Approccio Metacognitivo - Iona Oliva PDF
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Iona Oliva
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This document provides an overview of the metacognitive approach, including key concepts like cognitive functions, attention, memory, and strategies. It's helpful for understanding cognitive processes within learning. It includes definitions, theories, and implications for teaching practices.
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APPROCCIO METACOGNITIVO 14. Codifica: processo che consente di categorizzare un corretta (inibizione delle risposte predominanti). Nei 1. Le funzioni esecutive: entrano in gioco nei determinato oggetto o situazione cos...
APPROCCIO METACOGNITIVO 14. Codifica: processo che consente di categorizzare un corretta (inibizione delle risposte predominanti). Nei 1. Le funzioni esecutive: entrano in gioco nei determinato oggetto o situazione così da poterli soggetti ADHD è latente: hanno questo deficit compiti non ordinari, cioè in quelle situazioni identificare. La traccia resta se la codifica è profonda inibitorio in cui la scarica impulsiva è maggiore non abituali (ripetere l’informazione associandola a qualche forma rispetto alla capacità di ignorare agli stimoli distrattori 2. L’attenzione selettiva consiste: nella capacità di significativa). 32. Deficit controllo inibitorio: in età scolare: quando di focalizzarsi su alcuni stimoli e ignorarne altri 15. Immagazzinamento o ritenzione: mantenere non porta a termine un compito, sono disordinati, si 3. La capacità di controllare l’interferenza di l’informazione in memoria(es. ritenzione sub vocalica: arrabbiano facilmente etc..(archetipo del soggetto stimoli irrilevanti è: controllo inibitorio ripetere sottovoce un numero di telefono) ADHD), in adolescenza questo deficit si può 4. La metacognizione si struttura su tre ambiti: 16. Recupero: riprendere l’informazione immagazzinata trasformare in difficoltà che vanno ad impedire di strategie, conoscenza metacognitiva, processi mediante rievocazione(recupero mnestico diretto) o lavorare di gruppo o persone che amano il rischio e metacognitivi di controllo per riconoscimento ( recupero mediato da uno stimolo sport estremi e non riescono a non assecondare lo 5. Lo stile cognitivo è: la modalità preferita di associato) stimolo pregnante. elaborazione dell’informazione, stabile nel 17. Teoria dell’oblio: Freud perdita o impossibilità di 33. Pianificazione: funzione esecutiva; sono attività tempo e generalizzata. recuperare informazioni che un tempo si possedevano cognitive che attiviamo per anticipare e regolare il ns. 6. La teoria della mente: è la capacità di 18. Modello di Atkinson e shiffrin: si parte dalla comportamento. Si stabiliscono una sequenza di azioni attribuire agli altri stati mentali e interpretarne memoria sensoriale (l’informazione selezionata è per arrivare ad una meta; coinvolge altre funzioni e prevederne comportamenti perduta rapidamente, se mi interessa l’attenziono mentali (attenzione, astrazione, ragionamento, 7. Lo studente che apprende con una modalità altrimenti decade); memoria a breve termine(breve memoria di lavoro, formulazione di un piano, visiva-non verbale: preferisce utilizzare durata, le informazioni non ripetute sono perdute monitoraggio e valutazione); richiama il Probelm disegni, mappe, immagini rapidamente); memoria a lungo termine (memoria solving (la capacità di trovare una soluzione 8. Si indichi la corretta definizione di mediatore procedurale, episodica e semantica: memoria a cui do pianificando) segue delle fasi: Comprensione( capire didattico: mediatore è ciò che agisce da significato soprattutto emotivo o affettivo.); si può qual è il problema, se ho già affrontato questo tramite tra soggetto e oggetto nella produzione mantenere nella memoria a breve termine almeno 7 problema, se è uno nuovo strutturare una nuova della conoscenza unità sequenza…), attività di Previsione ( cosa mi serve per 9. L’ambiente di apprendimento: influisce, 19. Che cos’è la memoria di lavoro: per Baddley: superare il problema), Pianificazione(strumetti che mi positivamente o meno, sulla qualità del mantenimento e elaborazione temporanea possono servire per raggiungere la meta, stabilire i processo di insegnamento-apprendimento. dell’informazione durante l’esecuzione di differenti tempi o le modalità etc..), Monitoraggio (controllare se 10. Chi tra questi studiosi ha introdotto le variabili compiti cognitivi; si attiva quando si è impegnati si sta procedendo in maniera corretta, controllo di tutti