Summary

Gli appunti trattano di antropologia, con particolare attenzione alla storia della disciplina e ai suoi diversi approcci. Vengono analizzati concetti chiave come evoluzionismo, razzismo scientifico, e il ruolo del colonialismo nello sviluppo dell'antropologia stessa. Si evidenziano pensieri di importanti antropologi e le loro teorie.

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ANTROPOLOGIA APPLICATA AL DESIGN Altro cambiamento storico dal 600: rivoluzione francese, l’Europa passa da una leRura biblica del Gli ogge( rappresentano “come chi li ha proge.a/ pensa che il mondo sia o...

ANTROPOLOGIA APPLICATA AL DESIGN Altro cambiamento storico dal 600: rivoluzione francese, l’Europa passa da una leRura biblica del Gli ogge( rappresentano “come chi li ha proge.a/ pensa che il mondo sia o come pensa che mondo ad una scienLfica. Prima la realtà veniva spiegata in termini biblici, ma dal 600 inizia ad dovrebbe essere”. affermarsi la scienza come spiegazione del mondo. Margolin, Victor, (2002). The poli7cs of ar7ficial: Essays on Design and design studies. Chicago: University of Chicago Press. Su questo passaggio Darwin pubblica l’origine della specie. La parola “possibilità racchiude parte di ciò che mi ha ispirato a diventare un antropologo. La In questo momento storico inizia a nascere l’antropologia, che si interroga tra rapporto natura- disciplina apre finestre su altre possibili forme di esistenza sociale umana; la maggior parte di ciò cultura, passaggio dallo stato di natura e civiltà. Legame tra biologia e cultura. Preludio delle teorie che riteniamo immutabile è stato, in altri tempi e luoghi, organizzato in modo diverso, e le del razzismo scienLfico. Charles Darwin e evoluzionismo. possibilità umane sono quasi sempre più grandi di quanto normalmente immaginiamo”. Graeber, David, (2007). Possibili7es: Essays on Hierarchy, Rebellion, and Desire. Oakland: AK Press. DUE BRANCHE DI ANTROPOLOGIA: FISICA E SOCIALE CULTURALE. Fisica: studia l’evoluzione biologica, adaRamento esseri umani, resL fossili, rapporL con anatomia, Pensare alle realtà come: possibilità → curiosità; METODO; strumenL e conce( patologia, fisiologia, archeologia, paleoantropologia, primatologia. Lombroso diceva che dai tra( somaLci si riconosce se una persona era criminale o meno; studia la STORIA DELL’ANTROPOLOGIA Capire le riflessioni e le credenze, capire cosa fa l’antropologia oggi. diversità fisica delle razze. Darwin parla di evoluzione della specie. Esce il saggio sull’ineguaglianza delle razze di Gobineau, ANTROPOLOGIA: anthropos logos, discorso sull’uomo (umanità). sull’esistenza di razze diverse che per natura hanno predisposizioni diverse. Da qui inizia il razzismo In cosa differisce da altri saperi che studiano l’umanità come psicologia, filosofia, anatomia? scienLfico, la scienza stessa legi(ma queste idee. L’antropologia studia cultura, tradizioni, usi e costumi, ciò che viene appreso. Diventa qualcosa di naturale e scontato a cui non pensiamo più. Non sono cose naturali ma naturalizzate, è Sociale e culturale: nasce da un rapporto ambiguo con il colonialismo, gli antropologi venivano l’apprendimento di cose culturali che repuLamo naturali. usaL per raccogliere informazioni uLli a governare le colonie soRomesse. Gli antropologi difendono le popolazioni naLve nei diba(L. LE CULTURE Idea del mondo diviso tra moderni (europei) e primiLvi. Si sviluppa una teoria antropologica: Edward Tylor (1871): “La cultura, o civiltà, intesa in senso etnografico, è l’insieme complesso di evoluzionismo secondo cui esistono stadi fissi di evoluzioni uguale per tu( ma in quel momento le conoscenze, credenze, arte, morale, diriRo, costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita popolazioni erano a stadi di civilizzazione diverse, quindi gli antropologi studiano i primiLvi. Ora dall’uomo come membro di una società”. questa differenza è diventata solo un modo diverso di stare al mondo, prima era differenza tra Ruth Benedict: “La cultura è ciò che Lene insieme gli uomini”. Antropologia culturale e/o sociale. moderni e primiLvi. Gli antropologi evoluzionisL studiavano i survival, cioè i fossili culturali. Una “vocazione per le differenze” Ricerca degli antropologi dell’epoca tra XIX e XX secolo. Separazione tra riflessione teorica e Studia l’umanità a parLre dalla considerazione delle differenze esistenL tra gruppi umani. Società raccolta dei da/. Studiavano in biblioteca e negli archivi documenL e storie reda( da missionari lontane e diverse, differenze culturali interne alla propria società. Riflessione sull’alterità. “E’ dal ecc. raccoglievano il materiale e facevano le loro interpretazioni. Alcuni andavano sul posto negli vedere noi stessi tra gli altri, come esempio delle forme che la vita umana ha assunto, un caso tra i staL coloniali ma stavano nella loro casa, chiamavano interpreL e interrogavano primiLvi e casi, un mondo tra i mondi, che deriva l’apertura mentale. Se l'antropologia ha un ruolo nel mondo selvaggi: antropologia da tavolino, chi raccoglieva daL e chi faceva la ricerca con le domande. è di re-insegnare questa verità”. Clifford Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino, Bologna, 1998 (1973) JAMES FRAZER. Il ramo d’oro. Evoluzionismo. “Si suppone che l’anima esca dalle aperture naturali Storia: Erodoto: antenato dell’antropologia, storiografo greco, scrive “le storie”, curioso verso usi e del corpo, specialmente bocca e narici. Così nel Celebes aRaccano ami da pesca al naso di un costumi delle popolazioni e raccoglie storie di popolazioni vicine ai greci con usi e costumi diversi, malato, all’ombelico e ai piedi, cosicché se l’anima tentasse di sfuggire sarebbe presa all’amo e vi popolazioni chiamate “barbari”, balbeRare, perché non si capivano tra di loro greci e barbari. Ogni rimarrebbe aRaccata. Un Turik del fiume Baran rifiutò di separarsi. da pietre a forma di gancio gruppo pensa che i propri usi e costumi siano i migliori, riflessione di Erodoto. perché gli agganciavano l’anima al corpo impedendo alla sua parte spirituale di staccarsi da quella materiale” L’EUROPA TRA 700-800 Gli antropologi iniziano a studiare i naLvi americani, primiLvi vicini a loro e fanno ricerche in una Circolano prime riflessioni che fondano l’antropologia. Un processo storico importante che cambia maniera diversa. la storia dell’Europa e del mondo è il colonialismo. Iniziano esplorazioni geografiche, conquiste di PraLche decontestualizzate dal loro contesto. DaL incerL. Rischio di aRribuire ai “primiLvi” territori e popolazioni soRomesse e sterminate. Erano scoperte enormi, momento storico di supersLzioni infanLli. cambiamento culturale in cui ci sono le esportazioni e iniziano a circolare i resoconL di viaggio, In quegli anni le donne iniziano a fare ricerche sul campo, assistente dell’uomo e parlare con le scri( da mercenari, marinai, mercanL, missionari. Le rappresentazioni di popolazioni diverse, donne. studiate dai gruppi che viaggiavano, oscillano su due poli opposL, popolazioni che vivono in uno Alice Cunningham Fletcher, (1838-1923) Una delle prime antropologhe sul campo stato di natura meno corroRe e ingenue (mito del buon selvaggio), e popolazioni mostruose e spaventose (antropofagia). Rappresentazioni che giusLficavano posizioni diverse nei diba(L sul faRo che le popolazioni selvagge avessero o no un’anima. FRANZ BOAS (1858-1942) ERNESTO DE MARTINO Il parLcolarismo storico. AnLrazzista Antropologo italiano. Diversa concezione di campo e di modo di fare ricerca. RelaLvismo culturale: approccio “emico” Antropologia marxista: aRenzione alla dimensione storica Rifiuto dell’etnocentrismo: “il proprio gruppo è il centro di ogni cosa e gli altri sono consideraL e Il Mezzogiorno italiano Diversa concezione del campo valutaL in rapporto a esso” Impegno scienLfico inteso come impegno poliLco Antropologo più importante degli usa, quando in una spedizione dell’arLco rimane colpito dagli eschimesi per i loro colori. MALINOWSKI Lui dice studiamo UNA popolazione in modo preciso e approfondito, senza accostare troppi diversi. Massimo esponente antropologia, forma intere generazioni di antropologi. Poco dopo la sua morte AnLrazzista e rifiuta entro centrismo, dicendo che non si può giudicare cultura di altri a parLre dai la moglie pubblica i suoi diari delle Trobland in cui racconta qualcosa di diverso rispeRo ai libri. nostri metri di giudizio ma bisogna capire i loro. Racconta una vita sul campo di sofferenza, aveva nostalgia della civiltà, passava il tempo a leggere e aveva odio e rigeRo verso i trobliandesi. MALINOWSKI, polacco, Inghilterra, fisico matemaLco aristocraLco studia antropologia a Londra. Fa Due persone diverse, quindi qual’è il valore scienLfico dei