Francesco Petrarca PDF
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This document provides an overview of the life and work of Francesco Petrarca, a significant figure in Italian literature. It includes information on his historical context and contributions to literature. The text is focused on the analysis of his writing style.
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Francesco Petrarca Contesto storico: Età del Tardo medioevo Autunno del medioevo: secolo di transizione storico/politica, socio economico e culturale. – spopolamento di ha campagne e città a causa di carestie ed epidemie (peste nera). 3 Impoverimento di tutti i ceti. Crisi di molti i...
Francesco Petrarca Contesto storico: Età del Tardo medioevo Autunno del medioevo: secolo di transizione storico/politica, socio economico e culturale. – spopolamento di ha campagne e città a causa di carestie ed epidemie (peste nera). 3 Impoverimento di tutti i ceti. Crisi di molti istituti di credito. Crisi del papa e dell’imperatore: l’impero Un dei grandi autori e padri della letteratura italiana (Giovanni Boccaccio, Dante e Petrarca). Petrarca e Boccaccio hanno dato le basi di due generi letterari. – Petrarca: scrittura poetica, ha insegnato a tutte le generazioni a scrivere poesie liriche (poesie dell’io: Petrarca parla di se, non come Dante. Le esperienze che Petrarca descrive 2 non identificano tutti). Lirica = il poeta esterna il suo cuore – Boccaccio: ha scritto le novelle che poi porteranno alla scrittura del romanzo moderno. Entrambi hanno avuto un grande seguito. Creano delle scuole. Dante no (perché dante è inimitabile, non ha regole, scrive come l’ispirazione gli detta. Nessuno dopo di lui si mette sul suo piano, perché tutti lo riconoscono maggiore). – Petrarca: petrarchismo. Autore molto regolare e quindi imitabile.regole precise che Petrarca mette in atto. – Boccaccio: più vario rispetto a Petrarca. Però comunque più regolare rispetto a dante. 1 VITA (1304-1374) – Dante è un uomo del medioevo e è un autore antico. – Petrarca è un uomo del tardo medioevo e un autore moderno – Differenze tra i due (antico e inimitabile, l’altro moderno e piu vicino a noi):. Dante rimane fortemente fiorentino (rapporto di amore e odio, pero anche quando è in esilio non dimentica la sua Firenze). /////////////////////////////////Petrarca è cosmopolita (cittadino del mondo. Nasce ad Arezzo perché la sua era in esilio da Firenze, quindi erano guelfi bianchi. Lui non vivrà mai a Firenze. Una volta andato via ad Arezzo va ad abitare ad Avignone (cattività avignonese: la corte papale viene trasferita in Francia, perché il potere del papa era ordinata dal sovrano d’Europa che aveva maggiore potere, il re francese. Roma viene quindi emarginata. La chiesa diventa molto mondalizzata e diventa una vera e propria curia: dove i notai avevano dante possibilità lavorative, suo padre era un notaio, si trasferisce ad Avignone). Tutto quello che accade in Italia non lo riguarda più di tanto, sa di essere fiorentino, ma si sente cittadino del mondo.. Dante ha una cultura enciclopedica: si occupa di tutto e ha una conoscenza approfondita. Sa di tutto dante. ///////////////////////////////////////////////////////////Petrarca ha una cultura specialistica (come tutti noi adesso). Petrarca ha una cultura specialistica molto approfondita: specialista delle Umanae Litterae, si appassiona del mondo romano antico, della grande Roma. Sa tutti riguarda ai latini, compresa la lingua.. Petrarca è perfettamente bilingue. Petrarca il latino lo usa perché lo sa usare. Petrarca ama il latino ed è piu legato a quel mondo della Roma antica. Le sue opere 4. piu importanti le scrive in latino. Il latino di Petrarca è quello del mondo classico. ////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Anche dante, però lui utilizza la lingua rispetto all’ambito in cui si trova. Dante preferisce il volgare al latino, la sua lingua natale. Il latino lo sa perché l’ha studiato. Se deve usarlo lo sa usare. Il latino di dante è quello medievale. 