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Università degli Studi di Milano

Luciana Rossi

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tessuti vegetali biologia vegetale anatomia vegetale scienze biologiche

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Questi appunti descrivono i diversi tipi di tessuti vegetali, i loro caratteri distintivi e le funzioni specifiche. L'articolo copre i tessuti tegumentali, conduttori e parenchimatici, offrendo una panoramica approfondita.

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Insegnamento Scienze biologiche propedeutiche alla medicina veterinaria Unità didattica BOTANICA PROPEDEUTICA ALLE SCIENZE VETERINARIE I tessuti vegetali Prof. Luciana ROSSI...

Insegnamento Scienze biologiche propedeutiche alla medicina veterinaria Unità didattica BOTANICA PROPEDEUTICA ALLE SCIENZE VETERINARIE I tessuti vegetali Prof. Luciana ROSSI [email protected] Anno accademico: 2024-2025 I tessuti vegetali Insieme di cellule (vive o morte) strutturalmente simili originate dalla divisione di altre cellule che si sviluppano nelle 3 direzioni dello spazio associate per funzione (livello superiore di organizzazione cellulare) e deputato a svolgere un ruolo determinante all'interno di un organismo. SOLIDI O LIQUIDI (linfa vegetale non è tessuto) Differenziamento cellulare Solo le cellule piccole possono mantenere una Organismi pluricellulari forma sferica (batteri) Un aumento delle dimensioni della cellula fa diminuire il Superficie di scambio con l’esterno rapporto creando condizioni più sfavorevoli. Superficie/Volume Alto Nelle cellule vegetali (che sono più grandi di quelle animali) in parte il S/V sfavorevole è superato grazie alla presenza del VACUOLO. L’organizzazione in organismi La PLURICELLUALRITA’ PERMETTE DI pluricellulari garantisce una maggiore MANTENERE UN RAPPORTO S/V superficie di scambio con l’esterno. FAVOREVOLE Negli organismi pluricellulari tutte le cellule si formano in seguito a successive divisioni mitotiche di un'unica cellula. Le cellule dell'embrione, che in origine sono totipotenti si differenziano e diventano cellule adulte, destinate a svolgere un compito preciso nell'organismo. Funzione definitiva della cellula dipende dalla sua posizione nella pianta Al termine del differenziamento si possono formare fino a 70 tipi diversi di cellule Caratteri distintivi dei tessuti vegetali Presenza di lamella mediana TESSUTI Stratificazione della parete MERISTEMATICI EMBRIONALI Caratteristiche delle punteggiature Differenziamento (plasmodesmi) TESSUTI ADULTI O Presenza di spazi intercellulari (parenchima DEFINITIVI aerifero) Il differenziamento cellulare Con la crescita della cellula la quantità di citoplasma non aumenta, ma si allunga, aumenta il vacuolo. Tessuti nelel piante vascolari I principali tessuti vegetali TESSUTO CARATTERISTICHE FUNZIONE LOCALIZZAZIONE cellul e vive generalmente monostratific at e, appiattit e e strettament e vicine, ricoperte ri vesti mento esterno di fiori, frutt i, verso l'esterno da una sostanza protezione e riduzione delle epidermide cerosa (cutina) perdite d'acqua semi, foglie, fusti e radici in struttura pri maria Alcune hanno cellul e epidermic he tegumentali modificate (peli-spine) cellule morte, appiattite, TESSUTI ADULTI strettament e vicine, con parete impermeabilizz az ione all' ac qua e ai rivestimento di fusti e radici in sughero spessa impregnata di una sostanza gas; protezione struttura secondaria impermeabile (s uberina) cellule morte, allungate, c on parete lignific at a, dispost e a formare lunghi "tubi"; sono dette trac hei di se s ot tili, con pareti conduzione di acqua e sali fasci conduttori di radici e fusto legno, o xilema tras vers al i; elementi delle trachee minerali; sostegno (legno) se di diametro maggi ore, prive di parete trasversale: formano i vasi o trachee conduttori cellule vive, allungate, con parete ri cca di pori, soprattutto sull e pareti trasversali (c el lule cribros e); se una sull'altra formano i tubi conduzione di sostanze fasci conduttori di radici e fusto libro, o floema cribrosi; Non hanno nucleo: sono nutritive (libro) in connessione con cellule compagne, vive, allungate, a parete sottil e Cellule cellule morte, con parete s pes sa fasci conduttori di fus to e radic i; sclerenchima e lignificata; sono dett e fibre se sostegno di organi adulti ri vesti mento dei semi; polpa di inspessite che meccanici allungate, sclereidi s e tondeggianti alcuni frut ti contengono cellul e vive, allungate, con parete sostegno di organi in cordoni o strat i sub- epidermici di collenchima irregolarmente i spessita accres cimento per di stensione giovani fus ti e pi ccioli parete con Parenchima ri marginazione di feri te; cutina o lignina (Rappresenta la grande secrezione e cort ec cia dei fust i e delle radic i; immagazzinamento di acqua, midollo e raggi midollari dei fusti; parenchimatici massa del corpo cellul e vive, con parete sottil e aria o altre sostanze (AMIDO) ; mesofillo delle fogli e; polpa dei soprattutto degli tras porto di ac qua e sostanze frutt i esemplari giovani) nutritive Tessuti secretori Tessuti indifferenziati responsabili TESSUTI MERISTEMATICI O dell’accrescimento del numero di cellule della EMBRIONALI pianta. Sono attivi per tutta la vita della pianta anche se in modo non costante Tessuti meristematici I tessuti meristematici o embrionali. Le piante sono degli organismi a crescita indefinita che, a differenza degli animali, continuano a crescere per tutta la loro vita (piante perenni). Ciò è possibile perché possiedono dei tessuti le cui cellule si possono dividere indefinitamente: sono i meristemi. Costituiti da cellule atte a dividersi e tutte uguali tra loro, costituiscono gli embrioni e poli apicale e basale della pianta adulta. Tessuto meristematico di apice radicale (sezione longitudinale) Cellule atte a dividersi uguali tra loro. Le cellule derivate dai meristemi, innanzi tutto crescono di dimensioni (crescita per distensione) e poi si differenziano, acquisendo forme e funzioni diverse. ACCRESCIMENTO ACCRESCIMENTO PER PER DIVISIONE: DISTENSIONE: Aumenta il numero Aumenta la di cellule. dimensione della cellula I tessuti meristematici o embrionali. Tessuti che restano allo stato embrionale per tutta la vita della pianta, costituiti da cellule vive con parete sottile, (emicellulose e sostanze poetiche) capaci di riprodursi e dare origine a nuove cellule mediante mitosi (divisione equazionale dei cromosomi contenuti nel nucleo). TESSUTI TESSUTI MERISTEMATICI MERISTEMATICI SECONDARI: Costituiti da cellule PRIMARI O APICALI adulte che hanno riacquisito la capacità di dividersi ACCRESCIMENTO LONGITUDINALE (altezza) ACCRESCIMENTO RADIALE Meristema apicale del (spessore) germoglio CAMBIO CRIBRO-VASCOLARE Meristema apicale della CAMBIO SUBERO- radice FELLODERMICO Tutte le piante Piante arboree e arbustive (no palme) I tessuti meristematici o embrionali. La fase di sviluppo vegetale che porta alla formazione di nuovi organi e alla struttura di base vegetale è definita accrescimento primario. L'accrescimento primario è il risultato dell'attività dei meristemi apicali, nei quali alla divisione cellulare segue un progressivo espandersi della cellula, tipicamente per allungamento. Dopo il completamento della distensione possiamo avere, in una determinata regione, l'accrescimento secondario. L'accrescimento secondario implica la presenza di due meristemi laterali, il cambio cribro-vascolare e quello subero-fellodermico. TESSUTI MERISTEMATICI PRIMARI O APICALI RADICE: Apice radicale Nella parte apicale di ogni radice è sempre presente un apice meristematico rivestito distalmente dalla