Corso di Massaggio Tradizionale - A) Cenni di Istologia PDF
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Questi appunti descrivono i concetti di base dell'istologia, soffermandosi sulla struttura e funzione delle cellule dell'organismo umano. Il materiale copre i fondamenti dell'istologia, discutendo componenti organici e inorganici come glucidi, lipidi e protidi.
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Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 CORSO DI MASSAGGIO TRADIZIONALE A) CENNI DI ISTOLOGIA 1) FORMA E COSTITUZIONE DELL’ORGANISMO UMANO La cellula rappresenta l’unità morfologica e funzionale di tutti gli organismi viventi. L’uomo è un organismo pluricellulare, formato da circa 100.000 miliardi di cellule. Gruppi di cellule differenziate in modo uguale per svolgere la medesima funzione prendono il nome di tessuti. Tessuti diversi entrano a far parte di strutture più complesse, chiamate organi, che espletano funzioni più specializzate. Infine, un complesso di organi che concorrono ad una funzione di portata molto vasta costituisce un apparato. L’organismo umano è costituito da diversi apparati, tra cui: Cutaneo: comprende cute, sottocute e annessi cutanei (peli, unghie, ghiandole sebacee e sudoripare) Locomotore: è costituito dall’insieme di ossa, articolazioni e muscoli. Sono inoltre presenti gli apparati: Circolatorio, Respiratorio, Digerente, Urinario, Endocrino, Nervoso, Genitale. 1 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 1.A) LA CELLULA La sostanza fondamentale che costituisce le cellule di tutti gli organismi (animali e vegetali), e in cui si esplicano le funzioni vitali, è denominata protoplasma. La cellula è la più piccola parte di protoplasma capace di un’esistenza indipendente. Ogni cellula può essere infatti definita come un’entità chiusa ed autosufficiente: è in grado di assumere i nutrienti, di convertirli in energia, di svolgere funzioni specializzate e, se necessario, di riprodursi. Chimicamente, il protoplasma (ovvero, il complesso di sostanze contenute nella cellula) è costituito da numerosissimi elementi organici ed inorganici, che compongono particelle di dimensioni molto varie: le più piccole possono essere disciolte nell’acqua, le più voluminose possono essere sospese in essa. L’acqua è il solvente universale nei tessuti e costituisce circa i 2/3 del peso corporeo. I componenti organici del protoplasma sono essenzialmente 3: glucidi, lipidi, protidi. Glucidi: sono sostanze che contengono carbonio, idrogeno ed ossigeno. Fanno parte di questa famiglia i monosaccaridi (glucosio e fruttosio), i disaccaridi (maltosio, lattosio e saccarosio) ed i polisaccaridi (amido e glicogeno). I glucidi costituiscono la principale fonte di energia delle cellule. Possono essere utilizzati rapidamente per fornire energia, oppure possono essere immagazzinati sotto forma di glicogeno (principalmente nel fegato), o ancora essere trasformati in grassi neutri e depositati nel tessuto adiposo. Lipidi: anch’essi rappresentano una notevole fonte di energia e possono essere accumulati nel tessuto adiposo. Sono particolarmente concentrati nelle membrane (cellulare, nucleare, degli organuli) dove, combinati con le proteine, limitano il passaggio delle sostanze idrosolubili, agendo da filtro selettivo. Protidi: le proteine sono composti a grande peso molecolare, formati da catene di aminoacidi connesse tra loro. Queste catene possono avere una funzione strutturale (sono le “proteine fibrillari”: in questo caso, le catene proteiche si dispongono in lunghi filamenti fibrosi) oppure una funzione di controllo delle reazioni metaboliche (sono le “proteine globulari”: gli enzimi sono costituiti da 2 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 catene proteiche che si ripiegano su se stesse ). Nel protoplasma sono anche presenti sostanze inorganiche sotto forma di sali, oppure combinate