CMT_8_TRAPEZIO PDF - Anatomia Muscolare - Corso di Massaggio Tradizionale

Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova...

Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 CORSO DI MASSAGGIO TRADIZIONALE E) ANATOMIA MUSCOLARE (segue) 1) MUSCOLI DEL TRONCO POSTERIORI (segue) 1.6) Trapezio Si divide in 3 fasci (superiore o discendente, intermedio, inferiore o ascendente). Fascio superiore (discendente) Origine III medio della linea nucale superiore e legamento nucale, fino a C7 Inserzione Acromion e III laterale della clavicola Azioni dinamiche principali -In contrazione unilaterale: solleva il moncone della spalla (ne impedisce la caduta per azione di un peso); inclina omolateralmente il capo ed il tratto cervicale; ruota controlateralmente il capo ed il tratto cervicale -In contrazione bilaterale: estende il capo ed il tratto cervicale Fascio intermedio Origine Legamento sovraspinoso, fino a T3 Inserzione 1  Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 Acromion e margine superiore della spina della scapola Azioni dinamiche principali Avvicina il margine mediale della scapola alla linea dei processi spinosi e porta indietro il moncone della spalla Fascio inferiore (ascendente) Origine Legamento sovraspinoso, fino a T12 Inserzione Margine inferiore della spina della scapola Azioni dinamiche principali Attira la scapola medialmente e verso il basso Nei movimenti di’abduzione (dai 90° ai 150°) e di flessione (dai 60° ai 120°) dell’arto superiore, il trapezio interviene per consentire il movimento a campana della scapola, che permette di orientare la cavità glenoidea verso l’alto Azione posturale Se ipertonico, determina un aumento della fisiologica lordosi cervicale. Il trapezio, insieme agli altri muscoli posteriori del tratto cervicale, riveste un importante ruolo come suo “stabilizzatore”: la sua tensione consente di mantenere il capo in equilibrio e la linea dello sguardo orizzontale. Nel suo insieme, infatti, il complesso rachide cervicale-capo si può considerare come una leva con fulcro in posizione intermedia, dove il punto d’appoggio è posto a livello dei condili occipitali, la resistenza R è rappresentata dal peso del capo, la potenza F è rappresentata dai muscoli della nuca, che devono in ogni istante controbilanciare il peso del capo, che tenderebbe a farlo cadere in avanti. La posizione anteriore del centro di gravità spiega la presenza di un tono permanente dei muscoli nucali (la regione nucale è formata da ben 4 piani muscolari posti uno sull’altro, il trapezio ne rappresenta il piano più superficiale), necessario per “contrastare” la caduta del capo in avanti. 2