Summary

Questo libro esplora le diverse teorie dell'apprendimento umano, mettendo a confronto prospettive diverse, come il comportamentismo e il cognitivismo, con esempi di autori come Skinner e Bloom. Il testo รจ organizzato in capitoli, affrontando aspetti chiave della pedagogia.

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I valori sono esterni allโ€™uomo e non sempre sortiscono gli effetti desiderati della prassi educativa. I valori possono svolgere un ruolo importante solo se vivono in una esperienza viva e se gli adulti sono capaci di tradurli in azioni concrete. (Pedagogia come riflessione sullโ€™esperienza buona)...

I valori sono esterni allโ€™uomo e non sempre sortiscono gli effetti desiderati della prassi educativa. I valori possono svolgere un ruolo importante solo se vivono in una esperienza viva e se gli adulti sono capaci di tradurli in azioni concrete. (Pedagogia come riflessione sullโ€™esperienza buona) Studiare pedagogia e saper fare pedagogia Le pagine del libro sono organizzate in modo da presentare in ogni capitolo un insieme coerente di autori che concentrano lโ€™interesse verso: Capitolo 2: le teorie dellโ€™apprendimento e della formazione. Capitolo 3: il rapporto tra educazione e vita sociale. Capitolo 4: lโ€™analisi dei valori e la loro incidenza sul piano della formazione. Capitolo 5: presentazione degli approcci pedagogici centrati sulla persona. CAPITOLO 2 LE TEORIE DELLโ€™ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE APPRENDIMENTO UMANO Insegnare + apprendere = come favorire e potenziare le conoscenze dellโ€™uomo Lโ€™uomo educato รจ quellโ€™uomo fornito di quelle conoscenze necessarie per soddisfare i suoi bisogni. Migliorare i processi di apprendimento significa assicurare agli uomini maggiori chances di progresso, di benessere e di capacitร  produttiva. Skinner/ Bloom VS Bruner/ Auesebel Comportamentismo VS Cognitivismo Concentrato nella ricerca di strategie piรน Rafforzamento delle potenzialitร  efficaci per migliorare la qualitร  conoscitive esaltandone le capacitร  di dellโ€™insegnamento puntando alla autoapprendimento e di trasferimento realizzazione dei processi didattici, alla del sapere. definizione di tassonomie, allโ€™attivazione di procedure di valutazione. SKINNER E BLOOM SKINNER: psicologo statunitense. Ebbe interessi educativi e scolastici. Esponente del comportamentismo radicale; nome legato alla pratica del condizionamento operante e cioรจ una forma di condizionamento non automatica ma legata alla possibilitร  di ottenere una ricompensa (rinforzo). Elaborรฒ la teoria dellโ€™istruzione programmata. BLOOM: pedagogista dellโ€™Universitร  di Chicago. Noto per lโ€™organizzazione didattica basata sul principio tassonomico e cioรจ sulla individuazione e attuazione della gerarchia degli obiettivi di apprendimento. Innovazione, anche, nellโ€™ambito valutativo ovvero la valutazione non รจ solo la certificazione finale ma Skinner e Bloomuno rappresenta si impegnarono strumento peramonitorare pianificare ele migliorare condizioniilesterne dellโ€™apprendimento e le pratiche percorso. dellโ€™insegnamento. Le conoscenze progrediscono se il soggetto produce comportamenti desiderati e questi sono rafforzati dallโ€™effetto prodotto. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) INSEGNAMENTO: ricerca sistematica di quali parametri il comportamento dellโ€™individuo sia funzione. Si tratta di organizzare i contenuti in forme sequenziali costruite attraverso la concatenazione di cause/ effetti e unitร  di apprendimento/ comportamenti funzionali a obbiettivi pianificati in modo organico. (TESTO 1) La TEORIA DELLโ€™ISTRUZIONE PROGRAMMATA di Skinner utilizza macchine per insegnare predisposte per assicurare apprendimenti efficaci e corretti. Gli studenti apprendono in modo graduale, lineare e sequenziale. Il comportamento desiderato (risposta) รจ rinforzato dal feedback (ricompensa) e dalla comparsa di un nuovo problema da risolvere. Bloom dice che le capacitร  potenziali del soggetto che apprende non sono statiche ma sono condizionate da 3 fattori: ๏‚ท Tempo ๏‚ท Assistenza didattica ๏‚ท Controlli durante lโ€™insegnamento La padronanza di ciรฒ che si apprende dipende dalle forme con cui si attua lโ€™insegnamento. Tali forme sono individuate: a. In un modello organizzato per unitร  didattiche stabilite in funzione di obiettivi per il cui apprendimento si possono prevedere tempi differenziati in rapporto alle capacitร  dei diversi alunni (principio della programmazione didattica) b. In batterie di prova di verifica da somministrare agli alunni per individuarne ritardi e lacune e predisporre specifiche attivitร  di recupero (principio della valutazione formativa) BRUNER E AUSEBEL BRUNER: psicopedagogista. รˆ uno dei maggiori esponenti della cultura