COSE DA STAMPARE 1 (FISIOL, NEUROF E ISTOL) PDF - Fisiologia - Claudio Molinari
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2024
Claudio Molinari
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These notes cover the basic concepts of physiology, focusing on homeostasis and its regulation, along with an introduction to heart function, including the electrical events and mechanics of the heart cycle. The document is presented as lecture notes for a university-level course, outlining fundamental physiological principles.
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FISIOLOGIA Claudio Molinari Lezione 1 21/10/2024 Fisiologia studia il funzionamento del corpo, la logica della vita. Concetto di equilibrio. La variabilità è il segreto della vita, tutto varia, oscilla. L’uomo deve mantenere se stesso e mantenere la specie. Come? In 3 modi, 1 mediante l’interazion...
FISIOLOGIA Claudio Molinari Lezione 1 21/10/2024 Fisiologia studia il funzionamento del corpo, la logica della vita. Concetto di equilibrio. La variabilità è il segreto della vita, tutto varia, oscilla. L’uomo deve mantenere se stesso e mantenere la specie. Come? In 3 modi, 1 mediante l’interazione. Poi 2 riproduzione, e infine l’equilibrio, che occupa la maggior parte del tempo e delle energie. Mantenendo costante la temperatura, producendo energia, eliminando sostanze di scarto… Concetto di equilibrio è nato poco tempo fa, con Claude Bernard e Walter Cannon, che capirono che le cellule pretendono di vivere in un ambiente costante (detto inizialmente mondo interno), non tollerano grosse variazioni. Cannon ha coniato il termine Omeostasi, che viene assicurata da alcuni meccanismi di regolazione che mantengono i parametri fisiologici costanti, seppur oscillando. Fisiologia è la scienza che trasforma la variabilità esterna in costanza interna, meccanismi che mantengono costante l’ambiente interno. Il ph ad esempio non può variare altrimenti le proteine si deformano. Ciò dipende da ph, temperatura, presenza di altre molecole. Proteine sono enzimi, recettori, messaggeri, e la forma di esse è fondamentale. Quando si perde omeostasi, spesso il corpo compensa,mantenendoci in salute, ma quando non succede si cade in malattia. L’organismo è un sistema aperto che scambia energia e materia con l’esterno, se entrate e uscite sono uguali si ha la costanza. Per controllare l’omeostasi ci sono dei meccanismi automatici involontari: FEEDBACK (un segnale viene rilevato da un sensore e viene paragonato ad un parametro preimpostati e se questo non corrisponde allora si attuano dei meccanismi che ristabiliscono l’omeostasi). Feedback negativo o positivo. Può essere positivo o negativo,a seconda che si abbia, come risultato finale, l’intensificazione oppure l’attenuazione dell’effetto. Negativo→ smorza la funzione, lo fa oscillare attorno ad un punto di equilibrio (un valore di riferimento);come lo sciacquone o la spinta di archimede, glicemia, pressione, temperatura; positivo→ amplifica una funzione e poi la sopprime al raggiungimento di essa.esempi sono allattamento, il parto. Senza consumo di energia. Tutti i parametri vitali e il metabolismo, sono controllati nell’ipotalamo, tra sistema nervoso ed endocrino. I feedforward sono meccanismi anticipatori, ovvero intervengono prima che la variazione si verifichi, anticipandola. È l’oppposto del feedback e si trova nella mucosa intestinale, temperatura corporea, e vasodilatazione muscolare. Chi controlla l’omeostasi? 4 controllori: 1 sistema nervoso cognitivo/limbico, 2 sistema nervoso vegetativo, 3 sistema endocrino, 4 sistema immunitario.( PNEI, psico neuro endocrino immunologia, scienza che individua le cause di una malattia in una di sti 4 sistemi. A ciò si è aggiunto anche il bioma intestinale. Non c’è però una cura. In generale non c’è quasi mai cura alle cause della malattia, tranne chirurgia, ma solo ai sintomi. ) I PNEI dialogano in modo blaterale sotto il controllo del sistema nervoso centrale. Dialogano tramite ormoni, (nel sangue,) neurotrasmettitori e citochine, messaggeri chimici. L’omeostasi significa equilibrio statico, però in realtà i valori del nostro corpo non sono fissi ma oscillano entro certi parametri (condizione simbolo di salute). Questo avviene perché viviamo in un ambiente variabile. ALLOSTASI: equilibrio dinamico. Capacità degli organismi viventi di mantenersi stabili e vitali attraverso il cambiamento, adattando i propri sistemi interni alle mutate condizioni ambientali. Per mantenere l’equilibrio interno noi utilizziamo 4 meccanismi di controllo che collaborano tra loro: 1. Sistema limbico/ sistema nervoso cognitivo-> controlla le funzioni cognitive, ovvero le emozioni, la personalità, lo stress, la memoria e l’apprendimento. Olfatto è unico senso direttamente collegato ad esso, infatti gli odori ricordano le cose ed emozioni. Amigdala, posta davanti all’ipocampo è il nostro cervello emotivo, ricordo=emozione. è la sede della memoria (a breve termine nell’ippocampo e a lungo termine nella neocorteccia). Oblio: meccanismo di cancellazione dei ricordi. Il passaggio dal breve termine al lungo termine è dato da una “scelta” dell’ippocampo; per convincere l’ippocampo ad “accettare” un determinato ricordo devo continuare a ripeterlo. Quando i cervelli emotivi si deteriorano si hanno le malattie neurodegenerative come Alzheimer Parkinson. Sono amigdala, insula (cervello del cibo e del sesso)google dice ipotalamo, poi lobo pre- frontale che ci permette di interagire(sindrome prefrontale, cambiamento di carattere, violenza, aggressività…) 2. Sistema nervoso autonomo o vegetativo: Agisce al di fuori della nostra volontà e consapevolezza e si divide in due parti: -Parasimpatico o vagale (per il nervo vago): è un sistema nervoso che rallenta. Quindi è particolarmente attivo durante il sonno e la digestione. Parola chiave è Riposo. Se si stimola ha un effetto antiinfiammatorio, tramite ginnastiche energetiche e respiratorie quali yoga ecc,ma anche preghiere e canti greogoriano -Ortosimpatico: è un sistema nervoso che accelera. È quello che ci fa superare le difficoltà. Azione parola chiave. 3. Sistema immunitario: gestisce i due tipi di infiammazione, acuta o cronica di basso grado, ovvero se prendo una botta mi infiammo e passa, oppure se persiste, causa dell’invecchiamento… Punto di vista olistico, non specializzato… Materia funzione e spirito sono i tre tesori dell’uomo, Anatomia fisiologia e psicologia. Poi arriva Cartesio con res cogitans, e res extensa, e si iniziò a tralasciare lo spirito, la psiche. Lezione 2 4/11/2024 CUORE Atri sopra e ventricoli sotto, destra e sinistra sincronizzati, sopra e sotto alternati. Valvola tricuspide a destra e valvola bicuspide o mitrale, a sinistra e due semilunari, una aorta e una polmonare. Scheletro fibroso del cuore è importante, dato che ospita le 4 valvole, poi isola elettricamente atri e ventricoli e infine serve per far risalire il sangue dal basso verso l’alto, antigravità. Circolazione umana è doppia e completa, ovvero due circoli, piccolo(polmonare) e grande (sistemico). Il piccolo parte dal ventricolo destro, percorre arteria polmonare va nei polmoni e tramite le vene polmonari arriva all’atrio di sx, mentre grande parte da ventricolo sx, poi aorta in tutto il corpo, e tramite le vene torna all’atrio dx. Completo dato che il sangue li percorre entrambi prima uno poi l’altro. Sangue arterioso e venoso ricco e povero di ossigeno, mentre arteria e vena sono vaso che porta dal cuore alla periferia, in uscita dal cuore, mentre vena lo porta verso il cuore, arteria centrifuga, vena centripeta. (Arterie sangue venoso e vene sangue arterioso, nel grande circolo, mentre nel piccolo il contrario. ) Se togliamo il cuore e lo mettiamo in soluzione fisiologica a 37° con un po’ di glucosio continua a battere. Ciò grazie a 4 proprietà intrinseche: eccitabilità, ritmicità, conducibilità e contrattilità. Eccitabilità (batmotropismo) -> è la capacità di alcune cellule di rispondere ad uno stimolo con una variazione del potenziale di membrana. Sono eccitabili solo il neurone e le cellule muscolari, quindi cardiaca, liscia e striata. Maggioranza delle cellule hanno potenziale di membrana basso, tipo 4 millivolt, e sono negative. Il muscolo scheletrico ha -70 mv e il neurone -90 mv. Effetto elettrogenico, rappresentato dalla pompa sodio potassio, ovvero un trasportatore attivo di membrana che per ogni molecola di ATP, sposta sodio e potassio, 3 ioni sodio fuori e due ioni potassio dentro, così la cellula genera un potenziale elettrico. Passano attraverso canali, ovvero tubi proteici ove passano gli ioni. Le forze che spostano le molecole attraverso la membrana sono due, il gradiente elettrico e chimico(di concentrazione). Elettrico vuol dire che una molecola positiva va verso un ambiente negativo e respinto da un ambiente positivo mentre chimico vuol dire che si sposta da dove è più concentrata a dove lo è di meno. Per il potassio i due gradienti sono opposti in direzione, mentre nel sodio entrambi portano dentro, ma non entra a riposo perché i canali sono chiusi. Quando arriva lo stimolo i canali si aprono e la cellula si depolarizza, diventa positiva. Quando esce il potassio, si ha la ripolarizzzazione e il potenziale torna negativo. Solo nel cuore però quando si avvicina allo zero, si stabilizza, fase di plateau, ove entra il calcio ed esce il potassio, e così si crea il potenziale d’azione ovvero una scarica elettrica dovuta al movimento di ioni. Sta fase di plateau serve perché la contrazione senza il calcio non può avvenire, e poi il calcio allunga il potenziale d’azione, dando il tempo di completare il ciclo meccanico. (Fenomeno elettrico è depolarizzazione ripolarizzazione e fenomeno meccanico è contrazione e rilassamento.) Se non ci fosse la fase di plateau ci sarebbe la contrazione continua del muscolo come nei muscoli scheletrici (contrazione tetano fisiologica). Periodo refrattario è quando la cellula non è eccitabile. Periodo refrattario assoluto o relativo, nel primo è assolutamente non eccitabile, mentre in quello relativo, posso farlo a patto di dare uno stimolo più potente del precedente. Ritmicità (cronotropismo) -> capacità che alcune cellule del cuore hanno di generare un ritmo, una frequenza cardiaca. Si misura in BPM, e di norma varia dai 60-80 bpm. La frequenza è dovuta al lavoro di cellule del miocardio speciale (può essere comune=contrazione, di lavoro e speciale). Queste cellule si chiamano pacemaker e sono situate nel nodo seno atriale (atrio di dx)-> possono generare un ritmo senza stimolo perché hanno una fase di riposo instabile (depolarizzarsi spontaneamnete). Nodo atrio ventricolare c’è pacemaker di riserva, che pulsa a frequenza più bassa, 40-60 bpm. e se si rompe anche questo ci sono cellule ventricolari che riescono a far battere il ventricolo sinistro (30 battiti al minuto). Conducibilità (dromotropismo) -> capacità di alcune cellule cardiache di condurre potenziale elettrico ad alta velocità. Il sistema di conduzione serve per distribuire la corrente elettrica all’interno del miocardio. Esistono canali proteici che mettono a contatto citoplasma delle cellule,detti gap junction, e così la corrente passa velocemente, ma anche nelle due direzioni. Fascio di back man distribuisce lo stimolo e tratti internodali anche. Nodo atrioventricolare è unico punto di contatto elettrico tra atri e ventricoli, onda elettrica dopo aver invaso atri passa ai ventricoli. È lento, rallenta il segnale , ciò perché così atri e ventricoli si contraggono in maniera alternata. Fascio di his, corre nel setto intraventricolare, e si divide in due rami, branca destra e branca sinistra. Il ventricolo si spreme come un dentifricio, dal basso verso il buco di uscita, le valvole Elettrocardiogramma ECG -> registrazione superficiale dell’attività elettrica del cuore. Sulla nostra pelle c’è un’onda elettrica che compare 70 volte al minuto. Queste onde hanno delle lettere (P, Q, R, S, T, U). P -> depolarizzazione degli atri. Poi tratto isoelettrico PR, importante perché ci dice quanto tempo impiega l’onda elettrica ad attraversare il nodo atrioventricolare; intervallo PR comprende anche onda P, e deve essere al massimo 200 millisecondi. Poi Q, R, S -> complesso ventricolare, onde generate dalla depolarizzazione dei ventricoli. Tratto ST isoelettrico, momento in cui la maggior parte delle cellule ventricolari si trova nelle fasi di plateau. Poi onda T -> generata dalla ripolarizzazione dei ventricoli. Infine onda U -> non sempre si vede, è molto piccola, generata dalla ripolarizzazione dei muscoli papillari. ECG, 10 elettrodi, di cui 4 sugli arti GiRo NeVe, da sx a dx, da alto a basso, giallo rosso, nero e verde, con il nero che serve per proteggere da malfunzionamenti della macchina, e altri 6 del torace, parte sinistra. Così otteniamo 12 derivazioni, pezzetti di tracciato, che osservano il cuore da 12 punti diversi, 6 sul piano frontale e 6 su quello trasversale. Comportamento meccanico, ciclo cardiaco, che descrive una serie di contrazioni (sistole) e rilassamento (diastole), atriale e ventricolare. Si inizia dalla sistole atriale, con atri che contraendosi spingono il sangue nei ventricoli, che sono già quasi pieni.