo, è una cura ed è il processo più difficile. Grande consapevolezza -Si parla di Letteratura di evasione (1) -Si parla di Letteratura del ricordo (2) La parola libertà viene citata più volte e ha tantissime sfaccettature di significato. La libertà è un tema molto discusso e sentito perché durante la dittatura era un diritto negato, quindi la letteratura diventa dopo uno spazio relativamente libero dove esprimersi. Chi fa le domande retoriche o le esclamazioni è proprio Maria Teresa Leon, anche se NON sempre perché avviene una sovrapposizione talmente fitta che diventa impossibile capire chi parla. La povertà di questo periodo NON è solo materiale per via della guerra, ma anche spirituale. Corazones endurecidos= Pubblico al quale si rivolge Leòn. Un pubblico dal cuore “indurito” dalla guerra, dalla situazione spagnola e da un paese ormai in rovina. Il suo è uno spazio protetto in cui sentirsi meno “pesanti” e più leggeri. Endurecidos= Incapaci di agire e reagire, passivi. CARMEN MARTIN GAITE (GENERAZIONE 50). EL CUARTO DE ATRAS= (Trad. Ita “La stanza sul retro”, / “La stanza dei giochi”) Generazione de los ninos de la guerra. Narrazione di una notte di insonnia vissuta dalla protagonista, narratrice di sé stessa che NON rivelerà mai la sua identità se non tramite una C puntata. Riceve una visita di un misterioso interlocutore (hombre de negro) e NON si ricorda di aver nemmeno fissato questo appuntamento. Si presuppone che l'anonimato sia per proteggere nomi illustri. Tramite questa intervista condotta dall'uomo misterioso, racconta per filo e per segno la guerra. Flusso di ricordi lunghissimo che si conclude con la figlia della donna che la sveglia dal sonno mentre stava dormendo sul divano. Una delle caratteristiche della scrittura di Gaite sono i continui riferimenti onirici che rendono impossibile distinguere tra sogno e realtà. Gaite scrive questo libro dopo altri grandi successi avvenuti prima, quindi è un Romanzo della Maturità che viene tradotto in molte lingue europee. Il romanzo lascia aperte molte interpretazioni: -Era tutto un sogno? -L'incontro era programmato? -I due erano amanti? -I due erano un giornalista e una scrittrice famosa? TUTTE le ipotesi sono accettabili, perché NON c'è una risposta corretta ma più interpretazioni possibili NON è un romanzo storico, NON è un'autobiografia, NON è un romanzo fantastico MA presenta alcuni tratti di tutti e tre. Relazione profonda tra gli individui, che fanno parte di una realtà condivisa in tutte le sue grazie e disgrazie. L'autrice rompe con uno schema ripetitivo Si muove nel suo appartamento e nota nelle mattonelle a scacchiera sul pavimento uno scarafaggio (Metatesto, intertestualità). Lo scarafaggio la inquieta, l'uomo la mette a suo agio. Lo scarafaggio è anche metamorfosi, paura, stagnamento (elemento fantastico). Altro elemento sono le caramelline colorate chiuse in una scatola dorata. Le vengono offerte dall'uomo misterioso e, non appena le mangia, si scatena il flusso di ricordi (altro elemento fantastico). La casa è quella di Salamanca dove si nascondeva durante la guerra durante le sirene. Il bambino ha una percezione diversa della guerra, senza paura, in maniera giocosa per via dei genitori che la proteggono. Il gioco fa parte della sua esistenza, infatti anche da grande tramite la letteratura lo porterà avanti unito alla libertà, infatti il romanzo è proprio l'affermazione della libertà individuale e collettiva mediante l'espediente letterario. Ha anche degli elementi fiabeschi in stile Alice nel Paese delle meraviglie, infatti la critica ha individuato nell'hombre de negro l'aiutante, quasi il Bianconiglio che le offre le caramelle, un po' come succede nel libro con i biscotti e la bevanda magica. Alice si trasforma fisicamente, C. si trasforma mentalmente perché inizia a ricordare un po' come fanno gli anziani che hanno vissuto un evento tragico come la guerra. L'hombre de negro la aiuta a prendere una scelta che la conduce verso la libertà individuale. Esperienza individuale che diventa mano mano collettiva -Silencio, ocultamiento, distancia= Tre elementi essenziali del romanzo , esperienza che C. Affronta durante la notte insonne NON a caso, la dedica è a Lewis Carroll, che “ci accoglie ancora nel suo mondo al contrario”. In effetti, in tutto il romanzo sono presenti degli elementi “llamativos”, cioè che ricordano molto Alice e la sua storia celebre. Inizio in medias res con emozioni, sensazioni visive date dalla scrittura che, in questo caso, sembra quasi costruire dei tasselli e dipingere ogni singola forma che crea. La prima immagine sono delle stelle alle quali va attribuito un valore, ovvero quello della mente che, non riuscendo a svolgere un'azione quotidiana come il dormire perché troppo “attiva”, continua a lavorare proiettando delle immagini (Es: Il famoso “contare le pecore” prima di addormentarsi, essendo un'attività ripetitiva, è monotona, è uguale e concilia il sonno). El escondite inglés (Trad. Un, due tre stella= Gioco durante la guerra) Condivisione con il lettore con una serie di immagini (Novità= Introduzione dell’arte nella letteratura), contrapposto al silenzio che intervalla i momenti di parole. Prima di entrare nel mondo fisico, nella sua testa ci sono= Casa, cuarto, cama (Dal generale al particolare, dal più grande al più piccolo). Luoghi intimi per la protagonista. (Nella traduzione italiana, si trova uno stratagemma per sinonimia, visto che queste tre parole NON iniziano per C). Movimento dall’interno all’esterno= Dall’interiorità all’esteriorità (Sta per succedere qualcosa) Ogni parola all’interno del romanzo ha una sua precisa collocazione e un suo significato Stanza disordinata, piena di libri= Veicoli di informazioni private (Texto sobre Texto). Disordine della sua camera/insonnia= Immagini e disegni confusi del suo mondo interiore Il capitolo 2 è pieno di riferimenti al colore nero Riferimenti alla letteratura fantastica Descrizione dell’insonnia interrotta dal suono del telefono= In realtà questo ci suggerisce che sta sognando e che tutto il romanzo è contraddittorio. TUTTO ciò che succede è reale, ma avviene in una condizione diversa da quella che pensiamo. Visione di un enorme scarafaggio= Amplificata come tutto ciò che succede nel romanzo Il racconto viene fatto al presente, come se il lettore sia lì (Riferimento al gioco degli scacchi). Se proviamo ad avere una visione dall’alto, vediamo una scacchiera (pavimento) dove ci sono: lo scarafaggio è chi sta osservando la scena come in una sorta di duello. Il tutto è giocato sull’ambivalenza del funzionamento del gioco degli scacchi. Chi si trova sulla scacchiera ha paura, chi invece si trova in alto e dirige il gioco no. Emozioni: Straniamento, paura, ansia Come si supera la paura? Con l'arrivo di una persona. L’arrivo dell’hombre de negro La solitudine viene interrotta solo dall’arrivo di un uomo= Condizione sociale di tipo machista in cui la donna ottiene protezione e conforto solo grazie alla presenza di un uomo e NON da sola (Riferimento al Franchismo). La conversazione notturna scioglie i dubbi, ma serve invertire lo sguardo (e invertire il punto di vista) affinché succeda. Secondo l’hombre de negro, lo scarafaggio che solitamente è brutto, per lui possiede un brillo di lucentezza in superficie che lo rende gradevole. Dice che sullo scarafaggio ci sono troppi pregiudizi solo per via dell’aspetto esteriore. Esperienza sensoriale e fenomenologica (condizione di sonno tra presente e passato) - (coinvolgono tutti e 5 i sensi) Narrazione che si costruiscono nella mente di C. “Non