cognitivista. Autore di importanti studi sullโ€™apprendimento, sui rapporti tra apprendimento e cultura, sullโ€™importanza educativa della narrazione. Pubblicazione del libro con il titolo The process of education. AUSEBEL: psicologo. Caposaldo della sua teoria รจ la nozione di apprendimento significativo ovvero si compie quando gli individui procedono nelle conoscenze appoggiandosi a proposizioni apprese in precedenza. Bruner e Ausebel si interessarono soprattutto allโ€™indagine delle strutture mentali attraverso cui lโ€™apprendimento si svolge e si moltiplica. Sono interessati ai processi che governano quando il contenuto entra nella scatola nera e quando ne esce. Per Bruner la conoscenza รจ quella che riproduce il processo di scoperta scientifica mediante lโ€™attivazione di uno sforzo induttivo con il quale si procede oltre lโ€™informazione fornita in modo diretto. Ausebel, invece, si concentra sullโ€™aspetto della CONOSCENZA PARADIGMATICA sottolineando la superioritร  del ragionamento formale rispetto ad altre forme di pensiero. Per Ausebel รจ importante la STRUTTURA COGNITIVA ovvero lโ€™insieme delle conoscenze che sono possedute dal soggetto in un determinato momento e influenzano il senso dei contenuti appresi. Per imparare in modo significativo occorre poter collegare la nuova informazione con proposizioni giร  possedute attraverso un lavoro di selezione dei concetti principali che si esplicita attraverso i due processi di analisi e sintesi. Senza riorganizzazione mentale si verifica soltanto un apprendimento meccanico che trasferendo passivamente lโ€™informazione in memoria dร  vita a un sapere superficiale ed effimero. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Le pedagogie dellโ€™insegnamento MODELLO NATURALISTICO: lโ€™uomo concepito come un essere tra gli esseri, indagabile in tutte le sue manifestazioni fisiche e psichiche con criteri scientifici. Con Skinner e Bloom si svolge un intervento interessato a perfezionare le procedure dellโ€™insegnamento e quindi viene privilegiata la trasmissione del sapere. Con Ausebel e Bruner si punta a forme di apprendimento centrate sui processi mentali preposti alla costruzione delle conoscenze e quindi si punta a un modello che valorizza il processo di elaborazione concettuale. Le pedagogie dellโ€™insegnamento puntano alla realizzazione e allโ€™ottimizzazione dellโ€™organizzazione scolastica e dellโ€™azione didattica. Le pedagogie dellโ€™apprendimento Le pedagogie dellโ€™apprendimento comprendono tutti i modelli centrati sui processi di apprendimento del soggetto in formazione. Lโ€™attenzione si trasferisce dalle procedure ai processi. La finalitร  di queste pedagogie รจ quella di portare lโ€™allievo alla capacitร  di apprendere in modo personale. Muta il ruolo dellโ€™insegnante; diventa una guida esperta che pone gli alunni in situazioni aperte per stimolare lโ€™attivitร  esploratrice e creatrice. In questa pedagogie rientrano le pratiche del problem solving. FREINET Maestro francese noto per aver elaborato alcune tecniche didattiche basate sul coinvolgimento degli alunni in situazioni pratiche. Le principali tecniche freinetiane sono lโ€™uso della tipografia in classe, il testo libero costruito dagli allievi in relazione alla loro esperienza, la biblioteca di lavoro e gli schedari di consultazione. La pedagogia di Freinet ha dato vita a un movimento che in Italia si chiama Movimento di Cooperazione Educativa. ๏ถ STRUTTURE DISCIPLINARI: i saperi vanno ricostruiti nei loro elementi generativi e disegnati secondo il loro ordine costitutivo. ๏ถ STRUTTURE COGNITIVE: il soggetto va orientato a esercitare attivamente i processi mentali piรน potenti ed economici. ๏ถ STRUTTURE DIDATTICHE: lโ€™insegnamento si configura come unโ€™attivitร  che offre occasioni di tirocinio delle strutture cognitive attraverso la mediazione delle strutture disciplinari congrui con le fasi evolutive del soggetto. Lโ€™approccio costruttivista Il costruttivismo รจ una teoria del soggetto che si autocostruisce integrando contemporaneamente i prodotti culturali e i processi mentali. La cognizione รจ un adattamento interno del soggetto e cioรจ la riorganizzazione delle proprie esperienze. Il pensiero รจ uno strumento che permette allโ€™individuo di adattarsi a nuove circostanze. Il centro di controllo risiede allโ€™interno delle persone e gli atteggiamenti vengono costruiti di volta in volta in modo originale. Conoscere significa costruire ipotesi interpretative validi per sapersi orientare nelle diverse situazioni. I costruttivisti sociale sono interessati alle azioni cognitive individuali e alle relazioni cognitive che intercorrono fra il soggetto e il contesto socioculturale. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Linee guida per la gestione pedagogica e delle attivitร  didattiche: ๏‚ต PRINCIPIO DELLA NEGOZIAZIONE: la costruzione della conoscenza รจ basata sia su modalitร  di negoziazione interna sia su forme di negoziazione sociale perchรฉ la conoscenza poggia su un preciso contenuto da strutturare. ๏‚ต PRINCIPIO DELLA RIPRODUZIONE: il processo di apprendimento non รจ efficace se non sfocia in forme di conoscenza sempre piรน varie e complesse. ๏‚ต PRINCIPIO DEL CONTESTO: lโ€™apprendimento รจ favorito dallโ€™immersione degli alunni entro contesti di vita reale ancorati a compiti autentici. ๏‚ต PRINCIPIO DELLA PADRONANZA DEGLI STRUMENTI COGNITIVI: la conoscenza risulta piรน efficace quando lโ€™alunno รจ consapevole della strumentazione a sua disposizione. ๏‚ต PRINCIPIO DELLA COLLABORAZIONE TRA CHI APPRENDE E Lโ€™INSEGNANTE: allโ€™insegnante spetta sovrintendere sullโ€™acquisizione degli apprendimenti e predisporre gli ambienti piรน consoni alla scopo. Applicazioni didattiche Nella modalitร  costruttivista lโ€™apprendimento si svolge allโ€™interno di progetti ben articolati. Gli studenti vanno orientati non solo al problem solving ma anche al problem finding cioรจ alla scoperta di problemi emergenti a mano a mano che la situazione si dipana. Meglio lavorare in contesti collaborativi nei quali รจ possibile sperimentare il confronto con gli altri. Il modello della pedagogia differenziata La pedagogia differenziata e del contratto consiste nellโ€™ordinare il lavoro scolastico a misura degli allievi secondo pratiche individualizzanti e nella moltiplicazione dei metodi in funzione alle differenze esistenti tra gli allievi. Lo scopo รจ quello di mettere ciascuno nelle condizioni di attivare le proprie capacitร  cognitive e costruire il suo apprendimento. La creazione di contesti individualizzati o a piccoli gruppi serve a favorire la valorizzazione delle diversitร  cognitive degli allievi. Questo piano si traduce sul piano pratico in: DIFFERENZIAZIONE: varie prassi didattiche predisposte in rapporto alle diverse situazioni di apprendimento e di comunicazione. Sono previsti momenti di differenziazione simultanea dove vengono assegnati compiti diversi tra gli alunni in modo che possano misurare il proprio livello di apprendimento. METACOGNIZIONE: lโ€™elaborazione continua di meta-conoscenze cioรจ di strategie personali di apprendimento. I metodi migliori non sono quelli prefissati ma quelli che il soggetto scopre da solo riflettendo sulla condizione in cui si trova. POTENZIAMENTO DELLE CAPACITร COGNITIVE: si puรฒ creare solo quando cโ€™รจ un buon rapporto tra docente e allievo. Lo scopo รจ quello di organizzare un progetto comune nel quale gli obiettivi sono costruiti in ragione delle difficoltร  incontrate. Le intelligenze multiple di Howard Gardner HOWARD GARDNER Docente e psicologo attento alle tematiche educative. รˆ noto per i suoi studi sullโ€™intelligenza umana. Si รจ occupato dello sviluppo delle capacitร  artistiche dei bambini e della messa a punto di metodologie per migliorare la capacitร  creativa dei bambini. Ha diretto la ricerca Good Project nel 1996 voltata ad individuare le strategie piรน efficaci per sostenere i giovani a rispettare i beni sociali ed ad agire secondo regole etiche. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Nella sua opera FORMAE MENTIS presenta per la prima volta in modo organico la teoria delle intelligenze multiple. Secondo lo studioso ogni individuo fa uso di unโ€™intelligenza o di una combinazione di intelligenze attraverso cui seleziona, organizza e memorizza gli apprendimenti. Ciascun soggetto รจ connotato dallโ€™intreccio di diverse intelligenze in rapporto lโ€™una con lโ€™altra. La massima efficacia educativa รจ connessa alla capacitร  di agire. Critica i testi per misurare lโ€™intelligenza e lโ€™apprendimento perchรฉ sono volti a rilevare principalmente 2 tipi di intelligenze: quella linguistica e quella logico- matematico. Gardner รจ molto sensibile al metodo di apprendimento proprio dellโ€™apprendistato basato su osservazione, imitazione e guida di un maestro esperto nel quale interagiscono piรน forme di intelligenza e la comprensione รจ commisurata sulla capacitร  di risolvere problemi reali e non รจ tarata sulla memorizzazione di formule. Gardner individua 5 esigenze principali che lโ€™uomo vede possedere per andare incontro alle nuove sfide: ๏ƒผ MENTE DISCIPLINATA: saper gestire un ambito della conoscenza e del lavoro. ๏ƒผ MENTE SINTETICA: saper razionalizzare le informazioni. ๏ƒผ MENTE CREATIVA: saper pensare fuori dagli schemi per produrre nuove idee e nuovi modi di operare. ๏ƒผ MENTE RISPETTOSA: consapevolezza delle differenze tra gli uomini e le culture). ๏ƒผ MENTE ETICA: accettazione delle proprie responsabilitร . Le teorie della personalizzazione La nozione di personalizzazione รจ complessa in quanto si intrecciano sia istanze sociali e progetti politichi volti a rafforzare la partecipazione civica dei cittadini sia le strategie educative di pedagogisti ed esperti di politiche formative. La personalizzazione dellโ€™insegnamento punta a formare persone capaci di essere autosufficienti, attive e creative nella valorizzazione delle caratteristiche personali. I principali punti di riferimento pedagogici della personalizzazione sono; 1. Piena sintonia con il paradigma cognitivo- costruttivista: stretto rapporto tra lโ€™efficacia del sapere e le modalitร  con cui esse sono direttamente elaborate. 