( Fibrillazione atriale è pericolosa perché il sangue può coagulare nelle tasche e quando ricomincia a pulsare il coagulo si stacca e può andare nelle carotidi, e quindi ictus.) Dopo c’è la sistole ventricolare, che si divide in due fasi, sistole ventricolare isometrica, o isovolumetrica. il ventricolo non cambia di lunghezza, o di volume. Succede che il ventricolo inizia a contrarsi ma non si accorcia, però sviluppa tensione. Pressione intraventricolare sale, a cavallo tra quella atriale e quella aortica, e tutte e 4 le valvole sono chiuse. Quando supera quella dell’aorta il sangue comincia ad uscire, efflusso, rapido inizialmente, e poi più lento. Inizia la diastole, che ha una prima fase isometrica o isovolumetrica, e la pressione scende rapidamente, e così è + alta di quella atriale , ma + bassa di quella aortica , quindi tutte e 4 le valvole sono chiuse di nuovo. Quando va sotto quella atriale, si aprono le valvole atrioventricolari e il ventricolo si espande aspirando il sangue dagli altri durante la diastole ventricolare (diastole con riempimento, rapido inizialmente), e si arriva alla diastasi, fase in cui la diastole si è conclusa e la sistole deve cominciare. Gittata sistolica è il volume di sangue pompato da ciascun ventricolo ad ogni sistole (70 ml di sangue). Gittata cardiaca, è circa 5 litri al minuto a riposo, è gittata sistolica per frequenza cardiaca. Legge del cuore o relazione tensione-lunghezza è la capacità di regolare gittata sistolica in proporzione al suo ingresso, ma vale anche per muscolo scheletrico. La lunghezza ottimale si ha quando i filamenti di actina ricoprono completamente le teste dei filamenti di miosina. Regolazione della gittata cardiaca: Ci sono meccanismi intrinseci ed estrinseci al cuore: Intrinseci: Fattore eterometrici: meccanismo che dipende dalla variazione della lunghezza del muscolo (legge di starving). Il fattore è il pre-carico, ovvero il periodo di riempimento ventricolare. E poi Fattori omeometrici: non dipendono dalle variazioni di lunghezza delle fibre muscolari. Sono la frequenza cardiaca e il fattore post-carico (la resistenza che il ventricolo sx deve vincere per far circolare il sangue). Estrinsechi: Controllo nervoso: Ortosimpatico e Parasimpatico, Controllo ormonale: Catecolamina (tipo l’adrenalina), ormoni Tiroidei e Angiotensina, e Controllo chimici: O2, CO2, H+, e metaboliti Toni cardiaci. i rumori che il cuore fa battendo. 1° e 2° si possono ascoltare anche solo con l’orecchio, mentre il 3° e il 4° si sentono solo con il fonocardiogramma. 1° tono generato dalla chiusura delle valvole atrioventricolari. Le valvole atrioventricolari sono molto grandi e i loro lembi sbattono tra di loro violentemente creando un rumore (il primo tono). Corrisponde all’inizio della sistole ventricolare. 2° tono generato dalla chiusura delle valvole semilunari all’inizio della diastole ventricolare. È più acuto rispetto al primo tono. 3° tono: vibrazioni delle pareti ventricolari nella fase di riempimento rapido 4° tono: sistole atriale La pausa tra il 1° e il 2° tono è breve, mentre la pausa tra il 2° e il 1° tono è lunga circa 3 volte di più. Lezione 3 7/11/2024 Pressione arteriosa è quella esercitata sui vasi, e dipende da flusso, spinta del ventricolo durante la sistole e resistenze periferiche, forza che si oppone allo scorrimento del sangue. Ciò perché deve andare anche contro gravità e il rene ha bisogno di pressione alta per filtrare il sangue. Resistenze sono formate da 3 fattori: arteriole muscolari, le arterie grandi e medie sono elastiche, bianche, quelle più piccole sono arteriole, e si possono dilatare o restringere, sono in leggera costrizione di norma, poi anche viscosità del sangue, che dipende dalla percentuale di globuli rossi rispetto al totale del volume (ematocrito), + alto + viscoso, + attrito. Il terzo fattore è la lunghezza totale del sistema circolatorio. Nei bambini infatti la pressione è più bassa per questo. 120 su 80 mmHg. Anche aumentare di peso aumenta la lunghezza, e quindi la pressione. Dimagrendo scende. Effetto campana ad aria, windkessel, per cui l’aorta si dilata e poi si restringe per pompare e far andare via il sangue. Questa onda, dilatazione scorre lungo le arterie, fino alle arteriole muscolari è detta polso pressorio, e si può palpare in ogni punto. Pressione arteriosa si misura con il sfigmomanometro. 1 suono indica pressione sistolica e l’ultimo quella diastolica. Grafico pressione onde… Diametro dei vasi è controllato da sistema nervoso, fattori ormonali, come adrenalina per lo stress, e vasopressina, che aumenta il volume inibendo la produzione di urina?. Elasticità dei vasi, se è rigido aumenta la pressione, E anche la gittata, influenza la pressione. Ogni vaso ha una funzione, le grandi e medie arterie distribuiscono il sangue, le arteriole muscolari che 3 funzioni: smorzano le oscillazioni tra massima e minima, abbassare la pressione e resistenze periferiche. Grosse vene, come raccolta e serbatoio di sangue 2/3 di tutto il sangue. Si dilata e costringe ma poco, per i motivi detti prima. Capillari sono vasi di scambio, grazie alle pareti sottili, di acqua sostanze nutritive e di scarto, gas e calore anche. Nei capillari Sangue esce in forma venosa e Esce in forma arteriosa, e si muove spinto dalla differenza di pressione. Pressione idrostatica, e pressione oncotica, ovvero osmotica delle proteine, ovvero capacità delle molecole di trattenere acqua intonro a se. Pressione oncotica trattiene nei vasi, pressione idorstatica fa uscire acqua dai capillari, passa da 32 mmHg, a 15mmHg, mentre quella oncotica rimane costante a 25 mmHg. Non tutta acqua che esce poi entra, un po ristagna. Dotto toracico è il vaso linfatico più grosso che entra nella vena suclavia sinistra e raccoglie la linfa di tuta la parte sx più gamba e addome dx, poi c’è dotto linfatico di destra e si getta nella vena suclavia destra e raccoglie linfa di faccia torace e braccio destro. Ritorno venoso, Nelle parti superiori al cuore torna per gravità mentre sotto deve risalire, e lo fa grazie a forze prementi e aspiranti, che spingono e tirano. Spinta del ventricolo e pompa muscolari sono prementi. Nelle vene ci sono valvole a nido di rondine. Pressione venosa cambia in base alla posizione, in piedi o coricato. Coricato è costante, intorno a 4-5 mmHg in tutto il corpo, mentre in piedi sopra il cuore è negativa, mentre sotto aumenta fino a 90 mmHg a livello di gamba e piedi. Apparato respiratorio Vie di conduzione è la prima parte, poi zona di scambio. 1) Narici cavità nasale,farige laringe trachea e bronchi. Trachea scorre tra il mediastino, e poi si divide nei due bronchi che entrano nei polmoni, nel punto detto ilo-polmonari. Ilo perché è il punto in cui vasi nervi, o altro entra in un organo. Polmone sinitro ha due lobi, a destra tre, e servono per proteggere da infezione batterica. I bronchi si ramificano in 23 livelli, 21 di conduzione, e 2 misti conduzione e scambio. Terminano in un grappolo, l’alveolo polmonare, zona di scambio, raggruppati in sacchi alveolari. Polmoni avvolti dalla pleura, un sacco sieroso. Pleura viscerale aderisce al polmone, quella parietale aderisce al torace. La cavità sottile in mezzo alle due pleure c’è un liquido che serve per eliminare attrito. Nella cavità pleurica c’è una pressione negativa, inferiore a quella atmosferica, fondamentale per tenere il polmone incollato al torace. Cicatrici possono strappare il sacco pleurico, così che non c’è pressione negativa, e il polmone collassa, si chiama pneumotorace. Nei capillari alveolari il sangue si arterializza, e i gas attraversano la membrana respiratoria, o alveolo-capillare, sottile così da permettere il passaggio. Alveolo è fatto da cellule piatte, pneumociti di 1 tipo e ci sono macrofagi che girano, e pneumociti di 2 tipo, che producono il surfactant, o tensioattivo polmonare, miscela di fosfolipidi e lipoproteine che riveste internamente le cellule riducendo tensione superficiale dell’acqua, la capacità delle molecole d’acqua di tenersi unite tra loro. C’è acqua perché aria che arriva nei polmoni è satura di vapore acqueo, e si va a depositare nelle pareti dell’alveolo, e fa più fatica ad inspirare. Legge di Boyle, pressione in un contenitore è dovuta dall’urto di molecole di gas contro le pareti, e se diminuisco il volume, la pressione aumenta e viceversa. Legge di Dalton, la pressione di una miscela di gas è il risultato della somma delle pressioni parziali di ogni componente della miscela (aria = azoto 78%+ossigeno19%+ an. Carbonica 0.4% e vapore acqueo, in base all’umidità, e quantità in base alla temperatura. Se una componente aumenta, l’altra diminuisce. Estate fa caldo, tanta umidità vapore acqueo e poco ossigeno non si respira.). Legge di henry, la quantità di gas che si scioglie in un liquido è proporzionale non solo alla pressione parziale del gas, ma anche alla solubilità intrinseca, che dipende dalle forze elettrochimiche, e non dal peso molecolare. Due tipi di respirazione superficiale o forzata. Volume corrente,ovvero la prima, è in media Mezzo litro di aria, ma solo 350 ml arriva agli alveoli, mentre il resto è spazio morto, rimane nelle vie di conduzione. Se forzo, inspiro 3 litri in più, questo è detto volume di riserva inspiratorio, mentre posso espirare max un litro, volume di riserva espiratorio. Il volume residuo, 1,5 litri significa che il polmone non si svuota mai completamente in quanto rimane incollato al torace, solo alla nascita prima di fare il 1 respiro. Vari tipi di Capacità vitale, max aria che l polmone può muovere, polmonare totale, poi funzionale residua, indica punto di equilibrio di sistema toraco polmonare, ovvero quando completo un espirazione polmonare, inspiratoia… Pressione intrapleurica varia -4 a -7, e dipende dall’espansione della gabbia toracica, cambia volume dunque anche pressione. Muscoli respiratori principali sono muscoli intercostali e diaframma. Muscoli respiratori accessori, inspiratori ed espiratori. sono muscolo scaleno e sternocleidomastoideo, inspiratori che tirano gabbia toracica verso il basso, e addominali e intercostali espiratori, che tirano gabbia toracica verso alto. Lezione 4 14/11/2024 Acetone è prodotto di scarto del catabolismo di acidi grassi, volatile. Vegetali contengono tanti composti volatili, aglio, quindi polmone è anche organo escretore, oltre che scambio di gas, e pressione sangue arterioso intorno al 98%. Polmone non ha tessuto muscolare, non si espande da solo, lo fa grazie al torace e diaframma. Ripasso veloce parte lezione prima… Poi trasporto di gas: gas hanno pressione parziale nel sangue, nell’alveolo e nei tessuti. Trasporto di ossigeno, che come tutti i gas può essere trasportato sciolto nel liquido, quindi plasma, ma legge di henry regola ciò, quindi essendo poco solubile, lo fa poco(1,5%), mentre il 98% si lega a emoglobina, proteina coniugata formata da 4 subunità, tetramero, ognuna ha parte proteica, globina e gruppo eme, che ha un atomo di ferro, che da colore rosso al sangue, e può legare 4 molecole di ossigeno. Il ferro deve essere ridotto,bivalente, cos’ che leghi ossigeno in modo debole, quello ossidato, trivalente, lo lega fortemente, e non va bene poiché non gli permetterebbe di andare nei tessuti. Introduciamo antiossidanti con il cibo. Metaemoglobina, lega in modo permanente, legame covalente, e cambia colore, tipo ruggine. 