Alimentazione 1 PDF
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Meriam Hassine
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This document provides information about nutrition during pregnancy, covering the first and second halves of pregnancy, in addition to exercise and diet plans. The document also includes a discussion on infant nutrition and feeding.
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Alimentazione 1 La gravidanza è un periodo fisiologico nella vita di una donna, caratterizzato da importanti cambiamenti fisici e prioritari. Durante la gravidanza, la priorità diventa la conservazione della vita del nascituro, portando a modifiche nelle funzioni vitali quotidiane. La gravidanza è d...
Alimentazione 1 La gravidanza è un periodo fisiologico nella vita di una donna, caratterizzato da importanti cambiamenti fisici e prioritari. Durante la gravidanza, la priorità diventa la conservazione della vita del nascituro, portando a modifiche nelle funzioni vitali quotidiane. La gravidanza è divisa in due fasi: la prima metà e la seconda metà. Nella prima metà della gravidanza, non sono necessari particolari accorgimenti dietetici, anche se alcune donne possono sperimentare disturbi gastrici come nausea e vomito. Tuttavia, è importante mantenere un regime alimentare bilanciato con un'adeguata assunzione di carboidrati e nutrienti vegetali, come frutta e verdura, tenendo conto delle precauzioni necessarie per evitare infezioni come la toxoplasmosi. Nella seconda metà della gravidanza, quando il feto raggiunge dimensioni significative, è fondamentale che la madre mantenga una nutrizione adeguata per sostenere la crescita del bambino. Questo può richiedere un aumento dell'assunzione di proteine, ferro, ferritina e acido folico. Il monitoraggio del peso della madre è fondamentale, poiché il suo stato di salute influisce direttamente sulla salute del feto. Le donne che iniziano la gravidanza con sovrappeso o obesità dovrebbero prestare particolare attenzione, poiché ciò può comportare rischi per la salute del bambino, mentre quelle con un peso normale possono aumentare di peso in modo sicuro. Durante i primi tre mesi, non è necessario aumentare di peso, ma se ciò accade, è importante intervenire con una nutrizione adeguata per regolare il peso. Questo può essere fatto in modo sicuro durante la prima metà della gravidanza, anche se le donne obese possono sperimentare significative perdite di peso. Nella seconda metà della gravidanza, è sconsigliato cercare una riduzione di peso attraverso la restrizione dietetica, poiché diventa complesso garantire una nutrizione adeguata al nascituro. È importante mantenere un adeguato apporto di frutta e verdura, considerando sempre il rischio di infezioni da toxoplasma. Durante questo periodo, le variazioni di peso possono essere dovute alle dimensioni del feto, all'accumulo di liquidi o al grasso materno, e un aumento eccessivo di peso può avere ripercussioni sulla salute materna e sull'allattamento successivo. Oltre alla nutrizione, l'esercizio fisico è importante per valutare se l'approccio alimentare è corretto e dovrebbe essere adeguato alla intensità, frequenza e durata dell'attività fisica svolta. Durante la fase centrale della gravidanza, quando le condizioni di salute sono ottimali, l'esercizio fisico può aiutare a gestire lo stress e a recuperare le capacità motorie. La quota proteica dovrebbe essere aumentata in base all'attività fisica svolta. Altri nutrienti importanti come la vitamina D e gli acidi grassi Omega-3 dovrebbero essere tenuti sotto controllo durante la gravidanza, con particolare attenzione agli integratori se necessario. Se la dieta è completa e bilanciata, l'assunzione di integratori potrebbe non essere necessaria. Nella fase finale della gravidanza, l'esercizio fisico diventa difficile e l'esercizio in acqua può essere una buona opzione, anche se comporta il rischio di infezioni dovute all'ambiente umido. È importante fare attenzione anche all'igiene alimentare, evitando alimenti crudi e maneggiati in modo non sicuro. Le nausee, comuni durante la prima fase di gravidanza, possono essere trattate con farmaci antiemetici, ma devono essere discussi attentamente con un medico esperto. Meriam Hassine Alimentazione 2 Il neonato ha il suo primo contatto con il mondo esterno nel momento in cui esce dal canale utero-vaginale della madre. Recentemente, gli studi sulla salute della popolazione hanno evidenziato che esiste una fase precoce della vita in cui si stabilisce il patrimonio batterico intestinale, il quale può rimanere relativamente stabile salvo eventuali patologie rilevanti. Tuttavia, altri studi suggeriscono che questo patrimonio batterico può essere influenzato dallo stile di vita, dalla nutrizione e dalle condizioni ambientali mantenute nel corso della vita, offrendo quindi la possibilità di modificarlo a proprio vantaggio. Il momento della nascita rappresenta il primo contatto del neonato con i batteri, e una volta fuori dall'utero, entra