emotivo-motivazionali nel modello contemporaneamente in più attività e ho necessità di gli strumenti e attività stiano funzionando)., metacognitivo: Borkowsky e Muthukrishna mantenere in memoria un’info; Baddley costruisce un valutazione ( verificare se quella sequenza che ho 11. La didattica è Scienza e arte della relazione tra modello di memoria di lavoro costituito da sistema messo in atto è stata funzionale, se il feedback è insegnare e apprendere utilizzando strategie esecutivo centrale (SED)( elemento supervisore che si positivo la sequenza diventa uno schema- sequenza da metacognitive attiva e va a coordinare le attività e il recupero delle memorizzare per poterla riutilizzare nel momento in 12. La didattica metacognitiva è efficace per: info necessarie);il SED è suddiviso in 2 sottosistemi : cui devo affrontare lo stesso problema- se il feedback è favorire le prestazioni di memoria. taccuino visuo-spaziale(smista le info visive) loop negativo, la sequenza va rivista perché non ha 13. La consapevolezza del soggetto rispetto ai articolatorio/fonologico (smista info di tipo uditivo) consentito il raggiungimento della meta) propri processi cognitivi è definita: 20. Come si valuta la memoria di lavoro? La memoria a 34. Metacognizione: è la conoscenza, la consapevolezza conoscenza metacognitiva breve termine si valuta con lo SPAN (il soggetto deve rispetto a come funziona la nostra mente e la 14. Il problem solving è: una funzione esecutiva rispondere riproducendo la sequenza di numeri ); per consapevolezza di come funzionano i nostri processi complessa la memoria di lavoro il test ideato da Daneman cognitivi. È un atto riflessivo perché ci porta a riflette 15. A partire da quale anno flavell inizia a e Carpenter (mentre si capisce il significato di una su come funzionano i nostri processi cognitivi; implica elaborare modelli metacognitici più complessi: frase, bisogna anche ricordare una parola specifica) l’attivazione dei processi di controllo cognitivo che si 1981 21. La capacità di memorizzazione è influenzata dalle attivano nel momento in cui io pianifico un’attività emozioni (tendiamo a rimuovere ricordi negativi (l’autovalutazione, la pianificazione sono processi OLIVA dovuti ad esempio a traumi)+ metacognitivi)- metacognizione:insieme di attività 1. Che cos’è la metacognizione: è l’insieme delle 22. Principali disturbi della memoria: Amnesia: può fisiche che presiedono al funzionamento cognitivo- conoscenze che ogni individuo possiede sul proprio essere temporanea o duratura; globale (dimenticanza sapere si saper fare funzionamento cognitivo e sulle diverse forme di totale di ciò che ho vissuto) e parziale( perdita della 35. Tre ambiti della metacognizione: strategie ( attività controllo che è in grado di attuare prima, durante e memoria di un arco temporale). Può essere che ogni individuo applica per affrontare e realizzare dopo l’esecuzione di un compito. Due attività retrograda(perdita delle info che abbiamo già un compito- la scelta della strategia è connessa alla metacognitive fondamentali sono riflessione e acquisito) anterograda (incapacità di memorizzare le metacognizione); conoscenza metacognitiva ( sapere controllo future informazioni); le cause possono essere come funzionano i propri processi cognitivi perché mi 2. La relazione fra metacognizione e apprendimento è organiche (tumori, masse, ictus…) psicogena(a aiuta a scegliere la strategia più adeguata- avevre molto significativa perché se conosco il modo in cui seguito di un trauma psicologico sia in senso positivo un’idea su come io funziono) processi di controllo ( apprendo imparo. che negativo) insieme di processi che mi aiutano a controllare se sto 3. Che cos’è l’apprendimento? È un processo cognitivo 23. Amnesia infantile: Freud ( incapacità do ricordare i procedendo bene- automonitoraggio) complesso altamente variabile a seconda delle persone primi anni di vitta poiché crescendo si cambiano le 36. Flavell e wellmann: i primi che si sono interessati di (fatti e motivi) e dei contesti (fattori ambientali). chiavi di codifica. metacognizione. Il loro modello tiene poco conto dei Implica un cambiamento man mano che cambiamo. 