Farmacologia Quiz PDF
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Università degli Studi di Padova
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This document contains a quiz on pharmacology. It includes questions about drug differences, preclinical studies, clinical trials phases, and receptor interactions. The summary is useful for students studying for exams.
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FARMACOLOGIA domande fatte in aula 1. quali sono le differenze tra un farmaco di marca e uno generico? a. sono commercializzati dalla stessa ditta b. il farmaco di marca è più attivo e sicuro c. il generico è di scarsa qualità, non è controllato d. contengono...
FARMACOLOGIA domande fatte in aula 1. quali sono le differenze tra un farmaco di marca e uno generico? a. sono commercializzati dalla stessa ditta b. il farmaco di marca è più attivo e sicuro c. il generico è di scarsa qualità, non è controllato d. contengono lo stesso principio attivo, nella stessa quantità e prevedono la stessa via di somministrazione 2. Vai in farmacia a prendere un farmaco con la ricetta; il farmacista ti chiede: “vuole il generico?" Cosa rispondi? va bene 3. che cosa sono gli studi pre clinici? a. sono studi esclusivamente in vitro che mimano le condizioni dell’organismo umano sano o affetto da una malattia e verificano l’efficacia / tossicità di un farmaco b. sono studi eseguiti con diversi modelli sperimentali, che mimano le condizioni dell’organismo umano e studiano vari aspetti relativi all'attività e/o alla tossicità di un farmaco c. sono studi eseguiti con diversi modelli sperimentali che mimano le condizioni dell’organismo animale (mammiferi) e studiano vari aspetti relativi alle attività e / o alla tossicità di un farmaco 4. che caratteristiche hanno gli studi clinici di fase 2? a. studio randomizzato e controllato b. efficacia e identificazione del dosaggio c. pazienti e soggetti ricevono una terapia sperimentale 5. Qual é lo scopo principale di uno studio clinico di fase III? a. valutare la qualità della vita dei pazienti dopo il trattamento b. studiare la farmacocinetica di un nuovo farmaco c. indicare la tollerabilità del farmaco d. valutare l'efficacia e la sicurezza di un trattamento rispetto ad un placebo o un trattamento standard 6. Quale dei seguenti é un requisito fondamentale per la conduzione di uno studio clinico di fase III? a. l’assenza di un gruppo di controllo b. la mancanza di criteri di inclusione e di esclusione c. un campione di pazienti sufficiente grande per poter garantire la potenza statica d. la presenza di un solo centro di ricerca 7. qual è il ruolo in un comitato etico della fase 3? a. valutare e approvare il protocollo dello studio per garantire la protezione dei partecipanti b. analizzare i dati raccolti durante lo studio c. condurre uno studio clinico d. pubblicare i risultati dello studio 8. Quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo alla durata degli studi clinici di fase III? 1 a. devono essere completati in meno di sei mesi b. sono sempre condotti in un periodo di tempo standard di un anno c. non hanno limiti di tempo definiti possono durare diversi anni e causa della necessità di monitorare gli effetti a lungo termine 9. Qual é la differenza principale tra uno studio clinico di fase III e uno di II? a. gli studi di fase III coinvolgono un numero maggiore di partecipanti e mirano a confermare l’efficacia del trattamento b. gli studi di fase II sono sempre multicentrici, mentre quelli di fase III NO c. gli studi di fase III non valutano la sicurezza del farmaco d. Gli studi di fase II sono condotti solo su pazienti pediatrici 10. come si settorilazzano gli integratori alimentari? →attraverso il ministero della salute 11. come faccio a capire se un integratore è autorizzato? →guardo il sito del ministero della salute 12. Qual’è la definizione di agonismo farmacologico? a. interazione di un farmaco con un recettore, che provoca una risposta biologica b. inibizione della risposta biologica tramite un recettore c. attivazione di un recettore senza effetto biologico d. competizione tra farmaci per legarsi ad un enzima 13. qual è la differenza principale tra agonisti e antagonisti? a. gli agonisti bloccano i recettori, mentre gli antagonisti li attivano b. gli agonisti sono sempre più potenti degli antagonisti c. gli agonisti attivano i recettori, mentre gli antagonisti li bloccano d. gli agonisti non hanno effetti collaterali, mentre gli antagonisti si 14. agonisti inversi a. composti che inibiscono l’antagonista b. danno un effetto sinergico con gli agonisti completi c. causano l’effetto opposto a quello che da l’agonista completo 15. qual è la definizione di agonista pieno? a. un composto che non interagisce con il recettore b. un agonista che blocca il recettore c. un agonista parziale che attiva parzialmente il recettore d. un agonista che attiva completamente il recettore 16. che effetto da un agonista pieno sui recettori? a. nessun effetto sui recettori considerati b. massimizzazione della risposta cellulare in risposta ad una specifica popolazione recettoriale c. attivazione parziale della risposta cellulare in risposta ad una specifica popolazione recettoriale d. inibizione della risposta cellulare 17. quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo alla somministrazione endovenosa? a. può causare sovradosaggio se non monitorata 2 b. richiede una preparazione