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This document provides an overview of histology, focusing on the structure and function of human tissues and cells. It details various tissue types, including epithelial, connective, nervous, and muscular, highlighting their roles, and exploring the concept of stem cells.

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**ISTOLOGIA** Studio delle cellule e dei tessuti che costituiscono il corpo umano **Tessuti del Corpo Umano** - Tessuti Cambiali: Connettivi ed Epiteli - Tessuti stabili: Nervoso e Muscolare I tessuti adulti cambiali presentano un ricambio cellulare di vario tipo: veloce, lento, nul...

**ISTOLOGIA** Studio delle cellule e dei tessuti che costituiscono il corpo umano **Tessuti del Corpo Umano** - Tessuti Cambiali: Connettivi ed Epiteli - Tessuti stabili: Nervoso e Muscolare I tessuti adulti cambiali presentano un ricambio cellulare di vario tipo: veloce, lento, nullo. Questo è assicurato dalla presenza di **cellule staminali**. La cellula staminale è una cellula indefferenziata caratterizzata da tre fattori: - Divisione senza limite. - Dare origine ad almeno un tipo di progenie altamente specializzata. - Divisione asimmetrica: dà origine a una cellula staminale indifferenziata e una specializzata. Esse sono residenti in: - **Osso endostio**: tessuto connettivo che tappezza la cavità midollare della diafisi, dove è contenuto il midollo osseo (elementi corpuscolari del sangue). E\' deputato al nutrimento e a fornire nuove cellule ossee. - **Epitelio respiratorio** - **Sistema Nervoso Centrale**: nei ventricoli laterali. **TESSUTI EPITELIALI** **Caratteristiche:** - Le cellule sono in mutuo contatto, poggianti su membrana basale che fa da ancoraggio tra i tessuti e le mantiene nella sede di origine. - Non sono direttamente vascolarizzate, sono soggette a rinnovamento e hanno polarità funzionale e morfologica. **Giunzioni Cellulari** - **Ancoraggio**: cellula-cellula o cellula-matrice. - **Occludenti** - **Comunicanti a canale** Presenta due tipi di polarità strutturale: - **Dominio Apicale**: l\'apice ha funzione di assorbimento, secrezione e protezione. - **Dominio Basale**: la base regola l\'adesione alla membrana basale, regola gli scambi tra l\'epitelio e i fluidi extracellulari. **Classificazione** Gli epiteli di rivestimento hanno funzione protettiva e/o assorbimento. La classificazione prende in considerazione: - **Forma**: - Pavimentoso - Cubico - Cilindrico - **Strati**: - Monostratificati - Pluristratificati - Pseudostratificati **Epidermide** L\'epitelio pavimentoso composto cheratinizzato è localizzato principalmente a livello della pelle a costituire l\'epidermide che riveste il derma sottostante. Le cellule che lo compongono sono dette **cheratinociti**. E\' possibile distinguere cinque strati ben distinti, chiamato **Apparato tegumentario**, che, iniziando dal basso verso l\'alto sono: - **Basale**: le cellule poggiano sulla membrana basale, sono di aspetto poliedrico, con un grosso nucleo, presentano caratteristiche **staminale ad alta capacità mitotica**. - **Spinoso**: presenza di numerosi strati formati da cellule che presentano prolungamenti che le connettono tra loro tramite desmosomi. - **Granuloso**: costituito da poche file di cellule appiattite nelle quali si possono rilevare i primissimi segni di sofferenza. Sono presenti **granuli basofili di cheratoialina**, costituiti da una miscela di proteine la cui sintesi inizia nello spinoso. - **Lucido**: composto da uno fino a tre strati di cellule appiattite di aspetto translucido, con il citoplasma quasi interamente occupato da tonofilamenti. - **Corneo**: composto da cellule morte, anucleate, fortemente appiattite e completamente cheratinizzate. Gli spazi intercellulari sono occupati da materiale lipidico liberato dai cheratinosomi. Lo strato corneo, basale, spinoso e granuloso vanno a formare lo strato dell\'**epidermide**; Dove invece i restanti strati, il papillare e il reticolare vanno a formare il **derma**. Sono presenti diversi tipi di cellule: - **Cheratinociti**: migrano dallo strato basale al corneo in circa 20-30 giorni, andando a sostituire le cellule morte che vengono sfoltite nel tempo. - **Merckel**: localizzate nello strato basale, prendono rapporto con le fibre nervose. - **Langherans**: si trovano negli strati più profondi dell\'epitelio. - **Granuli di Birbeck**: coinvolti nel fenomeno dell\'endocitosi. - **Melanociti**: localizzati a livello della giunzione epitelio/connettivo. **Uretelio** L\'epitelio polimorfo o di transizione viene definito plastico in quanto è capace di modificare il suo aspetto a seconda del grado di distensione dell\'organo che riveste. Questo fenomeno avviene per la particolare morfologia cellulare. Le cellule che compongono questo epitelio sono: - **Basali**: di forma poliedrica e in contatto con la membrana basale. - **Clavate:** costituiscono lo strato intermedio di spessore variabile, presentano un forma a clava in condizioni di vacuità. - **Globose**: costituiscono lo strato superficiale e presentano una forma ad ombrello con una serie di introflessioni quando l\'organo è depleto. **Ghiandole** Sono cellule epiteliali riunite insieme a formare una ghiandola, specializzata ad elaborare e secernere una sostanza che può essere riversata: - **Esocrina**: il secreto è riversato all\'esterno del corpo o in cavità comunicanti naturalmente con l\'esterno, ed esplicano la loro attività in ambito loco-regionale. - **Endocrina**: esplicano la loro azione a distanza su organi bersaglio. Le ghiandole esocrine unicellulari si dividono in: - **Caliciformi o Mucipare**: - Si trovano in un qualsiasi epitelio cilindrico, intercalate alle cellule di rivestimento formando un calice. - Producono muco derivato dell\'idratazione del mucinogeno, composto da glicoproteine e glicosaminoglicani (GAG). - Il muco, a livello intestinale, ha funzione protettiva, di lubrificazione della parete e agevola il transito del bolo alimentare; A livello delle vie respiratorie contribuisce all\'eliminazione di particelle penetrate con la respirazione. Le ghiandole pluricellulari si dividono in: Strutture più complesse costituite da cellule che formano l\'**adenomero** che sintetizza il prodotto di secrezione, altre che formano il **condotto escretore** che permete al prodotto di secrezione di essere trasportato nella sede di utilizzo. **Forma Condotto Escretore** - Semplice: il condotto è privo di diramazioni. - Semplice ramificata: si ramifica e al termine di ognuna c\'è un adenomero. - Composta: non si ramifica ma è presente un certo numero di adenomeri che vi sboccano direttamente. **Forma Adenomero** - Tubulari: ha forma rotondeggiante e lume ristretto. - Acinose: ha forma allungata a decorso rettilineo e lume ristretto. - Acinose di tipo Alveolare: ha forma rotondeggiante e lume ampio. I tessuti Ghiandolari presentano tre modalità diverse di secrezione, le quali sono: - **Merocrina**: le cellule dell\'adenomero racchiudono il prodotto di secrezione all\'interno di vescicole la cui membrana si fonde con quella cellulare, liberando il secreto attraverso esocitosi. - **Apocrina**: il materiale secreto iene rilasciato insieme a parte del citoplasma della corrispondente membrana plasmatica. - **Olocrina**: le cellule dell\'adenomero si trasformano nel secreto