ti meriti una narrazione scontata”= Frase diretta al lettore (NON è un semplice incontro tra uomo e donna come potremmo immaginare, anche se l’ipotesi NON è scontata o rifiutata) La letteratura del mistero= Questo romanzo ne è la rappresentazione L’uomo poggia il suo cappello (sombrero) su dei fogli (il libro che stiamo leggendo). L’autrice si autorappresenta in un contesto di finzione Franco aveva una figlia che si chiamava Carmen e Gaite la vede in un’occasione pubblica= Metaromanzo L’hombre si accomoda come se fosse a casa sua, e lei mantiene questa ambiguità. I fogli si presentano e si accumulano senza che lei faccia nulla (=Il sogno di ogni scrittore, ovvero che il libro si scriva da solo semplicemente con il fluire degli eventi) Si alternano momenti di straniamento ad altri di racconti L’uomo la intervista riguardo le sue opere precedenti da qui si capisce che è un personaggio pubblico. (Questo romanzo è l’ultimo, scritto in tarda età e maturità letteraria, quindi la sua fama era già presente da prima). Prima terrorizzata, ora si affida all’uomo, si mette a nudo come farebbe con una zingara per farsi predire il futuro. Davanti allo scarafaggio ha due possibilità: attaccare o scappare, da qui il quesito sulla letteratura: é un rifugio o un labirinto? (Metaromanzo). Il labirinto è un ennesimo riferimento a Lewis Carroll e Alice nel Paese delle Meraviglie. Letteratura (Discussione Post-Moderna)= Luogo in cui sai come entri ma NON come esci, quindi occorrono delle strategie intelligenti per farlo un po’ come in tutti gli eventi della vita è un labirinto, ma NON un castigo (Difendersi ma NON perdersi, parallelo tra oblio e ricordo della generazione del ‘50). Altra immagine descritta= Sono seduti sul sofà. Il libro diventa un castello di fogli. A Gaite piaceva fare i collage con le foto, creando Immagini nuove a alcune vecchie. In realtà, questa tecnica la applicherà anche a livello narrativo da questo romanzo in poi (Ed è anche una caratteristica moderna). I genitori di Carmen sono stati incarcerati perché di sinistra (rojos). Grazie ai suoi genitori,Carmen e la sorella NON hanno vissuto la guerra come un periodo di sofferenza, ma come un periodo estremamente felice. Momento di flirt= Momento di Novela rosa che entra in gioco (sottogenere nel panorama di tutti i vari generi che intervengono durante il corso del romanzo) Occhi tristi della figlia di Franco (Carmencita) con la quale si incrocia in un’occasione pubblica a Salamanca. Entrambe si somigliano molto fisicamente. Riferimenti= Lato di identificazione e dall’altro reazione= Gaite si sente brutta in confronto e l’hombre de negro smentisce dicendo “sciocchezze”. Carmen adulta vedrà il funerale di Franco e noterà gli occhi tristi della figlia di Franco. L’hombre de negro forse si chiama Alejandro ma NON si sono presentati, quindi sono supposizioni. Quello che interessa a Carmen è il Metaromanzo. NON le interessa ricostruire il passato negato, le interessa raccontare e scrivere visto che è una scrittrice. Parlando con l’hombre de negro, rivela i suoi romanzi tramite il meccanismo dell’autoficciòn (Fidarsi del racconto dell’autore ma rivela SOLO determinate parti della sua vita, quindi può anche tagliare o omettere). NON si rivelano delle informazioni troppo ordinarie come il luogo di nascita, perché questi sono elementi ritrovabili nella comune biografia. e si rivela essere Carmen Martìn Gaite. L’autore crea un alter ego di sé stesso nell'autofficciòn, ma NON crea sé stesso. Si raccontano aspetti troppo intimi, sottili e lo fa tramite un personaggio che le somiglia. Il suo obiettivo è proprio mettere a nudo sé stessa in maniera velata mediante il pretesto di una situazione dove il personaggio principale si chiama proprio C. Entrando in casa sua, è come se entrassimo nella sua sfera privata in prima persona. Prima l’hombre viene identificato con lo scarafaggio, dopo come un uomo che le dà fiducia. Le pause di riflessione NON vanno interpretate come un elemento negativo, perché anche nel silenzio c’è comunicazione, solo che si tratta di un linguaggio NON verbale. I racconti sono anche relativi al tempo del passato: il rifugiarsi e il difendersi o il perdersi totalmente in un labirinto infinito. Perdersi nel labirinto significa lasciarsi andare al racconto, al testimoniare e al riaffiorare dei racconti, anche se l’obiettivo principale è raccontare per filo e per segno la storia della sua vita e il suo passato (in questo caso sottratto e “rubato”). Luogo dell’invenzione= Isola che non c’è Camera in disordine= Disordine interiore della protagonista (elemento negativo), mentre Disordine del labirinto (risvolto positivo= Raccontarsi). Seduti sul divano= Immobilismo fisico VS Dinamismo intellettuale/mentale Interesse vivo per il dialogo e la comunicazione Due titoli importanti (NON romanzi)= che ci permettono di: -Interpretare El cuarto de atràs -Capire la biografia Raccolta di articoli e saggi= Uno è importante. Bisogno umano di raccontare. Ricerca dell’interlocutore. Pubblica un altro saggio= El cuento de nunca acabar= Apuntes sobre la narraciòn, el amor y la mentira. Amor= Inteso come forma di relazione generica, come approccio (Es: Amore tra coppia, tra fratelli…) Mentira= Rielaborazione teorica della sua vita con un tocco di ficciòn per dare colore In retailas i due personaggi si alternano, mentre In cuarto de atras è solo C. a parlare I ricordi NON finiscono MAI e, prima di questi ultimi, è la letteratura ad essere potenzialmente infinita finché c’è Qualcuno che scrive e qualcuno che legge. La psicanalisi, per quanto strumento innovativo, e lo psicanalista NON è adatto perché NON interagisce bene come l’hombre de negro che partecipa e sprona C. A parlare e sfogarsi. Riesce a mettere ordine nei pensieri e ad evitare che si arrivi alla follia (Compito della letteratura e dell’hombre de negro). Carmen bambina si chiede innocentemente come trascorra la vita la figlia di Franco, un uomo di potere. Si chiede se giochi, se sia felice vedendola con gli occhi tristi. Fine della letteratura= Stupire ed emozionare il destinatario Capire il titolo “Cuarto de atras"= Casa dei ricordi situata a Salamanca. Prima è l’uomo a fare le domande, ad un certo punto è C. a porle. Il disordine le ricorda l’infanzia. Psicanalisi= La casa rispecchia cosa abbiamo nella nostra mente. Recupero dell’infanzia e delle sue sensazioni da parte di una donna matura, ma l’infanzia è fatta necessariamente di disordine, quindi risulta essere un elemento necessario. Il disordine che regna in quella stanza è simbolo di libertà individuale, una libertà che viene negata e sottratta con forza e violenza ad una bambina nel bel mezzo della Guerra Civile. Il romanzo è quindi un recupero dell’infanzia e un recupero della libertà strappata. Nel terzo capitolo NON c’è più la paura dello scarafaggio. (Vassoio= Segno del passaggio dell’hombre de negro). NON c’è fretta o programmi stabiliti con scalette, ma il dialogo fluisce come un flusso di pensieri. C. È una donna matura che sta invecchiando e perdendo consapevolezza di sé stessa, quindi ritorna all’età infantile per rimanere giovane dentro e fuori. L’insonnia infantile NON è paragonabile a quella dell’età matura. Infanzia come momento di felicità e libertà. Riferimento ad Hansel e Gretel e al mondo delle fiabe= Le tracce che lascia l’hombre e negro come le briciole della famosa fiaba. 