libri? ricerca in Australia nel 1910, 1WW, ma essendo polacco era in territorio nemico, viene posto di A diary in the strict sense of the term. Pubblicazione postuma dei diari di Malinowski. fronte ad una scelta di tornare in patria a combaRere o diventare prigioniero di guerra, dove MeRe in crisi la comunità antropologica: ogge(vità dei daL? Metodologia di ricerca sul campo? rimane in esilio ma gli viene concesso di fare ricerca, muoversi, era un prigioniero libero di Figura dell’antropologo? conLnuare il suo lavoro. Ricerca nell’arcipelago delle Trobiandt, in cui si trasferisce; la sua “Il mito dello studioso sul campo simile a un camaleonte, in sintonia con l’ambiente esoLco che lo preoccupazione era il poco contaRo con quelli sul posto e il non parlare la loro lingua, ma la Impara circonda, un miracolo vivente di empaLa, taRo, pazienza e cosmopoliLsmo, venne demolito e non ha bisogno di interprete, condivide la quoLdianità con gli altri perdendo parte della vita del dall’uomo che forse aveva faRo di più per crearlo” villaggio. Osserva la rouLne lavoraLva, la cura del corpo, i modi di preparare il cibo, la vita sociale e le relazioni emoLve. Il suo obie(vo era afferrare il punto di vista dell’indigeno, dell’altro in RESTUDY Crisi dell’oggedvità dei da/ etnografici. il caso Head-Freeman Quale verità etnografica generale, ancora oggi un obie(vo centrale dell’antropologia. Scopre lo scambio Kula, di collane, possibile? bracciali conchiglie = rituale. Antropologi che vanno in campi in cui sono state già faRe delle ricerche. Scoprono altre cose e Introduce il funzionalismo. Studia la funzione di ogni elemento culturale, si chiede a cosa serve una raccontano le società in modo diverse. MeRono in crisi la verità etnografica e l’ogge(vità cosa. Costruisce rappresentazioni e culture come un puzzle, insieme perfeRo in cui tuRo va scienLfica. benetralasciano contraddizioni, cambiamenL, confli(, che invece sono elemenL centrali per capire la cultura. L’etnografia come fic/on Vicinanza tra antropologia e leReratura, più che tra antropologia e scienza. Il cambiamento metodologico centrale che propone: etnografia, scriRura di un popolo. 60 minuL. Strategie narra/ve: presente etnografico, narratore onnisciente, assenza dell’antropologo, Questa ricerca etnografica si stava non meno di un anno in un contesto facendo osservazione omogeneità del popolo studiato. partecipante, si osserva la realtà e vi si partecipa entrando nella vita sociale alle feste i pranzi ciò Wri7ng Culture “il dannato libro” e la svolta postmoderna, condensa le riflessioni e sconvolge la che succede mantenendo sempre lo sguardo osservaLvo. Apprendimento della lingua naLva. comunità antropologica. L’antropologia si avvicina alla leReratura, rintracciano nelle monografie le Approccio olisLco, non cercare di spiegare un elemento ma cogliere la cultura nel suo insieme. strategie dei romanzieri. Cogliere punto di vista del naLvo. Metodo che rivoluziona l’antropologia dell’epoca. Dife.o del presente etnografico: raccontano poco la propria esperienza, ma qualcosa di ogge(vo. All’epoca bisognava scegliersi il proprio campo, meglio se uno poco studiato da altri antropologi. Da un’idea di popolazioni che non cambiano mai, li fissiamo in una rappresentazione staLca. Assenza dell’antropologo non presente nei racconL. CLAUDE LEVI-STRAUSS Abbandonare la pretesa di ogge(vità portata avanL dall’antropologia femminista. Fondatore stru.uralismo francese in antropologia. Studia in Francia si interessa in antropologia e Tu( i saperi sono parziali, bisogna approfondire la riflessività, raccontando i nostri intenL iniziali fa viaggi in Amazzonia, conosce popolazioni Indios. Rimane affascinato da popolazioni, miL, rifleRendo sul momento storico della ricerca, ragionando su come influenziamo la ricerca. Solidità struRure di parentela: molto studiaL da lui. scienLfica sulla costruzione di un sapere situato. Tabù dell’incesto prescrive chi non si può sposare. CLIFFORD GEERTZ Stru.uralismo Antropologia interpreta/va: Invita a fare descrizioni dense, raccontando il contesto, segni e Ricerche tra gli Indios Brasiliani. Studio della parentela e dei miL Ricerca del “principio” che li simboli. genera. “L’uomo è un animale sospeso tra ragnatele di significato che lui stesso ha tessuto”. Thick Come nel linguaggio, rintraccia l’esistenza di una “matrice” condivisa descrip7on “le categorie dello spirito umano” Vicinanza tra antropologia e leReratura. Il tabù dell’incesto come grado zero della parentela Antropologia postmoderna Esperimen7 di “s7le” nella scri\ura Antropologia dialogica: es. Tuhami CULTURA E NATURA Si meRe in scena la persona di chi fa ricerca, etnografie che diventano più inLmisLche. Riflessività Cultura: costumi, tradizioni, lingue, religione. Arte, elemenL di apprendimenL intelleRuali, sul proprio posizionamento (genere, colore, età, nazionalità, ecc.). conoscenza. ALTRO. Antropologia femminista Natura: isLnL. Ciò che non ha influenze esterne da parte dell’uomo. Flora e fauna. Racconto di esperienze affe(ve, sessuali, emozioni, staL di coscienza alteraL. Cultura dal laLno colere: abitare, col7vare, ornare (un corpo), venerare (una divinità), esercitare Il diario come metodo (una facoltà). Novità di Malinowski: tenere un diario inLmo, riflessivo, che modifica quoLdianità e modo di Prime osservazioni rivolte a costumi e abitudini: a.enzione alle differenze umane. pensare e rifleRere sul campo Pluralità irriducibile delle forme di vita umane. (Herder, 1769). Problema della prospedva evoluzionista (moderni vs. primi7vi). Il colonialismo «La cultura, o , intesa nel suo ampio, è che include le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il Dipesh Chakrabarty (studioso postcoloniale): colonizzaL traRaL come perenni bambini, in “aResa” diriRo, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine dall’uomo come membro di una » «la di potersi autogovernare. cultura dà senso alle diversità» Es: le colonie portoghesi in Africa Idea e trasformazione della natura. Cultura come ves/to, come seconda natura. ConceRo di Superorganico di Kroeber (1917). La decolonizzazione ConceRo di Esteriorizzazione di Leroi-Gourhan (1965) - utensili come esteriorizzazioni extra- Iniziano tra le due guerra indipendenza India 1947 - 1999 liberazione di Macao. La guerra di Algeria organiche - linguaggio e simboli Cultura come acquisizione e ada.amento. Visione stra/grafica della cultura. FRANZ FANON (1925-1961) MarLnica, anLllano Modello interadvo: cultura non aggiunta, ma prerequisito per l’esistenza biologica, psicologica e Studia con Aimé Cesaire, il poeta della negritude sociale. Co-evoluzione. Esseri bio-sociali. Fronte di Liberazione Nazionale Algerino Pelle nera, maschere bianche I dannaL della terra FARE CULTURA La rivoluzione della decolonizzazione La cultura non è innata non è ‘naturale’, si trasmeRe; costantemente agìta, appresa, tramandata, Altera i rapporL tra occidente e il resto del mondo. MeRe in discussione i rapporL tra l’antropologia alterata. e “gli altri” I saperi occidentali hanno contribuito all’impresa coloniale Cultura come riduzione, sfrondamento di possibilità. Dal complesso al complicato. La “scoperta dell’uguaglianza” è il motore della rivoluzione anLcoloniale. La cultura come costante mutamento. Fanon: è necessaria una ro\ura violenta con l’Occidente e i saperi che questo ha prodo\o Cultura come separazione (tra noi e gli altri, tra noi e la natura). «l’uomo come animale impigliato nelle reM di significato che egli stesso ha tessuto» Max Weber Trasformazioni dell’antropologia Decolonizzazione come “rivolta dell’oggeRo etnografico”. SospeRo verso chi vuole “parlare per CULTURA DENTRO: costruire i corpi loro” Ontogenesi (Ingold, 2020) Rahola: unità del mondo. Scompaiono le condizioni di separatezza Antropopoiesi (Remo(, 2011) A.enzione per nuovi temi: Analisi del potere Ibridazione, creolizzazione, sincreLsmo. Rapporto tra ri7 di iniziazione e di passaggio: fase di separazione, fase liminale, fase di riaggregazione globale e locale, impoverimento culturale o creaLvità? (Ritzer e la mcdonaldizzazione del mondo). “Corpo, età e genere Pra7che Riprodudve Nascita/malada/morte” vd. Aime, M. Ibridazione, creolizzazione, sincreLsmo. Simbolismo è condivisione di accordi, convenzioni, limiL, presupposL, associazioni, disLnzioni…. Direzioni e sfide dell’antropologia contemporanea Es. il cibo e il gusto Antropologia at-home antropologi naLvi «non mangiamo una cosa perché non ci piace, non ci piace perché non la mangiamo» (harris, Sperimentare nuove forme di comunicazione dell’antropologia 1975) buono da pensare sul piano simbolico, separazione dallo ‘stato di natura’ (levi-strauss, 1966), Antropologia pubblica: il Premio Pulitzer