24. Effetto recency ( ricordarsi le ultime parole lette grazie processi di controllo e si basa su 4 aree per poter 4. Cosa e quali sono i processi cognitivi? Costituiscono alla MBT) effetto primacy ( ricordare le prime parole sviluppare un’adeguata conoscenza metacognitiva il l’insieme delle rappresentazioni e dei processi mentali o info lette grazie alla MLT) ; si attivano nel momento soggetto doveva padroneggiare 4 ambiti ( conoscere le che permettono di acquisire delle nozioni, sono in cui siamo chiamati a recuperare un info come per proprie caratteristiche personali; conoscere le fondamentali per l’apprendimento e sono: attenzione, esempio nella lettura del brano e nella comprensione; caratteristiche del compito, conoscere le strategie percezione, e categorizzazione, memoria e 25. Strategie di memoria: possono lavorare a livello di da impiegare e le condizioni di applicazione del immaginazione, pensiero e decisione, apprendimento, Memoria di lavoro, centrate sulla visualizzazione o compito. linguaggio. di associazione e organizzazione semantica 37. Didattica cognitica: attiva un apprendimento centrato 5. Funzioni esecutive: varietà di processi cognitivi 26. A livello di memoria di lavoro sono: reiterazione: sullo studente, autodiretto e autoregolato dallo studente regolati da aree specifiche ( aree corticali prefrontali) ripetizione mentale del materiale da memorizzare; stesso. che consentono agli individui il raggiungimento di codifica fonologica: raggruppare gli elementi per 38. Il modello di Brown: si concentra sulla capacità di determinati obiettivi. Si attivano quando siamo memorizzarli meglio (es. num di telefono); codifica controllo dei processi; ritiene che la metacognizione impegnati in compiti complessi o non familiari spaziale: mappe concettuali per creare connessioni fra debba essere considerata come processo di controllo (imparare a guidare la macchina, svolgere un’attività a il materiale da ricordare e la sua collocazione spaziale rispetto alle funzioni cognitive. Questo controllo tempo). ( per i DSA è utile le mappe concettuali) avviene: nella capacità di problematicizzare (rendersi 6. Funzioni esecutive di base: attenzione sostenuta, 27. Strategie centrate sulla visualizzazione: conto che c’è un problema); di predizione (capire memoria, autoregolazione, strategie) funzioni evidenziazione percettiva: ricordare le info che si come posso attivarmi per prevedere o anticipare le complesse( problem solving, pianificazione, sono evidenziate. Immaginazione: si creano conseguenze), capacità di pianificare ( organizzare le ragionamento). immagini mentali per facilitare il ricordo. Mappe informazioni e definire la sequenza è un processo di 7. Secondo Miyake le funzioni esecutive hanno 3 mentali: mappe grafiche con parole o con immagini controllo), capacità di monitoraggio (rappresenta un componenti: Inibizione ( inibire gli impulsi e le che aiutano facilmente la visualizzazione. controllo funzionale dei processi) informazioni irrilevanti)Memoria di lavoro ( capacità 28. Strategie di associazione e organizzazione 39. Modello di Borkowsky: elabora un modello che di mantenere in memoria informazioni per brevi semantica: meccanismi di associazione: associare un integra sia òe caratteristiche del modello di Flavell che periodi di tempo), flessibilità di risposta (capacità di concetto non noto a qualcosa di noto; clustering: di Brown e in più introduce gli aspetti emotivi e attuare comportamenti diversi in base alla richiesta consente di mettere insieme più elementi in gruppi e motivazionali. (si inizia con un compito-se è un ambientale ) connettere le informazioni; parole chiave: individuare compito che già conosco e che mi ha dato ottimi 8. Che cos’è l’attenzione? È un processo base; è un un elemento conosciuto in grado da fare da tramite fra risultati, replico la stessa sequenza di azioni che ho già insieme di processi neuropsicologici che consentono di antri due; formazione di storie: costruire una storia usato in passato- se è un compito che non sono riuscita concentrare la consapevolezza su aspetti rilevanti con tutti gli elementi da ricordare; acronimi e a superarlo o che non conosco o complesso, devo dell’ambiente esterno e inibire gli stimoli distraenti acrostici: nomi o frasi le cui lettere fungono da trovare nuove strategie, attivare la metacognizione- 9. Processi cognitivi automatici: non sono intenzionali, suggerimento (es. come quando fuori piove) provo le strategie di cui conosco- applico la stategia- ricadono al di fuori della consapevolezza (es. guidare 29. Processo di Rievocazione: fa riferimento al ricordare eseguo il compito-ricevo il feedback – se positivo, la la macchina); processi controllati: si basano sul segmenti di info; processo di riconoscimento: strategia ha funzionato ed entrerà a far parte del mio controllo e sulla consapevolezza; sono intenzionali identificare e riconoscere elementi e info già visti pacchetto di strategie) il feedback positivo consiste di (imparare a guidare). 