Capitolo 2 La Cultura PDF
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Università degli Studi di Catania
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Summary
This document discusses the concept of culture from a sociological perspective. It explores the relationship between culture and society, examining how societies influence cultures and vice-versa. Different aspects of culture, such as ideological, social, and technological systems, are examined. The document also touches upon the topic of cultural control and how it shapes human behavior.
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CA~ITOLO 2 LA CULTURA Per le scienze sociali la cultura è un fenomeno universale, un insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi da persone che hanno in comune uno specifico modo di vita. Deriva dal latino e significa coltivare, nel medioevo si rifer...
CA~ITOLO 2 LA CULTURA Per le scienze sociali la cultura è un fenomeno universale, un insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi da persone che hanno in comune uno specifico modo di vita. Deriva dal latino e significa coltivare, nel medioevo si riferiva al miglioramento dei raccolti, ma successivamente venne applicata anche all'educazione delle persone· persona 'colta'. Gli esseri umani a differenza degli animali che presentano conoscenze tramite il loro patrimonio genetico, acqu1s1scono la cultura grazie all'apprendimento. Nonostante l'individuo abbia dei riflessi (movimenti istintivi) e dei bisogni biologici (mangiare, bere), il comportamento umano è esente dal controllo genetico e per soddisfare i propri bisogni (come mangiare o bere) deve effettuare una serie complessa di azioni (prendere soldi, andare al supermercato, comprare cibo), tutti comportamenti appresi nel tempo. La cultura quindi possiede la stessa funzione che il comportamento programmato geneticamente possiede negli animali. Rapporto cultura-società Cultura e società presentano un rapporto bidirezionale, è possibile prendere in considerazione o una o l'altra a patto che non si consideri però un rapporto unidirezionale. In passato vi sono state teorie che pretendevano di stabilire rapporti univoci tra cultura e società. Il rapporto tra le due si può sintetizzare così: LA SOCI ETA' INFLUENZA LA CULTURA SI NO Influenza reciproca J)eterminismo culturale o LA CULTURA SI culturalismo INFLUENZA LA SOCIETA' N O,eterminismo,,.soçiale o 0.. Autonomia - Sottosistemi della cultura Fanno parte della cultura diversi sottosistemi: -ideologico è un sistema di idee, opinioni, valori che caratterizzano una cultura (anni 60 sistema ideologico patriarcale). -sociale regola le interazioni tra i ruoli nella società. -tecnologico regola la dotazione tecnica di ogni sistema culturale, cioè la base produttiva della società. 1.1 Cultura, socializzazione e controllo Lo storico tedesco Kluckhohn attribuisce il nome di socializzazione al processo per cui la cultura viene elaborata e insegnata, e siccome non viene acquisita biologicamente deve essere trasmessa di generazione in generazione. La cultura inoltre esercita una sorta di controllo sul comportamento delle persone arrivando addirittura a modellare la personalità degli individui. L'antropologo Geertz definisce la cultura come una serie di schemi e regole per governare il comportamento, senza la quale l'uomo sarebbe disorientato e ingovernabile. Poiché la cultura controlla il comportamento umano, è legittimo definirla come istanza repressiva? Questo quesito è stato oggetto di studi di Freud, la cultura molto spesso reprime sì le pulsioni (come quelle aggressive), ma definisce tempi, luoghi e mezzi per la soddisfazione dei bisogni umani· Es: la cultura non vieta situazioni di conflitto, ma la delimita· non bisogna quindi considerare il controllo della cultura come assoluto, infatti è limitata da alcuni fattori: -Limiti biologici· una cultura non può esercitare controllo su una determinata cosa se esistono dei Umiti biologu;i che la rendono impossibile. Es: un ragazzo non potrebbe scavalcare un grattacielo. -Aml>iente fisico· i fattori ambien~li possono rendere~possib1lèdl~influenza della cultura. Es: la siccità ostacola la sussistenza di un sistema agricolo. -Ori:Unamento sociale· l'esigenza di un ordinamento sociale. stabile rende impossibile la soprawivenza di una cultura che attribuiscono per esempio valore al furto o ad un omicidio. 