cuffia. Funzioni cuffia: Protezione dell’apice. Gravitropismo Facilitare la penetrazione della radice nel terreno LA CUFFIA La cuffia è prodotta da un proprio meristema, situato alla base della cuffia stessa, che produce in continuazione cellule che si spostano distalmente e lateralmente e che infine si distaccano nel terreno Le cellule della cuffia sono cellule parenchimatiche particolari che assumono morfologia e funzioni differenti durante la loro vita: le cellule che si differenziano dal meristema contengono grossi granuli d'amido, gli statoliti, che sono implicati nella percezione della gravità, ma quando le stesse cellule giungono vicino alla superficie della cuffia iniziano a produrre sostanze mucillaginose, che favoriscono la penetrazione della radice nel terreno Apice vegetativo Nella parte apicale di un fusto (e quindi di ogni rametto) è sempre presente una gemma apicale che è formata da un apice meristematico avvolto dalle giovani foglioline che esso stesso ha prodotto. Poco al di sotto dell'apice le cellule degli strati cellulari superficiali si dividono dando origine alle bozze fogliari, che gradualmente si allungano e le foglioline che ne derivano si ripiegano al di sopra dell'apice, proteggendolo. All'ascella delle foglioline si formano i primordi dei rami, organizzati in modo identico alla gemma apicale, che sviluppandosi daranno origine ai rami laterali. Tessuti tegumentali o cutanei Tessuti di protezione Tessuti tegumentali Rivestono tutta la pianta ed hanno funzione di protezione da PARASSITI, AGENTI ATMOSFERICI e Regolano gli scambi gassosi. Parti aeree: impediscono una traspirazione troppo elevata, che provocherebbe l'avvizzimento della pianta, perciò sono costituiti, per la maggior parte, da cellule a stretto contatto tra loro, senza spazi intercellulari, e hanno le pareti impregnate da polimeri impermeabili. Tessuti tegumentali TESSUTI PRIMARI ESTERNI: Il tessuto tegumentale che riveste le PARTI NON LEGNOSE della pianta (fusti giovani, foglie, frutti, fiori) è l'EPIDERMIDE. TESSUTI SECONDARI ESTERNI: Il tessuto tegumentale che riveste le PARTI LIGNIFICATE: SUGHERO. Il tessuto tegumentale che riveste le RADICI è un’epidermide detta RIZODERMA (rizodermide) con la funzione di assorbire acqua e sali minerali dal terreno. Le cellule del rizoderma sono strettamente a contatto tra di loro ma hanno parete molto permeabile (no rivestimenti) e alcune cellule possiedono delle lunghe estroflessioni, i peli radicali, che servono per aumentarne la superficie assorbente. Tessuti tegumentali PARTI NON LEGNOSE EPIDERMIDE Riveste le foglie, i fusti erbacei, i fiori e i frutti; le sue funzioni principali sono il controllo del movimento dell'acqua tra interno ed esterno della pianta, la protezione contro altri organismi e contro agenti non biologici. Cellule epidermiche: sono cellule vive, senza forma definita (dipende dall’organo), ma dal contorno sinuoso che consente loro di incastrarsi perfettamente, senza lasciare spazi intercellulari (eccetto gli stomi). No cloroplasti. Sono appiattite, spesso rivestite di sostanze cerose (cutina) che le rendono impermeabili all'acqua; alcune producono sottili prolungamenti (peli). Tessuti tegumentali PARTI NON LEGNOSE Epidermide Ricoperte da una pellicola continua di cutina, la cuticola. La cutina, oltre ad essere impermeabile, è in grado di riflettere le radiazioni solari e non viene digerita da alcun organismo (protezione da funghi e batteri). Cere (all’esterno della cuticola) sotto forma di cristalli di varia forma, che accrescono l'impermeabilizzazione dell'epidermide (patina biancastra, la "pruina", che riveste le prugne e gli acini d'uva). Epidermide Cellule ordinarie: cellule vive, strettamente a contatto tra loro in modo da formare una pellicola impermeabile. Generalmente mancano di cloroplasti e sono trasparenti