3. Dante nonostante la sua vita drammatica resta uomo del suo tempo. Uomo che è sempre stato attivo in qualsiasi ambito (politico, culturale, ma anche propositivo, atteggiamento costruttivo — renovatio temporum). /////////Petrarca non è uomo del suo tempo. Il suo obbiettivo è quello di tornare sempre indietro. Questo rende la sua vita molto triste. Vive presso la corte e fa quello che gli piace fare. Vivrà all’interno della nostalgia (nostos + algos = sentimento del ritorno), ma la vita non torna indietro. Petrarca perde il presente perché troppo nostalgico del passato.. Dante attraversa i dolori della sua vita attraverso la fede. La fede dice che nel mondo domina l’ingiustizia, ma se io non mi ribello allora conoscerò la fede eterna di dio. La sofferenza comunque non la attraverso da solo perché avrò sempre il conforto di dio. Dente ha una forte fede che lo porta sempre avente e che lo sostiene. //////////////////////////////////////////////////////////////////////Petrarca entra nella gerarchia ecclesiastica: è un chierico (essere all’inizio della gerarchia eccelsiastica). Un chierico non può somministrare i sacramenti, non può dire la messa, ma aiuta il sacerdote e come lui è tenuto alla castità e gode delle rendite ecclesiastiche (viene pagato dalla chiesa e gode privilegi della chiesa: tassazione, militare). Petrarca però non ha la fede che ha Dante. Petrarca lo fa per convenienza: entra per un discorso economica (ha uno stipendio fisso) ma anche culturale (ambiente colto, Latino, può accedere alle biblioteche, non ha tanto da fare tutta la giornata e quindi può studiare il mondo antico). Per Petrarca studiare il mondo antico lo lega la passato e lui non tiene alla compagnia dei suoi contemporanei, ma sta in compagnia dei grandi del passato. I suoi amici sono i grandi autori della classicità (per esempio San Agostino: studiando gli autori li conosce e ha dei colloqui con loro. La loro voce passa attraverso le loro opere scritte, anche quella di Petrarca passa attraverso le sue opere (tra i suoi destinatari delle sue Epistolae ci sono tantissimi antichi. Oppure scrive dei dialoghi tipo il Secretum: Petrarca e San Agostino)).. Il fatto di essere chierico ma non essere fedele come dante cosa comporta? A dante nella vita può succedere qualsiasi cosa, ma lui comunque si carica qualcuno peso e sopportarlo, però lui è certo che se i mali vengono nella vita una ragione ci sarà. Ce qualcuno che sa perché queste cose accadono. La vita di dante è una costanze ascesi, il cammino da compiere è in salita. //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Petrarca non ha una fede così rocciosa come quella di dante, però comunque ha fatto voto di chiericato. La fede in Petrarca lo porta ad una lacerazione interiore (perché si trova in un posta sbagliato). La vita di Petrarca non è ricca di sofferenze come quella di Dante. La vita di Petrarca tuttavia è molto più drammatica di quella di dante. La vita di Petrarca è un “viaggio avanti e indietro” perché non sa prendere le decisioni giuste. Tra il dire e il fare ce di mezzo la volontà, Francesco ha una volontà molto debole quindi non compie quello che dovrebbe fare: Accidia (alla chiarezza della visione corrisponde una non volontà). Lui sa che dovrebbe andare verso il mondo della spiritualità, ma per tutta la vita verra spinto all’indietro, verso i beni terreni. Petrarca è molto legato alla vita terrena: ama la fama (non da di se un ritratto reale, ma un ritratto ideale e perfetto, lo raggiunge attraverso un dialogo continua con i classici). Dante non copre la sua identità, si accetta e non ha paura di mostrare quello che è. Petrarca invece riconosce di essere se stesso, non si piace, e si nasconde dietro una maschera. L’Accidia che si manifesta nel desiderio di seguire le cose del mondo che sono mortali, che non porta ad intraprendere un cammino verso dio, spiritualità: Laura (donna che aveva incontrato alcuni anni prima che ha un significato simbolico profondo) (6 aprile 1327, 6 aprile 1348: giorno della passione). Laura-Beatrice: entrambe attraggono i poeti, sono entrambi donna e simbolo allegorico (bea: fede, via che orta a dio. Laura: attrazione a tutti i beni mondani, impossibilita di arrivare a dio). Accidia