e sono eliminate con esso. **Tipo di Secreto** Le ghiandole, in base alla natura del secreto, vengono ulteriormente classificate in: - **Sierose**: presentano un fluido acquoso ricco di proteine. - **Mucose**: hanno un secreto più vischioso, PAS+ con adenomeri a forma tubulare. - **Miste**: hanno fluido proteico mucoso, presentano adenomeri sierosi e mucosi distinti. **Ghiandole Endocrine** Si dividono in tre categorie principali: - **A Cordoni**: presentano cellule stipate e organizzate in strutture solide, allungate, cordoniformi, separate da tralci connettivali in cui sono presenti capillari sanguigni. - **A Vescicole**: sono costituite da cellule organizzate a formare la parete di strutture sferoidali, i follicoli, contenenti un materiale detto colloide in cui è presente l\'ormone. Sono di forma cubica o cilindrica a seconda del loro momento funzionale. - **Interstiziali:** costituite da cellule singole sparse all\'interno di un tessuto. La produzione e la secrezione ormonale è controllata da meccanismi di feed-back negativo. **Epiteli Sensoriali** Sono costituiti da cellule particolarmente differenziate capaci di percepire stimoli interni ed esterni. Sono costituiti da cellule recettoriali che operano nella trasduzione dello stimolo in modo che venga trasmesso ed elaborato nel SNC. Non sono cellule nervose ma sono avvolte da fibre nervose appartenenti a neuroni Sensoriali, i quali comprendo i cinque sensi e l\'apparato vestibolare (Equilibrio). **TESSUTO CONNETTIVO** Ha il compito di sostenere e connettere gli altri tessuti fra loro determinando, quindi, la morfologia sia dei singoli organi che dell\'organismo nel suo insieme. Tutti i tessuti connettivi comprendono caratteristiche comuni le quali sono: - Hanno origine embriologica, derivano dal mesenchima embrionale che si origina dal distacco delle cellule del foglietto embrionale, in particolare del mesoderma. - Le cellule sono immerse in abbondante matrice extracellulare (ECM). - Le macromolecole della ECM vengono sintetizzate dalle cellule proprie dei tessuti connettivi che ne regolano anche la disposizione. - Hanno funzione di sostegno, trofismo, difesa e mantenimento dell\'omeostasi. Si differenziano quattro tipologie principali di tessuto connettivo: **TESSUTO CONNETTIVO PROPRIAMENTE DETTO** I vari tipi di cellule che compongono questo tessuto sono immerse in abbondante ECM dove, oltre alle cellule, sono immersi anche vasi sanguigni, linfatici e nervi. La sua funzione principale è quella di sostegno, andando a formare \"impalcature\" tra gli organi. Collega tra di loro diversi tipi di tessuto, avvolgendoli. Le macromolecole e le cellule dei connettivi possono variare molto e costituiscono i criteri di classificazione dei connettivi propriamente detti. **Matrice ExtraCellulare** Consiste in fibre di natura proteica presenti in proporzione diverse, a seconda della loro funzione che svolge quel determinato tessuto. Si differenziano in: - **Collagene:** - Rappresentano la componente fibrosa più abbondante, sono flessibili ma non elastiche con andamento ondulato, molto resistenti alla trazione. Ciascuna fibra collagene è costituita da fibrille. - **Reticolari:** - Sono sottili, ramificate e intrecciate tra loro. Costituite da fibre di collagene di tipo III e sono PAS+. - **Elastiche:** - Possono estendersi fino al 150% della loro lunghezza originaria per l\'elasticità del tessuto connettivo. Presenti principalmente nei polmoni, parete delle arterie. La matrice è costituita principalmente da **sostanza amorfa**, un sistema colloidale multifasico formato da una fase disperdente acquosa (H2O, sali e gas) e da una fase dispersa (vitamine, ormoni, enzimi, sostanze trofiche, cataboliti e da una componente specifica comprendente i GAG, i proteoglicani e le glicoproteine). Essa è molto permeabile alla diffusione di metaboliti e consente anche la migrazione delle cellule immunitarie. La permeabilità dipende dal grado di idratazione, che può aumentare notevolmente in caso di edema o infiammazione. La sostanza amorfa agisce come filtro molecolare facilitando o ostacolando il passaggio di soluti presenti nel liquido interstiziale. Oltre la sostanza amorfa, si possono distinguere diverse tipologie di cellule: - **Fibroblasti**: - Sono le cellule più abbondanti del tessuto connettivo, a forma fusata. Presenta un ricco reticolo endoplasmatico rugoso indice di spiccata sintesi. - Sono cellule poco specializzate e si dividono raramente, in opportune condizioni possono differenziarsi in altri tipi Cellulari (osteociti, condrociti e cellule adipose), e producono nei diversi tessuti quantità diverse di molecole della ECM. - **Macrofagi**: - Specializzati nell\'immagazzinamento e sintesi di sostanze lipidiche, hanno una grossa goccia lipidica mentre il nucleo e gli organuli citoplasmatici sono spostati alla periferia della cellula. - Hanno forma rotondeggiante quando isolata o poligonale se associata ad altri adipociti, con diametro oscillante intorno ai 100 micron. - **Linfociti:** - Sono responsabili della difesa immunitaria, di piccole dimensioni con grande nucleo rotondo e scarso citoplasma intensamente basofilo per la ricchezza di ribosomi per la sintesi delle immunoglobuline. - Si trovano in percentuale del 30% tra i globuli bianchi del sangue, ma dal sangue possono migrare nel connettivo. - Sono molto abbondanti nel tessuto linfoide di alcuni organi come il timo, la milza e linfonodi. - Sono differenziate in due famiglie: i linfociti B, danno le plasmacellule responsabili della produzione di anticorpi circolanti; i linfociti T, responsabili della risposta immunitaria mediata da cellule, esprimendo recettori TCR utili per legare antigeni presentati dalle \"antigen presenting Cells\", sono i primi responsabili della risposta immunitaria di tipo umorale. - **Plasmacellule:** - Derivano dai linfociti B e sono responsabili della produzione di anticorpi nella risposta immunitaria. - Sono cellule voluminose del connettivo di forma ovoidale con nucleo rotondeggiante ed eccentrico. - **Mastociti**: - Sono grosse cellule disposte in genere in posizione perivescolare nel tessuto connettivo fibrillare. - Hanno forma ovoidale, nucleo piccolo e centrale con citoplasma fortemente basofilo, PAS+ e metacromatico. - Nei granuli è presente l\'istamina, prodotto della decarbossilazione dell\'istidina, che agisce come vasodilatatore e aumenta la permeabilità dell\'endotelio capillare. **Classificazione** I tessuti connettivi sono classificati a seconda del maggiore o minore coinvolgimento delle tre componenti principali: cellule, fibre e sostanza amorfa. - **Tessuto Mucoso**: - Costituito principalmente da sostanza amorfa con pochi fibroblasti e un numero limitato di fibre per lo più reticolari. - **Tessuto Connettivo fibrillare lasso:** - Le tre componenti sono equamente rappresentate. - Tessuto molto flessibile ed elastico con scarsa resistenza alle forze esercitate. Svolge un importante ruolo trofico. - Si trova sottocute, interstizio (Stoma) degli organi, tonache mucose e sottomucose degli organi cavi. - **Tessuto Connettivo fibrillare denso:** - Ha una maggioranza di fibre collagene con modeste quantità di sostanza amorfa. La componente cellulare è rappresente pressoché da fibroblasti. - Notevole resistenza alle varie forze tensive, di torsione e anche compressive che vi possono