con glucidi, protìdi e lipìdi. I sali disciolti nell’acqua sono dissociati in particelle cariche elettricamente, gli ioni (i più importanti sono sodio, potassio, cloro, magnesio, calcio, fosfati, solfati, bicarbonato), necessari per il funzionamento di molti meccanismi cellulari. Ferro, rame e zinco sono altri elementi inorganici presenti nel protoplasma, in piccole quantità ma con un ruolo rilevantissimo nell’espletamento di importanti attività funzionali: entrano infatti a far parte della costituzione di alcune sostanze (ad esempio, ormoni ed enzimi) fondamentali per l’espletamento di rilevanti funzioni biologiche. 1.B) I COSTITUENTI DELLA CELLULA La cellula è costituita da due strutture fondamentali: -il nucleo, corpicciolo situato per lo più centralmente. Esso contiene il materiale genetico, o DNA (acido desossiribonucleico) , combinato con alcune proteine a 3 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 formare la cromatina, ed uno o più nucleoli, corpuscoli ad alto contenuto di RNA (acido ribonucleico), il quale riveste un importante ruolo nella sintesi delle proteine. -il citoplasma, materiale cellulare gelatinoso che circonda il nucleo. In esso si riconoscono una sostanza fondamentale, fluida, chiara e trasparente, e numerose formazioni di diversa morfologia e significato funzionale (sono organuli specializzati, deputati a svolgere fondamentali funzioni metaboliche) La cellula è delimitata da un sottile rivestimento, la membrana cellulare, che la separa dall’ambiente esterno e ne regola gli scambi di elementi e sostanze chimiche con esso. La membrana cellulare è costituita in prevalenza da lipidi (fosfolipidi) e proteine, ed ha una triplice funzione: architettonica, protettiva e di controllo/selezione delle sostanze che entrano ed escono dalla cellula. Le dimensioni delle cellule variano dai 3-4 micron ad oltre 100 micron. Anche la loro forma è variabile. Ad esempio, possono essere sferiche (se si trovano in un ambiente acquoso), appiattite (cellule epiteliali), fusiformi (le fibrocellule muscolari, deputate alla contrazione, hanno una forma allungata), o ancora, possono avere una struttura fortemente ramificata (cellule nervose). All’interno del citoplasma troviamo i seguenti organuli specializzati: il reticolo endoplasmatico: è costituito da un sistema di canalicoli irregolari delimitati da membrane; la sua funzione principale è la sintesi di numerose proteine e dei lipidi. l’apparato dei Golgi: situato vicino al nucleo, è costituito da cisterne appiattite ed addossate le une sulle altre. Esso opera in sinergia con il reticolo endoplasmatico: qui vengono rielaborate alcune sostanze già sintetizzate nel reticolo endoplasmatico e vengono costruite grosse molecole di carboidrati che, unite alle proteine, vanno a costituire importanti complessi, le mucoproteine, poi riversate all’esterno della cellula. i mitocondri: hanno un aspetto reniforme e sono considerati le centrali energetiche della cellula: sono infatti incaricati di “estrarre” l’energia dai metaboliti, con l’ausilio dell’ossigeno respirato. Il loro numero è direttamente proporzionale allo stato funzionale della cellula 4 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 stessa (è tanto maggiore quanto maggiore è la quantità di energia richiesta dalla cellula per svolgere le sue funzioni metaboliche). i lisosomi: costituiscono il “sistema digerente” della cellula. Sono vescicole contenenti enzimi in grado di degradare e distruggere le principali strutture della cellula dopo la sua morte, le particelle estranee (che vengono ingerite dalla cellula), le macromolecole endogene. i ribosomi: sono piccoli granuli sferici, in parte adési alla membrana del reticolo endoplasmatico, in parte liberi nel citoplasma. Sono la sede della sintesi delle proteine il centrosoma: è un’area vicina al nucleo contenente due corti cilindri cavi, i centrioli, che intervengono nella divisione cellulare. Il citoplasma può includere anche altre strutture: ad esempio, dei microfilamenti proteici (come l’actina e la miosina, presenti nelle cellule del tessuto muscolare striato); dei granuli di pigmento (ad esempio, la melanina, prodotta dai melanociti, cellule presenti nel derma); delle goccioline di grasso (nel citoplasma delle cellule adipose). 