40mmHg e 100 mmHg, valori min e max, di pressione parziale di ossigeno per staccare e attaccare ossigeno dal ferro. Curva di dissociazione, 40 mmHg nel sangue venoso e tessuti periferici, mentre 100 mmHg negli alveoli e sangue arterioso. Curva a S, il guadagno dell’emoglobina cambia tre volte, ovvero capacità di risposta in base allo stimolo iniziale, atomi di ferro in emoglobina scarica, sono nascosti, e ossigeno fatica a trovarli per legarsi. Inizio poco guadagno, linea più obliqua, e si lega la prima molecola di O2. Poi cambia, linea più dritta, maggior guadagno, si legano la 2 e 3 molecola di O2, poi infine cambia nuovamente la pendenza, e la 4 molecola si lega, con difficoltà. Quando arriva negli alveoli saturazione è quasi 100, mentre quando si trova nei capillari periferici, emoglobina rilascia 25% di ossigeno, il 75% rimane saturata, dato che ciò accade a riposo, e non abbiamo dunque bisogno di molto ossigeno. Le cellule muscolari cambiano molto il loro bisogno di ossigeno a riposo e in attività, le altre no. Quando muscolo è in attività consuma molto, e ha bisogno di più ossigeno, infatti la PO2,pressione parziale ossigeno, scende a 20 mmHg, con il 35% di emoglobina saturata. A riposo rilascia 25%, mentre in attività 65%. Per farsi dare ancora più ossigeno, il muscolo rilascia 3 messaggi: temperatura che sale, ph che scende e pressione parziale di ossigneo che sale, valori cambiano tutti e tre insieme, in quanto se consuma ossigeno produce CO2, quindi PO2 sale; poi si usa il glucosio, può diventare acido piruvico, che poi entra nel ciclo di krebs, mentre se non c’è ossigeno acido piruvico diventa acido lattico, che ristagna nei muscoli, abbassa ph e crea condizione di fatica muscolare. Inoltre la contrazione muscolare genera calore, e aumenta la temperatura. Questi 3 fattori spostano la curva di dissociazione verso destra, e affinità di emoglobina dimiuisce, così che ossigeno si stacca + facilmente. Se si sposta a sinistra, al contrario affinità aumenta, e cede meno ossigeno. Esercizio intenso prolungato fa scendere la saturazione al 25%, quindi 75% di ossigeno rilasciato. Emoglobina fetale ha affinità più alta(curva + a sinistra), per cui ruba ossigeno a emoglobina della madre. Mioglobina è trasportatore di ossigeno tipico del muscolo scheletrico. È un monomero, e ha affinità più alta, quindi una parte di ossigeno che emoglobina cede, viene preso da mioglobina, che lo tiene lì come riserva. Stress ossidativo. Trasporto di CO2, in 3 modi: disciolta nel plasma (7%), essendo più solubile di ossigeno ne discioglie di più. Il restante 93% entra nei globuli rossi, di cui il 23% si combina con emoglobina, che si lega agli amminoacidi, non al ferro (Carbaminoemoglobina), mentre l’altro 70 % viene convertita a carbonato, da un enzima detto anidrasi carbonica, facendola reagire con acqua. Acido carbonico H2CO3 è acido debole, e in soluzione si scinde completamente in ione carbonato HCO3- e ione idrogeno H+. Il bicarbonato esce e va nel plasma, utile per controllare, e uscendo altera equilibrio elettrico, per cui devo far entrare carica negative, e così entra il cloro (shift, o scambio dei cloruri) per mantenere equilibrio elettrico, mentre ioni idrogeno rimangono nel globulo rosso, e viene neutralizzato, assorbito da emoglobina, nascosto,e così il ph cellulare rimane invariato. Tutto questo accade quando sangue scorre nei capillari periferici, mentre nei capillari alveolari il processo si inverte, il bicarbonato entra e esce il cloro, ione idrogeno viene liberato da emoglobina, e loro riformano acido carbonico, che viene diviso in CO2 e H2O da enzima anidrasi, per poi far uscire anidride carbonica. Il motore di utto ciò è la quantità di componenti, nei tussuti periferici c’è tanta CO2, la reazione va da sinistra a destra, mentre negli alveoli, c’è poca CO2, e va da destra a sinistra. Reazione è: CO2 + H2O H2CO3 HCO3- + H+. Pressione PO2, è 100 mmHG e 40 mmHg, per ossigeno in aleveoli e tessuti periferici, e 40 mmHg e 46 mmHg per anidride carbonica in alveoli e tessuti periferici, ma la grande disparità di diffrenza di concentrazione non è un problema perché CO2 è più solubile. Negli alveoli saturazione sempre sopra 90 %, tessuti periferici come detto prima. Bulbo, o midollo allungato, unisce encefalo a midollo spinale, e tronco encefalico ha tre parti, bulbo, ponte e mesencefalo. Bulbo è centro vegetativo, contiene molti centri di controllo di organi apparati e sistemi. Cervello regola espirazione e inspirazione, in particolare rispettivamente parte ventrale e Parte dorsale. Frequenza respiratoria normale ha 12-16 atti respiratori al minuto, con 2 sec inspirazione e 3 sec espirazione. Centri bulbari sono controllati da centro pneumotassico e centro apneustico, servono per regolare il ritmo respiratorio, e sono collegate a strutture come ipotalamo che adattano attività respiratoria alle esigenze dell’organismo. Questo è controllo centrale della resprirazione, ma c’è anche controllo periferico, ovvero chemocettori, sostanze chimiche poste nell’arco aortico e seno carotideo. Seno carotideo è da dove si diramano le due carotidi, ci sono anche barocettori che controllano pressione arteriosa, posti negli stessi punti. Ci sono anche chemocettori centrali, oltre a quelli periferici, posti nel quarto ventricolo, vicino al cervelletto. I chemocettori ricevono stimoli di valori di PO2, di PCO2, e di ph e ne controllano i valori. La meno importante è PO2, in quanto è sempre a posto tranne che nei casi di vera emergenza, mentre gli altri due. Volume corrente per frequenza respiratoria fa la ventilazione, volume d’aria che entra e esce dalle vie respiratorie. Tosse starnuto e sbadigli, respirazione speciale. Tosse libera vie aeree profonde da corpi estranei, mentre starnuto libera zone alte, laringe faringe naso e bocca. Sangue e coagulazione. Trasporta sostanze, gas, nutrienti, importante per immunità. Plasma è parte liquida del sangue, senza elementi figurati, e si ottiene centrifugando il sangue, mentre il siero è plasma senza fibrinogeno, ottenuto facendo coagulare il sangue. Ematocrito è la percentuale di cellule (elementi figurati, quasi tutti eritrociti) rispetto al totale di sangue, di norma è di circa 45%, nelle donne meno perché meno globuli rossi, rispetto ai maschi hanno meno muscoli e più grasso, quindi 55% è plasma. Globuli rossi vivono 120 gironi, perché si irrigidiscono e non riescono più a passare nelle sinusoidi, dato che dovrebbero un po deformarsi, ma si rompono e vengono riciclati, in particolare ferro, che viene fatto entrare e uscire difficilmente dal corpo mentre gruppo eme senza ferro diventa bilirubina, che entra a far parte della bile. Gruppi sanguigni, si distinguono in base alla membrana degli eritrociti, che sono cosparse di proteine. In particolare varia dalla presenza o assenza di antigene A, e antigene B. Antigene è una qualsiasi elemento in grado di stimolare una risposta immunitaria. Gruppo A, ha solo antigene A, gruppo B ha solo antigene B, gruppo AB li ha entrambi e gruppo 0 non ne nessuno dei due. Nuovo gruppo sanguigno MAL, rarissimo, ha un’altra proteina, non A, né B. Insieme agli antigeni nel plasma ci sono gli anticorpi, destinati all’antigene mancante, chi ha gruppo A, ha antigene A sugli eritrociti, e plasma anticorpi B, gruppo B contrario, gruppo AB nessun anticorpo, e gruppo 0 entrambi anticorpi. AB può ricevere sangue da tutti, gruppo 0 può donare a tutti. Se sbaglio trasfusione accade agglutinazione, infatti anticorpo ha forma a Y, e si legano agli antigeni del globulo rosso sbagliato causandone la rottura, e emolisi del globulo rosso. Antigene D, alla base del fattore Rh, che deriva da un macaco, positivo o negativo. Positivo se c’è antigene D, negativo se non c’è antigene D. Per quanto riguarda anticorpi, nessuno ha anticorpi D, a meno che il sangue sia stato a contatto con sangue Rh positivo. Qui può nascere un problema se madre e figlio sono Rh negativi e positivi… Proteine del plasma, tramite elettroforesi capisco che ho tanta albumina, spostata nettamente verso polo positivo, mentre altre sono globuline, e gli anticorpi sono contenuti nelle gamma-globuline, e a volte sono sinonimi, immunoglobuline. Lipoproteine sono gruppi di molecole, servono per trasportare sostanze liposolubili nel sangue, che non si sciolgono nel sangue, come acidi grassi liberi, trigliceridi, fosfolipidi e colesterolo, alcol liposolubile. Lipoproteine nascono nel fegato, che utilizza i chilomicroni, che si formano nelle cellule intestinali, enterociti, e vengono mandate nel circolo linfatico, come VLDL, sono lipoproteine a densità molto bassa, giovani, che distribuiscono trigliceridi ai tessuti che ne richiedono, come tessuto adiposo,e diventano LDL, lipoproteine a bassa densità, che trasportano colesterolo cattivo, ma utile ai tessuti per la membrana cellulare, insieme ai fosfolipidi. HDL sono lipoproteine ad alta densità, che trasportano colesterolo buono, e tolgono colesterolo in eccesso dai tessuti. Olio di oliva utile per HDL. Lezione 5 20/11/2024 Piastrine a riposo hanno forma tondeggiante, mentre stato attivato hanno forma stellata e tendono ad aggregarsi. Per controllare usano carica elettrica, che mantiene le piastrine al centro del vaso, e la prostaciclina che mantiene tranquille le piastrine, e non le fa attivare. Quando c’è lesione, le cellule endoteliali rotte non producono prostaciclina ma liberano potassio, che le attiva. Inoltre sono attirate anche da un fattore elettrico, infatti le proteine del collagene normalmente coperte dalle cellule endoteliali, attirano le piastrine positive, essendo negative. Aggregandosi si de granulano e ciò attiva altre piastrine che formano il tappo piastrinico o tronco bianco, che serve a tamponare fino a che entri in gioco il processo di coagulazione, un processo a cascata, mediato da vari enzimi, 13 enzimi detti fattori della coagulazione, già presenti nel sangue, che si conclude con la polimerizzazione del fibrinogeno, una proteina plasmatica che incatenandosi tra se e se forma la fibrina. La trombina attiva il fibrinogeno, e circola in forma inattiva, come protrombina, che si attiva grazie a ioni calcio. Via intrinseca inizia nei vasi, mentre estrinseca nei tessuti. La fibrina è inizialmente debole, solubile, e per renderla robusta, insolubile c’è il fattore 13, ultimo ad essere stato scoperto, che deve essere attivato, dalla trombina; qui i filamenti della fibrina si accorciano, avvicinano i lembi della ferita e intrappolano i globuli rossi, formando il coagulo, la crosta, o trombo rosso. Viene poi degradato dalla plasmina, attivata dalla trombina, subito, ma è un enzima lento. Anticoagulanti, sequestrano il calcio, come EDTA, Eparina, solo parenterale quindi oltre apparato digerente, quindi tramite iniezioni, o supposta, rendono inattivabile il fibrinogeno. Rene Bilancio idrico, acqua che entra deve essere almeno uguale a quella che esce. Acqua entra tramite cibi e bevande. Circa 2,2 l/giorno, per avere la giusta diluzione di liquidi biologici. Acqua metabolica è quella che si forma mediante i vari processi metabolici, circa 0,3 l/giorno. Rappresentano il 99% delle molecole che abbiamo. Esce attraverso urina, 1,5 l/giorno, le feci, 0,1 l/giorno, e sudorazione, incostante. Sartorio, che inventò termometro medico, ha scoperto che perdiamo acqua tramite pelle e polmoni, respiratio insensibilis. Fluido extracellulare, plasma 3 litri, e liquidi interstiziale, 11 litri, e fluido intracellulare, 28 litri. Il rene ha una zona centrale, ilo, ove passano nervi e vasi, e passa uretere che unisce rene e vescica, poi c’è la pelvi renale. Ha uno strato esterno corticale e interno midollare. Parte midollare è divisa in settori, piramidi renali, la cui punta converge verso la pelvi renale. Ciascun rene è formato da nefroni, unità funzionale del rene, ovvero + piccola parte dell’organo che svolge le funzioni dell’organo. Del fegato è il lobo epatico, e del sistema nervoso è neurone. Nefrone ha una parte vascolare e una tubulare. Parte vascolare: il cuore è il glomerulo renale, gomitolo di capillari arteriosi. Capsula di bowman avvolge il glomerulo, sangue arriva al glomerulo, con pressione alta, spreme acqua fuori e viene raccolta dalla capsula. Ciò che rimane esce dall’arteriola efferente. Una volta raccolto, il liquido si chiama filtrato glomerulare, e c’è acqua,ioni e piccole molecole come carbonato, glucosio, molecole di scarto idrosolubili, che derivano dal catabolismo proteico, sostanze azotate, come urea e no proteine e no cellule figurate. Glomerula filtra molecole in base alle dimensioni, non all’utilità infatti anche glucosio viene scartato, ma poi infatti viene riassorbito. Tubulo contorto prossimale, vicino alla capsula, poi diventa rettilineo e forma un ansa di Henle, con tratto discendente sottile e poi ascendente spesso, poi tubulo contorto distale, che si getta nel dotto collettore, che riceve da tanti nefroni e sfocia nella pelvi renale. Per la parte vascolare, arteriola efferente si divide in capillari peritubolari, che circondano i tubuli contorti e ansa di henle. Dopo la capsula si forma una pre urina, che lungo il tubulo matura, ovvero alcune sostanze vengono riassorbite, mentre altre vengono trasferite dal sangue al tubulo, secrezione, in quanto qualche sostanza di scarto rimane nei capillari. (filtrazione riassorbimento e secrezione). Carico escreto = carico filtrato- carico riassorbito + carico secreto. 