essere esercitate **Tessuto Adiposo** E\' un tessuto connettivo lasso in cui prevale la componente cellulare del tipo adipociti ed è di due tipi: - **Bianco:** - La sua funzione è quella metabolica, favorendo l\'accumulo di lipidi e la loro mobilizzazione (lipolisi). - Può svolgere anche funzione di sostegno, di protezione estetica con diversa localizzazione del pannicolo adiposo su base sessuale. - **Bruno:** - Rispetto alle bianche, qui la lipolisi non esita a formare molecole di ATP, grazie alle modificazioni strutturali e funzionali a livello mitocondriale. - L\'energia prodotta viene dissipata sotto forma di calore e rilasciata al sangue circolante permettendo un innalzamento graduale della temperatura corporea. **SANGUE** Il sangue è un tessuto connettivo specializzato costituito da una parte corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e da una parte liquida (plasma) che rappresenta la componente extracellulare. E\' un liquido di colore rosso che circolo in un sistema di canali chiusi (vasi sanguigni) spinto da un organo propulsore (Cuore). Un adulto contiene all\'incirca 5-6 litri di sangue che corrisponde circa al 7% del peso corporeo. Ha una viscosità circa 5 volte quella dell\'acqua, peso specifico che varia a seconda del numero degli elementi figurati e del contenuto in proteine del plasma, pH 7,3 leggermente alcalino. Il contenuto in elettroliti determina la pressione osmotica mentre il contenuto proteico determina la pressione oncotica. **Funzioni** - **Respiratoria**: - Trasporto di gas come O2 e CO2 per mezzo dei globuli rossi, di sostanze nutritive dall\'intestino al fegato e da qui ai vari tessuti. - **Termoregolazione** - **Escretoria** - **Regolatrice** - **Trasporto** - **Omeostasi** **Composizione** La parte corpuscolata è composta dal 45% di globuli rossi, dove al suo bordo possiamo trovare un sottile anello bianco detto \"buffy coat\" in cui sono presenti i globuli bianchi e le piastrine. La parte liquida soprastante è il plasma 55%. Il plasma è costituito da circa il 90% d\'acqua, il restante da proteine (albumine, globuline e fibrinogeno), ormoni, vitamine, lipidi, glucosio, sostante inorganiche (Na+, Cl-, K+) e prodotti del catabolismo. - **Albumina**: proteina più abbondante necessaria per il mantenimento della pressione oncotica all\'interno dei vasi sanguigni. - **Globuline**: principalmente coinvolte nel trasporto di ormoni, lipidi e ioni metallici. - **Fibrinogeno**: concorre ai fenomeni della coagulazione. **Parte Corpuscolata** **Globuli rossi** - I globuli rossi o eritrociti o emazie sono gli elementi corpuscolati del sangue più numerosi (circa 4,5 milioni/mm\^3 nella donna e 5,5 nell\'uomo) con un ciclo vitale di circa 120 giorni. - Sono cellule anucleate, a forma di lente biconcava, con un diametro maggiore di 7,5-8 micron, per ampliare la superficie e facilitare gli scambi gassosi. - La membrana degli eritrociti è sede degli antigeni dei gruppi sanguigni: - 40% del Gruppo 0, 40% A, 15% B, 5% AB. **Globuli Bianchi** I globuli bianchi o leucociti, cosi chiamati per assenza di pigmenti, sono responsabili della difesa dell\'organismo attraverso l\'immunità naturale, aspecifica (granulociti e monociti) o specifica (linfociti). Sono prodotti dagli organi emopoietici e immessi nel torrente circolatorio, il loro numero è di 5000-7000/mm\^3 nella donna e 6000-9000 nell\'uomo. Un aumento è detto **leucocitosi**, una diminuizione **leucopenia**. Formula leucocitaria: - Granulociti neutrofili: - Compresi tra il 50% e il 70%, il ciclo vitale è di 12-14 ore. - Cellule rotondeggianti del diametro di 12 micron, con nuclei polimorfonucleati con lobi variabili in base all\'età. - Esplicano la loro azione nei tessuti migrando nel sangue, esercitando la loro azione antibatterica mediante fagocitosi. - Granulociti eosinofili: - Ciclo vitale di 7 giorni. - Medesime dimensioni dei neutrofili e il nucleo presenta due lobature unite da un istmo di cromatina che conferisce l\'aspetto a bisaccia. Contengono sostanze che agiscono nelle parassitosi degradando l\'istamina e i lecuotrieni, regolando cosi la risposta innescata dai mastociti. - Abbandonano il flusso circolatorio per migrare a livello dei focolai infiammatori. - Granulociti basofili: - Grandezza di 10 micron, con nucleo formato da 2-3 lobi scarsamente visibile per la ricchezza di granuli citoplasmatici, il contenuto è simile a quello dei mastociti. - Linfociti: - Hanno forma sferica con nucleo ovoidale, con grandezza variabile da 6 a 15 micron. Il nucleo si presenta voluminoso e fortemente eterocromatico circondato da poco citoplasma. - Hanno un importante ruolo nella risposta immunitaria, senza attività fagocitaria ma movimento ameboide che favorisce la diapedesi. - Monociti: - Sono i leucociti di dimensione maggiore, fino a 18 micron. Il loro nucleo è a ferro di cavallo o reniforme, il citoplasma è ricco di lisosomi. - Sono i precursori delle cellule ad azione fagocitaria. - Fuoriescono dai vasi e penetrano nei tessuti differenziandosi. **PIASTRINE** Sono frammenti citoplasmatici, di 2-3 micron, di grosse cellule del midollo osseo: i megacariociti. Contengono numerosi granuli contenenti sostanze necessarie alla coagulazione e presentano filamenti contrattili di actina e miosina. Sono circa 150.000-400.000/mm\^3 e hanno una vita media di 9-10 giorni, svolgono la loro funzione interamente nel sangue partecipando ai processi della **emostasi.** **Emostasi** E\' il processo che porta all\'arresto della perdita di sangue dai vasi sanguigni danneggiati. L\'attivazione piastrinica porta alla formazione di un tappo emostatico che ostruisce la ferita nella parete del vaso e blocca il sanguinamento. Composta da 4 fasi: - Fase vascolare - Fase piastrinica - Fase coagulativa - Fase fibrinolitica Definizioni: Eritropoiesi: formazione di globuli rossi. Granulomonocitopoiesi: formazione di granulociti e monociti. Megacariocitopoiesi: formazione delle piastrine. Linfocitopoiesi: formazione di linfociti. **TESSUTO CARTILAGINEO** La cartilagine è una forma specializzata di tessuto connettivo di sostegno, caratterizzata da solidità e capacità di sopportare sollecitazioni meccaniche senza deformarsi. Essa non è **nè** **innervata e n\'è vascolarizzata**, hanno scarso potere antigenico del tessuto. Costituisce lo scheletro fetale e durante lo sviluppo è sostituita quasi completamente da tessuto osseo. Il pericondrio è rivestito da tessuto connettivo denso vascolarizzato. **Pericondrio** E\' costituito da due strati, uno esterno che funge da capsula di rivestimento formato da connettivo fibrillare denso, uno più interno formato da connettivo reticolare. Queste cellule sono dette condrogeniche in quanto sono in grado di dare origine a nuove cellule cartilaginee. Deriva come gli altri connettivi da cellule mesenchimali che dalla quinta settimana della vita intrateurina assumono una forma rotondeggiante differenziandosi in condroblasti, immerse in una sostanza intercellulare compatta costituita da fibre e da una matrice amorfa in fase di gel. **Componente Amorfa** La ECM è in fase gel compatta ed ha un aspetto omogeneo, costituita da proteoglicani (GAG) e glicoproteine. La notevole presenza di GAG determina l\'elevato grado di idratazione della matrice, di circa il 80% d\'acqua. La sostanza amorfa presenta tipicamente il **proteoglicano aggregato**, costituito