in modo da non ostacolare il passaggio della luce verso il parenchima clorofilliano sottostante. In sezione trasversale, le cellule epidermiche hanno una forma rettangolare. Le pareti rivolte verso l'esterno sono ispessite ed impregnate di cutina (strato cuticolare). Tra le cellule epidermiche vi sono gli stomi, che si trovano al di sopra di un ampio spazio intercellulare, la camera sottostomatica. Epidermide CELLULE ACCESSORIE: STOMI Stomi: lo strato impermeabile formato dalle cellule ordinarie è interrotto dagli stomi, per la traspirazione e gli scambi di gas tra l'interno della pianta e l'ambiente esterno, due processi indispensabili per la vita della pianta. Ogni stoma è costituito da due cellule di guardia, generalmente reniformi, che delimitano il poro stomatico (o rima stomatica). STOMI APERTI QUANDO LE CELLULE DI GUARDIA ASSORBONO ACQUA LA RIMA STOMATICA SI SEPARA PER DISTENSIONE DELLE PARETI ESTERNE Grazie allo spessore non uniforme della parete cellulare e all'orientamento delle microfibrille di cellulosa, quando le cellule di guardia assorbono acqua, si allungano e divaricano aprendo il poro stomatico. Segnali quali la luce e la carenza di anidride carbonica nei tessuti fotosintetici danno il via ad un processo che si conclude con l'apertura dello stoma. STOMI CHIUSI QUANDO LE CELLULE DI GUARDIA PERDONO ACQUA Segnali quali il buio, la carenza d'acqua, il calore troppo elevato ne determinano la chiusura. LA DISTRIBUZIONE DEGLI STOMI E’ UNA CARATTERISTICA DISTINTIVA Epidermide di monocotiledone. Tipi di stomi nelle dicotiledoni Nelle foglie lineari delle Monocotiledoni le cellule ordinarie A. Anisocitici dell'epidermide sono allungate, con B. Anomocitici forma grosso modo rettangolare, e C. Diacitici gli stomi sono orientati tutti con la D. Paracitici rima stomatica parallela all'asse lungo della foglia. tessuto epiteliale di una foglia di geranio. Epidermide Tricomi o peli. Comprendono tutte le strutture costituite da una o più cellule che si proiettano al di fuori del piano CELLULE ACCESSORIE dell'epidermide. Possono essere cellule vive (FUNZIONE DI SECREZIONE) o cellule morte (ISOLAMENTO TERMICO) Possono essere unicellulari o pluricellulari (lineari o ramificate) Possono avere funzione protettiva (peli di rivestimento) -La proteggono dalla eccessiva radiazione solare (piante del clima mediterraneo oppure pianta d’alta montagna). -Rallentano la perdita di acqua sotto forma di vapore, che normalmente fuoriesce attraverso gli stomi. produrre sostanze di vario tipo: oli essenziali, sostanze urticanti, enzimi proteolitici, e così via (peli ghiandolari). Leontopodium alpinum: Stella alpina Olea europaea : peli protettori a forma di scudo Peli di protezione Peli aggrappanti/uncinati Peli secretori/ghiandolari Peli urticanti Papille e setole tattili Il tessuto tegumentale che riveste le PARTI LIGNIFICATE: SUGHERO Tessuto tegumentale della struttura secondaria. A mano a mano che la pianta invecchia e diventa legnosa l’epidermide del fusto viene sostituita con cellule suberificate che vanno a costituire la CORTECCIA. Il rivestimento esterno è il sughero (suberina e cellulosa) Tessuto lacunoso (con ampi spazi intercellulari) composto da cellule morte con pareti suberificate (impermeabili); stomi sostituiti da lenticelle; presente nelle parti adulte della pianta. Il tessuto tegumentale che riveste le RADICI è un’epidermide detta RIZODERMA (rizodermide) con la funzione di assorbire acqua e sali minerali dal terreno. I tessuti conduttori Tessuti conduttori funzione di trasporto della linfa grezza (acqua + sali minerali) dalle radici alle parti aeree e la linfa elaborata (acqua + zuccheri) dalle foglie a tutte le altre parti della pianta Sono tessuti complessi, cioè costituiti da più tipi cellulari. Xilema (o legno) e il Floema (o libro, o tessuto cribroso). Tessuti