3 novembre= Morte storica, morte di Franco (15 giorni mancanti al compleanno dell’autrice, a dicembre) Immagine ricorrente della letteratura= La pedina e il gioco degli scacchi, trasformato in chiavi di lettura diverse Momento di presa di coscienza= Con la morte di Franco, avviene anche la morte della censura, quindi la scrittura diventa una valvola di sfogo. Franco ha fermato il tempo NON concedendo alla Spagna di vivere. -Per la figlia di Franco è morto suo padre= Sentimento di tristezza -Per Gaite e gli spagnoli è morto il dittatore spagnolo peggiore di sempre= Sentimento di sollievo NON si parla di una vita fermata, ma di come la morte dell’uomo che ha fermato il tempo abbia ridato il via al tempo negato. Da esperienza individuale ad esperienza collettiva= Percorso obbligato Coscienza di una donna ormai matura che ha “maturato” questa consapevolezza nell’arco della sua vita. All’autrice NON interessano le convinzioni e le convenzioni Ciò che si può raccontare è ciò che si sperimenta in prima persona, MA si può raccontare anche ciò che NON si conosce perfettamente tramite il meccanismo delle finzione Ultimo capitolo= Settimo. La cajita dorata (Trad. La scatoletta dorata ) Possiede un dettaglio picaresco, ovvero la struttura chiusa/circolare, ambiguità, senso di sospensione tra il sapere e il non sapere. Tuttavia, malgrado questi dettagli, il romanzo NON è picaresco. Finisce come comincia e nella parte finale troviamo le risposte a molti interrogativi iniziali. C. dice che ha sonno, è talmente rilassata che vorrebbe dormire, ma supplica l’uomo di NON andare via. Cambio di situazione e personaggio= Entra in scena la figlia (che rientra da una serata alle cinque del mattino). Si precisano i movimenti dei personaggi come se fosse una rappresentazione teatrale. Inizia la sensazione di straniamento e di incertezza, è come se C. Si sdoppiasse e NON riuscisse a capire cosa le sia successo. La figlia capisce che c’è stato qualcuno= Due reazioni: -La madre colta in flagrante nel nascondere qualcosa -C. NON ricorda niente di quello che è successo (atmosfera onirica data dalla ripetizione “no me acuerdo”) La figlia si accorge che c’è stato qualcuno perché trova: il vassoio con due bicchieri e la scatolina dorata. Appare di nuovo lo scarafaggio e la figlia ripete le parole che aveva detto l’uomo misterioso C. copre i fogli con la mano perché il libro, prima di essere pubblicato, è dello scrittore, una volta pubblicato NON è più suo ma del pubblico. É come se C. volesse proteggere il suo libro anche da sua figlia perché NON è ancora ultimato. Una volta sdraiata, ritrova la scatoletta dorata dove c’erano le caramelle offerte dall’uomo misterioso. Adesso i fogli NON sono più disordinati, ma ordinati progressivamente. Si alternano battute di discorso diretto a pensieri detti a bassa voce/in mente L’autrice ha preso consapevolezza di sé, di essere una donna di 59 anni. Vuole dare un senso alla sua esistenza. Tutto si gioca sull’ambivalenza tra sogno/realtà, motivo per cui la critica gli ha attribuito la vena di romanzo fantastico NON tanto per I personaggi, ma per gli elementi. Il romanzo è così perché rappresenta la transizione da dittatura a stato di diritto: viene fatto ciò per coinvolgere il lettore ma senza riferimenti storici, bensì narrativi. La letteratura NON deve dare risposte ai problemi, ma sollevare i problemi. NON è luogo di certezza assoluta, ma luogo di perdizione e messa in discussione di sé. Il romanzo si scrive da solo se c’è il pubblico adatto che sa porsi le domande giuste. Il sogno nascosto di ogni scrittore è l’immortalità del romanzo negli anni. Per Gaite, il suo sogno è riuscire a scrivere senza sforzo Don Quijote (El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha) -Rapporto tra autore e lettore -Caratteristiche della finzione Cervantes è indicato come l’autore del primo romanzo moderno, perché già nel 1600 ebbe un’intuizione moderna. (Quadro “Las Meninas”= Scena di corte. Damigelle + infanta, cane, nana, il pittore che si autorappresenta mentre dipinge un po’ come C. Nel Cuarto de atràs. Lo sguardo dei protagonisti è diretto altrove, infatti i veri protagonisti sono raffigurati nello specchio del dipinto: i sovrani di Spagna, i genitori della infanta. Ci sono diversi livelli di lettura: colori, espressioni, oggetti… L’autorappresentazione è presente anche in Gaite e in Cervantes) Si sa poco sulla realtà del Quijote, ma quasi tutti ne hanno sentito parlare. Cervantes scrive in chiave rivisitata ed inedita, delle tematiche già presenti nel panorama storico-culturale. La genialità di Cervantes ha fatto sì che il suo romanzo sia famoso ancora oggi. Dietro ogni parola c’è un riferimento a qualcosa di già accaduto in precedenza. Il Quijote smette di mangiare, bere e dormire per leggere i romanzi cavallereschi e impazzisce per la follia. Legame tra questo romanzo e l’Orlando Furioso di Ariosto. Il testo deve essere sottoposto ad un'approvazione (Una firma da parte del clero + degli altri scrittori). Cervantes (1547-1616)= Ad Alcalà de Henares. Nello stesso anno di nascita, nasce Mateo Alemàn. Prologo al “desocupado lector”= 1 libro= Mix di storie tra vicende del Quijote ed esperienze degli altri personaggi. Don Quijote è folle, Sancho Panza è colui che incarna la saggezza popolare, la realtà, la verità ed è il contrasto continuo dei due a fare il romanzo. -Finzione nella finzione -Invettiva contro i romanzi cavallereschi, “llenos de fabulosas disparates” -L’imitazione e la verosimiglianza= Ciò che si racconta deve essere verosimile. L’artista è poeta e viceversa, lo storico si limita a raccontare (anche se NON è sempre così, lo storico però NON può inventare i personaggi, lo scrittore sì). NON sono sbagliati i romanzi cavallereschi, ma il modo in cui sono scritti e il lettore che legge= Discorso didattico di educazione alla lettura. Tu, lettore, devi sapere come leggere. NON sono i romanzi cavallereschi ad essere cattivi, ma la NON capacità del lettore. Per dire ciò, fa un discorso interno al romanzo (Metaromanzo) Altro tema universale (topos)= Conflitto tra l'individuo e il mondo che lo circonda A cosa serve la finzione? A rappresentare la realtà in maniera leggermente diversa Desocupado (contiene l’idea classica di “otium letterario”= Il ritiro ad una vita tranquilla, dove però NON si smette di scrivere e pensare) L’otium NON è la noia, ma l’attività ricreativa a scopo formativo 1609= Anno in cui vengono cacciati i musulmani dalla Spagna, anni di forte intransigenza con estrema rigidità nei confronti della diversità culturale (Indice dei libri proibiti, soggetto al controllo dell’Inquisizione). Novelas ejemplares= 1613 La Galatea= Novela pastoril (NON ebbe il successo sperato) Quijote= Venne tradotto e pubblicato moltissime volte. Si riflette sul senso della scrittura e della letteratura. Cervantes NON scrive trattati sulla letteratura, ma li inserisce direttamente nelle sue opere mediante il meccanismo della finzione. Cerca di stabilire un dialogo con il lettore mediante il gioco per rendere il tutto meno pesante. NON è un gioco fine a sé stesso, ma è un gioco in maniera seria, fatto di regole condivise.Cervantes NON chiede un lettore passivo che crede a tutto ciò che legge, ma un lettore attivo che partecipa, commenta, si mette in discussione continuamente. IL Quijote impazzisce perché crede troppo a ciò che legge nei romanzi cavallereschi. Gaite è molto cervantina, perché Cervantes crea un prologo NON convenzionale, si mette in comunicazione con il lettore e si autorappresenta davanti ad una pagina bianca NON sapendo proprio cosa scrivere. Il prologo è già l’inizio della finzione. Cervantes si rappresenta indicando un dialogo al quale si rivolge ad un amico e dicendo “Non so come iniziare”= Situazione