sterile c. è sempre indolore per il paziente d. può essere utilizzata per la somministrazione di farmaci oleosi 18. quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo alla somministrazione endovenosa? a. richiede sempre un accesso centrale b. è la via più lenta di somministrazione c. non è adatta per farmaci irritanti d. permette la somministrazione di grandi volumi di liquidi 19. qual è il principale vantaggio della somministrazione endovenosa rispetto alle altre vie di somministrazione? a. facilità di somministrazione da casa b. rischio di effetti collaterali c. effetto rapido e immediato del farmaco d. costi inferiori rispetto ad altre vie 20. qual è il meccanismo principale attraverso cui i farmaci somministrati per via polmonare raggiungono la circolazione sistemica? a. metabolismo epatico prima di entrare in circolo b. diffusione attraverso le membrane alveolari c. assorbimento tramite il tratto gastrointestinale d. filtrazione attraverso capillari polmonari 21. quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo la somministrazione dei farmaci per via polmonare? a. è sempre efficace per via orale b. è limitata da farmaci in forma liquida c. non è soggetta all’effetto di primo passaggio d. richiede un dispositivo di somministrazione molto complesso 22. qual è una delle principali limitazioni della via polmonare per la somministrazione di farmaci? a. variabilità nella risposta individuale b. bassa tolleranza da parte dei pazienti c. assorbimento costante e prevedibile d. difficoltà nel raggiungere il sito d’azione 23. quale patologia è frequentemente trattata con farmaci somministrati per via polmonare? a. diabete mellito b. ipertensione arteriosa c. artrite reumatoide d. asma bronchiale 24. qual è l'importanza delle dimensioni nei farmaci somministrati per via polmonare? a. influenza la deposizione nelle vie aeree b. dimensioni maggiori favoriscono l’assorbimento sistemico c. non ha alcun effetto sulla somministrazione d. maggiore è la dimensione minore è l’assorbimento 3 25. quando si parla di bioequivalenza? a. quando due o più formulazioni differenti di uno stesso farmaco possiedono diversa biodisponibilità si dicono equivalenti b. quando due o più formulazioni diverse di uno stesso farmaco possiedono uguale biodisponibilità si dicono bioequivalenti c. quando due o più formulazioni diverse di differenti farmaci possiedono uguale biodisponibilità si dicono bioequivalneti 26. distribuzione: il flusso ematico a. se per esempio un farmaco, opportunamente preparato, si somministra per via endovenosa, il composto attivo arriverà agli organi poco prefusi b. se per esempio un farmaco opportunamente preparato si somministra per via endovenosa, il composto attivo arriverà prima agli organi molto prefusi c. se per esempio un farmaco opportunamente preparato, si somministra per via sottocutanea, il composto attivo arriverà prima agli organi poco prefusi domande simulazione 4 5 domande scorsi anni→simulazioni 1. recettori intracellulari: dopo l'attivazione recettoriale, il tempo necessario perché si verifichi la risposta varia dal composto, generalmente servono alcune ore o alcuni giorni→VERO 2. la via polmonare induce effetti topici e si impiega nel trattamento delle affezioni respiratorie, in particolare nell’asma, sebbene alle volte possa dare effetti sistemici→VERO 3. il fenomeno dello spiazzamento è sempre importante in quanto porta sempre alla comparsa di tossicità nel farmaco→ FALSO 4. la bioequivalenza esiste solo se i valori di AUC per due o più formulazioni sono sovrapponibili→FALSO 5. le reazioni di coniugazione prevedono il trasferimento di un substrato endogeno al PA che ha gruppi funzionali adatti, quali gruppi carbossilici e ossidrilici dando origine dando origine a composti generalmente più idrofili e facilmente eliminabili→VERO 6. la via buccale è una via di somministrazione di PA che consiste nella somministrazione di formulazioni preparate in modo da rilasciare velocemente il PA nella saliva e di permetterne l’assorbimento, l’effetto può iniziare in pochi minuti→VERO 6 7. la via buccale è una via di somministrazione di formulazioni preparate in modo da rilasciare velocemente il PA nella saliva e di permetterne l’assorbimento. L'effetto può iniziare in 15/20 minuti→VERO 8. la tachifilassi avviene quando il farmaco aumenta progressivamente all’aumentare della dose del farmaco→FALSO La tachifilassi è un fenomeno caratterizzato dalla rapida diminuzione della risposta a un farmaco dopo somministrazioni ripetute in un breve periodo di tempo. In pratica, l'organismo sviluppa una tolleranza acuta al farmaco, rendendolo meno efficace, anche se le dosi somministrate restano invariate. 