Arte schemi PDF - Dettagli sull'arte Etrusca e Romana
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Summary
Questi schemi presentano un riassunto sull'arte etrusca e romana, partendo dalla loro storia e dalla loro funzione sociale. Vi sono poi maggiori dettagli sull'architettura, sui tipi di arco, di volta ed infine sulle opere murarie. Utile risorsa per gli studenti che studiano l'arte.
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Okay, here is the conversion of the provided text into a structured markdown format: # Arte Etrusca (Centri abitati sorgevano sulle colline → protetti da mura.) * Tombe (ambienti domestici, arredo, decorazioni) * Tumulo (es a Cerveteri) * A Edicola - impianto circolare (es tomba di...
Okay, here is the conversion of the provided text into a structured markdown format: # Arte Etrusca (Centri abitati sorgevano sulle colline → protetti da mura.) * Tombe (ambienti domestici, arredo, decorazioni) * Tumulo (es a Cerveteri) * A Edicola - impianto circolare (es tomba di Casale Marittimo) * A dromos (es. Tomba degli Scudi e delle Sedie) * Temple → basamento in pietra * Vitruvio lo descrive come edificio largo con 3 celle * 2 porte = Arco reale (es. Volterra) * colonne "donone" * senza scalanature * pròstilo * Scultura → Pratica funeraria degli aruspici (modelli bronzei) * Canopi = coperchio a forma di testa umana (figura da defunto) * sarcofagi simili * Statua della Lupa (Chimera di Arezzo, Broto Capitolino * Pittura → pareti delle tombe (figure bidimensionali) * soffitti-finte travi # Arte Repubblicana Romana (Funzione pratica e sociale (esalta la virtus e grandezza di Roma)) \_↓ colonne "honoris causa" * Nascono portici e sociali (esala la virtus e grandezza di Roma) * "Leggenda" = Romolo nel III a.C. qui colle Palatino o presso il tevere * Hanno avuto un impatto "primi reperti nei primi secoli dell'era repubblicana" * 146a.C. = inizio conquista greco (opere d'arte = funzione) * Orazio "La Grecia conquistata espugna il rozzo vincitore" * 480 d.C. + scultura (peso -aumenta- ma tutto meglio) * scoltura piano è -sostituito- da toga * Le sculture dedicate agli imperatori (voti + res) * + classicismo e pulizia + tridimensionalità # LA CITTÀ * Impostazione che deriva da quello greco-ellenistico * Accampamento romano * strade organizzate a scacchiera (schema ippodameo) * parallele al nord/sud: * cardo = nord/sud * decumano=est/ovest * affiancata delle colonne = 4 porte maggiori * (incrocio del Foro) * Infrastrutture "collegamenti dalle capitale e le regioni conquistate" * creano una rete viaria estesa all'intero impero * ponti * fognature * acquedotto * Archi = ambienti + ampiranno -l'architettura curvlineed \<- sistema trattico * I Romani hanno creato così spazio architettonico ``` | | | | :--- | :--------------------------------------------------------- | | | arco a tutto sesto | | | | | | architrave | | | montante | | | fondazione | | | piano d'imposta | | 1 | chiave di volta | | 2 | concio | | 3 | estradosso | | 4 | piedritto | | 5 | intradosso | | 6 | freccia | | 7 | corda o luce | | 8 | rinfianco | ``` # TIPI DI ARCO ARCO A TUTTO SESTO Inventato dagli Etruschi, è il modello d’arco più noto, quello in cui l’arco è perfettamente semicircolare. La sua denominazione deriva da sextus, il nome latino del compasso, perché serve solo mezzo giro di compasso per disegnario. Sono a tutto sesto le arcate degli acquedotti, le strutture dei ponti, i portici degli anfiteatri e gli archi di trionfo. ARCO RIBASSATO L’arco ribassato non è un intero semicerchio ma solo una sua porzione in quanto il centro dell’ arco si trova più in basso del piano d’imposta. Si determina, dunque, un angolo tra l’ Arco e il piedritto che non è presente nell’arco a tutto sesto in cui il piedritto è tangente all’arco. La freccia, quindi, sarà minore della metà della luce. L’arco ribassato è in mattoni e si usa soprattutto per le porte. PIATTABANDA Nonostante sia simile a un architrave, la piattabanda ha il funzionamento di un arco. Si tratta infatti di una struttura rettilinea costituita da mattoni disposti in modo radiale, come un arco estremamente ribassato. La piattabanda, dunque, esercita una spinta laterale (assorbita dal muro) ma resiste bene al carico verticale. Realizzata in mattoni, è usata per porte e finestre. # TIPI DI VOLTA VOLTA A BOTTE La volta a botte è una copertura di forma semicilindrica che scarica tutto il peso sui due muri perimetrali. La realizzazione