in contatto con l'ambiente esterno, il quale influenzerà ulteriormente lo sviluppo del suo patrimonio batterico intestinale. Questo patrimonio batterico sembra svolgere un ruolo cruciale nella salute e nella predisposizione alle malattie, nonché nella capacità di guarigione. Il latte materno rappresenta il primo alimento per il neonato ed è considerato il migliore in quanto fornisce non solo nutrienti essenziali, ma anche importanti anticorpi e proteine che contribuiscono alla salute del bambino. Anche se esistono alternative come i latti preparati, il latte materno contiene componenti uniche e irriproducibili che favoriscono una crescita sana. Le coliche addominali sono un problema comune durante l'allattamento, ma non esiste un consenso definitivo sulla relazione tra la dieta della madre e la comparsa di queste coliche nel neonato. Tuttavia, è possibile che determinati alimenti consumati dalla madre possano influenzare la composizione del latte e quindi contribuire alla formazione di gas nell'intestino del neonato. In questi casi, possono essere necessari tentativi di esclusione di alcuni alimenti dalla dieta della madre per valutare se vi sia un miglioramento dei sintomi nel bambino. Nei casi più gravi, possono essere prescritti farmaci per ridurre la fermentazione intestinale. Durante l'allattamento, la dieta della madre dovrebbe essere leggermente più ricca rispetto a quella di una persona con un livello simile di attività fisica, ma l'idratazione è fondamentale. La mamma che allatta dovrebbe bere acqua ricca di minerali per garantire la produzione di latte, che costituirà la principale fonte di nutrizione per il neonato nei primi mesi di vita. Il peso della mamma che allatta tende a diminuire gradualmente nella maggior parte dei casi, ma in alcuni casi può aumentare a causa dell'effetto degli ormoni che influenzano il metabolismo e l'appetito. È importante gestire attentamente l'alimentazione per evitare un aumento eccessivo di peso. Idealmente, l'allattamento dovrebbe continuare per almeno tre mesi, anche se ci sono motivi psicologici ed educativi che possono far sì che alcune mamme trovino difficile interrompere l'allattamento. Tuttavia, i sei mesi rappresentano un periodo adeguato per iniziare la fase successiva, chiamata svezzamento. Durante lo svezzamento, il neonato inizia a familiarizzare con cibi diversi dal latte materno. I latti di proseguimento possono essere utilizzati come alternativa all'allattamento al seno, garantendo una nutrizione adeguata. Si possono introdurre gradualmente nuovi alimenti, prestando attenzione all'igiene alimentare e variando le fonti di cibo per evitare l'esposizione a potenziali contaminanti. È importante introdurre nuovi cibi con cautela, preferibilmente uno alla volta, e l'uovo, ad esempio, può essere introdotto separando albume e tuorlo per ridurre il rischio di reazioni allergiche. Dall'ottavo al decimo mese, è importante prestare attenzione al bilanciamento alimentare, assicurandosi che il bambino riceva una quantità adeguata di proteine animali per garantire una crescita sana. L'utilizzo di alimenti omogeneizzati può essere utile in questa fase, offrendo alimenti frullati e privi di contaminazioni batteriche. Alla fine, è importante sperimentare con varie forme e tipi di alimenti per garantire che il bambino riceva una dieta equilibrata e varia. Meriam Hassine Alimentazione 3 Il bambino ha un'attività fisica particolare, caratterizzata da movimenti vivaci seguiti da fasi di riposo. Il suo metabolismo non è adatto allo sforzo prolungato poiché manca della stessa capacità degli adulti di utilizzare gli acidi grassi come fonte di energia. Questo rende fondamentale l'inclusione di carboidrati e proteine nella dieta del bambino. Il bilanciamento alimentare dovrebbe prevedere una generosa quantità di carboidrati insieme a una quota significativa di proteine, che possono essere ottenute da legumi, carne, pesce, uova o latticini. È importante distribuire questi tre macronutrienti in ogni pasto, compresa la colazione. Il latte vaccino può essere una buona fonte di proteine, ma se il bambino non lo tollera, si possono considerare alternative proteiche come la carne o le uova. L'uovo è particolarmente raccomandato per la sua digeribilità e la facilità di utilizzo. Inoltre, la dieta non fornisce solo energia ma anche sostanze nutritive essenziali per la crescita ossea e muscolare. Pertanto, è importante garantire un adeguato apporto di grassi, zuccheri e proteine, insieme a un'adeguata attività fisica. Il gioco è fondamentale in questa fase della vita del bambino, poiché stimola l'uso dei muscoli, delle articolazioni e contribuisce alla crescita ossea. Il gioco fisico rappresenta quindi una modalità per integrare esercizio e nutrizione, promuovendo la salute complessiva del bambino. Lo sviluppo ormonale e la nutrizione sono strettamente legati per garantire una crescita ottimale. Durante l'infanzia, l'assunzione adeguata di nutrienti contribuisce al corretto sviluppo