al libro Evicted di Ma\hew Desmond sporco = puro e impuro (mery douglas, 1994) definito da religione e tabu Antropologia militante: David Graeber e il movimento Occupy Wall Street Antropologia applicata: il proge\o partecipa7vo di riqualificazione urbana Trame di Quar7ere, di Forma e funzione Catania ad una precisa funzione non corrisponde un’unica forma, ad una precisa forma non corrisponde un’unica funzione. La relazione fra forma e funzione si gioca anche sul piano culturale e simbolico. CULTURA FUORI: l’ambiguità dell’altro Le gaffe culturali : Svelano elemenL della cultura non conosciuL dagli antropologi Desiderio e curiosità e insieme repulsione. Il noi si definisce in rapporto all’altro: l’altro come tuRo ciò che non è noi, come consapevolezza La barbarie : Esprime qualcosa non su coloro verso cui questo giudizio è direRo, ma su quelli che lo della propria precarietà e incompletezza. L’altro rappresenta le infinite possibilità perdute. enunciano. APRIRSI AL MONDO Differenziazione Apertura all’incompletezza: conceRo di impoverimento culturale e convivenza, conceRo di Remo(: l’idenLtà sociale è raggiunta anche tramite una differenziazione esterna crea/vità culturale, conceRo ambiguo di appropriazione culturale. Chi è barbaro? Antropofagia e tortura REIFICARE la Cultura Non mi rammarico che noi rileviamo il barbarico orrore che c'è in tale modo di fare, ma piu\osto processi di essenzializzazione, cristallizzazione, originarietà, disumanizzazione e classificazione. del fa\o che, pur giudicando le loro colpe, siamo tanto ciechi riguardo alle nostre. Penso che ci sia Razza biologizzazione dei caraReri somaLci e culturali. Culture a fondamentalismo culturale Etnie/ più barbarie nel lacerare con supplizi e mar7ri un corpo ancora sensibile, farlo arros7re a poco a etnica spesso uso discriminatorio o minoritario. Tradizione e originario, «naturale», autenLco poco, farlo mordere e dilaniare dai cani e dai porci (come abbiamo non solo le\o, ma visto IdenLtà e chiusura: relazionale e come aRributo recentemente, non fra an7chi nemici, ma fra vicini e conci\adini, e, quel che è peggio, so\o il usi strumentali dei termini e asimmetrie di potere pretesto della pietà religiosa), che nell'arros7rlo e mangiarlo dopo che è morto. Michel De Da ricordare: Montaigne (Saggi, Libro I, 31 e del libro III, 6). La cultura non è tuRo, non è una cosa. Imprescindibilità dei sogge(. Non c’è determinismo culturale: siamo immersi in processi storici e sociali in costante riorganizzazione e definizione in Etnocentrismo rapporto ai sistemi di potere. Concezione per la quale il proprio gruppo è considerato il centro di ogni cosa e tu( gli altri sono NOI E GLI ALTRI consideraL e valutaL in rapporto a esso. Rapporto con l’alterità. Incontro con l’altro. Comprensione emica -L’antropologia ha una “vocazione per le differenze” Evans Pritchard e la stregoneria tra gli Azande. -E’ una comprensione, costruzione di sapere antropologica che passa per il prisma della diversità Razionalità della spiegazione magica. culturale. Funzionalità di controllo sociale rispeRo al confliRo. -Comparazione Gli antropologi sono stranieri per professione, è il loro punto di forza, stranieri in altri luoghi, è una Rela/vismo epistemologico risorsa perché si notano le differenze tra le culture, notare cose scontate per chi è immerso in Ha a che fare con la conoscenza e il modo di conoscere. Dobbiamo cercare di conoscere cercando quella realtà. di meRere da parte l’etnocentrismo, quando ado(amo questo aReggiamento dobbiamo essere relaLvisL cercando di comprendere la situazione dall’interno I Nacirema Tullio Altan: principi come giusto e ingiusto, normale e anormale, bello e convenzionale, sono Rela/vismo e/co assorbiL dalla tenera infanzia. è possibile formulare dei giudizi sulle culture altrui? Prendere delle posizioni? Naturalizzazione: Come mai alcune cose non le vediamo? Ci siamo abituaL e certe cose e vengono Il rapporto tra antropologia e agenzie dei diri( umani. naturalizzate, ci sembrano così per natura, anche se ci sono diversi modi per fare le cose, noi le Quando i colonizzatori proibivano praLche considerate immorali e crudeli lo facevano non per pietà diamo per scontato. Dire che una cosa è così per natura permeRe di giusLficare, legi(mare, non si verso le vi(me, ma per affermare uno standard di civiltà. è disposL a cambiare e non ci facciamo più caso. Le mu/lazioni genitali femminili Naturalizzazione dei simboli (e significa/) che guidano la nostra cultura Le ricerche di Carla Pasquinelli I rituali simbolici Per mezzo della rouLne della vita quoLdiana, tramite il loro occultamento nei costumi più Passare da un’eLca dei principi a un’eLca della responsabilità inverteraL, nelle consuetudini più ovvie, negli aReggiamenL in apparenza più naturali a cui di solito non si presta alcuna aRenzione (nelle norme dell’igiene e dell’eLcheRa, nei gusL di abbigliamento, Il giro lungo nelle regole e mode dieteLche, nel senso dell’ordine). La naturalizzazione quoLdiana colloca i Clyde Kluckholn: per l’antropologo la via per tornare a casa è il giro più lungo simboli condivisi sul fondo della coscienza, dalla cui oscurità prote(va plasmano il modo di agire, Un viaggio verso casa aRraverso le diversità pensare e senLre. Le scelte diverse degli altri illuminano le nostre Remod, Noi primi7vi Maurice Leenahrdt e i Kanak Cultura Materiale Nuova Caledonia Cosa vs. Ogge.o Il corpo “ogge(vabile” Dividuo e individuo Cosa : dal lat. causa, ciò che riteniamo talmente importante e coinvolgente da mobilitarci in sua difesa. Sesso e temperamento in tre società primiMve Ding (tedesco) e thing (inglese) eLmologia che rinvia all’aRo del riunirsi per negoziare o traRare Arapesh, Mundugumor, Tchambuli una quesLone. Mascolinità e femminilità rifleRono dei condizionamenL culturali, le differenze tra sessi non sono Relazione fra ’cosa’, persone e la dimensione colle(va del dibaRere e deliberare. interamente determinate dalla biologia Ogge.o: dal lat. obicere, geRare contro, porre innanzi. Objectum: implica una sfida, una Noi in mezzo agli altri contrapposizione con il soggeRo. Traduce il conceRo greco di problema: ostacolo, impedimento. “una saggezza sposata al disordine; faRa di convinzioni limitate, traRe aRraverso un mare di moltelplicità” Sogge.o, prima di Cartesio, è il substratum o sostegno che sorregge le qualità della materia. “idea della revocabilità di qualsiasi ordine che si possa proporre” (Con Kant, soggeRo è sinonimo di consapevolezza e autonomia.) (Remo(, “Noi, primiLvi”) CULTURA MATERIALE (CM) Tim Ingold non indica il mero insieme dei manufa( e dei loro significaL, ma è una riflessione sul rapporto tra Antropologia significa “fare filosofia nel mondo” soggeRo e oggeRo e tra materialità, simboli, rappresentazioni e funzioni sociali. “una filosofia che include le persone” «Gli uomini fanno le cose, le cose fanno gli uomini» (Dei, Meloni, 2015) Osservazione partecipante scopo educaLvo Processo di ominazione: conceRo di esteriorizzazione (Andrè Leroi-Gourhan, 1965). Prendere gli altri sul serio Edward B. Tylor (1871): William Berens (ojibwa), Alfred Irving Halloweell e la vita delle pietre «la cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include “Alcune sono vive” le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il diriRo, il costume e qualsiasi altra capacità e è una prova di un aReggiamento rituale? abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società». Berens direbbe: come, nella vostra filosofia, esperienza e immaginazione possono essere così facilmente disLnte? Non potrebbe essere altrimen7? 