in Petrarca: Secretum: opera scritta in latino, scritta per esperienza personale. – Secretum: titolo sintetico, quello che va per la maggiore, ma il titolo originale non era questo “De secreto conflictu curaron me aron”. (Il conflitto segreto dei miei affanni). Segreto di cui Petrarca non ci vorrebbe parlare, non vorrebbe parlare del dissidio (lacerazione interiore) della sua anima. Conflitto tra le due parti della sua anima che contrastano tra loro: la componente razionale e quella accidiosa. Non si va a parare da nessuna parte. (La vita di dante ha un lieto fine). La vita di Petrarca rimane sempre la stessa perché non si smuove mai dal punto di partenza, si arrotola su se stessa. – Opera molto intima e sincera. Opera rara in Petrarca, perché nelle altre sue opere si presenta con una maschera da saggio e eroe. Il colloquio è molto intimo, primato, ma viene assistito da una donna muta: la verità, immagine simbolica. – 1347 (1348 anni orribili per via della peste nera). Muore Laura. Petrarca in quegli anni prova un sentimento di “renovatio animi” miglioramento dell’animo. Il secretum nasce da questo sentimento. – Contesto: immagina di trascorrere tre giornate con San Agostino (1. autore che conosce e ama molto perché un suo conoscente Dionigi da Borgo San Sepolcro, monaco agostiniano, qualche anno prima gli regalo un libro di Sant’Agostino: “le confessioni”: opera che nasce Nell’intimità di Sant’Agostino, lavoro di analisi interiore incredibile. Sant’Agostino non è sempre stato santo, lo diventa per conversione, vita divisa in due parti (riconosce i proprie errori e li accetta, Petrarca li vede ma non li accetta. 2. Petrarca spera di assomigliare a Sant’Agostino, la vita di Petrarca potrebbe essere simile a quella di Sant’Agostino, perché tuti e due partono da una condizione iniziale simile, due peccatori. Sant’Agostino gli dice che se ha volontà di cambiare si riesce a cambiare la vita. Per comodità Petrarca però non ha voglia di cambiare la propria vita)). – Nasce dalla lettura delle confessioni di Sant’Agostino – Opera dialogica (dialoghi con Sant’Agostino), tre libri, ognuno per giornata, ogni giornata è dedicata ad un tema specifico (la struttura umana riesce a seguire una sola cosa per volta, analizza tra con metodo analitico. “Non è da nessuna parte chi è dappertutto”.). Argomenti di cui si tratta:. Prima giornata: Sant’Agostino inizia il discorso passando in rassegna la vita di Petrarca dal punto di vista dei sette peccati capitali. L’indagine va abbastanza bene perché la vita di Petrarca non è condizionata dai vizi capitali, se non per l’accidia, ma su tutti gli altri lui è immune.. Seconda giornata: Sant’Agostino a analizza la sua accidia: descrizione dell’accidia.. Terza giornata: causa dell’accidia. E-learning:. La parte della ricostruzione del contesto storico di Petrarca, non la vita (per le interrogazioni).. Modelli culturali di Petrarca: declino della scolastica scolastica allegorica. – Petrarca si colloca in una fase culturale nuova rispetto a quella di Dante (cultura della Tomistica: la rilettura cristiana di San Tommaso della filosofia di Aristotele). Scolastica e un’esperienza filosofia che in un eta della cristianesimo si riappropria di opere pagane importanti del passato, forzandone il significato. Era l’unico modo per salvaguardare nel medioevo i testi pagani. Il medioevo impone il cristianesimo: tutto quello che è stato prodotto deve entrare nel cristianesimo. Il Medioevo non è pluriculturale, tutto deve essere uguale (Dante non ha peli sulla lingua, è libero). Il medioevo elimina tutta la diversità (Il mondo è bello se è uguale). L’antichità pagana viene forzata nei contenuti. – Scolastica: metodo filosofico di lavoro che ha portato a trattene dall’antichità pagana solo quelle opere che possono essere rilette allegoricamente in chiave cristiana. Ce sia la violazione del contenuto, ma comunque l’opera è sopravvissuta. – Petrarca però è un pre umanista: ovvero è più vicino al rinascimento che al medioevo. Petrarca per tutta la vita cerca il colloquio dei classici, ascoltando le loro voci vere, non quelle rilette. nasce quindi la Filologia: scienza che attraverso un lavoro scientifico ha lo scopo di originare la forma letterario dei testi originali. Siamo in un periodo in cui i testi vengono scritti a mano, quindi molto spesso sono imprecisi perché le persone si distraggono e quindi capiscono quello che capiscono. 