180 litri di pre urina, ma 1,5 litri di urina. 4 forze permettono di filtrare, 2 spingono e 2 trattengono. Pressione idrostatica glomerulare (PIG)+++ e pressione osmotica capsulare (POC),--- spingono fuori acqua dai capillari, mentre pressione osmotica glomerulare (POG) e pressione idrostatica capsulare (PIC) trattengono acqua. Velocità di filtrazione glomerulare è volume di plasma filtrato, uscito, dai capillari e finito nella capsula di bowman è 125 ml al minuto. La clearance è la capacità che il rene ha di depurare il sangue, ma è un parametro di ogni singola sostanza che viene filtrata. Indice glicemico è velocità con cui un elemento alza la glicemia, e se basso permette di non espellere carboidrati e glucosio dall’urea. Le clerance di riferimento sono quelle dell’inulina 125ml/min, creatinina 125 ml/min, acido paraminepurico(PAI) 650 ml/min e quella del glucosio 0 ml/min. Il flusso ematico renale è enorme, circa il 20% della gitatta cardiaca del cuore va ai reni. Creatinina e inulina utili per capire indice di velocità filtraggio glomerulare. Riassorbimento dell’acqua, oltre il 99% viene riassorbita. La prima fase è riassorbimento obbligatorio, che assorbe il 65%, a cui si aggiunge un 15% della capsula di Henle. Lo si fa tramite spostamento di sodio, che viene seguito dall’acqua, e anche cloro per bilanciare cariche dello ioni. Rimangono 26 litri da riassorbire 19%, attraverso il riassorbimento facoltativo, in quanto è varibile, e serve per mantenere costante bilancio idrico e anche osmolarità plasmatica ,che è 300ml osmoli/litro. Lo fa senza usare ATP. Solo le piramidi renali, nell’ansa di henle, hanno osmolarità variabile, hanno una serie di strati, dai 300 fino 1200 milli osmoli/litro. Ciò perché c’è movimento di acqua e di soluti (urea, sodio e cloro), tenuto in equilibrio dinamico dai capillari che circondano ansa di henle. La concentrazione dell’urina sale fino allo strato di osmosità plasmatica 1200, acquisendo urea e liberando acqua. Poi sale, nella parte spessa, non perde acqua, ma perde concentrazione, liberando soluti, sodio e cloro, e arriva fino a 100 milli osmoli/litro.Quindi ansa di henle serve per diminuire di tre volte la concentrazione dell’urina, senza dispendio di energia, ATP. Assorbimento finale è detto facoltativo perché acqua passa attraverso canali detti acquaporine che possono essere aperte, chiuse, metà e metà, e lo stabilisce un ormone, antidiuretico, ovvero riduce la diuresi, produzione di urina, riassorbendo più acqua. Dopo il tubulo distale va nel dotto collettore, attraversa la piramide, e quindi gli strati a concentrazione crescente. Anche il dotto ha le acquaporine, per cui può riassorbire altra acqua. Diabete è aumento della produzione di urina, e può essere mellito, dipendente dal glucosio, o insipido, indipendente. Glucosio trattiene acqua e non può essere riassorbita, per cui c’è più urina. Mentre insipido è per il poco ormone antidiuretico. Dialisi , ripulire sangue da sostanze nocive, come ammoniaca. Due modi: dialisi peritoneale, peritoneo è cavità + grande, sacco sieroso semipermeabile, che riesce a depurare sangue in modo lento, ma bene. Emodialisi, prendendo sangue dall’arteria, che va in un filtro. Sangue ha ph 7,4 , ph sotto al 7 è acido, mentre sopra è basico, deve stare costante per non deformare le proteine. Noi siamo un sistema aperto, gli alimenti che introduciamo cambiano il ph, così come la respirazione, livelli di O2 e CO2, influenzano il ph. Cibi proteici, come carne… danno acidi. Cibi come furtta e verdura danno basici. 4 sistemi per neutralizzare variazioni di ph. 2 sistemi sono rapidi ma temporanei, tamponamenti, plasmatico(extracellulare) istantaneo e intracellulare un filo più lento. Gli altri due sono risposta polmonare che richiede qualche ora, e risposta renale richiede ore e giorni,ma è l’unica che riesce ad eliminare ioni idrogeno definitivamente. Sistemi tampone sono ad esempio tampone bicarbonato, tra CO2 e ione bicarbonato HCO3- che messi in equilibrio mantengono ph. Poi ioni fosfato, fosfato acido H2PO4- e fosfato basico HPO4--, che possono assorbire o cedere ioni idrogeno, e poi proteine. Risposta respiratoria è iperventilazione e ipoventilzione se aumenta CO2 ph scende se si riduce CO2 ph sale. Compenso renale riesce eliminare ioni idrogeno in modo definitivo, tramite ione ammonio, eliminato nell’urina. Lezione 6 21/11/2024 Sistema endocrino: funzione di controllo, insieme al sistema nervoso. Provvede all’omeostasi, equilibrio interno. Regola i processi di crescita sviluppo, maturazione, riproduzione e invecchiamento. Utilizza dei messaggeri per il trasporto di informazioni, gli ormoni, simili ai neurotrasmettitori, in quanto messaggeri chimici, ma l’unica differenza è il luogo, se nel sangue ormone, se nella sinapsi, è neurotrasmettitore. Messaggero vuol dire comunicare ad una cellula bersaglio, ovvero che ha un recettore, che deve svolgere un certo compito, esempio Apoptosi è morte programmata, ovvero cellula sa già quando deve morire, mentre in caso di emergenza c’è altro tipo, oppure necrosi, o ferro ptosi, che svolge solo quando riceve l’ordine di farli, da sistema endocrino o nervoso. Infatti ste molecole messaggere quando arrivano si legano ad un recettore specifico, e così prende inizio il processo specifico… Sistema nervoso va direttamente alle cellule bersaglio tramite i nervi, mentre l’endocrino avendo compiti diversi, affida i messaggeri al sangue, che porta ovunque gli ormoni ma grazie alla loro specificità si lega solo ai recettori delle cellule bersaglio giuste. Alcuni ormoni, come quelli steroidei, cortisone, deve attraversare tutte le cellule fino al nucleo, poiché il suo recettore è lì nel nucleo delle cellule bersaglio. Il sistema endocrino lavora grazie a delle ghiandole endocrine, che producono ormoni. Endocrino vuol dire secernere internamente, nel sangue, mentre esocrine all’esterno, come sudoripare e dell’apparato genitale, digerente. Le ghiandole sono: pineale, o epifisi, produce melatonina, ma di notte. Poi c’è ipofisi che dirige le altre ghiandole, poi c’è la tiroide e paratiroide, il timo, che congiunge sistemi endocrino e immunitario. PNEI, 4 sistemi che comunicano. Ipotalamo collega sistema nervoso, endocrino e immunitario. Ghiandole surrenali, una parte del pancreas e le gonadi, sono le ghiandole maggiori. Poi c’è sistema endocrino diffuso, dentro a organi ci sono cellule endocrine, come nell’apparato digerente, stomaco e intestino, producono ormoni locali, che servono a gestire l’apparato digerente. Un po ovunque, anche nel cuore, nell’atrio, quando c’è un aumento del volume, viene prodotto AMT, un diuretico naturale, che aumenta escrezione di sodio e acqua. Anche nel rene, nel fegato, producono ormoni inattivi, che devono essere attivati in seguito, da enzimi ad esempio, e infine anche nel tessuto adiposo, con le adipochine, che sono messaggeri, e anche muscolo scheletrico, è organo endocrino, ci sono 200 proteine diverse, ma ne usa per struttura e contrazioni circa 40, mentre tra le altre alcune, le miochine, sono messaggeri. Avere tono muscolare in buone condizioni fa bene anche alla testa, mente, quando si invecchia. La maggior parte degli ormoni contengono amminoacidi, alcuni sono singoli amminoacidi modificati, in genere la tirosina, che ha un anello aromatico, e quindi caratteristiche particolari, idrosolubile, se fossero due anelli, come steroidei, sarebbe liposolubile. Esempi sono ormoni tiroidei e caticolamine che contengono adrenalina, noradrenalina e dopamina. Oppure sono peptidi o proteine,(corti o lunghe), o glicoproteine. Oppure invece che amminoacidici possono essere steroidei, che derivano tutti dal colesterolo, che ha struttura chimica con un ciclo pentano e fenantrene, tre anelli aromatici messi in fila diciamo, sono gli ormoni sessuali, come testosterone, progesterone, o anche cortisone, o cortisolo, che è antiinfiammatorio ma con gravi effetti collaterali, come osteoporosi. Infine ormoni derivati da acidi grassi, da acido arachidonico, come prostaglandine, per la risposta infiammatoria. Infatti i farmaci antinfiammatori bloccano la formazione di prostaglandina, mentre il cortisone agisce ancora prima, sull’acido arachidonico. Accanto alla funzione endocrina, vera e propria che abbiamo visto finora, ci sono due varianti: funzione paracrina, per cui ormone raggiunge la cellula bersaglio passando dal liquido interstiziale e non dal sangue, poi funzione autocrina, meccanismo di autocontrollo della cellula, per cui l’ormone si lega alla cellula che lo ha prodotto inibendone la sua produzione. Differenza tra sistema nervoso e endocrino, è che nervoso è diretto, veloce, come detto prima, mentre endocrino è più lento e generalizzato, interessa intero organismo, come detto prima. Ipotalamo è punto di contatto tra nervoso e endocrino. Ha almeno 40 nuclei diversi, con funzioni specifiche, tipo senso di fame, sazietà, controllano pressione,e anche producono ormoni, grazie a cellule neuroendocrine, che producono neurormoni,che vanno nel sangue… e si comportano come ghiandole. Meccanismi di regolazione della secrezione, a feedback positivo e negativo. Negativo, ovvero produzione di un ormone che stimola cellula bersaglio e il prodotto della cellula bersaglio inibisce la ghiandola iniziale, è più diffuso. Positivo, ovvero prodotto di una ghiandola stimola cellula bersaglio il cui prodotto stimola la ghiandola, sembra continuo e infinito, ma deve succeder qualcosa per fermarlo. Per esempio allattamento neonatale, fino a che il bambino beve c’è feedback positivo, ma quando smette, finisce, quindi un evento inatteso tronca il circuito. Dopo l’arrivo di ormoni nella cellula bersaglio, una catena di molecole si attivano a cascata e così si attiva una via metabolica. Ormoni steroidei, tiroidei, e vitamina D, liposolubili hanno recettore specifico nel nucleo, per cui producono effetti genomici, ovvero che agisce direttamente sul genoma, dna, mentre gli altri producono effetti non genomici, dato che arrivano al dna, ma in modo molto indiretto, ma ci arrivano tutti. Asse, o sistema ipotalamo-ipofisi, che lavoro a stretto contatto. Ipofisi è ghiandola piccolissima, appesa all’ipotalamo, in mezzo ci passa il chiasma ottico. Si trova nella sella turcica, ed è collegata all’ipotalamo dall’infundibolo, che contiene vene portali, che portano sangue con nuerormoni dell’ipotalamo verso ipofisi, parte posteriore che si chiama neuroipofisi, tessuto che contiene rete di capillari ai quali arrivano terminazioni di neuroni che parto dall’ipotalamo dai nuclei sovra ottico e paraventricolare, che producono ossitocina OT e ormone antidiuretico ADH. Parte anteriore invece, adenoipofisi è una vera ghiandola, contiene cellule endocrine non autonome, controllate da ormoni prodotti dall’ipotalamo, che controlla tutto, sistema neurovegetativo, endocrino, tutto. Altri nuclei dell’ipotalamo, non i due di prima, liberano fattori e attraverso vene portali ipofisarie vanno all’adenoipofisi. Adenoipofisi produce ormone adenocorticotropo, ACTH,diretto verso la corteccia della ghiandola surrenale, ormone della crescita GH, ormone tireotropo, TSH diretto ghiandola tiroide, due gonadotropine, FSH e LH (follicolo stimolante e luteinizzante) e prolattina, che va alle ghiandole mammarie, esocrine. Ipofisi intermedia, produce ormone SH, melanocito stimolante. Alcuni ormoni sono glandotropi altri no, ovvero agiscono su ghiandole o se non lo è direttamente sui tessuti. GH e prolattina hanno anche ormone che inibisce la loro sintesi. Ormone della crescita: Effetti non