1. STORIA: GLI OGGETTI DEGLI ALTRI CM studia le forme di appropriazione della natura da parte degli esseri umani. Studio delle Prendere gli altri sul serio tecnologie e dei processi produ(vi, delle forme, delle funzioni. Animismo: le pietre sono nella vita. Pensare alla vita come a una potenziale circolazione di Evoluzionismo: Raccolta, collezione ed esibizione di ogge( “esoLci” “autenLci” “folclorici”. materiali e correnL di energia, che scorrono nel mondo trasformando le forme in essere. Ogge( come “misuratori di progresso” e unilinearità del progresso tecnologico. Oggi animismo: considerato una poe7ca della vita in grado di migliorare l’approccio scienLfico nella sua comprensione della pienezza dell’esistenza. «7 seRembre.Prima di lasciare Dyabougou, visita del villaggio e soRrazione di un secondo kono, Conversazione sul mondo in cui viviamo, come lo abiLamo e dove ci collochiamo in esso. che Griaule ha scoperto introducendosi furLvamente nella capanna riservata. Questa volta, siamo Conversazione sull’esistenza. LuRen ed io ad incaricarci dell’operazione. Il mio cuore baRe forLssimo, perchè dopo lo scandalo di ieri percepisco con maggior intensità l’enormità di quel che comme(amo. Con il suo coltello da Fare della vita umana una conversazione caccia, LuRen stacca la maschera dal costume ornato di piume al quale è legata, me la passa “L’antropologia non consiste dunque tanto nel catalogare la diversità delle vite umane, ma nel far perchè la avvolga nella tela che abbiamo portato e mi dà anche, su mia richiesta - poichè si traRa di parte di una conversazione”. una delle forme bizzarre che ieri ci avevano incuriosito - una sorta di laRonzolo, sempre in un Forgiare approcci alternaLvi al problema di come vivere nougat bruno (ossia, sangue coaugulato), che pesa almeno 15 chili e che imballo con la maschera. Il Tu( i partecipanL vengono trasformaL dalla conversazione tuRo è portato rapidamente fuori dal villaggio e noi ritorniamo alle nostre macchine nei campi. Quando parLamo, il capo villaggio vuole resLtuire a LuRen i 20 Franchi che gli abbiamo dato. LuRen glieli lascia, naturalmente. Ma questo non è meno vergognoso». Leiris, Michel (1934) L’Afrique fantôme. Paris, Gallimard. p.35. EstraRo da Dei, F. & Meloni, P. (2015) Antropologia della cultura materiale. Roma, Carocci. p. 19. “Evoluzionismo volgarizzato”, formazione delle culture (e ideologie) nazionali. Arte primi/va e surrealismo: non rendere comprensibile l’insolito, ma rendere estraneo il familiare. [ Collezionare ed esibire come processi di costruzione del sapere e di dominio. ] 2. BASI MATERIALI DELLA STORIA CM alla base dei processi culturali in senso antropologico. Vita sociale delle cose (Arjun Appadurai, 1986) - fase di merce Le tecniche del corpo (Marcel Mauss, 1936). - candidatura a merce Siamo costantemente immersi in un «corpo a corpo» con materie, ogge( (Jean-Pierre Warnier, - contesto di merce 2005). ConceRo di incorporazione. Merci per desLnazione, per metamorfosi, per deviazione, ex merci, merci omogenee. CondoRe motorie come matrici di sogge(vazione. ConceRo di regimi di valore (no valore assoluto). Antropologia marxista e materialismo storico. Priorità della sfera economica, delle forme del lavoro, ovvero dell’organizzazione delle forze produ(ve, dalle quali dipendono le relazioni sociali. 3. TEORIE DELLO SCAMBIO CM studio dei sistemi di scambio in quanto alla base della produzione di relazioni e obbligazioni sociali. Kula Ring (Bronislaw Malinowski) Potlatch (Franz Boas) Teoria del Dono (Marcel Mauss) - conceRo di hau e reciprocità - cicli di dare-ricevere-ricambiare (anche in o(ca agonisLca) - rapporto fra libertà-obbligo di scambio e solidità delle relazioni - no equivalenza di valore «Quando, dopo un’assenza di sei anni trascorsi nei Mari del Sud e in Australia, ritornai in Europa e feci la mia prima visita turisLca al Castello di Edimburgo, mi furono mostraL i gioielli della corona. II guardiano ci raccontò tante storie: come erano staL portaL da questo o da quel re, da questa o da quella regina in tale e talaltra occasione; come alcuni di essi erano staL trasportaL a Londra con grande e giusta indignazione di tuRo il popolo scozzese; come erano staL resLtuiL e come adesso tu( potevano essere soddisfa(, perché erano al sicuro soRo chiave e nessuno poteva toccarli. Mentre li guardavo e rifleRevo quanto fossero bru(, inuLli, sgraziaL e perfino di ca(vo gusto, ebbi la sensazione che qualcosa del genere mi era stata raccontata da poco e che avevo visto parecchi ogge( di questo Lpo che mi avevano faRo un’impressione simile. Mi apparve allora dinanzi la visione di un villaggio indigeno costruito sul suolo corallino e di una piccola, traballante piaRaforma ereRa provvisoriamente soRo una teRoia di pandano (albero tropicale), circondata da una quanLtà di uomini bruni e nudi, uno dei quali mi mostrava delle lunghe collane so(li e rosse [soulava, si muovono sempre nel senso delle lanceRe dell’orologio] e dei grandi ogge( bianchi logori, rozzi a vedersi e unL al taRo [bracciale( di conchiglia bianca chiamaL mwali, si muovono nella direzione opposta]. Con reverenza egli li nominava e ne raccontava la storia: da chi e quando erano staL portaL, come avevano cambiato di mano e come il loro temporaneo possesso fosse un chiaro segno dell’importanza e della gloria del villaggio.» 4. AGENCY DELLE COSE Inseparabilità antropologica del «sociale» e del «materiale» → Non solo studio delle caraRerisLche morfologiche delle cose o della loro nascita (produzione) ma anche i modi in cui sono scambiaL e circolano assumendo diversi valori economici. Biografia Culturale delle cose (Igor Kopitoff, 1986) - Diverse biografie degli ogge(: economiche tecniche sociali e culturali - ConceRo di singolarizzazione (da singolarità a merce) la mercificazione omogenizza il valore, la cultura differenzia. - ConceRo di Sfere di scambio: es. Tiv della Nigeria: Beni di sussistenza, ogge( di presLgio, diri( sulle persone. STIGMA INTERAZIONE Greci: segno sul corpo che indicava qualcosa di insolito o negaLvo nella condizione morale del Con il gruppo dei “pari”:riconoscere aRenuazione tensione, mondo “circoscriRo”. Le scuole speciali portatore tendono a differenziarsi Epoca crisLana: le sLgmate GESTIONE DELLO STIGMA: ASSIMILAZIONE La definizione di Erving Goffman “Buon livello di adaRamento” Tecniche di assimilazione al gruppo dei normali: distogliere Lo sLgma è un aRributo profondamente screditante. l’aRenzione dallo sLgma, evitare azioni/spazi/situazioni che comporterebbero l’esposizione di Un individuo che facilmente avrebbe potuto essere acceRato in una normale interazione sociale, elemenL legaL allo sLgma, differenziarsi ed evitare di frequentare altre persone affeRe dallo stesso possiede un traRo che si può imporre e far allontanare chi di noi lo incontra, rovinando il credito sLgma, conformarsi all’eLcheRa della rivelazione presentando la sua carenza tramite baRute o che gli altri suoi aRribuL ci spingerebbero a riconoscergli. come argomento di seria conversazione, sopportare le intromissioni nella vita privata (domande indiscrete, offerte Lo s/gma è un processo sociale e relazionale di aiuto, sguardi) “Lo sLgma e la sua gesLone sono caraRerisLca generale della società, un processo che si verifica MeRere a proprio agio “i normali”. Assecondarli per farli ovunque ci siano norme di idenLtà. Normale e sLgmaLzzato sono “parL dello stesso complesso”, senLre bene. dimensioni di una medesima logica, quella di gesLone dell’idenLtà appunto. Lo sLgma può essere “Allo sLgmaLzzato si chiede di agire come se il suo fardello pensato solo in termini di relazione. non fosse pesante, né che il faRo di portarlo lo abbia reso diverso da noi; allo stesso tempo deve mantenersi a una La norma certa distanza da noi, in modo da consenLrci di confermare, Il potere di nominare l’Altro. Di definire cosa è la «norma» e cosa è altro. Cosa è normale, cosa senza dolore, le nostre convinzioni su di lui”. diverso, patologico, sbagliato “La natura di un buon adaRamento richiede che l’individuo “I normali e gli sLgmaLzzaL non sono persone, ma, piuRosto, punL di vista. QuesL vengono sLgmaLzzato si acce( gioiosamente e senza imbarazzo generaL in situazioni sociali in virtù di norme di cui non si è consapevoli, ma che possono esercitare come essenzialmente uguale ai normali e, allo stesso un’influenza su tale incontro”. tempo, si soRragga volontariamente da quelle situazioni nelle quali le persone normali dichiarerebbero solo a denL stre( di acceRarlo come simile”: Tipologie di s/gma: Marchio corporeo. CondoRe morali o caraRere. “tribale” della “razza”, nazione «Beh, ma per me non sei nera» (Kilomba, 2021, p. 140) o religione, territoriale EFFETTI DELLO STIGMA Discredito AspeRaLve predefinite EFFETTI DELLO STIGMA Esclusione sociale Paternalismo “Riteniamo che una persona con uno sLgma non sia del tuRo umana. Partendo da questa Ipervisibilità, violazione inLmità premessa me(amo in aRo una serie di discriminazioni, grazie alle quali di faRo, per quanto inconsapevolmente, gli riduciamo le possibilità di vita. Elaboriamo una teoria dello sLgma, Che cos’è la disabilità? un’ideologia per spiegare la sua inferiorità e dare conto del pericolo che essa rappresenta, talvolta Dal modello medico al modello sociale (1981). razionalizzando un risenLmento fondato su altre differenze. [...] Modello medico: la disabilità concerne anormalità fisiologiche e psicologiche (causate da mala(e, Tendiamo ad aRribuire una vasta gamma di imperfezioni sulla base di quella originaria e, allo stesso disturbi o lesioni) che necessitano di traRamento medico. tempo, a imputare alcuni aRribuL desiderabili, ma non desideraL, spesso di caraRere Modello sociale: svantaggio o restrizione dell’a(vità causaL dall’organizzazione sociale che Lene paranormale”. (Goffman, 2018 , pp. 30-31). conto poco o per niente delle persone con impedimenL fisici, escludendoli dalla partecipazione sociale Razzismo: ElemenL corporei a cui viene aRribuito un significato razziale (colore della pelle, capelli, tra( del viso, etc.) ABILISMO Razzismo struRurale! isLtuzionale! quoLdiano (interazioni) ConceRo portato in italiano dall’a(vismo disabile e ai criLcal disabiliLes studies. Abilismo: l’abilità come unica norma e condizione acceRata. Un mondo costruito per e sui corpi APPRENDERE LO STIGMA «abili». “ARraverso il processo di socializzazione, lo sLgmaLzzato apprende e interiorizza il punto di vista Dicotomia normodotaL/disabilità è una misLficazione della realtà.