inventata che rappresenta le difficoltà della scrittura. Da qui, tramite analisi, vengono fuori delle caratteristiche interessanti su cui riflettere, ovvero le definizioni sulla natura stessa del testo. Definizione sul libro (punto di partenza, MA NON esclusivo ed esaustivo)= Perché Cervantes se la prende con i romanzi cavallereschi? Perché il suo personaggio lo fa. Invettiva contro i romanzi cavallereschi. Cervantes dà delle indicazioni su come leggere il suo romanzo e cosa aspettarsi. Può essere una parodia del romanzo cavalleresco, una riscrittura di genere tratta da un ipotetico romanzo cavalleresco. Rielaborazione della poetica di Aristotele e della sua divisione dei generi letterari Sembro padre ma sono patrigno= Mette in discussione la paternità letteraria del testo. Dichiarazione ufficiale= Inventa lo stratagemma del manoscritto ritrovato (presente anche in Manzoni). Inventa di aver trovato il manoscritto e avergli dato una nuova vita. A un certo punto del testo, l'ambiguità è tale da NON riuscire a distinguere chi stia parlando. Si tratta di un meccanismo veramente complesso. Cervantes gioca su chi abbia scritto il romanzo Primo rogo di libri= I romanzi cavallereschi che hanno provocato la follia del Quijote. Selezionando i libri responsabili, vengono gettati nel cortile e bruciati. Si tratta del primo rogo della storia. Tra i romanzi e gli autori responsabili c’è Cervantes. Cervantes dice di aver trasmesso il testo ma NON di averlo scritto ma possiede sempre una forte stima per il lettore, che non dimentica MAI in nessuna opera. Cervantes si rivolge al grande Pubblico Letteratura del divertimento (riscuotono un grande successo) VS Letteratura dell’impegno (con temi più seri e per una cerchia ristretta) Dilettar ensenando= Divertire insegnando La presenza della carta stampata (il manoscritto) è una prova schiacciante che testimonia l’effettiva presenza del romanzo, è un elemento importante. Incipit (il più conosciuto della letteratura)= Ci immette brutalmente all’interno del romanzo mediante una descrizione accurata del protagonista, NON ci dice il nome, ma ci dice che vive con la domestica e ha una passione per i romanzi cavallereschi che, però, gli hanno fatto perdere il senno. Ci troviamo in una zona qualsiasi della Mancha, dove Il Quijote decide di rivendicare i valori cavallereschi e dedicare le sue imprese ad una contadina del suo paesino. Prima parte= 8 capitoli Sancho Panza arriverà più in là nel romanzo. Sancho non andrò mai via, TRANNE nella seconda parte per un solo capitolo. La critica ha valutato positivamente questa amicizia come esempio puro. Fine del romanzo= Toccante perché, con la morte del Quijote, muore anche l'amicizia tra il Quijote e Sancho. Però la morte gli ridà il senno, quindi è come se ci fossero una morte (quella fisica)e una (ri)nascita (quella mentale). Interventi continui del narratore che commenta, ma NON c’è MAI l’intervento diretto in prima persona Chi vede Don Quijote che combatte da solo, si rende conto che in realtà è un uomo che ha perso il senno. Cervantes si toglie l’autorità classica per cui chi racconta è colui che ha scritto il romanzo e inizia a giocare con il lettore. Il narratore qui narra in terza persona proprio per NON intervenire direttamente. Questo manoscritto è scritto in arabo e NON in spagnolo ma Cervantes sa l’arabo e quindi lo capisce ma NON sa tradurre in spagnolo. Cerca un traduttore che sappia entrambe le lingue. L’autore è l'autorità del testo ma può essere benissimo messo in discussione, quindi invita il lettore a prestare attenzione. Il tutto è dettato da una cornice storica ben definita. Il primo libro è giocato sui tentativi di “combattimento” falliti. Cervantes è presente nel prologo, ma NON nelle altre parti. Chi è il destinatario? Il lettore del testo, della cronica Locanda= Luogo tipico delle narrazioni I personaggi che il Quijote incontra, arricchiscono la trama e diventano narratori o narratari a loro volta. Il Quijote è acculturato (Es. Discorso sull’età dell’oro). Ogni personaggio presenta una propria caratterizzazione specifica, a volte anche stereotipata. Il racconto si divide tra: Le (dis) avventure di Sancho e Quijote e le storie dei personaggi É presente anche un esempio di Novela pastorale (Cap. 12)= Desfile funebre di un pastore morto per amore nei confronti di Marcela: una bellissima pastora che sostiene di NON avere colpe se è bella e tutti muoiono per lei. Altra novela pastorale presente al capitolo 23. Qui Colui che muore raggiunge la sua amata morendo e riacquista il senno (Come Quijote). I due amanti devono subire una serie di sfide in terra per stare insieme nell’aldilà. Piccola pausa narrativa nella locanda (capitolo 33): I personaggi si riposano, Quijote dorme e l’oste dice che è stata lasciata una valigia, nella cui tasca c’è una novella interessante. Quest’ultima viene letta ad alta voce. Unica occasione in cui si utilizza il termine Novela in senso italiano (Come quelle di Boccaccio). Chi legge, presta la propria voce per leggere la Novela a tutti gli altri. Tema: Amicizia e amore (caro a Cervantes). Situazione: Firenze, aristocrazia. Anselmo e Camila, situazione idilliaca che diventa una situazione catastrofica. Richiamo esplicito al Decameron. Questo rappresenta un ulteriore motivo di innovazione. Manca molto l’unità di trama, la quale viene continuamente interrotta da vicende secondarie che servono anche ad alleggerire il tono. Unamuno ricostruisce la vicenda d'amicizia di Sancho e Don Quijote eliminando tutti gli elementi superflui. Si tratta di una critica del Novecento, quindi rivoluzionaria. Si alternano momenti tragici a momenti divertenti= Alternanza continua I personaggi rappresentano i vari tipi di lettori: -Il lettore colto che deride quello incolto e superstizioso -Il lettore incolto che non coglie certi sensi Il dibattito nasce sui libri che bisogna bruciare per mettere fine alla pazzia del Quijote: Cosa si brucia? Cosa si salva? Viene fatto un inventario leggendo proprio i titoli presenti (NON sono solo romanzi cavallereschi): Titoli NON noti per noi oggi, ma significativi per I lettori dell’epoca. Cervantes si presenta come un autore sfortunato (Fa autocritica) e dice di dover scrivere la seconda parte della Galatea (MAI scritta). Il riferimento ad un seguito era normale, il seguito era dovuto ma NON era per forza lo stesso autore a doverlo fare (Es: Boiardo e Ariosto). Cervantes fa una promessa e la infrange. NON è importante ciò che dice, ma la promessa letteraria che sfocia nella realtà (Discorso di verosimiglianza). Parodia invettiva del romanzo cavalleresco (fa da sfondo e da cornice) è il primo, grande romanzo moderno perché ogni personaggio ha una sua identità (anche linguistica). Contrapposizione tra= Purezza e semplicità di Sancho VS Complessità del Quijote I testi teatrali scritti da Cervantes NON ottengono il successo sperato, mentre ce l’ha il Quijote in Italia e in tutto il mondo. Topos= Tema dell’innamorato che impazzisce per amore (tema della follia e dell’amore). Insegnamenti della purezza= Sacre Scritture Successione di episodi diversi dalla picaresca. Il racconto inizia in medias res. Cambiamenti della seconda parte: -Primo cambiamento= Abbandono della struttura divisa per cogliere l'omogeneità -Secondo cambiamento= Tema della Follia come stratagemma e NON come tentativo disperato -Terzo cambiamento= Modo di intendere la finzione e il rapporto con la realtà Novela picaresca= Si parla di genere e, per farlo, è stato Cervantes a permetterlo. Caratteristica della picaresca= Storia della propria