glandotropi, per metabolismo, non fanno crescere organismo e si realizzano in fegato, muscoli e tessuto adiposo. Altri ormoni hanno effetti glandotropi, fanno crescere, stimolati dall’ormone della crescita; il fegato infatti produce due ormoni, detti somatomedine, che promuovono sintesi di collagene, proteine nel tessuto osseo, in generale accrescimento lineare dell’osso, ci fanno dunque crescere. Quando mancano le somatomedine si ha nanismo,bassa statura e proporzioni mentre eccesso di GH ha effetti diversi, se prima della pubertà si ha gigantismo, alta statura e proporzione, mentre dopo la pubertà si ha acromegalia, con estremità sproporzionate (Adre the Giant, lottatore, Robert wadlow altissimo…). Ormoni tiroidei, effetti generalizzati su tutto il corpo, accelerano tutto, esaltano, quindi aumentano respirazione, frequenza cardiaca, calore, glicemia,sintesi proteica , e libido… Pancreas è ghiandola esocrina, produce succo pandìcreatico, ma c’è un parte endocrina, le isole di Langerhans, che contengono almeno 3 tipi di cellule, alfa, produce glucagone, beta, produce insulina, d, ? che regola secrezione di glucagone e insulina, e una nuova peptide pancreatico, un ormone locale gastrointestinale. Glucagone, ormone iperglicemizzanti, vero, ma ce ne sono altri come ormoni tiroidei e adrenalina, a digiuno alza la glicemia e promuove la degradazione dei lipidi, degradando glicogeno, e promuovendone la sintesi (glicogeno lisi, glucogenogensi). Insulina invece dopo i pasti è unico ormone ipoglicemizzante. Agisce anche sul metabolismo lipidico e proteico, è anabolizzante a 360 gradi, agendo su fegato, muscolo e tessuto adiposo-> Guardo effetti insulina specifici su questi 3, slide 19. Trasportatore GLUT è per il glucsoio, e ce ne sono di vari tipi. Nel fegato e tessuto adiposo entra senza problemi, mentre nel muscolo, a digiuno il GLUT 4 entra nella cellula e viene conservato in vescicole, poi quando arriva insulina, dopo un pasto vengono attivati, quindi fatti uscire i GLUT, e può entrare glucosio; ciò perché altrimenti il muscolo consumerebbe troppo, tutto il glucosio del sangue, così facendo lo lascia a disposizione degli altri tessuti. Lui in mancanza di glucosio può usare acidi grassi, o riserva personale di glicogeno, mentre il neurone non ha tutta sta libertà. Glicemia varia dai 60 ai 110 milligrammi/decilitro. Gicemia a digiuno supera i 126, o dopo un pasto supera i 200, oppure se ci mette più di due ore a tornare a livelli normali, è diabete. Ghiandola surrenale, parte interna midollare, parte esterna è corteccia o corticale. Midollare è come un ganglio ortosimpatico, punto di congiunzione tra sistema neurovegetativo e endocrino, produce adrenalina, noradrenalina e , mentre corteccia ormoni steroidei, dal colesterolo. Lo stress è ciò che accomuna ste due parti concentriche. Sistema ortosimpatico ghiandola surrenale SAM, e HPA Ipotalamo-ipofisi corteccia surenale. Due sistemi antistress che convergono sul surrene. Corticale ha Tre strati e produce tre ormini diversi, ma tutti steroidei. Zona glomerulosa esterna, produce minaralcorticoidi, come aldosterone che aumenta riassorbimento di sodio nei reni, quindi aumenta volume ematico e pressione arteriosa. Zona fascicolata centrale produce i glucocorticoidi, come il cortisolo o cortisone, che ha vari effetti, come diminuzione massa muscolare, del collagene, osteoporosi, inibizione del sistema immunitario… Picco di cortisone è al mattino, mentre minimo alla sera. Ciclo mestruale ha durata ciclica di 28 giorni. Diviso in ciclo ovarico e ciclo uterino, e il confine è ovulazione. Fase follicolare di 14 giorni, ove uno dei follicoli presenti nell’ovaio cresce e forma la cellula uovo. Ovulazione è scoppio del follicolo, ovulo esce dall’ovaio e viene catturato, iniziando il percorso verso endometrio, strato più interno dell’utero. Tre strati: Strato + esterno è capsula connettivale, strato intermedio miometrio, è muscolare, e endometrio + interno. Qui potrebbe incontrare degli spermatozoi, nel primo terzo della tuba uterina, e arriva così all’endometrio sotto forma di grappolo di cellule e poi parte la gravidanza. Follicolo si ipertrofizza e forma ghiandola endocrina, corpo luteo, che produce progesterone, ormone che gestisce la gravidanza, e ha effetto ansiolitico. Dopo l’ovulazione si ha ciò, fino a che non si degrada, in assenza di stimoli. Gli stimoli li da l’embrione, se c’è. Nel ciclo uterino, nei primi giorni della fase follicolare, l’endometrio, spesso da prima, si degrada producendo mestruazioni, fino a che raggiunge spessore minimo,; poi cresce di spessore, e anche dei vasi, e così fino alla fine della fase luteinica, così in assenza dell’embrione si sfalda e ci sono le successive mestruazioni. Lezione 7 28/11/2024 Fisiologia dell’osso. Omeostasi del calcio, che è importante dato che serve per la contrazione muscolare, di tutti e tre i tipi di muscolo, poi nel cuore serve per generare il plateau, fase intermedia, di pausa, per allungare potenziale di azione, il periodo refrattario… serve anche per la coagulazione, ed è la componente fondamentale dello scheletro, funzione strutturale, poi è un messaggero intracellulare, e serve per trasmissione sinaptica dei neuroni. Va regolato, infatti tutto oscilla, tranne il ph, e la calcemia, che deve stare tra 9-10 milligrammo al decilitro,mg/dL. È regolato da: Intestino assorbe calcio dagli alimenti, il rene elimina calcio tramite l’urina, lo può riassorbire, e attiva vitamina D, poi tiroide e paratiroidi, che sono 4 piccole ghiandole incastonate sulla parete posteriore della tiroide. Non tutto il calcio della dieta è ugualmente assorbibile per facilità.3 ormoni regolano: paratormone, PTH, che è ipercalcemizzante, prodotto dalle paratiroidi, se stimolate dalla vitamina D, poi calcitonina che è ipocalcemizzante, prodotta dalla tiroide, ma non dai tireociti (cellule T, che producono tireoglobulina proteina, fatta da amminoacidi di cui tanta tirosina, che ha anello aromatico, e prende uno iodio e formano molecole con due anelli aromatici e qualche iodio, che viene liberato dalla tiro globulina, ed esce così l’ormone tiroideo, T3, o T4, che attraversa doppio strato fosfolipidico, essendo liposolubile avendo due anelli aromatici,se ne avesse uno non lo sarebbe stato.), bensì da cellule chiare, clear, cellule C, poste tra un follicolo e l’altro poi vitamina D, ipercalcemizzante, che era vitamina, ovvero molecola indispensabile ma non sintetizzabile dall’organismo, quindi assumibile solo con dieta, ora è diventata ormone, quando è stato scoperto il recettore specifico, VDR, le altre non hanno, sono coenzimi. Per regolare calcio si può aumentare o ridurre, assorbimento intestinale, calcio nelle ossa, escrezione renale. Con gli alimenti introduciamo 1 grammo, ma ne assorbiamo 300 mg, e i 700 mg, con altri 150 mg vengono eliminati da intestino, il rene elimina circa 150 mg al giorno. Osso invece 500 mg vengono incorporati, e 500 mg vengono liberati, infatti scheletro è in continuo rimodellamento, e cambia totalmente ogni 5 anni circa, così come il muscolo. Il bilancio è sempre pari. Per aumentare calcemia, se i livelli sono bassi, il paratormone attiva gli osteoclasti, che degradano matrice e deliberano calcio, così che calcemia sale, infatti scheletro è serbatoio di calcio, e nello stesso tempo, paratormone aumenta riassorbimento di calcio nei reni, oltre che a sintetizzare più vitamina D, che agisce su intestino provocando un aumento di assorbimento di calcio. Se livelli di calcemia salgono, la tiroide stimola produzione di calcitonina, che inibisce osteoclasti, che degradano osso e attiva osteoblasti, per immagazzinare calcio nelle ossa, e poi se necessario diminuisce assorbimento renale e intestinale. Osso è tessuto connettivo specializzato mineralizzato, con matrice proteica, ove vengono immagazzinati Sali fosfati. 4 tipi di cellule, osteoblasti, che formano osso, prima formano collagene e poi lo mineralizzano, poi si trasformano in osteociti, sensibili agli stress meccanici, cellule che formano una fitta rete, interconnessa, sensore di stress meccanico, in quanto hanno effetto piezoelettrico, come il quarzo, ovvero generano potenziali elettrici se sotto azione di stress meccanici. Avviene anche il contrario, ovvero stimolo elettrico produce risposta meccanica. ( è il principio base dell’ecografia, con cristalli piezoelettrici che producono ultrasuoni, e sti cristalli come il quarzo sono usati pure nei dispositivi elettronici). Ci sono poi cellule di linea, cellule staminali quiescenti, precursori di osteoblasti, se attivati diventano osteoblasti. Infine ci sono osteoclasti che nascono dalla fusione di più monociti del sangue, macrofagi del sistema immunitario. Sono grosse cellule polinucleate a forma di cupola che si attaccano in un punto, sigillano i confini, e liberano enzimi che sciolgono matrice proteica, e acido cloridrico che scioglie la parte minerale dell’osso, così che calcio e fosfato liberati (PO4)3-, viene mandato nel sangue; poi osteoclasto si sposta e degrada un altro punto. Osteone è unità funzionale dell’osso, struttura cilindrica a strati concentrici, con canale di Havers centrale ove circolano piccole arterie, vene, vasi linfatici e nervi, infatti ossa sono molto vascolarizzati e innervati, per questo la frattura è così dolorosa e si perde molto sangue negli interventi ortopedici. Prima viene sintetizzato osso compatto, poi arrivano osteoclasti e formano le varie trabecole che formano l’osso spugnoso, completamente cosparse di cellule di linea, staminali, che se vengono attivate iniziano a sintetizzare osso. Osteoblasti lavorano in gruppo, mentre osteoclasti da soli, mangiano e si spostano. Rimodellamento dell’osso è continuo, per tutta la vita e serve per adattare la struttura ossea ai carichi e allo stress meccanico, infatti con solo 1 settimana a letto, immobile, c’è inizio di osteoporosi, con perdita di adattamento ai carichi e stress meccanico. (Se non si mettono subito in piedi i pazienti rischi o che si formino trombosi, coagulo di sangue che impedisce il flusso, che poi vanno nei polmoni e formano embolia polmonare… GH stimola osteoblasti, si pensò di darlo agli anziani per aiutare metabolismo, e ridurre osteoporosi, ma ha effetti di vaso costrizione, per cui no.) Adattamento dell’osso segue la legge di Wolf, fine 800, secondo cui l’osso si adatta ai carichi che subisce, se grosso carico diventa più forte per sostenerlo, e cambia struttura interna delle trabecole. (Per questo motivo anziani non dovrebbero fare ginnastica in acqua o acqua gym, se non hanno ernie, o non hanno dolore, perché allevia il carico, e quindi riduce anche forza dell’osso, meglio passeggiata). Linee di compressione e di tensione. Trasduzione meccanica, ovvero capacità di trasformare lo stimolo elettrico in risposta meccanica. Osteoporosi è fragilità ossea, ove nel rimodellamento dell’osso prevale il riassorbimento sulla formazione, in modo tale da perdere massa ossea, aumentando rischio di frattura. Se si rompe il femore, 30% riprende vita di prima, 30% rimane con la disabilità, e 30% muore. Cause di osteoporosi primaria: quella dell’anziano, soprattutto donne in menopausa, poi osteoporosi idiopatica nei giovani, di cui si sa poco. Poi secondaria, dovuta a malattie,come endocraniche, o a farmaci, come cortisone, eparina, omeprazolo, ovvero antiacido, o ad immobilità. Osteoporosi si misura con mineralometria ossea computeralizzata, MOC, che misura densità minerale ossea, il calcagno basandosi sugli ultrasuoni. Tra queste DEXA è la migliore, macchina che usa raggi X, tipo risonanza. Poi con ultrasuoni in due punti, in base ad una tabella, dice livello di osteoporosi. Muscolo scheletrico è endocrino, dato che produce molti messaggeri chimici, come le citochine, sono dette miochine, alcune pro, altre anti infiammatorie, che vanno nel sangue e possono agire su altri tessuti e organi, come il tessuto adiposo, il cervello, l’osso e fegato. Se muscolo aumenta di massa, osso aumenta compattezza e viceversa. Negli anziani c’è sarcopenia, tipo osteoporosi muscolare, ovvero perdita di massa muscolare. Anche osso e grasso si parlano, anche il grasso produce adipochine, messaggeri chimici, pro infiammatori che interagiscono con cellule ossee producendo mediatori pro infiammatori e fattori di degradazione della cartilagine. E viceversa, il muscolo produce una molecola,la miostatina che quando