Immunità e Tumori Quiz PDF
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Università degli Studi di Firenze
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Summary
Il documento PDF spiega l'interazione tra il sistema immunitario e i tumori. Descrive come il sistema immunitario può riconoscere e combattere le cellule tumorali, ma anche come i tumori possono eludere questa risposta immunitaria. Il documento contiene anche diversi casi e concetti specifici.
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IMMUNITA’ E TUMORI Il nostro sistema immunitario riesce a percepire la presenza di un tumore nell’organismo, riconoscendo le cellule tumorali come NON-SELF per poi eliminarle. Questo però NON SEMPRE avviene, infatti i tumori hanno sviluppato la capacità di eludere il sistema immunitario...
IMMUNITA’ E TUMORI Il nostro sistema immunitario riesce a percepire la presenza di un tumore nell’organismo, riconoscendo le cellule tumorali come NON-SELF per poi eliminarle. Questo però NON SEMPRE avviene, infatti i tumori hanno sviluppato la capacità di eludere il sistema immunitario Osserviamo i possibili casi: ❌ 1. Caso più ottimale → Sistema immunitario riconosce tutte le cellule tumorali → ELIMINAZIONE 2. Caso intermedio → Sistema immunitario riconosce ed elimina alcune cellule, ma non tutte. Quelle rimaste permangono in sede [situazione D’EQUILIBRIO] → Il tumore persiste ma è sotto controllo. 3. Caso peggiore → Le cellule tumorali riescono ad eludere il sistema immunitario, grazie a ≠ meccanismi che gli permettono di non rendere riconoscibili i loro recettori e quindi di non essere eliminate → PROGRESSIONE neoplastica Avrò quindi la progressione di una massa eterogenea di cellule tumorali, con una condizione infiammatoria cronica [ si può vedere dalla Presenza di linfociti nel tessuto → provano a ridurre l’infiammazione] La massa tumorale è eterogenea → composta da cellule tumorali ≠ , che esprimono degli antigeni propri, diversi dalle cellule normali, i quali vengono poi riconosciuti come estranei (non-self) dalle diverse cellule del sistema immunitario. ↳ In base alla cellula ed il suo antigene, questa verrà attaccata una ≠ cell. immunitaria. Anche se la risposta immunitaria di per sé non sempre è efficace [cellula esprime pochi antigeni, massa iin rapida crescita, evasione della risposta immunitaria] SITUAZIONE DI NORMALE RISPOSTA IMMUNITARIA: Si parte da una cellula normale, che subisce un danno e diventa una cellula neoplastica che poi andrà a proliferare e creare una popolazione di cellule neoplastiche con antigeni ≠. Tali antigeni vengono riconosciuti e so ha la Stimolazione del sistema immunitario → Immunosorveglianza IMMUNITA’ TUMORALE: Abbiamo detto che ci sono condizioni in cui il sistema immunitario non riesce a prevenire la crescita di tumori, in quanto le cellule neoplastiche possono modificare l’espressione di certe loro caratteristiche per eludere il sistema: 1. Antigeni scarsamente immunogeni → Cellula tumorale riduce l’espressione dei loro antigeni (esprime pochi Ag), così da NON essere riconosciuta come NON-SELF ed evitare l’attacco. 2. Rapida crescita delle cellule tumorali → A volte talmente rapida, che i linfociti non avranno il tempo di sradicare tutto il tumore in continua proliferazione. 3. Capacità di “sfuggire” → Cellule tumorali hanno sviluppato meccanismi per eludere risposta immunitaria. ➭ Es. Nel caso delle metastasi: nei vasi le cellule si rivestono di piastrine formando emboli. ➭ Come rendere un sistema immunitario più efficiente? Il sistema immunitario può essere stimolato, in modo da renderlo maggiormente capace di eliminare con efficacia tutte le cellule neoplastiche ed eradicare il tumore Esperimento - Scoperta della correlazione tra tumori e sistema immunitario 1. Inoculo in un topo cellule tumorali irradiate (non in grado di dare tumore). [Concetto simile ai vaccini: per immunizzare il tipo dal tumore] 2. Adesso posso agire in 2 modi: ○ Inoculo cellule tumorali VITALI dello stesso