2. Valorizzazione piรน dei processi di comprensione che dello svolgimento dei compiti prefissati. 3. Formazione di buone abitudini utili allโ€™individuo per apprendere lungo tutta la vita e per partecipare e condividere con gli altri le sorti della societร . Viene dato grande rilievo alla centralitร  dello studente in quanto deve scoprire e sviluppare il proprio stile di apprendimento. Il futuro dei sistemi dโ€™istruzione andrebbe disegnato in forme piรน policentriche. Lo scopo dei sistemi di istruzione nuovi รจ quello di far interagire educazione formale e non formale, tradizione e innovazione. Neuroscienze e apprendimento Aspetti di carattere generale: 1. Alcuni studiosi ritengono che attraverso lโ€™esplorazione del cervello e del suo funzionamento sia possibile indicare anche la realtร  della mente. La mente sarebbe cosรฌ riconducibile a un puro dato Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) biologico e non ci sarebbe piรน posto alla coscienza ma ci saranno solo un insieme di processi in cui vengono filtrate le immagini del mondo. 2. Altri studiosi ritengono che lโ€™identificazione mente/ cervello sia una indebita e non giustificata semplificazione. Le attuali neuroscienze non sono in grado di spiegare il corretto funzionamento della coscienza e come essa sia collegata allโ€™attivitร  bioelettrica dei neuroni. Esperienza e conoscenza sarebbero cosรฌ reciprocamente generativi e produttrici di nuovi prodotti mentali. Scienze cognitive, neuroscienze e processi educativi difficilmente sanno dire su cosโ€™รจ la persona ma possono contribuire a migliorare importanti aspetti dellโ€™uomo. Indicazioni generali che scaturiscono dagli studi sulla mente e forniscono alcuni criteri di cui tenere conto nellโ€™agire educativo: PLASTICITร DEL CERVELLO: intesa come capacitร  continua di ristrutturazione del rapporto con lโ€™ambiente. MENTE INCORPORATA: mente e corpo costituiscono un tuttโ€™uno. Le emozioni costituiscono un modo di arricchire le nostre conoscenze. MENTE ESTESA: รจ in grado di stabilire una continuitร  con quanto รจ quotidiano dellโ€™esperienza di ciascuna persona. INCONSCIO COGNITIVO: conferma alcune intuizioni psicanalitiche (ad esempio il lavoro celebrale si svolge a nostra insaputa). Le altre questioni sono piรน specifiche legate ai singoli problemi come ad esempio le strategie di compensazione per gli allievi con ridotta memoria, gli interventi mirati per bambini con disturbi di attenzione. Il cooperative learning Lโ€™apprendimento cooperativo si basa sulla naturale disposizione dellโ€™essere umano alla socializzazione sulla quale far leva non solo per favorire lโ€™inserimento nella vita sociale ma anche per agevolare lโ€™apprendimento e migliorare le competenze cognitive. Lโ€™apprendimento si puรฒ compiere in forma diretta e asimmetrica ma anche in forma orizzontale e simmetriche. Il cooperative learning รจ una corrente pedagogica nata in Italia solo nella metร  del 900. Il gruppo cooperativo รจ tenuto insieme: ๏‚ท Dalla condivisione di un obiettivo comune. ๏‚ท In quanto รจ percepito da ogni componente come vitale. ๏‚ท In quanto รจ stato accettato o condiviso da tutti i membri del gruppo. ๏‚ท In quanto deve indurre alla sfida. Un altro punto importante nel cooperative learning รจ il clima entro cui si svolge lโ€™esperienza. Il clima nasce per lo piรน da occasioni informali e occasionali. La costruzione del clima richiede tempi lunghi ed รจ una condizione molto fragile e precaria poichรฉ puรฒ essere facilmente distrutta anche da minime reazioni di difesa. Lโ€™efficacia del lavoro cooperativo dipende anche dallo sviluppo di competenze sociali adeguate. Esse servono a regolare e a rendere efficienti le relazioni interpersonali fra i membri del gruppo. Le competenze sociali possono essere riassunte cosรฌ: ๏‚ง Abilitร  comunicative faccia a faccia. ๏‚ง Abilitร  che permettono al gruppo di affrontare bene il compito. ๏‚ง Abilitร  che rendono il lavoro comune piacevole e gratificante. Una delle osservazioni critiche riguarda il rischio di attenuare la responsabilitร  individuale. Gli studiosi distinguono la responsabilitร  individuale allโ€™interno del gruppo e quella esterna: quella interna interviene quando lo studente ha uno specifico ruolo mentre quella esterna esiste quando gli studenti sono chiamati a una valutazione individuale degli apprendimenti. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Edgar Morin e lโ€™apprendimento nella complessitร  EDGAR MORIN Sociologo e filosofo apprezzato per la sua vasta indagine sul rapporto natura- cultura in base al concetto di complessitร . Scrive Il Metodo: proposta epistemologica e metodologica per ripensare alle modalitร  di pensiero, di coscienza e di insegnamento. Riforma del pensiero e apprendimento per interconnessione Secondo Morin il tempo sarebbe scandito da alcune sfide cognitive ed educative che rimescolano le carte rispetto al passato. La riforma del pensiero รจ affidata alla formazione di 2 fondamentali attitudini: ๏ถ ATTITUDINE GENERALE (si tratta dโ€™incoraggiare e di spronare lโ€™attitudine indagatrice e di orientarla sui problemi fondamentali) ๏ถ ATTITUDINE A CONTESTUALIZZARE (riguarda la padronanza di contestualizzazione) Morin individua in fine i 2 super saperi per il futuro dellโ€™umanitร : lโ€™educazione della comprensione e la formazione allโ€™identitร  e alla coscienza terrestre. LA FORMAZIONE IN ETร ADULTA Le teorie della formazione centrate sullโ€™etร  adulta nascono in seguito ad una duplice spinta: ๏ƒ˜ La constatazione che lโ€™uomo si modifica in modo permanente e compie delle esperienze. ๏ƒ˜ Le esigenze del mondo del lavoro e delle professioni che sollecitano flessibilitร  cognitiva, tensione creativa e sforzo continuo di riallineamento delle competenze. Il concetto di alfabetizzazione doveva comportare un insegnamento in grado di permettere allโ€™analfabeta di integrarsi socialmente ed economicamente in un nuovo mondo in cui i progressi tecnici e scientifici sollecitano conoscenze sempre piรน complesse e specialiste. La formazione come ricerca e azione KURT LEWIN Psicologo di origine tedesca interessato soprattutto a comprendere come si possano modificare i comportamenti degli uomini. 2 teorie psicologiche: ๏‚ง La teoria del campo ๏‚ง La teoria della dinamica di gruppo 2 metodi di indagine: ๏‚ท La ricerca- azione ๏‚ท La formazione alla gestione dei rapporti umani TEORIA DEL CAMPO: Il campo รจ inteso come la totalitร  dei fattori coesistenti considerati come interdipendenti. Tra questi fattori รจ di fondamentale importanza il ruolo dellโ€™ambiente sia in quanto rappresentazione dellโ€™ambiente fisico in cui la persona vive sia come insieme delle dimensioni non direttamente osservabili. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Lโ€™intreccio di ambienti e persone delimitano lo spazio di vita; lo spazio vitale di identifica come le relazioni esistenti fra le regioni e le sottoregioni in cui lo spazio stesso si suddivide. La teoria del campo รจ un metodo per analizzare le relazioni causali e un insieme di costrutti per descrivere e interpretare i fenomeni psicologici e sociali. Secondo Lewin lโ€™attivitร  di ricerca poteva essere svolta anche nella realtร  in cui lโ€™individuo agisce e non solo realizzata nelle condizioni sperimentali da ricercatori specialisti. PRINCIPIO DELLA RICERCA- AZIONE: allo schema lineare- sequenziale dominato dalle procedure si sostituisce unโ€™impostazione circolare in cui causa e azione agiscono in forma reciproca e sinergica. Il modello della ricerca- azione รจ intrinsecamente associato alla trasformazione della realtร  mentre si fa ricerca e alla capacitร  di fare ricerca mentre si opera sul campo. Come impara lโ€™adulto secondo Malcolm Knowles MALCOLM KNOWLES Considerato uno dei massimi esperti nel campo dellโ€™educazione negli adulti con la proposta dellโ€™ANDRAGOGIA (guidare uomini maturi). 2 principali variabili: etร  e esperienza dei soggetti che influenzano le condizioni e i contesti dellโ€™apprendimento. La prospettiva andragogica รจ connotata soprattutto nella convinzione che gli adulti abbiamo interessi e capacitร  diversi da quelli dei soggetti in etร  evolutiva e che lโ€™approccio formativo debba svolgersi secondo linee centrate sullโ€™esperienza e con modalitร  meno direttive. Il successo della formazione รจ assicurato dalla capacitร  di procedere attraverso una progettazione. La tesi dellโ€™andragogia poggia su alcuni presupposti: 1. BISOGNO DI CONOSCERE: bisogno di accrescere le conoscenze. 2. CONCETTO DI Sร‰ COME DISCENTE: gli adulti desiderano essere considerati e trattati come persone in grado di gestirsi in modo autonomo. 3. RUOLO DELLโ€™ESPERIENZA: gli adulti entrano in unโ€™attivitร  di formazione con unโ€™esperienza personale. 4. DISPONIBILITร AD APPRENDERE IN FUNZIONE DI BISOGNI REALI: gli adulti sono disponibili ad impegnarsi in ciรฒ che hanno bisogno di sapere. 