conduttori Lo Xilema o TESSUTO Il Floema o TESSUTO VASCOLARE CRIBROSO Trasporta a lunga distanza la linfa Trasporta la linfa elaborata grezza (acqua e soluti), dalle radici (soluzioni acquose di sostanze alle foglie. organiche: zuccheri prodotti dalla fotosintesi, amminoacidi ed Cellule morte prive di ormoni) dalle foglie al resto della protoplasma, con parete ispessita pianta. e, in parte, lignificata: «tubicini». In essi la linfa viene "risucchiata" Cellule vive, anche se verso l'alto dall'evaporazione che si profondamente modificate in cui il verifica nelle foglie e perciò è sotto trasporto della linfa è tensione (capillarità, coesione H O, spinta radicale, 2 principalmente attivo e la linfa è traspirazione stomatica). sotto pressione. Oltre agli elementi di conduzione nello xilema e nel floema si trovano: fibre, con funzione di sostegno meccanico, e cellule parenchimatiche con funzione di riserva di acqua e di sostanze nutritizie. TESSUTI CONDUTTORI Xilema (legno) TESSUTO VASCOLARE Costituito da cellule morte con pareti lignificate, che formano vasi a lume ampio, sovrapposte le une alle altre a formare colonne continue che dalle radici alle foglie permettono la risalita dell'acqua e dei sali minerali in essa disciolti. Distinguiamo le trachee, a lume ampio, dove le pareti trasversali delle cellule mancano completamente, e le tracheidi, a lume più ristretto con pareti trasversali presenti e perforate. Inizia nella plantul LE CELLULE COMINCIANO A XILEMA SVOLGERE LA LORO FUNZIONE DOPO MORTE unzione dopo morteLa formazione dei capillari xilematici (tracheide) inizia nella plantula. CHEIDE)? La pianta diventa Eadulta man mano che la pianta diventa adulta? -Aumenta la lignificazione TRACHEE aumenta la lignificazione -Aumenta il diametro TR aumenta il diametro -Sparisce la parete trasversale sparisce la parete trasversale - no resistenz - sopportare e Differenti tipi di lignificazione: A. anulati DIFFERENTE LIGNIFICAZIONE DELLE TRACHEE B. spiralati C. reticolati D. punteggiati Xilema vecchio Xilema giovane Differenti tipi di lignificazione: A. anulati B. spiralati A B C D C. reticolati D. punteggiati Xilema vecchio Xilema giovane A B C D Gli ispessimenti di lignina hanno un diverso andamento a seconda della posizione del vaso. ESEMPIO: in una zona soggetta all'accrescimento secondario, essi possono avere un andamento spiralato o ad anelli sovrapposti. TESSUTI CONDUTTORI Floema-libro-cribro Cellule vive dalle pareti cellulosiche, con nucleo e protoplasto ridottissimi (o mancanti), le cui funzioni vitali vengono svolte dalle cellule compagne, addossate ad ogni porzione del vaso. Le cellule, poste le une sulle altre, formano lunghi cordoni che dalle foglie trasportano linfa elaborata a tutte le parti della pianta. Le pareti laterali permettono la diffusione della linfa verso l'esterno dei vasi, grazie alla presenza dei plasmodesmi. Le pareti trasversali presentano piccole perforazioni, che d'inverno si otturano, permettendo alla linfa di ristagnare nella porzione di vaso sovrastante; esse rallentano il flusso regolandone la distribuzione. DIREZIONE DEL FLUSSO : Differenze tra floema e xilema FLOEMA XILEMA Fatto di Cellule vive Cellule morte Spessore parete Sottile Spessa Costituente parete Cellulosa Lignina Permeabilità Permeabile Impermeabile Citoplasma Residui No Trasporto di Linfa elaborata Linfa grezza Trasporta a Parti in accrescimento e radici Foglie Direzione del flusso Verso l’alto e il basso Verso l’alto FASCI CRIBRO-VASCOLARI GLI ELEMENTI VASCOLARI E QUELLI CRIBROSI DECORRONO FIANCO A FIANCO NELLO STESSO CORDONE: FASCI CRIBRO-VASCOLARI I tessuti meccanici Funzioni Le piante a maturità possiedono dei tessuti specializzati nella funzione di sostegno e di protezione. Resistenza a torsioni, trazioni… Sostegno Come la pianta mantiene la stazione eretta? 