1. Il filologo prende tutte le copie esistenti, confrontarle (collazione: confronto tra i testi) e cercare di comprendere il testo originario. I testi che si assomigliano per lo più da luogo alla letio maior: versione più probabile del testo delle origini. Gli altri testi non sono buttati ma vengono classificati come letio minor. 2. Sulla base della conoscenza precisa della lingua usata dall’autore e sulla base della conoscenza precisa del contesto storico culturale, cerco di capire se ciò che è scritto può appartenere all’autore culturalmente. 3. da Petrarca in poi il testo probabile si toglie, per capire, attraverso la collazione, quale potrebbe essere il testo originale. Petrarca ha incominciato a fare questo lavoro. Petrarca ha modo di visitare i principali monasteri di Italia e di Europa per cercare di capire se ci sono manoscritti di cui non siamo a conoscenza (es. Epistolae di Cicerone). Petrarca quando le trovò pianse dalla disperazione perché si era fatto un’immagine sbagliata di lui, se lo immagina com un uomo forte e potente (avvocato, console, padre della lingua latina, uomo modello), ma in realtà cicerone è un uomo come tutti noi, con tutti i suoi limiti, quindi non potrà mai farne più il modello. Petrarca insegue un modello ideale e non riesce a fare i conti con il genere umano. Laura: donna che incontra Petrarca POESIA DEL CANZONIERE 3 sonetto del canzoniere: – Ambientazione: chiesa, durante celebrazione della passione di cristo. – Petrarca non e concentrato sulla celebrazione, ma sullo sguardo di Laura che e la donna dell’errore che allontana Petrarca dalla via di dio. Il pensiero di Laura allontana dall’ avvicinarsi a dio. – Amare Laura isola Petrarca. Più ama Laura più e solo: si escile dalla società civile. Perché l’unico pensiero di Petrarca è Laura e allora tutti gli altri pensieri vanno in secondo posto: l’accidia porta con se il cinismo, ovvero l’egocentrismo. E perché Petrarca si vergogna di se stesso perché sa che amare Laura è sbagliato. – Si confida con un grande del passato, ovvero un morto, perché essendo morti non lo possono giudicare (es. San Agostono). Gli uomini odiano il giudizio critico degli altri per questo motivo si allontana. – Si confida con Dionigi da San Sepolcro, il suo confessore – Si confida con la natura: il suo confidente preferito. – Rapporto Petrarca e natura. La natura di Petrarca è umanizzata, personificata. La natura di Petrarca, come l’uomo, sente: natura sentente (sentire con il cuore, è come se la natura avesse un’anima). La natura è in grado di sentire e percepire lo stato d’animo di Petrarca ed è in grado di stimolare il cuore di Petrarca (la natura cambia sulla base del cambiamento dell’autore, “locus amoenus” (= luogo piacevole che ha sempre delle caratteristiche fisse: natura florida: piante prato fiorito, corso d’acqua, clima mite. È una sorta di paradiso terrestre), oppure sentimento negativo e triste). La natura e in grado di stimolare lo stato d’animo di Petrarca: lo induce a sentire in maniera coerente alle caratteristiche che essa presenta: ora è l’ambiente che modifica lo stato d’animo. Aspetto PROTOROMANTICO di Petrarca. – Romanticismo: movimento culturale che si sviluppa nell’Ottocento. Mettere al centro il sentimento, non la ragione. Petrarca e una autore moderno perché anticipa il romanticismo (non è un pre romantico, ma un protoromantico: è il primo che anticipa di secoli una caratteristica tipica del romanticismo). – Rapporto Dante e natura. La natura dantesca è simbolico, va anch’essa letta in maniera allegorica: esempio la selva oscura, similitudine di dante, le tre fiere, inizio del viaggio di dante all’inizio della primavera ovvero rinascita: gli aspetti della natura sono legati ai vizi e alle virtù. Purgatorio: in cima ce il paradiso terrestre che è un locus amoenus ed è l’opposto della selva oscura.