della volta a botte, come quella dell’arco, richiede una costruzione di sostegno, detta cènetina o centinatura, sulla quale saranno posati i conci o i mattoni e che verrà rimossa nel momento in cui la malta avrà fatto perfettamente presa. CUPOLA La cupola è una copertura di forma semirsferica che scarica il peso sulla sottostante muratura circolare. Generalmente realizzata in calcestruzzo, richiede una centinatura che funga anche da cassaforma, cioè da contenitore per l’opus caementicium. Come per la volta a botte, l’intradosso può presentarsi liscio, come nella sala ottagona della Domus Aurea, o cassettonato, come nel Pantheon. VOLTA A CROCIERA Dal punto di vista geometrico la volta a crociera è l’intersezione di due volte a botte uguali e ortogonali. Questo comporta la creazione nell’intradosso di due spigoli semicircolari che vanno da un angolo a quello opposto. È una struttura che richiede una centinatura complessa ma ha il vantaggio di scaricare il peso solo sui quattro angoli consentendo l’apertura di passaggi trasversali. Ussa per ponti e acquedotti (canole fognature) # OPERE MURARIE **Opere lapidee** OPUS SILICEUM Chiamato anche opus poligonalis, è uno dei più antichi sistemi di opera muraria romana. Usata per realizzare mura di difesa, questa tecnica prevede l’utilizzo di blocchi di pietra di forma irregolare disposti ad incastro senza calce o altri leganti. Alcuni esempi sono visibili a Cori e ad Amelia (IV sec. a.C.) **Opere commentizie** OPUS QUADRATUM In latino, letteralmente, opera quadrata. Struttura muraria realizzata con grossi massi squadrati a forma di parallelepipedi di dimensioni pressoché uguali e disposti a filari isodomi (cioè di uguale altezza) e talvolta tenuti insieme da grappe metalliche. Le commettiture verticali di un filare cadono al centro della pietra sottostante per evitare cedimenti. È in uso sin dal (VI sec. a.C.). OPUS AFRICANUM Tecnica muraria di età romana utilizzata soprattutto in Nord Africa dal IV secolo a.C. nella quale la parete è costruita da catene verticali di blocchi di pietra verticali e orizzontali, riempite con un’opera quadrata. OPUS CAEMENTICIUM Più che un’opera muraria è un materiale informe inventato dai Romani mescolando calce, sabbia pozzolana, cocci e acqua (praticamente un calcestruzzo). Tale impasto veniva versato tra due pareti contenitive (a "sacco") realizzate con pietre di forma irregolare (opus incertum), o in forma squadrata con disposizione a $45^\circ$ (opus reticulatum) o in sistemi misti con laterizi e blocchetti (opus mixtum). In alcuni casi il calcestruzzo può essere anche gettato su cassaforme e centinature come avviene per le cupole (l’esempio più celebre è la cupola del Pantheon). **Matone** OPUS INCERTUM In latino, opera incerta. Nell’architettura romana, muro realizzato con pietre piccole e di forme irregolari. Tra due paramenti di opus incertum veniva versato l’opus caementicium. OPUS RETICULATUM In latino, opera reticolata, da reticulum, reticella. Nell’architettura romana, muro composto da elementi (solitamente in tufo e, comunque, di pietra) approssimativamente piramidali, detti cubilia, con la punta annegata nel calcestruzzo (opus caementicium), e le basi quadrate, visibili all’esterno, disposte secondo un reticolo inclinato a $45^\circ$ OPUS LATERICIUM O TESTACEUM In latino, opera di laterizi. Si dice di ogni tipo di muratura che faccia esclusivo uso di mattoni, e fu il paramento murario di cui i Romani si servirono con maggior frequenza. L’uso del mattone di argilla cotto in fornace comincia nell’età di Augusto e caratterizzerà tutta l’architettura imperiale romana. Il mattone è economico, maneggevole e leggero, vantaggi che ne protrassero l’uso per molti secoli. Nella maggior parte dei casi, comunque, i paramenti di laterizio contenevano un getto di calcestruzzo. OPUS MIXTUM In latino, opera mista. Consiste nel raggruppare nella stessa struttura vari tipi di muratura. In generale, però, si usa il termine «opera mista» quando vengono usati contemporaneamente pietre e mattoni. É frequente l’uso di fasce orizzontali di laterizi (e più tardi anche di elementi angolari) per rinforzare l’opus reticulatum. Tra due muri in opus mixtum era gettato l’opus caementicium. OPUS VITTATUM In latino, opera listata, da vitta (nastro, benda). Tecnica che consiste nel disporre fasce di blocchi lapidei, parallelepipedi e tutti della stessa altezza, in filari orizzontali alternati a filari di