vita narrata in prima persona, una sorta di autobiografia. Prima contraddizione= Cervantes racconta qualcosa di vero che è privo di menzogne, quindi NON c’è verosimiglianza Realidad VS Mentiras Cervantes NON ha mai scritto un romanzo picaresco, ma NON gli piace. Cervantes dice che in un romanzo ci sono più voci, NON una sola. Ognuna racconta secondo il proprio punto di vista, ecco perché NON sopporta la picaresca, proprio perché il Picaro è uno, parla in prima persona di sé stesso. La seconda parte del Quijote NON era prevista, la prima sì La seconda parte raccoglie 12 novelle autonome che NON hanno una cornice né una motivazione esatta, ma mostrano solo l’interesse verso alcuni temi. Cervantes scrive per rabbia ed accusa di NON pubblicare una seconda parte e perché sa che la sua morte è vicina (visti gli acciacchi che ha). Muore nel 1616 e scrive la seconda parte nel 1615. Se la prende non tanto per chi ha voluto rubargli il personaggio, ma per essere stato chiamato vecchio e monco. Queste accuse lo spingono a reagire e scrivere per dimostrare il contrario e difendersi dalle ingiustizie. Si trova a “duellare” a livello letterario dicendo la sua, esprimendo le proprie opinioni in maniera chiara e diretta. Sono però tutte supposizioni, NON abbiamo nulla di certo al 100%. La Galatea viene citata anche nel prologo e continuamente, ma NON abbiamo niente a riguardo di materiale forse perché è andata perduta o NON è mai stata trovata. Il Quijote fa un’esperienza di solitudine in una grotta I personaggi sono quasi sempre coppie, perché simboleggiano il gioco degli opposti (Es: Sancho e Quijote). Doppio livello di finzione e gestione della follia del Quijote. Il Quijote è una personificazione del cavaliere errante e tutti i misteri irrisolti o impossibili si risolvono nel romanzo cavalleresco con la magia o qualche presenza magica. Gioco sul nome berenjena= Melanzana (Meccanismo dell’ironia). A detta di Sancho, è un nome arabo, NON può essere Melanzana. Moro= Arabo= Bugiardo (Invettiva contro gli arabi, considerati un popolo di falsi, bugiardi…) A raccontare tutto è un narratore onnisciente, in terza persona, che NON è stato ancora smascherato. NON è Cervantes che sta raccontando. Il secondo volume porta due cambiamenti: -Cervantes vuole rivendicare la sua paternità -Cervantes vuole fare un lavoro metaletterario e fittizio (impiegando la finzione stessa) Figura del bachiller= Diventa un cavaliere, sfida il Quijote e lo porta a casa. Deve diventare come lui (pazzo) per poterlo affrontare. Diventa pazzo , stabilisce le condizioni: nel primo duello vince Quijote, nel secondo duello vince il bachiller. Qui la finzione ha la funzione di inganno benevola, ovvero riportare il Quijote a casa, sano e salvo. Qui il discorso della pazzia viene trattato in maniera diversa rispetto all prima parte. Una volta sconfitto a duello, le sfide sono finite.Il bachiller si trova al capezzale dove è disteso il Quijote che, adesso, è diventato Alonso Quijano e ha ritrovato il senno perduto. Affermazione del Quijote: Ammette di essere guarito e fa un testamento. Chiede scusa a Sancho per averlo fatto soffrire nelle sue battaglie. Sancho NON vuole separarsi dal Quijote e gli propone una vita pastoril, di smettere di combattere contro i mulini a vento. Finale commovente in cui, appena recuperata la ragione, il Quijote muore davanti agli occhi di tutti. Ritorna la figura iniziale anche nella parte finale, come un cerchio che si conclude e si chiude. Nessuno può più scrivere del Quijote d’ora in poi. Cervantes afferma la sua autorità letteraria con la finzione: Menzionando uno scrittore arabo che ha scritto e inventato il Quijote, sostiene che sarà proprio quest’ultimo a decidere in maniera ferma, sta affermando indirettamente che sarà lui stesso ad avere la parola circa il (non) destino del personaggio. Soledad Puértolas Fondazione con il suo nome da parte della sorella. Nasce a Saragozza, membro dell’Accademia della lingua accanto ad altri nomi importanti che NON sono SOLO scrittori, ma personalità di spicco della cultura spagnola che hanno il compito di far conoscere la lingua spagnola. Ognuno è seduto su un sillòn (sedia), avendo una carica a vita, alla morte si sceglie un sostituto. La valutazione per occupare quel posto è lunga: si apre una discussione pubblica tra i membri. É stata scrittrice di racconti e romanzi. L’autrice riflette sulla capacità creativa di Cervantes e sul perché l’autore abbia inserito così tanti personaggi nella sua storia. Nel discorso di ingresso per la Real Accademia, si evince questo interesse per Cervantes. I loro discorsi sono talmente famosi da essere stati registrati (sono disponibili online). La cerimonia è simile ad un’investitura: sfilata, discorso con microfono davanti ad una platea, applausi… Vive un’infanzia tranquilla e serena. Il legame con la madre è essenziale per la formazione (a Pamplona, dove vivono i nonni paterni). Dedica un testo alla madre dopo la sua morte (Con mi madre). Riscrive il romanzo cavalleresco, rendendo omaggio alla madre che prima di dormire le raccontava queste storie e la introdusse così al mondo della letteratura. Studia giornalismo all’università e si laurea con una tesi su Baroja. Si sofferma sulla lotta della vita di quest’ultimo, che fa riferimento a dei temi filosofico- esistenziali. Anche Carmen Martìn Gaite vive la stessa esperienza con i nonni in Galicia. Vince una borsa di studio in Norvegia e lascia la Spagna. Si trasferisce in Norvegia e inizia a scrivere i suoi primi racconti in veste di cuentista più che di novelista. Sperimenta la narrazione in forma breve. La borsa di studio dura 8 mesi, poi torna a Madrid e inizia a pubblicare in modo sistematico lavorando per delle riviste letterarie e dedicandosi alla letteratura a tempo pieno. Il suo esordio è: El bandido doblemente armadio Queda la noche la consacra come scrittrice e riceve il Premio Planeta. Ha un approccio critico anche in relazione ad altri autori. La critica la definisce un'esponente della generazione del 1968, tuttavia questa NON è una vera generazione perché mancano alcuni valori condivisi. Uno dei suoi punti di forza è la sperimentazione e la mette in relazione con altri autori/autrici della letteratura spagnola. Dichiara un amore per la letteratura americana ed inglese. La sperimentazione riguarda la modalità narrativa= Narratore in prima persona, in terza persona o un tu generalizzato (prima persona che sdoppia e parla con sé stessa). Si possono accogliere tutte le tematiche possibili e immaginabili (Novela in libertad). Nella Novela policial, oltre a scoprire il colpevole ed avere una crescita (un progresso) nelle indagini, c’è quasi sempre anche una crescita emotiva dell’investigatore, il quale NON è più lo stesso dell’inizio delle indagini. La busqueda del interlocutor di Gaite è un problema che interessa anche Puértolas: Comunicazione difficili nella coppia (amore), tra padre e figlio, tra amici… Condizioni esistenziali e condizioni della Spagna del tempo. Desiderio di introspezione dato dal boom delle emozioni: Conflitto femminile, conflitto sociale, conflitto maschile. Il conflitto femminili è il più acceso perché nasce da una finta parità raggiunta. Come vengono scelti gli autori della Real Accademia? Vengono scelti perché spiegano temi complessi e critici con un linguaggio semplice, afferrabile, diretto. Aliados – Los personajes secundarios del Quijote (Esordio dell'Accademia= 2010) Pagine di presentazione di sé stessa in cui si racconta a e si mette a nudo su alcuni aspetti letterari e non. 2010= L’autrice