1.C) LE ATTIVITA’ DELLA CELLULA Metabolismo E’ il continuo ricambio di materiali, accompagnato da complesse trasformazioni energetiche,che avviene nella cellula attraverso incessanti reazioni chimiche. Il metabolismo consente alla cellula di incorporare materiali grezzi, di costruire con essi i componenti cellulari, di ricavare da essi energia e di rilasciare i prodotti di scarto. Il metabolismo si divide in anabolismo, costruttivo (consiste nella produzione di molecole complesse da molecole più semplici, con conseguente immagazzinamento di energia) e catabolismo, distruttivo (consiste nella degradazione di molecole complesse in molecole semplici, con liberazione di energia). Tutte le reazioni chimiche che avvengono all’interno della cellula per crescere, riprodursi, secernere, assorbire, contrarsi, etc, sono catalizzate da enzimi specifici. 5 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 Attività proliferativa La divisione cellulare, chiamata mitosi, è propria delle cellule somatiche (da una cellula madre si originano due cellule figlie con uguale patrimonio genetico). La divisione propria delle cellule sessuali è chiamata meiosi (da una cellula madre originano due cellule figlie con patrimonio genetico dimezzato). Attività secretoria I materiali prelevati dal sangue vengono elaborati dalle cellule; le sostanze eliminate possono essere utili all’organismo (in questo caso si parla di secrezione), o non utili (in questo caso si parla di escrezione: sono le scorie del catabolismo). Attività motoria Caratteristico delle cellule muscolari è il movimento contrattile, che consiste nella capacità di accorciarsi a seguito di uno stimolo, per poi riprendere la lunghezza originaria al cessare dello stimolo stesso. Eccitabilità E’ la capacità delle cellule di reagire a diversi tipi di stimolo (meccanico, termico, chimico, elettrico). La reazione è sempre identica per ciascun tipo di cellula, indipendentemente dalla natura dello stimolo. Così, ad uno stimolo qualunque, purché di intensità adeguata, la cellula muscolare reagisce contraendosi, la cellula secretoria producendo secreto, etc. 2.) I TESSUTI DELL’ORGANISMO UMANO Distinguiamo 4 tipi principali di tessuti: A- epiteliali B- connettivali C- muscolari D- nervoso La peculiarità di ciascun tessuto dipende da due caratteristiche: -la presenza di gruppi di cellule differenziate in modo uguale, così da poter 6 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 svolgere la stessa funzione -la quantità e le caratteristiche della sostanza intercellulare (s.i.) 2.A) Tessuti epiteliali Sono costituiti da cellule strettamente accostate, senza apparente interposizione di sostanza intercellulare. Fanno parte dei tessuti epiteliali: A- gli epiteli di rivestimento. Essi ricoprono: - la superficie esterna del corpo. Non contengono vasi nel loro spessore e la loro nutrizione avviene per diffusione dal tessuto connettivo sottostante; sono, invece, ricchi di terminazioni nervose. L’epidermide è un epitelio di rivestimento ed ha fondamentalmente una funzione protettiva (sebo, sudore e detriti cellulari formano infatti un film di superficie contro gli agenti esterni). - la superficie di cavità sierose (pleure, pericardio, peritoneo) e la superficie interna di cuore e vasi (sanguigni e linfatici). Per quanto di origine embriologica diversa rispetto a quella dei tessuti epiteliali (infatti, se classificati in base ad essa, sono da considerarsi un sottogruppo dei tessuti connettivali), questi tessuti presentano una notevole