ormonale e al completamento della salute complessiva del bambino. Questa fase è cruciale per la formazione del patrimonio batterico intestinale, che svolge un ruolo fondamentale nella salute e nell'immunità. L'assunzione di cibi diversificati può stimolare il sistema immunitario e preparare il bambino a difendersi da agenti patogeni. I genitori dovrebbero agire da educatori, offrendo al bambino una varietà di alimenti e incoraggiandolo a esplorare nuovi sapori. Anche se può capitare che il bambino rifiuti alcuni cibi, è importante continuare a proporli in modi diversi per favorirne l'accettazione. In casi estremi, è possibile frullare o utilizzare altri metodi per rendere i cibi più accattivanti, senza trascurare l'importanza di includere cibi vegetali nella dieta. Durante l'adolescenza, l'aspetto ormonale diventa particolarmente rilevante, soprattutto per le ragazze, poiché si avvicinano alla maturità. In questa fase, il peso corporeo, la nutrizione e l'esercizio fisico sono cruciali per la salute complessiva. L'attenzione al peso corporeo non conosce età, e si dovrebbe cercare un equilibrio che garantisca una buona salute senza eccessi né difetti. Esistono linee guida, come i Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti (LARN), che indicano gli apporti raccomandati di vari nutrienti. Tuttavia, è difficile seguire queste indicazioni in modo preciso, poiché l'organismo ha la capacità di creare riserve di molti nutrienti e le esigenze individuali possono variare. I micronutrienti, come vitamine, minerali ed enzimi, sono essenziali per la salute, e anche se sono necessari solo in piccole quantità, sono fondamentali per una nutrizione completa e bilanciata. Meriam Hassine Alimentazione 4 Ogni animale mangia per nutrirsi, mangia perché il cibo gli consente le funzioni vitali, tranne l’uomo che in realtà mangia anche per nutrirsi e qui il concetto di nutrizione si distingue dal concetto di alimentazione. l’uomo si alimenta e alimentandosi si nutre ma se si nutre non è detto che si alimenta perché ci sono diverse ragioni che distinguono questi due momenti della introduzione di una qualunque cosa edibile. quando si nutre si introducono le sostanze che ci mantengono in vita. l'animale risponde a questo principio in maniera molto precisa, infatti è difficilmente un predatore accetta altri predatori a consumare la prenda che ha catturato. l’uomo invece non è predatori perché usa il momento del pasto come un momento di condivisione, di convivialità e queste sono ragioni per le quali si alimenta senza senza lo scopo specifico di nutrire. La fame selettiva, comune negli animali, indica la capacità di percepire un bisogno specifico e soddisfarlo consumando determinati alimenti anziché altri. Negli esseri umani, questa tendenza è più evidente nelle prime fasi della vita e può diminuire o arricchirsi con l'età. La regolazione della fame e della sazietà coinvolge un complesso sistema di segnali provenienti da diverse cellule e organi del corpo. Ogni cellula comunica i suoi bisogni attraverso segnali neurologici ed ormonali che vengono elaborati dal cervello, in particolare dall'ipotalamo. Numerose sostanze agiscono come messaggeri per influenzare lo stimolo finale di fame o sazietà, con origine da vari tessuti e organi. Quando questi segnali raggiungono il cervello, vengono interpretati dalla corteccia cerebrale e tradotti in un'azione: continuare a mangiare se si percepisce fame, o smettere se si percepisce sazietà. Le aree del cervello coinvolte includono l'ipotalamo, che ha un ruolo chiave nella percezione e nell'elaborazione dei segnali di fame e sazietà. Inoltre, i sensi come la vista, l'olfatto e il gusto possono influenzare il desiderio di mangiare, così come le emozioni. Le reazioni alle stimolazioni sensoriali ed emotive possono variare da individuo a individuo, e il desiderio di mangiare può essere influenzato da molteplici fattori. In definitiva, la nutrizione umana è il risultato di un complesso intreccio di segnali biochimici, sensoriali ed emotivi che determinano l'atto finale di alimentarsi o smettere di farlo. La regolazione della fame e della sazietà può seguire due ipotesi principali: la via dopaminergica e la via serotoninergica. La via dopaminergica coinvolge il neurotrasmettitore dopamina, il quale trasmette messaggi tra i neuroni nel cervello. Questa via è associata a una sorta di ricompensa emotiva o mentale legata al cibo, sia in risposta a stimoli positivi che negativi. La teoria dopaminergica può variare significativamente da individuo a individuo, e vi è una stretta relazione tra lo stato di nutrizione e l'attivazione della dopamina. Consumare cibi graditi può aumentare i livelli di dopamina, inducendo una sensazione di piacere. La via serotoninergica coinvolge il neurotrasmettitore serotonina, che svolge un ruolo simile nella trasmissione dei messaggi tra i neuroni nel cervello. La diminuzione dei livelli di serotonina può stimolare il desiderio di alimentarsi, e alcuni cibi hanno la capacità di