→pensare alla disabilità come a dei normali, facendo così proprie le credenze sull’idenLtà presenL nella società nel suo insieme e qualcosa di fluido TAB (Temporary able-bodied). Non pensare alla disabilità come a una tragedia un’idea generale su cosa implicherebbe possedere un determinato sLgma. Un’altra fase è quella personale, ma come a una quesLone sociale, poliLca e colle(va. aRraverso la quale lo sLgmaLzzato apprende di essere in possesso di uno sLgma e, questa volta in modo deRagliato, quali ne possono essere le conseguenze.” (Goffman, 2018, p. 57). Dimensione relazionale CHE GENERE DI DESIGN? Paternalismo e pietà Nella storia ci sono state 3 GENERAZIONI FEMMINISTE: Toccare, fare domande inopportune, non rivolgersi alle persone con disabilità ma all* loro caregiver 1. SuffrageRe: 800-900 InfanLlizzazione: ragazz*, eterni bambin*, «angeli». Negazione della loro adulLtà 2. Femminismo 80-70 Rischio di interiorizzare senLmenL di vulnerabilità, dipendenza, svalutazione di sé 3. Transfemminismo intersezionale, nato nel sud globale in ArgenLna e diffuso. Linguaggio offensivo Simone de Beauvoir, filosofia femminista, autrice di “il secondo sesso” ABILISMO “Nella nostra società e in molte altre il modo di percepire e considerare l’esistenza di uomini è TraRamenL differenziaL: es. discriminazioni in ambito medico, in ambito scolasLco, lavoraLvo, etc. analogo al modo di percepire e considerare gli alberi, le nuvole, il mare e altri fenomeni naturali” Mancanza di servizi e misure per permeRere alle persone con disabilità di vivere nel mondo di Non si nasce donne e uomini, lo si diventa. tuR*: andare all’università, vivere da soli, scegliere un percorso di studio e lavoraLvo, etc IL CONCETTO DI GENERE Al verLce della piramide abilista Il conceRo di genere nasce negli anni 70, seconda ondata femminista, prima si parlava di sesso. Microviolenze da parte di caregivers Un’antecedente è Margaret Meed, studia come essere maschio e femmina….. uomini e donne non Violenze e crimini contro le persone con disabilità sono così per il determinismo biologico ma c’è di mezzo cultura e società, inizia a separare di Violenze contro le persone disabilità segregate nelle comunità genere AkLon T4 “Sesso biologico/ genere sociale” Permanere di una mentalità eugeneLca? C’è un livello sociale e culturale che non corrisponde alle differenze a livello biologico -> dimensione culturale e sociale che si sovrappone al sesso biologico = genere. Convenzione ONU per i dirid delle persone con disabilità RaLficata nel 2009 dl Parlamento Italiano Femminismo internazionale: lavoro di cura valorizzato e condiviso da tu(. Oggi si loRa per Art. 19: Living independently and being included in the community riconoscimento e importanza lavoro di cura. Qualcosa di costruito a livello sociale e culturale quindi Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il si può cambiare. proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una “Il genere è un insieme di aRribuL, caraRerisLche psico-a(tudinali e comportamenL che si varietà di servizi di sostegno domiciliari, residenziali e di altro Lpo, compresa l'assistenza personale ritengono adeguaL a un uomo o una donna, e prima ancora, a un bambino o una bambina, esseri necessaria per consenLre loro di vivere ed essere incluse nella società e impedire che siano isolate sociali” o segregate dalla colle(vità; i servizi e le struRure desLnaL alla popolazione generale siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adaRaL ai Si pensa che il genere (sociale) discenda dal sesso (biologico), ma la variabilità geografica e storica loro bisogni”. delle forme assunte dai generi ci dice che queste non rispondono a criteri naturali. DA STIGMA A EMBLEMA “Se è un fa\o che tu\e le società ado\ano una qualche divisione del lavoro tra uomini e donne, è “Rendere palese il proprio sLgma consiste nel portare volontariamente un simbolo” anche vero che questa divisione non risponde ad alcune criterio naturale: ciò che è ritenuto Sfoggiare volutamente lo sLgma. Trasformarlo in emblema Negarne il significato sLgmaLzzante maschile in una popolazione può essere invece compito riservato alle donne in un’altra”. (Busoni, p. «Le persone a volte mi guardano, per via dei capelli. Oggi stesso, sono entrata in un negozio, la 27) commessa mi ha guardato così e poi ha girato la testa e guardato in alto. Capito? Io: ho passato le Il genere non è una direRa conseguenza del sesso. mani nei capelli, per farli stare ancora più in alto! [ride] Sono faRa così! Li ho gonfiaL un po’, con le Es. i two spirit, genere a se stante. Si criLca l’idea che i generi sono solo due, i non binari. mani, mentre la guardavo, le sorridevo. Quando tu assumi il black è come se alzassi una bandiera. Tipo: io sono negra! E questo e il mio sLle, etc! La mia forma di vivere! La mia cultura!» I DUE SESSI SONO NATURALI? I generi sono piu di due, culturali e sociali. I sessi sono due ma è proprio cosi? Il femminismo meRe in discussione la naturalità del sesso biologico, divisione anch’essa vista come culturale. Omogeneità delle due classi costruita a livello culturale. Esiste un conLnuo di caraReri maschili e femminili e ognuno si colloca in una posizione diversa di questo conLnuo per via di caraReri secondari diversi. La stessa concezione di due sessi (maschile e femminile) è un’interpretazione «culturale». Ricerche sulla determinazione fisiologica del sesso: mostrano che non è definito da un faRore «Paradigma a fondamento di norme sociali e giuridiche, basato sul presupposto che vi sia un unico (cromosoma Y). La differenziazione del sesso è il risultato di un insieme di faRori (geneLci, orientamento sessuale correRo, quello eterosessuale, che vi sia un coincidenza fra il sesso ormonali, cromosomici, ecc.). biologico e il genere e che sussista una naturale e necessaria complementarietà tra uomo e donna» Non esiste un confine neRo tra i sessi: non due gruppi disLnL, ma una conLnuità graduale con una serie di variazione tra due poli (definite varianL patologiche: intersessua/; uomini con formula Il genere ha effed organizza/vi cromosomica XX) - Lavoro familiare (chi fa cosa? Chi si occupa del lavoro di cura, del lavoro domesLco?) Caso delle atlete: squalifiche e processi nelle federazioni olimpiche per valutare l’assegnazione del - Mercato del lavoro (differenze salariali, chi fa carriera, Lpo di lavoro, a chi vengono affidate certe sesso biologico perché non rientravano nel modello binario. mansioni) Intersessualità 1 su 2000. Per farli rientrare in queste categorie ci siano staL intervenL che hanno - Cultura del lavoro nelle organizzazioni (orari, criterio di affidamento degli incarichi) condizionato la loro vita perché non si concepiva l’idea di crescere come intersessuali. - Tempi della società (orario di lavoro, scansione delle giornate) Il sesso e il genere formano un ordine sociale di genere che ha effe( a livello organizzaLvo e di - Tipo di welfare (quali servizi e per chi) idenLtà. Il genere non è descri(vo e prescriRo perchè costruisce aspeRaLve su di noi in quanto - Organizzazione dello spazio pubblico (quali campi da gioco, le regole non scriRe su chi può usare uomini e donne. quesL spazi, come e quando) Ordine di genere invisibile. - Regolamentazione formale e simbolica della sessualità e della violenza di genere (chi può Il genere costruisce l’organizzazione sociale, chi fa cosa. esprimere e come la sessualità, doppio standard per giudicare il comportamento sessuale, ecc.) Il genere ha effe( a livello di idenLtà Diventa uno sguardo aRraverso cui interpreLamo il mondo. ORDINE SOCIALE DI GENERE Socializzazione di genere «Il genere ci dice chi siamo (femmine o maschi), ma sopraRuRo chi dovremmo essere, come Uomini e donne non si nasce, si diventa. Il genere produce iden/tà. dovremmo comportarci e presentarci al mondo in virtù delle caraRerisLche sessuali e del nostro AspeRaLve di genere proieRate su bambini e bambine fin dalla nascita. corpo, fintanto di chi dovremmo innamorarci» Es: esperimento di Giddens Non è solo descri(vo, ma prescridvo. Crea un ordine sociale di genere. Stereo/pi