5. IMPORTANZA DELLE MOTIVAZIONI: non sempre i moventi che spingono gli adulti ad apprendere sono concreti e pratici. (TESTO 9) Il modello andragogico assegna particolare rilevanza al contesto nel quale si svolge lโ€™apprendimento e alla responsabilitร  dellโ€™adulto discente e alla sua partecipazione attiva al progetto formativo. I fattori che determinano il buon esito sono: ๏‚ง CLIMA FAVOREVOLE: comprendono la dimensione dellโ€™ambiente fisico, delle facilitร  dellโ€™eccesso ai materiali e del clima umano accogliente. ๏‚ง PROGETTAZIONE COMUNE ๏‚ง INDIVIDUAZIOE DI OBIETTIVI: sono diagnosticati per superare il rischio della discrepanza tra la situazione di partenza e quella individuata come ottimale. ๏‚ง DISPONIBILITร DI ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO: ci si puรฒ esercitare in maniera attiva. ๏‚ง GESTIONE COMUNE DEL PROGRAMMA: intesa come facilitazione del processo di apprendimento. ๏‚ง VALUTAZIONE FINALE: la verifica del raggiungimento o no di nuovi livelli di competenze. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Le tesi di Knowles sono state oggetto di numerose riflessioni critiche. Lโ€™obiezione piรน forte gli rimprovera di considerare lโ€™educazione degli adulti un campo separato e autonomo. Knowles ha risposto a questa critica rendendo piรน flessibile il proprio modello e collocando pedagogia e andragogia allโ€™interno di un medesimo continuum educativo nel quale esse si pongono in logica sequenziale. Lโ€™apprendimento trasformativo JACK MEZIROW Ha lavorato come consulente per lโ€™alfabetizzazione presso istituti come lโ€™Unesco e lโ€™Unicef. Negli anni 60 ha lavorato come formatore di educatore nei paesi in via di sviluppo. Ha accostato gli studi e le esperienze di Paulo Freire con le realtร  che lo circondavano e hanno scaturito in l lui una grande influenza. Lo studioso americano approfondisce le ragioni e le condizioni sulla cui base gli adulti possono continuamente ripensarsi e riprogettarsi nel corso della vita, evitando di restare prigionieri di pregiudizi ideologici, abitudini consolidate. Emancipatory learning: processo in senso ricostruttivo non solo della quantitร  delle conoscenze ma soprattutto degli schemi mentali su cui esse poggiano. Lโ€™uomo sa che per vivere a pieno la sua condizione da adulto e da anziano รจ quella di interrogarsi senza sosta, di porsi domande e di accostarsi al nuovo senza nostalgie. Due alternative: 1. Lโ€™UOMO DELLA RISPOSTA: Ha bisogno di certezze. รˆ a suo agio solo nella sicurezza. Trasforma la conoscenza in beni da possedere. Piรน risorse ha a sua disposizione piรน si sente ricco ed equipaggiato. Il sapere diventa un bene da capitalizzare. Lโ€™uomo della risposta si appella alla logica per dimostrare la veritร . 2. Lโ€™UOMO DELLA DOMANDA: ๏‚ต Non ha certezze. ๏‚ต Non esiste altra sicurezza che la capacitร  e la forza dโ€™animo. ๏‚ต Lโ€™uomo della domanda si appella alla dialettica. La formazione nel mondo delle professioni DONALD A. SCHON Studioso statunitense di questioni organizzative e professionali. Fu per anni consulente di importanti aziende. Si รจ occupato di tematiche riguardanti lโ€™educazione degli adulti e la formazione dei professionisti esperti. Collabora con Argyris, noto studioso per le sue ricerche sullโ€™apprendimento organizzativo. Scrive il Professionista riflessivo nel quale affronta il tema della preparazione dei professionisti e cioรจ di quegli specialisti che operano in forma autonoma e in regime di libere professioni (avvocato) La formazione va vista come un processo che esalta lโ€™autonomia e lโ€™iniziativa del professionista stesso. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) Al modello della RAZIONALITร€ TECNICA Schon oppone il modello della RAZIONALITร€ PRATICA basato cioรจ sulla capacitร  riflessiva ovvero di far tesoro delle esperienze. I problemi si presentano al professionista con il bisogno di unโ€™analisi preliminare attraverso la quale il professionista mette a punto un intervento coerente. Schon รจ debitore del modello deweyano della conoscenza attraverso l'azione e della riflessione sull'indagine. Egli li ha articolati in un piano dโ€™azione scandito in 5 tempi: ๏‚ง Definizione di una situazione ๏‚ง Avvio di esperimenti esplorativi ๏‚ง Verifica della mossa ๏‚ง Verifica dellโ€™ipotesi ๏‚ง Verifica della trasformazione della situazione Sulla base della ricorrenza di situazione differenti si costituisce un repertorio di immagini e tecniche che formano il bagaglio esperienziale del professionista. Questo bagaglio si puรฒ rilevare anche controproducente. (TESTO 11) Per scongiurare questo pericolo occorre assicurare una formazione capace di rinnovarsi il cui itinerario รจ cosรฌ definito: ๏ƒ˜ Capacitร  di scomporre le strutture della realtร  e di ricercare modi alternativi di organizzarla. ๏ƒ˜ Sistemazione ordinata da cui attingere per affrontare i problemi e le situazioni nuove. ๏ƒ˜ Conoscenza delle principali teorie di ciascun sapere professionale. ๏ƒ˜ Comprensione della riflessione nel corso dellโ€™azione e delle condizioni che le favoriscono o la impediscono. Apprendimento organizzativo e comunitร  di pratica Caratteristica propria dellโ€™apprendimento organizzativo sono la circolaritร  del sapere, la capacitร  di comprendere e di comprendersi, di saper pensare e saper fare in comune. Lโ€™apprendimento organizzativo si articola intorno a tre fasi successive e concatenate: 1. Trasformazione dell'informazione in conoscenza (FASE DELL'ARRICCHIMENTO) 2. Trasformazione delle conoscenze in sapere. 