1.2 Selezione culturale e gli universali culturali Sele~~one culturale· La cultura inoltre seleziona solo certi aspetti del comports,mento e dell'esperienz~ percro le culture passati e presenti possono essere completamente diverse tra loro. Es· esistono suonr illimitati che si possono creare, ma ogni lingua deve fare la sua scelta e rimanere fedele ad essa. Universali culturali· Nonostante le differenze che caratterizzano ogni cultura, ogni sistema culturale presenta degli universali culturali~ standard normativi uguali per tutte le culture (tratti comuni) tipo incesto (ogni cultura vieta i rapporti consanguinei). Nonostante ciò gli universali culturali si differenziano tra loro in base alla forma che può variare da cultura a cultura e quindi è sempre graduato all'interno di esse Es:ogni sistema normativo vieta l'omicidio, ma se subentra la legittima difesa il gesto dell'omicidio è attenuato nella sua gravità a seconda della situazione il sistema normativo cambia. Es: l'omicidio è punibile, in situazione di guerra è tollerato. Per alcuni critici i bisogni fondamentali non esistono, poiché le persone svolgono le regolari attività non solo per soddisfare alcuni bisogni ma per altre ragioni il soddisfacimento dei bisogni fondativi è influenzato da valori e norme culturali. 1.3 Etnocentrismo e Relativismo culturale Etnocentrismo· Le culture sono tutte etnocentriche: consideriamo giusti e superiori i nostri usi e costumi mentre giudichiamo e consideriamo diverse le culture altrui. È una tendenza presente in ogni sistema culturale. Questo atteggiamento osserva quindi le altre culture e le parametra alle proprie. Es: consideriamo la normalità mangiare con le posate, consideriamo strani i cinesi che mangiano con le bacchette. Esso è un portato naturale, ma se estremizzato può portare alle discriminazioni, al razzismo e agli stereotipi xenofobia (paura e odio nei confronti di persone estranee). I soggetti devono quindi dotarsi del relativismo culturale. Relativismo culturale· Con il relativismQ ,,,c,uJturale il soggetto {nette da pa,Wi propri usi e costumi, e osserva le tradizioni delle alt~lture spoglia;dosi dai pregiudizi derivanti dalla propria cultura di appartenenza. A questo punto il soggetto scopre che un determinato uso e costume che può sembrare strano, all'interno di un diverso sistema culturale può avere un significato Es: la vacca in India è sacra, in altri Paesi no. -L'osservatore deve alla fine bilanciare fra i due aspetti dell'etnocentrismo e del relativismo, in modo tale da non ricadere in comportamenti estremi e di riconoscere anche le culture altrui. 1.4 Identità di gruppo e cultura Viviamo in un'epoca in cui non esiste una cultura omogenea ma una società multiculturale. Essa svolge un ruolo fondamentale nel campo dell'integrazione e dell'identità. La cultura infatti dona il senso di appartenenza al gruppo, che provano tra loro fiducia, simpatia e solidarietà. Nonostante questi sentimenti positivi, la cultura genera anche conflitto· Es: se da un lato il linguaggio permette la coesione di gruppo, tra persone con diversa padronanza linguistica può creare disagi. 