muscolo aumenta di massa, inibisce il tessuto adiposo, adipolisi. Quando aumenta massa adiposa, produce adiponectina, che aumenta sensibilità del muscolo all’insulina e facilita la degradazione delle proteine muscolari. Massa muscolare e grassa sono strettamente collegate. Lezione 8 29/11/2024 Vitamina D, intermediario tra sole e uomo. Non è vitamina in realtà, perché noi possiamo sintetizzarla, con necessità del sole, come detto ieri, e vitamina per definizione non è sintetizzabile, ma essendo indispensabile va assunta con la dieta. C’è un recettore, il VDR, mentre le altre vitamine no, sono coenzimi. La sua vita inizia nella pelle, che grazie ai raggi ultravioletti solari trasforma il precursore, il 7- deidrocolesterolo, (vitamina D, è ormone steroideo quindi), in pre vitamina D3, che viene poi messa nel sangue e inizia la sua maturazione; ciò provoca produzione di altre molecole, in quanto se accumulata in eccesso potrebbe essere tossica, e nel rene si forma la vera vitamina attiva, detto calcitriolo , che ha potenti effetti neurologici, e viene prescritta a soggetti con insufficienza renale. La 25 idrossivitamina D è la forma dell’ormone maggiormente rappresentata in circolo ed è il precursore della forma attiva, lì1,25- diidrossivitamina D, o calcitriolo. La tossicità a breve termine può influenzare attività cardiaca, muscolare, se viene toccato il calcio, mentre a lungo termine è la calcificazione dei tessuti molli, che negli anziani avviene spontaneamente, tramite deposito di Sali di calcio. Dei tre tipi di raggi ultravioletti gli UVA vanno in profondità, mentre UVB servono per vitamina,. Gli A sono costanti, mentre i B no, picco a mezzogiorno e poco nel tramonto. Dipende anche dalla stagione e dalla latitudine. Il recettore VDR è stato trovato in molte cellule differenti, è intranucleare, quindi il calcitriolo, essendo liposolubile attraversa membrana cellulare senza problemi, poi citoplasma ed entra nel nucleo, ove c’è il recettore che è collegato al dna, e quindi così la vitamina D può controllare espressione dei geni, circa 200 forse. Ha effetti che sembrano opposti, ma lo scopo è sempre quello di mantenere equilibrio corporeo. Ad esempio stimola produzione di insulina, inibisce la renina, quindi effetto antiipertensivo, infatti il rene funziona bene se c’è pressione alta, per filtrare quindi sintetizza la renina, enzima che trasforma una molecola, angiotensinogeno, che è nel sangue prodotto dal fegato, in angiotensina 1, che va nei polmoni e viene metabolizzato dall’ace, enzima convertente angiotensina, quindi si forma agiotensina 2 (angiotensina stimola la vasocostrizione e serve per aumentare la pressione), che poi stimola produzione di aldosterone, che favorisce ritenzione di sodio, così che viene trattenuto, insieme all’acqua, e aumenta volume di sangue. Aumento volume e vasocostrizione fanno aumentare la pressione. Inoltre stimola la sua stessa eliminazione, degradazione, per evitarne la tossicità in caso di accumulo. Integratore inattivo, l’organismo usa quella che serve, altra no. Quanta proteina D va presa, RDA, dose giornaliera consigliata. Sulla terra tra i due 35esimi paralleli è il miglior luogo per assumere vitamina D, ovvero in Africa, e sud america. È presente anche nei cibi, come pesci come salmone merluzzo… Sul drive c’era scritto, molte cose sono ripetute, altre no: La vitamina D In realtà per l’uomo non è una vitamina, perché siamo in grado di sintetizzarla e perché presenta su determinate cellule un recettore intranucleare. La vitamina D è uno steroide, quindi attraversa le membrane e trova i suoi recettori direttamente sul DNA. L’energia solare è un potente motore di importanti processi naturali. La vitamina D è dato dal suo precursore, che arrivando ai capillari dell’occhio entra a contatto con i raggi UV→ i raggi UV possono essere UVC, UVB (producono molta energia quindi sono i responsabili delle scottature), e UVA (sono i più penetranti, ma hanno meno energia). I raggi UVA hanno irradiazione costante durante la giornata, mentre i raggi UVB hanno un picco intorno a mezzogiorno e sono questi i raggi utilizzati maggiormente per la sintesi di vitamina D. Il legame tra l’anello intermedio viene rotto dalla fotolisi ed il prodotto è proprio la vitamina D quindi il precursore 7-deidrocolesterolo+raggi UV→ vitamina D3. Questa circola arriva nel fegato, dove viene aggiunto un gruppo -OH. Nel sangue incontra un secondo enzima che aggiunge un ulteriore gruppo -OH diventando 1,25-diidrossicolecalciferolo la forma attiva della vitamina D. Per l’attivazione della vitamina D servono dei cofattori: il paratormone e Klotho. Quest’ultima proteina è utile per la difesa contro la produzione di radicali dell’ossigeno (quindi favorisce la formazione di perossidanti) e serve per gestire alcune vie metaboliche. La vitamina D è correlata con la perdita di memoria durante l’invecchiamento. La vitamina Klotho è importante per la produzione di enzimi, per la sopravvivenza cellulare, e favorisce la formazione di perossidanti. La vitamina D attivata deve legarsi nel citoplasma ad una molecola di trasporto, così da poterla trasportare ad altri recettori presenti nel nucleo. Il recettore della vitamina D si deforma al suo arrivo. Il recettore della vitamina D è stato trovato in 30 tipi di cellule diverse e si ritiene che la vitamina D possa regolare 200 geni diversi: tra le reazioni importanti della vitamina D abbiamo la produzione di calcio, permette l’inibizione della proliferazione cellulare, dell’angiogenesi, stimola la produzione di insulina, inibisce la produzione di renina, stimola la produzione di composti antibatterici e stimola la sua autodistruzione. Tra 30-60 mg/ml (75-150 nmol/L) è il valore normale di vitamina D nel nostro sangue. Essendo una sostanza lipofila (come tutte quelle lipofili che sono le vitamine A, D, E, K), si accumula nel tessuto adiposo, provocando tossicità quando arriva ad un valore di 150 mg/ml. Vitamina D e macrofagi: la vitamina D influenza i macrofagi ed i globuli bianchi in generale: li aiuta a svolgere la loro funzione immunitaria. La vitamina D ha anche una funzione antinfiammatoria, quindi un livello basso di vitamina D aumenta il rischio di ostruzione coronarica. Vitamina D e diabete: statisticamente si è visto che un bambino con carenza di vitamina D, ha un rischio aumentato del 200% di avere il diabete di tipo 1. Vitamina D e la sclerosi multipla: l’apporto di vitamina D è associato ad una più lenta progressione della sclerosi multipla. Vitamina D e cancro: più sono alti i livelli di vitamina D, minore è il rischio di cancro (soprattutto cancro all’esofago). La vitamina D previene angiogenesi dei tumori. Vitamina D e denti: la vitamina D promuove la sintesi di molecole (cadeicidina e difensiva) e riducono la placca batterica dei denti ed è importante per lo sviluppo dei denti Apporto di vitamina D La dose raccomandata varia leggermente con l’età. Da 0-12 mesi circa 400 unità, dalla pubertà ai 70 anni 600 unità, successivamente 800 unità. La fonte di vitamina D è prevalentemente animale: salmone, pesce azzurro, olio di fegato di merluzzo, fegato di bovino, formaggi, uova, latte. Rispetto a 40 anni fa si è osservato una minor assunzione della vitamina D. La forma attiva di vitamina D è più efficace. La vitamina D è una sostanza adattogena, cioè riesce a regolarizzare la risposta allo stress, promuove la proliferazione in cellule sane (compattezza ossea, angiogenesi e riparazione delle ferite) e blocca la proliferazione delle cellule malate portando all’apoptosi. Forse la vitamina D forma un sistema di controllo binario insieme al cortisone, quindi sistema bilanciato tra di loro. Entrambi devono coesistere per mantenere un equilibrio. FINE FISIOLOGIA NEUROFISIOLOGIA Claudio Molinari Lezione 1 2/12/2024 Sistema nervoso contiene 100 miliardi di neuroni circa, collegati tra loro da circa 200 mila miliardi di sinapsi. La storia delle neuroscienze inizia con Alcmeone di Crotone che fu il primo a capire che il cervello fosse più importante per coordinamento delle mansioni sensitive, non ancora motorie. Poi i filosofi (perché loro si preoccupavano del cervello) si scontrarono, come ippocrate e Aristotele, con le loro teorie celebro centrica, e cardio centrica. Poi ci fu Galeno che riprende platone, e torna a ippocrate ma il cuore lo collega alla parte spirituale dell’anima. Poi Vesalio che assegna al cuore il centro del circolo vascolare, con cmq alcune funzioni spirituali. Poi Cartesio, con res cogitans ed extensa, ci fu spaccatura tra l’anatomia e la sua funzione, per cui i medici erano solo dei meccanici. Poi Galvani fu il primo neuro scienziato moderno, scoprendo la natura elettrica dell’impulso nervoso, e fu confutato molto da Alessandro Volta, che poi inventò la lampadina. Bell e Magendie dissero poi che nervi sono fili, in cui passano segnali elettrici che vanno avanti e indietro dal cervello, che veicolano informazioni motorie e sensitive. Poi anche Golgi e Ramon si scontrarono, su quelle che oggi sono le sinapsi, che collegano i neuroni. Poi Sherrington stabilì che il neurone è l’unità funzionale del sistema nervoso, ovvero più piccola parte del tessuto capace di funzionare come l’organo. Sistema nervoso centrale comprende cervello, diviso in encefalo cervelletto, tronco dell’encefalo e midollo spinale, mentre sistema nervoso periferico è composto da tutti i nervi periferici che raggiungono la periferia dell’organismo. Il confine tra i due è dato dalle radici spinali. Nel canale midollare c’è il midollo spinale, tra una vertebra e l’altra c’è un foro, da cui escono due nervi spinali per ogni foro, formati dall’unione di radici spinali. Nervi prendono il nome dalle vertebre che formano i fori intervertebrali. 7 vertebre cervicali ma 8 nervi cervicali, perché lo spazio alla fine della C7 è stato attribuito alla cervicali. Encefalo diviso in telencefalo che è la corteccia, poi diencefalo, che è il nucleo centrale e comprende talamo, punto di passaggio ove si fermano tutti i segnali afferenti diretti alla corteccia, e ipotalamo, che ha neuroni normali e neuro secretori, che come se fossero ghiandole endocrine, producono mesaggeri chimici liberati nel sangue, ovvero ormoni. poi c’è il cervelletto, e il tronco dell’encefalo, diviso in tre settori: mesencefalo, ponte di varolio e bulbo o midollo allungato, che è il nostro cervello vegetativo. La corteccia ha delle pieghe, dette circonvoluzioni,che servono per aumentare superficie cerebrale, di cui 2 sono più profonde, la scissure di rolando e di silvio, punti di repere importanti, perché divide la corteccia in lobi, con nomi delle ossa corrispondenti, come il frontale, parietale, temporale e occipitale. Poi c’è un lobo nascosto, o insula, che si occupa dei meccanismi cognitivi legati all’alimentazione e alla riproduzione. Funzioni motorie davanti alla scissura di rolando e prendono metà del lobo frontale,pre rolando, mentre poi le post rolando, sensitive dietro ad essa. L’hanno capito prima, guardando le lesioni, in seguito alla morte, e poi grazie alla risonanza magnetica funzionale, che capisce quale area consuma più glucosio mentre si parla, pensa, ricorda… , e poi stimolazione corticale, con campo elettrico o elettromagnetico. Aree associano stimoli per generare pensieri e idee. Per molto ci siamo affidati alla classificazione di brodmann che ha diviso la corteccia in aree, in base alla funzione, tipo motoria, olfattive, ecc. Corteccia è strato sottile di 2-4 mm, posto sopra la sostanza bianca. Metà dei neuroni stanno nel cervelletto; corteccia ha 6 strati, e nel quinto ci sono le cellule piramidali,di betz, che fanno uscire i segnali all’esterno, mentre la maggioranza si occupa di circuiti interni. Ci sono delle cavità, ci sono 4 ventricoli, due laterali, poi uno centrale e il quarto formato dalla sovrapposizione di cervelletto e tronco dell’encefalo. Il quarto tramite un apertura detta Obex, o acquedotto di silvio, comunica con terzo ventricolo. Circola liquor, un filtrato di sangue, dato che i neuroni non sono mai in contatto con sangue, filtrato da cellule pendimali e astrociti che formano la barriera emato encefalica che protegge da tossine, ecc, ma è un problema per il passaggio anche di farmaci. Midollo spinale ha due aree, una sostanza grigia centrale a forma di farfalla, con 4 tuberanze dette corna, dorsali e ventrali, collegate con radici dorsali e