dall\'asse proteico sul quale si inseriscono i tre GAG solforati della cartilagine: il *condrotin,* il *biglicano* e la *decorina*. **Metacromasia** Secondo la proprietà di alcuni composti chimici, è possibile dare una colorazione diversa per tipologia di cellula e colorante impiegato: - Blu: Ortocromatico. - Rosso-viola: Metacromatico. Le sostanze metacromatiche hanno: - Alto PM - Molti gruppi anionici liberi (es. GAG acidi) **Tipi di Cartilagine** **IALINA** - Tipologia di cartilagine più diffusa, di aspetto translucido. - La matrice è un gel denso, ma non presenta mineralizzazione come il tessuto osseo, permettendo il passaggio di materiali trofici e nutrendosi per diffusione dai vasi che si trovano alla periferia della cartilagine stessa. - Le fibre sono di collagene di tipo III e in misura minore VI e IX per stabilizzare interazioni cellula-matrice, circondata da pericondrio. - Riveste le ossa a livello delle articolazioni mobili per favorire lo scorrimento delle superfici ossee, lubrificato dal liquido sinoviale che è di colore giallo chiaro limpido, diventando torbido in caso di infiammazione. **ELASTINA** - Prevalenza di fibre elastiche,ha un colorito giallo per la ricchezza di fibre elastiche che possono essere colorate con i coloranti tipici del tessuto elastico. - I condrociti sono riuniti in gruppi isogeni più piccoli, tipicamente 2-3 gruppi. - Si trova principalmente nel padiglione auricolare, l\'epiglottide e le cartilagini laringee. **FIBROSA** - Prevalenza di fibre collagene, somiglianti al connettivo fibrillare denso ma priva di pericondrio. - La componente amorfa è scarsa, mentre la componente fibrillare è costituita da fasci di fibre collagene di tipo I. - Si trova principalmente nei dischi intervertebrali, sinfisi pubica e inserzione dei tendini sulle ossa. **ISOFISIOLOGIA** - Incapace di autoriparazione per assenza di vascolarizzazione e limitata capacità proliferativa dei condrociti. - Minima capacità riparativa dal pericondrio, le cui cellule invadono l\'area lesa e producono nuova cartilagine. - Se la lesione è estesa il pericondrio forma una cicatrice di tessuto connettivo denso. - Gli aggrecani, idrolisi delle fibre di collagene di tipo II, proteoglicani sono i primi a degradarsi. Questo fenomeno è associata all\'invecchiamento e a fenomeni patologici quali l\'artrite. **TESSUTO OSSEO** Tessuto connettivo specializzato caratterizzato da una ECM mineralizzata, la quale costituisce le ossa. La mineralizzazione conferisce impermeabilità alla matrice che non potrà essere attraversata da liquidi. E\' un tessuto resistente ma con un certo grado di flessibilità e leggerezza continuamente rinnovato e rimodellato durante la vita. **Costituzione** - 65% sali calcio sotto forma di cristalli di idrossiapatite. - 23% di proteine collageni che. - 2% di proteine non collageniche, - 10% di acqua. **Funzioni** - Sostegno: mantiene la posizione retta. - Protezione: scatola cranica per l\'encefalo, gabbia toracica per cuore, polmoni e i grossi vasi. - Movimento: si inseriscono i muscoli la cui contrazione è regolata dal sistema nervoso, ma anche ai tendini e legamenti. - Riserva: dispone di grandi quantità di Ca e P, però non stabile. E\' in continuo rimodellamento che produce movimento di ioni nel circolo Ematico al bisogno. - Emopoiesi: ospita il midollo osseo. - Endocrine: interviene nell\'omeostasi glucidica e del testosterone nel maschio e all\'escrezione renale di fosfati. **Distinzione Macroscopica** Le ossa possono essere classificate in: - **Ossa lunghe** - Presentano un segmento centrale, chiamato *diafisi*, e due estremità, le *epifisi.* - La diafisi è costituita da osso compatto che forma una parete che delimita la cavità midollare. - Le epifisi sono costituite da osso spugnoso, rivestito da una lamina di osso compatto, dove presenta delle cavità comunicanti tra loro e con la cavità midollare della diafisi. - **Ossa Corte** - I tre assi spaziali sono grosso modo equivalenti, costituiti da osso spugnoso rivestito da una limina di osso compatto. - **Ossa Piatte** - Prevale lo sviluppo in superficie, costituite da due strati, uno esterno ed uno interno di osso compatto, e una parte centrale di osso spugnoso. - **Ossa Sesamoidi** - Ossa accessorie di piccole dimensioni, di forma rotonda o ovolare. Il tessuto osseo è rivestito *esternamente* da **periostio** (componente cellulare fibroblastica e fasci di fibre di collagene), *internamente* da **endostio** il quale, all\'occorrenza, possono differenziarsi in cellule in grado di produrre matrice ossea (cellule osteoprogenitrici) e presenta vasi di piccole dimensioni. **DISTINZIONE MACROSCOPICA** Il tessuto osseo può formare due tipi diversi di osso, cioè si organizza in modo da costituire: - Osso spugnoso: costituito da setti (trabecole) che formano cavità occupate dal midollo osseo e va a costituire l\'interno delle ossa brevi, delle ossa piatte e le epifisi delle ossa lunghe. - Osso compatto: presente sulla superficie delle zone costituite da osso spugnoso e nelle diafisi delle ossa lunghe. L\'organizzazione del tessuto è uguale per tutti e due i tipi, cioè ha un\'organizzazione **lamellare**. E\' riccamente vascolarizzato (nelle trabecole del tessuto osseo spugnoso), mentre nel tessuto osseo compatto si distinguono due canali: - Havers: le lamelle sono disposte longitudinalmente, contenenti venule e capillari. - Volkmann: sono perpendicolari a quelle di Havers, ne decorrono arteriole e venule di calibro ampio. **CELLULE** Sono presenti 4 tipi di cellule: - Osteoprogenitrici - Osteoblasti - Osteociti - Osteoclasti **Osteoprogenitrici** Derivano dai cellule staminali di origine mesenchimale o di tipo stromale del midollo osseo. Sono cellule che non presentano aspetti morfologici caratteristici, con forma affusolata, il citoplasma scarsamente basofilo povero di organuli. Sono localizzate nel periostio e nell\'endostio, sono in grado di differenziarsi in osteoblasti prima e in osteociti poi. **Osteocita** Cellula ossea di forma appiattita, lenticolare, con asse maggiore parallelo alla superficie ossea, presente nella matrice calcificata. Aspetto stellato, conferito dai numerosi prolungamenti che dipartono dal corpo cellulare. Alloggiata all\'interno di lacune contenente un sottile strato di materiale glicoproteico attraverso il quale scorrono i liquidi interstiziali. **Funzione** Le cellule secernono sostanze che mantengono la matrice ossea in buono stato, che a sua volta rilascia ioni calcio quando la richiesta corporea aumenta. Facilitano le attività pre-osteoblasti nel rimodellamento dello scheletro. **Osteoclasti** Derivano dal monocita del sangue ed è destinato al rimodellamento osseo. Sono cellule grandi, variano da i 20-100 micron, ottenute dala fusione di parecchie cellule. Sono presenti nel tessuto osseo solo nelle fasi di rimozione della matrice, quindi mobili. Alloggiano nelle lacune di Howship che esse stesse si scavano. Sono polinucleate con decine di nuclei, citoplasma vacuolizzato e debolmente acidofilo, possiedono numerosi mitocondri e moltissimi lisosomi, polarizzate funzionalmente. Aderisce alla matrice sigillando una zona dove si avrà l\'azione erosiva, attraverso l\'accumulo di idrogenioni dovuto all\'azione di una pompa protonica ATPasi dipendente. Questo permette la dissoluzione dei cristalli di idrossiapatite, degradando