2 Gli EtEMENTI DEL[A CULTURA 2.1 Elementi di base Secondo l'antropologo Goodenough la cultura è composta da guattro ejementi: concetti, relazioni, valori e regole. Concetti· i concetti sono strumenti con cui le persone organizzano la propria esperienza, ogni cultura però le organizza in modo diverso. Es: i tedeschi distinguono il modo di mangiare degli umani 'essen' dagli animali 'fressen', mentre in altre lingue si usa un solo termine. Relazioni· le culture contengono inoltre delle credenze riguardo al modo in cui le parti risultanti dalla c_atalogazione sono in relazione le une con le altre nello spazio, tempo, significato e nesso casuale. Valori· i valori sono opinioni condivise riguardo obiettivi che gli individui dovrebbero raggiungere. Tutti questi valori ci indicano ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Regole· le regole (norme sociali) indicano come bisogna comportarsi per rispettare i valori della propria cultura dominante. Le regole possono essere di tipo formale cioè regolati dalla legge (multe) 0 lnfor~al~ cioè quelle che regolano i gruppi sociali (non aiutarsi in un compito in classe) che non permettono sanzioni formali (no multa, ma rancore da parte della persona offesa). L'aderenza alle regole è promossa da e,_unjzioni e rjçgmpen§¾ociali che sono definite come sanzioni (negative o positive). Sanzioni negative: sono sanzioni che scoraggiano la trasgressione delle norme (punizioni fisiche, carcerazione). Sanzioni positive: sono sanzioni che incoraggiano l'osservanza delle norme (denaro, potere) 2.2 li linguaggio !lJin4ug9.5J_,io è un altro elemento costituente che garantisce la trasmissione della cultura. È definito come un sistema di comunicazione che usa suoni o simboli condivisi all'interno del gruppo e che permette l'adattamento e l'interazione, è un fenomeno sociale e non lo si può apprendere fuori dall'interazione sociale. Inoltre esso comporta anche regole di comportamento e serve all'organizzazione dell'esperienza· concetti che ci sembrano naturali poiché sono incorporati nel linguaggio. Il linguaggio si può diversificare dall'altro e per questo motivo la comunicazione dipende dalla condivisione di significati compresi dai soggetti che comunicano. Infine aiuta anche a creare il senso dell'identità di gruppo: infatti il linguaggio condiviso implica un grado di coesione sociale 2.3 I simboli I simboli evocano una relazione tra un ggg_etto concreto e un'idea astratta Es: il semaforo è un simbolo indicativo e fornisce informazioni, il simbolo della bilancia al tribunale non è un semplice oggetto ma rievoca al tema della giustizia 2.4 L'ideologia l'ideolqqig è un Jnsiempdi assunti e di valon. molto più complessa di quanto crediamo: infatti nelle democrazie occidentali l'ideologia più diffusa è quella dell'uguaglianza delle opportunità per cui tutti gli individui hanno il diritto di arrivare fin dove può, allo stesso tempo però uno studio dimostrò che chi appoggiava questa ideologia, appoggiava anche i valori razzisti, ed è possibile se si pensa che i neri al tempo non venivano considerati completamente umani. L'ideologia può avere tante funzioni: -lcJeologia come ricJuttore della tensione sociale· l'ideologia allenta la tensione sociale che potrebbe svilupparsi se gli individui fossero completamente consapevoli del divario tra valori e condizioni reali. -Ideologia come espressione di interessi· le ideologie possono anche difendere gli interessi di gruppo. In situazione di forte conflitto spesso si attivano sistemi ideologici contrapposti: uno che difende e l'altro che mette in discussione lo status quo. Se dovesse risultare vincitore quello che si contrappone allo status quo esistente, la sua ideologia verrà usata per difendere un nuovo assetto dei rapporti sociali (la rivoluzione del 1917 trasformò il bolscevismo da ideologia distruttrice del vecchio regime a ideologia leggittimatrice del nuovo). -lcfeologia come fonte di significato· in base a una determinata ideologia gli individui tendono adattribuire specifici significati agli eventi. 3 INTEGRAZIONE E DIVERSITA' CUL:-TURAl:E I Alcuni antropologi d 1 e 19 secol. affermavano che le o consideravano I. metà strada·. culture sono modelli ca tt. e ~arie culture senza relazione tra loro, altri invece esistono n 11 ra erizzat1 da p t·..,.. completament.. e e culture princi i. rinc1p1 uni 1cantI. La venta probabilmente e a 0 e unificata. Inoltre v·1. P rganizzatori dominanti ma nessuna cultura è da essi sono div ' 3.1 Il confl"tt 1 ersita e conflitti culturali o culturale t I conflitti culturali e la d'. o d'1. 