1° caso: Piccole piante erbacee Pressione di turgore Piante erbacee che si Piante adulte accrescono SCLERENCHIMA COLLENCHIMA Tessuti meccanici COLLENCHIMA Collenchima (sostegno elastico) CELLULE NON LIGNIFICATE Costituito da cellule vive con un grosso vacuolo centrale, addossate, con pareti ispessite, collenchima lungo tutta la loro lunghezza o solo in alcuni sclerenchima punti, con cellulosa. Il collenchima è il tessuto di sostegno tipico delle parti giovani dei fusti e delle Presente normalmente sotto l'epidermide. foglie che si accrescono per distensione, Nei fusti giovani il collenchima è in posizione infatti le sue cellule sono in grado di periferica e può formare uno strato continuo al allungarsi insieme ai tessuti circostanti e di sotto dell'epidermide (es. sambuco) di sostenere l'organo in cui si trovano o dei cordoni longitudinali che formano costole grazie alle pareti cellulari ispessite e alla sporgenti: questo accade ad esempio nelle pressione di turgore che si genera al loro labiate (salvia, menta,..) dove il fusto ha sezione quadrangolare per la presenza di quattro cordoni interno. sporgenti di collenchima. allungamento (fusti erbacei, piccioli, foglie) cioli. Sono presenti prevalentemente nelle generalmente localizzato a ridosso dell’epidermide Collenchima “fili” del sedano Caratteristiche collociti funzionali cordoni verticali “fili” del finocchio - Plasticità della parete Nei (tessuto di sostegno di fusti costoluti (es. giovani organidi Presenza in tessuti rapido accrescimento) gambi di sedano o meccanici finocchio) ogni costola sporgente è formata da n accanto il- Capacità nelladizona rigenerazione (si delsdifferenziano e o - Sotto periferica un cordone fusto di collenchima. ridifferenziano in seguito a lesioni) - Parete trasparente alla luce Sclerenchima (sostegno rigido) collenchima sclerenchima costituito da cellule morte, con pareti fortemente ispessite di lignina; presente nelle parti adulte della pianta o in strati lamellari, o in fibre (a sostegno dei vasi legnosi e cribrosi), o in forma di sclercidi, idioblasti etc. collenchima Sclerenchima sclerenchima (sostegno rigido) Le sue cellule possiedono una parete secondaria che frequentemente subisce un processo di lignificazione (più rigida, robusta e impermeabile). Le pareti pectocellulosiche sono permeabili all'acqua e alle sostanze disciolte, mentre le pareti lignificate sono impermeabili: quindi, affinchè le cellule con parete lignificata possano scambiare tra loro acqua, nutrienti ed altre sostanze, alcune zone della parete primaria non sono rivestite dalla parete secondaria e formano dei "canali", le punteggiature, attraverso i quali avviene il passaggio di sostanze tra cellule adiacenti. Al termine del processo di differenziamento, la maggior le cellule sclerenchimatiche muore ed il protoplasma degenera. I tipi principali sono: - sclereidi = cellule brevi, a volte ramificate (noce di cocco) - fibre = cellule lunghe, mai ramificate Sclereidi cellule morte (svolgono la loro funzione dopo morte) parete molto ispessita (lignificazione) funzione di sostegno e di protezione formano il “guscio” della frutta secca, il rivestimento ligneo (endocarpo=nòcciolo) del seme della pesca, della albicocca, A B C Lino, canapa, juta… Fibre cellule morte (svolgono la loro funzione dopo morte) parete molto ispessita (lignificazione) (MO –TB) - Sansevieria zeylanica - Fascio di fibre nel mesofillo (A) sezione forma allungata (anche 1-2 mm) trasversale; (B) longitudinale; C - una fibra vista a luce polarizzata (Peterson 2008) Localizzazione del tessuto meccanico nel fusto e nella radice radice fusto Forze di trazione verso il basso Torsioni, piegamenti No torsioni Tessuto meccanico si Tessuto meccanico si trova trova al centro della radice alla periferia del fusto Differenze tra collenchima e sclerenchima Collenchima