la matrice organica. **Rimodellamento Osseo** Si divide in tre fasi che si succedono in modo sequenziale: - **Riassorbimento:** - Avviene ad opera degli osteoclasti, intervenendo sull\'osso invecchiato. Dura circa 10-15 giorni. - **Fase Intermedia:** - Alcune cellule mononucleate, simili ai macrofagi, si localizzano a livello del sito di rimodellamento a formare una zona di demarcazione tra osso vecchio e nuovo. - **Neoformazione:** - Gli osteoclasti lasciano il posto agli osteoblasti che appongono nuova ECM, che per deposizione dei cristalli di idrossiapatite, si calcifica formando il nuovo osso. Questo processo è regolato da diversi fattori come quelli umorali e sistemici. Gli stimoli meccanici rappresentano un fattore importante per la determinazione delle dimensioni, della forma e della microarchitettura dell\'osso. **ECM OSSEA** La matrice è costituita da una componente organica e inorganica: **Materia Organica** - **Fibre:** - Fibre collagene di tipo I (90%). - Fibre elastiche presenti solo a livello delle fibre perforanti di Sharpey. - Fibre reticolari presenti a livello delle cellule osteocondrogeniche e in prossimità dei vasi. - **Proteoglicani:** - Composti da glicosaminoglicani acidi e solforati che sono uniti assieme da brevi catene Proteiche. - **Glicoproteine:** - Osteonectina: la più abbondante ed è dotata di affinità per il calcio. Favorisce la mineralizzazione dell\'osso. - Fosfatasi alcalina: enzima che svolge un ruolo nei processi di mineralizzazione rendendo disponibili ioni fosfato. - Fibronectina: molecola di adesione localizzata prevalentemente nella matrice pericellulare. Coinvolta nei processi di migrazione, adesione alla matrice e organizzazione delle cellule dell\'osso. - Sialoproteine: glicoproteine che mediano l\'adesione delle cellule alla matrice ossea. - Ostecalcina: chela il calcio e quindi è capace di inibire la mineralizzazione, bloccando l\'accrescimento dei cristalli. Presente in abbondanza nel tessuto osseo maturo ed è scarsa nel tessuto osseo in via di formazione. **Materia Inorganica** Rappresenta il 65% del peso secco, esistente sotto forma di idrossiapatite. La componente minerale è rappresentata da cristalli di sali di calcio (fosfato e carbonato), occupando progressivamente lo spazio interposto tra le microfibrille collagene e permeando le microfibrille stesse. **TESSUTO MUSCOLARE** Le cellule del tessuto muscolare sono caratterizzate da proprietà contrattili molto sviluppate per la presenza di proteine, quali l\'actina e la miosina. Gli elementi muscolari hanno la capacità di convertire energia chimica, sotto forma di ATP, in lavoro meccanico. In base alla derivazione embrionale, all\'aspetto morfologico e anatomico, si distinguono tre tipologie di tessuto muscolare: - **Tessuto muscolare striato dei muscoli scheletrici**. - Responsabile del movimento, la sua attività è controllata da impulsi nervosi. - **Tessuto muscolare striato del Miocardio.** - Responsabile della contrazione del cuore, è svincolato da qualsiasi stimolo volontario. - **Tessuto muscolare liscio** - Responsabile della motilità viscerale, si contrae anch\'esso indipendentemente dalla volontà. **Tessuto muscolare striato scheletrico** I muscoli scheletrici del nostro corpo sono formati da: - **Fascetti muscolari**, a loro volta formati da **fibre muscolari** contenenti proteine contrattili ed accessorie, organizzate in **miofilamenti** e **miofibrille** formatesi in seguito alla fusione di particolari piccole cellule dette mioblasti. **Fibra Muscolare** Le fibre muscolari sono strutture polinucleate, organizzato in 40 nuclei schiacciati per mm di lunghezza, con aspetto cilindrico e diametro variabile disposte parallelamente, rivestite da una membrana plasmatica detta **sarcolemma**, rivestita a sua volta da un materiale PAS+ e i nuclei al di sotto del sarcolemma. Nel **sarcoplasma** sono presenti le miofibrille, di forma bastoncellare, lunghe quanto la fibra muscolare e di diametro di 1-3 micron. Inoltre ritroviamo numerosi mitocondri, apparati di Golgi, granuli di glicogeno, un particolare REL, denominato **Reticolo sarcoplasmatico** e la mioglobina. **Descrizione** Il muscolo è rivestito da tessuto connettivo fibrillare denso, l\'**epimisio**, da cui si dipartono fasci meno densi e più sottili, il **perimisio**, che circondano gruppi di fibre muscolari. Ciascuna fibra è rivestita da connettivo reticolare, l\'**endomisio**, che lo connettono tramite i tendini alle varie ossa. Sono ripetutamente vascolarizzate ed innervate. **Sarcomero** E\' l\'unità morfo-funzionale della miofibrilla, dove ciascuna presenta un\'alternanza di bande chiare o disco I (isotrope), mentre il disco scuro è definito banda o disco A (anisotropa). - La banda I presenta al centro una linea Z, che divide la banda I in due emibande. - La parte centrale della banda A è la banda H al cui centro è presente la linea M. - La porzione di miofibrilla compresa fra due linee Z consecutive è il sarcomero. **Miofilamenti di Actina e Miosina** - I filamenti di actina sono disposti ai vertici di ipotetici esagoni regolari, a livello della Banda I. - Al livello della Banda H, i filamenti di miosina sono disposti ai verti di ipotetici triangoli equilateri. - Al livello della Banda A, si trovano filamenti di miosina al centro di ogni esagono ai cui vertici si trovano i filamenti di actina. Questa disposizione regolare crea le condizioni per l\'interazione tra i due filamenti per il meccanismo di contrazione. **Sarcomero e Bandeggiatura** - Filamenti sottili (actina: FA): - Lungo circa 0,8-1 micron, spessore di 5-6 nm, partono dalla linea Z e terminano al confine della Banda H. Il FA risulta dall\'assemblaggio di due catene, di G-actina, avvolte tra di loro ad elica. - Filamenti spessi (miosina: FM): - Lungo circa 1,5 micron, spessore di circa 15 nm, occupa l\'intera Banda H e presentano ponti trasversi nelle parti laterali del disco scuro. Il FM risulta dall\'assemblaggio di molecole di miosina. - Banda I: - Contiene solamente i filamenti sottili (più chiara), le parti laterali della Banda A appariranno più scure perché saranno presenti entrambi i filamenti. La Banda H presenterà una densità intermedia perché sono presenti i soli filamenti spessi. Tutti questi filamenti appariranno comunque paralleli fra loro. **Composizione Sarcomero** Il filamento di actina è composto da due catene di monomeri di una proteina globulare, la G-Actina. I monomeri si aggregano a formare fili di perle F-Actina che, a due a due, si avvolgono ad elica formando il filamento di actina che si ancora alla linea Z mediante altre proteine, tra cui la alpha-actinina. Su ciascuna molecole di G-Actina è presente un sito di legame per la miosina. Sono presenti proteine regolative che intervengono nei meccanismi della contrazione: - Tropomiosina B: filamentosa, lunga 40nm disposta sequenzialmente nell\'elica, in condizioni di riposo copre i siti attivi di legame dell\'actina con la miosina. - Troponina: composta da 3 unità Proteiche, la T, C e I, posta al di sopra del filamento di actina ogni 40nm. **Organizzazione Sarcomero** La distrofina forma un complesso di proteine del citoscheletro che convergono sui recettori intergrinici a formare un reticolo, il **costamero**, che svolge la funzione di collegamento delle miofibrille al sarcolemma e alla ECM. Il costamero