ventrali. C’è poi un ganglio della radice dorsale. Il neurone ha un corpo cellulare e un assone. Nel sistema nervoso centrali i soma di neuroni, ovvero i corpi, si chiama nucleo, mentre nel periferico sono gangli. Formano la sostanza grigia, mentre gli assoni formano la sostanza bianca, che sta attorno, mentre nell’encefalo è al contrario, bianca dentro e grigia fuori. I nervi sono fasci di assoni nel periferico, nel centrale sono tratti, che diventano colonne se grandi tratti, o radiazioni se tratto sparpagliato. Radici dorsali sono afferenti, quindi trasportano al cervello, mentre le ventrali sono afferenti, quindi alla periferia, per questo le ventrali non hanno il ganglio, ovvero raccolta di neuroni a T, sensitivi primari. Corna anteriori, ventrali sono più grandi delle dorsali perché contengono più soma, ovvero corpi dei neuroni. Nel midollo spinale ci sono molti canali afferenti, che portano tutti gli stimoli al cervello, quindi le vie sensitive sono molte più delle vie motorie. Nella farfalla della sostanza grigia ci sono dei nuclei, tra cui l’intermedio laterale che contiene i neuroni ortosimpatici. Midollo spinale si ferma circa alla prima lombare, dopo è occupato da un fascio di nervi spinali che escono da ogni spazio, detti cauda equina. Lezione 2 3/12/2024 Sistema nervoso periferico riceve segnali di input, dalle vie afferenti ricevono informazioni di sensibilità, da recettori , e la sensibilità può essere somatica, sulla cute, viscerale, sui visceri, e speciale, ovvero vista, udito, olfatto e gusto, e infine propiocettiva, che informa il SNC sulla posizione e movimento del corpo nello spazio. Poi ci sono le vie efferenti, divise in somatiche, rappresentate dai motoneuroni, che controllano la contrazione muscolare del muscolo scheletrico, e autonome,o vegetative, divise a loro volta in parasimpatiche e ortosimpatiche, che controllano gli altri tipi di muscolo, cardiaco e liscio, viscerale, e le ghiandole, infatti sistema nervoso comunica solo con muscoli e ghiandole. (Sistema nervoso enterico, può essere paragonato ad un cervello per le sue funzioni regolatorie, il nostro secondo cervello è più individuabile nel microbiota intestinale, che influenza attività del SNC.). Sistema nervoso centrale agisce con meccanismo a riflesso, ovvero non prende nessuna decisione senza prima aver ricevuto informazioni dalla periferia, dai recettori arrivano moltissimi segnali, lui li raccoglie, elabora e invia una risposta specifica. Alcune cose non si possono spiegare al momento, tipo il pensiero, le idee nuove… L’unita funzionale del SN, più piccola parte dell’organo in grado di svolgere le sue funzioni, è il neurone. Il classico motoneurone, è formato da un corpo cellulare, di forma stellata o tondeggiante, detto soma, che contiene nucleo e quindi sintetizza i neurotrasmettitori, poi ha anche funzione elettrica, di integrare, sommare, i numerosi segnali che arrivano in ogni istante da altri neuroni. Se ha forma stellata, da ogni punta partono ramificazioni, i dentriti, che allargano la zona, superficie che il neurone riesce a controllare, e ricevono segnali elettrici da altri neuroni, che scorrono sulla membrana e arrivano fino al soma, possono essere eccitatori o inibitori, e la loro somma da luogo ad un segnale elettrico unico, di una certa ampiezza, se essa è sufficiente a raggiungere la soglia di stimolazione viene innescato un potenziale d’azione ovvero risposta elettrica del neruone che nasce nel Monticolo assonico, o cono di emergenza dell’assone, ove nasce l’assone, infatti è il punto di maggior sensibilità del neurone, dato che lì c’è la maggior densità dei canali per il sodio. Il potenziale d’azione è un’onda elettrica che scorre nell’assone, prolungamento di lunghezza molto variabile, fino alla sua fine, ove è presente una ramificazione che ospita dei rigonfiamenti, dette terminazioni sinaptiche, ove ci sono le sinapsi, che permettono il trasferimento dell’impulso tra neuroni, oppure anche a muscoli e ghiandole. Assoni sono rivestiti da una guaina mielinica che serve per accelerare la velocità di trasmissione del potenziale d’azione. Alcuni non ce l’hanno, sono assoni lenti, altri poca, e altri molto spessa, veloci. Ci sono altri tipi di cellule, come dei neuroni che si comportano come ghiandole, e viceversa, cellule che morfologicamente sono ghiandole ma si comportano come neuroni. I neuroni hanno grande varietà di forma, neuroni a T, con due assoni e senza dentriti, cellule principali delle vie afferenti. Il corpo è contenuto nel ganglio della radice dorsali. Oppure cellule di betz, primi motoneuroni. Poi secondi motoeìneuroni. Di solito la struttura è primi motoneuroni, secondi, e muscolo, ma c’è molta variabilità. Poi neuroni bipolari, che servono per sensibilità speciale. Infine neruone di putinje del cervelletto che ha una lamina enorme di dendriti. 3 tipi di neuroni, afferenti, cellule bipolari e pseudo unipolari, poi efferenti, i motoneuroni, e interneuroni, di collegamento all’interno di un nucleo. Nel sistema nervoso troviamo anche cellule della glia, per il sostegno e assistenza dei neuroni, quasi tutte nel centrale, tranne le cellule di Schwann, che formano la guaina mielinica dei nervi periferici,avvolgendo il neurone, mentre nel centrale è costituita dagli oligodendrociti, che hanno vari prolungamenti che avvolgoni assoni di diversi neuroni. Astrociti raccolgono sostanze dai capillari sanguigni, le controllano e le danno ai neuroni, filtrano le sostanze e aiutano la trasmissione sinaptica, assorbono il neurotrasmettitore e lo riconsegnano al neurone. Le principali malattie neurodegenerative inziano dalla degradazione degli astrociti,e poi i neuroni. Poi cellule ependimali che rivestono i ventricoli, e formano liquor che scorre nei ventricoli e canale centrale del midollo, e infine i microglia, macrofagi,immunitari, tipo globuli bianchi. Cellule satellite, sono staminali, che possono diventare neuroni. plasticità neuronale, capacità di formare nuove connessioni, e zone della memoria e apprendimento sono ad alta plasticità, anche nel cervelletto. Capacità di eliminare vecchie connessioni, si chiama oblio, e se una cosa non la ripetiamo frequentemente poi lo dimentica. Il neurone si comporta un po come la cellule cardiache, ha un potenziale di membrana riposo, che è alto, - 70mV, (cardiaca -90mV) essendo cellule eccitabili, mentre le non eccitabili lo hanno basso, ed è in grado di rispondere allo stimolo, con variazione di potenziale di membrana, e sta variazione è detta potenziale d’azione. Pompa sodio potassio è pompa elettrogenica, ovvero capace di generare un potenziale, tramite consumo di ATP, ad ogni ciclo entrano due ioni potassio ed escono tre ioni sodio, esce quindi un carica positiva, così che il potenziale scende e diventa negativo. Sodio è 10 volte più concentrato all’esterno e potassio all’interno. Sti due ioni sono spinti da due forze, gradiente chimico e gradiente elettrico. Chimico vuol dire che ione cerca spontaneamente di spostarsi dal punto in cui è più concentrato a quello dove è meno concentrato, per raggiungere un equilibrio, e invece elettrico vuol dire che ione positivo è attirato da ambiente negativo e respinto da ambiente positivo… Gli ioni passano attraverso canali ionici, spazi ricavati nella membrana e delimitati da proteine, dei tubi che attraversano il doppio strato fosfolipidico. Possono essere specifici, per ogni sostanza, o misti, tipo cationici, solo per sostanze positive. Dipende dalle caratteristiche delle sostenza dei canali. Possono essere passivi, sempre aperti, o gated, controllati, chimicamente, tramite ligandi e recettori, dal potenziale di membrana, o meccanicamente, o anche da proteine magnetosensibili, scoperte da poco. La maggior parte però è chimico o elettrico. Il sodio è voltaggio dipendente, ed ha due porte. Un cancello interno, di attivazione, e un cancello esterno, di inattivazione. Sono sensibili al potenziale di membrana, quindi quando sale, ad esempio a -50mv, e si apre il cancello di attivazione lasciando passare il sodio, e si chiude cancello di inattivazione che chiude il buco del canale, avvengono contemporaneamente, ma il primo è veloce, il secondo è più lento, e così si riesce a limitare l’ingresso a valanga del sodio. Per il potassio invece, il gradiente chimico lo spinge fuori, quello elettrico dentro, equilibrano, infatti pur essendo aperti, non c’è perdita di potassio da parte della cellula. (formula per potenziale di equilibrio,da non sapere, ma indica il potenziale per cui lo ione anche se c’è il canale aperto non si sposta, del potassio è circa -70, per cui a riposo è stabile, mentre del sodio è +65, per quello entra a valanga). Potenziale d’azione, innescato da uno stimolo, spesso somma di più stimoli deboli, che deve superare una soglia. Una volta superata si aprono i canali del sodio, così che entra il sodio e la cellula si depolarizza, fino circa a + 35 mV, ora il potassio esce,dato che stava bene a -70mV e la cellula diventa negativa, si ripolarizza, anzi iperpolarizza, diventa più negativa di quello che era prima, per poi tornare normale, e così finisce i potenziale d’azione, che dura pochi millisecondi, e permette al neurone di avere altissime frequenze di scarica, anche 500 scariche al secondo. Il cuore ha il plateau, ovvero entra il calcio che allunga il potenziale d’azione, perchè ha bisogno di un potenziale lungo per evitare tetano muscolare, mentre il neurone no, potenziale cortissimo per avere frequenza di scarica molto alta. Quando cellula sta producendo potenziale d’azione non è eccitabile, è il periodo refrattario assoluto, che inizia quando la cellula si depolarizza. C’è un periodo refrattario relativo, ove è eccitabile con uno stimolo molto forte, infatti la cellula è iperpolarizzata e si è allontanata dal suo valore soglia. Sul neurone scorrono anche correnti passive che scorrono sulla membrana, senza apertura dei canali sodio, chiamate EPSP, o IPSP, ovvero potenziale post sinaptico eccitatorio, o potenziale post sinaptico inibitorio. È un potenziale generato da una liberazione di mediatori chimici in una sinapsi, e può essere eccitatorio se alza il potenziale di membrana avvicinandolo alla soglia, mentre inibitorio al contrario se lo abbassa e lo allontana dalla soglia. Sono deboli, infatti uno stimolo da sola non può innescare un potenziale d’azione. Solo la giunzione neuromuscolare, punto di contatto tra muscolo e motoneurone, che è sinapsi grande, che libera molti neurotrasmettitori ed è l’unica sinapsi che da sola può eccitare il neurone. Ci vogliono molte EPSP per eccitare, in genere scorrono sulla membrana, sul soma, e mentre scorrono si attenuano, perdono potenza, e solo giunte al soma si possono sommare, anche con i IPSP, che abbassano il potenziale, e genera un potenziale elettrico che giunge al monticolo assonico, e se sufficiente parte il potenziale d’azione, altrimenti si disperde. Si chiamano correnti elettrotoniche, e sono passive, a differenza del potenziale d’azione. Le correnti si possono sommare in maniera spaziale, o temporale. Spaziale se nello spazio si sommano correnti provenienti da diverse sinapsi, mentre temporale se si sommano correnti provenienti dalla stessa sinapsi, che genera a frequenza elevata. Potenziale d’azione segue legge del tutto o nulla, ovvero se parte, è sempre al massimo della capacità della cellula, mentre se la soglia non viene superata la risposta è nulla. Reobase e cronassia. Reobase è intensità minima di uno stimolo necessaria per produrre una risposta, in microampere, al di sopra c’è pot. D’azione, tutto, al di sotto nulla. Cronassia è la durata minima di uno stimolo, pari al doppio della reo base, capace dei produrre una risposta, in millisecondi. Insieme descrivono sensibilità del nervo, o neurone, ad una stimolazione, che varia a seconda della composizione della membrana. I nervi sono fasci di assoni nel periferico, nel centrale sono tratti, che diventano colonne se grandi tratti, o radiazioni se tratto sparpagliato. Possono essere assoni di vario tipo, misto , mai un solo tipo nei nervi. Se stimoli un nervo intero, non vale la regola del tutto o nulla, ma vige il potenziale d’azione graduato, in quanto ci sono assoni con diverse soglie, se stimolo debole stimolo assoni con soglia bassa, se stimolo più forte stimolo anche quelli con soglia più alta. Il neurone comunica tramite variazione della frequenza, il