3. Trasformazione del sapere in comportamenti operativi Lโ€™apprendimento organizzativo rappresenta il principale veicolo attraverso cui รจ possibile favorire lโ€™accrescimento delle risorse cognitive esperienzali e culturali. La competenza perde la fisionomia individualistica e per assumere una dimensione socializzata. Accanto a questi studi ci sono anche quelli di ร‰tienne Wenger. ร‰TIENNE WENGER รˆ un ricercatore svizzero e consulente di varie imprese. Il suo nome รจ associato a studi e ricerche nel campo dellโ€™apprendimento sociale e dellโ€™apprendimento come processo partecipato e condiviso. Afferma che โ€œlโ€™apprendimento รจ un processo intrinsecamente sociale che non puรฒ essere distinto dal contesto nel quale si manifestaโ€. Accanto agli studi di Argyris e Schon ci sono gli studi di Wenger sulle COMUNITร DI PRATICA che hanno apportato nuove prospettive con una piรน forte sottolineatura degli interessi individuali e dellโ€™intensitร  delle relazioni interpersonali. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) COMUNITร€ DI PRATICA: gruppo di persone che รจ impegnato in unโ€™impresa condivisa e allo scopo di raggiungere il miglior risultato si mobilita per far circolare conoscenze, competenze e buone pratiche. La comunitร  di pratica si costituisce in funzione a precisi obiettivi in genere di tipo professionale. La loro attivitร  รจ legata e condizionata dagli scambi di informazioni e riflessioni. La comunitร  di pratica รจ al tempo stesso: ๏ถ PARTECIPAZIONE: processi di socializzazione tra i partecipanti. ๏ถ REIFICAZIONE: processo con cui si dร  forma allโ€™esperienza. Qualunque comunitร  di pratica รจ lโ€™esito di un intreccio di relazioni interpersonali, di nozioni esplicite, di conoscenza tacita (possiamo conoscere molto piรน di quanto non sappiamo dire). Lโ€™apprendistato รจ un caso emblematico di apprendimento che si compie all'interno di una comunitร  di pratica. Lโ€™apprendista non solo acquisisce informazioni e impara ma diventa una persona differente con una diversa relazione con il mondo e con la comunitร . Lโ€™apprendimento organizzato e lโ€™esperienza delle comunitร  di pratica fanno affidamento sulle capacitร  di tenere aperta la domanda, di alimentarla e inseguirla. Sono attente ai processi attraverso cui la competenza si costruisce. Modernizzare senza escludere BERTRAND SCHWARTZ รˆ stato promotore di numerose iniziative di azioni di formazione per adulti a bassa scolaritร  nei bacini carboniferi e metallurgici della Lorena colpiti dalla crisi e dalla disoccupazione. Tra il 1983 e il 1993 dirige i progetti avviati in varie zone della Francia a favore dei giovani marginali a rischio. Interessato ai livelli piรน modesti e marginali del mondo. Secondo lโ€™autore le prospettive del lifelong learning vanno orientati ad assicurare maggiore equitร  nella fruizione dei diritti educativi ed a creare una democrazia autentica. รˆ possibile solo se le azioni formative puntano a combattere le disuguaglianze e considerano il soggetto in formazione nella sua globalitร  di persona: MODERNIZZARE SENZA ESCLUDERE. Il luogo privilegiato dei Lifelonf learning รจ il territorio dove si svolge la vita sociale quotidiana. Il sistema educativo, secondo Schwartz, รจ caratterizzato dalla separazione tra lavoro e ambiente di vita. Schwartz ha avviato iniziative destinate a coloro che meno si avvolgono delle opportunitร  formative: i portatori di insuccessi scolastici e gli scolarizzati incompleti. Non รจ scontato per questi soggetti entrare in formazione in quanto si aggiunge ance la facoltร  psicologica di ammettere una condizione personale di ignoranza. Schwartz lamenta la persistenza di alcuni pregiudizi che condizionano ulteriormente lโ€™efficacia della formazione dei soggetti deboli. Se si vuole costruire un circuito vizioso tra soggetti deboli e formazione va resa concreta la partecipazione degli interessati alla progettazione e alla valutazione delle attivitร  formative, allo scopo di svilupparne lโ€™autonomia e la responsabilitร . Lโ€™apprendimento non puรฒ essere standardizzato. Secondo Schwartz non si puรฒ separare la formazione dallโ€™ambiente. Formare non significa soltanto trasmettere abilitร  e competenze ma fornire strumenti per decodificare la propria condizione di marginalitร  e di riscattarla per quanto sia possibile. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) LA FORMAZIONE IN RETE (TESTO 14) Pensare in rete MARC PRENSKY Statunitense noto per le sue iniziative e i suoi saggi sulle nuove pratiche pedagogiche necessarie per rivitalizzare il mondo dellโ€™insegnamento ormai frequentato da bambini e ragazzi che crescono in un mondo digitalizzato. La differenza tra i bambini digitalizzati e gli adulti che faticano a orientarsi in esso รจ destinata a sfumarsi e occorrerร  far riferimento ad altri concetti per capire lโ€™evoluzione dellโ€™uomo e della tecnologia. DERRIK DE KERCKHOVE Sociologo di origine belghe. Al suo nome sono associati la teoria dellโ€™intelligenza connettiva e lo studio sulle psicotecnologie. Il cyberspazio sollecita la creazione di nuove forme di relazione tra mente e ambiente. Prensky: ha coniato lโ€™espressione DIGITAL NATIVES. De Kerckhove: ha parlato di CYBERCEPTION. ESTERNALIZZAZIONE DEI PROCESSI MENTALI: spostamento allโ€™esterno di alcune delle funzioni proprie della mente umana. SEYMOUR PAPERT Originario del Sud Africa. Lavora ad un progetto sullโ€™intelligenza artificiale. Condivide con il costruttivismo che lโ€™apprendimento รจ un processo di rappresentazioni interattive con il mondo nel quale si agisce, ma reputa che questo processo possa essere facilitato o rallentato in ragione della disponibilitร  o meno di materiali appropriati. Secondo Papert la mente ha bisogno di materiali da costruzione per edificare il pensiero. SISTEMA LOGO: linguaggio di programmazione predisposto per i bambini e aiutarli a pensare in modo computazionale e a risolvere problemi. Papert parla del computer come di una vera e propria learning machine ovvero di uno strumento che il soggetto puรฒ gestire in maniera flessibile e originale allโ€™interno del nuovo spazio della conoscenza reso possibile dalla rete. Riposizionamento dellโ€™apprendimento serve ad aiutare gli individui e a metterli in condizione di poter eseguire la massima quantitร  di passaggi da una conoscenza allโ€™altra secondo una logica reticolare. Vivere la multimedialitร  2 rappresentazioni culturali e pedagogiche della rete: Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected]) ๏ถ NEGATIVA: visione critica, preoccupata di una possibile manipolazione delle menti. Lโ€™educazione viene vista come colei che si consegna alla tecnologia e diviene il luogo della solitudine individualistica. ๏ถ POSITIVA: rete disposta a valorizzare tutte le potenzialitร  dellโ€™educazione per creare uno strumento indispensabile per la formazione del sapere personale. La rete viene visto come un ambiente ricco di inedite opportunitร  di socializzazione e di esperienze di apprendimento. Come educare alla multimedialitร  Gli studi e le ricerche nel campo dellโ€™educazione alla multimedialitร  si snodano intorno a 3 nuclei principali: 1. Acquisizione di abilitร  e conoscenze nellโ€™uso degli strumenti multimediali. 2. Definizione degli ambienti di apprendimento. 3. Formazione del senso critico. Diversi autori condividono uno schema quadrangolare: ๏‚ท Abilitร  di tipo tecnico che permettono di usare nel modo corretto le tecnologie. ๏‚ท Abilitร  relative allโ€™accesso e alla comprensione dei contenuti. ๏‚ท Abilitร  riguardanti la pianificazione delle attivitร  nel tempo. ๏‚ท Abilitร  di interazione. 2 importanti teorie dellโ€™apprendimento: ๏ƒ˜ COSTRUTTIVISMO: La conoscenza รจ prodotto di una costruzione attiva del soggetto. Strettamente ancorata a un contesto concreto. Si svolge attraverso forme di interazione sociale. ๏ƒ˜ COOPERATIVE LEARNING: CAPITOLO 3 LIBERALS E COMUNITARI Lโ€™IDEALE DELLโ€™AMOR PROPRIO: Per molto tempo si รจ pensato che la convivenza potesse essere regolata dalle norme e dalle pratiche della vita cristiana. Con la cultura illuministica lโ€™educazione alla convivenza assunse una fisionomia laica. In tutto lโ€™800 entrarono in circolazione numerosi catechismi laici e manuali centrati sulla descrizione dei dirittti e dei doveri del buon cittadino. Giustizia e diritto dellโ€™Io Rapporto tra cultura liberal e prospettiva comunitaria. Liberale= progressista. Fa riferimento a una concezione politica che affianca lโ€™attenzione verso le questioni sociali a un impegno particolarmente sensibile al Se la convivenza ha come fine principale il libero esercizio della volontร  bisogna mettere al centro la rispetto dei diritti individuali e impegnata a fare democrazia un GIUSTIZIA, intesa come garanzia dei diritti di tutti e di ciascuno. luogo ove ciascuno sia in grado di esprimere le proprie scelte. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: federica220300261215 ([email protected])