garantisce la sincronia delle contrazioni e protegge il sarcolemma. **Reticolo Sarcoplasmatico** E\' una specializzazione del REL, con funzione di accumulo di ioni Ca+. E\' costituito da: - Tubuli lungitudinali: disposti parallelamente alle miofibrille che confluiscono al confine tra la Banda A e I in una formazione trasversale di calibro maggiore, la cisterna terminale. - Cisterna fenestrata e terminali. - Tubuli trasversali: invaginazione del sarcolemma tra le cisterne terminali. - Triade di Porter e Palade: insieme delle due cisterne e dei tubuli T, ogni sarcomero ha 2 triadi al confine tra la Banda A e I, che consente il passaggio di informazione dal Tubolo T alle cisterne terminali. Nel reticolo sarcoplasmatico viene immagazzinato Ca+ grazie a delle pompe ATPasi dipendenti, mantenuto grazie al legame debole della proteina Calsequestrina. Una volta arrivato l\'impulso nervoso, i centrotubuli lo trasmettono in profondità, permettendo alle cisterne di rilasciare lo ione Ca+ nel sarcoplasma e scatenare il meccanismo della contrazione. **Sinapsi Neuromuscolare** La contrazione avviene attraverso stimoli provenienti da fibre nervose motorie che lungo i nervi cerebro-spinali arrivano in zone dette **sinapsi neuromuscolari**, cioè giunzioni o placche motrici. In prossimità dei fasci muscolari, le fibre si ramificano perdendo la loro guaina, e formano un\'arborizzazione terminale. L\'arborizzazione si adagia nella fibra muscolare, la **fessura sinaptica**, che presenta una serie di invaginazioni, portando ad un aumento di superficie e, quindi, di densità recettoriale. **Funzioni** - Trasmissione dell\'azione dal terminale assonico al sarcolemma della fibra muscolare. - Rilascio di acetil-colina che si lega ai recettori presenti nelle docce sinaptiche. - Depolarizzazione di membrana lungo il sarcolemma e i tubuli T che attivano il reticolo sarcoplasmatico il quale, a sua volta, rilascia lo ione Ca che si lega ai filamenti di actina, portando cosi alla contrazione del muscolo. **Unità Motoria** E\' l\'insieme delle fibre muscolari controllate da un singolo motoneurone. Il numero del fibre di un\'unità motoria può variare fino a raggiungere qualche centinaia **Cessazione Stimolo** Gli ioni Ca rientrano nelle cisterne terminali, l\'ATP consente il distacco dei ponti trasversali e il filamento torna in posizione di riposo grazie alle forze di rilasciamento. **Contrazione Muscolare** - I filamenti intermedi collegano i corpi densi tra loro e con le placche subsarcolemmali. - Si forma un reticolo di sostegno per i filamenti di actina e miosina. - Al momento della contrazione, l\'impulso nervoso raggiunge il sarcolemma percorrendolo e, attraverso le caveole, raggiunge l\'interno delle cellule al livello del reticolo sarcoplasmatico, dal quale si liberano ioni Ca++. - Gli ioni entrano anche mediante posti a livello delle caveole e legano la Calmodulina, alterandone la conformazione. - Questo complesso si lega alla chinasi della catena leggera della miosina, attivandola, e alla chinasi fosforila della catena regolatoria della miosina. - In questo modo la miosina passa dallo stato inattivo alla quello attivo, cioè allungato. In questo modo è in grado di associarsi ad altre molecole di miosina, formando filamenti spessi che si legano all\'actina permettendo lo scorrimento reciproco dei filamenti. - I fascetti di miofilamenti si accorciano avvicinando le placche subsarcolemmali ai corpi densi citoplasmatici, determinando cosi l\'accorciamento dell\'intera fibrocellula. **Tessuto Muscolare Striato Involontario** La porzione muscolare della parete del cuore, gli atri e i ventricoli, è costituita da tessuto muscolare striato involontario, chiamato anche **Miocardio.** Le superfici laterali sono invece generalmente separate da tessuto connettivo fibrillare lasso, in cui abbondano i vasi sanguigni. Si possono osservare sezioni di calibro diverso: - Grandi e molto spessi contenenti il nucleo quando interessano il corpo della cellula. - Piccole quando sono a carico dei prolungamenti. **Cellule** Le cellule miocardiche, o miocardiociti, sono di forma grossolanamente cilindrica, provviste alle loro estremità di tozzi prolungamenti, i quali si interconnettono con analoghi prolungamenti delle cellule vicini, i **dischi intercalari**. L\'aspetto dei dischi deriva dalla connessione termino-terminale delle due cellule miocardiche, decorrendo in senso trasversale o perpendicolare rispetto all\'asse maggiore, e in senso longitudinale o parallelo all\'asse maggiore. **Miocardio** Sono presenti striature trasversali meno evidenti rispetto quelle presenti nel tessuto muscolare striato scheletrico, in quanto le miofibrille sono di calibro minore, non perfettamente in fase tra di loro. Il sarcoplasma e i mitocondri sono più abbondanti e il contatto tra due cardiomiciti avviene grazie ai **desmosomi** e il **Nexus.** Il reticolo sarcoplasmatico del Miocardio presenta differenze rispetto al muscolo Striato scheletrico: - Sono assenti le cisterne fenestrate e terminali. - E\' presente un\'unica sistema tubulare perimiofibrillare. Sono due le componenti che regolazione la contrazione: - **Miocardio Specifico**: - Tessuto di conduzione del cuore, con cellule specializzate nella genesi e propagazione dell\'impulso elettrico. Comprende il nodo del seno atriale, con funzione di pacemaker, ed altre componenti, come il nodo atriventricolare, che provvedeno alla diffusione dell\'impulso contrattile. - **Miocardio Aspecifico**: - Ha funzione di contrazione, sono presenti cellule che hanno anche funzione endocrina per rilasciare il fattore natrieuretico atriale, peptide coinvolto nella vasodilatazione periferica, distensione parete atriali e l\'aumento di escrezione del sodio a livello renale. Il sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico regola frequenza, intensità e durata della contrazione cardiaca. **Tessuto Muscolare Liscio** Costituente della parete dei vasi arteriosi e venosi, si trova nella tonaca muscolare delle vie respiratorie, del tubo digerente, delle vie uro-genitali e nei muscoli intrinseci dell\'occhio. E\' costituito da cellule allungate di forma fusata, con una zona centrale contenente il nucleo ed estremità assottigliate, chiamate **fibrocellule.** Hanno una lunghezza variabile che oscilla tra i 20 micron, della fibrocellula dell\'occhio, e i 500 micron, fibrocellula dell\'utero gravidico. Si dispongono sfasate fra loro in modo tale che l\'estremità di una cellula è compresa fra le estremità di quelle adiacenti. Le fibrocellule appaiono separate tra loro ad una distanza di 60-90 nm, per la presenza di fibre reticolari che le avvolgono una ad una. Spesso questo spazio è fortemente ridotto, a 2nm, per la presenza di Nexus che permette l\'accoppiamento elettrico fra le cellule. **Caratteristiche** - Le caveole (Sistema T) sono piccole rientranze della membrana plasmatica. - Il citoplasma è ricco di elementi citoscheletrici che si ancorano a corpi densi intracitoplasmatici e a placche dense sublemmali. - I miofilamenti contrattili non sono assemblati come nel tessuto muscolare scheletrico e Miocardio, ottenendo cosi una striatura atipica. **Classificazione funzionale** - **Viscerale o Unitario**: Tipico della tonaca muscolare intestinale e dell\'utero dove alcune fibrocellule sono innervate, per cui l\'impulso è diffuso attraverso