somiglianza morfologica con essi. B- gli epiteli ghiandolari Essi hanno un’attività secretoria. Distinguiamo le ghiandole in endocrine (secernono ormoni, e li riversano nel circolo sanguigno) ed esocrine (il secreto è riversato all’esterno, o in cavità comunicanti con l’esterno). Le ghiandole sudoripare e sebacee sono ghiandole esocrine. Le ghiandole sebacee sono situate nel derma, le sudoripare nel derma profondo o nel sottocute superficiale. I loro dotti escretori sboccano sulla superficie della cute. C- gli epiteli sensoriali Sono così chiamate le strutture recettrici di alcuni organi di senso, costituite: -da cellule nervose che hanno assunto un aspetto epiteliale 7 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 -da cellule epiteliali circondate da espansioni terminali di fibre nervose 2.B) Tessuti connettivali Sono divisi in 5 sottogruppi. Le differenze tra i diversi sottogruppi sono attribuibili alla presenza, in ciascuno: -di gruppi cellulari specifici per morfologia e funzione -di fibre extracellulari: collagene (fili sottili, generalmente riuniti in fasci, resistenti alla trazione: queste fibre sono presenti in tutti i tessuti connettivali), reticolari (esili, disposte a formare delicate maglie) ed elastiche (dotate di grande elasticità) -di una quantità più o meno abbondante di sostanza intercellulare Distinguiamo quindi, all’interno dei tessuti connettivali: 1- i tessuti connettivi comuni 2- il tessuto adiposo 3- il tessuto cartilagineo 4- il tessuto osseo 5- il sangue/ la linfa 2.B.1) I TESSUTI CONNETTIVI COMUNI Sono caratterizzati dalla presenza di cellule chiamate fibroblasti (che producono i costituenti della sostanza intercellulare),di abbondante sostanza intercellulare, di fibre collagene ed elastiche. Si dividono in due tipi : tessuto connettivo compatto (o “denso fibroso”): in esso, la sostanza intercellulare è costituita quasi esclusivamente da fibre collagene a disposizione parallela (tendini, legamenti, aponeurosi) o irregolare (derma). Il derma, in continuità con l’epidermide (cute=epidermide+derma), è un tessuto connettivo denso fibroso. Esso è ricco di fibre nervose libere (che ricevono e 8 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 trasmettono la sensibilità dolorifica) e di corpuscoli che ricevono e trasmettono sensibilità quali tatto, pressione, caldo e freddo. E’ scarsamente vascolarizzato. Ha una funzione difensiva in quanto, essendo ricco di fibre collagene ed elastiche, è molto compatto e fornisce una difesa contro gli insulti meccanici. tessuto connettivo lasso (“trofico lasso”): in esso, la sostanza intercellulare è fluida e più abbondante rispetto a quella presente nel tessuto denso fibroso, mentre la quantità di fibre collagene è inferiore. Possiede una ricca rete capillare. In questo tessuto, accanto ai fibroblasti, sono presenti altre cellule (linfociti, macrofagi) responsabili delle reazioni tissutali agli agenti patogeni (i macrofagi, anche detti “cellule spazzino”, rimuovono e fagocitano i materiali indesiderati). Una delle sue funzioni è dunque la difesa dalle infezioni. L’ipoderma, strato ancor più in profondità rispetto al derma, è un tessuto trofico lasso. Esso, insieme al tessuto adiposo, forma il sottocute (ipoderma+tessuto adiposo= “tessuto fibroadiposo”) Funzioni del tessuto fibroadiposo: -Difesa dalle infezioni (linfociti, macrofagi) -Riserva energetica (adipociti) -Termoregolazione (isola da caldo e freddo) -Sostegno: “supporta” vasi sanguigni e strutture nervose; costituisce il piano di scorrimento per il tessuto muscolare sottostante -Scambio di sostanze tra sangue e tessuti Il massaggio connettivale agisce sul tessuto fibroadiposo, detto anche “fascia superficiale”. 2.B.2) IL TESSUTO ADIPOSO E’ caratterizzato dalla presenza di voluminose cellule, gli adipociti (il citoplasma di queste cellule è occupato da una goccia lipidica), e da scarsa sostanza intercellulare. La sua funzione è di riserva energetica. E’ presente nel sottocute e nell’addome. 