Diritto penale PDF
Document Details
Uploaded by LighterNessie
Tags
Summary
Questo documento fornisce una panoramica del Diritto Penale, trattando argomenti come le regole generali della materia penale, i vari tipi di reati (delitti e contravvenzioni), le sanzioni e i soggetti coinvolti. Sono inclusi anche i concetti di elemento oggettivo e soggettivo dei reati, così come cause di giustificazione.
Full Transcript
DIRITTO PENALE Spiega le regole generali della materia penale e tutti gli illeciti, ciò contrario alla legge. Esistono due tipi di reati (fattispecie criminosa), delitti e contravvenzioni. Ad ogni reato corrisponde una sanzione ( art 17 C.P), punizione che fa lo stato nei confronti di chi viola un...
DIRITTO PENALE Spiega le regole generali della materia penale e tutti gli illeciti, ciò contrario alla legge. Esistono due tipi di reati (fattispecie criminosa), delitti e contravvenzioni. Ad ogni reato corrisponde una sanzione ( art 17 C.P), punizione che fa lo stato nei confronti di chi viola una norma/legge. Esistono vari tipi di sanzioni, detentiva, pecuniaria e possono essere congiunte o disgiunte. I delitti sono più gravi, giudicati dal tribunale e vanno dall' art 242 al 649 del codice penale, infatti le loro sanzioni sono reclusione (minimo 15 giorni, massimo 24 anni), multa (da 50 a 50000 euro) e ergastolo. Le contravvenzioni sono meno gravi, giudicate dal giudice di pace, partono dall'art 650 e vanno fino al 734 bis. Le sanzioni sono, arresto (minimo 5 giorni e massimo 3 anni) e ammenda (da 20 a 10000 euro) I soggetti del diritto 1) attivo, colui che attua il comportamento con l'azione o l'omissione ( obbligo giuridico di fare) 2) passivo, colui su cui cade l'azione 3) danneggiato, il soggetto a cui viene risarcito il danno, quasi sempre è il soggetto passivo, ma in caso di morte, il danneggaito è la famiglia 4) responsabile civile, colui che risarcisce il danno Gli elementi del diritto Elemento oggettivo, composto da condotta prescritta nel precetto e dall'evento, ovvero il risultato della condotta, i due sono spesso collegati dal nesso di casualità ( causa/effetto), tranne nei reati di pura condotta, dove non si verifica nessun evento. Elemento soggettivo, riguarda l'illecito dal punto di vista soggettivo ( ciò che sta nella testa di chi commette l'azione o l'omissione), ci sono 3 elementi soggettivi. 1° elemento soggettivo: dolo, la volontà commettere il reato 2° elemento soggettivo: colpa, la non volontà di commettere il reato, che avviene per negligenza, imprudenza, violazione norme 3° elemento soggettivo: preterintenzione, un soggetto ha l'intenzione di commettere un illecito, ma esso risulta più grave dell' intenzione stessa. Altro elemento soggettivo: colpa cosciente -> commetto un fatto reato per colpa ma si dice cosciente perché, so che lo posso commettere, ma confido nel non farlo. Es, lanciatore di coltelli al circo. Le cause di giustificazione Vanno dall'art 50 al 54 del codice penale e giustificano un comportamento che avrebbe costituito reato. Art 50: non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto altrui ( non vita), col consenso della persona che ne dispone. Caratteristiche: diritto disponibile ( patrimoniale, domicilio, onore...), titolarità, consenso valido dato al momento del fatto, capacità di dare il consenso. Art 51: l'esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità, ne esclude la punibilità. Se un fatto costituente reato è commesso per ordine dell'autorità, del reato risponde sempre il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine. Art 52: non è punibile chi ha commesso un reato per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionale all'offesa. Caratteristiche: difesa= offesa, attualità del pericolo, offesa ingiusta, reazione necessaria. Art 53: Uso legittimo delle armi Art 54: " Stato di necessità", non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sè o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo non da lui causato, nè altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo. Art 55: "Eccesso colposo", quando nel commettere fatti preveduti dali articoli precedenti, si eccedono colposamente i limiti stabiliti dalla legge o dall'ordine dell'Autorità, ovvero imposti dalla necessità, si applicano le disposizioni concernenti i delitti colposi, se