1sgregaz1one dell'u ·t, I.... vorz1. In questo tipo d'. ,. ni a cu turale comportano fenomeni come l'aumento dei crimini I culturale causata dall societa ~isgregata Durkheim parlava di anomia, cioè la disgregazione dell'unità ord 1ne politico. In a mancanza. d1 chiare e con d'Iv1se norme sociali, · · provocata da1la re 1·1g1one e vece h'10 t ritardo tra le. qui eS o periodo Ogburn parlò di RITARDO CULTURALE· che non è definito come un i sottosistemi ( vane cu ture ma è. r d'.. una mea I evoluzione del singolo sistema culturale non omogeneo in tutti. cultura 1st sott~s ema tecnologico evoluto, sottosistema sociale non evoluto), quindi certi aspetti della Il' dn~n materiale (tradizione, credenze, filosofia, religione, ecc) non mutano con la stessa rapidità di I que e la cultura materiale, e quindi subentra il ritardo Es: le nuove tecniche industriali hanno comport~to un aumento degli incidenti sul lavoro, ma solo dopo molto tempo sono state fatte leggi per tutel_a~e I l_avoratori. Secondo il sociologo Bourdieu la cultura è uno dei mezzi con cui viene mantenuto il dominio di una classe sociale sull'altra. Le usanze costituiscono un capitale culturale che consente ad un gruppo di proteggere la propria posizione sociale escludendone gli altri 3.2 La diversità intraculturale (classificazione culture) Fino al ~~ seçQ.Lo in tutte le società tradizionali europee la cultura veniva definita alta e popolare. La cultura alta era prodotta e consumata da un'élite (arte, letteratura, musica), e cultura popolare prodotta invece da popolo più poveri (racconti, canzoni, miti). Con il passare degli anni e l'avanzare dei mezzi di comunicazione la divisione tra le due cominciò ad essere indefinita poiché la cultura di massa tende a eliminare molte differenze· affinché una cultura diventi di massa è necessario che essa sia standardizzata e diffusa ad un pubblico vasto e per molti studiosi ciò comporta una limitazione all'autenticità e creatività. Dando uno sguardo all'interno della cultura, troviamo vari concetti: -Cultura dominante: La cultura di una società è di carattere multiplo e riconosciamo all'interno una cultura dominante in cui si riconosce la maggioranza degli individui. -Subculture: la subcultura è un insieme di valori, norme e stili di vita che distinguono un gruppo da una società più ampia, e fattori come classe sociale, religione, provenienza etnica possono portare a questo tipo di fenomeno. Es: il giovane utilizza un linguaggio/subcultura a seconda del tipo di ambiente e gruppo sociale in cui si trova, non rifiuta però la sua cultura nazionale. -Donne e linguaggio: per molto tempo il linguaggio utilizzato da gli uomini si considerava diverso rispetto a - quello che dovevano utilizzare le donne, caratterizzato dal parlare in modo 'femminile' anziché come 'maschiacci'. Inoltre da tempo le donne vengono descritte con termini meno lusinghieri di quelli usati per gli uomini. Anche se molti stereotipi e comportamenti maschilisti si stanno ormai attenuando, è difficile che scompaiano e per questo motivo che le donne tutt'oggi lottano per ottenere una posizione anche negli usi linguistici rispetto ai loro ruoli tradizionali. -Controculture e conflitto: La subcultura diventa controcultura nel momento in cui non si limita a differenziarsi alla cultura dominante, ma ci si contrappone e cerca di divenire essa cultura dominante Es: un vegano che non si limita a non mangiare carne, ma vieta addirittura la produzione di pellicce o della carne imQ&?negdo ja proprja jdeqjogja, eI valori di una contro cultura possono divenire la base di conflitti sociali permanenti e irrisolti. ~Inculturazione: L'inculturazione è un processo di assimilazione della cultura del gruppo di appartenenza durante il processo di socializzazione dell'individuo. Che acquisisce norme sociali, valori, comportamenti, linguaggio. Es: il bambino impara tutte queste norme grazie alla socializzazione in famiglia e a scuola. CAPITOLO 3