sessuali «Invisibile e naturalizzato, è il complesso dei modelli culturali e delle praLche umane che «Si basano sul sesso biologico delle persone per spiegare i comportamenL, i tra( di personalità, le concorrono a definire le femminilità e le maschilità e a regolare le relazioni di potere tra uomini e competenze, ma anche i differenL ruoli di donne e uomini nella società». Descrivono come donne» crediamo che il mondo sia, ma si trasformano in prescrizioni su come il mondo dovrebbe essere. Hanno conseguenze sulla società e sugli individui: es. segregazione occupazionale Genere: produce idenLtà, definisce criteri di inclusione ed esclusione, plasma le traieRorie delle È un territorio di costruzione e rafforzamento dell’iden/tà. persone, ha effe( organizzaLvi, etc. Inoltre, ci rassicura: ci dà degli appigli su come comportarci. Plasma lo sviluppo di caraRerisLche, abilità, competenze, ma anche tecniche di autosorveglianza Secondo Raewyn Connell (2006), è composto dalle relazioni di genere che caraRerizzano le singole rispeRo ai ruoli, spazi, praLche. isLtuzioni sociali. Alcune isLtuzioni sociali possono cambiare il loro regime di genere più in freRa di altre o della società nel complesso. Es: tra generazioni, in certe sfere lavoraLve piuRosto che in Disuguaglianze di genere altre, in certe isLtuzioni religiose invece che in altre, ecc. Non si parla semplicemente di differenze, ma di disuguaglianze. Gender pay gap Differenza enfa/zzata Povertà «Uomini e donne sono certamente diversi. Ma non così diversi come il giorno e la noRe, la terra e il Minor rappresentanza poliLca cielo, yin e yang, la vita e la morte. Di faRo, dal punto di vista della natura, uomini e donne sono più Numero inferiore di donne in posizioni di potere (es. 6 reRrici su 82 nel 2018) vicini l’uno all’altro di qualunque altra cosa – ad esempio montagne, canguri o palme. L’idea che Violenza sulle donne (fisica, psicologica, economica, revenge porn, stalking, ecc.) uomini e donne siano differenL l’uno dall’altra più che da qualunque altra cosa deve arrivare da Violenza sessuale una qualche parte diversa dalla natura [...] lungi dall’essere un’espressione delle differenze naturali, Violenza sulle donne che assumono una visibilità pubblica (minacce di stupro, body shaming) l’iden/tà esclusiva di genere è la soppressione delle somiglianza naturali» Mobilità Eteronorma/vità Disparità nei finanziamenL sulle ricerche sulla salute sessuale (es: impotenza/ endometriosi) Ordine sociale di genere eteronormaLvo: binarismo di sesso e di genere. Due sessi a cui Disparità nella mobilità di carriera (soffiRo di cristallo) corrispondono direRamente due generi, tra loro assolutamente diversi e complementari. + Disparità nella distribuzione del lavoro non retribuito (lavoro di cura, faccende domesLche) eterosessualità Esclusione o marginalità in numeri ambiL (es. lo sport femminile) Denigrazione diffusa a livello culturale Il Bilancio di genere del Politecnico di Torino. Di un ogge.o Es: Le ragazze entrano con un voto di maturità più alto, la durata del loro percorsi di studi è La progeRazione di un prodoRo può contribuire ad aumentare o diminuire la disuguaglianza di inferiore (5 mesi in meno sulla laurea triennale, 3 mesi in meno per la laurea magistrale) rispeRo genere? agli uomini e il voto di laurea è maggiore. Tarato su un soggeRo neutro «medio», ma in realtà calcolato sui parametri biologici di un soggeRo A 5 anni dalla laurea il salario delle studentesse è inferiore di oltre 300 euro rispeRo a quello degli MASCHILE studenL, come pure il tasso di occupazione. Tarato su un soggeRo neutro «medio», ma senza considerare le variabili «sociali» associate alla popolazione maschile e femminile. Perché una consapevolezza sul tema del genere può essere importante per dei/delle designer? Il caso dei fornelli a biomasse Socializzazione di genere ARraverso: Di un sistema Famiglia Scuola La progeRazione di un sistema può contribuire ad aumentare o diminuire la disuguaglianza di Gruppo dei pari Media genere? Il mondo degli ogged Es: la pianificazione del «piano neve» per pulire le strade Es: la progeRazione degli spazi da gioco pubblici Ogged genderizza/ Genderizzare qualcosa significa caraRerizzarlo affinché sia immediatamente chiaro il genere di CULTURA MATERIAL riferimento. Non indica il mero insieme dei manufa( e dei loro significaL ma è una riflessione sul rapporto tra Nuove nicchie di mercato, ma anche educazione e riproduzione di un certo ordine sociale di soggeRo e oggeRo e tra materialità, simboli, rappresentazioni e funzioni sociali. genere. «Gli uomini fanno le cose, le cose fanno gli uomini» (Dei, Meloni, 2015) Rebecca Hains, in Why Pinkifica7on Ma\ers, sosLene che la pinkificaLon: Processo di ominazione: conceRo di esteriorizzazione (Andrè Leroi-Gourhan, 1965). Esclude la possibilità di fare scelte neutre Si rivolge alle bambine per la loro fascia d’età, più facilmente influenzabili AGENSY DELLE COSE Insegna gli stereoLpi a bambini e bambine, limitando il loro modo di percepire se stessi e gli altri Nell’individuare il faRo che le cose non sono cosi neutrali rispeRo alla vita degli esseri umani ma Esclude ed emargina bambine e bambine che non si idenLficano in ruoli e stereoLpi tradizionali. hanno qualcosa che li lega, provare a trasferire il conceRo di potere di azione anche alle cose e hanno sviluppato la biografia degli ogge( che cambiano di statuto nel corso della loro vita, dotaL «E cosa rappresentano i fiori, il rosa, i fiocchi e i lustrini, se non il corrispe(vo simbolico di aRribuL di possibilità di azione. come la delicatezza, la frivolezza e l’apparenza? CaraRerisLche che culturalmente vengono Inseparabilità antropologica del «sociale» e del «materiale» → Non solo studio delle caraRerisLche valorizzate come qualità femminili e che le bambine devono apprendere fin da giovanissime» morfologiche delle cose o della loro nascita (produzione) ma anche i modi in cui sono scambiaL e (Abbatecola e Stagi, 2017). circolano assumendo diversi valori economici. Biografia Culturale delle cose (Igor Kopitoff, 1986) Elisa Giomi su pubblicità per vesLL da bambini e bambine: suggeriscono precisi modelli idenLtari e - Diverse biografie degli ogge(: economiche tecniche sociali e culturali modi di stare al mondo. - ConceRo di singolarizzazione (da singolarità a merce) la mercificazione omogenizza il valore, la Per i bambini il corpo è uno strumento per fare: graLficazione autoriferita cultura differenzia. Per le bambine è uno strumento per apparire: graLficazione eteroriferita - ConceRo di Sfere di scambio: es. Tiv della Nigeria: Beni di sussistenza, ogge( di presLgio, diri( Il genere viene riprodoRo tramite gli ogge( e i luoghi. Es: gli ogge( da cucina. «Steel it, maRe- sulle persone. black it and make it heavier» Vita sociale delle cose (Arjun Appadurai, 1986) - fase di merce PROGETTAZIONE ANDROCENTRICA - candidatura a merce Androcentrismo: considerare il mondo da un punto di vista maschile. - contesto di merce «Quando diciamo umanità, tuRo sommato, intendiamo l’insieme degli individui di sesso maschile» Merci per desLnazione, per metamorfosi, per deviazione, ex merci, merci omogenee. Simone De Beauvoir: la donna è l’altra. ConceRo di regimi di valore (no valore assoluto). ProgeRare per un utente «neutro» spesso si traduce nel progeRare per un uomo (bianco, abile, ecc.). ANTROPOLOGIA DEL CONSUMO «Bias»: giudizi o pregiudizi impliciL che influenzano il risultato dei nostri pensieri, ragionamenL, Anni 80 in pieno bum economico tema del consumo qualcosa di criLco e alcuni autori iniziano a riflessioni, osservazioni, ricerche, progeRazioni. farci delle riflessioni. consumo= fine ulLmo del lavoro degli individui. Il consumo piu che un tuo di produzione acquisto vendita e dismissione è un processo sociale e dentro si porta significai, elemenL piu complessi di una semplice compravendita di ogge(. beni= contrassegni visibili di qualcosa di culturale, elemenL che danno strumenL di leRura per capire come si costruiscono i i Pra/che del consumo come campo etnografico sogge( in termini sociali. “Amore al supermercato” fare la spesa è raramente un aRo egoisLco, uLlitario ed autocentrato. La Dare un Lpo di leRura ai beni in un Lpo di produzione capitalisLca e cercare di capire quali sono gli facciamo pensando ad altre persone, quelle con cui viviamo, o i nostri ospiL (es. mamme) elemenL culturali che si portano dietro nel definire i sogge(. ’sono proprio gli scambi di doni a risultare spesso informaL da una logica dell’equivalenza e del calcolo economico (si pensi alle angoscianL riflessioni sul giusto valore - reale e percepito – delle Il consumo non è solo di Lpo uLlitarista e razionale cosa che l’economia classica difendeva, cercare cose che dobbiamo regalare ad esempio in occasione di nozze, compleanni o ricorrenze)’ di capire la razionalità che muove agli acquisL, per rispondere a bisogni come mangiare dormire, bisogni fisiologici e di rappresentanza sociale, acquisto dovuto alle necessità uLlitariste di Teoria oggedvazione, nell'oggeRo si incontra il se individuale insieme a quello colle(vo, l’oggeRo rappresentarsi agli altri. mi definisce in quanto oggeRo sociale. Ogge(vazione aRraverso l’ogge(vazione. - teoria dell’ogge(vazione Nell’oggeRo si incontra il sè individuale con quello sociale. In realtà c'è anche un Lpo di consumo dissipatori e irrazionale, come processo rituale, decisione e Ogge(vazione come forma di significazione (produzione sociale dei significaL) necessaria per gli pensieri a che fare con sfera di valore in termini economici ed eLci, significaL, rappresentazioni, uomini per esprimere, veicolare, precisare, chiarire a se stessi e ad altri idee ed elemenL processi non razionali ma che hanno a che fare con l’acquisto.