9. caratteristiche delle proteine G. Le proteine G sono attivate direttamente dal primo messaggero e trasmettono risposte inibitorie a livello cellulare →FALSO 10. la glicoproteina P è costituita da un trasportatore attivo, che serve a far passare il PA dall’interno all’esterno della cellula, riducendo quindi l’assorbimento intestinale dei substrati farmacologici→VERO 11. l’effetto di primo passaggio indica che un PA somministrato per via orale viene trasformato dagli enzimi epatici e intestinali, con conseguente diminuzione dei principi attivi, con una conseguente riduzione dei livelli plasmatici nel sangue→VERO 12. l'effetto placebo consiste nel trattamento con un farmaco che contiene il PA assieme ai componenti adiuvanti, utili per dare forma alla formulazione farmaceutica→FALSO 13. vie che possono essere soggette all’effetto di primo passaggio: a. la via orale è l’unica via di somministrazione di PA/farmaci, che non prevede l’effetto di primo passaggio b. oltre alla via orale, anche la via buccale e in parte a via rettale prevede l’effetto di primo passaggio c. la alla via orale l’unica via di somministrazione dei PA/Farmaci che prevede l’effetto di primo passaggio d. oltre alla via orale anche la via rettale prevede l'effetto di primo passaggio 14. biases a. tra i biases presenti in uno studio clinico, abbiamo la possibile remissione spontanea della malattia, l’interpretazione del clinico rispetto all’evoluzione dei sintomi della patologia e, non ultimo l’aspettativa e il desiderio di compiacere il paziente b. tra i biases in uno studio preclinico, abbiamo la possibile remissione spontanea della malattia, l’interpretazione del clinico rispetto all’evoluzione dei sintomi della patologia e, non ultimo, l’aspettativa e il desiderio di compiacere il paziente c. tra le biases presenti in uno studio clinico abbiamo la possibile remissione spontanea della malattia e l’interpretazione del clinico rispetto all'evoluzione dei sintomi della patologia I bias sono una distorsione o modifica, intenzionale o non intenzionale, del disegno e/o della conduzione di uno studio clinico e dell'analisi e della valutazione dei dati, in grado di incidere sui risultati, vanno controllati, ad esempio attraverso studi controllati, randomizzati e in doppio cieco, dove sia i clinici che i pazienti non conoscono il trattamento somministrato. Questo aiuta a ridurre l'influenza di aspettative personali e della remissione spontanea 7 DEFINIZIONI I FARMACI E LE PIANTE OFFICINALI fitoterapia→impiego di medicamenti vegetali per la cura delle malattie, vengono usate solo piante che non hanno attività terapeutica integratori e prodotti salutistici→sono prodotti con attività salutistica, non vantano attività terapeutica NON SONO FARMACI farmaci vegetali tradizionali→possono essere usati senza prescrizione del medico, per uso orale, esterno o topico (dopo 30 anni vengono riconosciuti) preparazione magistrale→la fa lo stesso farmacista preparazione galenica →si segue una ricetta AIC→codice di immissione in commercio del farmaco RCP→riassunto della caratteristiche del prodotto NON IL BUGIARDINO SOP→medicinale non soggetto a prescrizione medica EMA →da le autorizzazioni che valgono per tutti gli stati europei OMS→organizzazione mondiale della sanità farmaco→ è una sostanza o prodotto impiegato per curare, prevenire o diagnosticare malattie, agendo su funzioni fisiologiche o patologiche per il beneficio del paziente. Può essere: - naturale→più principi attivi e complesso - semisintetico - sintetico→con 1 PA e semplice con un profilo di efficacia e sicurezza ben definito. principio attivo PA→è la sostanza responsabile dell'effetto terapeutico di un farmaco. Per essere utilizzato deve avere efficacia comprovata, tossicità minima, un buon rapporto rischio-beneficio e costi accettabili. farmaco equivalente o generico→è la copia di un farmaco di marca con lo stesso principio attivo, la stessa dose farmaceutica, la stessa via di somministrazione, ma costo inferiore brevetto farmaci→in italia dura 20 anni, ma può essere allungato: - CCP: 18 anni totali (20 + 18 = 38 anni massimo di protezione). - SPC: 5 anni totali (20 + 5 = 25 anni di protezione massima). DL50→dosi letali nel 50% della popolazione DT50→dosi tossiche nel 50% della popolazione studi preclinici→sono le ricerche condotte prima dell’utilizzo delle molecole sulle persone, finalizzate a valutare l'efficacia e la sicurezza. Comportano test in vitro (biochimici, cellulari, modelli matematici) e studi in vivo su animali, per indagare le proprietà farmacodinamiche, la tossicità e le modalità di 8 somministrazione. Durano generalmente da 2 a 5 anni e mirano a selezionare molecole promettenti e valutare i loro effetti avversi. studi clinici→Ricerca condotta sugli esseri umani per valutare sicurezza, efficacia, e tollerabilità di nuovi farmaci, fondamentale per l’approvazione e l’uso commerciale. FASE 1 si somministra il farmaco a volontari sani, per testare la sicurezza, con numeri ridotti, dai 20 agli 80 soggetti FASE 2 Si coinvolgono pazienti affetti dalla patologia, per valutare l’efficacia e gli effetti indesiderati, con studi controllati e randomizzati. FASE 3 Studio multicentrico su un ampio campione (1000+ pazienti) per confermare l’efficacia e la sicurezza del farmaco rispetto a trattamenti esistenti, utilizzando studi randomizzati in doppio cieco. FASE 4 Post-commercializzazione, si raccolgono dati su un’ampia popolazione per monitorare l’efficacia a lungo termine e possibili reazioni avverse→se ci sono reazioni avverse, si applica ▼ e si fanno maggiori studi (5 anni) licenza progressiva→Una licenza progressiva si ottiene accelerando l’autorizzazione basandosi su prime evidenze di efficacia e sicurezza, anche se i dati non sono completi. Questo approccio consente l’uso iniziale del farmaco con ulteriori dati richiesti successivamente, come avvenuto con i vaccini anti-COVID-19. autorizzazione integratori alimentari→Gli integratori alimentari vengono approvati tramite una notifica al ministero della salute, che verifica la conformità normativa. La procedura è più semplice e veloce rispetto ai farmaci, richiedendo dati specifici sul