il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo. Reato consumato : reato che si realizza in tutti i suoi punti. Reato tentato : esiste solo nei delitti, ed è un tentativo di un delitto che non si riesce a commettere. Art 56 : chi compie atti idonei, a commettere un delitto, risponde di delitto tentato se l’azione non si compie o l’evento non si verifica per cause esterne. Il tentativo è doloso. Reato circostanziato : reato che si realizza, ma nella sua realizzazione si verificano altre circostanze (non elementi di reato), che vanno ad influire solo nella determinazione della pena. Art 61: circostanze aggravanti, 1/3 in più nella pena Art 62: circostanze attenuanti , 1/3 in meno Art 62 bis: attenuanti generiche -> non vengono descritte quali sono le circostanze Circostanze speciali: si applicano solo ad alcuni reati PARTE SPECIALE art 575, omicidio art 607, indebita limitazione della libertà personale art 624, furto art 628, rapina che può essere propria, quando il soggetto commette una violenza per sottrarre il bene o impropria, il soggetto ha commesso una violenza dopo aver sottratto il bene. Art 336, violenza o minaccia a pubblico ufficiale Art 337, resistenza a pubblico ufficiale Art 341 bis, oltraggio a pubblico ufficiale Art 361, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale Art 385, evasione Art 391 ter, accesso ai telefoni da parte dei detenuti Art 416, associazione per delinquere Art 416 bis, associazione a stampo mafioso Art 270 bis, associazione di tipo terroristico Art 613 bis, reato di tortura Il Codice Rosso ( 2019) introdusse il reato di Revenge porn (612 ter), di “deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”(583 quinqueis), Costrizione o induzione al matrimonio (558 bis), Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (387 bis) PROCEDURA PENALE Notizie di reato - Querela, la fa la parte offesa, in cui si fa richiesta di procedimento nei confronti di chi ha commesso il reato, la querela può essere rimettibile e, in caso la persona querelata accetta il ritiro si emana la sentenza N.D.P ovvero del non doversi procedere - Denuncia, viene fatta anche da terze persone - Referto, denuncia del medico che segnala alla Procura un fatto reato in seguito ad una visita. La comunicazione di reato viene apposta in un registro con proprio numero e questi registri sono: - Rgnr → registro generale notizia di reato - Rggip → registro generale giudice indagini preliminare - Rgca →registro generale corte d’appello - Rgtrib → registro generale tribunale Il registro prende il nome in base alla sua collocazione. Principi generali del procedimento - Divieto del giudice di procedere d’ ufficio - Principio di contestazione - Principio del contraddittorio - Principio della lealtà processuale - Principio della motivazione - Principio dell’oralità - Principio della pubblicità - Principio di parità tra parte pubblica e offesa - Principio del libero convincimento del giudice Polizia giudiziaria Art 348, assicurazione delle fonti di prova, si svolgono le indagini prima che la notizia di reato venga affidata al p.m Persona informata sui fatti → testimone prima che si avvii un processo Verbale del s.i.t ( sommaria informazioni testimoniali), in cui si sente la persona informata sui fatti 3 tipi di sequestro: - Preventivo, per evitare che l’oggetto che usato di nuovo - Probatorio, assicura una prova per l’indagine - Conservatorio, sequestro dei beni della persona che ha commesso un reato per assicurare il risarcimento a fine processo. PROCEDIMENTI PENALI Udienza per direttissima, udienza dopo la convalida d’arresto, in cui viene accertato se l’arresto è avvenuto in modo legittimo. Qui si decide se dare o meno le misure cautelari ( per evitare inquinamento delle prove, fuga o reiterazione del reato). Nel caso in cui le prove sono certe si procede direttamente per direttissima. Rito ordinario: costituisce la modalità normale del processo penale. Qui il giudice è estraneo al fatto, ha solo la notizia di reato ed il casellario giuridico. Incidente probatorio: udienza non ripetibile, in cui si sente un soggetto vulnerabile, come una vittima di violenza sessuale o una persona in fin di vita. 7 gg prima dell’udienza bisogna presentare la lista dei testimoni. Rito speciale: procedimento per decreto penale di condanna, fatto