influenzare la produzione di questa sostanza nel cervello. Entrambe le vie, dopaminergica e serotoninergica, sono importanti nella regolazione della fame e della sazietà, e la loro attivazione può essere influenzata da una serie di fattori, compresi gli stimoli sensoriali, emotivi e nutrizionali. La comprensione di queste vie neurochimiche può contribuire a comprendere meglio i meccanismi che regolano l'assunzione di cibo e le scelte alimentari. L'ipotesi omeostatica riguardante la regolazione della fame e della sazietà si basa sul concetto che ogni singola cellula del corpo debba mantenere un equilibrio interno. Quando questo equilibrio viene disturbato, le cellule richiedono sostanze nutritive per ripristinare la condizione ottimale, generando così l'appetito come risposta a uno stato di carenza. Questo processo è guidato dalle esigenze energetiche e biochimiche di ogni singola cellula. Ad esempio, le cellule adipose, che contengono riserve di grasso, inviano segnali quando le loro riserve diminuiscono, contribuendo a stimolare la sensazione di fame. La via omeostatica assicura che ogni cellula abbia accesso ai nutrienti necessari per sopravvivere. Questo concetto si integra con le vie neurochimiche come la via dopaminergica, che è associata a una sorta di ricompensa emotiva legata al cibo, e riflette anche i concetti di emozioni, psiche e sensi. Il dispendio energetico di ogni cellula è un aspetto cruciale della regolazione metabolica. Esistono due meccanismi principali di dispendio energetico: il metabolismo basale e quello volontario. Il metabolismo basale rappresenta la quantità di energia necessaria al mantenimento della vita e dei processi vitali, e può variare in base all'attività fisica e al livello di attivazione metabolica. Il cervello è uno dei principali consumatori di energia, mentre il cuore non smette mai di pompare sangue, contribuendo al dispendio energetico costante. La termoregolazione è un altro aspetto importante del metabolismo basale. Mantenere una temperatura corporea costante richiede energia, e il corpo consuma più energia quando è esposto al freddo per mantenere la temperatura interna ottimale. Inoltre, lo stato emotivo può influenzare il dispendio energetico: l'emozione può aumentare la frequenza cardiaca e il dispendio cardiaco, mentre la calma o il riposo possono ridurlo. Questi meccanismi insieme contribuiscono alla regolazione complessiva del metabolismo e della fame nel corpo umano. Meriam Hassine Alimentazione 5 Il processo di digestione e assorbimento degli alimenti comporta un certo dispendio energetico, poiché richiede l'attivazione di una serie di reazioni chimiche che avvengono lungo il tratto digestivo. Anche il rimpiazzo cellulare è un fattore che contribuisce al dispendio energetico, poiché le cellule del nostro corpo hanno una durata limitata e devono essere costantemente rimpiazzate. Questo processo avviene a ritmi diversi a seconda del tipo di cellula, e può comportare un consumo variabile di energia. Oltre al dispendio energetico basale, c'è quello volontario, che include tutte le attività fisiche e mentali che intraprendiamo consapevolmente. La somma del metabolismo basale e del dispendio energetico volontario costituisce l'intero dispendio energetico di un individuo nel corso del tempo. Tuttavia, il fatto che spesso non mangiamo solo per fame, ma anche per abitudine o per altri motivi, può influenzare il bilancio energetico complessivo. È fondamentale prestare attenzione al bilanciamento alimentare, ovvero assicurarsi di introdurre una giusta quantità di ogni nutriente necessario per il nostro corpo. Questo bilanciamento dipende anche dal momento della giornata e dalle attività che svolgiamo. Inoltre, la varietà degli alimenti è essenziale per garantire un apporto completo di nutrienti, quindi è importante alternare le fonti alimentari per ottenere una dieta equilibrata. Il controllo del peso è un'altra priorità importante per la salute, poiché il peso corporeo influisce su vari aspetti del benessere. Mantenere un peso adeguato richiede una combinazione di alimentazione sana e attività fisica regolare. Tuttavia, questo è un obiettivo che non sempre viene raggiunto dalle persone, anche se ci sono persone che possono avere un eccesso di peso. La consapevolezza e l'educazione riguardo all'alimentazione possono aiutare a migliorare il controllo del peso e a promuovere uno stile di vita sano. Il bilanciamento alimentare implica avere tutti i nutrienti necessari nella giusta quantità. I nutrienti possono essere suddivisi in macronutrienti e micronutrienti, ai quali si aggiungono le fibre e l'acqua, fondamentali per la nostra nutrizione. I macronutrienti includono i carboidrati, i grassi e le proteine. I carboidrati sono composti da catene di monosaccaridi, come il glucosio, che possono essere presenti in diverse fonti alimentari come frutta e zuccheri. Le proteine, invece, sono catene complesse di amminoacidi, i mattoni di base delle proteine, che svolgono un ruolo cruciale nel