prodotto e un pagamento di diritti. Se non c’è risposta entro 90 giorni, il prodotto si considera accettato (molto meno costosa di quella farmacologica) dati OSA→informazioni sulla sicurezza Ai sensi dell'art. 17 del Reg. 1169/2011, l'etichetta deve riportare indicazioni obbligatorie previste dalla normativa specifica, oltre a eventuali indicazioni volontarie conformi al Reg. 1924/2006. Dal 9 luglio del 2012 il DM ha definito piante, altre sostanze vegetali e parti relative da cui possono derivare ingredienti iper l’impiego negli integratori alimentari. FARMACODINAMICA →la farmacodinamica studia gli effetti dei farmaci e il loro meccanismo di azione sul corpo, inclusa l'interazione con recettori e l’influenza sui processi biologici bersagli molecolari→ogni farmaco ha un bersaglio target - specifici →basso dosaggio→recettori, enzimi, trasportatori, canali ionici, proteine intracellulari e acidi nucleici - non specifici→ampio dosaggio 9 interazione pa-sito d’azione - complementaria→prendono contatto in modo unico solamente con il proprio bersaglio - reversibile→tutti i farmaci hanno una limitata azione nel tempo, quindi hanno un meccanismo reversibile recettore→sono macromolecole proteiche o glicoproteiche, con le quali solitamente interagisce un modulatore come un trasmettitore, o un farmaco, ad esempio un agonista canale ionico→sono strutture ubiquitarie che regolano il passaggio di ioni; farmaci come gli inibitori della pompa protonica agiscono bloccandoli per ridurre l'acidità gastrica. Le sostanze possono essere bloccanti, che impediscono il flusso di ioni, o modulatori, con azione più lieve. enzima→sono target chiave dei farmaci moderni, modulati da inibitori (che bloccano il sito attivo), falsi substrati (che producono metaboliti inattivi) o profarmaci, attivati dagli enzimi per diventare terapeuticamente efficaci. trasportatore→ sono proteine che regolano il passaggio di molecole attraverso le membrane cellulari, cruciali per processi come l'assorbimento intestinale e renale. I farmaci possono influire sulla loro attività, distinguendosi per affinità (capacità di legarsi al target) ed efficacia (capacità di attivare una risposta) recettori orfani→sono proteine recettoriali per le quali non è noto un agonista endogeno (fisiologico) glutammato→ amminoacido eccitatorio (= stimolante a livello di SNC) ATP→ è anche neurotrasmettitore (abbiamo delle fibre che rilasciano ad esempio ATP assieme ad altri neurotrasmettitori come ad esempio acetilcolina e noradrenalina = cotrasmissione) —> agisce tramite recettori purinergici (P2X) GABA = ha ruolo di tipo sedativo/inibitorio sul SNC (benzodiasepine vanno ad aumentare attività di questi recettori canale) recettore nicotinico→Il recettore nicotinico è un recettore ionotropico che si attiva principalmente dall’acetilcolina e da alcaloidi come la nicotina. È formato da cinque subunità (due alfa, una beta, una gamma e una delta) che formano un canale ionico permeabile ai cationi. L’attivazione del recettore porta all’ingresso di sodio e all’uscita di potassio, depolarizzando la membrana e stimolando risposte cellulari, principalmente nel sistema nervoso centrale e nei muscoli. recettore-principio attivo costante di affinità ka alta→affinita alta ka bassa→bassa affinità costante di dissociazione 10 è quella + usata→+ facile da misurare kd alta→bassa affinità kd bassa→alta affinità pD2→ pD2= -log Kd Il pD2 è il valore negativo del logaritmo della costante di dissociazione (Kd) di un farmaco, indicativo della sua affinità per un recettore agonista→è una sostanza che si lega ad un recettore e lo attiva mimando l’azione del ligando fisiologico, dando un effetto biologico esempio di agonista →NICOTINA→agonista del recettore nicotinico La nicotina è un alcaloide naturale presente principalmente nelle foglie di tabacco, noto per il suo uso in sigarette, terapie sostitutive per la cessazione del fumo e come antiparassitario. È un agonista del recettore nicotinico perché si lega a questo recettore e lo attiva, mimando l'azione dell'acetilcolina e inducendo il passaggio di ioni attraverso il canale. Questo effetto provoca risposte fisiologiche rapide, inclusa la stimolazione del sistema nervoso centrale teoria dell’occupazione di clark 1953→l’effetto/l’attività di un principio attivo è direttamente proporzionale alla quantità di recettori (+ si lega maggiore sarà l’effetto) curva concentrazione effetto di un agonista Le curve concentrazione-effetto mostrano la relazione tra la concentrazione di un principio attivo (PA) e la risposta biologica, rappresentando un'iperbole o una sigmoide in scala semilogaritmica. L'EC50 indica la concentrazione di PA necessaria per ottenere il 50% dell'effetto massimo ed è uguale alla costante di dissociazione Kd, misura sperimentale dell'affinità del composto per il recettore. Questo parametro è fondamentale per studiare l'efficacia e l'affinità di un farmaco in studi farmacologici. potenza→La potenza di un composto è la misura della quantità di agonista necessaria per ottenere un effetto; è inversamente proporzionale all'EC50, ovvero più bassa è l'EC50, maggiore sarà la potenza del composto. 