2.B.3) IL TESSUTO CARTILAGINEO E’ caratterizzato dalla presenza dei condrociti, cellule che sintetizzano la matrice 9 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 intercellulare, da un’abbondante sostanza intercellulare e dalla presenza di fibre collagene. Non contiene né terminazioni nervose né vasi (è nutrito per diffusione dai tessuti con cui è a contatto) 2.B.4) IL TESSUTO OSSEO Nel tessuto osseo distinguiamo 3 diversi gruppi cellulari: osteoblasti: sono deputati alla sintesi della matrice organica (detta anche “tessuto osteoide”, il 95% del quale è costituito da fibre collagene) ed alla sua preparazione alla mineralizzazione osteociti: intervengono nel trasporto dei metaboliti cellulari e nella regolazione dell’omeostasi (equilibrio) cellulare osteoclasti: sono deputati al riassorbimento della matrice ossea mineralizzata Il tessuto osseo è costituito per il 30% da sostanze organiche (il 98% delle quali è costituito dalla matrice organica, il 2% dai 3 gruppi cellulari sopra menzionati); il restante 70% da minerali. La sostanza intercellulare è infatti calcificata: questo garantisce al tessuto osseo la durezza e la resistenza che lo rendono adatto alla funzione di sostegno e protezione Le funzioni del tessuto osseo sono: sostegno: costituisce l’impalcatura dell’organismo (scheletro assile ed appendicolare) ed offre leve rigide e punti di ancoraggio ai tendini protezione dei visceri (cavità cranica, canale midollare, torace, bacino) biochimica/metabolica: è il deposito di calcio e ferro 2.B.5) IL SANGUE E LA LINFA Sangue e linfa sono tessuti connettivali caratterizzati da abbondante sostanza 10 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 intercellulare liquida. Nel sangue distinguiamo una parte liquida, il plasma, ed elementi figurati, quali: i globuli rossi (eritrociti): sono cellule che contengono una molecola, l’emoglobina (Hb), che svolge la duplice funzione di trasporto dell’ossigeno (dai polmoni ai tessuti) e dell’anidride carbonica (dai tessuti ai polmoni) i globuli bianchi (leucociti): sono cellule che svolgono un ruolo importante nei processi difensivi dell’organismo le piastrine: non sono cellule, ma frammenti del citoplasma di voluminose cellule contenute nel midollo osseo (i megacariociti); esse svolgono un ruolo importante nella coagulazione del sangue Nella linfa, oltre al plasma, è presente una scarsa componente cellulare, costituita quasi esclusivamente da leucociti (classe cellulare appartenente ai globuli bianchi) 2.C) TESSUTI MUSCOLARI Il tessuto muscolare è caratterizzato da una proprietà fondamentale del citoplasma, la contrattilità, ovvero la capacità della fibrocellula muscolare di accorciarsi in risposta ad uno stimolo e di riprendere la lunghezza originaria al cessare dello stimolo stesso. Le fibrocellule muscolari hanno un aspetto fusiforme. Il citoplasma, denominato sarcoplasma, è caratterizzato dalla presenza delle miofibrille, che costituiscono il “materiale contrattile” delle fibrocellule muscolari. In base alle caratteristiche morfologiche e funzionali, distinguiamo tre tipi di tessuto muscolare: 1- Tessuto muscolare striato 2- Tessuto muscolare cardiaco 11 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 3- Tessuto muscolare liscio 2.C.1 Tessuto muscolare striato E’ responsabile della locomozione e dei movimenti reciproci delle diverse parti del corpo. La sua contrazione dipende dal controllo della volontà (l’impulso nervoso, portato dai nervi motori, viene trasferito, come vedremo più avanti, alla fibrocellula muscolare attraverso una struttura detta placca motrice). Caratteristiche della fibrocellula muscolare: La fibrocellula muscolare ha una forma molto allungata (può arrivare ad una lunghezza di 12 cm) e presenta numerosi nuclei addossati alla membrana cellulare. Il sarcoplasma contiene una proteina, la mioglobina, responsabile del colore del muscolo. 