i Nexus. Presenta due forme di attività contrattile: - Ritmica: crea onde peristaltiche per l\'insorgere di impulsi periodici che si propagano per tutta la muscolatura, favorendo la progressione del materiale contenuto all\'interno dell\'organo cavo. - Tonica: provoca una parziale contrazione che regola il calibro dell\'organo cavo, come avviene ad esempio in quelle arterie dove la tonaca muscolare è maggiormente rappresentata. - **Multiunitario**: Simile al vascolare, dove ogni fibrocellula è innervata. **Reazione Assonale di fibra motoria** La fibra muscolare danneggiata viene riparata in 4 step, i quali sono: - Reazione locale: vengono rimossi i detriti e avviene la riparazione iniziale, dove saranno presenti macrofagi e fibroblasti. - Reazione Retrograda: la porzione prossimale dell\'assone danneggiato e pirenoforo degenerano. - Reazione Anterograda: la porzione distale dell\'assone danneggiato viene eliminata dai macrofagi, quindi si perde il contatto sinaptico e si ha artrofia delle fibre muscolari. - Rigenerazione: Le cellule di Shwann proliferano sulla fibra danneggiata, producendo mielina e ricreando la doppia guaina sull\'assone, ripristinando l\'innervazione e il trofismo muscolare. **TESSUTO NERVOSO** Si compone di due tipi Cellulari, da cui dipende il funzionamento del Sistema Nervoso: - **Neuroni**: Cellule capaci di elaborare gli impulsi nervosi. - **Cellule della Nevroglia**: sono deputate a funzioni di supporto. Dal punto di vista anatomico si divide in: - **Sistema Nervoso Centrale (SNC)**: Formato da Encefalo e Midollo spinale. - **Sistema Nervoso Periferico (SNP)**: Formato da Gangli, nervi e terminazioni nervose e periferiche. Dal punto di vista funzione si divide in: - **Sistema Nervoso Cerebro-Spinale** (Volontario). - **Sistema Nervoso Autonomo** (Involontario): Controlla il corretto funzionamento dei tessuti, organi e apparati. **Descrizione Cellule** **Sostanza Grigia** Nel SNC il tessuto nervoso forma la sostanza grigia costituita dai corpi Cellulari dei neuroni, i loro dendriti e il tratto iniziale degli assoni. E\' localizzata nella parte più superficiale degli emisferi cerebrali, nella parte più profonda dell\'encefalo e del midollo spinale. I prolungamenti che escono dalla sostanza grigia sono rivestiti di mielina per formare la **sostanza bianca** che occupa le parti profonde dell\'encefalo e la parte superiore del midollo spinale. **Neuroni** Sono cellule **perenni altamente specializzate**, capaci di generare, trasmettere e condurre l\'impulso nervoso. Le proprietà caratterizzanti sono: - **Eccitabilità**: capacità di reagire a stimoli di natura chimica-fisica trasformandoli in impulsi nervosi. - **Conducibilità**: capacità di trasmettere gli impulsi ad altre cellule. - **Indivisibilità** Il neurone è caratterizzato da un corpo detto **pirenoforo** o **soma**, contenente il nucleo e il citoplasma, chiamato **pericarion**, che si espande in vari prolungamenti: - **Assone**: E\' unico, la sua lunghezza può variare di parecchi centimetri, rivestito da membrana plasmatica chiamata **assolemma.** Inizia in corrispondenza del cono d\'emergenza, ha un calibro costante, superficie liscia. Può emettere rami collaterali che si staccano sempre ad angolo retto e conduce gli impulsi in direzione centrifuga. - **Dendriti:** Variabili in numero, rivestiti da plasmalemma che si solleva in \"spine\" per cui hanno una superficie rugosa. Sono corti e tozzi, ramificandosi moltissimo e conducono l\'impulso in senso cellulipeto. Nel Sistema Centrale il pirenoforo, i dendriti e il tratto iniziale dell\'assone sono localizzati nella sostanza grigia, mentre nella sostanza bianca ritroviamo esclusivamente gli assoni. **Classificazione Morfo-Funzionale dei Neuroni** **Neuroni Unipolari** - Possiedono un\'unica prolungamento, l\'assone. - Rari nei vertebrati, sono sempre presenti nella vita embrionale. - Nell\'organismo maturo le cellule nervose Unipolari sono le **cellule visive** (coni e bastoncelli) e le **cellule olfattive**. Sono caratterizzate da una struttura atta a percepire gli stimoli anche di intensità minima e da una ricchezza di mitocondri per la produzione di energia necessaria sia ad amplificare lo stimolo, che per trasformarlo in un impulso elettrico. Possiamo associare a queste cellule sensitive primarie le cosiddette **secondarie**, appartenenti agli epiteli Sensoriali e quindi sprovviste di assone, che insieme costituiscono i recettori di senso specifico. Le secondarie, cioè le gustative, uditive e statocinetiche, non sono in grado di condurre autonomamente l\'impulso elettrico, quindi il passaggio è permesso dalla giunzione tra cellule epiteliali e cellule nervoso di collegamento, la giunzione **cito-neurale** o **neuro-sensoriale.** **Neuroni Bipolari** - Localizzati nei Gangli cerebro-spinali. - Sono provvisti di due prolungamenti morfologicamente uguali ma funzionalmente diversi, dove uno funge da assone, l\'altro da dendrite. Queste cellule durante lo sviluppo embrionale presentano i due prolungamenti opposti, ma in seguito i loro punti di origine tendono ad avvicinarsi o addirittura presentare un tratto in comune, divergendo poi a 180°. Questi prendono il nome di **neuroni Bipolari pseudo-unipolari a T**. L\'impulso nervoso passa direttamente dal dendrite all\'assone senza passare dal pirenoforo, aumentando cosi la velocità di conduzione e permettendo un risparmio energetico. **Gangli Cerebro-spinali** Neuroni gangliari, annessi all\'ottavo paio di nervi encefalici, dove si forma rapidamente intorno a loro un astuccio osseo durante lo sviluppo, per cui le cellule rimangono intrappolate. Si distinguono in: - **Del 1° tipo di Golgi:** possiedono un assone lungo che fuoriesce dalla sostanza grigia e decorre nella sostanza bianca, per portarsi poi in un\'altra area grigia del SNC, oppure, fuoriesce entrando a fare parte di un nervo periferico. - **Del 2° tipo di Golgi**: hanno un assone corto che rimane confinato nell\'ambito della sostanza grigia e si mette in contatto con i neuroni vicini, formando circuiti locali. **Morfologia** Per lo studio delle cellule nervose sono tipicamente utilizzate tre metodiche: - Di **Golgi**: Si ha una reazione nera, permettendo cosi la distinzione fra assone e dendriti. - Di **Nissi**: Si usano coloranti basici per mostrare un nucleo eucromatinico di aspetto pulverulento scarsamente colorato, con un nucleolo ben evidente. - Di **Cajal**: Con AgNO3 si mette in evidenza i costituenti del citoscheletro, le neurofibrille. **Struttura dei Neuroni** La parte centrale del neurone è chiamata **soma** o **corpo cellulare**, costituita dal pirenoforo, in cui risiede il nucleo rotondeggiante e altri organelli deputati alle principali funzioni Cellulari. I mitocondri presentano spesso le creste disposte parallelamente all\'asse maggiore dell\'organulo. Sono presenti in maniera diffusa i pigmenti da usura (lipofuscine) e in particolari distretti i granuli di melanina derivati dal metabolismo del neurotrasmettitore \"dopamina\". **Dendriti** Hanno ramificazioni multiple, polimorfe simili a un albero, dove ricevono segnali da neuroni afferenti e li propagano in direzione centripeta, verso il pirenoforo. Si assottigliano fino al punto terminale. La complessità dell\'albero dendritico rappresenta la quantità di segnali ricevuti dal neurone. A differenza dell\'assone, i