Sclerenchima Cellule vive Cellule morte Parete non lignificata Parete lignificata Fibre Collociti sclereidi Resistenza Elasticità rigidità Tessuti parenchimatici Tessuti parenchimatici I tessuti parenchimatici sono sempre costituiti da cellule vive con pareti permeabili e citoplasma organizzato in modi differenti in relazione alle funzioni che le cellule svolgono. TRA I TESSUTI ADULTI SONO QUELLI MENO DIFFERENZIATI (possono andare incontro ad un de-differenziamento: meristemi secondari) Parenchima fondamentale: è costituito da cellule con forma poliedrica e parete sottile. Il volume cellulare è occupato per la maggior parte da un grosso vacuolo e il citoplasma è ridotto ad un sottile strato contro la parete cellulare. Si trova in diverse parti della pianta, ad es. nella corteccia primaria del fusto e delle radici. Tessuti parenchimatici Parenchima fotosintetico o parenchima clorofilliano (clorenchima) è costituito da cellule ricche di cloroplasti (fotosintesi). Il parenchima fotosintetico si trova in tutte le parti verdi della pianta ma è particolarmente specializzato nella foglia. Il parenchima clorofilliano è formato da cellule cilindriche, tondeggianti o lobate, con un grande vacuolo centrale che preme i cloroplasti contro la parete cellulare in un unico strato favorendone la ricezione della luce e l'assorbimento della CO2. Tra le cellule vi sono ampi spazi intercellulari, il parenchima fotosintetico può quindi venire considerato un aerenchima. Tessuti parenchimatici Parenchima aerifero (aerenchima): è molto diffuso nelle radici e nelle piante acquatiche, tra le cellule vi sono ampi spazi intercellulari che permettono la circolazione dei gas. Le grandi cavità piene d'aria forniscono un percorso interno a bassa resistenza per lo scambio di gas tra gli organi vegetali sopra l'acqua ei tessuti sommersi Funzione: convogliare aria nella pianta! Inoltre le cellule parenchimatiche possono contenere nel vacuolo sali di acidi organici (ossalato di calcio), tannini, ecc. Parenchima di riserva Tessuti parenchimatici di riserva Può accumulare diversi tipi di sostanze nel citoplasma, nei vacuoli o plastidi. granulo di amido Parenchima amilifero Si trova ad es. nei semi di cereali (grano, riso, mais) e nei tuberi di patata. Numerosi amiloplasti che contengono AMIDO che deriva dalla polimerizzazione di zuccheri prodotti dalla fotosintesi e inviati ai parenchimi di riserva. riserva I parenchimi di riserva possono anche contenere mono- di- e , fusti modificati polisaccaridi in soluzione nei vacuoli. eccellenza: amido Alcuni esempi sono: il glucosio nell'uva e nelle pesche, il saccarosio nella cioline didiolio radice o granuliedinelaleurone barbabietola fusto della canna da zucchero, l'inulina nei tuberi di dalie e topinambur. Esempio Topinambur Helianthus tuberosus – FAMIGLIA Compositae Tubuliflorae Pianta erbacea perenne il cui fusto può raggiungere i 2 o 3 metri d'altezza. Radice tuberizzata (molto ramificate e provviste di rizomi tuberiferi): essa è ATTIVITA’ PREBIOTICA globulosa, presenta una forma tozza ed è Dall'idrolisi enzimatica dell'inulina si ricavano i avvolta da una pellicola piuttosto rigida e cosiddetti FOS (Frutto-Oligo-Saccaridi), sostanze chiara (tartufo di canna). prebiotiche con caratteristiche e attività analoghe. Basso indice glicemico (amido vs L'inulina raggiunge viene fermentata inulina). dalla flora intestinale (bifidobatteri) con L'inulina è l'oligosaccaride di riserva la conseguente formazione di acidi (fibra solubile composta da lunghe grassi a catena corta, quali acido catene di fruttosio). acetico, proprionato e butirrato. AZIONE PROTETTIVA protettiva degli enterociti Parenchima che accumula proteine Le proteine sono accumulate all'interno di piccoli vacuoli, un esempio è rappresentato dai granuli di aleurone dell'endosperma (= tessuto nutritivo) dei