nostro organismo. I grassi, infine, sono catene complesse di acidi grassi e sono essenziali per diverse funzioni corporee. Accanto ai macronutrienti, ci sono i micronutrienti, come i sali minerali, i metalli e le vitamine. Questi sono detti anche oligoelementi e, sebbene necessitino in piccole quantità, sono fondamentali per il funzionamento ottimale del nostro organismo. I sali minerali, in particolare, sono necessari in quantità significative per sostenere varie funzioni corporee. Le fibre sono anch'esse un componente importante della nostra dieta, sebbene non vengano digerite o assorbite direttamente. Le fibre svolgono un ruolo cruciale nel nutrire i batteri intestinali benefici, contribuendo così alla nostra salute digestiva e generale. Inoltre, le fibre aiutano a regolare il tempo di digestione, contribuendo a una sensazione di sazietà prolungata e al mantenimento della regolarità intestinale. Meriam Hassine Alimentazione 6 Altro elemento tra i nutrienti da citare quando si parla di bilancio alimentare è quello dell'acqua, infatti senza l’acqua l'organismo umano non funziona e quindi bisogna introdurlo. l'approvvigionamento di acqua deve essere a piccole prese costanti nella giornata e se possibilmente non inferiore al litro al giorno. l'approvvigionamento di acqua lo troviamo nei cibi, infatti si pensi all'acqua nei vegetali, nella frutta ma anche nel cibo cotto come il riso, la pasta e gli amidi. Quindi avere una dieta bilanciata significa avere macronutrienti, micronutrienti, fibre e acqua in maniera adeguata e corretta. Il concetto di pro nutriente aggiunge una prospettiva interessante alla nutrizione, evidenziando il ruolo interconnesso dei diversi nutrienti nella dieta. Questo concetto suggerisce che ogni alimento non solo fornisce energia o sostanze nutritive in sé, ma può anche migliorare l'assorbimento o l'utilizzo di altri nutrienti quando consumato insieme. Ad esempio, l'assunzione di vitamina C insieme al ferro può aumentare l'assorbimento del ferro stesso, mentre il sodio può migliorare l'assorbimento del glucosio. Questa interazione tra nutrienti sottolinea l'importanza di una dieta equilibrata e variegata per garantire un ottimale utilizzo dei nutrienti da parte dell'organismo. Oltre al ruolo di pro nutriente, esiste anche il ruolo enzimatico dei cibi. Gli enzimi presenti negli alimenti possono facilitare reazioni chimiche all'interno dell'organismo, contribuendo così al metabolismo e al corretto funzionamento del corpo. Questi enzimi possono essere prodotti dall'organismo stesso o forniti direttamente attraverso il cibo. La presenza di enzimi nei cibi può influenzare la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, svolgendo un ruolo importante nella salute e nel benessere generale. Inoltre, i nutrienti presenti negli alimenti possono svolgere diversi ruoli all'interno dell'organismo. Ad esempio, i carboidrati non solo forniscono energia, ma alcuni monosaccaridi possono anche contribuire alla formazione di strutture di polimeri nel corpo, fornendo supporto strutturale. Le proteine sono essenziali per la costruzione e il mantenimento dei tessuti muscolari e corporei, ma possono anche essere utilizzate per produrre energia attraverso processi come la gluconeogenesi. I grassi e i lipidi, oltre a essere una fonte concentrata di energia, sono anche componenti importanti delle membrane cellulari e svolgono un ruolo fondamentale nella salute cellulare e nel metabolismo. il concetto di metabolismo è uno degli elementi cardine nel determinare il nostro bisogno di alimentarci. infatti ci nutriamo per rimanere efficienti, per rimanere vivi e quindi il cibo è salute, è mantenimento della Salute. cambiare le fonti alimentari è uno degli elementi cardine di una buona nutrizione ma anche il concetto di igiene quindi si deve considerare che i diversi alimenti che abbiamo a disposizione sono stati coltivati, raccolti, conservati ecc e quindi dobbiamo modificare le nostre scelte alimentari giorno per giorno per ridurre l'effetto inquinante del cibo stesso sul nostro organismo. Inoltre, il bilanciamento alimentare deve contenere dentro quello che serve e per saperlo si deve controllare il peso corporeo. infatti se si introduce tanto cibo quanto si spende il peso rimarrà costante e se invece si introduce meno o più cibo il peso varierà. Quindi il controllo del peso deve avvenire settimanalmente e con discreta costanza per avvicinare il più possibile alle reali necessità alimentari. Meriam Hassine Alimentazione 7 Un aspetto dell'effettivo introito alimentare che è molto complesso è quello delle ormoni coinvolte nella digestione e nell'assorbimento. se si introduce una caloria non è detto che si ha una caloria a disposizione e le ragioni sono molteplici e una sta in quella secrezione ormonale che abbiamo quando mangiamo cibo. Quando si introduce una cosa in bocca si innesca una serie di reazioni quindi questa serie di conseguenze vengono inglobate nel riflesso gastro colico, il riflesso gastrocolico è uno dei