ormai è matura, ha esperienza e si trova verso la fine della sua carriera. L’immagine del labirinto è abbastanza frequente nel romanzo stesso. Continua riflessione sulla lingua e sul senso della scrittura : Il caso NON è un qualcosa di magico, ma una semplice casualità di eventi che parte dall’essere umano e dalle circostanze che si presentano. Il soggetto ha il suo potere, ma deve anche saper rispondere al caso e alle circostanze che si presentano davanti. Attenzione al dettaglio= indice di Realismo e Verosimiglianza L'approccio quasi da cronista (simile a Baroja) è dovuto alla sua formazione da giornalista. C’è un impegno e un punto di vista preciso, quasi come se ci fosse una telecamera dall’alto. La letteratura inizia come narrazione orale di racconti per l’infanzia che poi diventano una vera e propria forma scritta. NON SONO SOLO produttori di testi letterari, ma persone capaci di sentire e rielaborare emozioni e sensazioni in maniera unica e personale. Obiettivo= Usare la lingua quotidiana come lingua letteraria El azar (il caso), quasi personificato che decide di mettersi in mezzo e controllare la vita degli altri. Ogni lettera del sillòn evoca una personalità e delle caratteristiche ben precise. NON è la persona a scegliere il sillòn ma viceversa. Tema della costruzione del destino (Tema principale di Queda la Noche) intorno alla scomparsa di una persona e delle indagini consecutive. Alternanza tra approccio scientifico e approccio letterario dovuto a chi ha occupato prima di lei il sillòn g (una personalità scientifica). Recupero testuale dal Quijote= Intuizione solitaria del creatore (di colui che inventa e dà la vita a nuove creature). Intertestualità= Termina dalle mille definizioni (Testi che parlano tra loro) Imprese che sembrano impossibili= Definizione del Quijote (“combattere” contro i mulini a vento) e del mestiere di scrittore (scrivere). 2 caratteristiche della scrittura di Puértolas: -Interesse per I personaggi secondari e gli “esseri marginali” (gli ultimi, NON i protagonisti), ma le comparse che occupano posizioni marginali”). -Lo sguardo= Sinonimo di punto di vista a livello formale: Spettatore, lettore, amico , sconosciuto sono le quattro categorie di “persone che guardano”. Cambia il punto di vista, l’intenzione, il livello di formalità, il rapporto/la relazione, il punto di vista. Altro punto fermo tra tutti gli autori/autrici: Relazione tra la vita e la letteratura per due motivi: -Lo scrittore parla di sé e la letteratura è al centro del suo mondo -La letteratura si nutre della vita, si ispira a quest’ultima, vive e parla di quest’ultima (Altro motivo= Limite e confini realtà/finzione). Novela de ideas= El Quijote: Tolto tutto il contorno, quello che resta sono le idee di base del romanzo. Chi c’è dietro ad ogni idea? I personaggi stessi. La centralità del personaggio si trova anche nei romanzi di Puértolas, seppur si parli di altri personaggi, NON quelli più importanti ma quelli secondari. Idea di perdizione= Gioco di specchi, labirinto. Il compito dell'autore è quello di smistare tutta questa molteplicità incanalando le idee in maniera saggia. Quijote: I personaggi o lo prendono in giro o si interessano alla sua storia personale cercando di andare a fondo. Obiettivo del narratore/scrittore= Far sviluppare un’idea propria ad ogni lettore Approfondimento su M.T. Leòn Esordisce come giornalista con “El diario de burgos". Scrive come Isabel Milani, personaggio di D’Annunzio nel romanzo forse che sì forse che no. Produzione letteraria: Alcune a sue spese per una casa editrice di Madrid. Alcune sono raccolte per l’infanzia, altre per adulti. Queda la Noche Romanzo di formazione+ romanzo policial= Queda la Noche Con questo romanzo viene premiata e si impone tra i nomi dei romanzi più rappresentativi della fine del 900 La lingua impiegata è molto semplice e afferrabile Protagonista: Una donna molto moderna, NON sposata, vive con i genitori anziani a 21 anni. La sorella è sposata e con dei figli. Le due sorelle mostrano delle tipologie di donna opposte: La sorella lascia la casa come da tradizione, NON lavora. La sorella, Raffaella, è tutto l'opposto di Aurora. Il romanzo si pone nell'ottica dell’introspezione di Aurora e della sua vita/routine. Aurora ha forte il valore dell’indipendenza, ma è trattenuta a casa. Ha una relazione con un uomo ricco e sposato= Relazione insoddisfacente. Le viene proposto un viaggio da quest'uomo (Mario) (tema amoroso). Il viaggio in India (seconda parte del romanzo) è un pre- testo metaletterario per parlare di temi politici. I personaggi con i quali condividono il viaggio, hanno delle caratterizzazioni particolari: Una coppia di spagnoli, una tedesca che si interessa ad Aurora, una ragazzina spagnola, degli indiani. Ruolo di Aurora= Ascolta i racconti altrui, è ascoltatrice e destinatario ed è passiva. Nella prima parte è stranamente più attiva che nella seconda. Una volta tornata in Spagna: Angela muore per incidente d’auto (Angela è la ragazza spagnola del viaggio). Aurora viene coinvolta nelle indagini perché era con lei. Ricompare la donna tedesca perché ha scattato tante foto. Le foto sono un elemento utile, ma invadente perché colgono dei momenti di intimità dei personaggi (altro richiamo intertestuale). Aurora inizia una relazione con Alejandro (un pittore). Il romanzo si chiude in maniera circolare ma la protagonista NON è più la stessa dell’inizio: ha una nuova consapevolezza dovuta al cambiamenti interno della protagonista. Qui l’interlocutore è Mario (Apparentemente un personaggio secondario), quindi NON è paragonabile a Un Cuarto de atràs. L’interlocutore NON è uno sconosciuto, ma un amico. Aurora prima è passiva, poi diventerà sempre più attiva e capace di raccontare ciò che le succede. Alejandro e Aurora= Meccanismo complicato. Si identifica con i protagonisti del romanzo “Cime Tempestose” di Bronte. Questo romanzo presuppone una sorpresa, stupisce. Presenta dei conflitti da sempre esistenti nelle relazioni umane, ma raccontati in maniera innovativa. Questi pensieri si pongono in mezzo tra chi racconta e il destinatario. Il film e l'opera lirica sono due mezzi di confronto con la protagonista. Il luogo in cui si svolge il romanzo, è lo stesso di Cime Tempestose, quindi c’è un'identificazione tra le sue storie (intertestualità). L'atteggiamento di noia viene impiegato per inserirlo all’interno di alcuni personaggi L’osservazione, il punto di vista nei confronti degli altri. Riferimento ad Hitchcock, a Dalì etc… Il romanzo NON è più solo carta stampata, ma diventa aggregazione di altre forme artistiche e riferimenti disparati: cinema, teatro, arte… La notte è il momento del sonno, della perdita. La notte in Queda la Noche rappresenta la consapevolezza: del passaggio da pomeriggio a sera, delle certezze e della vita. I personaggi del romanzo di questo periodo sono utili all'interlocutore per identificarsi e fare un processo di scoperta e riscoperta interiore. Aurora rappresenta la donna della Spagna dell’epoca: All’inizio è frustrata (anche all'inizio del viaggio in India), mentre dopo diventa più consapevole di sé e di ciò che la circonda. Il viaggio permette al personaggio di allontanarsi da ciò che NON riesce a mettere a fuoco: NON è solo avventura, ma incontro, riscoperta, nuove consapevolezze, trasformazioni positive. Diventa la metafora della socializzazione e dei nuovi esami emotivi. Ogni punto di vista è una rappresentazione parziale della realtà e, mettendoli tutti insieme, si arriva ad una visione quasi completa degli eventi. La distopia è una tendenza