laterizi. Anche in questo caso l’interno del muro era riempito con calcestruzzo. OPUS CRATICIUM Muratura leggera costituita da telai portanti in legno poggiati su una base in muratura e riempiti da argilla o pietrame informe. Utilizzato spesso per tramezzi interni nelle abitazioni, l’opus craticium si tramanda ancora oggi nelle cosiddette case a graticcio tipiche del nord Europa. OPUS FORMACEUM Sistema di messa in opera dell’argilla cruda entro casseforme lignee. Detta anche tecnica à pisé prevedeva la costipazione del materiale tramite una pesante mazza di legno (il mazzapicchio). I muri realizzati con questa tecnica sono sempre interni alle abitazioni ed erano decorati con intonaci dipinti nel Primo Stile pompeiano. OPUS SPICATUM In latino, opera a spiga. I mattoni vengono disposti inclinati di circa 45° invertendo la loro inclinazione ad ogni filare. Questa disposizione è chiamata anche a spinapesce ed è utilizzata talvolta per pavimentazioni. # .PIMURA \ MOSAICI OPUS SIGNINUM Pavimento di età romana di tipo battuto, noto anche come cocciopesto. Per le sue proprietà impermeabilizzanti, era spesso usato per cortili, cisterne o ambienti umidi. Realizzato con frammenti di laterizi mescolati con calce, poteva essere arricchito con tessere in marmo o con scaglie irregolari (diventando così un opus scutulatum). OPUS SECTILE Rivestimento pavimentale o parietale, di origini romane ma ampiamente utilizzato anche nel Medioevo e nella cultura araba, realizzato con elementi di pietra o di marmo (in genere policromi) sagomati e accostati in modo da formare disegni geometrici e talvolta figurativi. Per ottenere disegni ricchi e contrastati si usavano marmi dai colori molto intensi come il pavonazzetto, il giallo antico, l’africano, il cipollino, il porfido rosso e verde. OPUS TESSELLATUM Tecnica di rivestimento pavimentale simile al mosaico realizzato con tessere di pietra, marmo o laterizio dalle dimensioni abbastanza grandi (fino a 2 cm di lato). Per questo comportava, in genere, una minore accuratezza nei particolari. OPUS MUSIVUM Dal atino medioevale musaicus, a nsua volta derivante à Musa (poiché le Muse venivano onorate in grotte artificiali àecorate con piccole pietre colorate). Tecnica artistica, chia at anche mosaico, usata ptdecorate pavimentale o parietale chprevede’accostamento di tessere, piccoli parallelepipedi di pitraturali, paste vitreeerracotta, marmi o madreperla fissanti sulla superficie tramite um letto ài calce staccogse o cemento I musaica può essere geometrico o figurativo OPUS SCUTULATUM Tecnica romana utilizzata per le pavimentazioni costituita èa frammenti à: marmo irregolari (scutulae) inseriti in uh fonda battuta o tra le tessere di un mosaico. È chiamato così anche un pavimento formato &a rombi di tre colori àiversi raggruppati n moda tale à àare all'osservatre l'impressione &i cubi in assonometria OPUS VERMICULATUM Tecnica a consistence nell impiegate minutissimi pezzi &i Pietre colorate disposti secondo line andulate a arcuate a seguires dei contanti quasi come &ai Vanni in latino venis à cui aggeltivo venticouatam .. mosaico ..calce ... nucleus .... rudus ... statumen PRIMO STILE (II - metà I sec. a.C.) Detto "a incrostazione" è di origini ellenistiche ed imita un rivestimento parietale di lastre marmoree rettangolari isodome. È una decorazione semplice e più economica dell’uso del marmo vero e proprio. SECONDO STILE (metà I sec. a.C. - inizi I d.C.) Detto "dell'architettura in prospettiva" è uno stile più complesso del precedente. Presenta l'immagine di strutture architettoniche che fingono archi e colonne o sfondano artificialmente la parete con scene di paesaggi. È uno stile ripreso dalla scenografia teatrale. TERZO STILE (prima metà I sec. a.C.) Detto "della parete reale" perché, rinunciando a complesse prospettive e limitandosi a pochi elementi architettonici per suddividere la superficie privilegia le figure umane collocate su sfondi monocromatici. Lo stile è spesso compendiario, cioè rapido e riassuntivo. QUARTO STILE (seconda metà I sec. d.C.) Detto "dell'illusionismo prospettico" deriva dal secondo stile ma è molto più ricco e fastoso. Corrisponde al gusto nuovo della committenza pompeiana borghese che vuole sfoggiare il proprio status sociale attraverso l'esuberanza della decorazione. la DOMUS tipico asso protetta = si apre con C'ATRIUM - con c''impluvium (bacino x le pioggia) con comuvium ("4 falde all'interno > attorno qui allagga = cubicole