potenziale è sempre uguale. Pomeriggio: I segnali hanno varie velocità, evidenziati dal tipo di curva, ed è dovuta ai diversi tipi di fibre che abbiamo. Nel sistema nervoso vediamo l’evoluzione, in quanto ci sono cose moderne, e cose antichissime. Le fibre nervose, o assoni, nei vertebrati, sono di diverso tipo, classificate in gruppi; A,B,C. Le A sono più moderne, grandi e veloci, con soglia di stimolazione più bassa, quindi più efficienti, con guaina mielinica spessa. Le B sono più lente, piccole, guaina incompleta, e le C sono le più antiche, senza guaina mielinica, sottili e lente. Poi 4 sottogruppi della A, alfa, beta, gamma e delta, dalla più grande e veloce alla meno. Sono specializzate, le A alfa devono essere usate per funzioni come alfa motoneruoni, per movimento muscolare, e propiocettori come fusi neuromuscolari che informano l’area motoria durante il movimento, come direzione e velocità di movimento. Le A beta sono legate al tatto, le A gamma sono nei gamma motoneuroni, che innervano fusi muscolari, e qualche recettore sensoriale, poi A delta, sensoriali, fibre del dolore rapido, poi B per dolore viscerale e C dolore continuo somatico. Una volta generato nel monticolo assonico il potenziale d’azione si propaga attivamente, ovvero aprendo i canali di sodio, infatti l’assone sono cosparsi di canali sodio. Le fibre senza guaina hanno assone completamente cosparso di canali, stimolo fa propagare l’onda aprendo canale dopo canale, per quello è così lenta. Ad ogni apertura dei canali si forma un nuovo potenziale d’azione identico a quello prima. Nelle fibre mieliniche l’assone è ricoperto dalle cellule di Schwann, piene di mielina, sostanza grassa con alto potere isolante, tranne in alcuni punti detti nodi di ranvier, ove l’assone è scoperto, non c’è mielina, ma troviamo i canali per il sodio, solo qui, non sotto le cellule di schwann. Il potenziale d’azione dal monticolo assonico arriva al nodo di ranvier, poi scorre sotto la guaina in maniera passiva, senza aprire i canali, ma in modo rapido e senza dispersione di corrente. Più è spessa la guaina, più strada può fare. Così arriva ad un nuovo nodo, apre i canali, e genera un nuovo potenziale d’azione. Si chiama modo saltatorio. La conduzione nervosa rispetta alcune leggi: conduzione isolata, secondo cui in un nervo ogni potenziale d’azione segue solo l’assone che l’ha generato, senza passare a quelli vicino. È possibile passare a quello vicino solo se c’è una sinapsi. Poi legge della conduzione indifferente, per cui l’assone può condurre il potenziale d’azione nei due sensi, dal soma alla terminazione sinaptica (conduzione ortodromica), o al contrario, in modo antidromico. Nel neurone invece è sempre in senso ortodromico, perché la sinapsi come una valvola permette la conduzione dell’impulso in solo una direzione. Legge della conduzione senza decremento, ovvero che il potenziale non si riduce, non si disperde, perché ogni volta che si apre un canale del sodio si genera potenziale d’azione nuovo identico al precedente. Poi legge degli effetti costanti, dice che se stimolo recettore che produce una certa sensazione, ricevo la stessa sensazione se stimolo la via nervosa in qualsiasi suo punto. (Uno senza gamba può avere male alla gamba). Processi di convergenza e divergenza, sfruttati dal midollo spinale, molti neuroni periferici convergono su neuroni spinali, che a loro volta divergono su molti neuroni cervicali, perché sono meno degli altri. Poi facilitazione, se una via nervosa efferente stimola un neurone completamente, e un altro a metà, con un altro stimolo posso arrivare a 3 neuroni stimolati. Poi occlusione, con una via nervosa che stimola tre neuroni, e un’altra uguale, con uno condiviso da entrambi, alla fine ne ho 5 stimolati e non 6. Circuiti a feedback, negativo, per cui uno stimolo può eccitare un neurone e indurlo ad auto inibirsi. Sinapsi=giunzione, serve per trasmettere potenziale d’azione da una cellula ad un’altra. Sinapsi elettriche o chimiche. Le elettriche sono rapide, ma bidirezionali, per cui è un problema per fare reti neurali complesse, per cui nell’uomo non ce ne sono, tranne nel cuore le gap junction, che permettono al potenziale cardiaco di propagarsi al miocardio rapidamente; mentre le chimiche sono canali proteici che mettono in comunicazione il citoplasma delle cellule, utilizzano neurotrasmettitori, e le cellule sono separate da una fessure sinaptica sottile, ma che impedisce al potenziale d’azione di saltare, infatti si innecsa un meccanismo per cui le vescicole della cellula presinaptica si aprano e liberino nerotrasmettitori che trovano sulla cellula post sinaptica dei recettori, e così nasce un potenziale sinaptico eccitatorio o inibitorio, EPSP, o IPSP. Spasticità è dovuta ad una mancanza di flussi inibitori provenienti dall’alto. Sinapsi chimiche sono sensibili ai farmaci, come i bronco dilatatori, o rinazina… Il calcio serve per liberare le vescicole sinaptiche dalle maglie proteiche, liberando il neurotrasmettitore. Recettori ionotropi, canali ionici, per cui il neurotrasmettitore si lega e cambia la permeabilità di membrana, mentre quelli metabotropi, sono recettori a serpentina, legati ad un secondo messagero che può avere due risultati, ovvero attivare via metabolica intracellulare o attivare un canale ionico. Vescicole prodotte dal soma, e trasportate fino alla sinapsi, da una proteina motrice, la chinesina, che consuma ATP , e come se fosse un ponte, cordicella che si aggancia passo dopo passo ai microtubuli, fatto di tubulina, fino alla sinapsi. Per la strada contraria c’è bisogno di un’altra proteina,la dineina perché la chinesina fa solo dal soma alla sinapsi. (Compelsso di proteine chiamato SNARE, serve per l’apertura delle vescicole, e qui agisce la tossina botulinica, per risolvere la spasticità, causando paralisi flacida, rilassa la muscoaltura). Inibizione ha permesso di creare vaste reti neronali, e permette di passare da flusso continuo a intermittente. Due tipi di inibizione, semplice, la post sinaptica, per cui delle cellule inibitorie invertono il segnale di un neurone, per cui un neurone eccitatorio eccita un neurone inibitorio che inibisce un terzo neurone, facendo entrare qui del cloro, che essendo negativo, si iperpolarizza, per cui il potenziale si allontana dalla soglia e diventa difficile eccitarla, e utilizza la glicina, un amminoacido come neurotrasmettitore, mentre l’inibizione pre sinaptica utilizza il GABA, acido gamma ammino butirrico, come neurotrasmettitore, e agisce prima della sinapsi in due modi, aumentando entrata di cloro e diminuenda quella di calcio, o inibisce il meccanismo , questo tipo è regolabile, può inibire poco medio o tanto. Facilitazione pre sinaptica, per cui il neurone non è inibitorio, ma eccitatorio, per cui aumenta quantità di calcio che entra, e così più vescicole vengono liberate, liberando più neurotrasmettitore, e sto metodo utilizza la serotonina. Neurotrasmettitori, nel SNP ce ne sono due, acetilcolina e noradrenalina, la prima la troviamo negli alfa motoneuroni, quindi giunzioni neuromuscolari, oppure sistema nervoso parasimpatico, mentre la noradrenalina, nel ortosimpatico. In più anche nei gangli simpatici, infatti le vie nervose somatiche sono fatte di un solo neurone, alfa motoneurone. I neurotrasmettitori possono causare effetti diversi dovuti ai recettori, che sono di diverso tipo. Lezione 3 5/12/2024 Nel sistema nervoso periferico le cose sono abbastanza semplici, si hanno due neurotrasmettitori, quali l’acetilcolina che è il neurotrasmettitore del sistema somatico, del sistema nervoso parasimpatico e la si trova anche nei gangli vegetativi. Questo neurotrasmettitore si trova ovunque, tranne nei neuroni ortosimpatici post gangliari, dove si trova la noradrenalina. Questa, insieme all’adrenalina, sono due molecole molto simili, sono delle catecolammine, perché hanno una parte della loro molecola che si chiama catecolo. La differenza tra le due è: L’adrenalina ha un ruolo più simile ad un ormone, * La noradrenalina è un neurotrasmettitore ed è prodotta dai neuroni post-gangliari ortosimpatici. L’acetilcolina ha due tipi di recettori: Nicotinico e Muscarinico. I biochimici hanno scoperto che questi neurotrasmettitori si legano al recettore, consegnano il messaggio alla cellula e questa risponde. I recettori sono diversi e l’acetilcolina ha i recettori nicotinici che sono sensibili alla nicotina del tabacco, mentre gli altri sono sensibili alla muscarina (alcaloide contenuto nei funghi). Hanno scoperto che ognuno dei recettori hanno delle sostanze che li attivano e altre che li bloccano. I recettori nicotinici li hanno trovati nel muscolo scheletrico e sono attivati da molecole simili all’acetilcolina, mentre il bloccante dei recettori nicotinici è il curaro, che si usa in chirurgia dopo averlo intubato, perché la muscolatura così si rilassa e il ventilatore lavora meglio senza il lavoro respiratorio del paziente. Quando il curaro si lega ai recettori, ci sta un periodo limitato di tempo, si pensi dai 15 ai 20 minuti. Ci sono circa 12 tipi diversi di recettori muscarinici. il classico bloccante dei recettori muscarinici è la tropina, una sostanza estratta da una pianta, usata in oculistica per dilatare la pupilla. Nel sistema nervoso centrale ci sono: i neurotrasmettitori classici: istamina, l’acetilcolina, la noradronalina, l’adrenalina (talamo e ipotalamo), la dopamina (nell’amigdala), la serotonina (ipotalamo e cervelletto), il glutammato, così potente che in eccesso il neurone si danneggia anche irreparabilmente. i neuro peptidi e neurosteroidi. Infine due soli amminoacidi inibitori, la glicina post sinaptico e il gaba (acido ammino-butirrico), pre sinaptico. Il recettore è estremamente complicato, che ha diversi siti di legame, ( tipo progesterone, ormone della gravidanza, e alcol etilico). Tutti gli ormoni sono anche nel snc, e sono neurotrasmettitori, anche insulina, e sono stati scoperti anche i cannabinoidi endogeni, per molecole esterne, che sono nuovi neurotrasmettitori, derivati da acido arachidonico, perché abbiamo sostanze simili esogene, che produciamo noi. Recettori CB1,effetti psicotropi, e CB2, con effetto antidolorifico. ???fine Muscolo scheletrico, caratterizzato dalla striatura, fatto da cellule grandi e cilindriche, data dalla fusione di più cellule, polinucleate. Sarcolemma è la membrana della cellula, poi c’è reticolo sarcoplasmatico, in quanto il sarcomero è l’unità funzionale. Nel sarcolemma ci sono dei fori, aperture di una rete di tubuli T, una specie di sistema circolatorio interno alla cellula, e qui scorre il potenziale elettrico che proviene dalla giunzione neuro muscolare. I tubuli sono uniti al reticolo sarco plasmatico che è un serbatoio di ioni calcio, che è indispensabile per la contrazione muscolare, poi troviamo sarcomeri allineati in serie. Proprietà intrinseche, sono contrattilità, capacità di contrarsi dopo uno stimolo, estensibilità, capacità di allungarsi se tirata, elasticità, capacità di tornare alla situazione di riposo e eccitabilità, capacità direagire ad uno stimolo elettrico. Muscoli servono per muovere i segmenti corporei, e sono raggruppati in gruppi funzionali che svolgono stessa funzione, sinergici o detti agonisti, poi ci sono gli antagonisti, che hanno funzione opposta, come flessori, ed estensori. Il muscolo non è mai rilassato, anche a riposo, c’è un livello minimo di contrazione detto tono muscolare. In ipotonicità consistenza è più flaccida, è molle,se manca è flaccidità, mentre muscoli spastici, ipertonici, sono più duri. Nessun muscolo scheletrico si contrae senza controllo nervoso operato da un motoneurone. Muscoli sono rivestiti da fasce fibrose connettivali, endomisio, che riveste i fascicoli, ovvero piccole catene di cellule muscolari, perimisio, che raccoglie e avvolge gruppi di fascicoli e epimisio che avvolge interno muscolo, e tutte e tre confluiscono all’estremità e formano il tendine, così si può esercitare e sfruttare maggior forza. Sarcomero ha filamenti proteici sottili e spessi, sovrapposti in modo ordinato, sono actina e miosina. Si sono trovati dei ponti trasversi, che collegano i due filamenti, ora sappiamo che sono un elemento del filamento spesso, e si attaccano all’actina solo durante la contrazione. La striatura è data da ciò. Ci sono delle bande A scure, e banda I chiara, e il sarcomero è costituito da tutto ciò che s