11 attività→ L’attività di un composto rappresenta la risposta massima che un agonista può indurre, dipendendo dal numero di complessi agonista-recettore formati e dall’efficienza con cui il recettore attivato traduce il segnale biologico. pendenza (slope)→la pendenza della curva dipende dall’interazione dell’agonista con i recettori, quindi da un’idea di quella che sia l’interazione tra il PA ed il recettore. recettore muscarinico→Lo studio condotto sull'ileo di cavia ha analizzato l’effetto contrattile dei recettori muscarinici (M3) attivati dall’acetilcolina e dall’arecolina. L’acetilcolina, pur essendo più potente, raggiunge un effetto massimo del 75%, mentre l’arecolina induce un’attività maggiore (100%) ma a concentrazioni più elevate. L’arecolina, oltre ad agire sui recettori muscarinici, ha effetti centrali simili alla nicotina ed è utilizzata in India come tonico naturale. L’acetilcolina è la + potente Teoria di Ariëns 1953→ introduce il parametro α (attività intrinseca) per descrivere la capacità di un farmaco di attivare una risposta dopo il legame al recettore. L’effetto del farmaco dipende sia dal numero di recettori occupati che dall’attività intrinseca (α), che varia da 0 (nessuna risposta) a 1 (massima risposta). La risposta si esprime come E = α Emax. agonista parziali o dualista→ è un composto che si lega al recettore e produce una risposta inferiore rispetto a quella di un agonista completo, indipendentemente dalla concentrazione, perché possiede un'attività intrinseca α compresa tra 0 e 1. In determinate condizioni sperimentali, può comportarsi anche da antagonista nei confronti di un agonista completo. agonista inverso→è un composto che si lega al recettore e induce la sua attività basale, producendo un effetto opposto a quello dell’agonista antagonismo→È la capacità di una sostanza di ridurre o bloccare l'effetto di un agonista legandosi al recettore o agendo su altri meccanismi cellulari. antagonisti competitivo o (sormontabile) Antagonismo non competitivo (o non sormontabile) L'antagonista si lega in modo reversibile al sito L'antagonista si lega irreversibilmente a un sito del recettore occupato dall'agonista, diverso dal recettore (allosterico), o allo stesso competendo con esso. Aumentando la sito (ortosterico) riducendo l'efficacia dell'agonista. L'effetto non può essere superato concentrazione di agonista, si può superare aumentando la concentrazione dell'agonista. l'effetto dell'antagonista. l’effetto massimo viene sempre raggiunto ma l’EC50 non varia, non si modifica l’affinità del cambia l’EC50 composto per il suo recettore ma si ottiene un effetto ridotto 12 belladonna→contenente atropina, è una pianta tossica con effetti dose-dipendenti. L'atropina agisce come antagonista muscarinico competitivo, inibendo l'interazione dell'acetilcolina col recettore muscarinico. A dosi elevate, può causare gravi sintomi come aumento della frequenza cardiaca, secchezza della bocca e possibile morte per tossicità a livello del SNC. antagonismo funzionale o fisiologico→si verifica quando un antagonista si lega a un sito diverso da quello dell'agonista ma produce effetti opposti, inibendo l'effetto finale Ad esempio, la papaverina riduce la contrazione muscolare liscia indotta da acetilcolina o istamina agendo a valle del meccanismo recettoriale. Questo tipo di antagonismo è meno specifico ma utile farmacologicamente quando non è chiaro il meccanismo coinvolto. regolazione recettoriale fenomeno descrizione meccanismo esempio Desensibilizzazione Recettori presenti ma Fosforilazione e Recettori risposta minore β-arrestina (desens. β-adrenergici rispetto allo standard. omologa). fosforilati → inattivi. Down-Regulation Riduzione del numero Endocitosi con Prolungata di recettori disponibili degradazione o riciclo. esposizione ad (es. internalizzazione agonista → recettori dei recettori). ridotti. Sensibilizzazione I recettori presenti Aumento della Sensibilizzazione rispondono in modo risposta recettoriale. post-stimolo maggiore rispetto alla prolungato. situazione fisiologica. Up-Regulation Aumento del numero Aumento della Denervazione → di recettori esposti sintesi/esposizione up-regulation dei sulla membrana recettori. recettori postsinaptici. cellulare. Omologa Desensibilizzazione Feedback negativo sul Esposizione specifica per lo stesso recettore specifico. prolungata ad recettore e ligando. agonista recettoriale. Eterologa Desensibilizzazione di Vie di trasduzione che Ligando A inibisce recettori diversi da agiscono su altri sistema recettoriale B. quello specifico recettori. stimolato dal ligando. Tolleranza Riduzione della Adattamento Esposizione 13 risposta al farmaco nel fisiologico o prolungata a oppioidi. tempo (data ma metabolico. modifiche nella farmacocinetica→dis ponibilità del farmaco nell’organismo e della farmacodinamica→d alle vie di regolazione o dalla produzione di sostanze endogene Tachifilassi Risposta ridotta rapida Desensibilizzazione Somministrazione a un farmaco dopo rapida dei recettori. ripetuta di somministrazioni decongestionanti. ripetute. Refrattarietà Incapacità del tessuto Perdita di sensibilità Mancata risposta ai di rispondere a un recettoriale. trattamenti agente specifico. farmacologici. Resistenza Mancanza di efficacia Mutazioni o Resistenza batterica di un farmaco meccanismi cellulari agli antibiotici. (antibiotici o difensivi. antitumorali) per adattamento biologico. Dipendenza→La dipendenza è una condizione caratterizzata dall'uso ripetuto di una sostanza o farmaco per ottenere effetti gratificanti o per evitare sintomi di astinenza, portando a un bisogno compulsivo e, in alcuni casi, a sintomi fisici evidenti se la sostanza viene sospesa. può essere: - fisico→ se non viene somministrata la sostanza abbiamo crisi d’astinenza e sintomatologia fisica - psicologico→ se non viene somministrata non sono percepibili danni a livello fisico sindrome d’astinenza→La sindrome d’astinenza si manifesta con sintomi variabili in base alla sostanza, come nausea, vomito e febbre per la morfina, o irritabilità e insonnia per la nicotina. Il fumo causa gravi patologie, tra cui cancro polmonare, ischemia cardiaca e bronchite cronica, oltre a rischi perinatali. L’alcol, se abusato, può portare a sindrome d’astinenza grave e riduzione del volume cerebrale. FARMACOCINETICA→studia come un farmaco viene assorbito, distribuito, metabolizzato ed eliminato dall'organismo, analizzando le sue concentrazioni nel corpo nel tempo. Aiuta a ottimizzare la terapia farmacologica. rapporto tra farmacocinetica e farmacodinamica→La farmacocinetica studia come il farmaco viene assorbito, distribuito, metabolizzato ed eliminato, determinando la concentrazione del farmaco nell'organo bersaglio nel tempo. La farmacodinamica, invece, analizza il meccanismo d'azione del farmaco e l'effetto biologico risultante (legame ai recettori e risposta fisiologica). Insieme, spiegano come la dose di un farmaco si traduce in un effetto terapeutico specifico. distribuzione→ come si distribuisce il farmaco nei vari organi passaggio PA→DIFFUSIONE: - attraverso la membrana citoplasmatica - cellula- cellula 14 tipo di caratteristiche requisiti fattori influenzati esempio diffusione Diffusione Passaggio diretto - Gradiente di - Superficie di Farmaci semplice attraverso la concentrazione assorbimento (A). liposolubili (es: membrana senza favorevole. - Spessore della anestetici proteine e senza - Molecole membrana (h). generali). consumo di piccole (PM < - Coefficiente di Litio (PM basso). energia; segue 1000). ripartizione (Cr). gradiente (alta → - Coefficiente di - Gradiente di bassa). ripartizione concentrazione adeguato. (ΔC). importanza pH →la diffusione degli elettroliti dipende dal pH e dalla loro forma ionizzata, passano solo forme neutre, non quelle dissociate (acidi, basi deboli). - pH acido→favorisce assorbimento acidi - pH basico→ favorisce assorbimento basi passando da una condizione + acida ad una + basica come dall’intestino al sangue→protonazione del campione che cambia ph (stomaco 3.5 →sangue 7.4 →urina 8) l’equazione di Henderson-Hasselbalch coeff. ripartizione→Il coefficiente di ripartizione misura la solubilità di un composto in fase lipidica rispetto a quella acquosa. Valori più elevati favoriscono l'assorbimento poiché migliorano il passaggio delle molecole attraverso le membrane lipidiche. Tuttavia, molecole troppo lipofile possono essere sequestrate nei lipidi e non superare le membrane cellulari. (smettono di essere assorbite nel punto cut off) Eccezioni come vinblastina e vincristine, attivamente espulse dal cervello da P-GP.mostrano un'assorbibilità ridotta nonostante alti coefficienti di ripartizione. Diffusione Passaggio - Gradiente di - Numero di GLUT1 per facilitata attraverso concentrazione. trasportatori glucosio nei proteine carrier - Proteina disponibili globuli rossi. senza consumo trasportatrice (saturabile). energetico; segue disponibile. - Selettività per gradiente di substrato. concentrazione. Trasporto attivo Passaggio - Consumo - Gradiente di Glicoproteina P tramite proteine energetico (ATP). concentrazione/el (P-GP). carrier contro - Proteine ettrochimico. Trasporto di gradiente; specifiche. - Saturabile. farmaci richiede energia - Selettività. antitumorali (ABC (ATP). transporters). Endocitosi Formazione di - Molecole di - Tipo di Endocitosi di vescicole per grandi endocitosi: lipoproteine. 15 inglobare dimensioni. pinocitosi o molecole grandi; - Recettori recettore-mediata può essere specifici (se recettore-mediat mediata). a. Fagocitosi Tipo di - Particelle di - Capacità Fagocitosi di endocitosi in cui grandi fagocitica della batteri da parte di cellule inglobano dimensioni. cellula. macrofagi particelle di - Recettori sulla - Presenza di grandi membrana per recettori per il dimensioni, come riconoscimento. riconoscimento. patogeni o detriti. Transcitosi Passaggio - Molecole grandi - Presenza di Trasporto di IgG attraverso la o particolari giunzioni strette attraverso cellula tramite (proteine, (es: barriera placenta. vescicole formate anticorpi). ematoencefalica). e rilasciate sulla membrana opposta. fasi della farmacocinetica→ADME 1. assorbimento 2. distribuzione 3. metabolismo 4. escrezione in base a cosa scegliamo la via di somministrazione di un farmaco? - caratteristiche della molecola del farmaco - obbiettivi terapeurici vie naturali→senza intervento il farmaco viene assunto direttamente →bocca vie artificiali→è richiesto l'intervento diretto→intravenosa vie sistemiche →somministrando il farmaco in queste vie arriva a tutto l’organismo via enterale metodo di pro contro variabili somministrazione via orale PO Compresse, - Conveniente, Assorbimento pH gastrico, capsule, economica. variabile. motilità soluzioni, - Assorbimento - Effetti di primo intestinale, cibo, sospensioni. generalmente passaggio enzimi digestivi. buono. epatico. - Facile - Effetti del pH somministrazione gastrico. - Interazioni con cibo. (stomaco vuoto/pieno) Sublinguale/Buc Compresse - Evita il primo Assorbimento Flusso cale sublinguali, passaggio limitato. sanguigno, pH 16 soluzioni. epatico. - Può irritare la della