dendriti non sono dei buoni conduttori di segnali nervosi, i quali, tendono a diminuire di intensità. **Assone** Ha funzione di trasmissione, con unico condotto e presenta dei bottoni terminali sinaptici. Privo di corpi di Nissl e di membrane di Golgi. E\' la sede del flusso assonico. Il citoscheletro è formato da **neurotubuli**, **neurofilamenti** e **microfilamenti** che formano una rete nel corpo del neurone, chiamata rete di neurofibrille, che si dispone nel citoplasma attorno al nucleo. Queste neurofibrille sono un artefatto di colorazione dovuto alla presenza di un citoscheletro molto sviluppato. **Flusso Assonico** Processo grazie al quale è possibile trasportare materiale citoplasmatico dal corpo cellulare all\'estremità dell\'assone e viceversa. Si distingue in: - Flusso anterogrado: dal corpo all\'estremità dell\'assone, si distingue ulteriormente in: - Rapido: va dal pirenoforo alla periferia, ha una velocità di 50-400 nm/die, è unidirezionale. E\' deputato al trasporto di proteine funzionali come neurotrasmettitori o enzimi. - Lento: ha una velocità di circa 0,3-80 nm/die, permette il trasporto di costituenti strutturali come microtubuli o neurofilamenti. Anch\'esso unidirezionale. - Flusso retrogrado: dall\'estremità dell\'assone al corpo cellulare, dove torna materiale da eliminare o riciclare. Il flusso è regolato da due motori ATPasi dipendenti, chinesina e dineina, che scorrono sui neurotubuli e sui neurofilamenti del citoscheletro. **Istogenesi della Fibra Nervosa** La fibra nervosa è l\'assone rivestito o meno da guaine. Si classificano 4 tipi di fibre: - **Senza guaina**: assone nudo, localizzato nella sostanza grigia del SNC. - **Solo nevrilemma**: rivestito da fibra amilienica, localizzato nel SNA. - **Solo guaina mielinica**: rivestito da fibra mielinica, tipica della sostanza bianca del SNC. - **Complete**: rivestita da entrambe le guaine, fa parte del SNP. Il nevrilemma è la guaina più esterna, mentre la mielinica è quella più interna. Le cellule deputate a fornire le guaine sono di due tipi ed entrambe appartengono al gruppo eterogeneo delle cellule della glia: - **Oligodendrociti**: forniscono la guaina mielinica solo agli assoni presenti nel SNC. - **Cellule di Schwann:** forniscono sia la guaina mielinica che il nevrilemma agli assoni del SNP, mentre nel SNA solo il nevrilemma. **Il Nervo** E\' costituito da gruppi di fibre nervose, contenute, sostenute e protette da tessuto connettivo. La capsula più esterna, l\'**epinevrio**, è formato da tessuto connettivo fibrillare denso; Da qui si dipartono una serie di setti connettivali che dividono il Nervo in fasci di calibro minore, il **perinevrio**, formati da connettivo lasso. Il Nervo può essere costituito da **fibre nervose motrici** e **fibre sensitive**, rivestite da tessuto reticolare. **Impulso Nervoso** Segnale di natura elettrica generato in qualsiasi parte del neurone, che scorre sulla membrana plasmatica come **onda di depolarizzazione**. La membrana plasmatica del neurone in condizioni di riposo è polarizzata, ossia ha un accumulo di cariche negative all\'interno, e positive all\'esterno. Quando una fibra nervosa viene stimolata nelle zone della membrana interessata, si aprono i canali del Na e si chiudono quelli al K. Il sodio entra nella cellula diminuendo la differenza negativa tra interno ed esterno (depolarizzazione) fino a raggiungere la soglia del potenziale d\'azione che si propaga sottoforma d\'onda fino alle porzioni terminali. La velocità di conduzione è maggiore nelle fibre di maggiore calibro e a parità di dimensione nelle fibre rivestite di guaina rispetto a quelle nude, poiché, la depolarizzazione avviene solo in corrispondenza dei nodi di Ranvier. L\'impulso nervoso si propagherà saltando da un nodo all\'altro secondo la teoria della conduzione saltatoria. Nelle fibre amieliniche, l\'onda è più lenta perché tocca l\'intera superficie della membrana. **Sinapsi** E\' una specializzazione morfologica della membrana cellulare che si instaura fra due neuroni, permettendo il passaggio dell\'impulso nervoso. Possiamo distinguere due tipi di sinapsi in base al meccanismo di trasmissione: - **Sinapsi Elettrica:** - Poco frequente nel sistema nervoso dei mammiferi adulti. - Si trovano a livello delle giunzioni comunicanti o giunzioni gap, permettendo una diffusione di ioni senza l\'intervento di mediatori chimici. - Il passaggio dell\'onda di depolarizzazione da una cellula all\'altra è immediato, poiché, manca il periodo di latenza legato alla diffusione del mediatore chimico sulla membrana post-sinaptica. - Non essendoci differenze morfologiche tra il segmento pre-sinaptico e quello post-sinaptico, la trasmissione dell\'impulso può essere bi-direzionale. - **Sinapsi Chimica:** - Sono le più diffuse e permettono la propagazione dell\'impulso mediante l\'utilizzo di sostanze chimiche, mediatori chimici chiamati neurotrasmettitori. - Si individuano 3 regioni principali: - **Regione pre-sinaptica**: in prossimità del contatto sinaptico, la terminazione dell\'assone si svasa a bottoncino, nel quale sono presenti numerose vescicole (40-60 nm) contenenti il neurotrasmettitore e parecchi mitocondri. - **Regione inter-sinaptica:** il vallo sinaptico è uno spazio di 20-30 nm che separa la componente pre-sinaptica da quella post-sinaptica in cui viene rilasciato il neurotrasmettitore. - **Regione post-sinaptica**: tratto di membrana plasmatica adiacente al vallo dove presenta proteine di membrana, che fungono da recettori per il neurotrasmettitore. Questa diversità morfologica tra componente pre-sinaptica e post riflette la divestità funzionale, la propagazione dell\'impulso nervoso solo unidirezionale. **Morfologia della Sinapsi Chimica** In base alla loro funzione si distinguono in: - **Sinapsi eccitatorie**: l\'apertura dei canali ionici determina l\'entrata massiccia di Ioni Na+, causando la depolarizzazione della membrana post-sinaptica e quindi la propagazione dell\'impulso. - **Sinapsi inibitorie**: l\'apertura dei canali ionici determina l\'entrata di ioni Cl-, provocando iperpolarizzazione della membrana post-sinaptica e quindi il blocco della propagazione dell\'impulso. All\'arrivo dell\'onda di depolarizzazione, si ha un\'immissione nel botto sinaptico di ioni Ca++ che favoriranno il processo di coalescenza delle membrane delle vescicole contenenti il mediatore chimico, con la membrana pre-sinaptica. Il neurotrasmettitore è liberato nel vallo sinaptico e si lega con i recettori presenti sulla membrana post-sinaptica. Ciascuna vescicola contiene una quantità di mediatore chimico costante. I recettori presenti sulla membrana post-sinaptica sono dei veri e propri canali ionici che si aprono una volta venuti in contatto con il neurotrasmettitore. **Neurologia** Il tessuto nervoso comprende altre numerose cellule non eccitabili, come l\'eterogenee, che nel loro insieme costituiscono la Nevroglia. Tali cellule svolgono svariate funzioni di sostegno, protezione, trofia e metabolismo. Se ne distinguono 7 tipi: - **Sistema Nervoso Centrale:** - Astrociti: fibrosi e protoplasmatici. - Oligodendrociti: guaina mielenica. - Cellule della microglia. - Cellule ependimali. - **Sistema Nervoso Periferico**: - Cellule di Schwann. - Cellule satelliti. - Cellule di teloglia.

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