dal gip su richiesta del p.m, in cui si indica già la pena, viene inviata tramite pec o posta, per il fatto reato commesso. Si usa solo per i fatti reati con pena pecuniaria o pena detentiva non superiore ad un anno. L’indagato, con il difensore, decide se accettare o fare opposizione al decreto, dopo max 15 gg dall’ultima notifica. Patteggiamento: accordo tra difensore e p.m sulla pena stabilita, è solo ricorribile in cassazione Rito abbreviato: il giudice prende tutti gli atti d’indagine e decide sulla base degli atti, può essere condizionato con max 2 testimoni, a discrezione del giudice sull’ammissibilità. Fermo d’indiziato di delitto: il p.m dispone il fermo della persona gravemente indiziata di un delitto per il quale la legge prevede l’ergastolo o una pena da 2 anni o 6 anni, delitto concernente le armi da guerra ed esplosivi o di un delitto con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico. Gli indizi, dice la legge, devono essere gravi, precisi e concordanti. Art 274 c.p.p: in cui viene detto quando sono disposte le misure cautelari, in relazioni di concreto ed attuale pericolo per l’acquisizione delle prove, quando l’imputato si è dato alla fuga o sussiste concreto ed attuale pericolo di farlo, quando sussiste concreto ed attuale pericolo che l’indagato commetta gravi delitti con uso di armi o violenza. Art 275, criteri di scelta delle misure: il giudice tiene conto dell’idoneità delle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto, ogni misura deve essere proporzionata dell’entità del fatto, non può essere applicata la misura cautelare, in caso, il giudice ritenga che con la sentenza possa essere data la sospensione condizionale della pena, la custodia cautelare in carcere viene applicata solo quando le altre misure risultino inadeguate. Mezzi di prova e di ricerca di prova per prova si intende l’insieme degli elementi su cui si base il convincimento del giudice e la prova si forma in fase di dibattimento. Classificazione di prova Prove dirette, si riferiscono direttamente all’oggetto da provare. Prove indirette, si riferiscono ad un altro oggetto, volto all’oggetto da provare, come gli indizi Prove generiche, sono le prove relative all’accertamento dell’esistenza del reato Prove specifiche, sono quelle dirette a stabilire che e come è avvenuto il reato. Fonti di prova, sono le cose, i documenti e le persone da cui si può scaturire la prova Mezzi di prova, sono i mezzi attraverso i quali le fonti di prova, producono la prova nella fase del dibattimento, come una testimonianza Mezzi di ricerca di prova, sono gli strumenti volti ad acquisire i mezzi di prova Ispezione Personale, corporale o cadaverica Locale, si svolge sul luogo ove esistono le tracce del reato Reale, si svolgono sulle cose che consentono di rilevare tracce di reato. Arresto in flagranza Obbligatorio: si procede all’arresto di chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena dell’ergastolo non inferiore nel minimo di 5 anni e nel massimo di 20 anni. Art 380 cpp Facoltativo: gli ufficiali e gli agenti di P.G hanno facoltà di arrestare di un delitto non colposo, consumato o tentato per il quale la legge stabilisce la pena non inferiore nel massimo di 3 anni o 5 anni se è colposo. Art 381 cpp Fermo per identificazione La p.g procede all’identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e delle persone in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti. Si possono eseguire rilievi dattiloscopici, fotografici ed antropometrici. Misure cautelari Si dividono in personali e reali. Le personali sono: - Coercitive, obbligatorie come obbligo di presentarsi alla polizia, obbligo di espatrio e custodiali, come gli arresti domiciliari, la custodia cautelare in carcere - Interdittive, come la sospensione dall’attività di un pubblico ufficio Le Reali sono: - Sequestro probatorio - Sequestro preventivo Art 20 bis Pene sostitutive alle pene detentive brevi e sono: semilibertà sostitutiva e detenzione domiciliare sostitutiva e possono essere applicate dal giudice di condanna all’arresto o reclusione non superiore a 4 anni. Lavoro di pubblica utilità sostitutivo, applicato in caso di condanna all’arresto o reclusione non superiore a 3 anni Pena pecuniaria sostitutiva applicato in caso di arresto o reclusione non superiore ad un anno