saliva, - Assorbimento mucosa orale. vasodilatazione. rapido. - L'adesione può - Evita l'azione essere enzimatica compromessa. gastrointestinale. Via Rettale (PR) Supposte, - Evita il primo Assorbimento Flusso soluzioni. passaggio variabile. sanguigno, pH epatico. (⅔) - Può irritare la del retto, integrità - Utilizzata in mucosa. della mucosa. caso di nausea o - Non ben difficoltà di accettata da assunzione orale. alcuni pazienti. - Adatta per farmaci locali. effetto 1 passaggio→ è il metabolismo di una sostanza come un farmaco, che avviene principalmente nel fegato e nell’intestino prima che avvenga una circolazione sistemica. Questo processo riduce la quantità di farmaco disponibile. →più il farmaco subisce metabolizzazione durante il passaggio intestinale ed epatico sarà necessario aumentare la dose per mantenere l’effetto repapeutico esempi effetti di primo passaggio - Propranololo: un beta-bloccante usato per ipertensione e ansia, subisce un significativo metabolismo epatico al primo passaggio, riducendo la sua biodisponibilità. - Morfina: somministrata per via orale, viene metabolizzata ampiamente nel fegato, motivo per cui spesso si preferiscono altre vie di somministrazione (come quella endovenosa). - Lidocaina: utilizzata come anestetico locale, non viene somministrata per via orale proprio perché il metabolismo epatico al primo passaggio la rende inefficace. contenuto gastrico→Il contenuto gastrico è costituito da una miscela di cibo parzialmente digerito, acido cloridrico, enzimi gastrici e secrezioni mucose→ph 3.5 fermenti lattici→sono batteri vivi che favoriscono la salute intestinale stimolando la crescita di una flora batterica sana e migliorando la digestione. ciclo/ricircolo enteroepatico →è un processo fisiologico in cui gli acidi biliari e il colesterolo vengono secreti nella bile per la digestione. Questi composti tornano nel fegato attraverso la vena porta, dove vengono in parte riassorbiti, colesterolo 50% e gli acidi biliari oltre al 97%. Alcuni farmaci seguono lo stesso processo vengono assorbiti e trasformati dagli epatociti,dove avviene la coniugazione con molecole ingombranti (ad esempio, acido glucuronico), e poi rilasciati nella bile. Una volta nell'intestino, i metaboliti possono essere riattivati da batteri intestinali, permettendo loro di tornare in circolo. Questo fenomeno può portare a un accumulo eccessivo del farmaco nel sangue, aumentando i suoi livelli. (la coniugazione avviene solamente in quei farmaci che si prestano a questo tipo di trasformazione) esempi - L'Imodium, contenente Loperamide, agisce principalmente a livello intestinale con effetto selettivo, sfruttando il ciclo enteroepatico per prolungare l'azione senza effetti sistemici - I bioattivatori vegetali, come la piperina e la curcumina, influenzano l'assorbimento limitato da glicoproteine P, potenziando l'assorbimento di alcune sostanze. 17 - La ranitidina→farmaco antiulcera e i derivati della vitamina A mostrano un ricircolo enteroepatico, causando un aumento prolungato e multiplo dei livelli plasmatici. con cosa prendo la medicina?→ solitamente le medicine vengono assunte con l’acqua, ma leggere sempre il foglietto illustrativo, che spiega i metodi di assunzione Vie Parenterali Non Invasive: (no primo passaggio) Via Non Descrizione Somministrazi pro contro fattori variabili Invasiva one Via Inalatoria Somministrazi Aerosol, Assorbimento Possibile Volume one attraverso inalatori, rapido nei assorbimento respiratorio, il tratto spray. polmoni, evita sistemico, non permeabilità respiratorio. la barriera sempre polmonare. 1 faringe ematoencefali preciso 2 trachea ca. 3 bronchioli 4 alveoli Via Nasale Somministrazi Spray nasali, Assorbimento Possibile Vascolarizzazi one attraverso soluzioni. rapido e assorbimento one nasale, le mucose diretto nei sistemico, non permeabilità. nasali. capillari sempre nasali. efficace. Suffumigi Somministrazi Vapori o Agisce Efficacia Permeabilità one attraverso aerosol a localmente limitata alle della mucosa le vie base di sulle vie aree trattate, nasale. respiratorie farmaci/oli respiratorie. assorbimento superiori. essenziali sistemico modesto. Via Cutanea Somministrazi Creme, gel, Agisce Efficace solo Permeabilità one sulla cerotti localmente, se farmaco è cutanea, pelle. transdermici. assorbimento liposolubile, densità di controllato. può causare capelli. irritazione. Via Topica Somministrazi Soluzioni, Agisce Assorbimento Flusso one pomate, gel. localmente, parziale o sanguigno direttamente riducendo limitato, non locale, sulla pelle o effetti per farmaci vascolarizzazi mucose. sistemici. liposolubili. one Vie Parenterali Invasive: (no primo passaggio) Via Invasiva Descrizione Somministra Pro Contro Fattori zione variabili Intramuscola Somministrazi Soluzioni Assorbimento Dolore al sito Massa re (IM) one nei liquide relativamente di iniezione, muscolare, muscoli. assorbite dai rapido e assorbimento vasodilatazion ago 90° muscoli. uniforme. meno e del muscolo. non oltre i 5 prevedibile. 