frequente in questo momento se unita all’introspezione Il testo NON va inteso solo come pezzo di carta, ma anche come film, disegno, musica… Ogni rappresentazione artistica contiene dei dettagli, degli indizi e dei frammenti utili alla ricostruzione. Ogni frammento ha una propria autonomia, ma per avere un senso unitario ma visto in combinazione con gli altri frammenti. Tramite il racconto, la realtà si trasforma e diventa più semplice da comprendere e da afferrare. Il testo come opera d’arte: permette di leggere con varie chiavi di lettura L’intertestualità è una delle cifre di Puértolas Il romanzo di formazione, in genere, interessa una parte delicata della vita (L’infanzia), invece qui riguarda una donna ormai matura. Influenza di Kafka (richiamo all’intertestualità). Il processo di Kafka ha avuto anche dei risvolti politici importanti Puértolas si interessa anche al romanzo, ma NON utilizza solo modelli spagnoli, bensì anche modelli inglesi. Tutti questi elementi contribuiscono alla creazione di una trama complessa Puértolas continua a scrivere romanzi ancora oggi, possiede un sito web personale ed è attiva nell’Accademia. Il romanzo e il racconto sono i due generi che si alternano con frequenza, ma NON mancano le autobiografie (di sé stessi o di altri scrittori che stimavano). L’autrice si sdoppia e si moltiplica nelle pagine del romanzo Le Mille e una Notte= Un racconto per salvarsi dalla morte L’identità di scrittore si forma anche con le letture: un autore è dapprima un lettore e addirittura un traduttore. Si legge la letteratura altrui per farla propria, per apprendere qualcosa e per trarne fuori dei riassunti letterari. Dietro qualsiasi narrazione, c’è l’interesse alla base di raccontare la Spagna. Corazòn tan blanco= Capolavoro di Javier Marìas (Ha un sito ufficiale, autore contemporaneo). Ingresso nel 2008 nell’Accademia. Parla del suo mestiere a partire dalle difficoltà che questo lavoro genera. Si tratta di una storia d’amore, dove l’amore è il pretesto per narrare altro. Il bianco NON simboleggia purezza, ma si tratta di un cuore tiepido. In una sequenza, il narratore commenta un passo di Shakespeare, direttamente dalla letteratura inglese. Nel momento in cui si rompe il silenzio (si narra), ci sono delle conseguenze da affrontare= Situazione storica spagnola Javier Marias lancia un messaggio ideologico politico sul suo paese, su ciò che la Spagna ha vissuto e ha dovuto affrontare Diventa un successo soprattutto all’estero e si impone nel panorama spagnolo a lungo. Il romanzo presenta 16 sequenze narrative, ognuna incentrata su un aspetto. Ogni sequenza approfondisce delle tematiche differenti. Figlio d’arte di un intellettuale di spicco nel 900. Sceglie di lasciare la Spagna e va a lavorare come traduttore negli USA. Prima di essere traduttore deve essere anche lettore. Traduce dall’inglese allo spagnolo. Javier Marias è ritenuto uno dei romanzieri meno spagnoli (in senso positivo) perché riesce a scrivere anche in una lingua NON sua come l’inglese. Possiede una conoscenza approfondita e riesce ad inserire nelle sue opere un po’ di tutto. Secondo Marias, la letteratura NON risolve i problemi, ma ci dà degli strumenti per arrivare ad alcune soluzioni autonomamente. Tematica del matrimonio= Implica un cambiamento sconvolgente su tutti i piani La frase che il padre di Juan gli dice è il motore centrale di tutto il romanzo Il titolo Corazòn tan blanco è un richiamo a Shakespeare. Fa riferimento ad un passo specifico. Pubblicato nel 1992 (a due anni di distanza da Queda la Noche). L’incipit è famoso e molto discusso. Il romanzo ruota intorno al sapere e al non sapere. Il mistero riguarda il padre del protagonista. Juan, traduttore all’inglese, conosce Luisa in uno dei suoi viaggi e si sposa. Da un annetto circa, Juan vive una condizione di noia ed alienazione, è un personaggio passivo. Grazie a Luisa scoprirà il mistero legato alla figura del padre. NON è una Novela policial, ma c’è una morte. C’è una confessione alla fine del romanzo da parte del padre (Relazione complessa padre - figlio). Il romanzo è molte cose perché risponde molti punti: trama complessa, personaggi sviluppati… Viene raccontata l’inquietudine dello sposarsi, perché Implica un cambio di stato anche sulla carta d’identità, una sorta di “malattia”. La tematica amorosa è segnata dal matrimonio e la novela de misterio emerge proprio a metà del libro. Frase del padre: Se hai un segreto non confidarlo a nessuno, nemmeno a tua moglie. Le informazioni che riveliamo diventano un’arma a doppio taglio, perché consentono di colpirci nell’intimo in un momento di difficoltà. Il tutto si gioca sul sapere e il NON sapere: Metafora della Spagna divisa tra il tacere (Franquismo) e il parlare (Post Franquismo). Gli autori di questo periodo sono profondamente indignati per via della situazione spagnola ma decidono di parlare per il benessere di chi ci sarà dopo, per i posteri. Discorso sulla colpa e sulla responsabilità del fare o del NON fare. Il colore bianco NON è purezza, ma innocenza, mentre il rosso è la NON innocenza, è il sangue di chi ha ucciso. Ironia di Maras che sminuisce lo scrittore= Meccanismo della captatio benevolentiae. Lavoro “puerile” dello scrittore. La letteratura come gioco ed attività infantile. Scrivere come farebbe un bambino lasciato davanti ad un foglio da solo. Assurdità della scrittura e della parola= Anche dietro alla finzione ci sono le idee. Come si fa a riportare delle cose realmente accadute in un romanzo? Dire TUTTA la verità è impossibile perché ci sono di mezzo le parole, un Meccanismo arbitrario che ognuno gestisce in maniera uguale= Lo stesso avvenimento viene narrato con parole diverse da due persone diverse secondo dei punti di vista alterati. Per quanto si voglia essere fedeli per varie ragioni (Es. Il giudice o lo storico), l’evento cambia forma, si contamina, si altera. Il romanzo prende piega sotto forma di sequenza narrative (alcune importanti, altre meno). Il bello del romanzo NON è tanto la fine, ma come ci si arriva e ciò che succede nel mezzo. L’autore ammette un limite: La versione parziale dei fatti raccontati. NON è detto che siano dei fatti NON autentici, ma sicuramente raccontano solo una parte e NON la totalità. Il verbo sapere associato a volere (Frase dell’incipit= No he querido saber pero he sabido) Viene descritta la scena di un suicidio. Il padre che copre il seno della figlia per proteggere la sua intimità, la sorella cerca di tamponare il sangue come se potesse esserci ancora speranza di salvezza. Franz si sposa con una delle due sorelle, quest’ultima si uccide. Dopo il suicidio, lui si sposa con la sorella della vittima (allora cognata), dalla quale avrò un figlio, ovvero Juan, il narratore del romanzo. Si scopre più avanti il nome (Juan). Il matrimonio è visto come “una enfermedad” perché coinvolge e stravolge su più versanti. Le sequenze sono molto dense e ricche di avvenimenti. Qui l’arco temporale è abbastanza breve e condensato, mentre in Queda la Noche risulta disteso e allungato. Le tre mogli del padre di Juan: -La prima moglie è cubana -La seconda è una sorella (quella che muore suicida) -La terza è la sorella della ragazza uccisa Il tutto si basa sul presentimiento del desastre= Sensazione dietro l’angolo che stia per succedere qualcosa di sconvolgente che avrà un impatto sulla trama La verità NON può lasciare indifferenti perché ha delle conseguenze e un impatto= Altro tema del romanzo Passione e istinto spinto fino alla violenza (anche nel rapporto sessuale= Altro tema La donna vista oggetto sessuale