tipo del 1° step: ➜ Noto che il topo non sviluppa alcun tumore! Ciò significa che ha sviluppato anticorpi adatti per attaccare le cellule tumorali del 1° tumore ○ Inoculo cellule tumorali VITALI ma di un tipo diverso rispetto al 1° step: ➜ il topo sviluppa un tumore! La risposta immunitaria indotta grazie alle cell. irradiate del 1° tumore non è stata efficace per l’eliminazione di un ≠ tumore. GLI ANTIGENI TUMORALI ↳ Possono essere riconosciuti da linfociti T e B Antigeni Tumore Specifici (TSA) → Ag espressi unicamente espressi sulle cellule tumorali [assenti su cell normali]. Vengono quindi riconosciuti come NON-SELF dai linfociti. Antigeni Tumore Associati (TAA) → Sono espressi anche in cellule normali, ma la loro espressione nei tumori risulta aberrante o deregolata. In numero eccessivo ! Condizione sufficiente per sistema immunitario per capire la condizione anomala Antigeni tumorali sono codificati da ONCOGENI [Ras 10%, bcr-abl] e da ONCOSOPPRESSORI [p53 50%] Primo caso: Eliminazione dei tumore, mediante risposta immunitaria ➭ Situazione normale Le cellule normali espongono i recettori di superficie, i quali si legano i propri ligandi ◼︎ e ◼︎ ; ➭ Situazione tumorale - Efficacia immunitaria 1. Possibile mutazione puntiforme in una proteina autologa [anomala in una porzione]. Questo permette il legame di un nuovo peptide alle MHC che, essendo anomalo, viene riconosciuto dai linfociti come non self → eliminato. 2. Una mutazione puntiforme che provoca la modifica di un epitopo [epitopo: parte di antigene che lega l’anticorpo specifico] in anomalo e quindi riconosciuto dalle cellule T come non self Secondo caso ➭ Situazione normale Cellula normale con le molecola MHC, con esposti alcuni degli epitopi ◼︎ ◼︎ ◼︎ ; ➭ Situazione tumorale - Efficacia immunitaria 1. In alcuni casi posso avere la riattivazione dei geni della linea Germinale normalmente assenti in cellule differenziate, che induce la ricomparsa di neo antigeni al sistema immunitario maturo, in questo caso ho la comparsa di una nuova molecola ≠ [Di 1 proteina che proprio non c’era prima; NO mutazione] Le cellule espongono nuovi antigeni sulla membrana, a discapito di alcuni antigeni prima presenti : sostituzione 2. Posso avere l'iper espressione di proteine già presenti nella cellula, insieme quindi ai loro antigeni in superficie. Non sono mutati, ma sono in n° eccessivo ! CLASSIFICAZIONE Antigeni Tumorali Specifici [TSTA] 1. Neo-antigeni in seguito a mutazioni puntiformi o delezioni geniche 2. Antigeni oncofetali : Ag codificati da geni normali, ma solo durante lo sviluppo fetale (assenti nell’adulto). Se c’è stata una riattivazione anomala di tali geni, viene captata dal sistema immunitario 3. Antigeni presentati nei tumori da virus oncogeni. 4. Antigeni normali (solitamente espressi nelle cellule) ma esposti in quantità eccessiva sulla membrana. EFFETTI LOCALI ED ORMONALI [/metabolici] Sia i tumori benigni che quelli maligni hanno effetto locale. Quelli maligni possono eventualmente avere anche un effetto sistemico (dando metastasi a distanza). - Questo ovviamente dipende dall’ubicazione del tumore e dalle caratteristiche delle cellule che lo formano → Capacità di invasività, di formare vasi, di eludere il sistema immunitario … Gli effetti possono essere → LOCALI (confinati al tumore primitivo) o METABOLICI → Tumore specifici e non specifici. ➭ EFFETTI LOCALI DEI TUMORI [MALIGNI] Attraverso → Compressione e spostamento dei tessuti adiacenti (es.tumori scatola cranica) e Distruzione dei tessuti , col fine di un’invasione vera e propria. Causare ANEMIA → I tumori maligni crescono su superfici mucose spesso ulcerate, con quindi lesioni dalle quali può fuoriuscire il sangue → perdita di sangue occulto nel caso di tumori gastrointestinali, può essere una causa molto importante di anemia. Con ulcerazioni, si ha anche un maggior rischio di infezione. Esempi di effetti locali 1. Tumori scatola cranica → Cancro al cervello o meningioma (benigno). Possono causare possibili disfunzioni cerebrali : danni motori, visivi, mnemonici… 2. Tumori che interessano la parete di un organo cavo (esofago, trachea, colon), possono provocare: - Occlusione del lume → parziale o totale - Ulcerazione della superficie → sanguinamento e/o infezione - Perforazione → soprattutto in tumori gastrointestinali. 