semi di ricino. Nel ricino, i granuli di aleurone contengono uno o più "cristalloidi" (= cristalli proteici) e un "globoide", sferico, costituito da fitina (= inositolo esafosfato di calcio e magnesio). Parenchima che accumula oli. Si trovano ad es. nei frutti di avocado e nei semi di ricino, sotto forma di gocce di diverse dimensioni nel citoplasma. GRANULI DI ALEURONE NEL FRUMENTO I GRANULI DI ALEURONE RIMANGONO ATTACCATI AI TEGUMENTI ESTERNI (CRUSCA) CRUSCA DI FRUMENTO: 15% PG Parenchima acquifero Nelle piante succulente (es. cactus) vi sono cellule parenchimatiche molto grandi, tondeggianti. L'acqua è contenuta nel vacuolo centrale, che occupa quasi tutto il volume cellulare, e che contiene sostanze mucillaginose con funzione di trattenere l'acqua. TESSUTI SECRETORI ALCUNE DIFFERENZE… Tessuti Secretori Cellule vive che producono sostanze apparentemente non utili alla pianta Sono organizzati in modo molto variabile, Meccanismi di adattamento (morfologici) possono essere interni o esterni alla pianta, in piante tolleranti ad comprendono singole cellule, canali o cavità, elevate concentrazioni peli secernenti. saline. Alcuni di essi (gli idatodi e le ghiandole saline), riversano all'esterno acqua e sali minerali in eccesso. Altri sintetizzano ed accumulano o riversano all'esterno prodotti organici di vario tipo (alcaloidi, oli essenziali, resine, gomme, latici, nettare, enzimi proteolitici, ecc. ), spesso importanti per le relazioni tra piante e animali. Tessuti che producono i metaboliti secondari e PRODUZIONE DI METABOLITI li riversano all’esterno SECONDARI delle cellule che li hanno secre All’esterno della pianta Peli ghiandolari Ghiandole digestive : piante carnivore All’interno della pianta Canali schizogeni resiniferi : Gimnosperme Conifere Tasche lisigene: Agrumi Peli ghiandolari = Peli secretori Cutina sollevata Sostanze secrete Cellule secernenti Cellula basale Il numero delle cellule che costituisce la base e la testa del pelo è un carattere diagnostico che permette la distinzione delle droghe. Tessuti ghiandolari/secretori nelle piante carnivore Piante che vivono su terreni poveri di sali azotati (pantani, terreni acquitrinosi, ) piante carnivore si procurano composti azotati catturando piccoli insetti, attratti con l’inganno sulla pianta stessa e successivamente digeriti Heliamphora All’interno della pianta canali resiniferi sono molto diffusi in tutti gli organi della maggior parte delle conifere; sono tappezzati internamente dalle cellule secretrici, cellule vive che producono e secernono la resina nei dotti stessi, e delimitati da una guaina con pareti ispessite. Questi canali hanno origine schizogena, ciò significa che il lume del canale si è formato in seguito alla lisi della lamella mediana che univa le cellule secretrici e al loro allontanamento in seguito alla secrezione della resina. Le resine sono miscugli eterogenei liposolubili e complessi di terpeni (composti ciclici con 10-30 atomi di carbonio volatili e non) e/o composti fenolici molto comuni nelle Conifere e in molte Angiosperme arboree tropicali (protettiva). Foglia di conifera, i dotti della resina sono nella zona superiore. http://www.nsci.plu.edu/~jmain/b359web/images/pine_leaf.jpg Canali schizogeni Tasche lisigene All’interno della pianta Le tasche lisigene si presentano, in sezione, come cavità sferiche, non chiaramente delimitate, in prossimità dell'epidermide. Si formano in seguito alla morte e alla disgregazione delle cellule secretrici contenenti oli essenziali, che procede dal centro hizogeno verso l'esterno della tasca. Il secreto è quindi costituito resinifero dagli oli essenziali e dai resti delle cellule secernenti. ne trasversale Tasche lisigene Tasca lisigena Tasche lisigene secreto del pericarpo d'arancia.

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