ùon si puo spiegare un fenomeno dell’immaginario. uLlizzando un solo parametro. - teoria diale(ca della cultura materiale: no ogge( come rappresentazione ma come processo di ogge(vazione e sogge(vazione «gli ogge( ci creano nello stesso momento in cui noi creiamo Convivenza di meccanismi di dono e mercato, non tuRo consumo e mercato ma anche doo. loro». Vendere e comprare a(vità dominanL. E c’è anche l’aRo di custodire quindi non separare le cose Gli ogge( costruiscono noi, rapporto diale(co non del tuRo controllabile. dalle persone perche nell’Unione si afferma idenLtà storica che bisogna trasmeRere. GIUSTO Douglas e Isherwood (1979) Gusto, per capire perche e come le persone comprano quello che comprano. Consumo come processo sociale non solo il risultato o l’obie(vo della produzione e del lavoro. Relazione gusto con desiderio e disgusto, le persone sanno bene cio che non vogliono e non cio che I beni permeRono di entrare in comunicazione con gli altri: sono ‘contrassegni visibili’ e ‘indicatori vogliono sociali’. Consumo non è solo uLlitarista/razionale, ma anche dissipatorio/irrazionale. Lavoro complesso sul gusto di ingold, per capire come si forma il gusto e quali sono gli elemenL che è un processo rituale in cui viene combaRuta la baRaglia per definire la cultura e darle una forma definiscono il gusto, dice a parLre dalla ricerca (valori - eLci ed economici -, significaL, rappresentazioni...) Ogni gusto è al tempo stesso un disgusto. Scelta disvalori che demarca cio che sta piu in basso. “tu( i beni sono portatori di significato [oltre che di uLlità], ma nessun bene ha un suo significato Gusto: sistema di classificazione, non apparLene in maniera innata ma si. Costruisce aRraverso una autonomo [...] Il significato sta nelle relazioni tra tu( i beni, proprio come la musica sta nelle classificazione, si sa cos’è meglio peggio in base al gusto che ognuno si costruisce dai relazioni delimitate dai suoni e non in una singola nota” condizionamenL che appartengono a un contesto, campo. Ogge( densi, la loro scambiabilità è meno facile da fare. Esogge( ereditat. Desiderio e Disgusto: le persone non sempre sanno esaRamente ciò che vogliono ma sanno benissimo ciò che non vogliono. Douglas e Isherwood (1979) convivenza di meccanismi economici diversi Pierre Bourdieu (1983) es. dono/mercato GUSTO come sistema di classificazione cosLtuito dai condizionamenL legaL ad una condizione «vendere e comprare sono divenute le a(vità dominanL. Vendere significa separare situata (campo). ’ogni gusto è sempre, al tempo stesso, un disgusto. [...] la scelta implica un sistema completamente le cose dalle persone. Donare significa mantenere sempre qualcosa della persona di valori che demarca negaLvamente ciò che sta più in basso’ che dona nella cosa donata. Custodire significa non separare le cose dalle persone perchè - habitus: «schemi incorporaL, cosLtuiLsi nel corso della storia colle(va, che vengono poi acquisL nell’unione si afferma un'idenLtà storica che bisogna trasmeRere» nel corso della storia individuale [...] schemi di percezione e di valutazione, che sono il risultato Godelier M., (2013) L’enigma del dono. Milano: Jaka Book. della divisione ogge(va in classi (di età, sessuali, sociali) che entrano in funzione prima di arrivare «ogge( densi» e «beni inalienabili» (A. Weiner 1992, 2011) alla coscienza, o all’ordine del discorso» - capitale economico (risorse finanziare e materiali), sociale (relazioni), simbolico (riconoscimento MILLER e onore) e culturale (famiglia, educazione scolasLca e non). Studioso miller, che rifocalizza molto sulle praLche del consumo le uLlizza come campo etnografico - Soggedvazione: siamo costantemente immersi in una performance motoria e verbale che si e racconta la sua ricerca etnografica nei supermercaL segue le persone che fanno la spesa, chiede àncora agli ogge( che ci circondano. Nell’oggeRo si incontra il sè individuale con quello culturale per far emergere praLche, valori e pensiericollegate a praLche di consumo. Racconta che emerge e sociale. che fare la spesa er aRo egoisLco ma spesso faRo per gli altri, ribalta l'assunto del consumo Circolarità imperfeRa dei processi di sogge(vazione: a meccanismi di appropriazione si individualisLco, per ospiL ecc. i doni si portano dietro meccanismi che hanno a che fare con conneRono meccanismi di soRrazione sia concreta - espropriazione - che di presa sul senso - l’equivalenza del valore. alienazione, conformismo. LeRura poliLca e processuale: studiare anche i processi di alienazione in termini di relazioni fra Incertezza come qualità intrinseca degli evenL che non sono determinaL a priori ma storicamente gruppi (le filiere produ(ve e i sistemi di approvvigionamento, processi di spossessamento, di conLngenL. I fenomeni sono contestuali e emergono aRraverso un’operaLvità concreta. rimozione delle relazioni sociali dagli ogge(, della memoria, di proiezione su di essi di determinaL No ricerca di istruzioni o programmi predeterminaL per spiegare le forme e i caraReri degli significaL e di valori). organismi vivenL ma leRura dei processi di formazione sempre emergenL. Studiare quesL processi in ambiL locali: in ogni ambito i processi di appropriazione, espropriazione, CriLca il conceRo di ILOMORFISMO: il progeRo predeterminato dalla mente del proge(sta non è significazione sono specifici e parLcolari. sufficiente per spiegare come le cose si formano realmente. Making: TIM INGOLD Obie(vo del testo è fare concreto, produzione, creaLvità, cerca di capire e entrare i meccanismi di antropologo scozzese, professore all’Università di Abardeen. Fa ricerca in Lapponia con gruppi di come si legano gli individui nei loro ambienL di vita in modo molto ampio, in quali vari meccanici nomadi e cacciatori-raccoglitori: tecniche, cultura materiale, relazioni tra animali e esseri umani. possibili, ricerca in Lapponia tra gruppi nobili, cacciatori e raccoglitori. Antropologia significa “fare filosofia nel mondo” Relazione forte con animali, materie. “una filosofia che include le persone” Osservazione partecipante come educazione: apprendere ad apprendere (Bateson, 1993). Temi Ricorren/ Focus ravvicinato su processi creaLvi e produ(vi, e sul nostro rapporto fisico/cogniLvo/ Prendere gli altri sul serio esperienziale con la materia William Berens (ojibwa), Alfred Irving Halloweell e la vita delle pietre (Ingold, 2020). àprocesso produ(vo come interazione sempre operante di forze umane, materiali, ambientali. “Alcune sono vive” Focus sulle forme delle cose sempre emergenL, mai staLche, mai finite, temporalità dinamica. Berens direbbe: come, nella vostra filosofia, esperienza e immaginazione, suggesLone sensoriale, Relazionalità e corrispondenza. possono essere così facilmente disLnte? Non potrebbe essere altrimenL? Agire praLco come modalità primaria di relazione Un’antropologia con gli altri, non degli altri. Differenza tra antropologia (scopo trasformaLvo) e con il mondo e di conoscenza. etnografia (scopo documentaLvo). Abilità tecnica come capacità di senLre il materiale, corrispondere con esso, conoscenza praLca, dialogo con la materia. Fare della vita umana una conversazione Apertura all’altro in senso ampio. S/le di scri.ura “L’antropologia non consiste dunque tanto nel catalogare la diversità delle vite umane, ma nel far Intreccia diverse discipline con l’antropologia: - biologia dello sviluppo parte di una conversazione”. - archeologia - una conversazione sul mondo in cui viviamo, su come lo abiLamo e dove ci collochiamo in esso, - filosofia del novecento (es. Deleuze e GuaRari, Heidegger...) una conversazione sull’esistenza. - arte visuale, plasLca e poesia - una conversazione su approcci alternaLvi e futuri