30. Flessibilità cognitiva o SHIFTING: rientra nelle acquisire strategie e lavora su aspetti fondamentali sul 10. Automatizzazione: è un processo che si acquisisce funzioni esecutive(legato al concetto di pensiero processo metacognitivo: convinzioni, motivazione con la pratica divergente-trovare soluzioni alternative e diverse intrinseca, motivazione, autostima) perché mi fa 11. Funzioni dell’attenzione: attenzione selettiva ( rispetto a quelle standard)processi cognitivi convincere che sono capace di affrontare il compito, focalizzarsi su alcuni stimoli e ignorarne altri-cocktail superiori:la capacità di modificare i nostri schemi di che conosco bene il mio funzionamento cognitivo e party); vigilanza( capacità di prestare attenzione per comportamento sulla base all’ambiente esterno. Il che in inciderà su una maggiore consapevolezza e un periodo prolungato allo scopo di rilevare la contrario della flessibilità cognitiva è la perseverazione conoscenza del Sé ( Ogni volta che si realizza un presenza di uno stimolo-target di interesse- ad ADHD o la rigidità di pensiero; le matrici di Raven misurano obiettivo attraverso l’applicazione corretta di una manca); ricerca (capacità di individuare lo stimolo proprio questa flessibilità cognitiva. strategia scelta sulla base della conoscenza del proprio target) I soggetti con sindrome dello spettro autistico sono funzionamento cognitivo, si aggiunge un pezzetto alla 12. Fattori che influenzano l’attenzione: ansia di carenti di questa funzione esecutiva (presentano conoscenza del proprio sé) tratto(personalità); di stato ( ambiente); arousal perseverazione, incapaci di autovalutarsi, monitorarsi 40. Modello Cornoldi: valutando la metacognizione punta globale (malessere fisico/affaticamento) natura del etcc. Al contrario loro presentano una serie di ai processi di controllo che elenca i processi cognitivi compito. comportamenti, sono ripetitivi, rigidi, invarianti di controllo 13. La memoria: capacità di codificare, ritenere e iperselettivi. 41. La capacità di teorizzare sulle nostri processi recuperare le informazioni. È un processo che avviene 31. Controllo inibitorio: funzione esecutiva, processo cognitivi è una competenza che acquisiamo sin da subito dopo l’attenzione. Avviene attraverso 3 fasi: mentale che si attiva quando il compito è complesso. piccoli, la teoria della mente:(TOM) sviluppo delle Codifica, immagazzinamento, recupero. Controllare l’interferenza che gli stimoli irrilevanti conoscenze che il bambino sviluppa sul proprio hanno sulla nostra capacità di rispondere in maniera funzionamento cognitivo; capacità di leggere la mente: attribuire agli altri un funzionamento cognitivo e identificare la struttura soggiacente i testi. Le strategie prevedere i comportamenti che può attivare l’altro( di ripetizione: comportamento di previsione); si sviluppa dai 3/5 62. Le strategie di ripetizione sono procedimenti per anni; come si misura: prova dello spostamento mantenere e ricordare in modo letterale le inatteso; prova del contenuto inatteso. tom necessaria informazioni. per sviluppare la metacognizione; 63. Le strategie di elaborazione: Sono le più efficaci per 42. Le variabili emotive-motivazionali: sono raggiungere una comprensione profonda del materiale fondamentali che consentono di lavorare a disposizione; aiutano l’alunno a collegare la nuova sull’apprendimento della strategia. La didattica informazione con quelle che già possiede metacognitiva, deve tenere in considerazione aspetti, 64. Che cos’è uno stile di apprendimento? - È proponendo esperienze di automonitoraggio che si l’approccio all’apprendimento preferito di una relazionino alle prestazioni precedenti degli stessi persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, allievi e che non portino mai ad una valutazione elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni globale sulla persona ,ma solo su alcune competenze 65. Quali sono i canali sensoriali legati agli stili di che possono essere di maggiore o minore livello in apprendimento? - Costituiscono i canali di accesso ogni individuo alle informazioni e sono: visivo-verbale (preferenza 43. La didattica differenziata: parte da una per la letto- scrittura: si impara leggendo ) visivo-non programmazione del docente, un’attività didattiche che verbale (visual learning: preferenza per immagini, possono andare bene per tutti e deve sapere come disegni, fotografie, simboli, mappe concettuali, grafici funziona la mente dell’alunno di quella specifica età. e diagrammi. ) uditivo (privilegia l’ascolto: è 44. Apprendimento autoregolato: è un processo che si favorito dall’assistere ad una lezione, partecipare a sviluppa attraverso un'interazione continua tra discussioni, e dal lavoro con un compagno o a gruppi) conoscenza metacognitiva e controllo metacognitivo. cinestesico (predilige attività concrete) Attraverso la consapevolezza delle proprie risorse e 66. Cosa s’intende per stile cognitivo? - è un modo delle richieste del compito, un individuo può personale di apprendere, immaginare, trasformare e pianificare, monitorare e valutare in modo autonomo il utilizzare le informazioni proprio percorso, massimizzando l'efficacia del proprio apprendimento. 