di mistero e di possesso machista= Altro tema Il NON sapere consiste anche al NON potere, al NON agire Anche il NON sapere (il tacere) ha delle conseguenze, perché rimanere in silenzio è una scelta Riflessione di Juan sulla lingua= Lavorando come traduttore, mi trovo a riflettere continuamente sul significato delle parole. La narrazione in prima persona NON si perde, rimane ben salda al fine di NON perdere la continuità letteraria. Il personaggio di Juan NON corrisponde all’ideale letterario che aveva Javier Marias. Anticipazione: Juan si troverà ad ascoltare e sapere ciò che NON ha mai saputo. IL NON sapere NON è una colpa, quanto una conseguenza dei legami familiari poco nitidi. Discorso sugli occhi= In “Los ojos vacìos”, il titolo fa riferimento alla pratica brutale di cavare gli occhi. La finzione ha anche il compito di nascondere la realtà o svelare in maniera parziale. Il compito del lettore è capire quando la finzione serve a nascondere e quando serve a svelare la verità. Il padre di Juan parla a ruota libera al figlio solo il giorno delle nozze, dicendo che la sposa gli sembra una brava ragazza etc… Il dilemma del romanzo è: Parlare o non parlare? Agire o non agire? Tra queste due domande si gioca l’intera narrazione e il rapporto con Shakespeare. Momento in cui padre e figlio sono sullo stesso piano, senza filtri, è un dialogo uomo-uomo quello che avviene dopo le nozze. É come se ci fosse un capovolgimento padre-figlio che elimina la gerarchia di potere del padre sul figlio, quindi un appiattimento che li rende uguali allo stesso modo. Tema del silenzio= Rimando alla Celestina Tema delle nuove responsabilità= Legato all’impegno continuo del matrimonio La menzogna in Corazòn tan blanco è utile per coprire la realtà, mentre in Cervantes, El soldado… è un modo per aggiungere alla realtà. Il momento in cui si insinua il dubbio nella mente del protagonista corrisponde al momento in cui il protagonista si interroga: -Il padre sposa la sorella che NON ama per consolazione (Altro tema del film di Hitchcock, tema ricorrente della letteratura). Questa ipotesi NON piace al bimbo, che vede il matrimonio come amore -Il padre sposa la sorella della moglie defunta per amore, magari ha sposato la prima moglie mentre intendeva sposare la seconda. Questa ipotesi piace al bimbo, che vede il matrimonio tardivo come conquista del vero amore Altro tema: l’immagine. La fotografia mantiene vive e rende immortali le persone (In questo caso la nonna, la madre di Teresa). La figura della nonna è una figura immortale, che resiste al tempo anche se NON se ne parla più. Juan e Luisa rappresentano la coppia complementare: Juan NON vuole sapere, è folle; Luisa vuole sapere, è lucida. Entrambi simboleggiano il sapere e il NON sapere su cui si gioca tutto il romanzo. Critica= Riflessione su un'istituzione come il matrimonio a tutto tondo. Si stabilisce una sorta di dialogo continuo tra lettore e autore sul tema universale delle relazioni nell’intreccio tra il sapere e il NON sapere. Il presentimiento del desastre accompagna il lettore all'inizio alla fine. Dire e tacere sono concetti agli opposti, sono due facce della stessa medaglia che si scambiano di continuo, così come la condizione secondo la quale la verità implica conoscere le conseguenze. Verità significa anche esercizio di potere, di negare o di acconsentire. Il romanzo è anche una riflessione sulla narrazione stessa. Durante El Franquismo, era meglio NON dire e preferire il silenzio (momento storico importante, tappa obbligata). Dopo il Franquismo, dal silenzio si passa agli anni della transizione dove invece si dovrebbe raccontare anche per superare il trauma ed andare avanti. Dopo il dittatore, c’è un altro dittatore invisibile: La censura. Gli anni della transizione rappresentano il momento del silenzio dove è necessario tacere per raccogliere le emozioni e rendersi conto che si sta passando da un momento di silenzio assoluto ad un momento di loquacità assoluta. Passione ed istinto fino alla violenza rendendo la donna un oggetto di mistero, di possesso e di desiderio. Sospetto, dubbio, tradimento= Fanno parte delle relazioni umane di qualsiasi tipo ma anche della politica. -Sono stato io VS Non sono stato io= In entrambi i casi produce un effetto sconvolgente e devastante, cambiando anche la fiducia alla base della relazione e la visione che si possiede dell’altro. Il romanzo si costruisce intorno al segreto e all'esercizio del potere. La trama NON ruota intorno alla vita di Juan come si potrebbe pensare, infatti la sua vita è uno sfondo secondario di minore importanza. La trama principale ruota intorno alla sua condizione e a ciò vive come pretesto per parlare di altri temi, ma la vera trama è Rantz (il padre di Juan) e le sue esperienze/peripezie in relazione a Macbeth= Da qui tutte le trasformazioni e le vicissitudini che hanno ANCHE a che fare con la vita di Juan che, nonostante narri in prima persona, NON è un protagonista attivo. Munoz Molina= El viento de la luna. Un autore già affermato che NON ha bisogno di un romanzo che lo consacra. Membro della Real Academia. Anche per lui, esiste un sito ufficiale curato dallo stesso autore. Nato nel 1956 ed entra nel 1995 ed è molto giovane alla sua entrata. Anche per Molina, esiste un discorso di ingresso alla Real Academia e il testo di entrata. Nos han borrado del mapa= Frase pronunciata da uno dei suoi personaggi (ai quali faceva pronunciare ciò che pensava) Il protagonista si sente estremamente solo, quindi la sua camera diventa un posto sicuro (Intertestualità a Petrarca: Oh cameretta che…) Movimento orizzontale e verticale (la casa è su due piani= Sente i passi sulle scale) Il protagonista si guarda allo specchio e inizia ad immaginare mediante un gioco di sguardi. É come se l’autore ci lasciasse entrare nel suo mondo e il protagonista diventasse oggetto di studio. La Novela en libertad permette di raccontare sia i cambiamenti psicologici che quelli fisici (Es: Il ciclo mestruale…), cosa che prima NON poteva assolutamente essere fatta. Il protagonista NON si riconosce in tutto ciò che fa la sua famiglia, con la quale dovrebbe avere un rapporto orizzontale. Pozzo= Oggetto simbolico che gli permette nell'introspezione di scoprirsi a fondo. Il pozzo diventa oggetto di misterioso, sconosciuto. Lo specchio d’acqua che si crea sul pozzo, permette di vedere la Luna piena. La Luna illumina, è fonte di luce. Romanzo sensazionalista= Racconta le sensazioni del personaggio e come le affronta/vive. Due posizioni contrastanti davanti al futuro e alle macchine del tempo: -Anziani/adulti= Rigettano l’idea -Giovani= Accettano l’idea TUTTI gli oggetti che trova in casa (Es: Ventanilla, pozzo, cameretta, scale), diventano luoghi simbolici che accompagnano il protagonista verso l’esperienza universale di conoscenza del mondo esterno. Il senso principale dell’introspezione NON è solo la vista, ma l’udito. NON è un’autobiografia,ma si colloca tra il romanzo storico e il romanzo di memorie. 1969= Evento storico mondial= Arrivo dell’uomo sulla Luna (da qui il titolo). Raccontare la Spagna di ieri, di oggi e di domani. Protagonista= Ragazzo adolescente (13 anni) che racconta ciò che sta osservando e che gli succede. NON è un diario, ma un punto di vista personale, una ricostruzione. Prevale il monologo interiore e il flusso di coscienza. Altri personaggi: Famiglia, amici, professori. Il confronto è con quello del mondo degli adulti e NON dei coetanei. NON conosciamo il nome del protagonista. Sia per i dati poco chiari che per le tempistiche, la critica def