possibili rispeRo al problema emergente di - storia dell’architeRura e teoria del design come vivere nel mondo e con gli altri organismi vivenL. - una conversazione in cui tu( i partecipanL (umani e non) vengono trasformaL dalla SLle argomentaLvo conversazione. - Pars destruens di assunL teorici diffusi uLlizzando autori a sostegno della tesi da decostruire. - Ricerca empirica: analisi di ogge( e Approccio Ecologico sperimentazioni sul campo. "le pietre sono nella vita" - Pars construens di conce( originali alternaLvi uLlizzando autori che supportano l’idea proposta Come si legano gli individui al loro ambiente di vita? da Ingold. Ingold propone un Lpo di legame tra parL e tuRo per cui l’ambiente non viene inteso come Nuovo modo di leggere il tema in quesLone separato dagli organismi che vi si inscrivono (umani compresi) ma come una rete di interazioni che si arLcolano, struRurano e influenzano reciprocamente e ricorsivamente. Consigli per la le.ura/studio No dualismi: mente/corpo, natura/cultura, aRore sociale/organismo biologico ma nessi, relazioni, L’approccio di Ingold è criLco, non esplicaLvo: propone modi alternaLvi di leggere e interpretare la connessioni tra flussi di materiali e correnL di energia tra organismi vivenL e ambiente, che realtà. Discute e meRe in crisi assunL teorici antropologici e non (etnografia, agency, rapporto corrispondendosi trasformano le forme in essere. ogge(/cose, rapporto natura/cultura, progeRo architeRonico...) Ingold intende contrastare l’eccezionalismo umano. Studiate il libro dopo aver studiato le lezioni in classe e il teso di Aime. MeRe in dialogo autori di discipline molto diverse. QuesL «dialoghi» possono apparire un po’ Prospedve teoriche oscuri e non di semplice comprensione. Rapporto tra vita, natura e evoluzione non in termini di caso e necessità ma di vincoli e possibilità. I Proseguite la leRura seguendo l’argomentazione generale dell’autore e non preoccupatevi se vi vincoli non sono un limite ma le condizioni di possibilità in cui si producono gli evenL reali. sembra di non capire qualcosa. Come esercizio per lo studio: riassumete ogni capitolo ripercorrendo le argomentazioni e i conce( DESIGN ANTHROPOLOGY che più vi sono serviL a capire il fulcro della quesLone. Un campo di studi: design e antropologi si interessano a vicenda costruendo un campo di ricerca L’obie(vo non è quello di memorizzare tu( gli autori e i termini specifici. che unisce tecniche, metodi e prospe(ve di entrambi i campi unendoli nel processo progeRuale. Si costruisce in un contesto storico che vede un progresso autonomo di design e antropologia contemporaneamente. Noi viviamo la disciplina nel momento in cui è viva ma ha anche uno sviluppo storico. antropologia: si interessa di cio che ci circonda design: si interessa della svolta sociale chiedendodi qual'è il suo impaRo sulla realtà Primo libro su queste quesLoni: Victor, uno dei teorici più influenL del mondo del design e si interroga su quale sia il ruolo del designer. Solo disegnare e produrre ogge( o qualcosa di più? Rapporto legato allo sviluppo delle discippline. Evluzioni del design a parLre dagli anni 80. In italia ci sono i Super Studio, gruppo di archite( e designer che ragionano sulle stesse quesLoni di Victor, interessaL a un progeRo che nasce da luoghi rurali con progeRazione arLgianale, Vanno al MOMA ad una mostra in cui non ci sono ogge(; rappresentano contesL abitaLvi senza focalizzarsi sulla produzione di ogge(. I designer vengno chiamaL anche in altri ambiL. MeRe i panni del produRore e progeRatore dei servizi, il design può dare risposte di Lpo sociale, nasce lo Uman Center Design, al centro non più l'oggeRo ma lo Uman E i suoi bisogni; legata all’introduzione di sistemi informaLci, la tecnologia e i primi ragionamenL sull UCD ha a che fare con l'interazione tecnologica. Nasce il Design PartecipaLvo: Design che prevede che la ridefinizione e il riallesLmento degli spazi venga ridefinita insieme ai lavoratori che devono interagirci. modalità di progeRo in cui la collaborazione e l'inclusione delle persone nelle decisioni è molto forte. Il design non lavora da solo ma con altri aRori, deRo anche Co-Design, design collaboraLvo. Negli anni 90 esplode il Design a livello globale sfondando anche altri campi di interesse perchè i teorici iniziano a pensare a quali sono i metodi e gli strumenL, i processi di design Thinking. Testo di questo argomento adoRato da chiunque, salute, aziende, espansione grossa in una nuova veste, design come modo di innovare e fare. Buchannan. se il mondo del design si complica così allora il design avrà problemi di fronte a problemi complessi e indefiniL che non hanno una risposta unica. Nel 200 nasce lo User Experience Design: che Lpo di esperienza si può fare con quesL proge( e servizi. Interesse per il design, esperienze contestualizzate che hanno a che fare con il comportamento umano e la sua interazione. Si introducono anche delle scienze sociali come antropologia e sociologia. Si arriva a parlare di Social InnovaLon: nel momento in cui il design si amplia e tu( progeRano, design per tu(, allora il lavoro del design inizia ad essere quallo di produrre innovazione sociale, cambiamenL sociali. Design è sociale, fondamentale il rapporto con le discipline sociale per lo sviluppo dei proge(. Transi/on Design: smeRe i panni del proge(sta di ogge( concreL e basta e passa alla Il DA diventa approccio olisLco che Lene conto di implicazioni sociali, economiche e poliLche per le progeRazione di futuri possibili alternaLvi, partecipa e progeRa per produrre cambiamenL e persone e il pianeta e le conseguenze intenzionali e non degli artefa( di progeRazione proposL. transizioni sociali importanL. Studiosi in australia elaborano queste temaLche unendo il design a quesLoni sociali, economiche e poliLche. PROGETTO COME AZIONE SOCIALE Ragiona sulla relazione tra le due discipline. i due autori raccontano e ricostruiscono la storia e le ElemenL che caraRerizzano l'approccio di DA modalità in cui design e antropologua possono parlarsi. idea che il processo per arrivare al progeRo sia un fenomeno di Lpo sociale, porta a rifleRere che i processi progeRuali sono colle(vi e collaboraLvi perchè anche se il designer progeRa da solo sta Antropologia usata per elaborare e fornire informazioni uLli al Design. Antroppologia che comunque facendo riferimento ad un'eredità di cultura materiale, quindi il rapporto con la storia è approfondisce contesL, utenze, capisce come sono caraRerizzaL in termine di praLche, valori e sempre a(vo. prospe(ve, raccontano al designer che poi procede al progeRo. Inizio nelgli anni 70, antropologi ogni progeRo implica un rapporto con l'alterità, non si progeRa per se stessi ma per gli altri, chiamaL come specialisL. definiL sulla base di schemi mentali e pregiudizi. quindi proge( come fenomeni sociali. Antropologia del design più canonica, il design diventa campo di studi per recuperare immaginiamo che ogni progeRo sia con qualcuno e non per qualcuno, quindi si fa riferimento a informazioni rilevanL per l'antropologia. Design = campo di studi. Si inizia ad indagare cosa succede progeRazione collaboraLva e partecipaLva. immaginare che ogni progeRo sia L dico collaboraLvo e quando e dove si progeRa, anni 80. indagare quesLoni. Design-Anthropology. Transdisciplinari, uniscono prospe(ve, obie(vi, strumenL e li cambiano. produce impaRo sociale, a(vità moralmente implicata (eLca e poliLca): risponde sempre a Vede come le due discipline lavorano insieme in un contesto progeRuale. Obie(vo: il progeRo, la quesLoni di Lpo eLco e poliLco anchese avviene in maniera non coscente. Non c'èprogeRo che sia trasformazione e il cambiamento, non ricerca sociale ma tesa alla trasformazione della realtà. 2000 scollegato da quesLoni di questo Lpo, non c'è progeRo ogge(vamente perfeRo. in cui antropologi che lavorano in azienda come etnografi cominciano ad interrogarsi e fondano questa conferenza EPIC-US che permeRe di confrontarsi e ragionare in maniera più ampia su ORIENTAMENTO TEMPORALE questa disciplina. primo testo pubblicto su questo abbinamento: 2011. La trasformazione emerge costantemente e bisogna leggerla e starci dietro anche per capire come avviene e cosa dicono gli aRori coinvolL nel processo riguardo ai proge(. Questo lavoro coordinato nasce da situazioni di business, e la business anthropology è una soRodisciplina dell'antropologia. RUOLO DEL PROGETTO la DA nasce li ma poi amplia il suo campo di ricerca. cosa significa fare DA e le sue implicazioni; il ruolo rimane quello di essere un fine: servizio, Ricercatrice antropologa che lavora in azienda è Lucy Suchman, che lavora nello Xerox Parck per pr

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