18 ml Sottocutanea Somministrazi Soluzioni Assorbimento Dolore o Irrigazione (SC) one nel liquide prolungato e irritazione al sanguigna tessuto assorbite lento, adatto a sito di locale, adiposo sotto lentamente. farmaci lipofili. iniezione. velocità di la pelle. assorbimento. ago 45° non oltre i 2 ml Endovenosa Somministrazi Soluzioni Assorbimento Procedura Velocità di (IV) one liquide rapido e invasiva, somministrazi direttamente direttamente completo, rischio di one, rischio di nel flusso in vena. controllo infezioni o reazioni sanguigno. preciso delle trombosi. avverse. STERILE dosi. Intracardiaca Somministrazi Soluzioni Usata in Alto rischio di Tecniche e one liquide emergenza, complicanze, competenze direttamente direttamente rapido effetto richiede del personale. nel cuore. nel cuore. personale esperto. Intratecale Somministrazi Soluzioni Evita la Procedura Tecniche e one nel liquido liquide barriera complessa, personale cerebrospinal direttamente ematoencefali rischio qualificato. e nel liquido ca, efficace neurologico cerebrospinal per farmaci e. lipofili. L'epidurale→ è un'iniezione di anestetici o farmaci analgesici nello spazio epidurale della colonna vertebrale, al di fuori del rivestimento del midollo spinale. effettuata principalmente tra la quarta e la quinta vertebra lombare per fornire anestesia durante il parto o interventi chirurgici. Intra-articolar Somministrazi Soluzioni Usata per Rischio di Flusso e one liquide trattare infezione, sanguigno direttamente direttamente patologie procedure locale, tipo di nelle nelle articolari, invasive. articolazione. articolazioni. articolazioni. agisce localmente. Vie Somministrazi Soluzioni Usata per Rischio di Tecniche e Intracavitarie one in cavità direttamente trattare infezioni, competenze corporee in cavità. patologie richiede del personale. come specifiche personale pleurale, locali. esperto. peritoneale. biodisponibilità→misura la velocità e il grado con cui un PA raggiunge immodificato (come tale) la circolazione sistemica. Quando una determinata preparazione ha una biodisponibilità del 100% vuol dire che arriva tutto a livello ematico dopo la somministrazione. come si calcola? La biodisponibilità di un farmaco viene calcolata attraverso studi sperimentali su soggetti umani o animali, misurando la quantità di farmaco nel sangue a intervalli di tempo stabiliti. 19 La curva cinetica mostra l'andamento delle concentrazioni plasmatiche, che diminuiscono nel tempo a causa di distribuzione ed eliminazione. L'AUC (area sottesa alla curva) quantifica la biodisponibilità complessiva del farmaco. a cosa serve nel pratico il calcolo della biodisponibilità?→consente di determinare quanto del farmaco raggiunge il circolo sanguigno e di confrontare diverse vie di somministrazione per ottimizzare il dosaggio e garantire efficacia e sicurezza del trattamento. assorbimento del faramco e range tarapeurico→l’assorbimento del farmaco porta a una concentrazione ematica che deve raggiungere una concentrazione minima efficace, evitando livelli tossici (concentrazione tossica). Il range terapeutico si trova tra la concentrazione minima efficace e quella tossica. durata di azione del farmaco→ La durata d’azione di un farmaco si stima in base al tempo durante il quale il farmaco rimane efficace nel sangue, all’interno del range terapeutico. È determinata dalla velocità di assorbimento, distribuzione ed eliminazione del farmaco. confronto tra biodisponibilità →I profili cinetici possono variare: - nel grafico A, l’assorbimento rapido è seguito da una rapida discesa dovuta alla distribuzione, - nel grafico B, l’assorbimento e la distribuzione avvengono quasi simultaneamente, rendendo difficile distinguerle come si confrontano le modalità di somministrazione? con il calcolo di parametri come: - Cmax→concentrazione massima (quantità più elevata del profilo cinetico), dipende dalla dose e dalla velocità di assorbimento - tmax→ tempo necessario per raggiungere la concentrazione massima - AUC→ area sottesa alla curva ( misura la quantità di farmaco disponibile nel sangue) parametri essenziali per confrontare diverse modalità di somministrazione di farmaci, valutando efficacia e sicurezza. La somministrazione endovenosa evita la fase di assorbimento, garantendo una biodisponibilità del 100%, mentre le vie parenterali (IM, SC) e l’assunzione orale mostrano profili cinetici diversi, influenzando l’assorbimento e l’efficacia del farmaco. tempo di latenza→è il periodo che intercorre tra la somministrazione del farmaco e il raggiungimento della concentrazione minima efficace. 20 intensità→ misura la quantità di effetto terapeutico ottenuto, che può essere modulata aumentando la concentrazione massima (Cmax) del farmaco, mantenendola all'interno del range terapeutico biodisponibilità assoluta→rapporto fra AUC ottenuto somministrando la stessa dose di farmaco per una via scelta posta a confronto con la via endovenosa biodisponibilità relativa→è il confronto tra due o più forme farmaceutiche (compresse o gocce) o tra diverse formulazioni di uno stesso farmaco somministrato alla stessa dose, per via intravasale (differente da quella endovenosa) bioequivalenza→due farmaci sono bioequivalenti se hanno la stessa biodisponibilità e lo stesso profilo cinetico, ma con due diverse formulazioni (confronto tra farmaco di marca e generico) bioequivalenza terapeutica→sono due farmaci che possiedono la stessa valenza terapeutica, ma con differente biodisponibilità (STESSO AUC) Nonostante abbiano la stessa biodisponibilità, possono avere profili cinetici diversi: - il farmaco A ha un assorbimento rapido seguito da una distribuzione veloce A assicura un effetto ipotonico, b non arriva alla concentrazione minima attiva (>4mg/ml) - il farmaco B ha un assorbimento più lento. B come chemioterapico funziona A supera la soglia tossica (