45. Il metodo di studio più conosciuto è quello di Robinson che si basa molto sull’autoregolazione e prevede delle fasi: 1. Preview (la scorsa preliminare), 2. Question( porsi delle domande), 3. Read (leggere); 4. Reflect (riflettere), 5 Recite ( ripetere), 6. Review (ripassare) 46. 4 livelli della didattica metacognitiva: conoscenze relative al funzionamento cognitivo generale; autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo (insegnare strategie di autoistruzione ed automonitoraggio); uso di strategie di autoregolazione cognitiva; variabili psicologiche sottostanti _____________________________________________ 47. Metacognizione: consapevolezza e controllo dei processi cognitivi 48. Brown classifica i principali processi metacognitivi in : predizione (saper stimare il grado di difficoltà di un compito e predire il proprio livello di prestazione) pianificazione (la capacità di organizzare le azioni che portano ad un obiettivo) monitoraggio (controllo che un individuo svolge su attività cognitiva che sta svolgendo) Valutazione (capacità di mettere alla prova una strategia di apprendimento ed eventualmente modificarla) 49. Cornoldi: ha proposto il concetto di sensibilità metacognitiva, che è la ricerca del comportamento più efficace da adottare in una situazione o nello svolgimento di un compito. 50. Flavell: fece una distinzione tra conoscenze ed esperienze metacognitive e conoscenza e utilizzo di strategie 51. Pressley: parlò di metacognizione e strategie (abilità complesse) lo studente deve acquisire dei set di strategie, coordinandole tra di loro con il fine di raggiungere l’obiettivo 52. Borkowsky: introdusse un modello applicativo mirato all’introduzione graduale della metacognizione in classe (modello operativo) esso fornisce uno schema per organizzare conoscenze ( fa riferimento alle conoscenze sul funzionamento cognitivo in generale) autoconsapevolezza (giudicare le proprie emozioni rispetto ad un compito dato, autogestione delle proprie attività cognitive) strategie (insegnare l’uso di più strategie e ripeterle in molteplici contesti) 53. Autoregolazione: la conoscenza e le strategie portano ad innescare un processo di autoregolazione cognitiva. Fissarsi degli obiettivi in termini di risultati e di modalità di svolgimento, osservare l’andamento del processo, confrontare, valutare. 54. Variabili psicologiche della metacognizione: Locus of control (luogo di fattori responsabili degli insuccessi e dei successi( fattori interni ed esterni); autoefficacia (è la convinzione delle proprie capacità di raggiungere il successo nell’esecuzione di un compito; autostima (insieme dei giudizi che attribuiamo a noi stessi); motivazione: spinta dell’alunno a voler apprendere. 55. Strategie cognitive: possono essere generali (fissare obiettivi, riepilogare, classificare, ecc..) specifici (utilizzare la parafrasi nell’analisi di un testo) 56. Strategie metacognitive: lavoranbo sulla consapevolezza del soggetto “autoregolare il proprio comportamento” 57. Che cosa sono le strategie di apprendimento 58. Capacità o azioni del soggetto che, come uno stratega, le seleziona e le utilizza coscientemente e deliberatamente per raggiungere alcune mete particolari 59. Quali sono le strategie fondamentali dell’apprendimento metacognitivo? - Strategie di selezione, strategie di comprensione, strategie di organizzazione, strategie di elaborazione 60. Le strategie di selezione: aiutano gli alunni a selezionare l’informazione e a costruire connessioni tra i diversi elementi che devono essere appresi. Includono il dominio di sistemi di raggruppamento, ordinamento, classificazione dei dati come le mappe concettuali i diagrammi a V. 61. Le strategie di organizzazione: consistono nel selezionare le idee principali di un testo (idee chiave), riassumere il materiale distinguendo le idee principali e subordinate, creare reti semantiche tra i concetti dati o mappe cognitive, schematizzare, fare quadri sinottici,