più complicati riflessivi e il riflesso è quella reazione che il corpo, quindi l’organismo ha ad uno determinato stimolo. il più comune riflesso è quello alla luce cioè se si va improvvisamente in un posto molto illuminato si chiudono gli occhi per proteggerli dalla luce fino a che non si abitua a quella determinata fonte luminosa. un riflesso complicatissimo è quello gastronomico, nel momento stesso in cui si introduce una cosa qualunque in bocca, comincia una serie di eventi che l’organismo pone in essere per digerire, assorbire e utilizzare al meglio quella cosa introdotta. nei primi istanti avvengono la salivazione che producono saliva, il movimento della lingua e la masticazione ma comincia un movimento di peristalsi cioè di determinazione di propulsione di quello che è contenuto nel tubo digerente che parte dalla esofago e arriva fino all'ultimo centimetro del tubo digerente e questa è tutta una serie di secrezioni e di produzione di sostanze molto complesse per ogni singolo pezzetto del tubo digerente che servirà ad avere una maggiore efficacia di digestione assorbimento e utilizzo di quel nutrimento. non si può non avere riflesso gastronomico perché ciò avviene indipendentemente quindi si attivano dei meccanismi digestivi anche se non si manda giù una cosa. il riflesso gastronomico quindi è movimento perché l'attività si chiama di peristalsi del tubo digerente e fa sì che ci sia un transito intestinale di quello che si ha nel tubo digerente. i movimenti peristalsi sono molti ma da soli servono a costruire una propulsione perchè il cibo transiti a giusta velocità così venga digerito e assorbito. Inoltre nella saliva abbiamo sostanze che cominciano la digestione degli zuccheri perché sono l'alimento di cui abbiamo più bisogno e quindi cerchiamo di digerire più velocemente quegli alimenti di cui abbiamo più bisogno. non ci sono invece meccanismi favorenti l'assorbimento dei grassi direttamente in bocca perché i grassi non hanno necessità di essere digeriti e assorbiti con la stessa velocità e efficienza degli zuccheri. Lo stomaco è il punto fondamentale dove il processo di digestione avviene e nello stomaco vengono prodotte molte sostanze diverse a seconda delle parti dello stomaco che hanno il ruolo di frammentare, di rompere in termini chimici quello che abbiamo introdotto. una delle secrezioni dello stomaco più importante è quella dell'acido cloridrico, l'acido che serve a frammentare. lo stomaco che è pieno o completo in parte, fa partire un messaggio che arriva al sistema nervoso centrale che ci dice di smettere di mangiare. il materiale dopo un certo tempo esce dallo stomaco ed entra in un tubo che è una specie di collettore di sostanze e di ormoni e di secrezioni prodotte altrove in particolare la bile che è prodotta dal fegato e ha la funzione di assorbimento dei grassi e succhi pancreatici che servono invece a digerire i grassi e i carboidrati. le proteine vengono attaccate da queste secrezioni ossia esistono degli enzimi specifici per ogni tipo di proteine proprio per rompere e digerire singoli pezzetti delle proteine. Poi i villi intestinali, che sono delle strutture fondamentali per l'assorbimento dei nutrienti nell'intestino tenue, aumentano in modo significativo la superficie assorbente, consentendo un contatto più stretto tra il materiale da digerire e assorbire e la mucosa intestinale. Grazie ai villi intestinali, l'assorbimento dei nutrienti diventa più efficiente e decisivo per una corretta digestione. Durante il passaggio attraverso l'intestino tenue, il materiale viene progressivamente assorbito, mentre le secrezioni digestive diminuiscono. Questo processo di assorbimento è fondamentale per l'elaborazione e l'utilizzo dei nutrienti da parte dell'organismo. Tuttavia, man mano che il materiale procede lungo il tratto intestinale, l'assorbimento diventa meno efficiente e alcune sostanze vengono eliminate attraverso le feci. L'acqua è uno dei nutrienti essenziali assorbiti dall'intestino. Questo processo inizia all'inizio del tubo digerente e continua fino alla fine. Se c'è un'elevata disponibilità di acqua, le feci risultano più umide, voluminose e facili da espellere. Le cellule enterociti, che rivestono la superficie dei villi intestinali, svolgono un ruolo cruciale nell'assorbimento dei nutrienti. Queste cellule possiedono una sorta di doppia porta: una che permette al materiale di entrare nell'intestino e un'altra che consente ai nutrienti di entrare nel flusso sanguigno. Ogni singolo nutriente viene assorbito attraverso una porta specifica nell'enterocita. Una volta assorbiti, i nutrienti vengono rapidamente trasportati al fegato attraverso il flusso sanguigno, dove vengono elaborati e distribuiti a tutte le cellule del corpo per il normale funzionamento. Il fegato ha un ruolo chiave nell'elaborazione dei nutrienti, nella secrezione della bile per la digestione dei grassi e nell'eliminazione delle sostanze nocive. Tuttavia, un'eccessiva esposizione a sostanze nocive può portare a danni