3. Tumori dell’osso (es. osteosarcomi ) e metastasi ossee possono provocare: - Distruzione della matrice ossea (osteolisi) → fragilità ossea, fratture spontanee nei pazienti. - Ipercalcemia → aumento del calcio successivamente a tutte le diverse fratture - Anemia ( scarsità di globuli rossi) , ma anche di riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine , data la distruzione del midollo osseo e quindi dei precursori emopoietici Oltre a questi abbiamo anche: - DOLORE → Nella sede del tumore ; soprattutto in stadi avanzati del tumore - PERDITA DI FUNZIONI SENSORIALI E MOTORIE→ Per compressione o lesione di nervi. - EDEMA → Per ostruzione di vasi ematici e linfatici, da parte delle cellule tumorali. Accumulo di liquidi. - RISPOSTA INFIAMMATORIA → Azione linfocitaria, che tenta di reagire alla condizione anomala. - FEBBRE → Spesso associata soprattutto ad alcuni tumori : Linfomi di H. ; Carcinomi renali ; Osteosarcomi). Febbre non è mai alta, ma è costante e che si presenta alla sera → indicazione che ci fa pensare ad un tumore, una volta che abbiamo escluso la causa di una malattia infettiva. Inoltre scompare una volta che il tumore è stato eradicato e ricompare se c’è recidiva NB. I tumori maligni inoltre possono provocare altri danni locali: - Nell’addome → possono ridurre gli organi ad un’unica massa tumorale solida - Possono erodere o occludere qualsiasi tratto gastro-intestinale causando ulcere - Possono portare alla formazione di fistole EFFETTI METABOLICI [SISTEMICI] ➭ Effetti metabolici tumore-specifici Ci sono dei tumori endocrini che mantengono la capacità del tessuto originario, di produrre e secernere ormoni, ma potrebbero produrne in modo alterato (ormone errato) o in sovrannumero (quantità eccessiva) → Tale deregolazione potrebbe causare effetti a livello sistemico. NB. Questo vale sia per tumori benigni che per tumori maligni, i quali però quando invadono una ghiandola endocrina, potrebbero andare a distruggerla e quindi portare all’insorgenza di deficit endocrini - Se ho la distruzione degli isolotti di Langerhans ( produzione cell. beta) → riduzione di insulina. ➭ Effetti metabolici non-specifici Ci possono essere situazioni che sono spesso associate a tumori, ma non sono direttamente correlati alla presenza del tumore [NB. Anemia e febbre possono essere inquadrate in entrambe le categorie] Potrebbero essere correlati anche a molte altre malattie o sindromi, non per forza pensiamo ad un tumore. Tra gli effetti metabolici NON specifici abbiamo: ↳ CACHESSIA → Stato catabolico clinico : Perdita di peso generalizzata e debolezza cronica, di un paziente oncologico sebbene sia comunque correttamente nutrito. - Si pensa sia mediata da fattori umorali derivati dal tumore che interferiscono con metabolismo proteico, ma banalmente anche da fattori meccanici quali → ostruzione esofagea, dolore , depressione. - Può anche essere accompagnata da disturbi del comportamento alimentare quale anoressia. CACHESSIA NEOPLASTICA → Condizione estrema in pazienti oncologici terminali - Progressivo e rapido decadimento dell’organismo - Attivazione di vie che portano il metabolismo a lavorare in modo eccessivo: vengono consumate sia le riserve di grasso che di muscolo: - Enorme perdita di peso → sia di massa grassa che di massa magra; con annessa debolezza - Perdita di appetito - Squilibrio idrominerale e ipoalbumina L’ormone che media questi processi è il TNFα (Cachectina) NEUROPATIE E MIOPATIE → Spesso associate alla presenza di neoplasie maligne; ↳ Danno o dolore a livello delle terminazioni nervose o a livello muscolare Potrebbero non essere subito associabili ad un tumore → non sono specificatamente tumorali.