12 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 Nel sarcoplasma sono anche presenti le miofibrille, le quali, oltre a determinare la delicata striatura longitudinale della fibrocellula muscolare (sono infatti fittamente stipate e disposte parallelamente tra loro), sono anche responsabili della sua evidente striatura trasversale (data da un’alternanza di segmenti più chiari e più scuri). Infatti, le miofibrille sono a loro volta costituite da subunità più piccole, i miofilamenti, anch’essi fittamente stipati e paralleli tra loro. Distinguiamo due tipi di miofilamenti. I miofilamenti più spessi sono costituiti da una proteina, la miosina, e corrispondono al segmento più scuro della striatura trasversale; quelli più sottili sono costituiti da un’altra proteina, l’actina, e corrispondono al segmento più chiaro. I segmenti chiari penetrano per breve tratto negli adiacenti segmenti scuri: al microscopio elettronico, ogni miofilamento di miosina appare circondato da 6 miofilamenti di actina e risulta evidente la zona di compenetrazione dei filamenti. 13 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 2.C.2) Tessuto muscolare cardiaco E’ il tessuto contrattile del cuore, sede di contrazioni ritmiche e spontanee, indipendenti dalla volontà. Le fibre muscolari cardiache sono molto simili a quelle del tessuto muscolare scheletrico, presentano sia una striatura longitudinale che una striatura trasversale. 2.C.3) Tessuto muscolare liscio Le fibrocellule del tessuto muscolare liscio sono caratterizzate da una disposizione irregolare dei miofilamenti, per cui non presentano la striatura trasversale caratteristica delle fibrocellule del tessuto muscolare striato. Inoltre, i muscoli lisci non si contraggono sotto l’influenza della volontà e sono innervati dal sistema nervoso vegetativo (SNV), che esercita su essi una funzione di controllo, in senso eccitatore o inibitore. La loro contrazione è lenta e può mantenersi a lungo senza rilevante dispendio energetico. I muscoli lisci possono essere di due tipi: -viscerali: si presentano in forma di lamine e si trovano nella parete di alcuni visceri (ad esempio, nell’apparato digerente, nell’utero, nell’uretere). Si contraggono se vengono stirati passivamente e sono plastici, cioè sono in grado di adattare la loro tensione all’allungamento cui sono sottoposti. -multiunitari: sono costituiti da unità distinte, per consentire contrazioni graduali e fini. Questa tipologia di tessuto muscolare liscio caratterizza, ad esempio, le pareti dei vasi sanguigni. 2.D) TESSUTO NERVOSO Il tessuto nervoso è costituito da due tipi di cellule, i neuroni e la nevroglia. Neuroni: sono cellule nervose estremamente ramificate. 14 Scuola di Massaggio ArteCorpo Via della Libertà 10, int. A 16129 Genova C.F. 95164610107 Dal corpo cellulare si diramano: -i dendriti: prolungamenti brevi e numerosi. Hanno la funzione di ottimizzare la comunicazione interneuronale -l’assone: prolungamento lungo ed unico. L’assone dei neuroni sensitivi porta le informazioni sensitive dalla periferia (cute, muscoli, articolazioni, etc.) al sistema nervoso centrale; l’assone dei neuroni motori porta impulsi motori (i “comandi” del movimento: cosa e come muovere) dal sistema nervoso centrale alla periferia. La caratteristica fondamentale dei neuroni è la capacità di raccogliere gli stimoli e di trasformarli in “energia nervosa”, che trasmette a distanza: gli stimoli danno infatti origine ad impulsi che percorrono gli assoni e permettono un costante scambio di informazioni tra corpo e sistema nervoso centrale. Nevroglia: è costituita dall’insieme delle cellule di sostegno interposte tra cellule e fibre nervose (assoni e dendriti), ha il compito di fornire loro l’impalcatura meccanica, l’apporto di sostanze metaboliche e la rimozione delle scorie. 15