epatici e a malattie del fegato nel tempo. Meriam Hassine Alimentazione 8 Tra i micronutrienti troviamo Il calcio è essenziale per la formazione e il mantenimento di ossa e denti forti, ma svolge anche altri ruoli cruciali nel corpo umano. Contribuisce alla coagulazione del sangue, regola il ritmo cardiaco e favorisce la contrazione muscolare. Inoltre, è importante per la guarigione delle ferite e per il corretto funzionamento del sistema immunitario. Sebbene il latte e i suoi derivati siano fonti ricche di calcio, l'assorbimento di questo minerale varia e mediamente si assorbe circa la metà del calcio presente nel latte. Le persone che non possono consumare latticini possono optare per acqua ricca di calcio, poiché la biodisponibilità del calcio in essa contenuto è quasi identica a quella dei latticini. La carenza di calcio può portare all'osteoporosi, una condizione caratterizzata da ossa deboli e fragili che si rompono facilmente. Il fosfato è un altro micronutriente importante che, insieme al calcio, costituisce la struttura di ossa e denti. È una componente fondamentale dei fosfolipidi, che costituiscono le membrane cellulari. Il fosfato è essenziale anche per l'energia metabolica, poiché il gruppo fosfato è coinvolto nelle reazioni metaboliche che avvengono nel corpo. Il cloro è un altro oligoelemento cruciale che si distingue per la sua carica negativa. Contribuisce all'equilibrio elettrico nel corpo umano, aiutando a mantenere l'equilibrio tra cariche positive e negative. È particolarmente importante per la produzione di acido cloridrico nello stomaco, che aiuta nella digestione. Il cloro è presente in alimenti come la carne e il sale da cucina ed è essenziale per evitare ipocloridria, una condizione che può causare problemi muscolari e squilibri elettrici nel corpo, spesso associati a vomito frequente. Il sodio è un altro oligoelemento fondamentale, insieme al cloro, che costituisce il sale da cucina. È presente in alimenti che hanno una leggera nota salata ed è il componente principale del sudore. Sebbene sia difficile sviluppare una carenza di sodio attraverso la dieta, situazioni di sudorazione intensa possono richiedere un reintegro di sodio tramite il consumo di acqua. Il potassio, un altro micronutriente, insieme al sodio, regola il passaggio di liquidi dentro e fuori dalle cellule. È coinvolto nel funzionamento del cuore, dei muscoli scheletrici e del sistema nervoso. Si trova in una vasta gamma di alimenti sia di origine vegetale che animale. Una carenza di potassio può manifestarsi con una ridotta capacità di contrazione muscolare e, in casi estremi, disordini del ritmo cardiaco. Il magnesio è coinvolto in molte funzioni fisiologiche, inclusa la produzione di energia e la segnalazione per la contrazione muscolare. Una carenza di magnesio può portare a varie sintomatologie come anomalie nella frequenza cardiaca, affaticamento, emicrania e crampi muscolari. A lungo termine, può contribuire all'ipertensione arteriosa. Lo iodio è un elemento cruciale per il corretto funzionamento della tiroide e per la produzione degli ormoni tiroidei. È particolarmente importante durante la gravidanza, poiché contribuisce allo sviluppo cerebrale del feto. Una carenza di iodio può portare a gravi conseguenze, come ingrossamento della tiroide, aumento della frequenza cardiaca, difficoltà respiratorie e aumento di peso. Nei bambini, una carenza di iodio può essere particolarmente pericolosa. Il rame e lo zinco sono metalli essenziali coinvolti nella costruzione di enzimi, fondamentali per molte reazioni chimiche nel corpo. La presenza adeguata di rame e zinco è essenziale per garantire la disponibilità di queste sostanze. Lo zinco, in particolare, è importante per la produzione di insulina. Il ferro è fondamentale per la produzione di emoglobina, il componente dei globuli rossi responsabile del trasporto dell'ossigeno nel corpo. Una carenza di ferro può portare a una condizione chiamata anemia, caratterizzata da stanchezza, debolezza e un sistema immunitario compromesso. Mentre il ferro presente negli alimenti vegetali come gli spinaci è meno facilmente assorbito a causa della sua forma chimica, il ferro nei cibi di origine animale, come carne e pesce, è più facilmente assorbito. Un adeguato consumo di carne, pesce e uova può aiutare a mantenere un equilibrio ottimale di ferro nel corpo. Meriam Hassine Alimentazione 9 Le vitamine sono molecole essenziali per il nostro organismo, divise in due categorie principali: liposolubili e idrosolubili, in base alla loro solubilità nei grassi o nell'acqua. La maggior parte delle vitamine deve essere assunta attraverso l'alimentazione, ad eccezione della vitamina D, che può essere prodotta dalla pelle in risposta all'esposizione al sole. La vitamina D è fondamentale per la salute ossea e il sistema immunitario. La sua carenza può portare a problemi di demineralizzazione ossea come l'osteoporosi e compromettere le difese immunitarie. La vitamina A, liposolubile, è coinvolta nella funzione visiva ed è presente in alimenti come le carote. Sebbene sia importante, non è necessario assumere integratori di vitamina A in eccesso, poiché non forniscono protezione aggiuntiva. a vitamina E è un potente antiossidante presente in alimenti colorati, carne e pesce. Essendo coinvolta nella protezione dalle ossidazioni, è raro sviluppare carenze di questa vitamina. La vitamina K, anch'essa liposolubile, è coinvolta nella coagulazione del sangue ed è presente in fonti animali e vegetali, soprattutto nelle verdure a foglia verde. Le vitamine del gruppo B, idrosolubili, sono essenziali per molte reazioni enzimatiche nel corpo. Ognuna ha ruoli specifici: la B12 è cruciale per la salute neuronale, la B6 per la produzione di globuli rossi e il funzionamento cerebrale, mentre la B1 è coinvolta nel metabolismo energetico. Queste vitamine sono presenti principalmente in alimenti come carne e pesce. La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, svolge diversi ruoli cruciali nel corpo umano. Essa è coinvolta nel supporto delle funzioni cellulari e nella produzione di anticorpi, che sono fondamentali per il sistema immunitario. Sebbene sia raro sviluppare carenze di vitamina C attraverso una dieta equilibrata, è possibile raggiungere un eccesso mediante l'assunzione di integratori. Tuttavia, è importante notare che un eccesso di vitamina C può contribuire al processo di ossidazione e aumentare il rischio di formazione di calcoli renali. Invece di integrare con vitamina C pura, è consigliabile consumare una varietà di vegetali ricchi di questa vitamina per massimizzare i benefici senza rischi aggiuntivi. Meriam Hassine Alimentazione 10 La caloria è una misura dell'energia contenuta negli alimenti e utilizzata dal corpo umano per svolgere le sue funzioni vitali. Durante la digestione, gli alimenti vengono scomposti rilasciando energia che le cellule utilizzano per sintetizzare proteine e altre sostanze necessarie per il corpo. Questa energia può essere utilizzata immediatamente o immagazzinata per un utilizzo futuro. Tuttavia, non tutte le calorie sono uguali in termini di utilità per l'organismo. Ad esempio, i grassi rilasciano più calorie per grammo rispetto alle proteine e agli zuccheri, ma non tutte queste calorie sono altrettanto facilmente utilizzabili. L'alcool, pur avendo una densità calorica elevata, fornisce calorie relativamente poco utilizzabili dall'organismo. L'apporto calorico, ovvero il numero di calorie assunte con il cibo, può influenzare il peso corporeo. Quando l'apporto energetico supera il fabbisogno corporeo, l'organismo immagazzina l'eccesso di energia principalmente sotto forma di grasso, portando ad un aumento di peso. Viceversa, quando l'apporto calorico è inferiore al fabbisogno corporeo, l'organismo inizia a utilizzare i depositi di grasso come fonte di energia, causando una perdita di peso. Il fabbisogno energetico varia da 1000 calorie a circa 3200 calorie da persona a persona in base a fattori come sesso, peso, attività fisica e età. Ad esempio, un muscolo tonico e allenato consuma più calorie anche a riposo rispetto ad uno non allenato. Durante la crescita, il fabbisogno energetico è particolarmente elevato a causa della fase di costruzione delle nuove cellule. il momento ideale per la digestione e l'assorbimento degli alimenti è durante il riposo, poiché è legato alla circolazione sanguigna ottimale. In sintesi, l'equilibrio tra apporto calorico e fabbisogno energetico è fondamentale per mantenere un peso corporeo sano e per sostenere le funzioni vitali dell'organismo. La Body Mass Index (BMI), o indice di massa corporea, è uno strumento utilizzato per valutare se il peso di una persona è nella norma in base alla sua altezza. Questo indice si calcola dividendo il peso (in kg) per il quadrato dell'altezza (in metri). Un valore compreso tra 18,5 e 24,9 è generalmente considerato nella norma. Tuttavia, va considerato che la BMI non tiene conto della composizione corporea, quindi non distingue tra massa muscolare, grassa o ossea. Per una valutazione più precisa della composizione corporea, si utilizzano strumenti come il sistema DEXA, che utilizza raggi X a bassa intensità per misurare la quantità di ossa, muscoli e grasso presenti nel corpo. Il dispendio energetico dipende anche dall'attività fisica svolta. Oltre al metabolismo basale, che rappresenta il consumo energetico minimo necessario per mantenere le funzioni vitali a riposo, vi è il dispendio energetico volontario, che dipende dalla quantità di muscoli coinvolti e dall'intensità dell'attività. Ad esempio, una persona abituata a correre avrà un dispendio energetico maggiore di una persona che cammina alla stessa velocità, poiché coinvolge più muscoli e lavora ad un'intensità maggiore. La capacità di un muscolo di svolgere lavoro dipende dall'allenamento, che migliora la sua efficienza e resistenza. L'allenamento è un processo biochimico che aumenta la capacità dei muscoli di eseguire lavoro e di sopportare lo sforzo. Meriam hassine